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Messaggioda Margaret » 27/04/2013, 18:23

Vorrei tanto sdebitarmi per questo tuo favore... Si si, mi fai sdebitare in qualche modo? Qualunque... Modo.

Margaret sorrise, maliziosa e divertita, a quell'affermazione di Robyn, che la portò a riempirsi la mente di immagini più o meno sensuali, alcune molto dolci, altre forse infantili ma buffe: c'erano davvero mille modi in cui avrebbe potuto farlo sdebitare, ma ci avrebbe pensato col tempo, non c'era alcuna fretta... o almeno, lei non l'aveva affatto.
Mentre chiacchieravano, mentre ammettevano di piacersi molto vicendevolmente, gli sguardi di entrambi presero a brillare di felicità, forse per la consapevolezza che tutti e due provavano gli stessi sentimenti per l'altro, che c'era quell'interesse comune e reciproco; gli antipasti vennero posati di fronte a loro, e subito Maggie assaggiò la sua insalata, approvandola con un sorriso sooddisfatto ed andando poi ad assaggiare le ali di pollo scelte da Robyn, premurandosi nel frattempo di raccontargli qualcosa in più sulla sua vita e la sua famiglia, anche se in realtà era più legata alla sorella maggiore Julie che non ai genitori.
Parlò tranquilla, serena e sorridente nel suo dire, lasciando poi che fosse il turno dell'altro di raccontarsi un po' a lei mentre la mora si dedicava alla sua insalata fresca ed invitante.

Ti posso raccontare che il mio nome per intero è Robyn Laars, ho 25 anni e ho studiato presso la Musashi, la scuola giapponese.
Sono figlio unico e al momento vivo a casa con i miei zii che mi ospitano, essendo i miei genitori residenti in Canada.
Appena finita la scuola, il mio sogno più grande era diventare un Auror, proprio come un altro mio zio che tra l'altro mi ha fatto da insegnante per tutto il periodo dell'accademia, solo che poi, per dei problemi... Familiari, ho dovuto interrompere la mia carriera e mettermi in aspettativa di ruolo. Potrei avanzare al secondo livello in qualsiasi momento ma per ora non me la sento, ho prima altre questioni da sistemare...


Un Auror?
Caspita, ma allora devi essere un combattente nato!
- esclamò l'americana, gli occhi bicromi appena spalancati per la sorpresa: in realtà sapeva bene che Robyn lo fosse, gliel'aveva letto nel pensiero due giorni prima, non poteva farlo presente al ragazzo, non senza dare spiegazioni - A quanto ne so superare l'Accademia Auror è molto difficile, spero che un giorno tu possa riprendere ad esserlo a tutti gli effetti, se sarà ancora quello che vorrai!

Aggiunse con un sorriso, prendendo un po' di Ceasar Salad con la forchetta così da porgerla verso di lui e permettergli, se l'avesse voluto, di assaggiarla.

Tornando a me... Il mio colore preferito è quello dei miei occhi, assieme al bianco e da un paio di giorni... Il verde e il ceruleo...
Come cibi adoro la cucina spagnola e quella francese, quest'ultima trasmessami da mia zia che è di quelle parti.
Quello che amo ammirare in una ragazza è il sedere, i piedi, gli zigomi e la forma dei capelli... Sono single anche io, ma...


Sedere, piedi, zigomi e capelli, alcune cose le aveva già intuite, la piccola Sanders, mentre altre erano una sorpresa, gradita comunque, anche per lei: quel "ma" da Robyn pronunciato le fece illuminare di più gli occhi, e le dita affusolate della ragazza s'intrecciarono con naturalezza con quelle di lui, lasciando che concludesse la sua affermazione.

Proprio come te, una ragazza due giorni fa mi ha fatto decisamente cuocere senza che me ne accorgessi e...

... e?

... Stavo valutando se chiederle o meno di essere la mia fidanzata... Solo che sai, non vorrei spaventarla troppo, tu che ne dici?
Consiglio spassionato da amica, ovviamente!


A quelle parole, il cuore prese a batterle come un martello pneumatico nel petto, ed il respiro le si mozzò in gola: le gote le si fecero rosse, accendendo il viso dell'americana che ora riportava in tutto e per tutto un'espressione di palese stupore e meraviglia.
Abbassò lo sguardo, allungò una mano, quella libera, al bicchiere e ne prese un sorso, umettandosi così le labbra, per poi posarlo e sbattere le palpebre un paio di volte; lentamente, gli occhi verde-azzurro tornarono sul volto di Robyn, e le labbra si piegarono in un sorriso leggero, ma un poco imbarazzato.

Penso... che forse anche questa ragazza prova i tuoi stessi sentimenti, e magari non aspetta altro che tu le tenda la mano e le proponga di navigare insieme a te... Pirata.


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Messaggioda Robyn » 01/05/2013, 21:22

[tahoma]Un Auror?
Caspita, ma allora devi essere un combattente nato!
A quanto ne so superare l'Accademia Auror è molto difficile, spero che un giorno tu possa riprendere ad esserlo a tutti gli effetti, se sarà ancora quello che vorrai!


Fu inevitabile per Robyn arrossire leggermente a quell'affermazione così spontanea della ragazza, riferendosi alla sua abilità nel combattimento.
In effetti era vero, se la cavava abbastanza bene negli scontri, per quanto certo, di persone molto più in gamba di lui ce n'erano ed anche tante.
Bastava solo pensare appena un secondo all'uomo che aveva ucciso lo zio, senza contare Sandyon, la sua Maestra ed Arianna ormai che si trovava non proprio al suo livello ma su alcuni fronti di combattimento era anche in grado superarlo.
L'Accademia, un posto dove la difficoltà per entrarvi era sicuramente elevatissima, ed anche per quel motivo adesso Robyn si sentiva orgoglioso nel raccontare un aneddoto simile della sua esistenza, proprio perché significava che nella vita, lui una grande sfida l'aveva affrontata e superata, con ottimi risultati per altro, e adesso quella carriera non faceva altro che aspettarlo al varco, pronta per dargli ancora tante possibilità per affermarsi nel mondo militare magico, con tutti i pro e i contro di una vita al servizio del bene.

E' quello che voglio, ma come ho già detto, ci sono delle questioni in sospeso che devo risolvere prima, ad ogni costo...

O ti ucciderò... O finirai ad Azkaban, te lo giuro, bastardo...

