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Stanze Sandyon - Monique

Messaggioda Sandyon » 14/06/2012, 19:29

La osservava ancora seduta sul letto e quasi non gli sembrava vero che fosse tranquilla, in salute, adesso maggiormente in forma.
Ne aveva passate di belle, e per quello che ne sapeva al momento, a prescindere dall'entità, un incendio di quelle proporzioni affrontato senza nemmeno riportare delle ustioni serie o delle ferite gravi era un'impresa a prescindere da maestro.
Sandyon sentiva dentro di se che la donna che aveva scelto era una donna caparbia e ricca di ottime qualità, quel tipo di donna che le sarebbe sempre piaciuta, anche da giovane ed anche tra venti o trent'anni, sempre a donare quel fascino tutto particolare che sapeva ipnotizzare e rendere schiavi di una simile potenza di carattere.

Già, Tyslion se ti trovasse non è escluso che si innamorerebbe anche lui di te, specie se vedesse di cosa sei capace sotto le coperte e di cosa sei capace contro le intemperie della vita.
Abbiamo sempre avuto un gusto molto simile io e lui, e paradossalmente è una cosa che al momento non mi rende quieto.


Non era comunque il momento di riflettere su certe cose, sopratutto perchè adesso Monique aveva tutta l'intenzione di spiegare per filo e per segno cosa fosse esattamente accaduto in quella foresta nemmeno 72 ore prima.
Nel frattempo che la Vice Preside di Hogwarts parlava, l'uomo ordinò mentalmente a Mog di non disturbarla al momento ma di utilizzare i suoi poteri per farle passare la stanchezza e la sofferenza, ampia a giudicare dalle occhiaie che teneva sotto gli le due pepite di neve che brillanti lo fissavano da diversi minuti a quella parte.
Il piccolo esserino comprese che adesso doveva rimanere in silenzio e fare il suo dovere, poi successivamente avrebbe potuto ricevere tutte le coccole che voleva oltre a farsi un doveroso pianto nato dalla preoccupazione per la salute della sua "mammina".

Ero uscita con Fire per fare una piccola passeggiata, quando ho visto qualcosa attraversare il cielo volando. Sembrava... non lo so, un essere umano con le ali, e teneva stretto un ostaggio: all'improvviso, l'incendio è divampato nella Foresta a causa sua, così sono scattata, ordinando a Fire di andare a cercare aiuto; nella corsa ho incontrato prima Estelle, poi Ferdy e Tisifone.
Quella cosa rimaneva dentro l'imbocco della caverna nella Foresta Proibita, così ho usato un Incantesimo per evocare Flame in forma corporea e costringerla ad uscire... e così è stato.


Un "Familium", comprendo ora buona parte della tua stanchezza.
Va' avanti, hai avuto una buona idea, come diversivo è ottimo.


Non so dirti cosa fosse, Sandyon... l'unica parola con cui potrei definire quella cosa è "Mezzo-Drago", un incrocio tra un umanoide e un drago, appunto, oltretutto in possesso di una bacchetta e immune alle illusioni mentali. Abbiamo cercato di batterci contro di lui, ma era forte... più di quanto potessi immaginare.
Forse l'abbiamo ferito, ma non siamo riusciti a metterlo fuori gioco: l'ostaggio è... Quella creatura l'ha carbonizzato, prima di spalancare le ali ed andarsene.


Un "MezzoDrago", che strano modo di definire una creatura, ma secondo le indicazioni di Monique era anche la maniera più giusta.
Una creatura simile dalle parti di Hogwarts, semplice coincidenza o qualcosa di più?
Sandyon si soffermò molto sul racconto della compagna, cercando di trovare dei punti di accordi con delle sue reminiscenze del passato, se per caso avesse mai incontrato creature analoghe, ma niente, nulla gli sovveniva al momento.
davvero singolare, quello era indubbio, ma rimaneva sempre la domanda del perchè fosse capitato da quelle parti.
Un dato comunque interessante e dal quale si potevano ricavare molte deduzioni giunse però al termine del racconto della Vireau.
Forse Monique non ci aveva fatto molto caso o attenzione ma fu certo che qualora glielo avesse fatto presente, lei sarebbe subito arrivata allo stesso identico ragionamento eseguito da lui confermandoglielo.

Sembrava abbastanza incazzato di non averci fatto fuori subito, ma nei suoi occhi mi è sembrato di vedere... non lo so, come una scintilla di consapevolezza.
Come se fosse senziente, capisci? ... ma forse sono solo mie paranoie.
La cosa grave è che è potenzialmente ancora lì fuori, il che significa che gli studenti sono in pericolo.


Le paure che hai sono più che fondate, Moni.
Riflettici, se fosse stato alla stregua di un animale, quando ad predatore lo metti in fuga, non si preoccupa di far morire la sua preda catturata, perchè per istinto di sopravvivenza cerca di andar via il prima possibile, perché mangiare è solo un esigenza del corpo.
Se quella creatura ha volutamente ucciso l'ostaggio catturato, può significare due cose:
La prima è che l'ostaggio era venuto a conoscenza di cose che riguardavano il "MezzoDrago" e non poteva rischiare che le divulgasse.
La seconda è che voleva dare una prova di puro sadismo e malvagità per spaventare ulteriormente te e gli altri professori, ma in quel caso ugualmente, il sadismo modo di fare umano, non certo da creatura folle e senza criterio e fatta di puro istinto.


Monique appariva preoccupata, molto, e per una volta Vastnor cercò di soffermarsi non tanto sull'argomento "MezzoDrago" quanto sul modo con il quale la donna stava pensando agli studenti.
Sinceramente anche lui ci stava riflettendo abbastanza, tanto era che nel pomeriggio precedente aveva intimato la signorina Stevens di non uscire dal castello in determinati orari, ma era diverso, Monique stava pensando a quei bambini nella maniera più responsabile e premurosa che ci fosse.
Indubbiamente agli occhi di Sandyon il quadro fu immediatamente completo e non negò a se stesso quel piccolo commento riferito alla dama di ghiaccio che forse una volta sentirlo si sarebbe sotterrata per la vergogna e il disonore dato a se stessa.

Stai diventando realmente una Vice Preside.
Prima di tutto la responsabilità e il pensare al benessere dei ragazzi.
Ti stai modificando anche tu tra queste mura, dico bene, Moni?


