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da Sandyon » 13/01/2012, 16:15
Asveras, allora il paparino fa parecchio sul serio. Quel cane randagio con la rabbia, lui si che potrebbe infastidirmi. Questa è la volta buona che lo ammazzo, giuro.
Sei dolce a preoccuparti per me. Qualcosa comunque mi dice che non dovrò nemmeno scomodarmi troppo... ... se il suo primo obiettivo è stato Rose, scommetto che il secondo sulla lista sarò io. A quel punto, sarà lui a cercare me. Deve pagarla, Sandyon. Ed io sono pronta a fare tutto il possibile affinchè ciò accada. In fondo, ho sempre la mia arma segreta, tu che dici?
Monique stava decisamente sottovalutando quell'uomo, ma fondamentalmente era facile che avvenisse dato che anche lei fortunatamente era una maga estremamente abile e potente. Sandyon comprese bene che lei era fondamentalmente assetata di vendetta, per quanto non lo desse minimamente a vedere, ma non ci voleva certo molto a capirlo. Chiunque al suo posto avrebbe desiderato vendicarsi della morte di una persona importante come e quanto più di una madre. Ancora in quel giorno, se avesse potuto, lui avrebbe squartato e maledetto senza perdono coloro che avevano tolto la vita all'adorata Rachel, ma quella era un'altra storia. Assottigliò lo sguardo, volgendo il capo ad osservarla qualche secondo come a volerle scrutare nella mente e nell'anima, un'anima che in molte occasioni si era rivelata pura ma allo stesso tempo inquieta e combattiva. Un dato di fatto certamente utile e positivo, ma non sempre... non sempre. Ritornò con lo sguardo sullo specchio fissando i loro riflessi come fossero quasi parte di un quadro di famiglia ai bei tempi della giovinezza.
Il delitto è stato commissionato da tuo padre con molta probabilità e tu lo sai. Se così fosse, Nik avrà di sicuro informato Asveras delle tue sorprese, quindi armi segrete o meno, non aspettarti di certo di trovarlo sorpreso, non sarebbe conosciuto a livello mondiale altrimenti. Si, probabilmente sarà lui a cercarti, ma la domanda è un'altra: tu vorrai farti trovare? Non ho dubbi in merito alla risposta ma ricorda... Lei avrebbe voluto piangere osservandoti all'altare con chissà quale mago onorato e per quanto questa possibilità è stata negata da Asveras, lei continua ugualmente da ovunque sia a desiderare che tu un giorno all'altare ci vada comunque, intesi?
Quello fu per l'ennesima volta uno dei suoi discorsi più lunghi verso un essere umano degli ultimi tre anni. Bisognava ammetterlo, quella donna depositava in lui una sorta di magia particolarmente intensa e potente che lo spingeva a tornare verso un'umanità che sentiva di aver perso quasi del tutto, e questo a tratti lo straniva e lo poneva un po' sulla difensiva. In tutto quel tempo quella freddezza ed inumanità avevano fatto si che lui avesse sempre uno scudo a proteggerlo, una protezione importante, ferma, ferrea di volontà di non piangere e soffrire più, ma adesso a poco a poco, quello scudo verso di Monique Vireau subiva delle varie crepe ogni tanto e la cosa peggiore era che lui non comprendeva quasi mai da quale parte provenissero i colpi.
Mmmhh... Donne...
Allora... come stai? Ti ho cercato l'altra sera, ma non eri in camera...
Cambio del discorso insomma. Moni aveva dentro di se tanta di quella rabbia repressa forse che adesso tutto quello che voleva era evitare di andare oltre a parlare di qualcosa che avrebbe potuto ulteriormente lenire la finta pace che si stava costruendo intorno a fatica aspettando solo il momento giusto per farla esplodere contro i suoi nemici, fossero stati uno o cento mila, non avrebbe avuto importanza. Bella domanda comunque, che fine aveva fatto il giorno prima. Come poterle spiegare che era rimasto nella casa a Newcastle per riflettere e distruggere un po' di cose dopo l'incontro con l'ombra di Rachel? Qualcosa di molto difficile, ma Sandyon Vastnor sapeva bene che rimanere in silenzio avrebbe alimentato solo ulteriormente i dubbi e le paure di Monique, e per quanto in un'altra occasione con qualcun altro se ne sarebbe a dir poco fregato, con lei no, era diverso, era diventato diverso. Sciolse le mani dall'intreccio di dita e chinò solo pochi istanti il capo, inspirando e gonfiando il petto muscoloso e possente, prima di inarcare le spalle e farle scrocchiare leggermente con aria stanca e provata. un corpo che non era più quello di un ventenne e sul quale si contavano più cicatrici che nei. Stessa sorte delle spalle fece il collo e poi a seguito le nocche, infine, tirà su col naso di scatto, stringendo le palpebre, riaprendo poi gli occhi brillanti del loro tipico azzurro e dorato scintillanti.