Normale che quel pensiero se lo lasciò sfuggire senza problemi, allo scuro del fatto che Margaret avrebbe potuto leggere tranquillamente la sua mente e coglierlo, magari rimanendoci parecchio turbata.
Di sicuro, il cervello dell'essere umano non era altri che una cassaforte piena di sorprese a volte non positive e non ci si poteva aspettare che la cassaforte di Robyn contenesse soltanto buone notizie e belle immagini, come quelle ideate l'altra sera allo Shamrock.
Tuttavia, il discorso si spostò nuovamente, questa volta sulla descrizione dei colori e dei cibi preferiti dal barman, soffermandosi anche sulla sua situazione sentimentale.
Alla stessa maniera di Maggie, anche lui fece presente che c'era una persona in particolare che attirava la sua attenzione da qualche giorno, ma, aggiunse anche un particolare che fece esplodere in un rosso dolcissimo le guance della giovane delle sorelle Sanders.
Una visione tenera, adorabile a dir poco, che fece sbocciare nella mente del ragazze considerazioni semplicemente adulatorie.

Quando sorride così imbarazzata, sembra una rosa bianca che sboccia bagnata dalla rugiada... Quanto è bella...

Un poeta, si, ma nascosto, per quanto c'era sempre da considerare che i suoi segreti per la ragazza non erano che un libro aperto con tanto di segnalibro, sommario, note a piè pagina e chiose esplicative per i concetti più complessi.
In ogni caso, forse quel pensiero ed anche l'imbarazzo precedente, non riuscirono a fermare la splendida creazione della Setta dal parlare ed esprimere il suo giudizio ed il suo consiglio riferito alle ultime parole di Robyn Laars.
Peccato che, preso dall'istinto più irrequieto, dettato dai sentimenti e dalla voglia di sentirla ancora più sua, il Pirata non le permise nemmeno di concludere la frase, incalzando immediatamente con la domanda fatidica.

Penso... che forse anche questa ragazza prova i tuoi stessi sentimenti, e magari non aspetta altro che tu le tenda la mano e le prop... -

... Vuoi diventare la mia ragazza, Margaret?

Mani, le sue, che andarono subito a prendere quelle della piratessa, mentre gli occhi ametista la fissavano persi e sereni, limpidi, come la chiarezza dei suoi intenti, come la sicurezza di quella domanda che anche se fatta con solo 48 ore di conoscenza, era sentita come se fossero state 480.
Il cuore prese a battere molto più forte, le sorrise con gentilezza e velata malizia, quella che forse l'aveva conquistata fin dall'inizio.
Le dita espressero qualche carezza leggera sulla superficie della candida pelle dell'americana... Adesso pendeva solo dalle sua labbra.[/tahoma]
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Messaggioda Margaret » 06/05/2013, 14:38

Fu strano, per lei, vederlo arrossire a quello che era stato per Margaret un complimento in tutto per tutto, forse perché Robyn non le sembrava il tipo da imbarazzarsi per certe cose: non che le dispiacesse ovviamente, era bellissimo anche quando si faceva per qualche istante più timido ed impacciato, anche se quell'espressione durò poco.

E' quello che voglio, ma come ho già detto, ci sono delle questioni in sospeso che devo risolvere prima, ad ogni costo...

O ti ucciderò... O finirai ad Azkaban, te lo giuro, bastardo...

Non era pronta per sentire quel pensiero, non era pronta per accoglierlo nella propria mente, per questo quando lo sentì, anzi, quando esso rimbombò prepotentemente nella sua mente, la mora ne rimase un attimo colpita: per fortuna non le fu troppo difficile dissimulare, avendo la bocca piena di Ceasar Salad, perciò era piuttosto prevedibile che Robyn non si aspettasse commenti particolari da lei in quello stato; masticò lentamente, fingendo di godersi - anche se proprio una finzione non era - il suo antipasto. Solo quando ebbe finito di masticare e deglutire, si permise di schiudere le labbra per parlare, non prima di essersi passata per un momento la lingua sulle labbra.

Da come ne parli sembrano questioni davvero importanti... come di vita o di morte.

Commentò l'americana, che ovviamente doveva regolarsi col non sapere minimamente cosa potesse pensare Laars nella sua mente: ciò che lei aveva evinto, era che aveva un conto in sospeso con qualcuno, qualcuno che sarebbe morto o finito ad Akzaban, anche se non era ben chiaro cosa il Pirata considerasse l'opzione A; sapere ch'egli provasse certi sentimenti non la turbava particolarmente, ma solo perché con la sorella maggiore, Julie, si era abituata in fretta ad un certo tipo di "lavoro". Magari poteva essersi un po' stranita nel sentire un pensiero così forte dentro di lui, ma chi era Margaret per giudicare? E poi, Robyn non le sembrava il tipo da provare certi sentimenti così ostili per qualcuno senza una più che valida motivazione.
Per fortuna di entrambi, probabilmente, c'erano cose molto più piacevoli su cui la conversazione si potesse focalizzare, come il fatto che entrambi, da qualche giorno, erano attratti l'uno dall'altra: le parole del ragazzo la fecero arrossire di brutto, i denti che correvano al labbro inferiore per morderlo in un gesto di imbarazzo palese, le gote accese e gli occhi appena più lucidi ma con lo sguardo deviato verso il basso e le lunghe ciglia a coprire le iridi bicrome. Una mano era poggiata in grembo, appena stretta in un pugno, mentre l'altra teneva tra le mani la forchetta, poggiata però al bordo del piatto.
Innocente, ecco come forse sarebbe sembrata, e che fosse vero o meno, di sicuro l'imbarazzo c'era ed era ben più che visibile in lei.

Quando sorride così imbarazzata, sembra una rosa bianca che sboccia bagnata dalla rugiada... Quanto è bella...

E quel complimento, per quanto solo pensato nella mente di Robyn, la raggiunse e la investì in pieno: le ci volle molto autocontrollo per non arrossire ulteriormente, ma sapere di essere vista in quel modo da lui, in un modo così romantico, dolce, e delicato anche, le fece un piacere immenso; avrebbe voluto sentire quelle stesse parole pronunciate ad alta voce da lui, capire che effetto le avrebbero fatto se ascoltate con la voce del ragazzo nel suo orecchio, ma sapeva anche di essere molto fortunata nel poter leggere i suoi pensieri, e per questo accettò di buon grado di accontentarsi di quello che poteva raccogliere da lui.
Una domanda specifica, comunque, fu quella che Robyn le fece, simulando il tutto come "richiesta di un consiglio da un'amica": un modo di fare che fece sorridere Maggie, la quale comunque stette al gioco e gli rispose a tono, non facendo però in tempo a finire la frase perché una domanda del Pirata, anzi, la domanda, la raggiunse.

... Vuoi diventare la mia ragazza, Margaret?

Gli occhi si spalancarono sorpresi, con la chiara espressione di chi è stato preso in contropiede perché, all'effettiva, non si era aspettata una domanda del genere, di colpo: si lasciò prendere le mani, anzi, la mano, quella che teneva la forchetta, perché l'altra era ancora appoggiata in grembo; la suddetta mano era bollente, come il resto del suo corpo, ed il cuore le batteva fortissimo in petto.