Si alzò in piedi, avvicinandosi a lei e prendendola nuovamente in braccio con delicatezza si risedette sul letto con lei appoggiata con il sedere sulle proprie gambe, permettendole di abbracciarlo e tranquillizzarsi un poco, darle modo di buttar fuori più tensione possibile, in quel momento forse accumulata a livelli esorbitanti, mentre Mog concludeva il suo lavoro e la rendeva più ricca di vita ed energia, riposata e con la sensazione di avere un altro tris di ore in più di sonno accumulate.

E' stato molto preoccupato anche lui, sai?

E se per caso Monique, non realizzando sul momento avesse chiesto chi...

IO!
Sigh, ti sono stato vicino tutta la notte!
L'infermiera non lo sa ma ad aiutarti ad uscire dal coma sono stato anche io, si si!
Mi sei mancata tantooooooo!!!!!!


E ovviamente, via al piagnisteo mentale culminante nella relativa apparizione dell'esserino batuffoloso che nell'arco di pochi secondi si era già gettato tra le braccia di Monique strusciandosi e continuando a singhiozzare sotto l'espressione di sufficienza e pazienza del padrone.
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Messaggioda Monique » 14/06/2012, 21:38

Aveva preferito non soffermarsi troppo, nel racconto, sulla battaglia tra il Mezzo-Drago e loro quattro, un po' perchè non se la sentiva di spiegargli il perchè era rimasta in coma un giorno intero - lui non aveva chiesto e lei non avrebbe parlato - ed un po' perchè voleva tenere per sé il fatto che Tisifone si fosse esibita in una Maledizione Senza Perdono: insomma, anche Monique era piena di rabbia ed odio verso chi le aveva fatto del male e rovinato la vita, ma mai si sarebbe sognata di esprimersi con una Maledizione Cruciatus, probabilmente l'incantesimo non sarebbe nemmeno partito dalla bacchetta; ma a lei era successo, e la cosa la preoccupava non poco.

Dovremo fare una bella chiacchierata, cuginetta, ed anche presto.

Pensò la francese con un sospiro, mentre alzava gli occhi su Sandyon per studiarne le reazioni e capire cosa ne pensasse delle sue ultime affermazioni: non era un mistero infatti che tra i due l'uomo fosse infinitamente più tattico, più strategico, più calcolatore; e non c'era da stupirsene, essendo stato un mercenario.
Il suo parere era perciò importante per la donna, che quasi però sperava in una risata da parte di lui, in una rassicurazione che le sue erano solo paranoie senza capo né coda.

Le paure che hai sono più che fondate, Moni.

... e invece no.

Riflettici, se fosse stato alla stregua di un animale, quando ad predatore lo metti in fuga, non si preoccupa di far morire la sua preda catturata, perchè per istinto di sopravvivenza cerca di andar via il prima possibile, perché mangiare è solo un esigenza del corpo.
Se quella creatura ha volutamente ucciso l'ostaggio catturato, può significare due cose:
La prima è che l'ostaggio era venuto a conoscenza di cose che riguardavano il "MezzoDrago" e non poteva rischiare che le divulgasse.
La seconda è che voleva dare una prova di puro sadismo e malvagità per spaventare ulteriormente te e gli altri professori, ma in quel caso ugualmente, il sadismo modo di fare umano, non certo da creatura folle e senza criterio e fatta di puro istinto.


Credo più la seconda ipotesi, e la cosa non mi tranquillizza affatto.
Sapere che c'è una creatura del genere, possibilmente senziente e sadica che circola nei pressi della Foresta rende la scuola un posto a rischio per tutti. Per fortuna tra poco ci saranno le vacanze estive, ma dovremo cercare di risolvere il problema prima di Settembre.
Non me la sentirei di riaprire, se non riuscissimo ad eliminare quella cosa.


Si sentiva più viva ed energica ma non pensò minimamente fosse merito di Mog, quanto forse per il fatto che l'argomento la stava davvero infervorando: eh sì, ogni giorno che passava la maggiore delle Vireau si fondeva col ruolo di Vice Preside che, all'inizio, tanto le stava stretto; forse non se ne rendeva conto, o forse sì e preferiva non pensarci, fingere che così non fosse... di sicuro, Hogwarts poteva contare ora su una donna forte e cosciente del proprio compito, e questo era già un bel vantaggio.

E' stato molto preoccupato anche lui, sai?

Mh? Di chi stai p---

Non fece in tempo a finire la domanda, presa in contropiede, che una voce dolce e tremolante le scoppiò nella mente, costringendola a socchiudere gli occhi con forza.

IO!
Sigh, ti sono stato vicino tutta la notte!
L'infermiera non lo sa ma ad aiutarti ad uscire dal coma sono stato anche io, si si!
Mi sei mancata tantooooooo!!!!!!


Non fece in tempo ad aprire bocca, che il piccolo Moguri si presentò di fronte a lei, fiondandosi tra le sue braccia per cercare le sue coccole e farsi un bel pianto abbracciato alla donna: Monique, dal canto suo, fece un piccolo sorriso dolce e divertito e strinse a sé la creaturina, baciandogli la testolina per farlo calmare.

Sei stato bravissimo piccolo.
Come avrei fatto senza di te?


Gli domandò all'orecchio, baciandogli ancora una volta la testolina, alzando poi gli occhi su Sandyon con un piccolo sorriso divertito.

Vi ho fatti preoccupare parecchio entrambi, vero?

Chiese con un leggero sospiro, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mordicchiandosi il labbro: poi, con dolcezza e facendo attenzione a non schiacciare Mog, si avvicinò a Sandyon e cercò le sue labbra in un bacio casto per quanto caldo.

Mentre combattevo... ho pensato a te, che mi davi la forza di andare avanti - sussurrò sulle sue labbra, guardandolo dritto negli occhi - ed è anche grazie a te che ce l'ho fatta. Ti amo.
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Messaggioda Sandyon » 14/06/2012, 22:37

Credo più la seconda ipotesi, e la cosa non mi tranquillizza affatto.
Sapere che c'è una creatura del genere, possibilmente senziente e sadica che circola nei pressi della Foresta rende la scuola un posto a rischio per tutti. Per fortuna tra poco ci saranno le vacanze estive, ma dovremo cercare di risolvere il problema prima di Settembre.
Non me la sentirei di riaprire, se non riuscissimo ad eliminare quella cosa.