Ieri pomeriggio mentre passeggiavo per le vie di Londra, mi è sembrato di intravedere Rachel. Ma visto e considerato che so bene la fine che ha fatto, ho seri sospetti che mi stiano tirando un brutto scherzo. In ogni caso, quando vengono toccate persone così importanti e mi scuotono lo spirito, ho bisogno di rimanere solo.
Non gli parve occasione di aggiungere altro, era stato sincero oltre ogni modo e non aveva omesso nulla. Non si sentiva di scusarsi per quello, non ancora, non sentiva un legame talmente forte da sentirsi in colpa verso di lei, anche perchè in un certo senso, di colpe non ne aveva. Avevano toccato il ricordo di un morto, una persona importante e che aveva significato molto per lui. Dentro di se l'ex mercenario sperò tanto che Monique non avesse reazioni negative, visto che immaginava di conoscerla abbastanza per essere fiducioso della sua comprensione.
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da Monique » 13/01/2012, 17:20
Il delitto è stato commissionato da tuo padre con molta probabilità e tu lo sai. Se così fosse, Nik avrà di sicuro informato Asveras delle tue sorprese, quindi armi segrete o meno, non aspettarti di certo di trovarlo sorpreso, non sarebbe conosciuto a livello mondiale altrimenti.
Nemmeno mio padre conosce tutto ciò che posso creare, Sandyon... ... e dopo aver parlato con Madeline, sono certa di non conoscerlo nemmeno io.
Commentò Moni con un sorriso sarcastico: no, non poteva sperare che questo Asveras fosse completamente sprovveduto e sprovvisto di armi, ma poteva almeno credere che non conoscesse a fondo la sottile arte delle illusioni. E lei doveva puntare a questo, per vincere.
Si, probabilmente sarà lui a cercarti, ma la domanda è un'altra: tu vorrai farti trovare? Non ho dubbi in merito alla risposta ma ricorda... Lei avrebbe voluto piangere osservandoti all'altare con chissà quale mago onorato e per quanto questa possibilità è stata negata da Asveras, lei continua ugualmente da ovunque sia a desiderare che tu un giorno all'altare ci vada comunque, intesi?
Mi farò trovare solo quando sarò pronta, promesso. E in ogni caso, tranquillo... mi vestirò di bianco e andrò all'altare, e sarò meravigliosa.
Aggiunse la donna facendogli l'occhiolino, quasi a promettergli che sì, sarebbe rimasta viva... e chissà che non si sarebbe ritrovato di fronte all'altare ad aspettarla, un giorno. Ma erano pensieri stupidi e prematuri, tanto che Moni decise subito di accantonarli, preferendo piuttosto osservare i suoi movimenti alquanto... inquieti. Che fosse successo qualcosa?
Ieri pomeriggio mentre passeggiavo per le vie di Londra, mi è sembrato di intravedere Rachel. Ma visto e considerato che so bene la fine che ha fatto, ho seri sospetti che mi stiano tirando un brutto scherzo. In ogni caso, quando vengono toccate persone così importanti e mi scuotono lo spirito, ho bisogno di rimanere solo.
Moni spalancò gli occhi, incredula: Rachel?? Seriamente, Rachel?! Cercò di recuperare un po' di lucidità più in fretta che poteva: era possibile che la donna fosse ancora viva? Secondo Sandyon no, perciò qualcuno doveva aver deciso di prenderlo di mira, e l'altra aveva anche qualche idea su chi potesse essere: la domanda era... come?
Hai provato a seguirla? ... pensi che c'entri mio padre con questa strana apparizione?
No, nessuna reazione negativa: anzi, era molto preoccupata per lui, per la sua stabilità emotiva; si avvicinò nuovamente all'uomo, sedendoglisi accanto e provando a prendergli la mano, stringendola qualora lui avesse accettato quel contatto tra loro.
Io... sono con te, Sandyon. Cosa posso fare per aiutarti?