Me lo stai... chiedendo davvero? - domandò con un sottile filo di voce, gli occhi che si accendevano di piacere per quella domanda che, poco dopo, ricevette una risposta accompagnata da un gran sorriso - ... sì, voglio essere la tua ragazza, Robyn.

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Messaggioda Robyn » 11/05/2013, 23:19

[tahoma]Da come ne parli sembrano questioni davvero importanti... come di vita o di morte.

Non dovrei farla preoccupare, ci conosciamo da così poco...
... E' anche vero però, che mi sento come in dovere di essere sempre sincero, con lei.


Lo sono, o almeno, ci si avvicinano molto.
Sto cercando di migliorare le mie facoltà psico-fisiche per essere in grado un giorno di affrontare una persona.
Una persona che ha ucciso un mio caro parente.
Tempo fa avrei voluto sporcarmi le mani di sangue, oggi... Oggi sto facendo gioco forza su me stesso per desiderarlo solo al fresco.


Essere davvero così diretto e sincero poteva significare anche allontanarla da se, ma quando lei gli parlava, quando gli poneva quelle domande, come se scrutasse nella sua mente e catturasse davvero l'essenza dei suoi pensieri, Robyn non riusciva a mentenere lo stesso, solito controllo di sempre, così percepiva la voglia, il desiderio di parlarle con il cuore in mano, con gli occhi fedeli dalla sincerità più limpida, non volendo mai e poi mai nasconderle qualcosa, farle torto anche solo lontanamente con una bugia, innocente o grave che fosse.
Certo, erano presenti ancora dei segreti nella sua vita, riguardanti il suo passato, la sua famiglia, insomma, informazioni di se nascoste, ma niente che col tempo sarebbe venuto fuori normalmente, tra una chiacchierata e l'altra oppure volendo analizzare più seriamente tutti gli aspetti più reconditi e privati dell'uno e dell'altra, come una vera futura coppia.
La stessa coppia che Robyn Laars, pochi secondi dopo, chiese a Margaret se avesse voluto provare a costituire assieme a lui.

Me lo stai... chiedendo davvero?

Ho l'aria di uno che sta scherzando, Maggie?

Sorrise malizioso e sarcastico, scuotendo la testa lentamente, fissandola desideroso e in apprensione per la risposta.
Adorabile, bella, meravigliosa, dolce, amorevole, sensuale, erotica, imprevedibile, perfetta.
Avrebbe mai potuto smettere di guardarla negli occhi?
Impossibile, con lei era davvero totalmente impossibile.
Come batteva forte a lei il cuore in petto, lo stesso valeva per lui, che trattenne anche il fiato tanto era emozionato in se per quel responso, quasi fosse la prima volta che chiedesse ad una ragazza di fidanzarsi, eppure era capitato così tante altre volte.
Poteva voler dire una sola cosa, ma pensarlo già adesso, ipotizzare già ad ora un tale sentimento così enorme dopo appena 48 ore?
Fermi tutti, fermi davvero tutti...

Che mi prende?
Più la guardo e più mi scoppia il cuore in gola, più la sento fin dentro l'anima...
Non farmi attendere oltre Mag, ti prego...


... sì, voglio essere la tua ragazza, Robyn.

Mi sono innam-... Ma che c***o sto dicendo?

Le pupille si dilatarono e per sua fortuna, quel pensiero fugace arrivò in concomitanza con l'affermazione della minore delle Sanders.
In quel modo, una ragazza normale avrebbe potuto scambiare quel gesto di stupore come inerente a quel "si", ma Margaret non era affatto una ragazza normale, peccato che questo l'Auror Ribelle non lo poteva minimamente immaginare.
Così, cercando di dissimulare quelle emozioni contrastanti, fece soltanto che sorridere lentamente, sempre più convinto, lasciando andare il respiro e tornando con la memoria a ricordare quell'affermazione avvenuta solo pochi istanti prima.
Avrebbe voluto sentirla ripetere il "si" ancora dieci, cento, mille volte, tanto era bello sentirlo pronunciato dalla voce di lei.
Gli occhi brillarono di gioia e per qualche secondo ci fu il silenzio, poi, una semplice frase esplicativa a riassumere ogni cosa...

Stiamo insieme... Sei la mia fidanzata...

Le tenne la mano stringendola con convinzione e possessione, mentre fuori il tempo passava e per lui ormai si era completamente bloccato.
Tutto così in fretta, tutto così bello, tutto così fluido e scorrevole che appariva alla pari di una fiaba, di un racconto inventato e non reale.
Prese un'ala di pollo con la sinistra e intingendola nel ketchup e poi nella maionese, l'avvicinò alle labbra della ragazza in un movimento romantico e di affinità pura, non smettendo mai di guardarla come si poteva guardare solo un'opera d'arte... Già... Un Capolavoro.[/tahoma]
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Messaggioda Margaret » 12/05/2013, 17:35

Leggergli nel pensiero, soprattutto in quei momenti, era utile: permetteva a Margaret di poter fare domande apparentemente casuali a Robyn, che però toccavano argomenti importanti nella mente del ragazzo: ad esempio quelle questioni personali di cui aveva parlato/pensato, e che avevano spinto la mora a tentare di saperne di più, forse perché nella mente del ragazzo aveva "letto" parole particolari, come l'omicidio ed Azkaban.
Non si aspettava che lui fosse sincero per forza, capiva che erano cose sue e che essendo soprattutto molto delicate, non era nemmeno giusto pretendere che gliene parlasse: per questo rimase estremamente colpita quando la voce mentale del Pirata s'insinuò nella sua mente, riportandole il suo pensiero.

Non dovrei farla preoccupare, ci conosciamo da così poco...
... E' anche vero però, che mi sento come in dovere di essere sempre sincero, con lei.


Con lei.
Quindi con qualcun altro, o in generale, tendeva a nascondere determinate cose, forse per non far preoccupare il prossimo?
Quel pensiero la sorprese, forse perché davvero si conoscevano da poco tempo, due giorni circa, ed era quasi surreale pensare che nonostante le ore passate insieme fossero poche, Robyn sentisse già il bisogno di non nasconderle niente, o perlomeno di non farlo nel momento in cui certi pensieri e considerazioni venivano alla luce: naturalmente, all'esterno, non diede prova di quei ragionamenti, perché in teoria nemmeno si poteva immaginare cosa passasse nella mente del ragazzo; rimase silente, dunque, nell'attesa che fosse lui a parlare.