Assolutamente, Monique era arrivata ad un punto molto alto della sua consapevolezza di essere Vice Preside.
Gli studenti al primo posto, dopo tutto il resto, la loro incolumità a prescindere da ogni cosa.
Sandyon osservò a lungo gli occhi determinati e molto preparati al peggio della donna, concedendosi qualche secondi di silenzio per trovare una strategia necessario e ipoteticamente positiva per riuscire a togliere di torno il problema "MezzoDrago", ma di sicuro il fatto che non avesse assistito ai suoi comportamenti e alla sua potenza non lo aiutava per niente.

L'ultima parola sai bene che spetta alla Preside e forse potrebbe già avere un piano in merito.
Comunque ti fa onore una simile premura, non ti fa più tanto strano essere quello che sei, dico bene?
In ogni caso, se la seconda ipotesi che pensavo è esatta, allora il nemico è qui intorno ancora, sta aspettando il modo di vendicarsi del fastidio che gli avete prodotto, tutto sta a cercare la maniera adatta per farlo uscire allo scoperto, ma così su due piedi è impossibile definire una tattica, va prima spiegata bene, per filo e per segno tutta la dinamica dello scontro, altrimenti non sarei in grado di darvi una mano, ma sta' tranquilla che lo leveremo di torno.


In effetti Sandyon c'aveva visto molto bene, dato che la Preside Bergman già si stava attrezzando per convocare un esperto nel settore per farsi dare una mano a capire come eliminare il problema, un esperto che inoltre si sarebbe occupato di aiutare gli studenti a comprendere meglio il grosso guaio che adesso affliggeva la scuola.
Alla signora Madeline non sfuggiva mai nulla e questo ben presto anche la Vice Preside lo avrebbe compreso, oltre al fatto che dietro all'identità del dragoniere chiamato c'era un vecchio ricordo molto fastidioso proprio per il mercenario Vastnor, ma questa è un'altra storia.

Sei stato bravissimo piccolo.
Come avrei fatto senza di te?
Vi ho fatti preoccupare parecchio entrambi, vero?


A me tantissimo, Sandy faceva finta di nulla ma sono sicuro che dentro, sotto sotto piangeva come un agnellino...

Mmhhh...

Ihihih, sono di nuovo salvo, è tornata la mammina che mi difende!

E detto ciò, il piccolo folletto magico si mise dietro di Monique a mo' di bastione di difesa, con il pon pon rosso intenso che brillava da dietro la spalla di lei spuntando fuori e ballonzolando in continuazione per via della risatina che il piccolo stava ancora facendo sentire nell'aria, tranquillo che nessuno lo avrebbe potuto sentire.
Sandyon fissò negli occhi la compagna con aria di iniziale sufficienza, ma in realtà era abbastanza divertito da quella situazione, o forse semplicemente il fatto che lei stesse bene stava smorzando qualsiasi negatività potesse esserci nell'aria.
Che potere che aveva quella francese su di lui, ancora non se ne capacitava del tutto.
Si lasciò baciare dolcemente, percependo di nuovo quel calore emozionante in grado di sciogliere la roccia della quale era fatta la sua anima.
La amava, era indubbio.

Mentre combattevo... ho pensato a te, che mi davi la forza di andare avanti.
Ed è anche grazie a te che ce l'ho fatta. Ti amo.


Il mio pensiero che ti dona energia e potere, mi sento onorato.
Nonostante tutto, a parte il mio pensiero, dentro di te scorre una grande forza, Moni.
Ricorda che hai un potenziale inespresso ancora lontano dalla tua comprensione attuale, ma sarà il tempo a darmi ragione.


La fissò dritto negli occhi, sorridendole appena, sicuro delle sue parole, sicuro del suo intuito che su certe cose non si era mai sbagliato.
In fondo perché doveva andare bene soltanto con i pronostici sugli attuali nemici?
Ovviamente Sandyon mentalmente si riferiva al suo ex migliore amico Tyslion Asveras, ed infatti fu per quello che il suo sguardo si adombrò un istante, anzi, forse ben più di un semplice istante.
Sospirò appena, preoccupato di quello che stava pensando, di quello che ora gli passava per la mente, come se fosse nervoso all'idea di parlare ancora, poi prò alla fine, scelse per qualche motivo di andare oltre e tentare di dispensare verso di lei una maggiore sincerità.

... Monique, vorrei che tu sapessi una cosa.
Tyslion mi odia così tanto perché... Rachel ed io giacemmo insieme la prima volta mentre lei in teoria era ancora la sua compagna...
... Già, prima di stare con me, lei stava con lui...
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Messaggioda Monique » 14/06/2012, 23:01

L'ultima parola sai bene che spetta alla Preside e forse potrebbe già avere un piano in merito.
Comunque ti fa onore una simile premura, non ti fa più tanto strano essere quello che sei, dico bene?


Premurosa verso i suoi studenti e la loro incolumità, preoccupata di non poter offrire loro un posto sicuro dove studiare: com'era cambiata Monique Vireau in quel primo anno scolastico che ormai era giunto quasi al termine, non c'era possibilità di negarlo ed anche Sandyon se n'era accorto, facendoglielo notare con quel commento che la fece arrossire.

Credo che il gene "adulto" si sia impadronito di me...
... e per quanto possa non farmi piacere, è questo quello che sono... la Vice Preside di Hogwarts. Tanto vale accettarlo e compiere al meglio il mio dovere.


Commentò con una piccola alzata di spalle mentre si rassicurava dentro di sé sul fatto che di sicuro lui aveva ragione, e che la Bergman, che ne sapeva una più del diavolo, di sicuro si era già messa in movimento per risolvere il problema, tra l'altro probabilmente cercando di alzare il più lieve polverone possibile: un Mezzo-Drago in libertà per la Foresta, infatti, non era esattamente la migliore pubblicità che si potesse desiderare per la scuola.

In ogni caso, se la seconda ipotesi che pensavo è esatta, allora il nemico è qui intorno ancora, sta aspettando il modo di vendicarsi del fastidio che gli avete prodotto, tutto sta a cercare la maniera adatta per farlo uscire allo scoperto, ma così su due piedi è impossibile definire una tattica, va prima spiegata bene, per filo e per segno tutta la dinamica dello scontro, altrimenti non sarei in grado di darvi una mano, ma sta' tranquilla che lo leveremo di torno.

