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da Simon » 26/01/2012, 18:08
Rimase fermo ad ascoltare le parole della sua collega, si mise le mani in tasca, mordendosi il labbro inferiore, forse un po vergognoso di quella svista, deglutì sonoramente prima di prender parola. Eh...lo so, ma...era da tanto...che...si insomma, non vedevo un serpente, quindi non mi è venuto in mente subito!Cercò di spiegare il Professore, portando la mano destra verso Nyssa, strignendola sotto il cappotto, lo sguardo cadde infine sul serpente, mostrandole un leggero sorriso. Può dirle sinceramente che mi dispiace di essere così ignorante nel serpentese, e che il mio è stato solo un modo pacifico di parlarle.Uno sguardo strano verso il serpente, quasi un'altra persona, forse era vero quello che pensava Tisifone, era timido solo con le persone, si trovava meglio con gli animali, infatti, subito dopo aver finito di parlare del serpente, tornò subito il professore di sempre. Semplicemente qualcuno – iniziò a dire lanciando uno sguardo minaccioso al suo serpente – ha pensato che sarebbe stato divertente alzarsi all’alba per giocare a nascondino.Sentì la risposta alla sua domanda, annuì mesto, portando adesso la mano verso il mento sfregandolo un poco, chinò la testa di lato, mostrando un leggero sorriso, quasi impercettibile verso di lei. Beh si vede che in questo caso sia stato più bravo di lei a trovare qualcosa o qualcuno no?...senza offesa...davvero..."Ma si bravo, prendila anche in giro sulla sua materia, così ti creerai la prima nemica della scuola, ma complimentoni!"Pensò dopo aver detto quella battuta sulla materia della Professoressa, un attimo in silenzio, ascoltando la sua di domanda, ed annuendo tranquillo, forse pensando a come rispondere. Da queste parti?..Mi sono perso!mostrò un sorriso davvero da ebete nel dire quelle parole con una certa leggerezza, riportò le mani in tasca, infine la osservò umettandosi le labbra, la scimmietta che rimase comunque attenta ai movimenti del serpente, primate diffidente.
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Simon
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da Tisifone » 27/01/2012, 19:44
Eh...lo so, ma...era da tanto...che...si insomma, non vedevo un serpente, quindi non mi è venuto in mente subito!
Tisifone inarcò un sopracciglio, squadrando perplessa il collega: un Professore di Cura delle Creature che non vedeva un serpente da tempo? Era circondato da creature così fantastiche da non prestare attenzione a quelli normali? Quando Simon infilò una mano sotto il cappotto, lei allungò il collo per spiare, cercando di dissimulare la sua curiosità verso l’animale che l’uomo teneva nascosto, probabilmente da lei, o meglio da Idra.
Può dirle sinceramente che mi dispiace di essere così ignorante nel serpentese, e che il mio è stato solo un modo pacifico di parlarle.
Sto on skasal? (Cosa sta dicendo?)
Sibilò Idra curiosa, facendo spuntare la testa da sotto i capelli di Tisifone.
Nichjevo, obichnjijei. Izvinì, ja nje kotjela… (Nulla di che, le solite cose. Scusa, non volevo…)
Le rispose Tisifone, senza distogliere lo sguardo dagli occhi dell’uomo, ricambiando il sorriso sollevando leggermente gli angoli della bocca.
Considerato che il serpentese è un dono e non si impara, credo tu sia scusato.
E il tono ironico fu accompagnato da un ghigno divertito.
Beh si vede che in questo caso sia stato più bravo di lei a trovare qualcosa o qualcuno no?...senza offesa...davvero...
Perché mi dovrei offendere? E’ la verità… che poi io la stessi cercando usando gli occhi umani invece del mio Occhio Interiore è un altro discorso.
Ribattè, senza alcuna traccia di rammarico o di ira nella voce. Era molto difficile per Tisifone perdere la pazienza o arrabbiarsi con qualcuno, soprattutto quando era palese che avesse torto.
Da queste parti?..Mi sono perso!
Io invece conosco perfettamente la strada di andata e ritorno, scorciatoie incluse… Forse dovremmo scambiarci le cattedre, visto quanto siamo bravi a fare il lavoro dell’altro.
Aggiunse poi, sarcastica, esibendo un sorriso aperto e sincero. Si stava divertendo a dar sfogo alla sua vena sarcastica, senza però risultare offensiva e quella chiacchierata inaspettata stava trasformando una mattinata pesante in una mattinata piacevole.