Lo sono, o almeno, ci si avvicinano molto.
Sto cercando di migliorare le mie facoltà psico-fisiche per essere in grado un giorno di affrontare una persona.
Una persona che ha ucciso un mio caro parente.
Tempo fa avrei voluto sporcarmi le mani di sangue, oggi... Oggi sto facendo gioco forza su me stesso per desiderarlo solo al fresco.


E ti sta riuscendo? Il gioco forza, dico.

Domandò spontaneamente l'americana, forse solo un filo di apprensione nella voce non per se stessa, per ciò che Robyn aveva ammesso di volere - la vendetta - ma proprio per lui: aveva il timore che si facesse male, che questo suo desiderio di rivalsa potesse portarlo a ferirsi gravemente, forse anche a morire in un ipotetico scontro; ma come poteva impedirgli, indipendentemente da quanto la sua persona potesse essere importante per l'altro, di raggiungere il suo obiettivo, nonostante potesse essere pericoloso?
Temeva per Robyn, sì, ma al tempo stesso si fidava del suo buon senso e del fatto che, continuando ad allenarsi su se stesso, il ragazzo sarebbe riuscito a vincere la parte più cattiva e sanguigna che alimentava la sua sete di vendetta; anche volendo continuare a preoccuparsi, comunque, non ci sarebbe riuscita perché subito dopo ecco che il Pirata le fece la domanda più importante di tutte.
Voleva stare con lui?
Voleva essere la sua ragazza?
Dopo 48 ore di conoscenza, voleva legarsi a quel Pirata dagli occhi di ametista?
Apparentemente sembrava una vera e propria assurdità, com'era possibile che Robyn fosse davvero così intenzionato a stare con lei? Si trattava forse di uno scherzo? Glielo chiese, ma i suoi occhi - ed i suoi pensieri - confermavano il fatto che era serio, molto più di quanto non fosse mai stato prima con lei.

Che mi prende?
Più la guardo e più mi scoppia il cuore in gola, più la sento fin dentro l'anima...
Non farmi attendere oltre Mag, ti prego...


La sua affermazione successiva, quella accettazione della proposta dell'altro, la volontà manifestata di voler stare con lui non fu influenzata dal pensiero di Robyn che comunque eccheggiò nella mente di Margaret: no, disse di sì perché lo voleva, perché voleva lui... ma sentire quelle parole, sentire quanto il ragazzo stesso fosse stranito da quel suo stesso cuore che galoppava per lei era qualcosa di... nuovo.
Mai si era sentita così e mai nessuno, prima, si era sentito così per lei.
Pronunciò quel "sì" con gli occhi luminosi ed emozionati, le guance rosse per il tenero imbarazzo di volersi legare a qualcuno e l'incarnato splendente di gioia, facendo scaturire in lui l'ennesimo pensiero a cui era quasi impossibile credere.

Mi sono innam-... Ma che c***o sto dicendo?

Innamorato?
Stava davvero pronunciando quella parola?
Lo osservò spalancare gli occhi ma fece finta di nulla, fingendo di non accorgersi della cosa o comunque collegandola alla sua risposta visto che mai Robyn avrebbe potuto pensare che fosse tutto dovuto alla lettura nella sua mente da parte di lei; eppure l'aveva fatto, gli aveva letto nel pensiero e quella domanda che il ragazzo si era rivolto le dava da pensare.
Era spaventato? Temeva quell'opzione come se fosse qualcosa di negativo?
E lei, ne era spaventata? Pensandoci no, non si sentiva così. Forse solo molto stranita e sorpresa, incredula probabilmente, ma non spaventata.
Abbassò gli occhi, nascondendo le iridi bicrome, per qualche istante, recuperando fiato prima di tornare col capo rivolto verso di lui come lo sguardo, che catturò il sorriso del suo nuovo ragazzo.

Stiamo insieme... Sei la mia fidanzata...

Sì... siamo una coppia ora, mio bel Pirata.

Confermò Margaret con un sorriso pari a quello dell'altro, intrecciando le dita della mano con quelle di lui così da replicare il gesto di Robyn, in un segno di possessione reciproca. Gli occhi brillavano come mai prima, e le labbra si schiusero quando lo vide avvicinare il cibo alla sua bocca in un gesto dolce, di complicità, come solo una coppia poteva avere; i denti morsero la carne e la masticarono lentamente, il tutto senza mai lasciare il contatto visivo con le ametiste del ragazzo, il suo, che aveva di fronte.

Mi sembra pazzesco... che stiamo insieme, intendo - ammise Maggie un po' imbarazzata dopo aver deglutito ed essersi passata la lingua sulle labbra - Ma ne sono felice... a mia sorella prenderà un colpo, penso!

E quel pensiero la fece sorridere prima e ridere dopo, una risata genuina e liberatoria che scacciò l'imbarazzo da lei per farla tornare ad essere la ragazza sbarazzina ed anche un po' sfrontata che lui aveva conosciuto la prima sera allo Shamrock, e che probabilmente l'aveva conquistato.

Ora che siamo una coppia, non potrai più rimorchiare le ragazze al pub... chiaro bartender?
Sono molto gelosa di tutto ciò che è mio, e tu sei appena rientrato nella categoria!


Esclamò infatti l'americana, strizzandogli l'occhio mentre con la mano libera andava a prendere una forchettata di Ceasar Salad per portarsela alle labbra e farla sparire tra esse, in un gesto di puro gusto per quel momento perfetto, complice e sereno, divertito, col suo nuovo e bellissimo fidanzato.

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Messaggioda Robyn » 17/05/2013, 23:06

[tahoma]E ti sta riuscendo? Il gioco forza, dico.

Devo dire di si, o meglio, grazie anche al contributo di altre persone, ce la sto facendo.
Tra queste persone sto menzionando anche te, lo sai vero?


Certo, Margaret era arrivata per ultima nella sua vita, ma fargli sbocciare determinati sentimenti nel cuore lo aveva spinto a riconsiderare la sua idea di buttarsi a capofitto nella possibilità di morire in uno scontro aperto con l'assassino dello zio.
Più di una volta Monique gli aveva fatto presente che nella vita non bisogna mai dare nulla per scontato, che un giorno forse Robyn avrebbe cincontrato qualcuno per il quale la sua considerazione della vita e della vendetta avrebbero preso a livellarsi diversamente dal presente.
Non che lui non le avesse creduto, per carità, ma di certo accecato dalla rabbia non riusciva a focalizzarsi davvero su quelle parole, su quei consigli espressi attraverso esperienza di vita e che invece ora, magicamente, si stavano rivelando veri e autentici.
Non bisognava proprio stupirsi che Monique Vireau fosse stata la donna che lo zio gli aveva consigliato come maestra di vita, come zia sulla quale fare affidamento per diradare le nebbie avvolte intorno al suo cuore e al suo animo, in lenta ma progressiva depurazione.
Ringraziando mentalmente quella splendida persona, la Vice Preside di Hogwarts, Robyn tornò a concentrarsi sui bellissimi occhi bicromi di Maggie, non riuscendo a capacitarsi nel frattempo di come fosse possibile che per un secondo aveva percepito quel moto di sentimento così carico e incredibile da somigliare proprio all'amore, dopo appena 48 ore.
Per fortuna che ella non poteva leggergli nel pensiero... Si, proprio una fortuna, detto in tono estremamente sarcastico.

