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da Lucas » 22/10/2012, 15:01
Non era semplice, per il giovane uomo, spiegare alla compagna cosa celasse il suo animo, un po' perché si sentiva in imbarazzo, era pur sempre un argomento piuttosto delicato, ed un po' perché non sapeva bene quali parole usare per farle comprendere tutto nel modo giusto. Se poi a questo si aggiungeva il fatto che Tisifone aveva fatto scivolare via la mano dalla sua, la situazione diventava automaticamente più complessa e sofferta.
Quindi non hai... un lato oscuro che bisogna coccolare nell'intimità per permetterti di essere un angelo con il resto del mondo?
Sospirò a quella domanda, passandosi una mano sul viso: lato oscuro… lui non l'aveva mai definito in quel modo, ma forse era davvero quello che possedeva; una sfaccettatura di sé più cupa, più oscura appunto, da sfogare sotto le lenzuola per non darle modo di uscire in altri frangenti.
Sembro così noiosa e prevedibile rispetto a lei?
Noiosa e prev… Tissy, ma cosa stai dicendo?
Domandò Lucas, scuotendo il capo con forza a quella domanda con occhi appena sgranati: come poteva pensare che Lucas la considerasse in quel modo, quando per lui la compagna era semplicemente una persona che non traeva gioia o piacere nel manipolare gli altri ed irretirli per poi dar fare loro ciò che volevano? Temeva di star sbagliando tutto, forse non riusciva minimamente a spiegarsi come invece avrebbe voluto: sospirò, palesemente in difficoltà, tentando poi di proseguire nel discorso e farle comprendere come stavano le cose, perché non le aveva raccontato quella parte di sé e chiedendole infine di perdonarlo per non aver parlato subito e aver preferito tacere su quei particolari della propria intimità.
Di cosa? Di aver permesso a quella donna di ferirmi? Involontariamente? Casualmente? Volontariamente? Di esserti legato in passato a una donna che evidentemente trae particolare godimento nel provocare sofferenze negli altri? Oppure per l'odio che sto provando verso me stessa per stare mettendo in dubbio cose di cui fino a poche ore fa ero certa?
Io so solo che il non averti detto subito tutto ciò che mi riguardava ha permesso a Julie di ferirti.
Replicò Lucas, maledicendosi per questo. Ma d'altronde, come avrebbe mai potuto prevedere un ritorno dell'americana nella sua vita?
Non ho nulla di cui perdonarti per il semplice fatto che non hai colpa di nulla. Non posso incolparti per esserti innamorato di lei, non posso incolparti dell'essere stato tanto delicato da rispettare il mio passato non proprio roseo, non posso incolparti per qualcosa che nasce dentro di me...
Il cuore accelerò quando lei si sciolse i capelli, seppur quel gesto non cambiasse nulla della loro situazione: forse non poteva fare a meno di pensare a quanto lei fosse dannatamente bella.
Sono stanca dei dubbi... delle persone che non fanno altro che cercare di instillarmene dei nuovi... di non avere modo di difendermi da essi. Perchè l'unica cosa che posso dire è "vi sbagliate... noi ci amiamo.." e in cambio ricevo risatine sarcastiche o occhiate compassionevoli.
Credo di avere una bella notizia per te all-- …
Non concluse la frase, perché la luce che illuminò gli occhi di Tisifone quando questa si volse verso di lui gli fece morire le parole in gola… e non a torto, visto ciò che lei pronunciò poco dopo.
Bene Signor Turner... Credo che sia giunto il momento che mi faccia capire quanta perversione si cela dietro questo viso angelico.
Sgranò totalmente gli occhi questa volta, in un'espressione di evidente stupore ed improvvisa sorpresa: Tisifone voleva sapere… cosa, quale fosse quella parte più "oscura" di lui? Ma ce l'avrebbe fatta davvero a mostrarla alla compagna così, su due piedi?
Oh, ehm… va bene, d'accordo… - mormorò il giovane uomo, chiaramente imbarazzato tanto che con una mano andò a scompigliarsi i capelli in un gesto di palese nervosismo - Con Julie solitamente… e anche con le altre poche donne della mia vita… - e fece quella precisazione per farle capire che era una caratteristica del proprio carattere e non legata solo all'americana - A letto sono sempre stato io quello dominante. Mi piace… avere il controllo della situazione, provocare lentamente la mia compagna e prenderla poi con forza, con decisione che a volte può… rasentare la violenza.
Che poi violenza non fosse davvero perché la controparte era d'accordo, questo non lo disse ma era abbastanza intuibile. Forse aveva davvero un lato oscuro da tirare fuori in certe situazioni, ma è altresì doveroso dire che le sue partner a letto si erano sempre dimostrate piuttosto passive e di sicuro a nessuna era piaciuto dominare come invece accadeva con Tisifone.
Questo non significa che non mi piaccia quando sei tu a farmi morire - aggiunse subito dopo, un lieve sospiro al pensiero della donna sopra di sé che sfiorava con la bocca le sue parti più intime, dettando il ritmo di quella dannata e meravigliosa tortura - Sono entrambe parti di me, solo che la prima è venuta meno fuori, da quando stiamo insieme.
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da Tisifone » 22/10/2012, 21:24
Lucas aveva confermato le illazioni, o meglio le informazioni, che Julie le aveva così gentilmente dato sulla loro vita privata, dettagli che però non coincidevano molto con quello che aveva sperimentato fino a quel momento con il proprio compagno. Lui le aveva chiesto di perdonarlo e lei, in maniera alquanto sarcastica, aveva elencato un paio delle motivazione per cui avrebbe dovuto perdonarlo, chiedendogli implicitamente per quale di quelle cause l’avrebbe dovuto perdonare.
Io so solo che il non averti detto subito tutto ciò che mi riguardava ha permesso a Julie di ferirti.