Come mai la sua scimmietta sta nascosta sotto il suo cappotto?
Esclamò alla fine, incapace di trattenere la curiosità.
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da Maximilian » 20/02/2012, 17:18
Era passato ormai un po' di tempo dal suo arrivo a Hogwarts e ancora non aveva avuto del tempo tutto per lui,per rilassare la mente e riflettere. A Maximilian mancava la sua famiglia,gli mancavano l'affetto del padre e della madre e le sue cose,le sue abitudini ma se gli avessero chiesto di tornare a casa e di non mettere più piede in quella scuola sicuramente non l'avrebbe abbandonata,alla fine dei conti si stava abituando a vivere nella scuola,le lezioni erano interessanti,aveva avuto l'occasione di fare anche amicizia con qualche studente seppur di casate rivali e sapeva che era solo l'inizio.
Andrà sempre meglio pensò
E mentre camminava ad un certo punto si rese conto che la sua passeggiata lo aveva condotto in un luogo che non aveva mai visto prima non era il solito giardino di Hogwarts,era un posto così tranquillo e rilassante e poco frequentato e così il ragazzo decise di sedersi all'ombra di un salice con la piccola Akanto ed un buon libro.
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da Howl » 26/02/2012, 0:40
Tornato da chissà quali peregrinazioni, Howl, il giovane mago di Grifondoro, fuoriuscì dalla foresta proibita, per ritrovarsi in una parte più isolata e nascosta del giardino. La giornata era troppo bella per poterla passare chiusi nel Castello; ormai la primavera incominciava a farsi avanti, sfoggiando la suo magnificenza con boccioli di rosa, soavi canti di usignoli e il tenero verde delle gemme che agghindavano le spoglie fronde degli alberi. Per questi validi motivi, il giovane Pendragon, aveva abbandonato, senza alcun rimorso, libri e pergamene, per una sana passeggiata nella foresta, vagamente conscio che l'aggettivo "Proibita" non fosse un semplice abbellimento, ma bensì, un divieto categorico. Fortunatamente non aveva incontrato nessuno e, ora, era già rientrato nella permessa del parco. Per tutto il tempo, aveva amabilmente discorso con Sophie, il suo splendido corvo; era meraviglioso il loro modo di comprendersi.
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da Miyabi » 27/02/2012, 13:33
[Martedì - ore 17.12] Una gran bella giornata.O almeno quello era il giudizio di Miyabi mentre camminava per i sentieri del giardino della scuola, inspirando l'aria pulita che le stuzzicava le narici e lasciandosi scompigliare i capelli da quelle piccole folate di vento che ogni tanto, dispettose, cercavano di giocare con lei: aveva avuto una mattinata lunga ed intensa, seguita da altre due ore di lezione subito dopo pranzo... ma finalmente il pomeriggio era arrivato, e lei era stata lasciata libera di fare ciò che voleva. E allora perchè non godere di quel tempo meraviglioso, passeggiando tranquilla per il giardino? Uhm, forse dovrei chiedere alla professoressa Vireau quando si fanno i provini per il coro...Già, da un po' di tempo a quella parte il suo pensiero sul poter far parte del coro si era molto più concreto e fisso, anche se ovviamente la sua timidezza e l'imbarazzo nel cantare di fronte a qualcuno la frenavano moltissimo: era così persa nei propri ragionamenti che nemmeno si accorse di aver imboccato una via nuova, più fitta e nascosta; si guardò per un momento intorno, stranita e spaventata, fino a che non individuò una figura che camminava a poca distanza da lei. Sembra... un mio compagno di Casata...Si disse Miyabi visibilmente sollevata, cercando dunque di avvicinarsi al maghetto più che poté per potergli rivolgere parola: perlomeno, in due, c'erano molte meno probabilità di perdersi. Ciao...
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da Alexis » 16/03/2012, 13:06
[Lunedì - ore 9.54]
Uhm, vediamo un po'...
Una formichina, era così che la chiamavano sempre i suoi genitori, perchè non stava mai ferma: aveva sempre qualcosa da fare, c'era sempre una nuova attività che le occupava il tempo; ma ad Alexis tutto ciò non dispiaceva affatto, anzi, si sentiva bene nell'impegnarsi in mille cose, la facevano sentire utile. Quella mattina ad esempio, approfittando di un paio di ore buche, aveva deciso di andare a raccogliere un po' di erbe per l'infermeria: Madama Schnitcher, l'infermiera che aveva curato gli studenti di Hogwarts per anni, apprezzava molto che la ragazza - fin dal suo secondo anno - avesse preso l'abitudine di raccogliere per lei erbe utili alla preparazione di unguenti e decotti, ed anche se ora era andata in pensione Alexis sperava che la professoressa Vilvarin, la nuova infermiera, potesse apprezzare ugualmente il suo gesto.