Sì... siamo una coppia ora, mio bel Pirata.
Mi sembra pazzesco... che stiamo insieme, intendo!
Ma ne sono felice... a mia sorella prenderà un colpo, penso!


Mi piacerebbe conoscerla...
Un incontro informale, per carità, ma vorrei poterle stringere la mano, credi sia possibile?
... Uno come me, potrebbe starle simpatico?


Mentre faceva queste domande, finalmente si decidevano ad arrivare le portate principali.
Il cameriere, chiedendo scusa per il momentaneo disturbo, appoggiò davanti alla ragazza il piatto con sopra il suo sandwich, mentre davanti al pirata il piatto con sopra la carne, il purè e l'insalata, talmente invitante e al sangue da sembrare quasi che nemmeno fosse stata cotta.
Con un leggero inchino si congedò di nuovo il tipo, chiedendo preventivamente se avessero bisogno di altra roba da bere, tovaglioli o salse, facendo presente che le patatine fritte sarebbero giunte nell'arco di cinque minuti massimo.

Immagine

Immagine

Robyn allora versò un poco di gocce di limone sulla carne, aggiungendo un altro poco di sale ed olio e per ultimo, prese una bella sorsata di pepsi ghiacciata, lasciando che scorresse giù per la gola solleticando il palato.
L'attenzione infine tornò del tutto sulla... Fidanzata.
Gli faceva così strano pensare una parola del genere riferita a lei, ma era uno strano molto bello... Assolutamente bello.

E comunque... Adesso che stiamo insieme, ci sono particolari nuove regole da seguire?

Ora che siamo una coppia, non potrai più rimorchiare le ragazze al pub... chiaro bartender?
Sono molto gelosa di tutto ciò che è mio, e tu sei appena rientrato nella categoria!


Mi piace la gelosia in una ragazza, sai?
Ok ok, mi hai elencato le limitazioni... Nessuna obiezione ma... I vantaggi invece, quali sarebbero, dell'avere la signorina Sanders come dolce e sensualissima metà?
[/tahoma]
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Messaggioda Margaret » 18/05/2013, 22:22

Devo dire di si, o meglio, grazie anche al contributo di altre persone, ce la sto facendo.
Tra queste persone sto menzionando anche te, lo sai vero?


Me?

Ripeté Margaret incredula, spalancando gli occhi ed indicandosi per un istante col dito: davvero la considerava una delle persone che lo stavano aiutando nel trattenere la sua voglia di vendetta omicida?
Possibile che in così poco tempo avesse raggiunto una tale importanza per lui?

D'altronde stava già pensando di amarmi, perché non gli dovrei credere?

Si disse la ragazza tra sé, aprendo quindi le labbra ad un sorriso radioso, deliziato e compiaciuto anche se sì, almeno un pochettino d'imbarazzo glielo si poteva leggere negli occhi bicromi.

Sono contenta di poterti aiutare.
Uccidere qualcuno dev'essere una cosa che difficilmente si supera senza effetti collaterali... ti cambia, per sempre.
E non voglio che succeda a te.


Ammise Maggie, la voce velata di preoccupazione come lo sguardo che si aggrottava appena, e gli occhi che lasciavano trapelare nelle iridi azzurre e verdi ombre inquiete e ansiose: poco aveva importanza che si conoscessero solo da 48 ore, a lei sembravano già passati 48 mesi o giù di lì; e visto che era la sua ragazza, aveva tutto il diritto, ora, di preoccuparsi per la persona con cui stava, e che da adesso in poi avrebbe voluto proteggere, sempre.
Certo era che l'idea di lei e Robyn insieme pareva ancora difficile da concepire, e se lei la pensava così, figurarsi la sorella maggiore della Sanders, Julie... non ci avrebbe creduto, affatto, già sapeva che avrebbe dovuto ripetergli ancora e ancora prima di farle capire che no, non si trattava di uno scherzo.

Mi piacerebbe conoscerla...
Un incontro informale, per carità, ma vorrei poterle stringere la mano, credi sia possibile?
... Uno come me, potrebbe starle simpatico?


Incontrarla.
Lei, che frequentava persone non esattamente pulite e raccomandabili, anche se mai aveva messo in pericolo la vita della sorellina, e lui, allievo Auror: le pareva un azzardo bello e buono, ma come dirgli di no?
Anche perché era sicura che, una volta rivelata la notizia a Julie, sarebbe stata lei stessa a voler conoscere questo fantomatico "Pirata" ch'era riuscito a rapire il cuore della più piccola delle Sanders.
Prima di poter rispondere, però, ecco che comparve il cameriere, posando il piatto col panino di fronte a lei e quello con la carne per Robyn, lasciandoli soli qualche istante più tardi, dopo essersi accertato che non servisse loro più nulla.

Credo che dopo lo shock iniziale sarà felice di conoscerti, in fondo è sempre mia sorella maggiore e come tale si preoccupa molto per me e delle persone che frequento... sono sicura che le piacerai, e come potrebbe essere il contrario?
Quando sto con te sono felice...


Rispose dunque Margaret, senza vergognarsi di quelle parole che difatti vennero pronunciate in tono sincero: tutto troppo presto, forse, o forse semplicemente a vent'anni ci si faceva molte meno paranoie che da "adulti", si prendeva la vita per quello che era, un dono prezioso che si sarebbe potuto perdere in un attimo e, per questo, ancora più preziosa; avevano il dovere di viversela sempre come se ogni momento fosse l'ultimo, per non avere mai rimpianti, per poter dire di aver vissuto davvero, ed era ciò che Maggie aveva tutta l'intenzione di fare.
Si perse per diversi istanti negli occhi di Robyn, in quel viola che si fondeva benissimo, dal suo punto di vista, con la bicromia delle sue iridi, sorridendogli ed andando a cercare una stretta della propria mano con la sua: sentiva una voglia incredibile di baciarlo, di baciare il suo ragazzo, ma temeva non fosse una cosa carina in pubblico e per questo si trattenne, mordendosi appena il labbro e ripromettendosi di rimettersi alla pari coi baci appena usciti da lì - e fosse stato per lei se ne sarebbero dati uno al minuto.