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da Sandyon » 13/01/2012, 18:12
Ci sono cose che a quanto pare non sa nemmeno il padre. Uhm, sei una donna ricca di sorprese... ma chissà se ognuna di queste è una sorpresa positiva...
Non proferì altro dentro di se, sapeva bene che continuare a rimuginare su determinati dettagli sarebbe potuto essere deleterio per se stesso e sopratutto per quella conversazione anche perchè lei desiderava cambiarla e lui non era affatto tipo insistente, preferiva anzi cercare il più possibile lasciare la gente in pace e sopratutto nella condizione di poter tenere dentro di se tutti i segreti possibili e più importanti senza doversi sentire braccati dalla curiosità altrui. Attese alcuni istanti, ascoltando ancora le parole di Monique, per poi decidere quindi di proferire la risposta alla domanda preoccupata di lei, indicandole quindi di aver visto o intravisto la figura di Rachel il giorno scorso, rimanendo bene attento a quale comportamento avrebbe assunto lei dopo aver saputo una notizia simile.
Speriamo non ci siano dimostrazioni di vana gelosia...
Naaa, te lo dico io, secondo me ti sorprende ancora una volta!
Le sorprese non riescono sempre Mog, e lei è un essere umano come tutti.
Si, questo è vero ma, staremo a vedere...
Mh? Che cosa intendi di-...
Hai provato a seguirla? ... pensi che c'entri mio padre con questa strana apparizione? Io... sono con te, Sandyon. Cosa posso fare per aiutarti?
Cavoli, potevo scommettere qualcosa di grosso, almeno vincevo di sicuro! E' o non è fenomenale?
Mmhh... D'accordo, è abbastanza... imprevedibile.
Fenomenale!
Imprevedibile.
Fenomenale!
Imprevedibile!
sempre un "Fenomenale" più di te! Prrr!
Tsk, non rispondo nemmeno...
Eheheh, brucia la sconfitta vero? Ghghgh!
sandyon si lasciò prendere le mani, osservando di sfuggita quelle di lei. Erano morbide, estremamente femminili con delle unghie finemente curate e lucide, dei palmi caldi e soffici e un battito del cuore leggermente accelerato, a giudicare dal polso di lei che combaciava con quello dell'uomo che adesso la fissava per diversi secondi con accurata attenzione e un relativo e più che giusto stupore, celato ovviamente dalla sua espressione sempre seria e glaciale, adesso comunque più gentile e addomesticata di quanto possa mostrare fuori dalle mura di quella stanza a qualunque altra forma di vita che non fosse Mog o Dastel. L'altra mano di lui si avvicinò appoggiandosi su quella di lei, senza però eseguire carezze, aveva anche fatto troppo per i suoi standard. Avvicinò il viso a quello della donna e senza alcun preavviso sigillò le proprie labbra su quelle di Monique con assoluta virilità e passione in diversi attimi e secondi di silenzio e respiro soffuso e pesante. Quella dimostrazione di gratitudine e affetto allo stesso tempo ebbe una durata di almeno un paio di minuti, al termine dei quali Sandyon si staccò con le labbra dalle sue e tornò a guardarla ma senza avere espressioni stranite o di imbarazzo, semplicemente sospirò, cercando poi di riprendere voce tossendo appena, emettendo il suo solito tono mascolino e basso.
Forse tuo padre, forse altre persone che vogliono rovinare la mia pensione prematura e darmene una eterna, ma non è importante. L'importante è che finchè avrò vita ci saranno creature che sapranno riportare la mia mente ad una forte e sicura stabilità, nel caso io dovessi cedere, ma il mio nemico, chiunque egli sia, non si è andato di certo a trovare una preda semplice. Morirà se necessario, questo è indubbio.
Aveva appena nominato la parola morte legata ad una sua azione di fronte a lei. No, il suo animo da assassino quando era messo sotto sforzo a quei livelli era rimasto invariato, la sua rabbia sopita poteva sempre manifestarsi in qualsiasi istante, il suo odio verso coloro che avevano cercato con successo di rovinargli la vita non era scomparso assieme ai milioni di vittime della sua pazzia e questo era un dato di fatto che a Monique non sarebbe sfuggito. Strinse la presa sulla mano ma senza esagerare, per evitare di provocarle dolore, poi, si rilassò spostando la mano nuovamente sul materasso, adesso voleva soltanto un po' di calma e la possibilità di rilassarsi.
