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da Kayleen » 03/02/2013, 11:04
Nel fare quella domanda a Mark riguardo al boccino d'oro, non pensava di certo di metterlo in imbarazzo. Eppure si trovò davanti un bambino improvvisamente rosso per la vergogna.
Io beh... alla mia prima lezIone di volo ho preso il boccino in 30 secondi, più del dovuto quindi... a parte che io non sono bravo ad afferrare le cose piccole e veloci. Penso che mi troverei bene con i bolidi. Sarebbe davvero fantastico essere cercatore ma... ma... ma IO NON SO PERCHE' IN VERITA' NON SONO BRAVO AD AFFERRARE IL BOCCINO. Pensavo che sarebbe stato un gioco da ragazzi ma mi sbagliavo...
Una volta conclusa la sua spiegazione, si rese conto che tutto quell'imbarazzo era assolutamente immotivato. Questo non significa nulla Mark.. Agli inizi si è tutti un po' imbranati, non è che tutti nasciamo talentuosi come Harry Potter! La storia infatti aveva loro insegnato che Harry Potter era stato uno dei pochi a riuscire ad entrare nella squadra di Quidditch fin dal suo primo anno di scuola, un caso più unico che raro. Alle persone comuni non succedeva invece nulla del genere, per ottenere ciò che volevano dovevano impegnarsi. Però se con i bolidi ti senti più a tuo agio, direi allora che quella è la tua strada: sarai un bravissimo battitore! Ma anche in quel caso, dovrai allenarti parecchio, farti molti muscoli e preparare i tuoi rilfessi in modo da riuscire a schivare e colpire le palle nello stesso momento!
Concluse, in tono incoraggiante e deciso. Il discorso passò quindi sul Lago Nero e sulle creature che vi vivevano: non che lei fosse informatissima, si basava più che altro sulle voci che giravano nei corridoi e che si trasmetteva di studente in studente, di generazione in generazione.
Davvero? Oh mamma... anche se sono un Grifondoro io non sono tranquillo all'idea di trovare una Piovra al Lago Nero,e pensare che in primavera avevo pensato di farmi un bagno!
Sai, non penso che la piovra arrivi mai a riva, ma a parte questo credo che sia assolutamente vietato farci il bagno, soprattutto perchè è molto freddo, anche in primavera. Ma se fossi in te, per essere sicura e se la cosa ti incuriosisce, chiederei qualche informazione in più alla nostra Vice Preside: lei sa praticamente tutto, ogni singola regola del castello, visto che lo dirige insieme alla Preside. Non sapeva se il Grifondoro aveva già conosciuto personalmente Monique Vireau e quella poteva essere un'ottima scusa per farlo.
Conclusa anche quella parte di discorso, si trovarono ad affrontare l'argomento "linee di sangue".
Oh... beh volevo sapere un po' la situazione a Hogwarts e fin'ora ho incontrato più NatiBabbani che purosangue o mezzosangue! Comunque anch'io sono un NatoBabbano. Solo io, la mia gemella Ferobecca e la mia sorella maggiore Alexia (medimaga all'ospedale San Mungo) siamo maghi: Ai miei genitori è venuto un colpo sapendo che tutti i loro figli avevano dei poteri magici!!!!!
Sì, in effetti i natibabbani sono piuttosto presenti a scuola, ma ci sono anche dei purosangue. Elisabeth Walker ad esempio, del terzo anno, lei è una purosangue in tutto e per tutto. La conosci? Fu lei la prima a venirle in mente, ma ce n'erano sicuramente degli altri. Ci credo! Io invece credo di essere l'unica maga in famiglia.. Crede, appunto, perchè ultimamente le sta venendo qualche dubbio anche riguardo a suo fratello maggiore. Che lavoro fanno i tuoi? Chiese infine: essendo babbani, facevano sicuramente un lavoro "normale", proprio come sua madre e suo padre.
Ormai il sole stava calando, l'atmosfera si era fatta più arancina e la luce stava lentamente scemando.
Scusa se ti faccio tante domande, ma me n'è venuta ora in mente una: tu mi hai detto poco fa che volevi entrare nella squadra di Quidditch, ma se non sbaglio tu sei una duellante... si può far parte di più gruppi extra-scolastici???
Penso proprio di sì! La domanda le fece venire il dubbio qualche istante, ma questo subito si dissolse nella sua mente. Non c'è nessun divieto esplicito a riguardo. Credo si possa fare parte di tutti i gruppi che si vuole, purchè questo non influisca troppo sul tuo andamento scolastico. C'è gente che, pur facendo parte del Coro della scuola, è anche iscritta al Club dei Duellanti! Ne conosceva molte di persone in quella particolare condizione.
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da Mark » 03/02/2013, 11:36
Questo non significa nulla Mark.. Agli inizi si è tutti un po' imbranati, non è che tutti nasciamo talentuosi come Harry Potter!