Mi piace la gelosia in una ragazza, sai?

Oh, allora i sentimenti che provi per me credo si quadruplicheranno in poco tempo, sai?

Ok ok, mi hai elencato le limitazioni... Nessuna obiezione ma... I vantaggi invece, quali sarebbero, dell'avere la signorina Sanders come dolce e sensualissima metà?

Te li devo anche elencare?

Replicò lei divertita, prendendo però prima un morso del suo sandwich con fame e golosità, addentandolo con gusto e sempre con gusto masticandolo, deglutendo poi con un sorriso soddisfatto e concludendo l'operazione con un sorso di Pepsi.

Partiamo dal presupposto che queste labbra - e se le indicò - sono appena diventate di tua esclusiva proprietà, così come i baci che danno - e tutto il resto del corpo ovviamente, ma quello era sottinteso - E poi scusa, ma vuoi mettere la mia simpatia, la mia estroversia, la mia malizia, la mia bravura... e soprattutto la mia modestia?

E rise di quelle ultime parole, una risata gioiosa ma ora intrisa d'affetto per il bel Pirata che aveva accanto.

Che ne dici, ti ho convinto o no?

Gli chiese alla fine curiosa ma divertita, continuando a mangiare il suo panino con voracità e femminilità al contempo, un'espressione infantilmente estasiata sul viso.

Spoiler:
[Uso Potere: Lettura del Pensiero vs. Robyn || Mantenimento Concentrazione]
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Messaggioda Robyn » 22/05/2013, 2:04

[tahoma]Sono contenta di poterti aiutare.
Uccidere qualcuno dev'essere una cosa che difficilmente si supera senza effetti collaterali... ti cambia, per sempre.
E non voglio che succeda a te.


Da come ne parli sembri quasi un'esperta... Qualcuno della tua famiglia ha mai ucciso?
Comunque mi state aiutando tutti, questo è vero, ma in primis devo farcela da solo.


Non tanto per orgoglio, quanto perché sapeva dentro di se che se non fosse riuscito a raggiungere la pace interiore grazie ai suoi sforzi, quelli altrui sarebbero caduti immediatamente non appena avanti ai suoi occhi fosse apparsa la figura del carnefice di suo zio.
Ricordava bene quando quel concetto glielo spiegò Sandyon, lo zio, in uno dei tanti pranzi in famiglia, sotto anche annuizione di Monique.
Loro due ne sapevano molto più di lui e di riflesso non si azzardava a contestare la cosa, ed in quel caso non gli venne nemmeno in testa.
Pensare di arrivare un giorno a gestire la propria rabbia, controllarla talmente tanto da essere lucido in un ipotetico scontro con l'assassino, era un'ipotesi così lontana che spesso gli forniva un bel po' di sconforto, ma era proprio in quei frangenti che la mano della zia gli si posava sulla spalla e, guardandolo negli occhi, lo rassicurava che stava facendo passi da gigante, e allora scuoteva la testa, ringraziava e tornava ad allenarsi con una nuova grinta ed una nuova energia nata nel cuore e nello spirito.

Credo che dopo lo shock iniziale sarà felice di conoscerti, in fondo è sempre mia sorella maggiore e come tale si preoccupa molto per me e delle persone che frequento... sono sicura che le piacerai, e come potrebbe essere il contrario?
Quando sto con te sono felice...


Questa è una bella notizia, vi somigliate tu e tua sorella?
Intendo esteticamente, o anche caratterialmente, insomma, cosa vi differenzia e cosa vi accomuna?


Sinceramente curioso nei confronti della famiglia della fidanzata, Robyn non si fece molti problemi a chiedere alcuni particolari riguardo alla donna che divideva la casa con Margaret, cercando anche nel contempo di immaginarsela secondo le indicazioni che gli avrebbe dato proprio la ragazza bicroma.
In tutta onestà, mentre la ascoltava e gli porgeva quelle domande di puro interesse generale, gli vennero in mente dei pensieri non troppo puri e casti riferiti alla neo compagna e alla sorella maggiore, pensieri che di certo avrebbe custodito gelosamente ma che, purtroppo per lui, potevano essere letti senza alcuno sforzo dal potere di Maggie, la quale, a completa insaputa del barman, avrebbe avuto un quadro completo di alcune sue fantasie nascoste.

Pensa una cosa a tre con le due sorelle...
Se la maggiore è anche solo la metà brava della minore, credo che al mattino dopo mi stringerei la mano da solo per l'evento conquistato!
Ma porca miseria Robyn, cosa diavolo vai a pensare?
Se sapesse che hai certi sogni erotici ti mollerebbe in tronco e non avrebbe tutti i torti!
Anche se una ragazza che accetta determinate cose è da sposare ahahah...


Scosse il capo appena, come a voler scacciare via determinate assurdità dalla propria immaginazione e fantasia.
Chiaro, per un ragazzo della sua età una simile pratica sessuale rappresentava il non plus ultra e forse mica solo alla sua età.
Tuttavia non voleva soffermarsi troppo su certi sogni proibiti che di certo non avrebbero mai visto la luce e l'avverarsi.
Adesso era il momento di proseguire a parlare di loro, l'argomento principale e comunque il più bello, perché a prescindere dalle fantasie che poteva fare un ragazzo su due sorelle, lui era di quella più piccola che si stava irrimediabilmente innamorando nell'arco di poche ore.
Così, dopo l'argomento gelosia si passò anche a quello pro e contro dell'avere Margaret Sanders come fidanzata.
Il carattere sbarazzino e allegro della ex studentessa della Cyprus ogni volta illuminava gli occhi del ragazzo, che non smetteva di guardarla, rapito da tanto estro, carisma, fascino e dolcezza, mischiati con un frizzante caratterino scherzoso e brioso.

Partiamo dal presupposto che queste labbra sono appena diventate di tua esclusiva proprietà, così come i baci che danno.
E poi scusa, ma vuoi mettere la mia simpatia, la mia estroversia, la mia malizia, la mia bravura... e soprattutto la mia modestia?
Che ne dici, ti ho convinto o no?


E poi mi chiedo anche perché me ne sto innamorando così in fretta?
Cavoli ma si è vista?
E' annoverabile tra le meraviglie del mondo...


Mi avevi convinto già alla parte sulle labbra, figuriamoci con tutto il resto!
Va bene, va bene, hai superato l'esame...