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da Monique » 13/01/2012, 18:51
Come sempre, lo sguardo di Sandyon non le dava modo di capire a cosa stesse pensando, ma a Monique non importava: erano lì, insieme, si tenevano le mani e parlavano di ciò che era successo all'uomo... nessun altro avrebbe mai potuto vantare un rapporto simile con lui.
Se fosse mio padre la causa del tuo dolore... ... avrei un altro motivo per volergli rovinare la vita.
Pensò la donna mentre lui le stringeva la mano con la sua, e pochi secondi dopo si sentì attirata verso il suo corpo: prima di poter dire qualcosa, le sue labbra si unirono a quelle di lei in un bacio che la donna aveva tanto agognato ma che, per ovvi motivi di timidezza nel rapporto, non aveva avuto il coraggio di cercare. Moni chiuse gli occhi, muovendo dolcemente le labbra per riappropriarsi del suo sapore, sospirando nel sentirlo così caldo, così vicino, così perfettamente in sintonia con lei in quel momento.
.....
No, non riusciva proprio a parlare o a ragionare: quando si staccarono, gli occhi di Moni erano lucidi, le labbra tumide e rosse; sentiva il battito del proprio cuore accelerato, e sapere che quella velocità era data dal contatto con lui la rendeva felice. Era un rapporto strano e complicato il loro, ma a modo suo le piaceva da morire.
Forse tuo padre, forse altre persone che vogliono rovinare la mia pensione prematura e darmene una eterna, ma non è importante. L'importante è che finchè avrò vita ci saranno creature che sapranno riportare la mia mente ad una forte e sicura stabilità, nel caso io dovessi cedere, ma il mio nemico, chiunque egli sia, non si è andato di certo a trovare una preda semplice. Morirà se necessario, questo è indubbio.
La sua anima da mercenario non era certo scomparsa, ed era proprio in quei momenti che Moni se lo ricordava: tuttavia, quella consapevolezza non le faceva paura. Forse perchè sapeva bene quanto Sandyon, nonostante fosse un assassino di professione, avesse una sua etica morale, e non fosse semplicemente un barbaro incapace di trattenere la bacchetta.
Se fosse mio padre l'artefice di tutto questo, stai pur certo che lo scoprirò. ... e voglio che tu sappia che io ci sono, qualsiasi scelta tu deciderai di prendere. Oltretutto, se fosse stata davvero colpa di mio padre, potremmo ipotizzare che sia stato un modo per... non lo so, destabilizzarti... anche se non ne capisco il motivo, per quanto lo riguarda siamo solo colleghi, no?
Domandò Moni, tentando di ragionare su tutta quella situazione: cosa poteva volere il padre da Sandyon? Qual'era il suo obiettivo? Doveva scoprirlo, ad ogni costo.
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da Sandyon » 13/01/2012, 21:24
la situazione fra loro era scivolata in un campo abbastanza delicato, ma Sandyon ormai nel corso della vita aveva imparato bene come riuscire ad evitare spiacevoli problemi e questo proprio grazie alla sua impassibilità nei discorsi. Il fatto che il padre o altri suoi scagnozzi volessero dargli problemi era sintomo da parte loro di sospetti riguardo la sua posizione come protettore nei confronti della Vice Preside, ma questo Monique non avrebbe dovuto scoprirlo, non ora almeno, per quanto l'uomo stava cominciando a sentire dentro di se la necessità di affermare la verità prima o poi, anche perchè forse stava iniziando a notare quanto la donna stesse raggiungendo un alto livello di maturità e capacità di analisi, peccato che gli ordini da eseguire al momento erano quelli e a quelli bisognava attenersi, malgrado i moralismi e i sentimentalismi di mezzo.
Se tuo padre ti odia abbastanza è probabile che voglia toglierti di mezzo qualcosa che forse ha intuito che ti rende maggiormente serena o felice, almeno è questo il mio giudizio. In fondo presentarmi alla festa di compleanno di tua madre con te poteva dare ad intendere poche alternative. Va bene lo stesso comunque.
Non aggiunse altro, in fondo aveva detto una parte molto vera e giusta, alla fine niente di diverso da un pensiero più che legittimo che il padre avrebbe potuto avere ripensando a loro due ballare in mezzo a quel sontuoso castello nella Francia del nord. Per quanto si sforzasse però di non pensarci, la figura del suo nemico acerrimo non scompariva dalla mente. Un uomo del genere sulle tracce di Monique era veleno per la sua salute mentale. Bisognava neutralizzarlo ed anche presto. Forse in quello, chiedere un piccolo favore ad Asher non sarebbe stata un'idea malvagia, anzi. Per quanto dentro di se, Sandyon era quasi certo che dei due padrini di Tisifone, quello che avrebbe potuto conoscere maggiormente da vicino Asveras era senza dubbio.
Il rompicoglioni...
Sospirà appena, rabbrividendo e tremandogli la mano all'altezza della bacchetta al pensiero magari di dover interloquire con lui, ma se questo sarebbe valsa la vita di Monique, allora forse uno sforzo leggero lo poteva anche fare, al massimo lo prendeva a calci fino a quando non diceva quello che sapeva, sempre se Asher glielo avesse permesso ovviamente, cosa molto difficile in realtà.
Ho molte conoscenze nella malavita come anche nelle alte sfere del mondo magico malvagio, non ci metterò molto a fare una ricerca per quanto riguarda la mia preda e predatore. So che mi sarai vicino, ma ti prego, fallo solo con il cuore, non voglio che corri rischi, sono stato chiaro? adesso devi pensare maggiormente a difenderti dalle possibili intrusioni nella tua vita di Asveras. Una cosa comunque credo potrà esserti utile: ha scarsi riflessi e paura dei "Petardi Cinesi", è stato uno di loro a fargli venire la pelata bruciandogli tutta la folta capigliatura...
Non molto, ma di certo per una maestra illusionista quello sarebbe stato di certo un ottimo elemento di partenza con il quale eventualmente effettuare una difesa di emergenza.
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da Monique » 13/01/2012, 21:45
Se tuo padre ti odia abbastanza è probabile che voglia toglierti di mezzo qualcosa che forse ha intuito che ti rende maggiormente serena o felice, almeno è questo il mio giudizio. In fondo presentarmi alla festa di compleanno di tua madre con te poteva dare ad intendere poche alternative. Va bene lo stesso comunque.
Non hai tutti i torti. In fondo ha sempre mirato a farmi rimanere sola, quindi potrebbe aver deciso di mettere fuori gioco anche te.
Mormorò Monique con un leggero sospiro di preoccupazione: sapeva quanto l'uomo fosse forte e capace di difendersi, naturalmente, ma questo non poteva impedirle di provare molta paura all'idea che Asveras, suo padre o chi altro, gli facessero del male. Forse perchè lei... lei lo...
Ho molte conoscenze nella malavita come anche nelle alte sfere del mondo magico malvagio, non ci metterò molto a fare una ricerca per quanto riguarda la mia preda e predatore. So che mi sarai vicino, ma ti prego, fallo solo con il cuore, non voglio che corri rischi, sono stato chiaro?
E Moni non poté far altro che annuire, anche perchè che altro poteva fare? Andare dal padre e chiedergli se per caso aveva ingaggiato quel brutto ceffo per togliersi Sandyon dai piedi? Certo, e magari lui le avrebbe anche detto la verità, come no. No, non c'era niente al momento che lei potesse fare.
Adesso devi pensare maggiormente a difenderti dalle possibili intrusioni nella tua vita di Asveras. Una cosa comunque credo potrà esserti utile: ha scarsi riflessi e paura dei "Petardi Cinesi", è stato uno di loro a fargli venire la pelata bruciandogli tutta la folta capigliatura...
Informazioni preziose nel caso me lo trovassi davanti, grazie.
Disse la donna con un sorriso, azzardandosi ad avvicinarsi al suo viso per posare un piccolo bacio sulle sue labbra sempre che lui gliel'avesse concesso; non sapeva ancora bene come relazionarsi con l'uomo in questo senso, ma voleva provare a sciogliersi un po'. Così, forse, si sarebbe sciolto un pochino anche lui.
Sandyon... hai detto che per te la visione di Rachel che hai avuto è solo frutto della finzione. Ma come può essere? Insomma... quanti dei tuoi nemici conoscevano Rachel al punto da poterne riprodurre le sembianze?
No, Moni non voleva darsi per vinta, e se non poteva agire concretamente perlomeno poteva provare ad analizzare ogni dettaglio di quella faccenda così da provare a venirne a capo.
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da Sandyon » 13/01/2012, 22:41
Sandyon... hai detto che per te la visione di Rachel che hai avuto è solo frutto della finzione. Ma come può essere? Insomma... quanti dei tuoi nemici conoscevano Rachel al punto da poterne riprodurre le sembianze?