Magari dopo provo a farti un resoconto più dettagliato.

Gli promise Moni, decisa ora a concentrarsi su Mog che, apparso piangente di preoccupazione per la sua "mammina", ora era fortunatamente tornato a sorridere felice, forse anche grazie alle coccole e alle premure della donna.

A me tantissimo, Sandy faceva finta di nulla ma sono sicuro che dentro, sotto sotto piangeva come un agnellino...

Mmhhh...

La francese ridacchiò più compostamente che poteva a quelle parole, giusto per non far capire in modo palese a Sandyon come lo stesse prendendo in giro: sì, si era dimenticata di quanto il Moguri potesse essere una preziosa fonte d'informazioni sui comportamenti dell'uomo.

Ihihih, sono di nuovo salvo, è tornata la mammina che mi difende!

Puoi scommetterci piccolo... ti proteggo io.

Confermò Monique con un sorriso, decidendo poi di esprimere il suo amore per l'uomo con un piccolo bacio sulle labbra e con l'ammissione di come, durante lo scontro, aveva pensato a lui per darsi la forza di andare avanti e non mollare.

Il mio pensiero che ti dona energia e potere, mi sento onorato.
Nonostante tutto, a parte il mio pensiero, dentro di te scorre una grande forza, Moni.
Ricorda che hai un potenziale inespresso ancora lontano dalla tua comprensione attuale, ma sarà il tempo a darmi ragione.


Non dire così o finirò per montarmi la testa...

Replicò la donna, facendogli l'occhiolino: no, non pensava che le sue fossero parole vuote, e non credeva di peccare di modestia nel pensare che avesse ragione; a prescindere dalle illusioni e dalla potenza che da esse sarebbe stata in grado di governare, sentiva dentro di sé una grande forza magica scorrerle nelle vene e darle forza; tutto ciò che doveva fare era coltivare questa forza e farla crescere, sempre coi piedi per terra ed il cuore rivolto nella direzione giusta.
Sorrise a Sandyon, ma l'espressione del viso dell'uomo non era serena, anzi, e questo la fece preoccupare molto.

Sandyon... cosa c'è?

... Monique, vorrei che tu sapessi una cosa.
Tyslion mi odia così tanto perché... Rachel ed io giacemmo insieme la prima volta mentre lei in teoria era ancora la sua compagna...
... Già, prima di stare con me, lei stava con lui...


........
... beh, così è tutto più chiaro.


Ci mise un po' Monique a trovare la voce, esprimendosi alla fine con quel commento che voleva dire tutto e niente, accompagnato da un sospiro: gelosia di donna innamorata a parte, all'effettiva così tutto acquisiva un senso e finalmente l'odio di Asveras trovava un valido movente, almeno nella mente dell'uomo.
La donna annuì lentamente, come a voler riflettere qualche istante sulle parole di lui: infine, alzò le spalle con espressione serena, né delusa né tantomeno di rimprovero.

Non l'hai costretta, no?
Se tu eri innamorato e lei anche, non è stata colpa di nessuno. Non puoi importi di non amare, non se i tuoi sentimenti sono ricambiati. Lei ha fatto la sua scelta, e nessuno può incolparti per questo.


No, per lei non era cambiato nulla: Sandyon non era improvvisamente diventato un mostro che aveva irretito una donna innocente ed ingenua rovinando così la vita al suo migliore amico, ma semplicemente un uomo innamorato che si era ritrovato colei per cui batteva il suo cuore tra le braccia; come biasimarlo per aver ceduto? Qualunque essere umano l'avrebbe fatto.

E adesso è chiaro perchè voglia vendicarsi su di me.
Occhio per occhio...


Aggiunse, citando quel proverbio babbano con un sorriso sarcastico sulle labbra.
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Messaggioda Sandyon » 15/06/2012, 14:36

Vuotare il sacco riguardo la sua vita era davvero un passo importante per lui.
Certo, c'erano ancora segreti molto profondi che la compagna ancora non sapeva, ma il tempo sembrava averlo condotto sempre più vicino spiritualmente alla francesina in quei pochi mesi passati assieme, quindi era fiducioso che prima o poi lei avrebbe saputo ogni cosa che lo poteva riguardare e che lui si fosse sentito libero di divulgarle.
Intanto già una cosa grande come il sapere di Mog risultava un tesoro che Monique possedeva prima di chiunque altra del passato, ed ora addirittura il segreto riguardo la rottura con Asveras, saputo solo dall'amico fidato Asher.
Come cambiava il mondo, o forse, come cambiava lui.

Non l'hai costretta, no?
Se tu eri innamorato e lei anche, non è stata colpa di nessuno.
Non puoi importi di non amare, non se i tuoi sentimenti sono ricambiati.
Lei ha fatto la sua scelta, e nessuno può incolparti per questo.


Una risposta molto diversa rispetto a quella ricevuta dal padrino di Tisifone.
Una risposta che lasciava intendere che la donna era tranquilla, non scossa dall'accaduto, ma forse per lei il fattore della lealtà era messo un poco più in ombra rispetto ad Asher, privilegiando i sentimenti umani, anch'essi molto importanti.
Ognuno aveva le sue priorità insomma, ma sotto sotto alla fine Sandyon fu da una parte sollevato di sentirle dire così, di sentirla dare quel giudizio, quasi come se in un certo senso molta della comprensione lui la cercasse proprio da lei.

Non ho mai costretto nessuno.
Oltre al fatto che nei primi tempi, pur provando dei sentimenti per lei ho cercato di starle il più lontano possibile.


Non era una giustificazione, anche perchè si era prima espresso dicendo il fatto nudo e crudo, senza preparazione alcuna.
Più che altro ci teneva a farla partecipe dell'accaduto dei suoi ricordi del passato nei minimi dettagli e particolari, forse perchè contava di non riparlarne mai più in futuro.
Quella volta e poi basta, fine, discorso "Rachel e Tyslion" archiviato, anche perchè faceva tornare alla mente troppi pensieri e faceva bruciare di nuovo vecchie ferite che non si erano mai del tutto cicatrizzate.

E adesso è chiaro perchè voglia vendicarsi su di me.
Occhio per occhio...