Le fece un occhiolino, terminando di mangiare il suo pasto e finendo del tutto la sua pepsi fresca e gassata al punto giusto.
La giornata in realtà era appena iniziata e questo per lui era uno splendido inizio, splendido come lei, ovviamente.
Attese che il cameriere portasse loro il conto, pagando tutto lui, come era giusto che fosse, per poi proporle di spostarsi in un'altra location per la fase dello scarto del regalo, anche perché per prendere il dessert c'erano luoghi decisamente migliori e più oculati a Londra.
La prese per mano, non dimenticandosi di darle un bacio almeno ogni venti secondi di passeggio, ogni tanto anche ogni dieci, impossibilitato a staccarsi da quelle labbra profumate e buonissime, camminando spedito verso una destinazione ben più calma e isolata, dove poter chiacchierare anche più liberamente della magia e delle cose da non babbani senza il terrore di essere ascoltati ed essere presi per folli.

{ 15 MINUTI DOPO - GAZEBO DEI GIARDINI LONDINESI }

Immagine

Direi che qui si sta decisamente meglio no?
E poi in quanto a privacy, siamo ben protetti!
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Messaggioda Margaret » 22/05/2013, 19:59

Da come ne parli sembri quasi un'esperta... Qualcuno della tua famiglia ha mai ucciso?
Comunque mi state aiutando tutti, questo è vero, ma in primis devo farcela da solo.


No no, non è per questo...

Replicò Margaret, sincera perché, all'effettiva, non sapeva che in realtà Julie aveva già ucciso in passato, come Mangiamorte, e d'altronde la sorella maggiore si guardava bene dal dire certe cose alla piccola Sanders, sapendo che probabilmente l'avrebbe scioccata totalmente.

E' solo quello che penso: se uccidessi mai qualcuno, credo che cambierei per sempre il mio modo di essere... e come potrei mai tornare indietro nel momento in cui togli la vita ad una persona? - proseguì, alzando leggermente le spalle per poi annuire alla seconda affermazione di Robyn - E' giusto che tu tragga la tua forza da solo, i cambiamenti più intensi e profondi devono partire da noi stessi, credo, per una nostra volontà che ci deve supportare fino alla fine. Però avere chi ti sta vicino è sicuramente un bell'incentivo!

Aprì le labbra ad un sorriso la bella Margaret, riprendendo a mangiare dopo quell'ultima affermazione molto saggia, segno probabilmente di una mente riflessiva.
In ogni caso avevano ancora tanto da dirsi, ed il discorso si spostò presto sulla sorella di Margaret, Julie Sanders, e su come avrebbe potuto prendere la notizia che la sorellina si era appena fidanzata con un ragazzo conosciuto 48 ore prima.

Questa è una bella notizia, vi somigliate tu e tua sorella?
Intendo esteticamente, o anche caratterialmente, insomma, cosa vi differenzia e cosa vi accomuna?


Uhm, fisicamente credo un pochino... abbiamo entrambe i capelli scuri e lunghi, lei però più sul castano, gli occhi li ha color nocciola, e fisicamente siamo entrambe slanciate anche se lei ha più forme di me...

Descrisse la sorella con una punta di rammarico nella voce nell'ultima parte, perché sapeva di avere forme meno pronunciate della maggiore delle Sanders ed un po' la cosa le dispiaceva.

Caratterialmente siamo entrambe estroverse e socievoli, forse però lei è più maliziosa di me, credo anche per via dell'età e delle esperienze di vita.

Aggiunse Margaret, gli occhi che, nonostante quelle piccole sfumature d'invidia che li animavano ogni tanto verso la persona che lei considerava come la più bella e perfetta, erano luminosi ed esprimevano affetto e dolcezza nei confronti della sorella.
Il suo potere di lettura del pensiero, intanto, era ancora attivo, anche se forse per la prima volta non sarebbe stata felice di ciò che avrebbe sentito: poco dopo aver descritto le differenze e i punti in comune con Julie, infatti, ecco che i pensieri di Robyn s'insinuarono nella mente di Maggie, rivelandole un lato di lui alquanto... perverso.

Pensa una cosa a tre con le due sorelle...
Se la maggiore è anche solo la metà brava della minore, credo che al mattino dopo mi stringerei la mano da solo per l'evento conquistato!
Ma porca miseria Robyn, cosa diavolo vai a pensare?
Se sapesse che hai certi sogni erotici ti mollerebbe in tronco e non avrebbe tutti i torti!
Anche se una ragazza che accetta determinate cose è da sposare ahahah...


Spalancò gli occhi nel sentire quei pensieri, ma si affrettò ad abbassarli per andare a prendere con la mano destra il bicchiere con la Pepsi e portarselo alle labbra, dissimulando così la sorpresa, ed in parte anche lo shock, che sentire quelle cose le aveva provocato: una cosa a tre con sua... sorella?
Voleva bene a Julie e condivideva tutto con lei, quello sì, ma probabilmente non sarebbe stata in grado di accettare una cosa del genere, di lasciarsi andare sessualmente con la sorella maggiore non solo presente, ma anche attiva!
No, le piaceva sorprendere Robyn e renderlo felice, era una cosa che aveva capito dal primo momento che l'aveva conosciuto, ma non era disposta ad annullare se stessa per questo.
Quasi per non pensare più a ciò che aveva sentito, in fondo non poteva certo incolpare il ragazzo per quei pensieri, erano una cosa sua privata, ed in circostanze normali, se lei fosse stata normale, non li avrebbe mai sentiti.
Per questo preferì passare ad argomenti più piacevoli e divertenti, come ad esempio tutti i vantaggi che Laars avrebbe acquisito nello stare con lei.

E poi mi chiedo anche perché me ne sto innamorando così in fretta?
Cavoli ma si è vista?
E' annoverabile tra le meraviglie del mondo...


Mi avevi convinto già alla parte sulle labbra, figuriamoci con tutto il resto!
Va bene, va bene, hai superato l'esame...


Sorrise, imbarazzata e felice, nel sentire le parole di lui, più che altro perché furono accompagnate da quel pensiero stupendo che la fece arrossire un poco sulle guance, arrossandole leggermente ma non troppo da dare nell'occhio: si stava innamorando davvero di lei, non era la cosa più bella del mondo?
Il pranzo proseguì fino a che entrambi non furono sazi, anche se per il dessert c'era da aspettare visto che entrambi volevano prenderlo fuori dal ristorante, all'aperto.
Pagarono quindi, o meglio, lui pagò per entrambi come in un qualsiasi verso appuntamento in piena regola, e poi uscirono dal locale, mano nella mano, baciandosi ogni minuto, forse anche a distanza di un tempo più breve, perché non c'era niente di meglio che assaporare l'uno le labbra dell'altra per essere felici.


[Un quarto d'ora più tardi - Gazebo di Hyde Park]


Direi che qui si sta decisamente meglio no?
E poi in quanto a privacy, siamo ben protetti!


E' un posto perfetto, tranquillo e romantico... e lì possiamo sederci comodi ed isolati, guarda!

