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Ingresso Giardino

Messaggioda Caroline Priscilla » 09/06/2015, 18:50

Verità scomode e preoccupanti, dunque.
Se non è andato dagli Auror significa che... Roger Milton doveva averlo tenuto buono in qualche maniera.


Roger Milton. Era un nome, una possibile pista dal quale partire a fare le proprie ricerche, sempre di averne il tempo. La O'Neill sapeva che una volta congedato lo sconosciuto avrebbe scritto di filato a Marshall Rosenberg chiedendo un suo parere e implicitamente il suo aiuto per riuscire a ricavarci qualcosa. Shuyun, per quanto disponibile a ricevere informazioni da lei, non sembrava altrettanto disposto a condividere le proprie scoperte. Era un investigatore di stampo completamente diverso da quello di Marshall, ma nonostante l'atteggiamento a Cappie non interessava che fosse più o meno simpatico rispetto al Rosenberg. Avrebbe potuto scoprire, durante le sue indagini, qualcosa su Nathaniel O'Neill e questo bastava per rendere l'irlandese molto collaborativa ed efficiente, al punto tale da promettere di passargli qualsiasi informazione aggiuntiva le fosse venuta in mente in cambio delle scoperte che il Muramasa avrebbe potuto fare riguardo suo padre.

Vedrò quello che posso fare.
Ogni Domenica notte puoi trovarmi al pub magico "Tempestade" di Aveiro.
Ogni Mercoledì notte invece puoi trovarmi all'Hard Rock Café Babbano di Berlino.


Grazie, grazie mille!- disse, mentre scriveva frenetica quegli indirizzi sul proprio foglio di pergamena -Non sa quanto le sono grata anche solo per questo!
Avevo perso le speranze, credevo che nessuno si stesse più occupando del caso e invece...


... Avvicinati.

Quel semplice ordine servì a zittire la ex-Tassorosso e a guardare Shuyun con occhi diversi, come se fosse suo preciso dovere obbedirgli. Non che si sentisse sotto effetto di un Imperio (e tanto, anche se fosse stato così neanche se ne sarebbe resa conto) semplicemente sapeva che quello era il suo dovere, un dovere talmente forte da spingerla a mettere via penna e pezzo di carta e ad avvicinarsi di qualche passo verso la figura dell'uomo.

...

Rimase in silenzio per tutto il tempo che l'asiatico ci mise a comprendere quanto fosse forte l'elemento dentro di lei, informazioni che Cappie ovviamente ignorava, non sapendo che il Fulmine del quale era intriso il suo spirito stesse premendo per uscire fuori a tutti i costi.

Ma che...?

A quanto pare esso non era l'unico a voler uscire. Ermes si stava agitando all'interno della sua borsa a tracolla, come se l'animale stesse provando a trasformarsi dentro un contenitore troppo piccolo per lui.

Uhm?
Cosa nascondi lì dentro?
Fallo venire fuori.


Anche se l'irlandese avesse voluto disobberdirgli, le sarebbe stato impossibile farlo perchè ben presto Ermes avrebbe assunto la sua forma reale, diventando troppo pesante da portare in borsa, una borsa che inoltre non poteva contenerlo. Cappie tirò fuori quindi il morbido peluche di lana che, sotto gli occhi di Shuyun, si trasformò nella pecorella che la ragazza aveva salvato all'interno dell'Ottavo Piano, sprizzando qualche minima scarica elettrica dal corpo lanoso. Lo tenne in braccio stretto a sè, convinta che il suo fedele compagno fosse semplicemente stanco di stare dentro uno spazio chiuso. Invece, quando Ermes continuò ad agitarsi, facendole comprendere che non voleva starle in braccio, la O'Neill lo posò a terra stupefatta, fissandolo mentre si approcciava quasi con tenerezza verso Shuyun.

Che strano... Non ha mai fatto così!
Se vuole fargli una carezza lo tocchi solo sul muso: la lana è elettrostatica, in molti si sono presi una bella scossa.


Già, eppure lei lo aveva tenuto in braccio senza problemi, come se il contatto con il suo corpo elettrico non le desse affatto fastidio. Probabile che anche quel particolare avrebbe contribuito a far comprendere al Muramasa che la scintilla di Ignis, nella O'Neill, era presente eccome.

Comunque si chiama Ermes...

Non sapeva come comportarsi con l'uomo: Ermes non era certo una creatura magica conosciuta, anzi era unico nel suo genere e sapeva che per gente poco fidata avrebbe rappresentato un bel bottino se solo fossero riusciti ad impadronirsene. Per questo la O'Neill preferiva nasconderne la presenza il più delle volte, per evitare che qualcuno potesse davvero metterci gli occhi addosso. Con Shuyun era stata costretta a mostrarlo, a causa della volontà stessa dell'animale che ora sembrava apprezzare particolarmente la presenza dell'Ignis lì con loro.
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Messaggioda Shuyun » 09/06/2015, 23:27

Shuyun la vide armeggiare con la borsa e far uscire da essa una creatura abbastanza strana, mai vista in precedenza e soprattutto estremamente legata al proprio elemento. Ecco perché era voluta uscire fuori ed avvicinarsi a lui, percepiva la connessione con il Fulmine e questo la spingeva ad essere bisognosa di attenzioni da parte sua. La O'Neill tentava di trattenere Ermes ma non ci stava riuscendo affatto.

Lascia pure che si avvicini.

Che strano... Non ha mai fatto così!
Se vuole fargli una carezza lo tocchi solo sul muso: la lana è elettrostatica, in molti si sono presi una bella scossa.


Non lui, però. La riprova che l'elettricità fosse insita nello spirito della ex Tassorosso stava nel fatto che poteva toccare quella lana senza subirne gli effetti negativi. Stessa cosa, ovviamente, valeva per Shuyun Muramasa, anzi, per lui il discorso fu anche leggermente diverso. La lana infatti, a contatto con le sue dita già a distanza di pochi centimetri di distanza, cominciò ad emettere dei flussi magnetici visibili e netti.

Comunque si chiama Ermes...

Ermes...

Ripeté quel nome con calma, mentre fissava la Creatura Magica che dunque si rivelava essere un maschio. Nel chiamarlo, l'animale elettrico emise un verso nei confronti del Sagitta, strappandogli anche un leggerissimo sorriso. Proseguì ad accarezzarlo per ancora diversi secondi, quasi dimenticandosi della presenza di Caroline Priscilla, ma non era affatto così.

Immagine

Prima hai detto che in molti hanno preso la scossa sfiorando Ermes.
... Ti sei mai chiesta perché a te invece non succeda?


Alzò lo sguardo sulla ragazza, mettendosi infine in piedi mentre la pecorella elettrica tornava vicino alla padrona.

... Non è perché ti vuole bene o perché è affezionata a te.
Tu sei immune alla sua energia perché essa alberga dentro di te.


Attese qualsiasi reazione da parte della ex Tassorosso dall'intuito interessante, prima di proseguire con i colpi di scena.

Dimmi un po': ti è accaduto qualcosa di strano e inspiegabile da qui a circa tre anni fa?
Un evento insolito, un incontro soprannaturale... Un sogno particolarmente vivido?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 10/06/2015, 12:35

Lascia pure che si avvicini.

Cappie osservò con molta attenzione l'espressione di Shuyun cambiare, diventando appena più dolce non appena Ermes palesò la sua presenza e il suo desiderio di farsi coccolare un po' dall'orientale. In tutto quel tempo passato insieme, la sua pecorella non aveva mai dimostrato tanto attaccamento nei confronti di qualcuno, tranne ovviamente la sua padroncina. Per questo l'espressione della O'Neill rimase molto dubbiosa, ancora di più quando vide piccole scariche elettriche crearsi quando la mano del Sagitta si avvicinò al corpo lanoso di Ermes, preoccupandosi di quella reazione tanto strana.

Comunque si chiama Ermes...

Ermes...

Ancora una volta l'uomo pareva perso nei propri pensieri, dimenticandosi completamente della bionda platino che lo fissava chiedendosi che cosa avrebbe detto o fatto una volta uscito fuori dalla sua trance. Non credeva che il Muramasa fosse il tipo di persona capace di rapirle il piccolo Ermes, ma diciamo che in tutti quei mesi si era sentita un po' speciale proprio perchè era l'unica a poter stare al suo fianco senza subirne gli effetti negativi del pelo elettrostatico. Aveva sempre creduto che questo fosse dovuto all'affetto e al legame che la univa alla creatura, ma quando vide Ermes approcciarsi con tanta facilità ad uno sconosciuto (capace per di più di accarezzarlo senza problemi) per un attimo l'irlandese fu presa dal timore che presto la sua pecorella l'avrebbe abbandonata per andare insieme all'investigatore privato.

Prima hai detto che in molti hanno preso la scossa sfiorando Ermes.
... Ti sei mai chiesta perché a te invece non succeda?


Un sacco di volte, in effetti...- disse titubante, fissando l'uomo un po' più seria -Mi ha scelto come sua padrona quindi ho sempre pensato che fosse dovuto all'affetto che prova nei miei confronti...

In realtà c'era dell'altro che non disse a Shuyun, semplicemente perchè non avrebbe saputo come spiegargli quella strana connessione che a volte sentiva di avere con Ermes, ma che non aveva la minima idea di come interpretare. In fondo la pecorella era stata creata da zero, quindi poteva avere qualche particolarità che rendeva il suo padrone legato a lui emotivamente.

... Non è perché ti vuole bene o perché è affezionata a te.
Tu sei immune alla sua energia perché essa alberga dentro di te.


Nel momento stesso in cui Shuyun pronunciò quelle parole, la consapevolezza si accese nella mente di Cappie, riuscendo finalmente a sciogliere quel nodo che stava lì da molto, molto tempo: è vero, non ci aveva mai pensato, ma quando stava insieme ad Ermes provava quello stesso legame particolare che a volte sentiva quando suonava la chitarra elettrica e una sorta di euforia durante i temporali. Come se l'energia insita in lui fosse la stessa insita in lei.
Ma come diavolo era possibile una cosa del genere?

Dimmi un po': ti è accaduto qualcosa di strano e inspiegabile da qui a circa tre anni fa?

Solo qualcosa? Un sacco di cose...- rispose un po' ironica.

Un evento insolito, un incontro soprannaturale... Un sogno particolarmente vivido?

Non preoccuparti di cercare spiegazioni al tuo risveglio.
Tra non molto tempo sarà "lui" a cercare te.


Sei tu...

Immagine


In quel momento la consapevolezza di trovarsi di fronte all'uomo che stava aspettando da almeno due anni fece perdere per un momento alla O'Neill la completa cognizione di dove si trovava e soprattutto con chi stava parlando. Rimase a fissarlo a bocca aperta per un paio di secondi, sentendo le parole accavallarsi una sull'altra nella sua mente, nel furioso tentativo di uscire una dietro l'altra per spiegare che cosa le era successo e farsi spiegare tutto ciò che per lei era ancora un mistero.

M-mi scusi, non volevo mancarle di rispetto, è solo che credo che lei sia la persona che stavo aspettando e questo mi ha portato ad agitarmi anche se non avrei dovuto! - già e perchè non avrebbe dovuto? Anche quello era un mistero, ma l'irlandese per il momento era troppo concentrata su ciò che avrebbe dovuto dirgli piuttosto che sul modo nel quale glielo riferiva -C'è stato un sogno che ho fatto tantissimo tempo fa nel quale una donna mi ha predetto l'arrivo di un uomo che mi avrebbe spiegato tutto quanto...
Però così rischio di confonderle le idee! Le va di sederci laggiù? Ho davvero tanto da raccontare...


Chiese e, a prescindere che il Muramasa avesse accettato o meno, Cappie avrebbe iniziato il proprio discorso raccontandogli tutto ciò che le era capitato in quel sogno: una Hogwarts rasa al suolo, i suoi amici morti, il mezzodrago, l'arrivo della donna dai capelli bianchi e la pelle color ebano, la strana arma entrata in suo possesso. Gli raccontò persino le parole che Jhaya (questo il nome della donna, anche se lei non lo sapeva) le aveva rivolto, la wakizashi che l'aveva seguita nella realtà al suo risveglio e il colore dei capelli, che da un mogano tendente al rossiccio erano diventati di quello strano colore biondo platino.

Ma questa non è l'unica cosa assurda che mi è capitata...

Senza specificare quindi in che modo si fosse ritrovata all'interno dell'Ottavo Piano, la O'Neill gli raccontò anche della strana voce femminile, diversa da quella del sogno, che l'aveva scelta, del suo intervento nell'aiutarla col mostro di ghiaccio e dell'apparizione della spada. Colse anche l'occasione di raccontargli che fu proprio in quel frangente a trovare Ermes e a tenerlo con sè, ma era un surplus che in fondo non sarebbe servito a nulla, almeno dal punto di vista della ragazzina. Invece evitò di rivelargli che cosa aveva scoperto su quella strana spada: un po' perchè voleva vedere cosa le avrebbe detto Shuyun, un po' perchè il pensiero di possedere un horcrux la metteva sempre e comunque a disagio.

Che cosa mi è successo?
Lei può dirmi tutto, tutta quanta la verità?
Per quanto ci abbia provato, io non sono riuscita a scoprire nulla anzi, i misteri si sono accumulati man mano col tempo...


Disse, facendo intendere quanto poco le andasse a genio quella cosa.

... Arayu Ohll Nemeki Samus...
Sa dirmi che cosa significa?


Aggiunse infine, provando a pronunciare correttamente l'ultima frase detta da Jhaya, mentre fissava fiduciosa che Shuyun rispondesse finalmente a tutti i suoi interrogativi.
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Messaggioda Shuyun » 12/06/2015, 21:31

Sei tu...

Io... ?

D'accordo, sapeva che spesso nelle visioni avute dai futuri gildati si davano indicazioni su chi incontrare o su chi trovare, ma trovava abbastanza improbabile che Jaya avesse indicato lui come individuo adatto a farla diventare una Ignis del Fulmine. Però evidentemente alla ragazza erano stati dati degli indizi che riconducevano a lui e Shuyun non aveva alcuna intenzione di contraddire il volere del Conflux.

M-mi scusi, non volevo mancarle di rispetto, è solo che credo che lei sia la persona che stavo aspettando e questo mi ha portato ad agitarmi anche se non avrei dovuto!

Spiegati meglio.

C'è stato un sogno che ho fatto tantissimo tempo fa nel quale una donna mi ha predetto l'arrivo di un uomo che mi avrebbe spiegato tutto quanto...
Però così rischio di confonderle le idee!
Le va di sederci laggiù?
Ho davvero tanto da raccontare...


Ed io non troppo tempo per ascoltarti.
Sintetizza rimanendo qui.


Quasi sicuramente, la visione avuta da Caroline Priscilla non corrispondeva ad una visione vera e propria del futuro. Era una eventualità, una ipotesi scaturita dalla conseguenza di una scarsità di forse a difendere l'Equilibrio. In quel caso, quindi, Jaya era stata un po' catastrofica, ma non spettava certo a lui decidere se fosse stato o meno il metodo migliore per spingere la O'Neill ad accettare il proprio elemento.

Ma questa non è l'unica cosa assurda che mi è capitata...

Va' avanti.

Il racconto proseguì. Oltre ad aver archiviato come abbastanza strano l'evento legato alla wakizashi e alla sua comparsa della vita della ex Tassorosso, Shuyun cominciò a farsi alcune domande riferite al suo incontro con Ermes. Quello non era stato un incontro casuale al 100%, un minimo il Conflux ci aveva messo lo zampino. Dunque spettava davvero a lui dirle ogni cosa? Questa proprio non ci voleva.

Che cosa mi è successo?
Lei può dirmi tutto, tutta quanta la verità?
Per quanto ci abbia provato, io non sono riuscita a scoprire nulla anzi, i misteri si sono accumulati man mano col tempo...


Credo sia anche normale.
Non puoi scoprire nulla quando il suo segreto è mantenuto tale da secoli.
Ora stammi bene a sentire, chiaro?


Appoggiandosi ad un albero, iniziò quindi a spiegarle la presenza del Mana all'interno di alcuni maghi e streghe prescelti, le rivelò l'esistenza delle gilde e il significato del termine "Equilibrio" e del perché i gildati puntassero alla sua difesa sempiterna. Le rese inoltre chiaro che all'interno del suo spirito albergasse il Fulmine e quindi per lei risultò più semplice comprendere il motivo per il quale Ermes non le dava mai la scossa.

Solitamente ci sono due modi con i quali si può divenire Gildati.
Il primo è nascere in una famiglia di Gildati, quindi il tuo elemento viene trasmesso da loro.
Il secondo è ricevere da neonati la benedizione di un gildato defunto connesso al tuo spirito.
Quando un elemento si risveglia dentro di noi, può avvenire una specie di fenomeno detto "Transizione".
È ciò che avvenuto a te, durante quel sogno. Non capita a tutti, a volte l'elemento nasce e basta.
Hai altre domande? Così facciamo prima...


... Arayu Ohll Nemeki Samus...
Sa dirmi che cosa significa?


Cosa hai detto?!

Shuyun sgranò gli occhi a quelle parole, diventando immediatamente più serio ed attento. Inspirò profondamente, trovandosi nella condizione di non sapere esattamente come comportarsi. Quelle parole nella lingua dei gildati non potevano essere fraintese. Ora forse si spiegava il perché della lama e il perché del cambio repentino di aspetto. I capelli della O'Neill non erano affatto naturali e il Sagitta stava ricollegando tutto.

La wakizashi, ce l'hai con te?
È necessario che me la porti e subito.
Muoviti!


Quello tuonò proprio come un ordine, un ordine al quale la ragazzina si sarebbe sentita invitata ad obbedire con certezza, rispetto e fiducia.
Mentre aspettava che tornasse da lui, Shuyun incrociò le braccia al petto, ripetendosi quelle parole e scuotendo il capo incredulo. Per forza il destino voleva che la incontrasse lui, perché solo lui aveva la soluzione a quel grosso problema, il problema Horcrux nella spada giapponese.

... Eccoti qui.
Estraila dal fodero, svelta.
Dopo di che non fare domande e mettiti in posizione di guardia, sai come si fa?


Aspettando che ella eseguisse la sua volontà, Shuyun prese dalla tasca interna della giacca un piccolo oggetto, apparentemente irriconoscibile.
Bastò però un singolo colpo di bacchetta per rivelarne le effettive fattezze, ovvero una katana lunga estremamente pregiata e racchiusa in un fodero bianco perlaceo a dir poco splendido. Estraendo l'arma con velocità, la puntò verso la irlandese, fissandola serio e concentrato.

Immagine

Non puoi rimanere confinata lì!

Tentò un affondo nei confronti della Prefetta e, assurdamente per lei che comunque era cosciente durante tutto il fatto, ella schivò, o meglio, evitò sulla destra l'attacco provando addirittura a contrattaccare, contrattacco che però non andò a segno, difatti il Muramasa bloccò con la lama quella della bionda platino, dimostrando una padronanza superiore e forgiata in anni ed anni di allenamento.

Lasciami stare!
Devo compiere la mia vendetta!


E pensi di farlo approfittandoti di questa Ignis?

Beh perché no?!
Grazie a me è sopravvissuta, me lo deve!


Lei non ti deve niente!
Sei stata tu ad intrometterti nella sua vita!


Quelle parole uscivano proprio dalle labbra di Caroline Priscilla che per altro poteva anche sentire ciò che le veniva spontaneo rispondere senza conoscere minimamente l'argomento o il perché di quelle repliche nei confronti di Shuyun. Nel frattempo i colpi di spada si succedevano uno dietro l'altro, ma l'investigatore era completamente padrone della situazione del combattimento, respingendo ogni offensiva.

Non puoi decidere tu cosa sia meglio per lei, per me, per noi!

Ma lei non sta decidendo un bel niente!
Tu le stai imponendo la tua influenza, te ne rendi conto o no?


No io... Io non voglio imporre nulla a nessuno...
... Io voglio solo... Che la mia morte venga vendicata!


Sei solo una egoista.
Anche lei vuole vendicare la morte di qualcuno e tu glielo impedirai se ne prenderai il controllo.


Non posso farlo, sono morta e quel poco che resta di me è in questa spada!

Allora fai le cose fatte bene e unisciti a lei.
Forse potrebbe anche accettare di aiutarti, ma a modo suo, con il proprio libero arbitrio!


Con quell'ultima affermazione, Shuyun Muramasa fece una serie di mosse veloci con la lama arrivando a far sì che essa fosse proprio a pochi millimetri dalla gola della O'Neill. Quest'ultima, o meglio, bisognerebbe dire l'entità racchiusa nella spada, rimase immobile, con gli occhi carichi di rabbia, lucidi di dolore e alla fine... lasciò scivolare il braccio che reggeva l'arma lungo il fianco e la wakizashi al terreno.

Ora hai di nuovo la tua coscienza.

Effettivamente era così. Adesso Caroline Priscilla poteva tornare a parlare come preferiva.

Un frammento di anima di qualcuno scomparso per morte violenta si è attaccato alla spada che hai ricevuto.
È probabile che la persona in questione si sia intromessa nel tuo sogno per provare a stabilire di nuovo un contatto con il mondo dei vivi.
Non è malvagia, probabilmente, ma quando un oggetto viene pervaso dal desiderio di vendetta, risulta comunque oscuro.
L'unico modo che hai per esorcizzare il male dentro la wakizashi è entrare in uno stato onirico di connessione con lo spirito del defunto.
Comunicando con lui e risvegliando il tuo elemento ti immunizzerai dalla sua influenza nefasta e capirai anche come aiutarlo, qualora fosse tua intenzione adoperarti anche in quest'altra faccenda estranea ai tuoi doveri ultimi, sia come gildato che come essere umano.


A quel punto, l'uomo rinfoderò la katana, rimpicciolendola e riponendola nuovamente nella tasca della giacca.

A te la scelta.
Se deciderai di non aderire alla causa Ignis, ti oblivierò e ti priverò anche della spada, così che non possa più farti del male.
Se invece deciderai di aderire, potrai a tua volta scegliere di nuovo se essere "risvegliata" da me o da un'altra persona che ti indicherò.
Sbrigati a scegliere, sto già sforando con i minuti a mia disposizione.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 12/06/2015, 23:32

Credo sia anche normale.
Non puoi scoprire nulla quando il suo segreto è mantenuto tale da secoli.
Ora stammi bene a sentire, chiaro?


Finalmente. Finalmente Cappie stava sciogliendo uno dei più grandi misteri della sua vita, sentendo il cuore alleggerirsi e lo stupore pervadere la sua anima. Ascoltava Shuyun con grande attenzione, ricevendo in silenzio tutte le risposte che era andata cercando in quegli ultimi due anni e sentendosi, ancora una volta, scelta dal destino.
Non un destino qualunque, ma un Equilibrio o Conflux (come lo chiamò il Muramasa) che la stava chiamando per mettersi in sua difesa, lei insieme a tutti coloro che facevano parte delle tre gilde. Quella nel quale sarebbe dovuta andare Cappie era la Gilda Ignis, del cui elemento lei aveva preso il Fulmine. Ecco perchè Ermes non le dava la scossa: non perchè l'animale provasse affetto per lei (quello lo faceva a prescindere) ma perchè condivideva con la pecorella lo stesso elemento. Anche Shuyun quindi condivideva lo stesso destino della O'Neill, da come potè intuire la ragazzina ricollegando il precedente comportamento di Ermes.

Solitamente ci sono due modi con i quali si può divenire Gildati.
Il primo è nascere in una famiglia di Gildati, quindi il tuo elemento viene trasmesso da loro.
Il secondo è ricevere da neonati la benedizione di un gildato defunto connesso al tuo spirito.
Quando un elemento si risveglia dentro di noi, può avvenire una specie di fenomeno detto "Transizione".
È ciò che avvenuto a te, durante quel sogno. Non capita a tutti, a volte l'elemento nasce e basta.


Ho capito.

Non disse altro, perchè erano davvero tante le informazioni che doveva elaborare, anche se con la mente sveglia che si ritrovava (e ora in parte poteva anche comprenderne il motivo) non le ci volle molto per mettere a posti i tasselli mancanti di quel puzzle tanto oscuro e misterioso all'inizio.

Hai altre domande? Così facciamo prima...

... Arayu Ohll Nemeki Samus...
Sa dirmi che cosa significa?


Partì da quella perchè le parole che le aveva rivolto Jaya nel sogno non eramo mai scomparse dalla mente della O'Neill, convinta che in quella singola frase ci fosse la chiave per risolvere l'intero mistero. Quando però Shuyun reagì in quel modo, Cappie temette di aver sbagliato qualcosa: forse l'aveva pronunciata male e lo aveva insultato! Comunque, quando le chiese di ripetere, lo fece, cercando di scandire bene ogni sillaba ed evitare quindi di rifare lo stesso errore.

La wakizashi, ce l'hai con te?

N-no, è in camera...

È necessario che me la porti e subito.
Muoviti!


Scattò all'istante quando l'uomo le parlò in quel modo, assicurandosi solo che Ermes non la seguisse. Tentativo vano, perchè non appena lei fece un passo avanti, la pecorella la seguì, costringendo la O'Neill a prenderlo in braccio ordinandogli di tramutarsi in un peluche. Meglio essere scambiata per una ragazzina, piuttosto che rendere Ermes un fenomeno da baraccone per tutta Hogwarts. Ci mise all'incirca dieci minuti totali per andare e venire dalla Sala Comune dei Tassorosso, portandosi dietro la spada nascosta dentro la borsa modificata magicamente. La cacciò fuori nel momento stesso in cui si ritrovò di fronte all'Ignis, lasciando scendere nuovamente Ermes, e pronta a fargli altre domande, quando il Muramasa la bloccò nuovamente intimandole di mettersi in posizione difensiva.

... Eccoti qui.
Estraila dal fodero, svelta.
Dopo di che non fare domande e mettiti in posizione di guardia, sai come si fa?


Diciamo che qualcosina l'aveva imparata da quando aveva ricevuto la wakizashi, per questo l'irlandese si limitò ad annuire e a fare esattamente come le aveva ordinato l'uomo. Che poi, non era un po' strano che si sentisse tanto pronta ad eseguire ogni suo ordine?
Quando però lo vide impugnare con la mano una katana di pregiata fattura, Cappie iniziò a sudare freddo e a temere seriamente le intenzioni di Shuyun.

Non puoi rimanere confinata lì!

L'istinto ebbe la meglio e ancora una volta (proprio come all'interno dell'Ottavo Piano) la futura Ignis schivò il colpo dell'avversario, portando la propria lama a contrattaccare poi di lato.

Un attimo... Perchè lo sto attaccando?

Bella domanda, già, peccato che la volontà della O'Neill fosse stata soppiantata da quella dello spirito che dimorava nella spada e che, al momento, stava sfruttando il suo corpo per interagire e combattere contro l'investigatore privato.

Lasciami stare!
Devo compiere la mia vendetta!


No! Ferma!
Ma quale vendetta!


E pensi di farlo approfittandoti di questa Ignis?

Beh perché no?!
Grazie a me è sopravvissuta, me lo deve!


Ti ho ringraziata, non era abbastanza?!

Lei non ti deve niente!
Sei stata tu ad intrometterti nella sua vita!


Giusto!
Ha ragione lui! Lasciami andare, non puoi usarmi in questo modo!


Invece il combattimento e lo scambio di battute proseguì, senza che Cappie potesse fare niente per impedirlo. Era cosciente di tutto ciò che stava accadendo (gli affondi, le schivate, i contraccolpi: l'entità che la possedeva doveva essere stata in vita una provetta spadaccina) ma non possedeva più il controllo del suo corpo, che si muoveva agile e scattante parando tutti gli attacchi provenienti dal Muramasa.

Cazzo vacci piano!
Si tratta sempre del mio corpo!


Non puoi decidere tu cosa sia meglio per lei, per me, per noi!

Ma lei non sta decidendo un bel niente!
Tu le stai imponendo la tua influenza, te ne rendi conto o no?


No io... Io non voglio imporre nulla a nessuno...
... Io voglio solo... Che la mia morte venga vendicata!


Che cosa ti è successo?

Sei solo una egoista.
Anche lei vuole vendicare la morte di qualcuno e tu glielo impedirai se ne prenderai il controllo.


Non posso farlo, sono morta e quel poco che resta di me è in questa spada!

Mi dispiace tanto... Ti prego, ci deve essere una soluzione...

Allora fai le cose fatte bene e unisciti a lei.
Forse potrebbe anche accettare di aiutarti, ma a modo suo, con il proprio libero arbitrio!


Se avesse avuto il controllo del proprio corpo, sarebbe sbiancata quando la lama di Shuyun arrivò a pochi centimetri dalla sua gola. Cosa voleva fare l'uomo, ucciderla in modo da impedire allo spirito di prendere possesso di lei? Solo in quel momento, la O'Neill si rese conto di provare qualcosa che la sconvolse, non perchè erano emozioni mai provate prima, ma perchè sapeva provenire da un'altra persona: rabbia e dolore.
Sì, riusciva a percepirle, anche se in maniera molto attutita ma quel poco che stava sentendo le bastava per sentirsi più vicina all'entità spirituale. Forse perchè in passato aveva provato lo stesso bruciante dolore e desiderio di vendetta nei confronti di coloro che le avevano portato via sua padre.

Ora hai di nuovo la tua coscienza.

Grazie...

Aveva lasciato cadere la wakizashi a terra , o meglio non l'irlandese ma lei, tuttavia la raccolse subito dopo per metterla nel fodero e lasciarla lì dov'era.

Un frammento di anima di qualcuno scomparso per morte violenta si è attaccato alla spada che hai ricevuto.
È probabile che la persona in questione si sia intromessa nel tuo sogno per provare a stabilire di nuovo un contatto con il mondo dei vivi.
Non è malvagia, probabilmente, ma quando un oggetto viene pervaso dal desiderio di vendetta, risulta comunque oscuro.
L'unico modo che hai per esorcizzare il male dentro la wakizashi è entrare in uno stato onirico di connessione con lo spirito del defunto.


Stato... onirico?- cioè doveva incontrarla in sogno?

Comunicando con lui e risvegliando il tuo elemento ti immunizzerai dalla sua influenza nefasta e capirai anche come aiutarlo, qualora fosse tua intenzione adoperarti anche in quest'altra faccenda estranea ai tuoi doveri ultimi, sia come gildato che come essere umano.

Quindi ancora una volta la strada da seguire sembrava dirigersi verso l'adesione alla causa della Gilda e diventare a tutti gli effetti una Ignis. Non che le piacesse molto l'idea di non poter decidere liberamente, ma sembrava che il destino la stesse davvero guidando verso un percorso che l'avrebbe portata molto lontano.

A te la scelta.
Se deciderai di non aderire alla causa Ignis, ti oblivierò e ti priverò anche della spada, così che non possa più farti del male.
Se invece deciderai di aderire, potrai a tua volta scegliere di nuovo se essere "risvegliata" da me o da un'altra persona che ti indicherò.


Dimenticare tutto, persino la verità, oppure imparare a convivere con essa pagando il prezzo della segretezza e non parlandone ad anima viva, se non ad altri gildati?
Non era una scelta così semplice da fare: Cappie sapeva mantenere i segreti (su quello non c'era dubbio) ma ovviamente il peso di nascondere qualcosa di tanto importante della sua vita si faceva sentire eccome, specie quando c'erano persone come Axell, Vergil, Kelly e Victoria che non avrebbero mai potuto sapere nulla di questo lato della ex-Tassorosso.

E nemmeno Jorge...

Non soltanto il delfino non stava condividendo più insieme a lei ogni singolo momento della loro vita, ma ben presto Cappie si sarebbe allontanata da lui in maniera definitiva perchè gli Ignis, e gli impegni che comportava farne parte, non le avrebbero lasciato il tempo da poter dedicare a coloro che voleva bene. Che fossero persone vicine a lei oppure no.

Sbrigati a scegliere, sto già sforando con i minuti a mia disposizione.

Se dovessi scegliere di farne parte, potrò vivere ancora come una persona normale?
Al di là di ciò che sarò realmente, potrò ancora avere degli amici, una famiglia, un fidanzato, una possibile carriera?


Le premeva saperlo, perchè ovviamente se avesse dovuto dire addio a tutti coloro che amava, alla sua vita come l'aveva vissuta fino ad allora, ci avrebbe messo molto più tempo per scegliere.
L'unico motivo che la spingeva a non rifiutare subito era la visione che Jaya le aveva fatto vedere di un possibile futuro: per lei non si sarebbe trattato solo di difendere il Conflux, ma anche il mondo così come lo conosceva e le persone per le quali amava vivere in esso.

Puoi... Puoi essere tu a risvegliarmi?- chiese titubante, usando volutamente un tono più confidenziale perchè quello era un favore che stava chiedendo al Muramasa, non certo una cortesia.
E qualora l'uomo le avesse chiesto il motivo di tale scelta...

Mi fido di te. Non so ancora il motivo, ma se davvero ogni mio passo è stato guidato per arrivare fin qui, allora credo... Anzi sono più che convinta che il destino vuole che sia tu a farlo e nessun altro.

Sembrava molto convinta di ciò che diceva, mentre fissava il Sagitta dritto negli occhi, facendogli comprendere la determinazione che si agitava dietro quello sguardo.
Doveva ancora imparare a comprendere che il legame che sentiva unirla a Shuyun probabilmente era solo l'effetto di quello stesso elemento che albergava nel corpo di entrambi. Un legame quindi che non era speciale perchè coinvolgeva loro due, ma molto comune fra tutti i gildati Ignis del Fulmine.
Sarebbe stata una scelta del Muramasa renderlo veramente unico.
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Messaggioda Shuyun » 13/06/2015, 21:54

Sbrigati a scegliere, sto già sforando con i minuti a mia disposizione.

Se dovessi scegliere di farne parte, potrò vivere ancora come una persona normale?
Al di là di ciò che sarò realmente, potrò ancora avere degli amici, una famiglia, un fidanzato, una possibile carriera?


Credo tu stia confondendo le Gilde come delle Sette Segrete.
Abbiamo un compito da svolgere e doveri nei confronti dell'Equilibrio, ma questo non significa rinunciare alla nostra vita.
A condizione di mantenere il silenzio con chi non fa parte di una qualsiasi Gilda, potrai fare tutto ciò che vuoi, carriere e studi.
Non ti sarà di certo precluso possedere un compagno o una famiglia.


Un Capo Gilda, a differenza sua, sarebbe entrato molto più nei dettagli, specificando, spiegando, dando tutto il tempo a disposizione al fine di far capire meglio al nuovo arrivo tutta la struttura e tutta la storia, ma lui non era stato scelto per essere Capo Gilda, quel privilegio era andato al fratello, bene, allora che se lo tenesse e si prendesse la briga di perdere tempo in chiacchiere, lui era libero di fregarsene.

Puoi... Puoi essere tu a risvegliarmi?

Io?
... E per quale motivo?


Mi fido di te.
Non so ancora il motivo, ma se davvero ogni mio passo è stato guidato per arrivare fin qui, allora credo... Anzi sono più che convinta che il destino vuole che sia tu a farlo e nessun altro.


Fiducia. Come poteva dare fiducia ad un individuo appena conosciuto? Aveva davvero un cuore troppo buono. Tuttavia quelle parole non risultarono al Muramasa così tanto fastidiose. Sbuffò un poco, certo, ma nonostante questo non rifiutò la possibilità di concederle quella preferenza. Annuì senza aggiungere una parola, facendole cenno di avvicinarsi di più a lui.

E sia.
Non appena stabilirò un contatto con tuo elemento e lo risveglierò, è probabile che entrerai nella dimensione onirica.
Lì ad attenderti ci sarà la stessa persona che ha tentato di precluderti il libero arbitrio per portare a termine la propria vendetta.
Questo però, solo se terrai in mano la wakizashi durante questa pratica, sei pronta?
Non credo troverai ad attenderti una figura ostile, ricorda: il male in quell'oggetto non significa che chi incontrerai sarà altresì malvagio.


Attese quindi che Caroline Priscilla prendesse la lama, la stringesse in mano e poi si avvicinasse a lui come richiesto. A quel punto, Shuyun le posò una mano sulla fronte, chiudendo gli occhi. Il cervello, punto focale dove si concentravano i rapporti elettrici più complessi del corpo umano.
Bastarono appena pochi istanti per individuare l'elemento dentro di lei, dopo di che, le inviò una scarica di energia abominevole.

... Che il Conflux ti accompagni...

La ragazza svenne praticamente subito e il Muramasa la prese velocemente in braccio, adagiandola sdraiata sotto un albero lì vicino.
Nessuno avrebbe dovuto disturbarla mentre si preparava ad accogliere del tutto il Fulmine in lei. Shuyun incantò l'area affinché nessuno passando di lì potesse individuarli, infine si appoggiò con la schiena al tronco, incrociando le braccia, silenziosamente paziente che si compisse il destino.

INTANTO

Quando la ragazza riaprì gli occhi, si accorse che il luogo in cui si trovava non era certo più il giardino di Hogwarts, bensì una stanza, una grandissima stanza piena di porte, completamente bianca. Era nuda, non portava più nulla addosso ed anche i capelli erano sciolti ma del loro colore naturale, così com'era nata, non biondo platino. Ad un tratto, venne richiamata da una voce, una voce decisamente conosciuta.

Ehi... Guarda un po' chi si vede.

Immagine

Quegli occhi erano inconfondibili: gli stessi osservati nell'Ottavo Piano sulla parete di ghiaccio. La femmina seduta a terra, appoggiata alla parete della stanza, sembrava proprio aspettare lei. Si mise in piedi, mostrando subito il proprio corpo atletico, slanciato, a dir poco perfetto.
Avanzò qualche passo fino alla O'Neill, sorridendo beffarda e tranquilla, dandole poi una pacca sulla spalla destra.

Scusa se il mio regalino ti ha creato problemi.
Non avrei voluto nemmeno io che combinasse tanti guai.
Il mio nome è Irina, Irina Honeywell, molto piacere.


Il tono sembrava abbastanza amichevole, non aveva per nulla intenzioni ostili nei confronti della nuova arrivata. La Prefetta poteva percepire distintamente nello spirito della bionda di fronte a lei una fortissima aura elettrica. Le era possibile distinguere certi poteri solo perché si trovava all'interno di quella dimensione onirica. Ad un tratto, da una delle porte uscì un uomo che, camminando, raggiunse un'altra porta e scomparì.

Questo è un crocevia tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti.
Quando si muore, si oltrepassa la porta del tuo mondo e si va a finire in un'altra dimensione.
Ciò che si trova nel luogo di destinazione per me è un assoluto mistero, in quanto sono bloccato qui dentro.
Morii uccisa da un uomo, un gran bastardo, un vampiro per la precisione, dopo un'aspra e violenta battaglia.
Non appena ricevetti il colpo di grazia, il mio sangue colo sull'elsa della spada e il mio desiderio di vendetta la tramutò in un Horcrux.
Non potevo immaginare che potesse accadere una cosa simile: morire mentre si crea un Horcrux significa essere davvero sfortunati.
L'anima, non essendo completa, non può accedere al regno dei morti, del riposo eterno, e visto che l'Horcrux si è creato non prima della morte stessa, non si può nemmeno rimanere tra i vivi... Capito che bel dito su per il retto, cara mia?


Scosse il capo, indicandole di seguirla fino ad una porta leggermente differente dalle altre, in quanto invece di essere fatta in legno bianco, era di vetro opaco. Aprendola, Irina le mostrò cosa si poteva vedere oltre quell'ingresso e con probabile enorme stupore, la O'Neill avrebbe potuto notare che la porta in questione si affacciava sulla sua camera in Irlanda, nella casa dei suoi genitori.

Quando un individuo muore, può decidere se andare nell'altra dimensione oppure reincarnarsi.
Qualora optasse per la seconda scelta, allora può osservare attraverso questa porta i vari luoghi del mondo e gettarsi all'interno.
A quel punto, la Trama e il Mana decidono arbitrariamente in cosa si reincarnerà, dove, come e quando.
Io ovviamente non posso gettarmi, visto che una parte della mia anima è rimasta ancorata al mondo dei vivi, ma grazie comunque a questa porta ho potuto scrutare per molto tempo tra le persone che potevano interessarmi, in particolare ad Hogwarts, nella Casata Tassorosso.
Anche io sono stata una di voi, ecco perché ho scelto proprio te... Quando ti ho vista contrastare il Mezzo-Drago cucciolo ho capito subito che avresti fatto strada, quando è morto tuo padre invece, ho compreso che tra di noi sussisteva una connessione voluta dall'Equilibrio.
Anche io persi mio padre, per cause diverse, ma ugualmente ingiuste. Non voglio parlarne però, non è importante o necessario.


Gli occhi si velarono un secondo di tristezza, ma quell'emozione scomparve quasi subito, scacciata via.

... Quando hai avuto il sogno di risveglio, qualche tempo fa, capii che stavi per ricevere la scintilla di Mana.
Mi lanciai oltre questa porta con prepotenza, volevo raggiungerti, ne avevo bisogno e per un attimo la mia forza di volontà fu talmente potente da permettermi di arrivare a te sotto forma di spirito e di entrare nel tuo sogno proprio mentre stavi per iniziarlo.
All'interno di quella realtà pervasa di Mana, i miei poteri erano tornati parzialmente utilizzabili e il fatto che ormai fossi un individuo extra corporeo mi concesse di farti arrivare la mia lama... Anche se grazie a quel gesto mi assicurai un legame con te, purtroppo fu anche la causa dell'intercettazione da parte di Jaya, la donna dai capelli argentei e la pelle scura che incontrasti lì.
Difatti, le parole che hai pronunciato verso colui che ti ha risvegliato, le ultime udite nel sogno, significavano... "Intrusa, hai tradito l'Equilibrio".


In concomitanza con quelle parole, delle gocce, lacrime, caddero dagli occhi blu della donna, scivolando a terra.

... Io non sono mai andata contro il volere della Trama, del Mana... Però non avevo altra scelta...
... Altrimenti sarei rimasta confinata qui per sempre... Senza poter avere la mia scelta...
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/06/2015, 0:14

Credo tu stia confondendo le Gilde come delle Sette Segrete.
Abbiamo un compito da svolgere e doveri nei confronti dell'Equilibrio, ma questo non significa rinunciare alla nostra vita.
A condizione di mantenere il silenzio con chi non fa parte di una qualsiasi Gilda, potrai fare tutto ciò che vuoi, carriere e studi.
Non ti sarà di certo precluso possedere un compagno o una famiglia.


No, la gilda non le avrebbe impedito sulla carta di poter avere un fidanzato o degli amici. Ma in pratica la poneva nella condizione di dover mentire e nascondere qualcosa di importante che faceva parte di lei e questo, agli occhi della O'Neill, equivaleva a precludere di essere totalmente sincera e degna di fiducia in qualsiasi relazione. Certo avrebbe potuto sempre trovarsi amici interni alla gilda o fidanzati interni alla gilda: ma lei aveva già un fidanzato e degli amici e non li avrebbe certo cambiati perchè non avrebbe potuto condividere con loro il peso della verità. Si sentiva triste al pensiero, perchè Cappie comprendeva che entrare a far parte di quel mondo non era un impegno da poco, ma qualcosa che avrebbe cambiato e stravolto per sempre il suo animo e la sua vita. Ma al tempo stesso il desiderio di far parte di un disegno più grande (Jaya aveva giocato la carta giusta con lei) e la determinazione nell'affrontare sempre la verità la spinse a prendere quella difficile decisione, buttandosi senza paracadute.

E sia.
Non appena stabilirò un contatto con tuo elemento e lo risveglierò, è probabile che entrerai nella dimensione onirica.
Lì ad attenderti ci sarà la stessa persona che ha tentato di precluderti il libero arbitrio per portare a termine la propria vendetta.
Questo però, solo se terrai in mano la wakizashi durante questa pratica, sei pronta?
Non credo troverai ad attenderti una figura ostile, ricorda: il male in quell'oggetto non significa che chi incontrerai sarà altresì malvagio.


Era agitata e nervosa per quello che le sarebbe successo, ma ringraziò mentalmente Shuyun di averla rassicurata e di aver accettato che fosse lui ad occuparsi del suo risveglio. Afferrò quindi la wakizashi per l'impugnatura e poi si preparò a ciò che sarebbe accaduto poco dopo, affidandosi completamente nelle mani del Sagitta.

Ti sarò per sempre debitrice...

... Che il Conflux ti accompagni...

Stranamente quelle parole le scaldarono il cuore, rendendola un minimo più coraggiosa e rilassando i muscoli delle spalle e delle braccia. Poi, quando l'uomo liberò la propria energia dentro di lei, il mondo che le stava intorno divenne una macchia oscura e indistinta e la O'Neill cadde svenuta a terra, con ancora la sua spada stretta in mano. Da quel momento in poi il suo spirito avrebbe viaggiato in un'altra dimensione ed incontrato una persona che le doveva molte spiegazioni.

[Da qualche parte....]