Deduzione più che giusta quella della compagna.
Tyslion desiderava prenderla per farci chissà cosa, ma di certo uno degli intenti era seviziare e violentare sessualmente la donna in vece di quel torto subito molto tempo prima.
Già, occhio per occhio, quel termine lo aveva sentito anche lui molto spesso ma riferito alla propria fidanzata risultava provocare un fastidio immenso, quasi come se in un certo senso venisse considerata una sorta di merce di scambio, un oggetto.
Più andava avanti a riflettere su certe cose e più gli faceva ribrezzo quell'uomo che un tempo era il suo migliore amico, fidato e insostituibile.

Se mai dovesse capitare una cosa del genere, incorrerà nella morte.

Fu la prima frase che uscì, solida e palese dalle labbra dell'uomo, al pensiero che un giorno Tyslion costringesse la sua donna a giacere con lui.
Non gli era chiaro come potesse fare visto che lei era molto forte, preparata e sopratutto protetta costantemente da lui, ma non bisognava mai abbassare la guardia, sopratutto quando si trattava di Asveras.
Sospirò, quasi come se volesse scaricare rabbia, mentre gli occhi si spegnevano appena, un poco di più, e nella sua mente passavano immagini che possibilmente Monique era meglio se non visualizzasse mai.
Troppo cruente, troppo volgari, troppo ignobili, ma in fondo quello era lo stile del mercenario killer numero due al mondo.

E mi auguro per lui che non intenda risvegliare il primo dal suo sonno.

Anche Mog adesso fissava Sandyon preoccupato, forse da una parte perchè conosceva molti retroscena, dall'altra perchè era difficile vederlo così seriamente preoccupato per qualcosa, ma d'altronde quando si ama qualcuno, la sua incolumità e la sua protezione vengono prima anche di se stessi.
Sotto sotto Sandyon era un uomo leale, di alto coraggio e responsabilità, non di certo un cambia sponda in base a chi gli dava più soldi, questo il piccolo essere lo sapeva bene, per questo alzò la testina guardando poi Monique, guardandola con aria triste e preoccupata, con gli occhioni lucidi e il pon pon rosa pallido.

Lui era molto cambiato, la trattava in modo squallido, pessimo, la faceva sentire non apprezzata, non amata, trascurata... Ma rimane il fatto che non avrei mai dovuto fare una cosa del genere, anche perchè a causa della mia sconsideratezza oggi tu sei in grave pericolo.
Potrai mai perdonarmi?
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Messaggioda Monique » 15/06/2012, 15:02

Non ho mai costretto nessuno.
Oltre al fatto che nei primi tempi, pur provando dei sentimenti per lei ho cercato di starle il più lontano possibile.


E non fece alcuna fatica Monique a credere alle sue parole: Sandyon era un uomo freddo, scostante, forse anche insensibile per certi versi, chissà, poteva anche esser vero... ma di certo non era sleale, né un doppio giochista; purtroppo per lui - e per Tyslion - non si poteva decidere chi amare e non si poteva fare una colpa a qualcuno per i sentimenti provati. Forse, se Rachel non avesse ricambiato l'uomo, lei e Tyslion sarebbero rimasti insieme per sempre, o forse si sarebbero lasciati ma per altri motivi, nessuno poteva dirlo.
Onestamente capiva il risentimento di Asveras, era umano provarlo, ma non riusciva a concepire come potesse avercela così a morte con l'amico se "l'errore" l'avevano commesso in due - lui e Rachel - oltretutto cercando di trattenersi fino all'ultimo per evitarlo.

Se non fosse che è troppo pericoloso per la mia incolumità, ci andrei a fare una bella chiacchierata.

Pensò la donna, ben sapendo però che era qualcosa di assolutamente impraticabile a meno che di non essere pazzi e pure un po' masochisti: Asveras non le avrebbe mai dato retta, al massimo prima l'avrebbe violentata e dopo, forse, le avrebbe permesso di parlare; e Moni non avrebbe mai corso un rischio del genere, in primis per se stessa naturalmente, e poi anche perché era convinta che una probabilità del genere avrebbe portato Sandyon ad un punto di non ritorno.
Una deduzione che sembrò prendere forma concreta quando, esprimendosi la francese in riferimento al comprendere i motivi che spingevano Tyslion a vendicarsi su di lei, la frase che di getto uscì dalle labbra dell'uomo fu quanto mai lapidaria e grave.

Se mai dovesse capitare una cosa del genere, incorrerà nella morte.

Avresti potuto ucciderlo diverse volte negli anni, o almeno credo sia così... se non l'hai mai fatto, è perché tieni ancora a lui.
Ed io non voglio farti sporcare le mani col sangue di chi è stato e rimarrà sempre per te il tuo migliore amico.


No, si promise, non avrebbe permesso ad Asveras di fare del male a Sandyon... l'avrebbe protetto come meglio poteva, ed anzi se ci fosse stato un modo di convincerlo a lasciar perdere la storia della vendetta, anche a costo di duplicarsi e dargli la sua copia da violentare, l'avrebbe messo in atto: in fondo, il compagno la proteggeva ogni giorno dai pericoli che la circondavano... perché lei non poteva fare lo stesso?

Non sarò una mercenaria... ma quando mi ci metto faccio paura anch'io.

Si disse Moni mentre gli occhi di lui si adombravano ulteriormente, facendo intristire Mog che, col pon pon pallido, alzò gli occhi su di lei come a chiederle aiuto: la donna gli fece una carezzina sulla testa e con la stessa mano andò poi a sfiorare la guancia di lui in un contatto delicato ed innamorato.

Lui era molto cambiato, la trattava in modo squallido, pessimo, la faceva sentire non apprezzata, non amata, trascurata... Ma rimane il fatto che non avrei mai dovuto fare una cosa del genere, anche perchè a causa della mia sconsideratezza oggi tu sei in grave pericolo.
Potrai mai perdonarmi?


Se sono in grave pericolo è perché mio padre l'ha assoldato per catturarmi, altrimenti con tutta probabilità ora non saprebbe nemmeno, come nessuno qui a scuola che stiamo insieme.

Replicò la francese, senza tentare di giustificarlo ma esponendo semplicemente i fatti: Asveras lavorava per suo padre, per questo probabilmente sapeva di loro due visto che alla festa per il compleanno di Caroline qualcosa a livello di sentimenti, almeno da parte di lei, già veniva provato.