Harry Potter... Mark ne aveva sentito parlare ma non ne era sicuro. Cominciò a scavare nella sua mente e poi si ricordò qualcosa sull'argomento.
Harry Potter... se non sbaglio è esistito più di un secolo fa. Non vorrei sbagliarmi ma lui è stato quello che ha distrutto un certo Voldecosa o non so altro... giusto???
Poi tornarono sull'argomento Quidditch dove Kayleen tranquillizzò Mark
Però se con i bolidi ti senti più a tuo agio, direi allora che quella è la tua strada: sarai un bravissimo battitore! Ma anche in quel caso, dovrai allenarti parecchio, farti molti muscoli e preparare i tuoi rilfessi in modo da riuscire a schivare e colpire le palle nello stesso momento!
Il ragazzino era sovrappensiero. La sua compagna di casata aveva ragione. Ci volevano molti muscoli e dei riflessi niente male. Il Grifo del primo anno aveva almeno una di queste qualità? Forse aveva parzialmente tutte queste qualità o forse... o forse doveva ancora svilupparle. Tornò in sé e senza neanche rendersene conto rispose
Oh beh si... certo, piano piano riuscirò a sviluppare queste capacità
Sorrise. Il tempo era sempre stato il suo migliore amico e non l'avrebbe abbandonato proprio in quella fase della crescita. Poi tornarono sull'argomento "Lago Nero"
Sai, non penso che la piovra arrivi mai a riva, ma a parte questo credo che sia assolutamente vietato farci il bagno, soprattutto perché è molto freddo, anche in primavera. Ma se fossi in te, per essere sicura e se la cosa ti incuriosisce, chiederei qualche informazione in più alla nostra Vice Preside: lei sa praticamente tutto, ogni singola regola del castello, visto che lo dirige insieme alla Preside. Mark conosceva davvero bene la professoressa Vireau. Le chiedeva sempre un mucchio di domande...
Oh si la vicepreside... io le formulo sempre una marea di domande e sono sicuro che lei non ne può più
Eh già... Ma poi cambiarono discorso e arrivarono a quello dell'araldica
Sì, in effetti i natibabbani sono piuttosto presenti a scuola, ma ci sono anche dei purosangue. Elisabeth Walker ad esempio, del terzo anno, lei è una purosangue in tutto e per tutto. La conosci?
Chi era questa Elisabeth? Ah... si!! Mark guardò assente Kayleen e poi disse
Me ne hanno parlato in molti... da come la descrivono è davvero simpatica. Secondo te lo è?
Poco dopo arrivarono a parlare dei genitori
Beh... mia madre si chiama Rosaly Dawrant ed è una professoressa alle scuole medie dei babbani naturalmente, e mio padre che si chiama Antony Howpeen guida gli autobus. Non sono lavori davvero incredibili però... però sono lavori!
Poi con una certa curiosità chiese alla ragazza
I tuoi invece?
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da Kayleen » 05/02/2013, 18:56
Non era certo il primo e non sarebbe stato nemmeno l'ultimo a non conoscere Harry Potter e la sua storia. Lei stessa l'aveva imparata solo una volta arrivata ad Hogwarts, a furia di lezioni di Storia della Magia, prese in giro da parte dei compagni puro e mezzosangue e vecchi articoli di giornale appesi nelle bacheche della scuola. Del resto come poteva un babbano sapere cosa era successo in un altro mondo quasi cento anni fa?
Harry Potter... se non sbaglio è esistito più di un secolo fa. Non vorrei sbagliarmi ma lui è stato quello che ha distrutto un certo Voldecosa o non so altro... giusto???
A sentire quelle parole approssimative, gli rivolse un sorriso solidale.
Molti nostri compagni non sarebbero contenti di sentirti parlare in questo modo, sai? Harry Potter ci ha salvato da uno dei maghi oscuri più potenti della storia. Non era nelle sue intenzioni fare la maestrina, non era neppure in grado di farlo visto le sue conoscenze, ma tanto valeva per Mark conoscere un piccolo tassello di storia. Ma con il passare del tempo conoscerai la storia di Harry Potter a mena dito, te lo assicuro! Nessuno riesce a dimenticarselo, viene nominato continuamente da tutti. Che si preparasse anche lui a sorbirsi Harry Potter in tutte le salse!
L'argomento Harry Potter comunque chiamava Quidditch e su questo il concasata sembrava molto più sicuro.
Oh beh si... certo, piano piano riuscirò a sviluppare queste capacità
Questo è lo spirito giusto! Si vede che sei un Grifondoro! Fece un piccolo occhiolino in sua direzione, esprimendo tutto il suo spirito "patriottico": come tutti gli altri studenti, anche lei amava esaltare le caratteristiche della sua casata di appartenenza ed i suoi componenti.