Non poteva ribattere nulla a quella semplice affermazione che in realtà non faceva altro che sintetizzare tutto il discorso fatto pochi secondi prima dalla Divinante. Quella consapevolezza le fece sorgere un sorriso amaro che però non palesò al ragazzo, preferendo tenerselo per sé: cos’altro aveva cambiato in lei quel dannato incontro, oltre a rendere logorroica una persona solitamente di poche e mirate parole? Quello che invece disse al compagno era che non poteva perdonarlo visto che nulla di quello che era accaduto quel pomeriggio poteva essere realmente e razionalmente essere considerato una sua colpa. Almeno la razionalità della donna, per la fortuna del docente di Trasfigurazione, era rimasta inalterata. Lo stesso non si poteva dire del suo autocontrollo che si era andato leggermente sgretolando come dimostravano i capelli lasciati cadere con stizza sulle spalle e gli occhi lucidi per le lacrime trattenute. Per un secondo, un dannato lunghissimo secondo si sentì sopraffare dalle difficoltà, dai dubbi, dal senso di impotenza e per quel dannato secondo l’idea di porre fine a tutto quello privandosi della presenza di Lucas nella sua vita si era affacciato nella sua mente, subito soffocato dall’amore profondo e sincero che provava per l’ex Tassorosso. Perderlo avrebbe significato perdere per sempre una parte del suo cuore, oltre a decretare la sua sconfitta agli occhi di Julie e dei suoi padrini.
Credo di avere una bella notizia per te all-- …
Non gli diede la possibilità di finire la frase, anche se le parole “bella notizia” non erano passate inosservate alle orecchie della donna, solo la decisione a cui era giunta le sembrava essere più urgente di qualsiasi altra cosa: voleva sapere tutto del lato oscuro del proprio compagno, comprendere quanto fosse qualcosa di suo e quanto una proiezione di Julie e verificare se era qualcosa che poteva o meno gestire. Non avanzò la sua domanda come una richiesta asettica, ma con un sorriso malizioso che, nella sua testa, avrebbe dovuto mettere a proprio agio l’altro.
Proprio a suo agio…
Si disse, dandosi una manata mentale in fronte vedendo lo stupore e l’imbarazzo affiorare sul viso dell’altro. In effetti parlare di certe cose non era proprio il massimo, ma di sicuro non era dell’umore adatto per una sessione di sesso dimostrativa.
Oh, ehm… va bene, d'accordo…
Istintivamente sollevò la mano per andare a posarsi su quella di lui e, se glielo avesse permesso, abbassarla per salvare la sua capigliatura e posarsela in grembo, coccolata dalle proprie.
Con Julie solitamente… e anche con le altre poche donne della mia vita…
Iiniziò ad accarezzargli la mano, se lui le avesse permesso di appropiarsene, mentre lo guardava negli occhi e i suoi, di occhi, lasciavano trasparire la comprensione di quello che stava dicendo e un certo sollievo. Sapere che quella perversione, qualunque essa sia, era sua, gli apparteneva e non dipendeva dall’americana la faceva sentire più serena perché voleva dire che era qualcosa che avrebbe potuto amare, comprendere, con cui scendere a compromessi. Una cosa che aveva imparato dal suo disastroso passato era che bisognava andarsi incontro l’un l’altro, trovare insieme un compromesso che rendesse entrambi felici perché nessuno poteva, secondo lei, fingere di essere chi non era per sempre ed essere allo stesso tempo felice.
A letto sono sempre stato io quello dominante. Mi piace… avere il controllo della situazione, provocare lentamente la mia compagna e prenderla poi con forza, con decisione che a volte può… rasentare la violenza.
Il movimento ritmico e dolce della sua mano su quella del compagno si fermò bruscamente a quella rivelazione. Certo non stavano insieme da molto ma avevano passato praticamente tutta l’estate insieme e mai, in quei mesi, le era venuto anche solo il dubbio che Lucas fosse un dominante sotto le lenzuola, credere poi che potesse addirittura arrivare ad essere violento con la sua partner le sembrava incredibile per non dire impossibile. Soprattutto considerato come rispondeva bene alle sue di attenzioni che di sottomesso non avevano praticamente nulla. Un sospiro le uscì dalle labbra a quel pensiero, infrangendosi contro quello gemello di Lucas, ma che sembrava impallidire di fronte al brivido palesemente di eccitazione che le attraversò le membra quando le immagini nella sua mente si distorsero, invertendo i ruoli.
Questo non significa che non mi piaccia quando sei tu a farmi morire. Sono entrambe parti di me, solo che la prima è venuta meno fuori, da quando stiamo insieme.
Riprese quindi ad accarezzare la mano di Lucas, salendo dal dorso su per il polso in quella che doveva essere una carezza intima e provocatoria, mentre rifletteva sul brivido che l’aveva colta poco prima. Un tempo, quella che ironicamente definiva una vita prima, non le dispiacevano i giochi di ruolo ma poi, quando Pablo aveva tradito la sua fiducia, aveva vestito i panni della dominante perché in quel modo poteva tenere sempre e comunque la situazione sotto controllo, nonostante desiderasse nel suo intimo di potersi lasciare andare completamente.
E’ una questione di fiducia – disse quindi con il tono sorpreso, come se avesse appena avuto chissà quale rivelazione, gli occhi che brillavano di amore per il compagno e di scuse – So di avere un carattere forte che si mostra anche nell’intimità ma questo non vuol dire che non sia aperta a sperimentare nuovi accostamenti - e fece un piccolo sorriso malizioso, arrossendo leggermente per l’imbarazzo di dover confessare certe cose – E no, non lo dico solo per compiacerti – soprattutto perché quello non era decisamente in linea con il suo carattere – ti amo ma non mentirei mai su questo solo per tenerti accanto a me .
Voleva mettere in chiaro le cose prima di continuare a parlare, anche se si prese una piccola pausa, contornata da un altro sospiro non solo perché le era difficile confidare quella parte di se stessa ma anche perché adesso che la rabbia e l’umiliazione erano scemati stare così vicina a Lucas senza poterlo baciare stava diventando una vera e propria tortura per lei.
Non sono stata sempre una maniaca del controllo anche nell’intimità – e non pensava di dover spiegare quale fosse stata la causa di quel cambiamento – e… ammetto che… sentirti dire… certe cose… non mi lascia del tutto indifferente – piccola pausa per deglutire e abbassare lo sguardo sulle loro mani ancora intrecciate, se lo fossero state, mordicchiandosi il labbro inferiore con fare nervoso non perché non fosse sicura di quello che stava per dire ma perché non sapeva come l’avrebbe preso – Mi fido di te tanto da portarti a Ekaterimburg e da andare contro i miei padrini semplicemente perché ti amo… Quindi perché non posso fidarmi da te tanto da lasciarmi andare e perdere del tutto il controllo?
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da Lucas » 23/10/2012, 20:02
Ce l'aveva fatta alla fine, e seppure con un po' di fatica era riuscito a spiegare a Tisifone quella sua personale visione dell'intimità, quella visione dei ruoli in cui lui dominava con forza, con prepotenza e durezza, e lei era la sottomessa, pronta a morire lentamente sotto le sue torture provando piacere nel lasciarlo comandare. Si sentiva molto a disagio nel parlarne così apertamente, forse perché non ce n'era stato mai motivo prima, in ogni caso riuscì nel suo intento tenendo la mano intrecciata a quella della donna, facendosela accarezzare in un contatto che, per Lucas, sottolineava come la compagna non fosse più arrabbiata con lui.
E’ una questione di fiducia. So di avere un carattere forte che si mostra anche nell’intimità ma questo non vuol dire che non sia aperta a sperimentare nuovi accostamenti.
Ed il sorriso malizioso della donna venne accolto e ricambiato nel volto di Lucas, visto che le labbra si aprirono in un sorriso sghembo e la mano di lei venne stretta con più forza e decisione: il pensiero di una Tisifone nella sua personale versione dell'intimità lo faceva fremere di piacere, gli faceva ribollire il sangue nelle vene e gli azzerava la salivazione, tanto che dovette fare un enorme sforzo per rimanere serio ed impassibile, concentrandosi sulle sue parole invece che sulle scene bollenti che il suo cervello gli suggeriva.
E no, non lo dico solo per compiacerti... ti amo ma non mentirei mai su questo solo per tenerti accanto a me.
Ti amo Tissy.
Mormorò Lucas in risposta, allungando la mano per accarezzale il viso in un gesto dolce: gli sembrava assurdo pensare che quando i loro sguardi si erano incrociati per la prima volta, quella sera, erano entrambi arrabbiati e freddi, come due estranei; a guardarli adesso, nuovamente innamorati e sereni, quello che era successo in quel recente passato non aveva più alcun senso.
Non sono stata sempre una maniaca del controllo anche nell’intimità, e… ammetto che… sentirti dire… certe cose… non mi lascia del tutto indifferente.
E il cuore di Lucas batté più forte a quella confessione, mentre il sangue fluiva all'altezza del cavallo dei pantaloni, rendendolo appena un po' più stretto: fortuna che erano seduti e sarebbe stato praticamente impossibile per Tissy farci caso.
Mi fido di te tanto da portarti a Ekaterimburg e da andare contro i miei padrini semplicemente perché ti amo… Quindi perché non posso fidarmi da te tanto da lasciarmi andare e perdere del tutto il controllo?
Sono davvero contento che la pensi così... perché mi fido di te e voglio sperimentare tutto, voglio vivere la nostra storia con te a 360° - mormorò Lucas, e non riuscendo più a trattenersi avvicinò il viso a quello della compagna per, se lei gliel'avesse permesso, sfiorarle le labbra in un bacio - Sei bellissima, e non vorrei nessun'altra accanto a me, mai... non permettere a nessuno di farti dubitare di questo.
Ed ovviamente si riferiva a Julie: qualsiasi cosa l'americana le avesse detto, in futuro, non avrebbe dovuto darle retta perché lui le apparteneva, e la Sanders non sarebbe mai riuscita a cambiare questo fatto. Strinse più forte la sua mano e le baciò prima il naso e poi la fronte, in modo dolce perché voleva parlarle di una cosa importante e doveva rimanere lucido; avrebbe avuto tempo dopo, sperava, per rotolarsi tra le lenzuola con lei, magari sperimentando proprio quel nuovo modo di fare sesso.
Ascolta... ieri sono andato a parlare con Asher... - la fissò per un lungo istante, quasi in difficoltà, prima di aprire le labbra ad un sorriso raggiante - ... è andata benissimo. Abbiamo parlato, e ha capito che ti amo davvero... ha accettato la nostra relazione, Tissy.
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da Tisifone » 23/10/2012, 21:18
Decisamente parlare di certi argomenti piccanti era una cosa molto imbarazzante per Tisifone, molto più che metterli in pratica, ma purtroppo per la donna per ogni cosa c’era un momento per parlare e uno per agire e quello che stava vivendo con Lucas apparteneva al secondo tipo. Avevano bisogno di parlarsi, di chiarirsi, di rafforzare il legame che li univa in modo da renderlo immune da tutto, anche e soprattutto dagli attacchi di Julie. E fu proprio in quest’ottica che decise di confidare al compagno la sua disponibilità, non solo ad ascoltare le sue piccole perversioni ma anche a provare a metterle in pratica perché una parte di lei se ne sentiva attratta, eccitata anche, e non perché aveva paura che, rifiutandosi, la “profezia” dell’americana si sarebbe avverata e lui l’avrebbe lasciata.
Ti amo Tissy.
Quelle due piccole parole, mescolate agli argomenti piccanti, ebbero l’effetto di un piccolo afrodisiaco sulla Divinante che si sentì pervadere da un’ondata di calore improvvisa che le attanagliò il basso ventre, facendo affluire il sangue alle guance e al petto, rendendo fastidiosa la presenza della stoffa che la copriva. E per quanto poco sensuale potesse essere la sua scamiciata non era abbastanza larga da nascondere a uno sguardo attento quel piccolo particolare. Sospirò profondamente, per cercare di riprendere il controllo, anche se il tocco delicato di Lucas sulla sua guancia rendeva lo sforzo davvero immane. Ma aveva ancora una cosa o due da confessargli e non voleva, o meglio, poteva permettere al suo corpo o al suo desiderio di ostacolarla.
Sono davvero contento che la pensi così... perché mi fido di te e voglio sperimentare tutto, voglio vivere la nostra storia con te a 360° - un altro brivido di eccitazione le scosse le membra alle implicazione insite in quel “360°” mentre subiva passivamente il leggero bacio che il compagno le diede, non perché non lo desiderasse ma perché non si fidava abbastanza di se stessa per resistere alla tentazione di approfondirlo - Sei bellissima, e non vorrei nessun'altra accanto a me, mai... non permettere a nessuno di farti dubitare di questo.
Hummm… - mormorò, tentennando come se stesse riflettendo su qualcosa di importante – Per dissipare tutti i dubbi dovrai ripetermelo e dimostrarmelo molto ma molto spesso…
Disse con aria maliziosa, leccandosi istintivamente le labbra: non le interessava cosa aveva fatto con Julie, dove o quanto spesso, ma di poter costruire con Lucas i loro ricordi particolari. Ricambiò la stretta della sua mano,socchiudendo gli occhi in attesa di un bacio che però non ricevette, o almeno non sulle labbra.
Cosa mi devi dire?
Chiese quindi con voce bassa e roca, arricciando il naso dopo che lui glielo aveva baciato. Nonostante quello che poteva pensare l’americana Tisifone sapeva cogliere i segnali che l’ex Tassorosso emanava e se, dopo tutto quello che si erano confessati, la baciava in quel modo dolce e romantico, voleva dire che aveva ancora qualcosa da dirle.
Ascolta... ieri sono andato a parlare con Asher...
Sentendo il nome del padrino, Tisifone si irrigidì, gli occhi che scandagliavano il corpo del ragazzo in cerca di una qualche ferita evidente.
E considerato che mi sembri fisicamente sano e nel pieno possesso dei tuoi ricordi vuol dire che sei andato al San Mungo – commentò con un’ironia pungente che le serviva per dissimulare la preoccupazione – E com’è andata? Si è limitato a minacciarti o cosa?
-... è andata benissimo. Abbiamo parlato, e ha capito che ti amo davvero... ha accettato la nostra relazione, Tissy.
La Divinante rimase un paio di secondi in silenzio, gli occhi spalancati che trasmettevano tutto il suo stupore per quella notizia, in attesa di provare quel senso di sollievo che aveva creduto sarebbe arrivato una volta che i suoi padrini avessero accettato Lucas nella sua vita. L’attesa però risultò essere vana perché il senso di vuoto e di perdita che aveva in fondo al cuore non venne colmato da nulla.
Io… - esordì, per fermarsi subito dopo, rendendosi conto che non sapeva esattamente cosa dire – Io… non so cosa dire…Cioè sono fiera di te per averlo affrontato ed esserne uscito vincitore ma questo non cambia quello che provo per lui…Ti ha minacciato, ha dimostrato di non avere alcuna fiducia in me e nella mia capacità di giudizio… Cosa pensa che dovrei fare adesso? Smaterializzarmi al Manor e ringraziarlo per tanta magnanimità?
Aveva parlato senza astio o rabbia nella voce, come se non le importasse nulla di quello che stava dicendo.
Però almeno adesso abbiamo una persona in meno di cui doverci preoccupare…
E non pensava solo a Demetri, ma anche a quello che aveva scoperto leggendo i tarocchi a Monique.
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da Lucas » 23/10/2012, 21:49
Finalmente tutto era chiarito, tutto era tornato alla normalità e Tisifone aveva compreso che Lucas pensava e voleva solo lei, a dispetto di qualsiasi altra cosa avrebbe mai potuto insinuare Julie o chi per lei, per tentare di farli litigare e di conseguenza dividerli.
Hummm… Per dissipare tutti i dubbi dovrai ripetermelo e dimostrarmelo molto ma molto spesso…
Mi applicherò al meglio delle mie possibilità, promesso.
Mormorò Lucas, accarezzandole nuovamente una guancia prima di baciarle il viso, facendo intendere alla compagna - che stava imparando a conoscerlo bene - che c'era qualcosa di molto importante che doveva dirle.
Cosa mi devi dire?
Domandò infatti Tisifone, dando modo così al giovane Turner di raccontarle del suo incontro con Asher e, di fronte allo scetticismo della donna, di come le cose tra loro fossero andate molto bene: il padrino della compagna, infatti, non solo si era finalmente reso conto di come il docente di Trasfigurazione non fosse una cattiva persona, ma aveva anche accettato la loro relazione. Purtroppo però la collega di Divinazione non sembrava così contenta come Lucas si sarebbe invece aspettato.
Io… Io… non so cosa dire…Cioè sono fiera di te per averlo affrontato ed esserne uscito vincitore ma questo non cambia quello che provo per lui…Ti ha minacciato, ha dimostrato di non avere alcuna fiducia in me e nella mia capacità di giudizio… Cosa pensa che dovrei fare adesso? Smaterializzarmi al Manor e ringraziarlo per tanta magnanimità?
Non si aspetta niente da te, tesoro... - replicò Lucas, con voce dolce e il suo famoso sorriso sghembo - Anzi, è stato lui stesso a dirmi che probabilmente non ti saresti sentita meglio disposta nei suoi confronti, sapendo una cosa del genere. Soprattutto se a questo aggiungo il fatto che... - si fermò un attimo: avrebbe preferito non dirglielo, ma non voleva mentirle - ... il tuo padrino ha chiesto ad un investigatore privato di scavare nel mio passato e consegnargli un dossier con tutto ciò che mi riguarda.
Sapeva che si sarebbe arrabbiata, per questo le prese anche la seconda mano, stringendola con la propria per tenerla vicina a sé.
Lo so che vorresti arrabbiarti, ma ti prego di comprendere che aveva ed ha tuttora una paura fottuta di vederti soffrire. Si fida di te, ma dovresti sapere bene che l'amore rende ciechi - lo sapevano entrambi, visto lei coi suoi uomini precedenti e lui con Julie - Ma una volta che è stato pronto a parlare con me e a conoscermi meglio, ha compreso che posso essere la persona giusta per starti accanto, e solo questo conta. Ci terrei perciò che tu prendessi in considerazione l'idea di perdonarlo, cosicché magari un giorno potremo incontrarci tutti e tre, insieme.
Sapeva che ci sarebbe voluto tempo, ma aveva avvisato Asher che era un tipo testardo e lo sapeva anche Tissy che almeno un po' lo conosceva.
Però almeno adesso abbiamo una persona in meno di cui doverci preoccupare…
Uhm? C'è qualcun altro a parte Demetri di cui ci dovremmo preoccupare?
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da Tisifone » 23/10/2012, 22:37
Quando aveva lasciato il Manor per tornare a Hogwarts Tisifone si era sentita come una bomba in procinto di esplodere, capace di radere al suolo l’intero edificio se solo fosse stata guardata nel modo sbagliato e l’aver trovato Lucas in attesa nei suoi alloggi non aveva fatto altro che accentuare quella sua sensazione. Adesso invece, con una mano intrecciata con quella del compagno, si sentiva di nuovo sicura di sé e pronta ad affrontare qualunque cosa o persona che avrebbe osato frapporsi di nuovo tra lei e il suo uomo. Si sentiva così bene da azzardare anche una battuta maliziosa e provocante a cui Lucas rispose con un bacio, ma senza il trasporto che si sarebbe aspettata, sintomo che il momento di parlare non era ancora finito. Per un secondo aveva sperato che si trattasse di un argomento frivolo, tipo decidere se andare alla festa di inaugurazione del nuovo locale dei loro studenti o che maschera indossare qualora avessero deciso di andarci. Invece l’ex Tassorosso aveva in serbo per lei una sorpresa enorme, la “benedizione” se così si poteva chiamare da parte di Asher alla loro relazione, notizia a cui Tisifone non reagì per nulla bene, a differenza di quello che probabilmente il compagno si sarebbe aspettato.
Non si aspetta niente da te, tesoro... – fece una piccola smorfia a quelle parole, non avendo molta voglia, quel giorno, di sentirsi ripetere di nuovo quanto potesse essere prevedibile - Anzi, è stato lui stesso a dirmi che probabilmente non ti saresti sentita meglio disposta nei suoi confronti, sapendo una cosa del genere. Soprattutto se a questo aggiungo il fatto che...
Aggrottò le sopracciglia e inclinò la testa con un’espressione palesemente perplessa in volto, non riuscendo a comprendere cosa impedisse a Lucas di parlare liberamente, tanto che neanche si accorse che l’uomo le aveva imprigionato, per così dire, anche l’altra mano tra le sue, rendendola praticamente inoffensiva.
…il tuo padrino ha chiesto ad un investigatore privato di scavare nel mio passato e consegnargli un dossier con tutto ciò che mi riguarda.
Cosa ha fatto? – sibilò furente, strattonando le mani e voltando la testa verso il camino,con il chiaro intento di alzarsi e tornare indietro per fare quattro chiacchiere con il MediMago su un argomento importante come la privacy e la fiducia. Ma per fare quello avrebbe dovuto lasciare Lucas, perché chiedergli di seguirlo non sarebbe stata una mossa saggia, e per quella sera non aveva alcuna intenzione di privarsi del calore del compagno – Dovevo distruggere la sua di camera da letto, non la mia… bastardo manipolatore che non è altro…
Si limitò a inveire, rivelando così anche dove aveva passato le ore dopo l’incontro con Julie.
Lo so che vorresti arrabbiarti, ma ti prego di comprendere che aveva ed ha tuttora una paura fottuta di vederti soffrire. Si fida di te, - aveva aperto la bocca per obiettare che no, quello non era assolutamente il comportamento di qualcuno che si fidava, ma l’affermazione successiva di Lucas la fece desistere - ma dovresti sapere bene che l'amore rende ciechi
Questo è un colpo basso.- sussurrò senza astio nella voce, solo una stanca consapevolezza che l’altro aveva ragione, visti i rispettivi precedenti. – Ma questo non vuol dire che lo perdono.
Aggiunse con un tono così infantile che per poco non mise su un broncio e non incrociò le braccia sotto il petto.
Ma una volta che è stato pronto a parlare con me e a conoscermi meglio, ha compreso che posso essere la persona giusta per starti accanto, e solo questo conta. Ci terrei perciò che tu prendessi in considerazione l'idea di perdonarlo, cosicché magari un giorno potremo incontrarci tutti e tre, insieme.
Bè non è stupido.. anche se fa di tutto per sembrarlo – commentò sarcastica, prima di tornare seria e posare una mano su una guancia del collega, solo per il desiderio di avere un maggior contatto con lui – Non ti arrenderai finchè non ti dirò di si, vero?
Gli chiese quindi, con voce dolce ma seria, consapevole che quella sua testardaggine era una delle caratteristiche che più adorava di lui perché era quella che, alla fine, aveva permesso loro di mettersi insieme. Il fatto però che Asher fosse dalla loro parte non voleva dire che potevano riprendere a vivere la loro vita in maniera serena e spensierata come avevano fatto fino a quel sabato.
Uhm? C'è qualcun altro a parte Demetri di cui ci dovremmo preoccupare?
Se escludi anche Julie, intendi? - perché era certa che l’americana non si sarebbe accontentata di quel piccolo incontro, qualunque fosse il suo fine ultimo – Vediamo un po’… - e si picchiettò la punta dell’indice sul naso in un gesto di finta riflessione – Abbiamo la sorellastra di Monique che la vuole morta ed è pronta a usare chiunque le stia accanto pur di raggiungere il suo scopo… e ti assicuro che i mezzi a sua disposizione sono davvero impressionanti e difficilmente contrastabili… - disse senza dilungarsi per il momento su quali fossero e cosa avrebbero dovuto fare per proteggersi, visto che era impegnata a stilare un elenco – una premonizione gentilmente offerta da una dei tuoi tassi su un seme oscuro che porterà solo dolore alla coppia in cui germoglia o germoglierà… un sedicente ex studente che passeggiata al limitare dei confini di Hogwarts capace di sfuggire nella notte alla visione notturna di Idra… per non parlare del Mezzo Drago che è ancora in circolazione e boh… mi sembra che per ora sia tutto…
Elencò i vari pericoli con un tono di voce atono, come se stesse leggendo la lista della spesa, perché erano troppi per poter provare un reale senso di pericolo e perché era davvero stanca e provata.
E poi dicono che la vita dell’Insegnante è noiosa…
Commentò ironica, posando la testa su una spalla di Lucas rimanendo in attesa delle domande che, di certo, lui avrebbe voluto rivolgerle.
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da Lucas » 23/10/2012, 23:03
Accantonato l'argomento "Julie" c'era ancora quello "Asher" da affrontare, e Lucas era sicuro che non sarebbe piaciuto a Tisifone: per questo, prima di parlare, aveva preso entrambe le mani della donna e le aveva intrecciate alle proprie, così da renderla quanto più inoffensiva possibile. E come aveva ben ipotizzato, la donna non aveva preso affatto bene la genialata del padrino.
Cosa ha fatto? Dovevo distruggere la sua di camera da letto, non la mia… bastardo manipolatore che non è altro…
Fortunatamente la saggezza e la razionalità di Lucas - che forse da adulto sarebbe stato un ottimo Corvonero - gli permisero di usare poche, semplici ma efficaci parole per far comprendere alla compagna che sì, magari non era stato giusto a livello di privacy ciò che Asher aveva fatto, ma si era comportato così per un motivo, perché quando ami qualcuno perdi del tutto l'oggettività, e lei non avrebbe mai potuto biasimarlo per questo soprattutto perché, una volta accettato di conoscere il giovane uomo, il padrino della docente di Divinazione aveva forse dovuto ammettere che non era poi tanto male.
Bè non è stupido.. anche se fa di tutto per sembrarlo. Non ti arrenderai finchè non ti dirò di si, vero?
Mi conosci bene, allora.
Commentò Lucas di rimando, con il suo sorriso sghembo ed una strizzatina d'occhio: era testardo, molto, ma era stata la sua testardaggine a spingerlo a non mollare con lei ed aveva funzionato, e la stessa testardaggine gli aveva permesso di conoscere e parlare con Asher... quindi perché non darle un po' di credito? Ma sembrava che per un problema tolto ce ne fossero altri mille, tanto che Lucas si sentì spinto a chiedere quante persone potenzialmente pericolose ci fossero sul loro cammino oltre a Demetri.
Se escludi anche Julie, intendi? Vediamo un po’… Abbiamo la sorellastra di Monique che la vuole morta ed è pronta a usare chiunque le stia accanto pur di raggiungere il suo scopo… e ti assicuro che i mezzi a sua disposizione sono davvero impressionanti e difficilmente contrastabili… una premonizione gentilmente offerta da una dei tuoi tassi su un seme oscuro che porterà solo dolore alla coppia in cui germoglia o germoglierà… un sedicente ex studente che passeggiata al limitare dei confini di Hogwarts capace di sfuggire nella notte alla visione notturna di Idra… per non parlare del Mezzo Drago che è ancora in circolazione e boh… mi sembra che per ora sia tutto…
Lucas sgranò gli occhi a quell'elenco, cercando di fare mente locale con tutto che di alcune cose non capiva quasi il senso: la Vice Preside aveva una sorellastra? Una studentessa aveva fatto una premonizione? E chi era questo ex studente? Scosse il capo, passandosi una mano tra i capelli con fare palesemente confuso.
E poi dicono che la vita dell’Insegnante è noiosa…
Saresti così gentile da spiegarmi meglio e con abbondanza di particolari i pericoli che hai elencato, escludendo Julie e Mezzo-Drago? Altrimenti credo di non riuscire a seguirti molto bene...
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Lucas
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da Tisifone » 24/10/2012, 7:56
Tisifone aveva pensato che una volta dissipati i dubbi che Julie aveva instillato in lei avrebbe potuto abbandonarsi tra le braccia di Lucas per fare una lunga e articolata pace, anche se tecnicamente non avevano litigato. Purtroppo però si sa i problemi sono come le piume di zucchero, uno tira l'altro, così dopo aver alimentato il senso di delusione che provava verso Asher per aver autorizzato un estraneo a frugare nella vita di Lucas, la Divinante aveva riversato sul compagno in maniera abbastanza asettica tutte le brutte novità che si profilavano al loro orizzonte. Probabilmente avrebbe potuto essere più delicata, o forse accennargli gli eventi poco per volta, ma la stanchezza, fisica e mentale che aveva accumulato durante la giornata sembrava aver eroso quel poco di diplomazia che possedeva. Saresti così gentile da spiegarmi meglio e con abbondanza di particolari i pericoli che hai elencato, escludendo Julie e Mezzo-Drago? Altrimenti credo di non riuscire a seguirti molto bene...Scusa - mormorò quindi dopo che il collega la ebbe esortata a essere più chiara, dandogli una carezza su una guancia e un bacio a fior di labbra - Sono stata troppo telegrafica e senza i dettagli non puoi difenderti al meglio.Si morse il labbro inferiore dopo aver pronunciato quelle parole, lo sguardo che si adombrava mentre comprendeva il senso di colpa che aveva esternato Monique alcuni giorni prima nell'Ufficio di Incantesimi. Forse conoscermi non è stata proprio la cosa più salutare che ti potesse capitare - esordì parafrasando involontariamente la cugina - Vieni, mettiamoci comodi prevedo che sarà lunga.E un sorriso dolce amaro le comparve sul volto mentre, tenendo o provando a tenere una mano di Lucas tra le proprie scivolò a terra con l'intento di posare la schiena al letto e la testa sulla spalla del compagno, la mano sinistra intorno alla sua vita e quella destra in grembo. Il letto sarebbe stato ancora più comodo ma tu rappresenti una tentazione troppo grossa per il mio ferreo autocontrollo Confessò dandogli un leggero bacio alla base del collo prima di prendere la bacchetta e puntarla contro una teca in legno posta in un angolo della stanza tra il letto e l'armadio. Quando l'anta si aprì Lucas, se si fosse voltato in quella direzione avrebbe visto delle carte disposte a croce su un piano inclinato e due candele, una raffigurante un delfino l'altra un drago, bruciare davanti a esse come se fosse un altare. Un altro movimento del polso e una di quelle carte levitò fino a loro, fermandosi di fronte a Lucas. Amore ti presento la sorellastra della nostra VicePreside - disse con tono ironicamente solenne indicando il volto un pò sfocato di Veronique che tremolava sulla carta della Regina di Bastoni. - Una donna da cui girare decisamente il più possibile alla larga.Purtroppo non posso farla levitare più vicino di così, l'impronta magica di Monique è debole e non so se ha necessità di far vedere questo volto a qualcun altro.Si scusò, dandogli il tempo di imprimersi bene nella mente quel volto ostile prima di rimandare la carta al suo posto e richiudere la teca. Ho fatto una lettura dei tarocchi alla ... a mia cugina - disse tentennando per il pronunciare quella parola a voce alta per la prima volta - e il futuro per lei non si presenta proprio roseo. - disse vaga non volendo entrare nei dettagli di una faida familiare che, per adesso, non la coinvolgeva direttamente. Dopotutto non era lì per spettegolare ma per mettere in guardia Lucas da futuri pericoli. - Il fatto sostanziale è che questa strega è quella che si chiama una Maestra delle Illusioni... ciò vuol dire che è capace di farti vedere, sentire e provare solo quello che vuole lei in maniera talmente realistica da poterti perfino uccidere spingendoti, per esempio, a credere di star avendo un attacco di cuore.Tisifone lasciò che la paura che avvertiva a quel pensiero, si palesasse al compagno, rabbrividendo e stringendo con più forza il braccio intorno alla vita di lui, come se temesse che potesse accadergli qualcosa da un momento all'altro. A quanto sembra per ora l'unico modo per contrastare le illusioni, oltre a una sorta di immunità genetica che posseggono in pochi - e strinse a pungo la mano destra al pensiero che quel bastardo di Nicholas Vireau lo fosse - è quello di assumere regolarmente una specie di pozione - anti illusione che la Vilvarin dovrebbe preparare a giorni dietro richiesta di Monique.Fece un sospiro profondo e chiuse per un attimo gli occhi, rilassando le membra e concedendosi un attimo di riposo lasciando vagare la mano sul corpo di Lucas. Mi spiace... - ripetè come se fosse colpa sua - a quanto sembra la piccola Vireau è tutta suo padre quindi non esiterà a usare chiunque stia a cuore a Monique pur di colpirla... quindi me e di conseguenza te... Quale modo migliore di costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole tenendo prigioniero il suo cuore?
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da Lucas » 24/10/2012, 19:57
Quelle info tutte insieme erano riuscite a confonderlo, a farlo stranire al punto che dovette chiedere alla compagna di essere molto più prolissa e dettagliata nella spiegazione di quei nemici, perché lui da solo non riusciva proprio a starle dietro e a comprendere il senso dei suoi discorsi.
Scusa. Sono stata troppo telegrafica e senza i dettagli non puoi difenderti al meglio.
Accolse con un sorriso il bacio e la carezza della compagna, sospirando per quel contatto che avrebbe tanto voluto approfondire: stavano facendo un discorso serio però, e non potevano di certo lasciarsi andare agli impulsi fisici e sessuali: così si lasciò scivolare accanto a lei a terra, facendola accoccolare per bene al suo petto con un braccio che le circondava il fianco e l'altro che permettava alla mano di rimanere intrecciata a quella di Tisifone.
Il letto sarebbe stato ancora più comodo ma tu rappresenti una tentazione troppo grossa per il mio ferreo autocontrollo.
E ti pareva che non fosse colpa mia...
Commentò con aria divertita, lasciandosi baciare il collo e voltando il capo quando Tissy fece per allontanarsi da lui per tentare di catturare il suo labbro inferiore e morderlo un istante, con malizia e desiderio, prima di lasciarla andare e permetterle di appellare con la bacchetta qualcosa, da una teca di legno: quel qualcosa si rivelò poi essere una carta, che si fermò di fronte al giovane uomo.
Amore ti presento la sorellastra della nostra VicePreside. Una donna da cui girare decisamente il più possibile alla larga.
In effetti non ha un'espressione molto rassicurante.
Commentò Lucas, studiando quella carta e soprattutto la figura della famosa sorella di Monique, colei che evidentemente era in grado di creare così tanti guai da rendere preoccupata la compagna. La osservò ancora qualche istante, fino a che Tissy non fece nuovamente levitare la carta al suo posto, e poi spostò nuovamente lo sguardo sulla donna, pronto ad ascoltare ciò che aveva da dirgli.
Ho fatto una lettura dei tarocchi alla ... a mia cugina e il futuro per lei non si presenta proprio roseo. Il fatto sostanziale è che questa strega è quella che si chiama una Maestra delle Illusioni... ciò vuol dire che è capace di farti vedere, sentire e provare solo quello che vuole lei in maniera talmente realistica da poterti perfino uccidere spingendoti, per esempio, a credere di star avendo un attacco di cuore.
Lei è capace di fare... cosa?! - domandò Lucas con aria incredula, spalancando gli occhi - Ma dici sul serio? Cioè, una persona può essere davvero capace di fare... questo? - lui non ne sapeva niente di illusioni e non poteva credere alle proprie orecchie - E come ci si può difendere da un attacco del genere?
A quanto sembra per ora l'unico modo per contrastare le illusioni, oltre a una sorta di immunità genetica che posseggono in pochi, è quello di assumere regolarmente una specie di pozione anti-illusione che la Vilvarin dovrebbe preparare a giorni dietro richiesta di Monique.
E bisognava dire che la cosa lo faceva sentire un po' meglio: insomma, la Vilvarin era praticamente un genio nel suo campo, quindi era sicuro che avrebbe realizzato la Pozione nel modo giusto, ed una volta assunta sarebbero stati fuori pericolo; potevano quindi proteggersi da qualsiasi piano malvagio l'altra Vireau avesse in mente.
Mi spiace... a quanto sembra la piccola Vireau è tutta suo padre quindi non esiterà a usare chiunque stia a cuore a Monique pur di colpirla... quindi me e di conseguenza te... Quale modo migliore di costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole tenendo prigioniero il suo cuore?
Non è certo colpa tua - replicò Lucas alzando le spalle - E nemmeno di Monique... anzi, mi dispiace tanto per lei. Sembra quasi che vogliano prenderla tutti di mira, dev'essere una sensazione orribile.
Aggiunse, preoccupandosi di tutti tranne che di se stesso, il classico Tassorosso in questo senso e non ci si poteva fare nulla. Le baciò i capelli e sospirò appena, cercando i suoi occhi per perdercisi dentro e farla sorridere con quell'espressione delle labbra che a lei tanto piaceva.
A cosa vuoi passare ora... all'ex alunno o alla premonizione?
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da Tisifone » 25/10/2012, 13:03
Accoccolata tra le braccia di Lucas qualsiasi cosa perdeva di importanza e anche le notizie più brutte venivano stemperate dal calore e dall'amore che l'uomo emanava. Era stato per questo che Tisifone aveva deciso di affrontare l'argomento spinoso dei nemici che si stagliavano al loro orizzonte preferendo il pavimento al letto per evitare tentazioni. E ti pareva che non fosse colpa mia...
Oh Mio Signore perdonate la mia impudenza...
Rispose in una inconsapevole imitazione dello spettacolo che Julie le aveva offerto in negozio, con voce fintamente dispiaciuta e spaventata per il morso che lui le aveva dato mentre un lampo di desiderio attraversava il suo sguardo. Rimase in silenzio un attimo, giusto quello che le serviva per tornare in sè e appellare la carta dei tarocchi su cui tremolante era rimasta l'immagine di Veronique. L'aveva conservata a posta, sistemandola insieme alle altre in una sorta di altare magico, perché nessuna descrizione sarebbe stata così dettagliata da permettergli di individuare immediatamente il pericolo in mezzo alla folla.
In effetti non ha un'espressione molto rassicurante.
Un sorriso ironico si dipinse sul viso della Divinante sentendo quello che alle sue orecchie suonava come un eufemismo.
Poco rassicurante? Così la offendi.
Commentò quindi sarcastica, prima di spiegare cosa quella strega fosse capace di fare grazie alla sua dote di creare illusioni.
Lei è capace di fare... cosa?! - alla reazione giustamente sconvolta di Lucas, Tisifone reagì stringendogli con forza la mano e annuendo mestamente con il capo - Ma dici sul serio? Cioè, una persona può essere davvero capace di fare... questo?
A quanto sembra si - confermò cercando di scacciare le immagini apocalittiche che le si stavano affacciando alla mente - Io mi sono trovata per sbaglio dentro a un'illusione e ti posso assicurare che è una sensazione molto spiacevole- disse, soprapensiero, ricordando come si fosse sentita strana nel sapere di essere all'interno della Foresta Proibita e allo stesso tempo vedere una cascata immersa in una foresta lussureggiante.
E come ci si può difendere da un attacco del genere?
Le chiese Lucas dimostrando di essere una persona pratica e lei gli rivelò l'esistenza di un antidoto che la Vilvarin probabilmente avrebbe preparato da li a poco.
La dovremo prendere ogni volta che lasciamo il Castello... E speriamo che non abbia spiacevoli effetti collaterali.
Mormorò velata dal senso di colpa che palesò poco dopo chiedendo scusa al compagno per averlo trascinato in quella situazione potenzialmente pericolosa.
Non è certo colpa tua. E nemmeno di Monique... anzi, mi dispiace tanto per lei. Sembra quasi che vogliano prenderla tutti di mira, dev'essere una sensazione orribile.
Tisifone si concesse un piccolo sbuffo rassegnato che si tramutò quasi subito in un sorriso speculare a quello che illuminava il viso del ragazzo, per poi allungare leggermente il collo e posargli un bacio dolce e pieno d'amore sulla guancia.
Io ti dico che qualcuno potrebbe usarti come una pedina in una guerra che non ti riguarda, costringendoti a fare cose che non faresti mai e la prima cosa che fai è preoccuparti di come si sente Monique - riassunse brevemente, per poi dargli un altro bacio, questa volta a fior di labbra - Ti amo Lucas Turner...
Gli sussurrò sulle labbra, meravigliandosi ancora una volta di quanto il suo uomo incarnasse davvero il prototipo dell'angelo altruista.
A cosa vuoi passare ora... all'ex alunno o alla premonizione?
Bè direi alla premonizione visto che a questo punto temo che possa riguardare noi due non solo come Insegnanti... - scelse controvoglia, prendendo un enorme respiro e puntando lo sguardo davanti, teoricamente verso il caminetto, in pratica perso nel nulla - Ho avuto un colloquio molto interessante con la Signorina O'Neill in cui ha confessato di avermi mentito nell'ultimo compito che ho assegnato, ha provato a dar fuoco al mio ufficio e ha dimostrato di essere neutra rispetto alla Piromanzia - che in gergo voleva dire "non portata" - e io sono caduta in trance, trascinata dalla forza dirompente delle fiamme che avrebbe dovuto interrogare lei.
Per quanto strano poteva apparire il modo con cui aveva articolato la risposta, non era casuale: Tisifone infatti aveva ritenuto opportuno sfruttare quel momento per mettere il Prefetto dei Tassorosso a conoscenza di eventi che avevano interessato direttamente una studentessa della sua Casata.
Da quello che mi ha raccontato la Signorina O'Neill, la premonizione recita "Seme del male, dolore infinito" e, considerato che il responso delle fiamme era "amore tormentato" il destinatario è una coppia... - fece una pausa per dare a Lucas la possibilità di formulare eventualmente delle ipotesi - Gli scenari possibili sono tre - continuò, maledicendo il suo dono per averle fatto avere una generica premonizione e non una profezia - O qualcosa di malvagio si sta per abbattere su una coppia all'interno del Castello - e visto il suo incontro con Julie la sicurezza di non essere direttamente coinvolta che aveva ostentato con Monique veniva meno - Oppure a scuola circola una persona così potenzialmente crudele da poter portare un dolore infinito alla persona amata... Peccato che difficilmente la cattiveria è circoscritta a un unico ambito.
Fece una piccola pausa, umettandosi le labbra quasi secche, mostrando una palese resistenza ad andare avanti in quella sorta di spiegazione.
Il terzo scenario...bè è che qualcuno di noi - inteso come chiunque vivesse a Hogwarts - darà alla luce una sorta di progenie del male.
E in un gesto istintivo e inconsapevole, Tisifone portò la mano libera ad accarezzarsi il ventre.
In ogni caso.. - disse alcuni secondi dopo come riprendendosi da riflessioni profonde - ... dobbiamo vigilare con più attenzione sui nostri studenti giusto per cercare di evitare di trovarci tra qualche anno ad avere a che fare con un nuovo Voldemort...
Per quanto il suo intento nell'essere così catastrofica era quello di sdrammatizzare un po' la situazione, mentre pronunciava il nome del Signore Oscuro si rendeva conto che una parte di lei non considerava totalmente assurdo un evento di quel tipo.
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Tisifone
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2012-10-27 15:37:29 |
Lucas |
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