Come puoi dire che non avresti dovuto?
Non l'hai costretta e non l'hai fatto in un momento in cui era debole, ubriaca, arrabbiata o che so io. Qual è stata la tua colpa, Sandyon?
Di tenerti tutto dentro per non farli soffrire? Di cercare di reprimere i sentimenti per lei per non ferirlo? Di lottare contro il tuo stesso cuore per soffocare l'amore per Rachel?
Qual è stata la tua colpa, di aver provato fino in fondo ad essere un buon amico o di avere un cuore che non puoi comandare?


Prese un attimo di respiro, cercando il suo sguardo con insistenza fino a trovarlo, la mano che ancora gli accarezzava la guancia senza accennare a spostarsi e gli occhi limpidi, sinceri, senza alcun velo ad adombrarli: non lo stava giustificando né assolvendo, perché per lei non c'era nulla di cui Sandyon dovesse scusarsi.

Se tu non fossi comparso nella mia vita a proteggermi, io oggi non mi sentirei viva e non avrei una ragione per credere che, in mezzo allo schifo che mi circonda, ho un motivo per sorridere. Non ho niente da perdonarti, Sandyon Vastnor.
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Messaggioda Sandyon » 15/06/2012, 16:06

Come puoi dire che non avresti dovuto?
Non l'hai costretta e non l'hai fatto in un momento in cui era debole, ubriaca, arrabbiata o che so io. Qual è stata la tua colpa, Sandyon?
Di tenerti tutto dentro per non farli soffrire? Di cercare di reprimere i sentimenti per lei per non ferirlo? Di lottare contro il tuo stesso cuore per soffocare l'amore per Rachel?
Qual è stata la tua colpa, di aver provato fino in fondo ad essere un buon amico o di avere un cuore che non puoi comandare?
Se tu non fossi comparso nella mia vita a proteggermi, io oggi non mi sentirei viva e non avrei una ragione per credere che, in mezzo allo schifo che mi circonda, ho un motivo per sorridere. Non ho niente da perdonarti, Sandyon Vastnor.


In buona parte la donna aveva ragione, peccato che la lealtà, il senso di amicizia, appartenenza e orgoglio dell'uomo rallentavano tanto la comprensione riguardo al fatto che non era una cosa così grave e che probabilmente quell'amicizia sarebbe potuta andare avanti ancora molto evitando simili litigi folli e sconsiderati.
In ogni caso, anche Tyslion era un uomo molto orgoglioso, quindi era intuibile che pure lui avesse percepito quella colpa di Sandyon come qualcosa di incredibilmente insostenibile.
Era andato a letto con la sua donna, le aveva fatto provare delle emozioni che forse lui non riusciva a farle sentire da giorni, settimane, mesi, chissà.
Quello era un brutto boccone amaro da buttare giù per il mercenario, non c'era molto da dire o da fare, non al momento almeno.

Grazie Monique.
E' importante il tuo pensiero per me.
Lo sarà sempre.


Le rivolse un'occhiata più morbida, con un gesto dato da una carezza sulla guancia destra, velato e difficile per lui, ma con tutto l'impegno possibile affinché lei capisse che era una dimostrazione di affetto forte dal punto di vista del compagno.
Presto si sarebbe avvicinata ancor di più l'Estate, una stagione difficile e complessa perchè la scuola chiudeva e i docenti avevano la libertà di allontanarsi, anzi, in molti casi l'obbligo visti i servizi di igiene e cura che svolgevano il proprio lavoro proprio quando non c'era il disturbo dell'organismo e del programma scolastico.
Allontanarsi da lì significava in primis essere ancora di più sotto le mire del nemico, in quel caso Tyslion, ed oltre a ciò, significava anche dover porre maggiore attenzione a qualsiasi meta dove dirigersi.
Il mercenario probabilmente attendeva proprio quella stagione per avviare il proprio piano, qualsiasi esso fosse, conscio di tutte quante le dinamiche.
Di certo aveva studiato bene per essere sicuro di incastrare la sua preda e per quanto Vastnor fosse un feroce ed autentico leone, anche lui trovava comunque preoccupante dover far passare quel lungo periodo caldo e afoso, specie nel momento stesso in cui una persona come la compagna sarebbe potuta essere vittima di tutta la bella facciata di famiglia che avrebbe organizzato qualche festa, rinfresco, party speciale invitando ovviamente lei, e allora a quel punto che fare, andare con lei perché tanto era sicuro che Nicholas sapesse di loro ed evitare ancora la messa in scena, oppure fare in modo che meno persone possibili li vedessero assieme onde evitare particolari alleanze del padre che sarebbero potute scatenarsi in virtù di qualche odio represso verso l'ex mercenario?

Troppe cose alle quali pensare e troppo poco tempo per decidere.
... Mmhhh...


Mi raccomando, cerca di sganciarti quanto più possibile da feste organizzate dal paparino.
Sappiamo bene dove potrebbero voler parare e l'ultima cosa che ci serve è tornare volontariamente nella tana dei predatori.


Ricevuto il piccolo gesto affettuoso, Mog tornò un poco più tranquillo, sorridendo a Monique e rivolgendo ancora una volta gli occhi al padrone, mentre il pon pon tornava rosso e ondeggiante quasi in maniera ipnotica.
Ricordava bene il piccolo l'ultima volta che erano stati ad una festa organizzata dalla madre di Moni e non si era divertito per niente, più che altro perché Nicholas provava un gusto molto sadico a stuzzicare la compagna di Sandyon e a provocarle delle reazioni negative.
Nel frattempo dal canto suo Sandyon ipotizzava che però i due lati positivi dell'andare ad un ricevimento del genere fossero che la persona potenzialmente forte come loro descritta dal padre l'ultima volta fosse nuovamente presente, ed in più se essa fosse stata anche la stessa sorella di Monique, magari tentare di catturarla non sarebbe stata poi un'idea così malvagia.

Inoltre.
Ti ricordi di disturbare "tua cugina" per quella piccola osservazione dello spazio tempo?
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Messaggioda Monique » 15/06/2012, 17:20

Grazie Monique.
E' importante il tuo pensiero per me.
Lo sarà sempre.