Oh si la vicepreside... io le formulo sempre una marea di domande e sono sicuro che lei non ne può più
Sei proprio coraggioso allora! Non so in quanti oserebbero rompere le scatole alla Vireu in quel modo! Non perchè Monique non fosse una donna disponibile, ma era la Vicepreside ed era davvero difficile per lei poterla vedere come un appoggio. Se avesse potuto scegliere un adulto a cui rivolgersi in caso di problemi, lei avrebbe senz'altro scelto Tisifone, per quanto altrettanto austera, o Simon. Ma era questione di sensazioni e non si poteva questionare molto a riguardo.
Me ne hanno parlato in molti... da come la descrivono è davvero simpatica. Secondo te lo è?
Io non la conosco molto bene, ci ho fatto due chiacchiere solo qualche volta e mi è parsa simpatica! Ma non ti so dire molto altro, non ho avuto molte occasioni di parlare con lei da sola. Rispose sinceramente, mentre con la mano sinistra andava a prendersi i capelli per raccoglierli sulla spalla opposta.
Beh... mia madre si chiama Rosaly Dawrant ed è una professoressa alle scuole medie dei babbani naturalmente, e mio padre che si chiama Antony Howpeen guida gli autobus. Non sono lavori davvero incredibili però... però sono lavori!
Le faceva piacere conoscere qualcuno con dei genitori normali, un po' come lo erano i suoi. Lei e Mark in quel senso avevano parecchio in comune.
I tuoi invece?
I miei genitori hanno un ristorante vegetariano, lavorano entrambi lì. Sei mai stato in Galles?
Gli chiese infine, curiosa di sapere se il compagno avesse mai fatto un salto nella sua terra d'origine.
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da Mark » 05/02/2013, 21:45
Molti nostri compagni non sarebbero contenti di sentirti parlare in questo modo, sai? Harry Potter ci ha salvato da uno dei maghi oscuri più potenti della storia.Mark era imbarazzato. Aveva insultato la persona più importante del mondo magico senza volerlo. Si sentì un po' male: cosa succedeva se qualcuno avesse sentito le sue parole? Sperava che non successe niente perché non aveva la minima idea di chi fosse Harry Potter... Harry Potter... ma, ma lui aveva letto qualcosa sull'argomento, su un libro di scuola di sua sorella Alexia che ora era un'adulta. Certo! Probabilmente quelli erano i libri di testo di Hogwarts di sua sorella... ora tutto tornava: Colui-che-non-deve-essere-nominato... il suo ritorno, i pezzi della sua anima, gli Horcrux. Mark... d'estate, quando sua sorella era a casa, si immergeva in quei libri dove venivano raccontate le imprese del piccolo mago che era appartenuto a Grifondoro!!!!! Quindi rispose Oh mi dispiace tanto... io non volevo, ora mi ricordo. Mia sorella Alexia aveva un suo libro di scuola che secondo me era di Storia... ma parlava di Harry!!!! Oh cielo proprio io che d'estate rubavo i suoi libri per leggere del mago che occupa una parte della mia anima!!!!! Che mortificazione immensa era per il piccolo mago Persiano di nascita (con genitori inglesi e quindi di carnagione chiara) dimenticarsi del famoso Harry Potter. Dopo le mille scuse tornarono sull'argomento Quidditch Questo è lo spirito giusto! Si vede che sei un Grifondoro!Grazie!! Ne sono fieroIl Grifo sorrise orgoglioso. All'improvviso cambiarono di nuovo argomento e cominciarono a parlare della vicepreside Sei proprio coraggioso allora! Non so in quanti oserebbero rompere le scatole alla Vireu in quel modo!Mark non capiva quello che voleva dire Kayleen. La prof.ssa Vireau si era sempre mostrata gentile e disponibile con il piccolo mago. Veramente io ho trovato la Vireau davvero molto disponibile. Capisco che tu dici questo perché lei ha molto da fare... - pensò a quello che aveva appena detto e giunse ad una conclusione - ... beh, forse cercherò di chiedere alla nostra caposcuola perché la vicepreside ha già tante preoccupazioni, non ci avevo mai pensato... grazie per avermi fatto riflettere!!!Sorrise debolmente. Poi cominciarono a parlare della ragazza di nome Elisabeth Io non la conosco molto bene, ci ho fatto due chiacchiere solo qualche volta e mi è parsa simpatica! Ma non ti so dire molto altro, non ho avuto molte occasioni di parlare con lei da sola.Beh allora la vorrò conoscere sicuramente... voglio vedere se con me è gentile, sai... non tutti possono stare simpatici a tuttiMark sperava di conoscere qualcuno che non fosse della sua casata e come dicevano in tanti Elisabeth era una Serpeverde. Alla fine parlarono dei loro genitori I miei genitori hanno un ristorante vegetariano, lavorano entrambi lì. Sei mai stato in Galles?In realtà no... ho conosciuto molti posti ma in Galles non sono mai andato, tu??Il piccolo Grifo guardò il suo orologio: non sapeva più cosa chiedere per chiacchierare ancora con Kayleen. Poi trovò un'ottima domanda da porre alla ragazza che probabilmente non entrava molto nel loro discorso. Come sono gli esami di fine anno??
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da Lindë » 08/02/2013, 12:41
[Lunedì - ore 23.20] Melodia dei miei sentimenti, ti prego, non fare domande. Raggiungimi soltanto presso il luogo del nostro primo vero incontro stanotte alle 23:30. La luna sarà testimone del nostro attimo insieme. Immagino ricorderai che giorno è oggi, vero? Non ho mai smesso di pensarci, da vasto tempo, emozionato, all'idea che arrivasse. Non vedo l'ora di bearmi nuovamente della tua infinita bellezza.
Ti amo.
Tuo
Irvyne Certo che se lo ricordava. E come sarebbe potuto essere altrimenti? Un anno insieme, quasi non le sembrava vero. Quante cose potevano cambiare in un anno? Lei, di sicuro. Totalmente diversa da quella di un tempo, e le cose stavano per cambiare ancora. Quell'invito di Irvyne capitava a proposito. Un tempismo quasi sadico, quello del destino. Sapeva che prima o poi sarebbe stato necessario parlargli. Raiden era stato piuttosto chiaro, aveva una settimana di tempo. E dopo aver parlato con Seal e averlo convinto - costretto - a prendere il proprio posto, era ovvio che toccasse a lui. Aveva persino detto alla Bergman, senza volerlo, che stavano insieme. Al di là del fatto che non era sicura che la donna sapesse mantenere la bocca chiusa, non sarebbe mai partita senza averlo prima avvertito. Un anno, un tempo decisamente lungo. Come quello che avrebbe dovuto passare tra i Terran. Come quello che aveva passato con lui. La cosa che più tranquillizzava Lindë era sapere che sarebbe potuta tornare a casa, ogni tanto. E per casa s'intendeva Hogwarts, naturalmente. Oltre a vedere Irvyne, voleva tenere d'occhio Seal. Sapeva che se la sarebbe cavata bene. Era stato suo apprendista, dopotutto. Ma voleva anche capire quanto il suo Elemento prosperasse nel tempo, poiché era più che mai decisa a farlo divenire un Terran. Come lei, che ne era il Capo. Per quanto le sembrasse assurdo definirsi tale, ovviamente. E l'avrebbe detto anche a lui, poco ma sicuro. Si fidava del compagno, e al di là di questo, se era il Capo qualche vantaggio ci doveva pur essere. Sospirò leggermente mentre, abbandonate le Serre, si dirigeva verso il luogo dell'appuntamento. Lo stesso dove si erano incontrati la prima volta, peraltro. Lo stesso dove era rimasta affascinata dai suoi modi. Lo stesso dove si era sentita attratta da lui. Lo stesso dove gli aveva dato il primo bacio. Sospirò ancora, abbassando il capo. Come l'avrebbe presa? Lei ipotizzava un infarto leggero. Ma forse era tutta un'esagerazione, la sua. Forse, studioso com'era, aveva già capito tutto. Aveva scoperto l'esistenza delle Gilde, e le loro ubicazioni. O forse sopravvalutava troppo il suo compagno, ma le veniva difficile non farlo. Vestita in modo semplice, quella sera come sempre: piedi scalzi - una costante quando camminava sull'erba - pantaloni e canotta nera, di tessuto. Un mantello sulle spalle. Capelli raccolti in uno chignon basso e morbido. Lindë non si considerava nulla di speciale. Irvyne la vedeva bella. E tanto le bastava, Finalmente lo raggiunse, vicino alla riva del Lago Nero. Era bellissimo, come sempre. Un terzo sospiro sfuggì dalle sue labbra. Questa volta carico d'amore. O almeno, carico per i suoi standard. Rimase a fissarlo qualche istante, come a volersi beare della sua vicinanza. Della sua bellezza. Poi si schiarì la voce per farsi notare da lui.
Eccomi. Mi aspetti da tanto?
Tono di voce morbido. L'ombra di un sorriso sulle labbra. Il cuore che batteva forte. Solo per lui.
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da Kayleen » 09/02/2013, 12:35
Oh mi dispiace tanto... io non volevo, ora mi ricordo. Mia sorella Alexia aveva un suo libro di scuola che secondo me era di Storia... ma parlava di Harry!!!! Oh cielo proprio io che d'estate rubavo i suoi libri per leggere del mago che occupa una parte della mia anima!!!!!
Ehi, non preoccuparti! Replicò con tono rassicurante nel vederlo così mortificato per quel piccolo lapsus. Non è che tutti possono conoscere a menadito la storia di Harry Potter! Io stessa quando giunsi ad Hogwarts non sapevo assolutamente nulla di lui, mi sono fatta spiegare quasi tutto dai miei compagni di classe ed il resto l'ho appreso tramite i libri della biblioteca. Rimase stupita dall'affermazione di lui, "mago che occupa una parte della mia anima", ma non la commentò, perchè non poteva sapere quanto quel personaggio storico fosse stato importante per lui. Per lei ovviamente non aveva avuto una gran importanza, forse lo considerava un pelo più importante di quelli che si erano succeduti nei secoli, ma non avendolo veramente "vissuto" lo guardava con un certo distacco, un po' come guardava Napoleone o Cristoforo Colombo.
L'argomento quidditch ormai si era esaurito, c'era però ancora da parlare di Monique.
Veramente io ho trovato la Vireau davvero molto disponibile. Capisco che tu dici questo perché lei ha molto da fare... ... beh, forse cercherò di chiedere alla nostra caposcuola perché la vicepreside ha già tante preoccupazioni, non ci avevo mai pensato... grazie per avermi fatto riflettere!!!
Non intendeva dire che Tisifone aveva più tempo libero, in realtà non l'aveva neanche nominata, ma sembrava che Mark avesse pensato subito a lei. Puoi rivolgerti a chi vuoi Mark, davvero. Ognuno deve sentirsi libero di parlare con chi più preferisce; non è detto che io e te abbiamo gli stessi gusti riguardo alle amicizie. Può essere che tu ti senta più in sintonia con un Professore ed io con un altro.. E' questione di chimica. Cercò di spiegargli il suo punto di vista, con la speranza che lui capisse che ognuno è diverso dall'altro. A lui poteva stare più simpatica Monique, a lei Tisifone, a qualcun altro Sandyon.. Per fortuna, i caratteri erano tutti differenti e non erano tutti per forza compatibili.
Lo stesso discorso valeva anche per Elisabeth.
Beh allora la vorrò conoscere sicuramente... voglio vedere se con me è gentile, sai... non tutti possono stare simpatici a tutti
Sono certa che se non la farai arrabbiare sarà gentile anche con te! Non mi è parsa proprio una bambina cattiva, sai? Non la conosceva bene, ma per quelle poche volte che ci aveva parlato le era sembrata una bambina molto disponibile.
In realtà no... ho conosciuto molti posti ma in Galles non sono mai andato, tu??
Io sono Gallese! Rispose con una risatina. Lui non poteva conoscere le sue origini, ma le faceva strano che qualcuno le chiedesse se era stata mai in Galles. Lo vide guardare l'orologio e così si rese conto anche lei dell'ora che si era fatta: il sole ormai era quasi del tutto tramontato, la luce scarseggiava e cominciava anche a fare un pochino freddo.
Meglio che rientriamo, fra poco sarà ora di cena. Si mise in piedi ed attese che Mark facesse lo stesso, in modo da poter raccogliere la coperta e poterla piegare.
Come sono gli esami di fine anno??
Se hai studiato tutto l'anno, non avrai problemi a passarli. Disse infine, con la chiara intenzione di non spaventare ulteriormente il bambino: per quel pomeriggio gli aveva già creato fin troppe insicurezze.
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da Mark » 09/02/2013, 14:40
Ehi, non preoccuparti! Non è che tutti possono conoscere a menadito la storia di Harry Potter! Io stessa quando giunsi ad Hogwarts non sapevo assolutamente nulla di lui, mi sono fatta spiegare quasi tutto dai miei compagni di classe ed il resto l'ho appreso tramite i libri della biblioteca.Mark si tranquillizzò. Poi con voce più calma disse a Kayleen Ah ok! Io però sono mortificato perché.... perché io so praticamente tutto su questo argomento. Che peccato che Harry è vissuto un secolo fa e non ho potuto conoscerlo, anche se è meglio che Tu-sai-chi è stato distrutto molto tempo fa e che ora non c'è pericolo. Pochi minuti dopo cominciarono a ragionare su chi rivolgersi in caso di problemi o dubbi Puoi rivolgerti a chi vuoi Mark, davvero. Ognuno deve sentirsi libero di parlare con chi più preferisce; non è detto che io e te abbiamo gli stessi gusti riguardo alle amicizie. Può essere che tu ti senta più in sintonia con un Professore ed io con un altro.. E' questione di chimica.Ok, d'accordo. Allora penso che mi troverò bene con Tisifone... è simpatica secondo me!Il Grifo si sentiva a suo agio parlando con la ragazza. Dopo un po' iniziarono a parlare di Elisabeth, una studentessa del terzo anno che stava simpatica a tutti Sono certa che se non la farai arrabbiare sarà gentile anche con te! Non mi è parsa proprio una bambina cattiva, sai?Io non faccio mai arrabbiare nessuno, almeno fin'ora nessuno si è lamentato! Spero che con me sia altrettanto gentile...Mark sorrise leggermente e arrossì. Arrivarono a parlare dei luoghi in cui erano nati e la Grifa chiese al mago se lui era mai stato in Galles. Il bambino rispose sinceramente di no e le chiese lo stesso Io sono Gallese!Il Grifo a momenti svenne. Non sapeva che Kay fosse Gallese. Allora si scusò subito Scusami tanto! Certo che vieni dal Galles, se no perché mi hai chiesto se c'ero mai stato!!!!Un po' dopo la ragazza esclamò Meglio che rientriamo, fra poco sarà ora di cena.Mark guardò Kayleen un po' triste ma poi si rese conto che si era fatto davvero tardi. Ah d'accordo... c'è anche molto freddo ormai ed è meglio se andiamo a ripararci... Si alzò, lasciò prendere alla sua compagna la tovaglia che aveva messo a terra e la aiutò a piegarla. Poi s'incamminarono verso il portico per tornare dentro e magari chiacchierare ancora un po' prima di andare a cenare in Sala Grande. [Fine per Mark ]
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da Irvyne » 06/03/2013, 21:38
Dolce il suo modo di fare, dolce la sua donna, splendido il suo aspetto, in tutto e per tutto rasente la perfezione. Gli occhi dell'uomo si posarono con delicatezza sulla persona che quella sera aveva deciso di raggiungerlo, di incontrarlo. Fugaci pensieri lo riportavano come un'ombra lontana e colorata alla prima sera lì, sulla riva di quel lago. Allora, lei non era così con lui, non così sorridente, non così disponibile al dialogo e all'amore. Però ci fu un poco di imbarazzo, quel leggero velo di intraprendenza e poi la promessa siglata da un bacio incredibilmente soffice. Quelle labbra, potevano essercene di più buone e profumate? I denti bianchi, allineati e splendenti, la cura per un corpo che sempre aveva l'aroma dell'erba, delle piante e dei fiori. Irvyne Trigger più la guardava, più sentiva dentro di se di aver fatto la scelta giusta, da sempre, come se la conoscesse da sempre. Arrivata non troppo distante da lui, l'uomo si prese la libertà di poter immortalare con lo sguardo il corpo della fidanzata, del suo viso, ogni centimetro di quell'autentica opera d'arte a piedi scalzi, dei piedi che nella forma e nell'estetica erano adorabili.
Eccomi. Mi aspetti da tanto?
Dipende sotto quale ottica poni questa domanda... Se intendi da quanto tempo sono qui ad attenderti, allora poco, quasi nullo. Se intendi da quanto nella vita aspettavo una creatura come te... Allora sono davvero troppi anni... Ma l'importante è che sei arrivata, giusto?
Le sorrise, avvicinando la mano per farle una carezza gentile sulla guancia, saggiando la delicatezza della pelle della ragazza. Le onde del lago erano così tranquille, placide. Cullavano i loro respiri come se fossero stati fatti apposta per risaltare in mezzo al verde di quella zona del giardino. Le cicale, i grilli, gli scoiattoli, i gufi, le civette... E poi c'erano loro, due colombi. Ancora un passo avanti, uno solo, quel tanto che bastò per esserle così vicino da non avere impedimenti a baciarla. La luna, candida spettatrice, piena e luminosa sopra di loro, risaltava le ombre e i chiaroscuri di quegli sguardi e quei visi, mentre le loro labbra giocavano come due bambini alle prime armi, ancora incapaci di esprimersi come dovrebbero. Ma non era inesperienza, non era difficoltà e non timidezza... Erano loro, erano loro che ricordavano quello stesso bacio di un anno prima come se fosse avvenuto un solo secondo prima. Erano loro che non rinunciavano al romanticismo dei loro cuori e sussultavano nell'anima ad ogni piccolo millimetro di labbra che toccava quella dell'altro. Per Irvyne non c'era nulla di più bello... Non c'era nessuna di più bella... Di lei... Di Lindë
...Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell’isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l’aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei...
Come al solito, ecco un piccolo pezzo di una poesia, sfoggiato dalla sua voce solo e soltanto per lei, per la sua dama. La fissò a lungo, sorridente appena, mentre le mani non smettevano di dispensare carezze. Poi scesero, tenendola per i fianchi, stringendo appena, sentendo la consistenza del suo corpo meraviglioso ed eccitante, sensuale. Forse lei non gli avrebbe mai creduto, ma era così, per lui e per il mondo intero, ne era certo. Si fece poco poco indietro, sospirando mentre la guardava. Lei non poteva non riconoscere quegli occhi, quell'espressione ammirata e innamorata. Irvyne non aveva attenzioni se non per la sua Driade dalla pelle nivea.
Ti amo...
