Binario 9 ¾
Inviato: 27/10/2011, 15:52
Saana era arrivata al Binario con mezz'ora di anticipo, ma ora che il treno avrebbe dovuto arrivare questo non dava segno di mostrarsi. Le gambe affusolate camminavano nervose da una punta all'altra del Binario, in cerca di una traccia dell'Espresso, ma niente. Stanca di attendere in piedi si sedette su una vecchia panchina usurata e logorata dal tempo, la borsa poggiata sul selciato pulito e lo sguardo fisso verso l'orizzonte. Bastet era sparita dalla sua vista quando era arrivata alla stazione, ed era lievemente preoccupata. Se baste non si fosse vista di lì ai successivi dieci minuti avrebbe dovuto perdere l'Espresso. Maledetta gatta. Ma ecco che improvvisamente quest'ultima sbucò da un angolo, con un ratto tra le fauci. Felina ingorda. Tranquilla si incamminò con le sue zampe affusolate color sabbia bruciata verso la padrona, esibendo il trofeo guadagnato durante la sua battuta di caccia.
Se l'Espresso fosse arrivato in anticipo sarei dovuta rimanere qui per il tuo ratto, ingorda che non sei altro. Fortuna tua che ancora il treno non si è fatto vedere.
La gatta la guardò con sguardo vacuo e continuò a gustarsi la sua prelibatezza come se nulla fosse accaduto. Saana la fulminò con le iridi dorate e poi spostò gli occhi verso un punto imprecisato, qualcosa che non sapeva nemmeno lei. Il medaglione al collo le pesava sul petto in continuazione oramai, l'oro non si era nemmeno scaldato e il ghiaccio del metallo la bruciava quasi. Chiuse gli occhi sentendo una fitta di dolore e rimase in quella posizione per molto tempo, sperando che la fitta si alleviasse e che il dolore venisse trascinato via insieme ad essa.
Se l'Espresso fosse arrivato in anticipo sarei dovuta rimanere qui per il tuo ratto, ingorda che non sei altro. Fortuna tua che ancora il treno non si è fatto vedere.
La gatta la guardò con sguardo vacuo e continuò a gustarsi la sua prelibatezza come se nulla fosse accaduto. Saana la fulminò con le iridi dorate e poi spostò gli occhi verso un punto imprecisato, qualcosa che non sapeva nemmeno lei. Il medaglione al collo le pesava sul petto in continuazione oramai, l'oro non si era nemmeno scaldato e il ghiaccio del metallo la bruciava quasi. Chiuse gli occhi sentendo una fitta di dolore e rimase in quella posizione per molto tempo, sperando che la fitta si alleviasse e che il dolore venisse trascinato via insieme ad essa.
Spoiler: