La sveglia era appena suonata per la Draghessa russa, la notte prima aveva fatto fatica ad addormentarsi per fare un ricapitolamento di alcune materie, aveva pure ripassato e ricopiato gli appunti di Storia della Magia così da ridarli a Peter e da non avere problemi col professore. La sua unica fortuna, quella sera, era stata che il suo amico era così pignolo da segnarsi pure le cose che non erano inerenti al suo anno e quindi lei aveva appunti completi. Tornando a quella mattina però: si era cacciata giù dal letto tra mille imprecazioni, aveva fretta, era in ritardo. Alle volte le sembrava di essere il bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, effettivamente il regalo migliore per lei poteva essere una grandissima sveglia da collo. Aveva messo la divisa alla bene e meglio -ovvero i bottoni messi sfasati e la cravattina da stringere- ed era riuscita a darsi una tirata di trucco - si ultimamente guardava pure quello, il trucco - i capelli erano inguardabili e mentre scendeva le scale semovibili della scuola si metteva le scarpe, con quel tacco che la rialzava, ed infine aggiustava l'abbottonatura della camicietta mettendola dentro la gonna. Correva, come sempre, ritardataria cronica. Passò frettolosamente le mani tra i capelli per sistemarli. Sul muso un gran sorriso nonostante il ritardo, nonostante continuasse ad avere l'animo malinconico.
Lunedì 10 Aprile Ore 10.01
Era finalmente arrivata all'auditorium, davanti a lei Caroline Priscilla ed Ariel, le aveva viste qualche volta a lezione e in giro per l'istituto, forse le aveva pure viste insieme e dall'abbraccio che si erano scambiate le due aveva intuito che fra di loo doveva esserci un legame d'amicizia. Se non andava errato erano di due casate diverse quindi in tutto di tre nel gruppo nessuna di loro faceva parte della stessa casata. Ricambiò il sorriso di Ariel e poi fece un cenno verso l'altra ragazzina andando infine a schiudere le rosee labbra - Buon giorno! - Accennò un saluto forse nel tentativo di non mostrarsi dura come era solita fare per i corridoi. Le seguì poi all'interno dell'auditorium dove davanti ai suoi occhi si palesò Robyn che ovviamente lei vide solo per terza. Non lo aveva mai visto prima di allora, forse aveva sentito vociferare qualcosa su di lui, sull'essere il pupillo della Vireau e, come i fatti dimostravano, un bel ragazzo, fortuna che la Russa non era tipo da imbrodarsi tra le giuggiole.
Bentrovate! Robyn Laars... Tu dovresti essere Ariel, dico bene?
Ariel Jiménez, piacere di conoscerti!
Poi abbiamo Caroline Priscilla
In persona, ma tutti mi chiamano Cappie!
Ed infine Viktorie, promosso?
Priviet! Vik se preferisce! - Il tono era abbastanza solare, in quei giorni stava cambiando modo di vedersi, di percepire le cose e di affrontarle, forse per un certo qual verso aveva deciso di smetterla di rimanere nel suo piccolo antro buio e tempestoso e forse il suo corvo di fiducia ne sarebbe stato contento.
Come penso vi abbia accennato la vostra Coordinatrice, sapete benissimo chi sono e cosa ci faccio qui. Il mio compito è insegnarvi qualche nuova tecnica di canto, qualche trucco per migliorare e darvi dei pareri sul vostro talento. Prima di cominciare, ci sono domande?
Ci stava riflettendo e abbastanza seriamente, infondo non voleva interrompere in un secondo momento quando Ariel la anticipò e con una domanda che forse forse le stava gironzolando tra i neuroni impolveriti.
Volevo sapere che tipo di allenamento avevi in mente per noi... seguiremo tutte lo stesso percorso oppure userai con ciascuna di noi un'impostazione diversa?
Infondo la domanda aveva senso logico, era logica e giusta quindi non potè far altro che guardare Ariel e donarle un dolce sorriso in supporto alla sua domanda. Lei, a differenza delle altre, non aveva ancora fatto un allenamento, aveva fatto solo il provino con Estelle e con non pochi intoppi poichè lei stessa, seppur spigliata, aveva trovato qualche difficoltà a modulare la voce come era solita fare. Attese quindi il responso di Robyn così da poter andare avanti con l'allenamento e vedere di che cosa si trattasse.
Il momento delle presentazioni si concluse in tempi molto brevi. Non bisognava essere nervose con lui, o comportarsi maniera troppo impostata. Sorrise ad ognuna di loro invitandole a mettersi a loro agio, dandogli del "tu" e parlando francamente esponendo tutti quanti i dubbi che correvano nelle loro menti sveglie ed attente. Mentre diceva tutto ciò, iniziò ad incamminarsi verso il palco dell'Auditorium, facendo cenno al trio di seguirlo senza indugi. Arrivato sopra, ad attenderlo sopra un leggio c'erano dei fogli di pergamena contenenti alcune informazioni che si era preparato preventivamente la sera prima, dove all'interno erano scritte tutte le info raccolte dai documenti riservati del coro fornitigli da Monique. Evidentemente le tre cantanti avrebbero voluto fare più o meno tutte la stessa domanda, per questo la colombiana, mostrandosi come portavoce del gruppetto improvvisato, palesò il suo quesito, accompagnata da Caroline Priscilla e Viktorie che, più attente, attesero il responso del ragazzo.
Volevo sapere che tipo di allenamento avevi in mente per noi... seguiremo tutte lo stesso percorso oppure userai con ciascuna di noi un'impostazione diversa?
Giusto. Non vi lascerò ulteriormente sulle spine! Allora, avvicinatevi pure, risponderò immediatamente, dopo di che, vi farò io qualche domanda per vedere se ho eseguito correttamente questi appunti...
Calmo e riflessivo distribuì tre sgabelli alle giovani, tenendone uno per sé, sedendosi ed iniziando a sfogliare un secondo quelle pergamene. Già che c'era, si tolse anche la giacca, trovando la temperatura del posto abbastanza calda da permettergli di stare solo in dolcevita. Non appena il trio si fosse messo composto e sistemato, avrebbe ripreso a parlare illustrando il percorso in serbo per loro.
Fino ad oggi vi siete concentrate maggiormente su un allenamento tecnico statico, almeno, questo è ciò che mi ha detto la vostra Coordinatrice. - Le fissò per capire se avessero compreso le sue parole, poi, specificò ancora - In altre parole, avete tenuto conto del vostro stile, della vostra capacità vocale basilare ed avete provato canzoni che potreste rendere al 100%, dico bene? - Era certo che annuissero tutte e tre, alla fine la Maestra non aveva certo motivo di mentirgli, inoltre il coro si gestiva un poco da sé, calcolando i vari impegni della Vireau ed Estelle era Vice da troppo poco tempo - Mi preme informarvi che come addestramento ci siamo, è giusto. Non vi preoccupate, non avete fatto alcun passo falso, ma la vostra Coordinatrice mi ha chiaramente fatto capire che vuole un cambiamento, una fortificazione naturale, un nuova maestria, ed io sono stato incaricato di darvi tutto ciò, nei limiti delle mie possibilità, ovviamente.
Prima di proseguire, stette bene attento che lo stessero seguendo nel ragionamento e non si fossero perse per strada; in tal caso, avrebbe rispiegato tranquillamente la faccenda fino a quel punto, specificando che ancora non aveva preso il discorso dal punto di vista più tecnico ma solo teorico. La reale spiegazione del percorso stava per giungere e non dovevano fare altro che aprire bene le orecchie e prepararsi psicologicamente a quella piccola importante prova alla quale Robyn Laars le avrebbe sottoposte entro poco tempo.
Il percorso che seguirete è univoco nell'intento, ma completamente diverso nella pratica. So che Ariel è molto brava nel canto melodico, ha un po' paura di spronare la voce ed "urlare" ed è ancora poco sciolta. Caroline Priscilla, tu hai uno stile punk con derivazioni dal pop-rock e dall'alternative, stai ancora lavorando molto però sulla melodia. Viktorie, da parte tua so meno di loro, per via della tua presenza al coro da poco, ma Monique fornendomi il tuo fascicolo e la tua domanda di ingresso mi ha sottolineato le tue preferenze canore, ovvero la lirica musicale tratta dal filone epic e gothic metal. Per quanto riguarda i difetti non ho però abbastanza fonti quindi se mi illuminassi tu su quelle che sono secondo te le lacune più grosse, te ne sarei grato. Fino a qui, almeno per Jiménez e O'Neill, potete confermare?
Professionale, preciso, conciso e serio. Quando si trattava di svolgere un lavoro con argomento la musica e quando si trattava di soddisfare le richieste della sua Maestra, Robyn diventava l'immagine stessa della determinazione e della fermezza. Aveva bisogno di capire bene se quello che aveva per le mani era tutto oppure le ragazze avessero ancora qualche dettaglio da aggiungere per far si che il suo lavoro da assegnare loro fosse il più adatto e adeguato possibile. Nel frattempo, il suo occhio clinico si soffermava su alcune parti del corpo delle giovani, individuando l'estensione del collo di Ariel, alcuni piccoli calli sulle dita delle mani di Cappie e la figura sinuosa e sfilata di Viktorie, analizzando di conseguenza altre tematiche interne dell'addestramento che non ci avrebbe messo molto ad esporre.
Ariel, hai un collo alto, dunque corde vocali più strette e lunghe... Saresti così gentile da farmi un urlo medio alto, per favore? ... Cappie, per caso ti interessi alla chitarra? Ho notato i segni sulle dita, prendine una e fammi un paio di accordi semplici. Vik, hai gambe magre e un taglio degli occhi accattivante, sei brava a ballare? Fammi vedere qualcosa, muoviti un po' avanti...
Solare e allegra come sempre, Ariel ricambiò il saluto della Dragargenteo con un sorriso amichevole, ben decisa a sfruttare quelle sessioni di allenamento per conoscere meglio la ragazza: con Cappie naturalmente il problema non si poneva visto che ormai non solo si conoscevano da tempo, ma erano anche diventate amiche; la Tassetta si era confidata con lei riguardo a Devo, e la Grifondoro dal canto suo le aveva rivelato di stare con Zephyr quando ancora non si sapeva ad Hogwarts, una rivelazione che, all'attuale, non avrebbe più avuto senso ormai visto che si facevano vedere pubblicamente insieme - con grande orgoglio della Jiménez che si sentiva tremendamente fortunata a poter camminare mano nella mano col Corvonero. Non prese sotto braccio l'amica perché non voleva far sentire Viktorie esclusa - lei sempre così sensibile ai sentimenti altrui anche quando magari agli altri nemmeno importava cosa facesse o meno - così si limitò ad affiancare la Tassa ed entrare insieme a lei e alla Draghessa in Auditorium visto che di sicuro lo spazio era talmente ampio da farle camminare tutte e tre insieme: lì, le ragazze incontrarono Robyn, l'apprendista di Monique Vireau che le avrebbe allenate; non avendo partecipato all'apertura del negozio di Typhon e Alexis, Ariel ignorava la bravura del loro nuovo insegnante, ma era comunque sicura che se la loro Coordinatrice l'avesse scelto, allora doveva essere per forza un fuoriclasse. Dopo le presentazioni, molto brevi e informali, Ariel si ritrovò a fare un po' da portavoce al gruppo, visto che fu l'unica a porre effettivamente una domanda a Robyn supportata comunque dagli sguardi della Dragargenteo e di Caroline Priscilla, che evidentemente volevano ottenere da lui la medesima risposta.
Giusto. Non vi lascerò ulteriormente sulle spine! Allora, avvicinatevi pure, risponderò immediatamente, dopo di che, vi farò io qualche domanda per vedere se ho eseguito correttamente questi appunti...
Una volta sul palco, ciascuna di loro si sedette su uno sgabello: Ariel accavallò le gambe per stare più comoda e si posò le mani in grembo, mantenendo la schiena ben dritta perché sapeva che una postura corretta non solo faceva bene al corpo, ma permetteva anche una migliore fuoriuscita della voce.
Fino ad oggi vi siete concentrate maggiormente su un allenamento tecnico statico, almeno, questo è ciò che mi ha detto la vostra Coordinatrice. In altre parole, avete tenuto conto del vostro stile, della vostra capacità vocale basilare ed avete provato canzoni che potreste rendere al 100%, dico bene?
Annuì a quelle parole, potendole confermare senza problemi almeno per quanto la riguardava: certo, a lei la Vireau aveva fornito anche dei testi e degli spartiti di canzoni che, a detta di Ariel, erano fuori dalla sua portata, ma era pur vero che primo, non le aveva mai chiesto di cantare niente del genere ma solo di studiarne accordi, parole e melodia, e secondo, l'autostima della Jiménez sulle proprie capacità poteva anche essere leggermente parziale e ben poco obiettiva su quanto effettivamente potesse rendere.
Mi preme informarvi che come addestramento ci siamo, è giusto. Non vi preoccupate, non avete fatto alcun passo falso, ma la vostra Coordinatrice mi ha chiaramente fatto capire che vuole un cambiamento, una fortificazione naturale, un nuova maestria, ed io sono stato incaricato di darvi tutto ciò, nei limiti delle mie possibilità, ovviamente.
Una nuova maestria... quindi imparare qualcosa di diverso dal proprio mondo artistico? Quella ipotesi fece un po' paura ad Ariel, che sì, sapeva bene di dover andare fuori dai propri schemi migliorare, ma al tempo stesso temeva di non esserne all'altezza: amava la musica più di ogni altra cosa, ma sarebbe bastato a farla arrivare dove voleva, di condurla all'eccellenza?
Il percorso che seguirete è univoco nell'intento, ma completamente diverso nella pratica. So che Ariel è molto brava nel canto melodico, ha un po' paura di spronare la voce ed "urlare" ed è ancora poco sciolta.
Nuovamente, annuì mesta a quelle parole, non potendo non confermarle: il suo incubo peggiore - e peraltro ricorrente - era di trovarsi di fronte ad un pubblico a cantare una canzone potente di voce, di sentimenti, con note alte e vibranti... e stonare. Stonare in modo così palese e plateale da essere derisa dal pubblico, dall'orchestra, persino dai compagni; quella paura insita nel suo cuore le impediva di spingere la voce oltre un certo livello, nel timore di non saperla controllare, ed evidentemente questo Monique Vireau l'aveva capito molto bene - ma d'altronde l'aveva sentita cantare, aveva ascoltato in prima persona quanto per lei parlare, vivere e percepire la musica fosse naturale come respirare, perciò non se ne sarebbe potuta stupire.
Caroline Priscilla, tu hai uno stile punk con derivazioni dal pop-rock e dall'alternative, stai ancora lavorando molto però sulla melodia. Viktorie, da parte tua so meno di loro, per via della tua presenza al coro da poco, ma Monique fornendomi il tuo fascicolo e la tua domanda di ingresso mi ha sottolineato le tue preferenze canore, ovvero la lirica musicale tratta dal filone epic e gothic metal. Per quanto riguarda i difetti non ho però abbastanza fonti quindi se mi illuminassi tu su quelle che sono secondo te le lacune più grosse, te ne sarei grato.
Era curiosa di ascoltare la risposta di Viktorie, un po' perché i generi che piacevano alla Draghessa lei li conosceva poco, e sarebbe stato dunque un ottimo modo per imparare qualcosa di nuovo, ed un po' perché con la sua risposta avrebbe conosciuto lei in prima persona come cantante, secondo il giudizio personale della ragazza ovviamente.
Fino a qui, almeno per Jiménez e O'Neill, potete confermare?
Annuì semplicemente, per la terza volta, a quella domanda, quasi ad aver paura di far uscire la voce: Robyn si stava dimostrando molto disponibile e gentile, in effetti faceva molta meno paura della Vireau, ma lei si sentiva un po' in soggezione lo stesso, come sempre quando si trattava di mostrare le proprie capacità - l'amichevole era stata un'eccezione, e solo grazie al potere di Melia anche se questo Ariel non poteva minimamente immaginarlo.
Ariel, hai un collo alto, dunque corde vocali più strette e lunghe... Saresti così gentile da farmi un urlo medio alto, per favore?
Non rispose subito a quella richiesta, lasciando prima che Robyn si rivolgesse alle sue compagne e solo dopo fissandolo un po' stranita, più che altro perplessa.
Vuoi che faccia... un urlo?
Non una nota, aveva parlato proprio di urlo, come quelli che si facevano per paura, ad esempio, o quando non si riusciva a contenere la propria gioia: attese che l'altro le confermasse la sua richiesta prima di schiarirsi la voce e, ancora leggermente interdetta, lasciarsi andare ad un urlo come da lui richiesto, piuttosto alto nel tono e non troppo prolungato. Si sentiva un po' stupida in verità, ma non avrebbe mai discusso con lui, che all'effettiva era ora un suo superiore, i suoi metodi d'insegnamento.[/tahoma]
Ariel era più splendida che mai mentre la salutava sorridendole e dandole dei baci sulla guancia, com'erano solite fare quando le due ragazze si incontravano. E come poterle dare torto? Lei stessa sarebbe stata al settimo cielo se avesse avuto un ragazzo come Zephyr ad amarla e supportarla in tutto ciò che faceva. Quando anche Viktorie giunse infine di fronte all'Auditorium, Cappie la salutò con un gesto della mano e un breve sorriso, un saluto ben diverso da quello che avrebbe rivolto solitamente ai nuovi arrivati: la vecchia Caroline Priscilla sembrava essere stata sostituita da una nuova, più triste e malinconica certo, ma anche più riflessiva e ponderata nel suo modo di agire e pensare. Se questo fosse un bene per lei, la Tassorosso avrebbe avuto ancora tanto tempo per scoprirlo: per ora, la giovane strega si limitò ad essere contenta che il loro Coro si stesse ingrandendo con l'aggiunta di una nuova arrivata e sperava in fondo, in cuor suo, di poter stringere un bel rapporto d'amicizia con lei, esattamente come aveva fatto con tutte le altre componenti del gruppo.
Giusto. Non vi lascerò ulteriormente sulle spine! Allora, avvicinatevi pure, risponderò immediatamente, dopo di che, vi farò io qualche domanda per vedere se ho eseguito correttamente questi appunti...
Si erano presentate tutte e tre a Robyn, il ragazzo che le avrebbe aiutate quel giorno a migliorare le loro qualità canore. La tassetta non aveva la minima idea di che genere di rapporto intercorresse fra lui e la loro Vicepreside, ma ricordava perfettamente la figura dell'ex-pirata, apparso qualche anno prima ad una festa in maschera dove aveva cantato per la prima volta di fronte all'intera Hogwarts. E cavolo se ci sapeva fare col canto! La giovane strega aveva lasciato che fosse la sua amica rosso-oro a porre la domanda che in fondo tutte e tre si stavano chiedendo: che tipo di allenamento speciale avrebbero dovuto seguire? Robyn non le tenne troppo sulle spine. Dopo essersi sistemate sui rispettivi sgabelli, il ragazzo iniziò a parlare, spiegando loro il tipo di esercizi che avevano svolto fino a quel momento e ciò che avrebbero fatto invece insieme a lui quello stesso giorno.
Fino ad oggi vi siete concentrate maggiormente su un allenamento tecnico statico, almeno, questo è ciò che mi ha detto la vostra Coordinatrice.In altre parole, avete tenuto conto del vostro stile, della vostra capacità vocale basilare ed avete provato canzoni che potreste rendere al 100%, dico bene?
Cappie annuì insieme ad Ariel a quelle parole, chiedendosi dove volesse andare a parare Robyn col suo discorso.
Mi preme informarvi che come addestramento ci siamo, è giusto. Non vi preoccupate, non avete fatto alcun passo falso, ma la vostra Coordinatrice mi ha chiaramente fatto capire che vuole un cambiamento, una fortificazione naturale, un nuova maestria, ed io sono stato incaricato di darvi tutto ciò, nei limiti delle mie possibilità, ovviamente.
E in che modo dovremmo fortificarci?
Chiese incuriosita, non riuscendo a trattenersi dal porre quella domanda al ragazzo: le cose sembravano farsi più interessanti e, vuoi che Robyn la metteva a suo agio, vuoi che la tassetta non era più costretta a sentire lo sguardo di ghiaccio della Vireau su di sè, facendola sentire in colpa, quella sorta di lezione extra la stava entusiasmando pian piano, nonostante ancora la ragazza non sapesse cosa esattamente avrebbe dovuto fare.
Il percorso che seguirete è univoco nell'intento, ma completamente diverso nella pratica. So che Ariel è molto brava nel canto melodico, ha un po' paura di spronare la voce ed "urlare" ed è ancora poco sciolta. Caroline Priscilla, tu hai uno stile punk con derivazioni dal pop-rock e dall'alternative, stai ancora lavorando molto però sulla melodia. Viktorie, da parte tua so meno di loro, per via della tua presenza al coro da poco, ma Monique fornendomi il tuo fascicolo e la tua domanda di ingresso mi ha sottolineato le tue preferenze canore, ovvero la lirica musicale tratta dal filone epic e gothic metal. Per quanto riguarda i difetti non ho però abbastanza fonti quindi se mi illuminassi tu su quelle che sono secondo te le lacune più grosse, te ne sarei grato. Fino a qui, almeno per Jiménez e O'Neill, potete confermare?
Cappie annuì vigorosamente a quella domanda, lanciando un'occhiata prima ad Ariel e poi alla Draghessa, chiedendosi che cosa ne pensassero loro di tutta quella faccenda. Ci sarebbe stato tempo però per poter commentare tutto quanto: Robyn infatti riprese a parlare subito dopo, chiedendo a ciascuna delle sue allieve un compito diverso da assolvere.
... Cappie, per caso ti interessi alla chitarra?
Si, ogni tanto mi esercito nel suonarla ma...come hai fatto a capirlo?
Ho notato i segni sulle dita, prendine una e fammi un paio di accordi semplici.
La Tassorosso annuì, alzandosi e andando a prendere una chitarra acustica dagli strumenti che stavano esposti lì in Auditorium, utilizzati soprattutto durante le esercitazioni. In realtà la tassetta voleva cercare di imparare a suonare la chitarra elettrica e questo suo desiderio era aumentato dopo aver visto Typhon Seal, durante l'amichevole, suonare in maniera a dir poco perfetta, almeno per lei, Jump, lasciandola esterrefatta e a bocca aperta. Prima di iniziare a fare qualsiasi cosa, la ragazza attese che l'amica Ariel portasse a termine il suo esercizio, incoraggiandola con lo sguardo e ascoltando la potenza vocale insita nell'urlo che aveva appena lanciato. Era un esperimento davvero strano quello che stava chiedendo loro Robyn, ed era convinta di non essere l'unica a pensarlo. In ogni caso, Cappie scacciò fuori quei pensieri mentre accordava la chitarra così come le aveva insegnato Vergil a fare, iniziando a suonare gli accordi base, quelli che aveva più impressi nella memoria e che sapeva fare meglio [Talento(A): 13].
Va bene così?
Aspettò che Robyn le rispondesse, prima di passare ad osservare l'esercizio che avrebbe svolto la loro compagna, incitandola benevolmente con un sorriso.
Dai Vik, ora tocca a te!
Aveva pronunciato il suo nome in un diminutivo, un'abitudine che non si era mai tolta nel tempo, neanche ora che la sua spensieratezza e la sua solarità sembravano essersi spente all'ombra della scomparsa di suo padre. Cappie non sapeva se la draghessa avrebbe accettato quell'incoraggiamento da parte sua, sperava soltanto che la ragazza lo prendesse come un tentativo per sciogliere il ghiaccio fra la nuova arrivata e le due "veterane" del Coro.
Non si stava mostrando difficile od ostica. Era riuscita a mostrarsi solare come era giusto sentirsi in quei giorni. Mancava poco alle vacanze e lei non vedeva l'ora di partire, di vedere Mosca, di farvi ritorno, di visitare l'Irlanda. Per quell'anno si prospettavano grandi piani. Mille idee le volteggiavano per la mente ed infondo se da un lato aveva appreso di quell'allenamento come un "non sei abbastanza brava" dall'altro aveva iniziato a pensare che era una buona scusa per farsi delle amiche in più e non rinchiudersi nella sua stretta cerchia di Draghi e Corvi.
Giusto. Non vi lascerò ulteriormente sulle spine! Allora, avvicinatevi pure, risponderò immediatamente, dopo di che, vi farò io qualche domanda per vedere se ho eseguito correttamente questi appunti...
Queste erano state le parole di Robyn che pareva aver attirato le due compagne come fosse miele e loro fossero api. Si strinse nelle spalle seguendolo e poi, portatasi sul palco si sarebbe poi seduta sullo sgabello esattamente come le altre due. Accavallò le gambe e le fece inclinare leggermente verso destra così da sistemare in diagonale. Le mani si unirono intrecciando le dita per poggiarsi poi sul ginocchio sinistro.
Fino ad oggi vi siete concentrate maggiormente su un allenamento tecnico statico, almeno, questo è ciò che mi ha detto la vostra Coordinatrice. In altre parole, avete tenuto conto del vostro stile, della vostra capacità vocale basilare ed avete provato canzoni che potreste rendere al 100%, dico bene?
Non battè ciglio, lei era relativamente da poco nel coro, non più di pochi mesi, non aveva voce in capitolo. Lasciò rispondere alle altre due, lei , in un certo qual senso, era ancora grezza, argilla sporca da lavare e plasmare per il meglio. Sorrise a quel pensiero, fu istintivo, neanche se ne accorse. Adrizzò la schiena in attesa delle parole di Robyn in risposta ai gesti delle due compagne.
Mi preme informarvi che come addestramento ci siamo, è giusto. Non vi preoccupate, non avete fatto alcun passo falso, ma la vostra Coordinatrice mi ha chiaramente fatto capire che vuole un cambiamento, una fortificazione naturale, un nuova maestria, ed io sono stato incaricato di darvi tutto ciò, nei limiti delle mie possibilità, ovviamente.
E in che modo dovremmo fortificarci?
Non ebbe manco il tempo di provare a dire nulla che vi fu un diretto botta e risposta tra Robyn e la Tassa, era quasi divertita e tutto stava procedendo per il meglio. Lei aveva partecipato a pochi allenamenti, rispetto alle altre, ed ovviamente i metodi della Vireau non la infastidivano troppo, anzi, proprio come il giorno in cui le fu detto che era stata presa nel coro, lei pensava che la Francese era un ottima insegnante ed i suoi modi di fare la spronavano a ricercare la propria perfezione che, ovviamente ancora mancava.
Il percorso che seguirete è univoco nell'intento, ma completamente diverso nella pratica. So che Ariel è molto brava nel canto melodico, ha un po' paura di spronare la voce ed "urlare" ed è ancora poco sciolta. Caroline Priscilla, tu hai uno stile punk con derivazioni dal pop-rock e dall'alternative, stai ancora lavorando molto però sulla melodia. Viktorie, da parte tua so meno di loro, per via della tua presenza al coro da poco, ma Monique fornendomi il tuo fascicolo e la tua domanda di ingresso mi ha sottolineato le tue preferenze canore, ovvero la lirica musicale tratta dal filone epic e gothic metal. Per quanto riguarda i difetti non ho però abbastanza fonti quindi se mi illuminassi tu su quelle che sono secondo te le lacune più grosse, te ne sarei grato. Fino a qui, almeno per Jiménez e O'Neill, potete confermare?
Non si era stupida più di tanto che il "nuovo" insegnante avesse così tante informazioni anche se, forse, non erano tutte e non erano complete. Infondo, come pupillo della Cordinatrice era giusto che le avesse ed erano informazioni sicuramente neccessarie allo svolgimento di quell'allenamento.
Ariel, hai un collo alto, dunque corde vocali più strette e lunghe... Saresti così gentile da farmi un urlo medio alto, per favore? Vuoi che faccia... un urlo? - La Grifa chiese solo questo prima di cacciare l'urlo come richiestole. Forse forse non le sarebbe stato tanto difficile tirare fuori la voce in futuro. Non ci si soffermò molto, infondo non era un compito per lei che, forse per differenza di carattere, non avrebbe problemi ad alzare la voce.
Il nuovo istruttore si rivolse poi a Caroline Priscilla e lei, tranquillamente rimase in ascolto della botta e risposta fra i due fin tanto che, anche per lei, arricò la richiesta di Robyn. Ho notato i segni sulle dita, prendine una e fammi un paio di accordi semplici.
Sorrise appena nel sentire la compagna strimpellare qualche nota, la chitarra non era di certo il suo campo, anche se, sicuramente, avrebbe gradito saperla suonare. Chissà, magari avrebbe trovato con lei un punto d'accordo.
Vik, hai gambe magre e un taglio degli occhi accattivante, sei brava a ballare? Fammi vedere qualcosa, muoviti un po' avanti... - Ecco il suo compito, deglutì appena soffermandosi a pensare sul cosa fare e come farlo. Non era un genio dell'improvvisazione, magari per gli altri i suoi erano spettacolini improvvisati ma lei li aveva già premeditati da tempo e attendeva solo il momento giusto. la sua testa divenì un groviglio di pensieri sconnessi che si ripetevano e talvolta non arrivavano neanche alla fine -Dai Vik, ora tocca a te! - A scuoterla fu l'incitamento della Tassa che pareva ben disposta a supportarla, forse perchè più anziana nel coro lo vedeva come una sorta di "dovere", onere, o forse solo per carattere e voglia di far conoscienza con l'ultimo, pessimo, acquisto del coro.
Scrollò infine le spalle prima di alzarsi. Aveva pensato pure sul far partecipare le due, ma infondo, non avrebbe rispettato la richiesta di Robyn poichè non sarebbe stata improvvisazione ma bensì coreografia a quel punto. Si decise e cominciò da prima ad ondeggiare un pò per prendere confidenza con la stanza e le persone al suo interno, oltre che con la sensazione di goffaggine che la pervadeva essendo l'unica a ballare e senza musica. Piano piano cercò di lasciarsi andare. di muovere le mani ed il corpo in movimenti fluidi, delicati, forse oleosi, cercando quindi di non inciampare o simili creando così una spigolosità di movimenti. Non sapeva realmente che stava facendo, prima si muoveva verso destra, poi faceva una piroetta, muoveva i fianchi, insomma, sembrava di vedere una bambina al suono di chissà quale dolce melodia o canzone di vecchio cartone. Quando infine sentì che così poteva bastare semplicemente e lentamente si fermò andando a ricercare con lo sguardo Robyn, prima di andarsi a sedere.
La sua era una mezza presa di posizione, forse un po infastidita di essersi sentita goffa e quindi ridicola. - Andava bene? - domanda posta più di routine che di vero interesse. Attese quindi, come le altre, il responso del pupillo della Vireau. Null'altro poteva fare e avrebbe fatto in quel preciso istante.
[tahoma]Urli, accordi di chitarra, danza improvvisata: tutto nei piani di Robyn Laars, o almeno era nei suoi piani cercare di smuovere le tre ragazze. Ariel aveva decisamente un'indole troppo contenuta, Caroline Priscilla voleva mettersi alla prova ma ricercava la tecnica, mentre infine Viktorie aveva un corpo slanciato ed un carattere turbolento ma non era ancora capace di rapportarlo del tutto al coro e all'ambiente musicale. Le prove che il ragazzo diede loro servivano per capire quanto si potessero spingere in là, quanto potessero uscire dagli schemi, dal loro ancora piccolo bozzolo artistico per poi sventolare delle ali da farfalle sgargianti e variopinte, ognuna con colori e sfumature diverse, nuove, speciali. Il primo turno fu della colombiana Jiménez, la quale alzandosi in piedi si schiarì la voce divenendo nel contempo rossa come un peperone maturo. Esattamente come aveva ipotizzato Robyn, l'urlo che emise non solo mostrava una potenza vocale degna delle attenzioni che Monique aveva riversato negli appunti destinati al proprio Apprendista, ma lasciava intendere che grazie ad un lavoro intenso sulla propria autostima e sulla sicurezza, Ariel sarebbe potuta davvero divenire una risposta aggressiva al talento solitamente ostentato dalla Cyprus.
Molto molto bene Ariel, siediti pure. Terrò i commenti più precisi per dopo, adesso passiamo alla tua collega Tassorosso...
Attese che la ragazzina prendesse la chitarra classica, imbracciandola mettendosi infine comoda, seppur dimostrasse leggera ansia e nervosismo. Le dita scorrevano sulle corde inesperte ma salde, capaci di tenere note non complesse ma basilari, fondamentali. Ormai Robyn aveva un orecchio per la musica molto sviluppato e sapeva anche comprendere quando una persona era portata per uno strumento. Caroline Priscilla aveva indubbiamente bravura e carisma anche nell'ondeggiare con le spalle e la testa mentre strimpellava, per quanto il ragazzo fosse sicuro che nemmeno lei se ne accorgesse mentre lo faceva. Sorrise appena alla conclusione dell'esibizione, annuendo quand'ella gli chiese il permesso di alzarsi di nuovo per rimettere a posto la chitarra. Una volta tornata allo sgabello, gli chiese un parere approssimativo ma valeva lo stesso discorso di Ariel, con calma e tutto alla fine.
Va bene così?
Tutto al termine, comunque posso dirti che è tutto positivo. Avanti Viktorie, è il tuo turno...
Ballare, muovere il corpo senza nemmeno un accompagnamento musicale: difficilissimo, complesso all'inverosimile per chi non danzava di professione e probabilmente quello era proprio il caso della Draghessa, la quale una volta messasi distante dalle compagne, ci mise qualche secondo a realizzare adeguatamente i movimenti da fare per non risultare sciocca o incapace. In realtà a Robyn non interessava nulla della tecnica, della bravura nel ballo, non voleva di certo che lei imparasse la danza moderna, ma voleva capire se il movimento del suo corpo fosse un richiamo al ritmo, se guardandola cioè ad una persona potesse venire in mente una musica mentale da accostare in sottofondo ed infatti così fu. La russa aveva gambe toniche, un sedere sodo, una schiena dritta ma elastica e uno sguardo accattivante. Da quel poco sentito a suo proposito da parte della Vireau, la potenza vocale non era ancora dalla sua, ma a tutto si poteva porre rimedio, per esempio grazie ad un ottimo ballo carismatico durante l'esibizione canora. Tutto faceva spettacolo e scalpore nella musica, bisognava soltanto individuare il modo per farlo provocare da ognuna di loro tre.
Andava bene?
Ok, prima di risponderti direi che posso passare a commentare per bene tutte quante! Ariel, a quanto pare al momento sei in grado di tenere senza sforzo cinque ottave e con sforzo medio le sei ottave, giusto? Bene... Forse possiamo arrivare allo step successivo: sei ottave come fosse elementare, sette ottave con sforzo. L'urlo, o per meglio dire "urletto", nascondeva in sé un'energia soffocata dal tuo stato d'animo e se ami la musica devi lasciare andare quell'energia, lo devi fare per lei, altrimenti non raggiungerai mai i tuoi limiti, non li conoscerai mai... E sarebbe un peccato, credimi. Parlando di Cappie, te la cavi piuttosto bene, sai scivolare con grezza eleganza lungo lo strumento ed è una dote che adoro nelle rocker! Quello che ti manca però è la scioltezza, mantenere accordi più o meno complessi senza nemmeno farci caso, per poi passare a saperne gestire di davvero difficili, ma una cosa per volta. Viktorie, scusami se ti ho messa in imbarazzo, ma almeno adesso posso affermare con certezza che... Ti sai muovere! Ci sono ancora molti progressi da fare ma hai una base di partenza ottima e secondo me, lavorandoci sopra, sapresti tranquillamente alimentare il desiderio delle masse di ballare o comunque di oscillare il capo, una ricca soddisfazione per ogni artista che si rispetti, credimi.
Una volta esposte le proprie idee, Robyn si allontanò momentaneamente la propria postazione, arrivando fino al tavolino sul quale aveva appoggiato una valigetta di pelle nera, contenente diversi spartiti musicali magici di diverso tipo, ognuno con un genere differente. Aveva già pensato a cosa assegnare per tutte e tre, anzi, forse più per le prime due perché la Draghessa ancora non la conosceva a dovere, ma adesso che l'aveva vista in azione si poteva definire piuttosto sicuro della scelta effettuata.
Tornato nuovamente dalle giovani promesse, posò per terra davanti ad ognuna uno spartito diverso, sul quale c'era scritto il titolo del brano. Gli spartiti contenevano le note scritte, con gli appunti per la corretta esecuzione. Non sarebbe stato un addestramento facile, ma non aveva nemmeno mai detto il contrario. Forse avrebbe notato segni di disapprovazione o preoccupazione una volta finito di spiegare l'esercizio, ma in cuor suo era convinto che un giorno l'avrebbero mentalmente ringraziato, perché soltanto andando verso nuovi universi di consapevolezza musicale si poteva raggiungere la perfezione in ciò che invece era più adatto e giusto per loro.
Adesso statemi bene ad ascoltare. Al termine della mia spiegazione vi potrete considerare automaticamente congedate e da lì, libere di odiarmi. Posando la bacchetta sugli spartiti davanti a voi, partirà una determinata canzone. Tale canzone voglio che venga preparata da voi e che impariate a cantarla al meglio delle vostre capacità entro due settimane. Ogni canzone non è affatto collegata alle canzoni che di solito ascoltate, preparate o gradite, o almeno credo... Cominciando dalla Grifondoro, vi illustrerò nel dettaglio cosa voglio da voi.
Sentirai dall'inizio che la cantante è una che la voce la tira fuori con estremo vigore. Durante questo brano ci sarà un punto in cui urlerà musica, un nesso perfetto tra un urlo liberatore e una strofa musicale. Ebbene, voglio che tu in quel pezzo, che sono certo individuerai subito, ci metta tutta te stessa, tutta. Potrai scegliere se esibirti davanti a me da sola o con anche le altre, ma desidero tu metta tutto l'impegno possibile, ci conto.
Il fatto che tale urlo raggiungesse le sette ottave... Beh, quel dettaglio preferì tenerselo per sé...
Qui ci troviamo decisamente sul genere vintage, cara tassetta! Di per sé la canzone non è troppo difficile ma... Attenzione, come potrai notare il tuo spartito è appositamente per chitarra. Il tuo compito più difficile? Cantarla bene come la cantante e inserirci anche l'accompagnamento musicale fatto da te. Due settimane... Secondo me ce la puoi fare senza dubbi, magari qualche sforzo, ma sei qui per migliorare, dico bene?
In questa canzone non solo c'è il top della musica country ma carisma a fiumi e tutti gli spunti per far ballare il pubblico. Viktorie, cantarla non è difficilissimo anche se ammetto che dovrai mettercela tutta per trasformarti in una che se la tira all'infinito e sa di essere il meglio sulla faccia del pianeta, dovrai crederci per far credere chi ti sente. Questo fa parte del tuo addestramento: interpretazione teatrale del brano ed ovviamente... Un balletto adeguato al brano, un ballo allegro, sereno, spontaneo che induca chi ti guarda ad unirsi alla festa, l'abbigliamento lo lascio a te, stupiscimi!
Presero il proprio spartito, forse guardandolo stranite, perplesse, preoccupate, chi poteva dirlo con esattezza? Robyn era sicuro che Monique non avesse mai dato loro dei compiti del genere, proprio perché prima di una simile impresa bisognava lavorare sulla tecnica e la base, lei in questo non poteva avere alcuna rivale. La Cyprus però stava affilando gli artigli più che mai e così la Vice Preside si era convinta a lasciare spazio al proprio Apprendista per dare una scossa diversa alle componenti del coro, sapendo che se fosse andata a buon fine, avrebbe potuto concludere lei trovando un terreno già morbido e possibilmente fiorito di nuovi talenti e nuove prospettive di competizione e chissà, magari anche vittoria.
Direi che questo è tutto. Durante ogni pomeriggio, dalle 15:00 alle 17:00 mi troverete qui disponibile per aiuti e consigli. Credo che fuori stiano aspettando le altre tre del secondo gruppo, sareste così gentili da informarle che possono entrare subito, quando uscite? Grazie infinite, allora, buon allenamento e coraggio, vi prometto che osserverete risultati sorprendenti. A domani!
Le osservò allontanarsi, chiedendosi distrattamente cosa stessero pensando in quel momento e quante gliene stessero dicendo di cattiveria. D'altronde allontanare così tanto qualcuno dal proprio stile musicale significava metterlo molto in difficoltà. Ciò che era "complesso" le avrebbe aiutate a migliorare il "facile", il sicuro, non chiedeva loro che capissero subito quel concetto, avrebbe preteso altrimenti una forse eccessiva maturità da parte delle ragazze. Poteva soltanto sperare che la seconda parte dell'addestramento le aiutasse a raggiungere quella consapevolezza, per lui da tempo assimilata. Adesso invece, era il turno di Miyabi, Brianna ed Elisabeth.[/tahoma]
Spoiler:
L'entrata nella role per il secondo gruppo è libera. Chiedo cortesemente al primo gruppo di non impiegare più di tre-quattro giorni per una ad uscita.