Chissà se Typhon l'ha già conosciuta...
Si chiese la Delfina con aria pensierosa, inginocchiata in mezzo all'erba di quel boschetto molto riparato - quasi nascosto - che faceva crescere una grande quantità di piantine interessanti: ricordava bene come pochi giorni prima a pranzo lui avesse chiaramente affermato di voler fare da assistente all'infermiera visto che quello sarebbe stato un ottimo tirocinio per il suo lavoro futuro. Già, quel pranzo... che momento strano. Ancora non riusciva a comprendere perchè il Drago avesse pagato anche per lei... certo, sarebbe potuta anche esser stata un'idea di Arianna, ma lo trovava francamente improbabile: era stato un pasto surreale sotto molti punti di vista, e si era sentita totalmente un pesce fuor d'acqua; però con Vergil si era trovata bene poi a chiacchierare e mangiare il gelato, avevano una bella sintonia.
Forse dovrei smettere di pensarci troppo e basta...
Mormorò la Delfina con un leggero sospiro, scuotendo il capo prima di tornare ad occuparsi delle sue piante.
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da Ferdy » 16/03/2012, 14:32
[Lunedì, ore 9.54]Oramai si era rassegnato; aveva vagato per un'ora intorno al castello, dopo la colazione in Sala Grande; Ferdy era sceso a fare colazione con la speranza di trovarla, ma non c'era. Le lezioni sarebbero cominciate alle 10.15 quel mattino e ne approfittò per ispezionare il castello da base a punta, ma di Alexis nessuna traccia e dovette concludere che stesse ancora dormendo nella sua Sala Comune. Allora si era diretto verso il Giardino, precisamente verso il boschetto nascosto: aveva deciso, lì avrebbe trascorso l'ultimo quarto d'ora che rimaneva prima che i corsi sarebbero iniziati. Magari si sarebbe steso su una piccola radura al centro di quel piccolo boschetto e avrebbe osservato lo spiragio di cielo azzuro attraverso i rami degli alberi che si sovrapponevano, e avrebbe meditato, in fondo era da tanto che non si ritrovava a trascorrere dei momenti in solitudine. E così, le mani dentro i jeans ed il capo basso aveva varcato il portone e aveva varcato il prato, accompagnato solo dal soffio lieve del vento, per poi inoltrarsi nel boschetto. Camminò un po, convinto di essere solo, ma si dovette ricredere quando sentì il sussurro di una voce familiare che riconobbe immediatamente come quella di... Alexis!Fu quasi un urlo; il cuore cominciò a palpitare. Era inginocchiata, come se stesse esaminando le piantine che dipingevano il bosco qua e là. Si accorse della sua reazione un po da "fuori di testa" e si scusò subito. Scusa non volevo spaventarti... Sai, ti stavo cercando...Disse, con un tono di voce un po più forte di un sussurro, ma fu sicuro che la Delfina l'avesse sentito. Faceva fatica a fissarla negli occhi, soprattutto dopo che l'aveva baciata al Campo, in effetti era proprio quello il motivo per cui in quel momento era lì, era ora di chiarimenti.
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da Alexis » 16/03/2012, 16:37
Alexis!
Quell'esclamazione, anzi, quel vero e proprio urlo nel bel mezzo del nulla, le fece prendere un colpo, e la Delfina si ritrovò a fare un salto per aria dallo spavento: si portò una mano al petto, sentendo il cuore battere a mille, e fece un gran respiro per calmarsi, voltandosi verso colui che era colpevole di averla fatta sussultare così tanto.
Ferdy...
Mormorò Alexis con un altro respiro lungo, mettendosi dritta mentre il ragazzo le si avvicinava: sembrava imbarazzato, ma di sicuro lei non era da meno; teneva lo sguardo basso e si mordicchiava spesso le labbra, non riuscendo proprio a fissare Ferdy negli occhi, il ricordo di ciò che era successo tra loro era troppo vivido ora nella sua mente, e questo permetteva alla timidezza del suo carattere di prendere il sopravvento.