Sorrise a quelle parole, chiudendo gli occhi con un sospiro innamorato quando la mano dell'uomo si posò sulla sua guancia: volse il capo per riuscire a baciargli dolcemente il palmo di essa, strusciandovi anche la punta del naso come a voler respirare l'odore di lui direttamente dalla sua pelle.
Lo amava, cosa poteva farci? Sapeva bene quanto la loro relazione potesse essere pericolosa, per Sandyon che diventava a tutti gli effetti una possibile vittima dei piani del padre, per lei che si ritrovava così con un punto debole in più, perché se le avessero toccato l'uomo non ci sarebbero stati maghi o streghe in grado di fermarla... ma non poteva evitare, guardandolo, di sentire un dolore piacevole e al tempo stesso lancinante all'altezza del petto, quello del suo cuore che sembrava urlare il suo nome ad ogni battito.
Senza saperlo, in quegli istanti, entrambi erano piuttosto preoccupati per il futuro, con la differenza che quella di Moni era una preoccupazione generale, mentre quella di Sandyon era una preoccupazione riferita all'immediato, ai mesi estivi e a come essi potessero mettere la donna in pericolo.

Mi raccomando, cerca di sganciarti quanto più possibile da feste organizzate dal paparino.
Sappiamo bene dove potrebbero voler parare e l'ultima cosa che ci serve è tornare volontariamente nella tana dei predatori.


Non posso prometterlo, ma farò del mio meglio.
Sai che non mi va di far parlare la gente, e se non mi presentassi a nessun ricevimento sarebbe alquanto sospetto soprattutto ora che sono stabile ad Hogwarts.


Replicò Monique con un sospiro: insomma, non è che morisse dalla voglia di rivedere Nicholas e Caroline - al di là del fatto che era piuttosto sicura di non correre gravi pericoli ad un ricevimento con tutti quegli invitati - ma sarebbe apparso strano non vederla mai, per tre mesi interi, e sapeva bene come la stampa, perlomeno quella francese, morisse dalla voglia di scrivere sui Vireau che in fondo erano una delle più importanti famiglie della nazione. Meglio quindi stringere i denti e farsi vedere, almeno una volta, in modo veloce ed indolore: se poi Sandyon avesse preferito non accompagnarla per non dare adito ad altri pettegolezzi su di loro, lo avrebbe capito e ci sarebbe andata da sola; non era "l'Assassino", ma sapeva difendersi quel tanto che bastava da uscirne viva.

Inoltre.
Ti ricordi di disturbare "tua cugina" per quella piccola osservazione dello spazio tempo?


Già fatto.
Avremmo dovuto incontrarci proprio in questi giorni per dare una sbirciata alla sua sfera di cristallo, ma il piccolo contrattempo alla Foresta ha mandato all'aria i nostri programmi.


Commentò la donna con un piccolo sorriso ironico, mentre dava ancora un bacino sul capo di Mog e poi lo posava sul letto per avvicinarsi a Sandyon ed accoccolarsi al suo petto come una bambina piccola, strusciando il naso contro il suo collo in un gesto dolce ed innamorato.

Sai, pensavo... se ho davvero una sorella, o quello che è... magari non è totalmente cattiva.
Magari... la posso salvare.
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Messaggioda Sandyon » 16/06/2012, 21:53

Non posso prometterlo, ma farò del mio meglio.
Sai che non mi va di far parlare la gente, e se non mi presentassi a nessun ricevimento sarebbe alquanto sospetto soprattutto ora che sono stabile ad Hogwarts.


Potresti dire come scusa che sei stata rapita da un ex mercenario burbero e cattivo che ti ha costretta ad andare con lui molto lontano e soddisfare per lui tutti i desideri più sfrenati e impensabili...
... Il peccato sarebbe che non diresti affatto una scusa bensì la realtà dei fatti.


Si concesse un leggero sorriso sarcastico l'uomo, mentre faceva quella flebile battuta per costringerla a farsi strappare una risata divertita e smorzare così un poco tutta la tensione accumulata fino a quel momento a causa di argomenti non poco delicati.
Sopratutto nel momento stesso in cui i due si preparavano alla seconda parte di quella conversazione che si stava avvicinando presso i lidi della cugina e a seguito anche della sorella di Monique.

Già fatto.
Avremmo dovuto incontrarci proprio in questi giorni per dare una sbirciata alla sua sfera di cristallo, ma il piccolo contrattempo alla Foresta ha mandato all'aria i nostri programmi.


Immagino che farai un annuncio a tutti i prefetti riguardo al fatto che dovranno sorvegliare molto più costantemente la zona della Foresta anche nelle ore diurne.
In fondo non possiamo sapere cosa passi per la testa di quella creatura e se è senziente allora significa che non ha uno schema particolare, magari ha voluto solo far credere che agisce sempre di sera e notte.


Non intendeva affatto darle dei consigli ovvi come se lei non ci avesse già pensato, ma tante volte le cose venivano spontanee, nel suo sentimento di volerla aiutare a gestire al meglio l'enorme lavoro che sapeva gravare sulle spalle della donna ogni giorno.
Lui non era un vero e proprio professore, né tanto meno un vero e proprio CapoScuola, quindi si dedicava veramente poco alle sue mansioni realmente vere e importanti come membro di uno staff scolastico attivo.
A questo punto gli risultava più facile pensare a certe cose così in grande e quindi farle valutare alla propria compagna in virtù di una manovra futura volta prevalentemente a preservare la salute e l'incolumità dei ragazzi.

Sai, pensavo... se ho davvero una sorella, o quello che è... magari non è totalmente cattiva.
Magari... la posso salvare.


Lo sapevo...

In quello stesso istante, quando ebbe quel pensiero spontaneo, Mog si mise a ridere come un bambino colto da solletico, sbattendo le aluce e agitando il pon pon.

Aspetta aspetta boss, fammi indovinare: "Mmhhh..." Ihihihih!

Mmhhh...

Ahahahah lo sapevo, ahahah!

L'uomo fissò il proprio amico con aria piuttosto torva e seria anche se nei primi secondi il piccolo non riuscì a bloccare quelle risate che venivano spontanee e che forse avrebbero contagiato anche la sua "mammina".
In effetti Mog sapeva che una considerazione del genere il suo amico l'avrebbe presa non molto bene, dato che spesso Sandyon si ritrovava a pensare che chi era contagiato e contaminato dal male, rimaneva tale e non ci si poteva far nulla per rimediare.
Un po' strano forse detto da lui che in passato aveva ucciso valanghe di persone per via del voto al male momentaneo, ma Vastnor diceva semplicemente che quello era dato da un fatto avvenuto spiacevole e incredibilmente crudele e spietato, mentre chi si avvicina al male di sua volontà non può essere perdonato in nessun modo dal suo buon senso.