La timidezza: gran bella fregatura. Di sicuro lo era per Ariel, che anche per effettuare un compito semplice come quello richiesto da Robyn, ovvero urlare, senza intonare note o altro, urlare e basta, diventava immediatamente rossa, desiderando scomparire come inghiottita dal terreno: certo, conosceva bene Cappie e dunque con lei non si sentiva nemmeno troppo a disagio... ma Viktorie era ancora un'estranea per lei, e non voleva fare brutte figure di fronte ad una sua compagna di Coro, mentre Robyn, beh, il discorso per lui era ancora più serio perché si trattava di qualcuno scelto appositamente dalla Vireau, e dunque dalle doti canore spiccate; quanto sarebbe stato ancora più umiliante fare una pessima figura di fronte a lui? Per questo l'urlo che fece secondo le sue direttive, pur eseguito nel tentativo, da parte della colombiana, di tirare fuori la sua potenza vocale, riuscì comunque un po' strozzato, quasi tirato così da non essere eccessivo, e tutto per la paura di stonare, ovviamente.
Molto molto bene Ariel, siediti pure. Terrò i commenti più precisi per dopo, adesso passiamo alla tua collega Tassorosso...
Annuì a quelle parole, rimettendosi seduta sullo sgabello con lo sguardo basso e gli occhi socchiusi, cercando di calmare i battiti furiosi del proprio cuore: aveva detto "molto molto bene", ma lo pensava davvero? E se dentro il ragazzo si fosse messo a ridere di lei, della sua timidezza, della paura di esporsi? Serrò le palpebre con forza per impedire al pessimismo di prendere il sopravvento, concentrandosi sugli accordi di chitarra che Caroline Priscilla stava eseguendo: a lei pareva che l'amica fosse stata molto brava, in verità, ma non se ne intendeva molto di strumenti musicali e dunque le sarebbe stato difficile dire quanto il proprio parere potesse risultare competente; anche per lei il loro nuovo "coach" non disse molto, limitandosi a rassicurarla che i commenti sarebbero stati positivi, e passò alla Dragargenteo che dovette invece muoversi, danzare senza musica. Ariel si chiese cosa avrebbe fatto al posto suo, a parte morire seduta stante per la vergogna, rispondendosi che in fondo spesso, durante la doccia, si metteva a ballare accarezzata dal getto dell'acqua calda, mentre la musica esplodeva nella sua mente... ma un conto era la doccia, un conto era lì davanti a tutti; non alzò lo sguardo sulla compagna, lei al posto suo non avrebbe voluto che qualcuno a parte Robyn la osservasse, perciò le diede il medesimo rispetto anche se non richiesto. Invidiò comunque il suo coraggio, perché anche con lo sguardo basso ed ora nuovamente aperto, riusciva a vedere sul pavimento come la sua ombra si stesse muovendo, segno che Viktorie stava danzando come richiesto, chiedendo alla fine un parere a Robyn che sembrava finalmente pronto per i commenti più estesi.
Ok, prima di risponderti direi che posso passare a commentare per bene tutte quante!
Si costrinse a rialzare lo sguardo e a posarlo sul ragazzo, respirando molto lentamente per trattenere l'ansia che sembrava in procinto di farle venire un attacco isterico.
Ariel, a quanto pare al momento sei in grado di tenere senza sforzo cinque ottave e con sforzo medio le sei ottave, giusto? - annuì a quella semplice domanda, ritenendo saggio non aprire bocca visto che non era sicura del proprio autocontrollo - Bene... Forse possiamo arrivare allo step successivo: sei ottave come fosse elementare, sette ottave con sforzo.
C-Come?!
Sgranò gli occhi a quelle parole, non riuscendo ad impedirsi quell'esclamazione sorpresa, subito dopo la quale si portò una mano alla bocca, premendo le dita contro le labbra quasi a volersi riprendere da sola per quell'uscita non prevista: sette ottave... raggiungere le sette ottave, ma era completamente fuori di testa! Non si sentiva assolutamente in grado di arrivare a note del genere, quella così dotata era Barbara, di certo non lei! E tuttavia non disse nulla, spostando la mano dalla bocca solo quando fu sicura che da essa non sarebbe più uscito alcun suono, ed abbassò lo sguardo come a volersi scusare per l'esclamazione precedente.
L'urlo, o per meglio dire "urletto", nascondeva in sé un'energia soffocata dal tuo stato d'animo e se ami la musica devi lasciare andare quell'energia, lo devi fare per lei, altrimenti non raggiungerai mai i tuoi limiti, non li conoscerai mai... E sarebbe un peccato, credimi.
Lasciò che Robyn parlasse anche delle altre, chiudendosi nel suo bozzolo personale: aveva compreso che si era trattenuta durante l'urlo, avrebbe dovuto immaginarlo comunque, e sapeva che se solo avesse avuto più coraggio sarebbe riuscita a tirare fuori più voce, a darle più potenza e a rendere più speciale le proprie canzoni... ma sette ottave era troppo, non poteva farcela, lei non ci credeva. Rialzò lo sguardo su Robyn solo quando sentì il ragazzo muoversi, ed osservò i suoi movimenti fino a che non le venne posato di fronte, a terra, uno spartito nuovo, che la Grifondoro studiò con aria titubante.
Adesso statemi bene ad ascoltare. Al termine della mia spiegazione vi potrete considerare automaticamente congedate e da lì, libere di odiarmi.
Una premessa che alla Grifa non piacque per niente, perché se potevano arrivare ad odiarlo allora significava che quegli spartiti celavano guai, grossi e giganteschi guai.
Posando la bacchetta sugli spartiti davanti a voi, partirà una determinata canzone. Tale canzone voglio che venga preparata da voi e che impariate a cantarla al meglio delle vostre capacità entro due settimane.
Due settimane di studio per una canzone, senza contare le altre prove col coro, le lezioni, i compiti, la preparazione per i M.A.G.O., i suoi doveri da Assistente del professor Trigger, e il tempo che avrebbe voluto dedicare a Zephyr, da passare insieme... va bene che all'epoca non era nel Coro, a differenza sua, ma come aveva fatto Alexis Parker, Assistente prima di lei e studentessa con mille e più impegni, a conciliare tutto? A lei pareva davvero impossibile.
Ogni canzone non è affatto collegata alle canzoni che di solito ascoltate, preparate o gradite, o almeno credo... Cominciando dalla Grifondoro, vi illustrerò nel dettaglio cosa voglio da voi.
Spostò velocemente lo sguardo su Robyn, sentendo lo stomaco contrarsi in uno spasmo fastidioso e rimanendo perfettamente immobile mentre lui spiegava cos'avesse in mente per lei.
Sentirai dall'inizio che la cantante è una che la voce la tira fuori con estremo vigore. Durante questo brano ci sarà un punto in cui urlerà musica, un nesso perfetto tra un urlo liberatore e una strofa musicale. Ebbene, voglio che tu in quel pezzo, che sono certo individuerai subito, ci metta tutta te stessa, tutta. Potrai scegliere se esibirti davanti a me da sola o con anche le altre, ma desidero tu metta tutto l'impegno possibile, ci conto.
Preferì non commentare quelle parole, anche perché non avrebbe saputo cosa dire, e lasciò che fosse lui ad usare la bacchetta per dare il via alla canzone: chiuse gli occhi per concentrarsi meglio sulla melodia, anche se due cose furono chiare fin da subito. La prima, era che quella canzone decisamente non era parte del suo genere musicale preferito, per quanto dovette ammettere che le piaceva l'energia trasmessa dalle parole e dalla musica; la seconda... era che non sarebbe mai stata in grado di cantarla in quel modo, con quella forza che le faceva vibrare le corde dell'anima, con quella sicurezza che mostrava una tecnica vocale perfetta. Per quanto riguardava l'urlo di musica di cui parlava Robyn, su quello evitò anche di soffermare il proprio pensiero, o avrebbe finito per riconsegnare la spilla da Musicante in quell'esatto momento. Ancora una volta, mentre Robyn faceva ascoltare e spiegava alle compagne cosa volesse da loro, la Grifondoro si chiuse nei suoi pensieri: come poteva davvero credere, il ragazzo, che lei potesse cantare a quel modo? Insomma, ammettendo per un secondo che riuscisse ad arrivare a prendere tutte le note, urlo compreso... non era certo quello a fare la canzone, quanto l'energia vibrante che aveva percepito per tutto il tempo, quella che le aveva fatto accapponare la pelle: in due settimane come avrebbe mai potuto imparare a trasmettere emozione in quel modo? E cosa sarebbe accaduto se non ci fosse riuscita, avrebbe deluso lui ed il Coro, magari anche la Vireau? Ci teneva, teneva alla musica, teneva a migliorare le proprie capacità, ma quello... quello le sembrava un salto troppo grosso da effettuare, soprattutto in un tempo così ristretto: prese lo spartito senza guardare Robyn in faccia, non volendo che lui leggesse la sua preoccupazione negli occhi verdi in cui era così facile comprendere il suo stato d'animo; si sarebbe impegnata, ovviamente, fino a farsi sanguinare la gola se fosse stato necessario, ma onestamente la riteneva una battaglia persa in partenza.