Esclamò Margaret, indicando a Robyn con la mano libera, quella non intrecciata con la sua, il gazebo proprio di fronte a loro: si avvicinarono ad esso e vi si accomodarono sotto, seduti l'uno accanto all'altra con gli occhi bicromi della ragazza che, ora, brillavano di aspettativa.

Allora, sei pronto per il tuo regalo? - gli domandò l'americana, aprendo la borsa per porgergli un pacchettino rettangolare avvolto in una carta verde con un fiocco azzurro in cima... sì, proprio i colori dei suoi occhi - Avanti, aprilo, non sto più nella pelle di vedere la tua faccia!

Lo esortò la ragazza: quando il Pirata si fosse finalmente deciso a scartare il regalo di lei, ecco che dentro vi avrebbe trovato un oggetto a lui totalmente sconosciuto, ma preziosissimo - e costosissimo - per i babbani...


Immagine


E' l'iPhone13, il cellulare babbano di ultima generazione! Ti ricordi quando ti dicevo che i non-maghi possono mandarsi dei messaggi in modo istantaneo? Ecco, usano questo! E puoi usarlo anche per fare foto, video, e un sacco di altre cose! Ne ho uno anch'io, così potremo scriverci sempre senza dover usare i gufi!

Si vedeva che sapeva di cosa stesse parlando, e ancor di più che lei era entusiasta di quella scelta, azzeccata per loro ed in linea coi gusti della mora, che aveva dunque optato per qualcosa di assolutamente personale: ma come l'avrebbe presa lui?

... ti piace?

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Messaggioda Robyn » 23/05/2013, 20:59

[tahoma]Uhm, fisicamente credo un pochino... abbiamo entrambe i capelli scuri e lunghi, lei però più sul castano, gli occhi li ha color nocciola, e fisicamente siamo entrambe slanciate anche se lei ha più forme di me...

Tu di sicuro sei sempre e comunque più bella...

A prescindere da pensieri un po' osè sulla sorella, lui e la ragazza insieme, Robyn era in ciò che manteneva il suo essere un ragazzo galante, dolce, romantico e ormai sulla via dell'innamoramento, nei confronti di Maggie.
Più la guardava e più gli sembrava che lentamente, il resto del mondo femminile iniziasse a scomparire, non esistere più, per le sue attenzioni, per i suoi desideri singoli, per la voglia di mettersi in gioco.
Se rifletteva anche solo per un secondo all'idea di una ragazza che ci provava con lui al bancone del pub, rimuoveva subito quel pensiero, sostituendo l'immagine della ragazza con i ricordi dell'altra sera precedente, quando lui e la piccola della Sanders si conobbero la prima volta.
Non c'era bisogno di realizzare per forza dei sogni così oltre la normale immaginazione per sentirsi appagati, non quando si aveva al proprio fianco, davanti, mano nella mano una giovane ventenne come Margaret, di questo Robyn Laars se ne stava accorgendo ogni secondo di più.

[ 20 MINUTI PIU' TARDI - AL GAZEBO ]

E' un posto perfetto, tranquillo e romantico... e lì possiamo sederci comodi ed isolati, guarda!

Per questo l'ho scelto, solo io e te, un po' di natura, privacy e se vuoi, un fiume di baci...

Sussurrando quell'ultima parte, Robyn la avvicinò a se mettendola una mano dietro la schiena per poi appropriarsi di nuovo delle labbra di Margaret, facendo subito scivolare la lingua nella sua bocca per danzare con quella della fidanzata.
Due fiamme calde e umide che si carezzavano con dolcezza e passione allo stesso tempo e il vento nell'aria che sfiorava i capelli dei due felici ragazzi adesso immersi nel verde prato a dare sfoggio dei loro sentimenti, come se fossero due neo-sposini.
Sistematisi poi sulla panchina del gazebo, finalmente era arrivato il momento del regalo di compleanno dell'ex studentessa della Cyprus.
A dir la verità Robyn non poteva non essere curioso, più che altro perché si conoscevano da molto poco, quindi non si poteva trattare di un pensiero troppo personale o fatto da una persona che lo conosceva così bene.
Se la sarebbe cavata adeguatamente? Avrebbe superato la prova in sole 48 ore?

Allora, sei pronto per il tuo regalo?
Avanti, aprilo, non sto più nella pelle di vedere la tua faccia!


Ok ok... Sembri quasi più emozionata tu di me!

Le fece un occhiolino, poi, senza perdere altro tempo, si mise a scartare il pacchetto non di grosse dimensioni.
Più proseguiva a scartare e più fessurizzava lo sguardo per comprendere immediatamente di cosa si trattasse, ma niente, nessun indizio.
Al termine della manovra, ecco che tra le mani si presentò una scatola con recante l'immagine di un... Di un...
Eh, bella domanda, ma che diavolo era?
Per fortuna, presto detto, Margaret si preoccupò di spiegare subito l'entità e l'uso dell'oggetto regalato al fidanzato.

E' l'iPhone13, il cellulare babbano di ultima generazione!
Ti ricordi quando ti dicevo che i non-maghi possono mandarsi dei messaggi in modo istantaneo?
Ecco, usano questo!
E puoi usarlo anche per fare foto, video, e un sacco di altre cose! Ne ho uno anch'io, così potremo scriverci sempre senza dover usare i gufi!
... ti piace?


iPhone... Uhm...

Rigirò quella scatola per alcuni secondi, iniziando a leggere le cose che vi erano scritte sopra, provando a capacitarsi effettivamente del dono ricevuto, aprendo e guardando all'interno il macchinario babbano dal vivo, di un lucido colore nero, all'avanguardia, scintillante.
Per tutto il tempo i suoi occhi color ametista rimasero incollati all'oggetto, brillanti di emozioni nel trovarsi davvero tra le mani una meraviglia tecnologica simile, un pensiero tanto prezioso e di riflesso si, tanto ma tanto costoso di sicuro.
Tornò a guardare lei che non attendeva altro che un responso, magari mordendosi le labbra e inspirando profondamente non più nella pelle.
Appoggiando la scatola sulla panchina, tra loro due, si avvicinò per darle un bacio sentito di ringraziamento sulle labbra.

Mi piace tantissimo, dovrai insegnarmi come si usa ma... E' apprezzato e non trovo le parole per ringraziarti...
Sei un angelo Maggie... Il mio unico e solo angelo.


Qualche carezza sulla guancia, qualche secondo di silenzio ad ammirare il bellissimo viso della bicroma, poi ancora un bacio.
Ma cos'avevano le labbra dell'americana? Qualche sostanza invisibile simile alla droga?

Mi hai rapito il cuore...[/tahoma]
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