Proprio mentre pronunciava quelle parole, dalla tasca dietro dei pantaloni prese una piccola scatoletta di legno chiaro, levigato perfettamente. Era molto emozionato, si notava dal modo di fare un poco impacciato, ma nel complesso sicuro di se, sicuro di quello che voleva fare, chiederle. Stava accelerando il percorso? Stava andando in là con le tappe? Per una volta Irvyne decise di seguire il cuore e non l'etichetta. In fondo non era una richiesta vera e propria ma più che altro una promessa reciproca più forte e più seria a livello ufficiale. Portò avanti la scatoletta, sotto gli occhi della professoressa di Erbologia, a palmo aperto, facendo scattare il meccanismo a molla, meccanismo che indusse il piccolo oggetto ad aprirsi e rivelarne il contenuto. Lì, appoggiato su un cuscino di velluto verde scuro, se ne stava un piccolo anello. Ma non era un anello come tutti gli altri, bensì un anello di legno, si, esatto, proprio di legno. Intorno ad esso c'era un ricamo in argento in stile celtico - druidico, che rappresentava la continuità dell'equilibrio di "Gaia", Madre Terra. Non un anello convenzionale insomma, non un oggetto meramente prezioso, ma un qualcosa ideato e concepito per farla rimanere felice, per farle capire che anche in un gesto importante e solenne come il suo, egli si avvicinava alla concezione naturale della sua metà, accettando il suo essere principessa della foresta in tutto e per tutto. A quel punto, Irvyne ovviamente... Si mise in ginocchio, guardandola.
Lindë Vilvarin... Renderesti me l'uomo più felice del mondo... Sposandomi?
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da Lindë » 07/03/2013, 15:46
Dipende sotto quale ottica poni questa domanda... Se intendi da quanto tempo sono qui ad attenderti, allora poco, quasi nullo. Se intendi da quanto nella vita aspettavo una creatura come te... Allora sono davvero troppi anni... Ma l'importante è che sei arrivata, giusto?
Sì, era bellissimo. Sì, era assurdamente romantico. Sì, stava con lei. Per quanto fosse difficile crederlo. Per quanto vicini sembrassero del tutto opposti, inconcepibili. Irvyne sembrava essere tutto ciò che lei non era. E forse era proprio per questo che lo amava. Un primo brivido le percorse la schiena, quando l'uomo le accarezzò la guancia. Un secondo brivido la fece fremere quando il suo corpo si fece più vicino al proprio. Ed un terzo brivido, più lungo ed intenso degli altri, la mandò in paradiso quando la sua bocca incontrò quella di lui. Un bacio delicato, dolce, come il primo tra loro. Le labbra che s'incontravano e si rincorrevano, impacciate apparentemente, in realtà reciprocamente adoranti. Quando si scostarono, il cuore di Lindë batteva forte, come un tamburo. Eppure quel suono appariva, all'Erbologa, come la melodia più bella che mai potesse esistere.
...Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell’isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l’aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei...
Poesia. Irvyne sembrava esserne un intenditore. E per Lindë tutto, in lui, ispirava romanticismo e bellezza. Sospirò appena sulla sua bocca, la stessa che aveva pronunciato quelle parole. Riaprì gli occhi, incontrando i suoi, perdendosi in essi. E lui la fissava di rimando. Ammirato. Innamorato. Inspiegabile per la Vilvarin, ma era così. La accarezzava ancora, dolcemente. E lei sorrideva appena, di rimando. Ancora così incapace di lasciarsi andare alle emozioni. Ancora così acerba nel provarle.
Ti amo...
Ti...
Quella dolce dichiarazione d'amore da parte del docente di Astronomia non trovò risposta. Le parole morirono in gola a Lindë, quando vide quella scatoletta di legno di fronte a lei e quand'essa si aprì, mostrandole il suo contenuto. Sapeva cosa stava per fare. Sapeva cosa stava per dire. Ma non credeva potesse succedere davvero. Non a lei. E non perché fosse presto o tardi. Non aveva in programma di innamorarsi di qualcun altro, e probabilmente lo stesso valeva per lui. Ma Lindë non si sentiva certo il tipo di donna che qualcuno poteva volere in moglie. Soprattutto un uomo come Irvyne. Eppure non c'erano dubbi su ciò che voleva, su ciò che stava per chiederle. Quando le s'inginocchiò davanti, quasi le tremarono le gambe. Lo sguardo passava da Irvyne all'anello, in continuazione. Un anello diverso dai classici. Un anello che rispecchiava la natura che la pervadeva, ora più che mai. Un anello che Lindë non poteva non adorare. E alla fine, i suoi occhi chiari si posarono su di lui. Il cuore che, alle parole pronunciate dall'uomo, sembrò quasi fermarsi del tutto.
Lindë Vilvarin... Renderesti me l'uomo più felice del mondo... Sposandomi?