Direi che questo è tutto. Durante ogni pomeriggio, dalle 15:00 alle 17:00 mi troverete qui disponibile per aiuti e consigli. Credo che fuori stiano aspettando le altre tre del secondo gruppo, sareste così gentili da informarle che possono entrare subito, quando uscite?
Annuì distrattamente a quella domanda, sicura che tanto Cappie avrebbe sicuramente potuto riferire quel messaggio alle loro compagne: lei aveva momentaneamente perso ogni traccia di voce.
Grazie infinite, allora, buon allenamento e coraggio, vi prometto che osserverete risultati sorprendenti. A domani!
Lo ringraziò con un inchino del capo, scendendo dallo sgabello e stringendosi al petto il nuovo spartito da studiare: sentiva le lacrime pizzicarle gli angoli degli occhi, lacrime di rabbia per la propria incapacità di reagire al meglio di fronte ad una nuova sfida e di credere di potercela fare... mai come in quel momento sentiva il proprio pessimismo schiacciarla, e si rese conto che c'era una sola persona in grado di farla sentire meglio, una persona che, più degli altri, riusciva a leggerle l'anima.
Ci... ci vediamo a cena.
Sussurrò alla Tassorosso accanto a sé, sorridendo lievemente e in modo forzato, visti i suoi pensieri e non certo perché ce l'avesse con lei, alla Dragargenteo prima di affrettarsi ad allontanarsi da lì, lasciando appunto a Cappie il compito di avvertire le altre tre Musicanti che potevano entrare: mai giornata al Coro, escludendo l'arrivo della Cyprus, ovviamente, era risultata per lei tanto pesante e negativa.
Aveva cercato di supportare Ariel con lo sguardo, conoscendo bene la potenza vocale dell'amica sebbene non comprendesse appieno le sue reali capacità, come invece avevano fatto Robyn o la Vireau. Quando era arrivato il suo momento, aveva semplicemente fatto ciò che le era stato chiesto, senza scervellarsi troppo sul da farsi nè su come poter fare bella impressione di fronte all'ex-pirata. In fondo, le sue conoscenze in fatto di chitarra si fermavano alle cose più semplici e basilari, quelle che poi dimostrò alle sue compagne e all'apprendista di Monique. Una cosa, di sicuro, era stata fatta involontariamente: lasciarsi pervadere dal ritmo delle sue stesse note, quelle che aveva strimpellato con un po' di fatica, certo, ma che le erano già entrate nel sangue, battendo a tempo il piede e muovendo ritmicamente la testa. Una volta concluso l'esercizio, la sua curiosità esplose in una semplice domanda, mentre gli occhi verdi si posarono meccanicamente sulla figura di Robyn in attesa della sua risposta.
Tutto al termine, comunque posso dirti che è tutto positivo. Avanti Viktorie, è il tuo turno...
Si limitò a fare un cenno d'assenso col capo, prima di fissare il proprio sguardo su Viktorie e incoraggiarla a parole ad eseguire il suo esercizio. Troppo concentrata, quindi, ad osservare in che modo la Draghessa avrebbe eseguito il suo compito, Cappie non si rese conto del silenzio dietro il quale si era rinchiusa l'amica Grifondoro, preoccupata oltre ogni dire sulla sua esibizione e sulle sue capacità. Se la tassetta avesse potuto leggerle la mente, l'avrebbe strattonata con vigore per farle uscire fuori dalla testa simili sciocchezze e magari l'avrebbe anche sfidata ad una gara di urli, solo per dimostrarle quanto lei fosse in grado di superarla e anche con facilità. Invece, il suo sguardo era stato catturato dalle movenze della Udinov che, pur senza musica, si stava dimostrando capace di utilizzare il proprio corpo in una danza che solo lei poteva sentire in quel momento. Alla fine della sua performance, la Tassorosso si permise un applauso, sinceramente colpita dal modo di fare della Dragargenteo: lei non avrebbe mai potuto permettersi di essere tanto capace a muoversi, forse perchè erano più le volte che inciampava e cadeva di quelle che riusciva a stare in piedi.
Ok, prima di risponderti direi che posso passare a commentare per bene tutte quante!
La giovane strega si mise dritta con la schiena, ascoltando per bene le impressioni e i consigli che Robyn stava elargendo loro per migliorarle in vista della prossima sfida con la Cyprus. Ariel avrebbe dovuto, letteralmente, cacciare fuori la voce, riuscendo in questo modo a tener testa alla sua avversaria più temibile nel Coro americano.
Parlando di Cappie, te la cavi piuttosto bene, sai scivolare con grezza eleganza lungo lo strumento ed è una dote che adoro nelle rocker!
Be'...grazie!
Quello che ti manca però è la scioltezza, mantenere accordi più o meno complessi senza nemmeno farci caso, per poi passare a saperne gestire di davvero difficili, ma una cosa per volta.
Ricevuto. Mi dovrò impegnare di più!
Le parole di Robyn non l'avevano messa in agitazione nè scoraggiata: conosceva perfettamente i propri limiti ed era solo per mancanza di un buon istruttore e di tempo che non era ancora riuscita a fare i progressi che avrebbe voluto, almeno con la chitarra. Certo, aveva assillato Vergil di insegnarle tutto ciò che sapeva, ma il ragazzo non poteva stare dietro ad una quindicenne che, ogni qual volta lo vedeva, aveva degli impressionanti sbalzi ormonali. Per sua fortuna, il Tassobello era all'oscuro di quelle sue oscure pulsazioni e si era limitato semplicemente ad aiutarla per quanto gli era stato possibile. Una volta finito di esporre il proprio giudizio anche con Viktorie, l'ex-pirata si allontanò un attimo, prendendo da una valigetta una serie di spartiti e posizionandoli per terra di fronte alle tre studentesse, uno per ognuna di loro. La giovane tassetta si chinò quasi immediatamente, prendendo il suo e fissando il pentagramma con le piccole note segnate su di esso.
Adesso statemi bene ad ascoltare. Al termine della mia spiegazione vi potrete considerare automaticamente congedate e da lì, libere di odiarmi.
Era davvero tanto difficile l'esercizio che voleva proporre loro? No, Cappie dubitava che il ragazzo fosse capace di assegnare qualcosa che andasse oltre le loro capacità. Lo aveva visto e sentito cantare qualche anno prima e in questo momento, di fronte a lei, le dava un senso di fiducia totale nei suoi confronti: probabilmente, sarebbe stato un compito difficile da portare a termine, ma calibrato per ognuna di loro.
Posando la bacchetta sugli spartiti davanti a voi, partirà una determinata canzone. Tale canzone voglio che venga preparata da voi e che impariate a cantarla al meglio delle vostre capacità entro due settimane. Ogni canzone non è affatto collegata alle canzoni che di solito ascoltate, preparate o gradite, o almeno credo... Cominciando dalla Grifondoro, vi illustrerò nel dettaglio cosa voglio da voi.
Cappie si limitò ad annuire, ascoltando la spiegazione che stava dando Robyn della canzone assegnata ad Ariel e fissando finalmente in volto l'amica: per un attimo, le sembrò che la Grifa stesse poco bene o, per meglio dire, che fosse andata completamente nel pallone. Avrebbe voluto consolarla in qualche modo, farle capire che non c'era bisogno di preoccuparsi, ma quando la canzone partì, la Tassorosso rimase immobile e impietrita, catturata dalla potenza vocale della donna che stava cantando e, anche, dalla musica di accompagnamento, un genere che lei apprezzava tantissimo. Come avrebbe potuto supportarla, quando lei stessa trovava estremamente difficile un esercizio del genere? Per un attimo, dubitò che Robyn avesse veramente capito quali erano le loro effettive potenzialità, ma le bastò lanciargli un'occhiata per rimangiarsi subito quel pensiero: tutti loro avevano sentito Ariel cantare durante la sfida ed era stata, a decisione unanime, semplicemente strabiliante. Poteva farcela, doveva solo tirar fuori la grinta.
Qui ci troviamo decisamente sul genere vintage, cara tassetta! Di per sé la canzone non è troppo difficile ma... Attenzione, come potrai notare il tuo spartito è appositamente per chitarra.
Già...quindi, cosa dovrei fare?
