Ingresso Notturn Alley
Inviato: 24/11/2011, 1:42
Erano passate due settimane da quando avevano sentito Tissy via camino, due settimane di inferno passate a cercare da un lato di capire cosa potesse aver attirato una persona come SandyonVastnor a Hogwarts e dall’altro di placare l’ira del suo compagno. Subito dopo aver bruscamente interrotto la comunicazione con la figlioccia, infatti, Demetri si era chiuso in un ostinato mutismo, convinto che lui non solo fosse a conoscenza del fatto che Sandyon fosse tornato in Inghilterra, ma che gliel’aveva taciuto per chissà quali oscuri motivi. A nulla erano valsi i suoi continui tentativi di rassicurarlo, dicendogli che anche per lui quella notizia rappresentava una novità assoluta e che non c’era alcun motivo per cui avrebbe dovuto celargli una informazione del genere. Demetri era geloso marcio di Sandyon, nonostante l’uomo fosse dichiaratamente etero e per di più vedovo, e questo inibiva totalmente la capacità di ragionamento dell’ex Serpeverde.
Alla fine Asher aveva dovuto lasciar perdere, preferendo far macerare il compagno nel suo brodo, attendendo che sbollisse da solo la rabbia e la gelosia e tornasse a essere una persona semi ragionevole, concentrandosi così sulla cosa che lui reputava essere più importante e di fondamentale importanza: il motivo reale per cui Sandyon era a Hogwarts.
Ma dopo aver inviato dei Gufi anonimi ad amici in comune e aver ricevuto in risposta la stessa frase Nulla da dire l’ex Grifondoro era giunto alla conclusione che esisteva solo un modo per sapere la verità ed essere così sicuro che Tisifone fosse al sicuro da ogni pericolo, incontrare il ragazzo di persona.
Così, usando uno dei Gufi del San Mungo per evitare di insospettire Demetri, aveva mandato un messaggio all’uomo.
Seppure breve e sintetico era sicuro che Sandyon avrebbe compreso al volo chi fosse il mittente e si sarebbe presentato all’appuntamento.
Dal canto suo quel Domenica si trovava puntuale all’ingresso di Notturn Alley, i capelli lunghi neri legati nel solito codino, con un laccio di seta nera, un vestito babbano logoro e la barba incolta che evidenziava qualche ruga di troppo sul viso, come a voler passare per un mezzosangue caduto in disgrazia.
In realtà il suo look non era totalmente frutto di un perfetto uso degli incantesimi di camuffamento, in quanto i segni della stanchezza e della preoccupazione che segnavano il suo viso erano in gran parte reale, anche se difficilmente qualcuno avrebbe potuto distinguere la realtà dalla menzogna.
E speriamo che Demetri non decida proprio oggi di venire a fare rifornimento per le sue pozioni perché se no sono un uomo morto.
Pensò l’uomo, appoggiato con fare poco raccomandabile al muro a pochi passi dal cartello con l’indicazione del nome della via. Aveva scelto la domenica per dare appuntamento a Sandyon perché era uno dei giorni in cui i vicoli di Notturn Alley erano più frequentati e sarebbe stato più semplice per entrambi mimetizzarsi tra la folla e non destare alcun sospetto, per non parlare del fatto che solitamente Demetri passava la Domenica pomeriggio chiuso nel suo laboratorio a distillare pozioni da portare al Ministero il giorno seguente.
Alla fine Asher aveva dovuto lasciar perdere, preferendo far macerare il compagno nel suo brodo, attendendo che sbollisse da solo la rabbia e la gelosia e tornasse a essere una persona semi ragionevole, concentrandosi così sulla cosa che lui reputava essere più importante e di fondamentale importanza: il motivo reale per cui Sandyon era a Hogwarts.
Ma dopo aver inviato dei Gufi anonimi ad amici in comune e aver ricevuto in risposta la stessa frase Nulla da dire l’ex Grifondoro era giunto alla conclusione che esisteva solo un modo per sapere la verità ed essere così sicuro che Tisifone fosse al sicuro da ogni pericolo, incontrare il ragazzo di persona.
Così, usando uno dei Gufi del San Mungo per evitare di insospettire Demetri, aveva mandato un messaggio all’uomo.
Domenica alle 18 all’Ingresso di Notturn Alley.
A.
Seppure breve e sintetico era sicuro che Sandyon avrebbe compreso al volo chi fosse il mittente e si sarebbe presentato all’appuntamento.
Dal canto suo quel Domenica si trovava puntuale all’ingresso di Notturn Alley, i capelli lunghi neri legati nel solito codino, con un laccio di seta nera, un vestito babbano logoro e la barba incolta che evidenziava qualche ruga di troppo sul viso, come a voler passare per un mezzosangue caduto in disgrazia.
In realtà il suo look non era totalmente frutto di un perfetto uso degli incantesimi di camuffamento, in quanto i segni della stanchezza e della preoccupazione che segnavano il suo viso erano in gran parte reale, anche se difficilmente qualcuno avrebbe potuto distinguere la realtà dalla menzogna.
E speriamo che Demetri non decida proprio oggi di venire a fare rifornimento per le sue pozioni perché se no sono un uomo morto.
Pensò l’uomo, appoggiato con fare poco raccomandabile al muro a pochi passi dal cartello con l’indicazione del nome della via. Aveva scelto la domenica per dare appuntamento a Sandyon perché era uno dei giorni in cui i vicoli di Notturn Alley erano più frequentati e sarebbe stato più semplice per entrambi mimetizzarsi tra la folla e non destare alcun sospetto, per non parlare del fatto che solitamente Demetri passava la Domenica pomeriggio chiuso nel suo laboratorio a distillare pozioni da portare al Ministero il giorno seguente.