Una domanda più che lecita e plausibile, non c'era dubbio. In effetti dalla notte in cui era successo il terribile ciclo di distruzione, Sandyon pensava di aver raso al suolo tutto e tutti e non che fosse rimasto davvero qualcuno in grado di poter riferire le fattezze della moglie. Di certo se ne sarebbe accorto se fossero state presenti delle spie, ma allora, sul serio, come poteva essere? Ci fece un'attenta riflessione, durante la quale era ben difficile trovare una scappatoia adeguata, ma la cosa certa era che Rachel era morta, l'aveva seppellita lui, come tutto il resto del villaggio... doveva essere morta per forza... per forza. Quando Monique si avvicinò per tentare l'approccio ed il piccolo e tenero bacio sulle labbra, Sandyon la lasciò fare, ma non ricambiò eccessivamente, era troppo preoccupato da tutte quelle strane idee che gli ronzavano intorno, ma trovò comunque la forza di reagire e con istinto di possessione appoggiò la mano sul fianco di lei, sodo e sinuoso, stringendolo appena come a farle capire che era ancora cosa sua, anche se dovevano definire molte cose riguardanti il loro rapporto e prima o poi, lui giurò a se stesso che l'avrebbero fatto, ma non ora.
Non ti so rispondere, ma di una cosa sono certo: Nella malavita le talpe non sono mai abbastanza. Se dietro a tutto ciò c'è uno potente quanto o più di tuo padre allora il modo per avere le informazioni che necessitavano per "copiarla" sono riusciti ad averle... Per il momento è ininfluente, devo solo attendere, proprio come te, che il problema si ripresenti da solo e poi vedrò cosa fare adeguatamente...
Sapeva bene che non doveva assolutamente alimentare delle paure nel cuore di Monique così precocemente, anche perchè quasi di certo si trattava di un fuoco di paglia, meglio lasciar perdere e farla stare più tranquilla possibile, anche perchè avere al fianco una persona nervosa sarebbe stato deleterio per il suo lavoro di protezione. L'avrebbe esposta a maggiori rischi e a comportamenti più inadeguati e istintivi, no, assolutamente no. era tempo di cambiare argomento di nuovo, di modificare ancora una volta la via di quel loro incontro che stava volgendo al termine, o almeno Sandyon voleva fosse così, se non altro per quel frangente di discorsi e opinioni. la fissò dritto negli occhi, senza alcuna esitazione nello sguardo e nel respiro, senza la minima intenzione di portare avanti quegli spiacevoli minuti di paure e ansie. per lui il discorso era chiuso e Monique avrebbe fatto bene a comprenderlo subito, ma non le sarebbe risultato difficile viste le successive parole dell'uomo.
Dormi qui stanotte?
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da Monique » 13/01/2012, 23:11
Non ti so rispondere, ma di una cosa sono certo: nella malavita le talpe non sono mai abbastanza. Se dietro a tutto ciò c'è uno potente quanto o più di tuo padre allora il modo per avere le informazioni che necessitavano per "copiarla" sono riusciti ad averle...
Quant'è potente mio padre?
Domanda più che legittima la sua, visti gli ultimi avvenimenti: aveva sempre creduto che suo padre avesse molti soldi e molte conoscenze, ed un discreto potere nella zona francese del mondo magico, ma... ora cominciava a dubitare di averlo sottovalutato. Aveva amicizie molto influenti, ed un potere che andava ben oltre la mera burocrazia o politica parigina. Insomma, era diventato un nemico molto... troppo potente.
Per il momento è ininfluente, devo solo attendere, proprio come te, che il problema si ripresenti da solo e poi vedrò cosa fare adeguatamente...
Mi preoccupa il fatto che ti abbiano preso di mira, chiunque siano i mandanti di questo simpatico scherzo. Non si dovrebbe mai giocare con l'amore per le persone a noi care.
Mormorò la donna, sentendo un moto di rabbia fluire dentro di lei: se davvero fosse stato suo padre - e ormai ne era quasi certa - il colpevole di tutto, avrebbe significato che per l'ennesima volta aveva tentato di colpire lei facendo del male alle persone che le stavano accanto. Sempre più bastardo, sempre più stronzo, sempre più meritevole di un biglietto di sola andata per Azkaban.
Dormi qui stanotte?