Sposarlo. Fare la moglie. Lei. Possibile che ne fosse in grado? Non ci si vedeva proprio, in quel ruolo. Ma non si vedeva nemmeno a capo dei Terran, e invece aveva accettato quel ruolo. Non si vedeva nemmeno come docente, e invece insegnava ad Hogwarts da diverso tempo. E non si vedeva nemmeno innamorata di qualcuno, eppure Irvyne le aveva rapito il cuore. Quindi, forse, poteva essere anche sua moglie.
... sì...
Mormorò, gli occhi appena lucidi per l'emozione. Ma non poteva lasciarsi andare. Prima doveva parlargli. C'erano cose importanti che lui doveva sapere. Che magari avrebbero cambiato anche il suo desiderio di volerla con sé.
... però prima di qualsiasi cosa, ti devo parlare. Ci sono delle cose che devo dirti. E forse dopo averle ascoltate non mi vorrai più.
Aggiunse dunque, il volto che tornava serio, grave. Non poteva mentirgli. Non voleva. Era giusto che lui sapesse chi aveva davanti. Era giusto che lui scegliesse sapendo la verità.
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Lindë
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da Irvyne » 18/03/2013, 1:25
... si...
Quando Lindë pronunciò quella parola di affermazione, ad Irvyne sembrò interrompersi il battito cardiaco. In quello stesso istante, nella sua mente si andava palesando l'idea di un possibile rifiuto per prematura richiesta. Come avrebbe mai potuto reagire? Come avrebbe potuto mai sopportare il peso di un "no" espresso con la timidezza di un fiore delicato come lei? Era normale che se lo fosse chiesto, forse perché in quel momento, ripensando all'appena un anno passato insieme, si stava accorgendo di correre. Una corsa voluta, una corsa della quale mai si sarebbe pentito, ma che lei poteva reputare eccessiva. Invece, no, per l'ennesima volta la sua Erbologa preferita, la sua Driade dagli occhi indefinibili e bellissimi, lo aveva stupito di nuovo. Fu come un piccolo sussurro, seguito da piccole scintille umide di gioia dagli occhi di lei. Quell'anello brillava sotto la luce della Luna, quella stessa Luna spettatrice 365 giorni prima del loro primo bacio, del loro vero primo incontro. A quel punto, per lui non rimaneva altro che trattenere il fiato e trattenere anche la voglia di abbracciarla e baciarla, perché prima doveva infilarle al dito quell'anello di legno pregiato, tanto ricercato e tanto voluto appositamente in quella maniera per farla felice. Qualcosa però, non andò come previsto, ed altre successive parole di Lindë, bloccarono i suoi movimenti. Alzò lo sguardo, la fissò meglio negli occhi, adombrato e turbato. Cosa stava succedendo?
... però prima di qualsiasi cosa, ti devo parlare. Ci sono delle cose che devo dirti. E forse dopo averle ascoltate non mi vorrai più.
Si alzò lentamente in piedi, ma non era serio in viso, o perplesso o curioso... Era soltanto, comprensivo e preoccupato, ma non per le parole che presto lei avrebbe detto, ma semplicemente... Per lei e basta. Richiuse quella scatoletta, conscio che il suo dovere ormai l'aveva fatto, e la ripose nella tasca dei pantaloni, concentrandosi ora solo ed esclusivamente sul viso triste e molto timoroso della ragazza, la quale ancora non se la sentiva di parlare ancora. Forse stava cercando il coraggio di dire ulteriormente qualcosa, la motivazione di quel blocco durante un momento così bello. Irvyne le si avvicinò, posandole prima le mani delicatamente sulle guance e poi le posò un bacio sul nasino ed un altro sulle labbra, sorridendo. Sospirò, sorprendendola nel prenderla in braccio all'improvviso, come fosse una piuma per lui, così grande di stazza e di resistenza. Senza pronunciare altro, le fece segno di non dire nulla ancora, di lasciare che egli la potesse portare dove voleva. Iniziò ad entrare lentamente dentro la superficie dell'acqua del lago, con calma e lentezza. I vestiti? Era forse un problema che si bagnassero? La scatoletta era sigillata e non rischiava l'anello di rovinarsi, quindi era tutto sotto controllo. La temperatura era buona ed anche se avesse fatto un poco freschetto, si sarebbero riscaldati a vicenda, così vicini. Condusse la splendida dama delle serre fino al punto in cui, un anno prima, si erano immersi e si erano confessati reciprocamente di piacersi. A quel punto, lasciò andare solo le sue gambe e per il resto, la strinse a se, cingendole i fianchi con le mani, avvicinandola. La guardò negli occhi con solenne sentimento, sembrava dire "Ti amo" ad ogni secondo che passava. Sorrise con gentilezza.
Non aver paura. Fidati del mio amore per te. Dimmi tutto ciò che adombra la felicità nel tuo cuore...
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Irvyne
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