Direi che la cosa migliore, risate a parte, è prima accertarsi davvero che tua sorella non sia totalmente malvagia.

Non voleva stroncare le speranze della compagna, ma di certo non ci pensava proprio ad avvalorare delle tesi che si sarebbero potute rivelare pienamente fuori della realtà.
Molto cinico, poco propenso all'ottimismo, Sandyon Vastnor era così, quel peso che sapeva bilanciare a volte l'eccessiva speranza della donna per molte cose e che quindi li faceva risultare come una coppia ben equilibrata su quasi tutti i fronti.
A parte questo però, bisognava dire che dentro di se l'uomo non amava affatto vedere il sorriso di Monique smorzato per colpa delle sue parole poco di conforto e supporto, quindi di seguito a quella frase, si preoccupò di approfondire il discorso per farle comprendere che rimaneva comunque interessato e più o meno speranzoso anche lui sulla bontà presunta e nascosta della sorella della Vice Preside.

Tuo padre con te non ci è riuscito, pur facendoti del male e provando a costringerti.
Forse con tua sorella, memore dell'errore commesso, attuò una strategia diversa e vincente.
Nessun bambino nasceva cattivo di partenza, staremo a vedere quanta percentuale di cattiveria è realmente esistente in lei, ma prima dimmi una cosa: utilizzare le illusioni a scopi malvagi può essere in qualche modo deleterio per la psicologia o per l'interiorità del mago o strega che le usa?


E in quello stesso momento Sandyon non poté capire per ovvie motivazioni di ignoranza, che aveva pienamente centrato il problema e il discorso.
In ogni caso, visto che l'esperta di illusioni tra loro due era Moni, di certo a lei sarebbe venuto subito in mente il collegamento inerente alla corruzione data dalle illusioni.
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Messaggioda Monique » 16/06/2012, 23:04

Potresti dire come scusa che sei stata rapita da un ex mercenario burbero e cattivo che ti ha costretta ad andare con lui molto lontano e soddisfare per lui tutti i desideri più sfrenati e impensabili...
... Il peccato sarebbe che non diresti affatto una scusa bensì la realtà dei fatti.


Non ne avevamo ancora parlato a dire il vero, ma... mi piacciono questi programmi per l'estate.

Mormorò Monique con un sorriso divertito, facendogli l'occhiolino: all'effettiva non si erano spinti ancora a quel tipo di discorso, un po' per gli avvenimenti che erano accaduti di recente ed un po', almeno per quanto la riguardava, perché non era sicura di poterne parlare liberamente; insomma, stavano insieme quello sì, ma chi l'assicurava che Sandyon volesse passare l'estate con lei? E se fosse voluto partire da solo per qualche posto di sua conoscenza? Non poteva certo costringerlo a non farlo.
Una situazione delicata insomma, che forse avrebbero preso in considerazione in un secondo momento.

Immagino che farai un annuncio a tutti i prefetti riguardo al fatto che dovranno sorvegliare molto più costantemente la zona della Foresta anche nelle ore diurne.
In fondo non possiamo sapere cosa passi per la testa di quella creatura e se è senziente allora significa che non ha uno schema particolare, magari ha voluto solo far credere che agisce sempre di sera e notte.


Annuì a quelle parole con un piccolo sospiro di affaticamento.

Sì, domattina manderò un gufo ai Prefetti con dei turni di sorveglianza stabiliti: forse rovinerò i piani a qualcuno, ma voglio essere sicura che la zona della Foresta sia sempre controllata. Merlino non voglia che a qualche sconsiderato venga la brillante idea di gironzolare lì intorno come fosse un gioco.

Pessimista? Troppo poco fiduciosa nei confronti degli studenti? No, semplicemente ricordava bene quanto fosse scapestrata all'età dei ragazzi a cui adesso si ritrovava ad insegnare, perciò era consapevole che lei, al posto loro, una capatina nella Foresta l'avrebbe fatta eccome; meglio allora limitare il problema per non doversene preoccupare in un secondo momento.
Intanto il discorso si era spostato sulla presunta sorellina di Monique, e sulla volontà della donna di provare, qualora fosse stato possibile, a salvarla: era evidente che l'uomo non fosse troppo convinto o comunque felice della cosa, e la dimostrazione fu lo scambio di battute tra lui e il Moguri che strappò un piccolo sorriso alla donna.

Direi che la cosa migliore, risate a parte, è prima accertarsi davvero che tua sorella non sia totalmente malvagia.

Annuì a quelle parole, abbassando appena lo sguardo: già, forse a differenza di poco prima ora era stata fin troppo ottimista nel pensare che la ragazza potesse essere salvata, o ancora che lei volesse essere salvata; chissà, forse alla sorella - anzi, sorellastra - piaceva odiarla e pensare solo alla vendetta. In fondo Asveras si sentiva in pace con se stesso, no?

Tuo padre con te non ci è riuscito, pur facendoti del male e provando a costringerti.
Forse con tua sorella, memore dell'errore commesso, attuò una strategia diversa e vincente.
Nessun bambino nasceva cattivo di partenza, staremo a vedere quanta percentuale di cattiveria è realmente esistente in lei, ma prima dimmi una cosa: utilizzare le illusioni a scopi malvagi può essere in qualche modo deleterio per la psicologia o per l'interiorità del mago o strega che le usa?


Certo che sì, le illusioni ti corrompono dentro - rispose subito la francese, cercando poi di spiegargli meglio cosa intendesse dire perché, messa così la cosa, la spiegazione era fin troppo generalizzata - O meglio, ti corrompono nel momento in cui sono malvagie. Il potere malvagio che hanno ti circonda l'anima, iniziando a... farla marcire, così mi diceva sempre Rose. E più diventi forte, più sono le illusioni a controllare te e non il contrario.

Prese un attimo di respiro, alzando gli occhi su di lui prima di continuare.

C'è un punto di non ritorno che impedisce ad una persona, una volta superato, di rimanere per sempre prigioniero del Male... e quel punto corrisponde all'uccisione di qualcuno tramite l'illusione. Perciò, se mia sorella ha già ucciso qualcuno... niente e nessuno potrà aiutarla.
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2012-10-30 23:15:42 Sandyon d20 9  
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