Quella domanda le capitò all'improvviso tra capo e collo, facendola sobbalzare: certo, Sandyon aveva ricambiato il suo bacio, ma in modo poco passionale forse a causa dei mille pensieri che gli occupavano la mente; per questo, Moni aveva pensato che l'uomo avrebbe preferito dormire da solo. Ed ora, invece... aveva un invito per la notte. Un invito che mai si sarebbe sognata di rifiutare.
... sì. Molto volentieri.
Disse semplicemente alla fine con un sorriso soddisfatto sulle labbra: gli fece cenno di attendere solo qualche istante così da potersi cambiare, attimi nei quali andò in camera propria e si preparò adeguatamente per la notte; alla fine, soddisfatta, decise di tornare da lui, mostrandosi in tutta la sua bellezza per poi stendersi languidamente sul suo letto.
Allora... come la vuoi impegnare la serata?
Una Moni totalmente diversa da quella di poco prima, una Moni sensuale e provocante, una Moni che sembrava aver voglia di lui adesso... e che sperava di scuoterlo almeno un po' con la visione paradisiaca del proprio corpo che, come aveva sottolineato l'uomo poco prima stringendole il fianco, apparteneva a lui.
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da Sandyon » 13/01/2012, 23:45
La domanda, per quanto secca e diretta fosse, aveva ben poche scappatoie. Sandyon era un uomo che chiedeva non troppo spesso certe cose, solitamente lasciava decidere al caso o forse semplicemente al desiderio di entrambi, aveva sempre scelto di non programmare niente, ma quella notte chissà perchè, sentiva che gli andava di chiedere, gli andava di pretendere forse, una pretesa che in ogni caso venne accolta quasi subito, come se Monique non stesse aspettando altro da quando era entrata in quella stanza osservandolo a petto nudo, ma non aveva potuto osare nulla per via dei vari discorsi seri da dover portare necessariamente avanti.
... sì. Molto volentieri.
Mh, saggia decisione.
Con quella frase voleva dire tutto e niente, con quella frase voleva dare ad intendere molte cose e nessuna, ma alla fine la sostanza veramente importante era che con quella frase voleva affermare che la decisione presa dalla Vice Preside, la SUA Vice Preside, era stata molto gradita e aspettata. La vide alzarsi ed allontanarsi con uno strano luccichio negli occhi. Era curioso, per una volta nella vita, di capire cosa le passasse per la testa, di capire cosa volesse dire con quello sguardo e con quella luminosità incredibilmente furba nel volto, ma seppe semplicemente dire a se stesso di aspettare e di rimanere in placido silenzio di attesa, liquidando velocemente Mog intimandogli di andare a fare un giro altrove, quella notte voleva essere da solo con lei, una lei che non lo fece aspettare non più di cinque minuti abbondanti, presentandosi poco dopo avanti a lui in una tenuta decisamente sexy e da stupro immediato.
Allora... come la vuoi impegnare la serata?
Riducendo al minimo le tue probabilità di sopravvivenza.
Rispose quasi di seguito, senza esitazione, mentre la vedeva avvicinarsi e poi distendersi sul letto con aria da leonessa affamata e allo stesso tempo gattina innocente. La mano dell'uomo con fare deciso e per nulla bloccato si andò a piazzare sulla natica destra della donna, stringendola con assoluta possessione e desiderio, fissandola dritto negli occhi. Con un movimento non scattoso ma imponente del braccio provò a farla voltare verso di lui, e se questo fosse avvenuto, l'avrebbe fatta avvicinare ancora di più fino ad arrivare a farle percepire i suoi respiri, i suoi capelli sulle spalle, il proprio petto muscoloso a pochissima distanza dalle mani delicate e affusolate della francesina cattiva e vogliosa. Si chinò in avanti con le labbra raggiungendole il collo, depositandovi sopra un morso affamato e sfiorante il succhiotto. Non poteva osare troppo, anche se in effetti, mandarla con un tale segno in giro per la scuola sarebbe stato sadicamente interessante.
Mi chiedo cosa direbbero i tuoi alunni se ti vedessero con quello che ti lascerei volentieri sul collo... sarei quasi curioso di partecipare alla tua prima lezione di domattina... ma forse se mi implorerai di risparmiarti, nel modo adeguato ovviamente, potrei anche riflettere sul ripensarci, ma sappi che sono molto... duro a cambiare idea...