Scusa non volevo spaventarti... Sai, ti stavo cercando...
Non ti preoccupare... - disse con un filo di voce, abbozzando in sua direzione un piccolo sorriso timido - Io... non ti ho ancora chiesto scusa per essere scappata in quel modo l'ultima volta... solo che mi sono... spaventata, ecco...
Aggiunse imbarazzatissima ora, sentendosi davvero molto stupida a fare quella confessione: quanto doveva apparire ingenua ad ammettere di essersi spaventata per un bacio... ma come avrebbe potuto saperlo lui, Corvonero più grande ed esperto di lei, che Alexis non aveva mai dato un bacio in vita sua, che non era mai stata con nessuno, che non aveva mai nemmeno tenuto per mano un ragazzo?
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da Ferdy » 16/03/2012, 21:26
Non ti preoccupare... - fece lei, e in qualche modo quelle parole gli fecero alzare automaticamente il capo in sua direzione, notando con sollievo che gli stesse sorridendo - Io... non ti ho ancora chiesto scusa per essere scappata in quel modo l'ultima volta... solo che mi sono... spaventata, ecco...Il mondo parve crollargli addosso: quello significava forse che non ci sarebbe mai stato niente oltre un'amicizia tra loro? Quel suo modo di ragionare un po pessimista non aiutava affatto e ne influiva in qualche modo sul fatto che lui piacesse o meno a lei. Migliaia di idee percorsero il suo cervello e rimase un attimo confuso, staccando i piedi da terra e volando tra i suoi pensieri, ma poi riprese coscienza, con una leggera scrollata del capo, che riuscì a far passare come un gesto inconsueto, ma era sicuro che la ragazza non se ne fosse nemmeno accorta. Fece mente locale, ritrovando le parole ed il motivo per cui era lì, avendolo dimenticato per quella miriade di "film mentali" che si era fatto. Beh, il lato positivo era che aveva buona fantasia. Alexis... ti capisco... io... non volevo... però, è stato più forte di me... perdonami...Riuscì a guardarla negli occhi mentre pronunciava quelle parole, ma poi non riuscì a trattenersi e abbassò nuovamente il capo, avvertendo tutt'intorno come un'aura di imbarazzo. Avrebbe tanto voluto farle capire che lei non era come le altre che aveva avuto, che a lei ci teneva davvero, seppur si conoscessero da non molto, ma forse affrontare il discorso in quel momento l'avrebbe estraneata maggiormente, e non voleva che scappasse via come l'ultima volta al Campo di Quidditch. In quel tratto di silenzio che seguì cominciò a disegnare dei cerchi sul prato con la punta del piede, intento a trovare un modo che affievolisse la tensione. Era così ogni volta, sempre impulsivo in amore, ma il Cappello Parlante ci aveva visto bene con lui?!
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da Alexis » 16/03/2012, 21:55
Alexis... ti capisco... io... non volevo... però, è stato più forte di me... perdonami...
Non sapeva se quelle scuse gli avessero migliorato o peggiorato il morale, ma non c'era modo di scoprirlo a meno di non chiederlo... e lei non ne aveva alcuna intenzione. Si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e si mordicchiò il labbro, un poco imbarazzata su come dire certe cose.
Non... è che io...
Come spiegarglielo senza sentirsi una cretina completa? Non c'era modo, era evidente, avrebbe dovuto semplicemente parlare e sperare che Ferdy non si mettesse a riderle in faccia per quanto non le sembrava proprio il tipo di ragazzo a poter avere un comportamento del genere.
Io non ho mai... non mi sono mai approcciata con un ragazzo. Capisci, non sono abituata a... baciare qualcuno... non sono abituata nemmeno a tenere per mano qualcuno... - provò a dire, sentendosi davvero patetica nel pronunciare quelle parole - Tu... beh sì, tu mi piaci perchè sei una bellissima persona e sto tanto bene in tua compagnia... solo che non... non posso ricambiarti ora, capisci? Perchè non so come si fa...
Aggiunse, sperando che per lui ciò Alexis stava dicendo avesse il benché minimo senso.
Ho conosciuto altri due ragazzi così diversi tra loro... e da te... e siete tutti simpatici in modi diversi, e sto bene con tutti, ma... non so se c'è qualcuno di voi che mi piace di più, non lo capisco al momento, e... e ricambiare il tuo bacio, o fingere adesso una sicurezza che non provo sarebbe come mentirti ed io non voglio, non voglio farlo...
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