Il tuo compito più difficile? Cantarla bene come la cantante e inserirci anche l'accompagnamento musicale fatto da te. Due settimane... Secondo me ce la puoi fare senza dubbi, magari qualche sforzo, ma sei qui per migliorare, dico bene?
Annuì un po' titubante alle parole del ragazzo, non sapendo ancora bene che cosa esattamente avrebbe dovuto suonare e cantare nè con quale difficoltà. Per togliersi ogni dubbio, la Tassorosso colpì subito con la punta della bacchetta il proprio spartito, ascoltando la melodia orecchiabile ed estremamente vintage che ne stava uscendo fuori. La voce della cantante non le dava problemi, in fondo si avvicinava molto ai suoi toni, ma era la perfetta armonia fra musica suonata e cantata che la spaventava: non aveva ancora provato a cantare seriamente una canzone suonata da lei, non quando sembrava capace solamente di strimpellare qualche nota una volta ogni tanto, quando nessuno poteva sentirla ed infastidirsi per le sue prove. Tuttavia, se Ariel poteva arrivare a cantare con delle tonalità tanto alte, lei poteva mettercela tutta e provare a coordinare la sua voce e le sue mani per portare a termine il proprio compito. Mentre ascoltava anche l'ultima canzone, quella assegnata alla Udinov, una strana idea balenò nella mente della Tassorosso: e se fosse riuscita a suonare anche la canzone di Ariel? Forse, poteva essere un bell'esercizio per entrambe o magari anche solo un modo per aiutarla ad esprimersi al meglio. Era convinta che la Grifa non avrebbe dimostrato di fronte a lei la timidezza che invece l'assaliva quando era su un palcoscenico, per questo sperava che la sua idea potesse darle una mano. Tuttavia, prima di poter fare qualsiasi cosa, avrebbe dovuto chiedere maggiori informazioni a Robyn.
Direi che questo è tutto. Durante ogni pomeriggio, dalle 15:00 alle 17:00 mi troverete qui disponibile per aiuti e consigli. Credo che fuori stiano aspettando le altre tre del secondo gruppo, sareste così gentili da informarle che possono entrare subito, quando uscite?
Certo, nessun problema! Le informerò io, non appena uscita da qui.
Si offrì spontanea la tassetta, cogliendo l'occasione di poter rivolgere la propria domanda a Robyn e quindi, in seguito, di salutare le sue amiche che attendevano probabilmente tutte e tre fuori dall'Auditorium.
Grazie infinite, allora, buon allenamento e coraggio, vi prometto che osserverete risultati sorprendenti. A domani!
Ehm...Robyn, posso farti una domanda?- disse, avvicinandosi un po' di più al ragazzo non appena le sue due amiche si fossero allontanate da lì, fissando preoccupata la Grifondoro per il tono con il quale l'aveva salutata- Credi che, se mi allenassi tanto, sarei in grado di poter suonare con la chitarra la canzone che hai assegnato ad Ariel? Mi piacerebbe poterla suonare mentre lei canta, a dire il vero, ma non sono sicura di riuscire a fare entrambe le cose in due settimane! Però, sarei disposta ad imparare anche in più tempo se necessario, quindi...mi rimetto a te!- La Tassorosso stava dimostrando non solo la propria volontà di migliorarsi al 100%, ma anche il desiderio di aiutare un'amica, cosa fra l'altro normale visto che fino ad ora Cappie era rimasta la supporter del gruppo e altro non avrebbe dovuto fare, se non aiutare i propri compagni a dare il meglio di sè sia durante le prove che durante le sfide. Attese quindi la risposta di Robyn, negativa o positiva che fosse, prima di congedarsi da lui con un ringrazimento e dirigersi verso le porte dell'Auditorium.
Ellie! Miya! Brianna! Robyn vi sta aspettando dentro, ragazze! Non vi preoccupate, sa il fatto suo ed è molto bravo a spiegare. Buona fortuna!
Con queste parole la tassetta salutò le altre ragazze del Coro, adempiendo al suo dovere prima di correre verso la Sala Grande alla ricerca del suo migliore amico per fargli un resoconto dell'intera giornata.
Vista la scadenza del tempo limite per le risposte di uscita, confermo la possibilità per Miyabi, Elisabeth e Brianna di cominciare il loro turno di gioco. Ricordo che l'entrata è completamente libera ma successivamente bisognerà attenersi per l'ordine di risposta a quello di ingresso nella role.
Era stata la prima ad arrivare di fronte all'Auditorium, le cui porte erano ancora chiuse visto che probabilmente le tre compagne di coro erano ancora dentro: non era sicura del perché lei si trovasse lì... non era nemmeno sicura del perché non avesse ancora chiesto di uscire dal coro, in realtà, né del perché la professoressa Vireau continuasse a tenerla, seppur come supporter ora, all'interno del gruppo; chi mai avrebbe potuto supportare lei, visto come stava? Il regalo da parte di Ethan del gattino nero, Kuro-chan, aveva risollevato un poco il morale di Miyabi, che infatti ora riusciva a dormire una notta intera senza svegliarsi di soprassalto, urlando e piangendo, ma di sicuro non era abbastanza; seguiva le lezioni e faceva i compiti, come sempre, si sforzava di fare domande e badava a come si vestiva, indossando sempre per bene la divisa e portando persino il polsino bianco e la collana col ciondolo che l'amico le aveva regalato, quasi fosse un vezzo tutto femminile... ma era come se un alone di apatia l'avvolgesse costantemente, impedendole di vivere la vita come prima. Era come se un velo nero filtrasse ogni sua percezione, tutto ciò che la circondava, e glielo mostrasse come sfocato, lontano, grigio: sì, la vita sembrava aver perso i suoi colori, e la Grifondoro che una volta, di fronte a quelle porte chiuse, sarebbe stata impossibile da tener ferma per l'agitazione - trovandola magari intenta a fare su e giù di fronte all'ingresso con le mani contorte l'una sull'altra - ora pareva una statua d'immobilità con lo sguardo perso nel vuoto.
Quando le sue compagne, Brianna ed Elisabeth, arrivarono, la ragazzina alzò lo sguardo su di loro e riuscì ad incurvare le labbra in un lieve sorriso, ma esso non raggiunse gli occhi che, nel loro viola ametista, rimasero spenti ed inespressivi: non dovettero attendere molto, comunque, prima che le porte dell'Auditorium si aprissero, facendo uscire da esse le tre ragazze che avevano provato prima di loro; di queste, Miyabi conosceva bene solo Ariel, per l'essere nella stessa Casata, mentre quella con Cappie era, purtroppo, un'amicizia superficiale - non avevano mai avuto modo di approfondirla; di Viktorie conosceva solo il nome, ma non aveva alcuna importanza perché, in ogni caso, salutò tutte e tre nello stesso modo, con quel micro-sorriso che scomparve quasi subito. No, decisamente non era in grado di fare conversazione, non lo era più da mesi, ormai.
Ellie! Miya! Brianna! Robyn vi sta aspettando dentro, ragazze! Non vi preoccupate, sa il fatto suo ed è molto bravo a spiegare. Buona fortuna!
Annuì in direzione della Tassorosso, riflettendo tra sé che si sarebbe diretta da Jorge, il suo migliore amico; se, però, una volta quel pensiero l'avrebbe portata a sorridere, ora attraversò distrattamente i suoi pensieri, come se non avesse alcuna importanza... e così era per la maggior parte delle cose, in effetti. Si mosse lentamente, voltando lo sguardo verso le porte ora aperte dell'Auditorium, e varcò la soglia senza provare nulla: ricordava la timidezza e lo spaesamento che l'avevano avvolta la prima volta che vi aveva messo piede, ma ora non sentiva più alcuna sensazione; d'altronde aveva anche smesso di cantare, perciò forse per lei quello era un luogo vuoto quanto il suo cuore. Si avvicinò a Robyn, che le stava aspettando, e fermatasi davanti a lui inclinò la schiena in avanti, così da porgergli un saluto formale e tipico della sua terra natia: un perfetto inchino giapponese.
Miyabi Fuyutsuki Stevens.
Si presentò in un sottile sussurro atono al ragazzo scelto dalla loro Coordinatrice per allenarle, spostandosi subito di lato cosicché anche Brianna ed Elisabeth potessero presentarsi: sapeva che non sarebbe stato facile con lei, perché al di là della sua bravura, o al contrario delle difficoltà vocali che poteva avere... Lei non aveva più la voce.