E nello stesso istante la mano ancora posata sul fondoschiena di lei strinse ancora maggiormente facendola avvicinare ancora di più per poi sorprenderla con un bacio da mozzare il fiato, tanto goduto e tanto voluto da sfiorare la violenza. La lingua che decise subito di provare a farsi strada tra il suo palato e la gemella, per iniziare a vorticare e a distribuire saliva e sapore di sesso dentro di lei e nell'aria, mentre quei respiri affannati si soppesavano e si mischiavano così' tanto da non poter distinguere quali fossero dell'uno e dell'altra. L'altra mano, ancora libera e pronta a tutto si mosse con velocità in direzione del lembo della maglia leggera di seta azzurra del completino, tirandola su con una foga tale che quasi avrebbe potuto strapparla. Era selvaggio, era maschio, era caldo in ogni fibra del corpo e ciò probabilmente sarebbe aumentato di intensità nel momento stesso in cui i suoi occhi avessero incontrato, qualora lei non avesse opposto alcuna resistenza, la vista del suo seno nudo, sodo ed invitante...
Tu mi mandi in tilt il cervello maledizione...
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da Monique » 14/01/2012, 21:50
Riducendo al minimo le tue probabilità di sopravvivenza.
Quella era l'esatta risposta che voleva sentirsi dire: sorrise, mordendosi il labbro con aria invitante e soddisfatta, come a volergli far intendere che sì, Sandyon poteva anche comandare sotto le lenzuola... ma a provocare era lei, e quello sarebbe stato sempre il suo ruolo. A ciascuno il suo, insomma, una divisione equa e perfetta. Lo osservò arrivarle vicino e si lasciò voltare in sua direzione senza opporre alcuna resistenza, studiando ogni centimetro di quel corpo muscoloso e perfetto.
La chimica che c'è tra noi... ... la sento così spessa che potrei affettarla con un coltello.
Pensò Monique con un sospiro eccitato che le morì in gola quando la sua bocca prese un lembo del collo di lei per baciarlo e succhiarlo appena con aria vogliosa, con i gesti di chi sa perfettamente cosa vuole e come prenderselo, senza dover chiedere o pregare, semplicemente con lo sguardo e con un cenno: ma stranamente a Moni, che di solito amava possedere il controllo, questa cosa non dispiaceva affatto.
Mi chiedo cosa direbbero i tuoi alunni se ti vedessero con quello che ti lascerei volentieri sul collo... sarei quasi curioso di partecipare alla tua prima lezione di domattina... ma forse se mi implorerai di risparmiarti, nel modo adeguato ovviamente, potrei anche riflettere sul ripensarci, ma sappi che sono molto... duro a cambiare idea...
E chi ti dice che io voglia implorare? Non m'interessa di quello che pensa la gente, perciò... fai pure. Il mio collo è a tua disposizione.
Replicò la donna con aria di sfida ed orgoglio, sincera però nelle parole: davvero non le importava nulla di quello che gli studenti o i suoi colleghi avrebbero potuto mormorare sul suo conto; faceva quello che voleva, sempre e comunque. Ed un segno sulla pelle candida del rapporto con Sandyon le sembrava alquanto eccitante. In ogni caso, tutti i suoi pensieri si cancellarono nel momento in cui le labbra dell'uomo catturarono la bocca di lei in un bacio appassionato, caldo, intenso, umido e semplicemente fantastico. La donna chiuse gli occhi e si lasciò andare, gemendo per ogni tocco di lui, per ogni sospiro che l'altro le donava.
... prendimi...
Sussurrò soltanto, lasciandosi così andare a quell'oblio dei sensi che lui le provocava, stringendosi al suo corpo più che poteva mentre mormorava il suo nome sempre più flebilmente, in volo per il paradiso...
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Era stato... perfetto. Forse ancor più della prima volta, ma poteva anche trattarsi del fatto che stavano iniziando a prendere un po' di confidenza intima l'uno con l'altra: in ogni caso, Moni non aveva fretta e soprattutto sapeva bene come per Sandyon tutto ciò fosse una novità; mai gli avrebbe messo fretta, anche se certo era un essere umano anche lei e come tale poteva fare degli errori.
Mmmmhh...
Un piccolo mugolio soddisfatto uscì dalle labbra della donna, che si rannicchiò per bene in posizione fetale sotto le coperte, ora del tutto priva d'indumenti: si sentiva appagata e felice, e sperava che anche lui provasse lo stesso anche se non si sarebbe azzardata a chiederlo almeno per il momento.
Mi scaldi... Sandyon?
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Monique
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Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
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2012-10-30 23:15:42 |
Sandyon |
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