Quando aprì gli occhi, il mondo aveva perso qualsiasi colore. Tutto era bianco intorno a lei e come sospeso nel tempo, un'esperienza davvero unica che la O'Neill difficilmente avrebbe dimenticato. Si guardò le mani e, volgendo lo sguardo in basso, si rese conto di essere nuda. Anche i suoi capelli erano sciolti e di quel bellissimo colore castano che era sempre stato suo.

Ehi... Guarda un po' chi si vede.

Immagine


Eccola lì, la causa di tutto. Cappie non disse una parola mentre la Ignis si alzava da terra, osservandone il viso e il corpo scolpito e perfetto, completamente diverso dal suo minuto e quasi da ragazzina. Si sentiva un po' in soggezione di fronte alla sua presenza, ma mantenne lo sguardo alto, ignorando per il momento il fatto che si trovasse nuda di fronte ad una sconosciuta.

Scusa se il mio regalino ti ha creato problemi.
Non avrei voluto nemmeno io che combinasse tanti guai.
Il mio nome è Irina, Irina Honeywell, molto piacere.


Irina...
Caroline Priscilla O'Neill, piacere mio...


Non sapeva bene come comportarsi con lei, però Irina non sembrava avere cattive intenzioni proprio come le aveva detto Shuyun. Almeno le aveva chiesto scusa e questo contribuì a sciogliere un po' la tensione che la ex-Tassorosso sentiva sopra, mentre si guardava ancora una volta intorno, osservando tutte quelle porte chiuse.

Dove ci troviamo?

Questo è un crocevia tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti.
Quando si muore, si oltrepassa la porta del tuo mondo e si va a finire in un'altra dimensione.
Ciò che si trova nel luogo di destinazione per me è un assoluto mistero, in quanto sono bloccato qui dentro.


Come... come è successo?

Morii uccisa da un uomo, un gran bastardo, un vampiro per la precisione, dopo un'aspra e violenta battaglia.
Non appena ricevetti il colpo di grazia, il mio sangue colo sull'elsa della spada e il mio desiderio di vendetta la tramutò in un Horcrux.
Non potevo immaginare che potesse accadere una cosa simile: morire mentre si crea un Horcrux significa essere davvero sfortunati.
L'anima, non essendo completa, non può accedere al regno dei morti, del riposo eterno, e visto che l'Horcrux si è creato non prima della morte stessa, non si può nemmeno rimanere tra i vivi... Capito che bel dito su per il retto, cara mia?


Mi dispiace moltissimo...

Era davvero dispiaciuta per lei: a volte la vita sapeva essere davvero crudele e beffarda e la O'Neill certo non credeva che Irina si fosse meritata una simile sorte. Tuttavia non le pose altre domande, seguendola nel suo cammino e avvicinandosi ad una porta completamente diversa dalle altra, fatta di uno strano materiale che sembrava quasi vetro opaco. La donna l'aprì e la ragazzina potè scorgervi al suo interno un luogo ben conosciuto: la sua camera da letto, quella che aveva a casa sua in Irlanda.

Quando un individuo muore, può decidere se andare nell'altra dimensione oppure reincarnarsi.
Qualora optasse per la seconda scelta, allora può osservare attraverso questa porta i vari luoghi del mondo e gettarsi all'interno.
A quel punto, la Trama e il Mana decidono arbitrariamente in cosa si reincarnerà, dove, come e quando.
Io ovviamente non posso gettarmi, visto che una parte della mia anima è rimasta ancorata al mondo dei vivi, ma grazie comunque a questa porta ho potuto scrutare per molto tempo tra le persone che potevano interessarmi, in particolare ad Hogwarts, nella Casata Tassorosso.
Anche io sono stata una di voi, ecco perché ho scelto proprio te... Quando ti ho vista contrastare il Mezzo-Drago cucciolo ho capito subito che avresti fatto strada, quando è morto tuo padre invece, ho compreso che tra di noi sussisteva una connessione voluta dall'Equilibrio.
Anche io persi mio padre, per cause diverse, ma ugualmente ingiuste. Non voglio parlarne però, non è importante o necessario.


Quindi è per questo che mi hai scelta, ora capisco.

Aveva visto una connessione fra loro due e aveva deciso che sarebbe stata lei il suo strumento di vendetta nei confronti di chi l'aveva uccisa. Dal momento stesso nel quale aveva messo piede lì dentro, però, Cappie aveva avuto un pensiero fisso in mente, oltre ad andare incontro al proprio destino: suo padre era morto, suo padre era passato di lì e se Irina davvero era rimasta bloccata in quella dimensione, allora forse poteva rispondere ad una domanda che la ragazzina non riusciva proprio a reprimere dentro di sè.

E quando sei arrivata qui non hai potuto scoprire dove era finito tuo padre?
... E il mio? Sai se è andato avanti oppure...


Oppure aveva scelto di reincarnarsi e di ricominciare da zero. Dopo tanti anni, l'irlandese avrebbe dovuto lasciarsi alle spalle quella storia, quella stupida speranza di poterlo rivedere e abbracciare un'ultima volta, potergli dire addio per davvero e per sempre. Il tono col quale rivolse la domanda alla Ignis era quasi supplichevole, ma in ogni caso le due non si trovavano certo lì per discutere dei morti, quanto di ciò che aveva portato Irina a interferire con il suo risveglio, rischiando di rovinare per sempre la vita della piccola O'Neill.

... Quando hai avuto il sogno di risveglio, qualche tempo fa, capii che stavi per ricevere la scintilla di Mana.
Mi lanciai oltre questa porta con prepotenza, volevo raggiungerti, ne avevo bisogno e per un attimo la mia forza di volontà fu talmente potente da permettermi di arrivare a te sotto forma di spirito e di entrare nel tuo sogno proprio mentre stavi per iniziarlo.
All'interno di quella realtà pervasa di Mana, i miei poteri erano tornati parzialmente utilizzabili e il fatto che ormai fossi un individuo extra corporeo mi concesse di farti arrivare la mia lama... Anche se grazie a quel gesto mi assicurai un legame con te, purtroppo fu anche la causa dell'intercettazione da parte di Jaya, la donna dai capelli argentei e la pelle scura che incontrasti lì.
Difatti, le parole che hai pronunciato verso colui che ti ha risvegliato, le ultime udite nel sogno, significavano... "Intrusa, hai tradito l'Equilibrio".


La sorprese non poco vedere la bionda piangere dopo aver pronunciato quella frase, come se fosse stata ferita a morte da quelle parole.

... Io non sono mai andata contro il volere della Trama, del Mana... Però non avevo altra scelta...
... Altrimenti sarei rimasta confinata qui per sempre... Senza poter avere la mia scelta...


Verso quale terribile destino era andata incontro. Impietosita dalla sua storia, Cappie si avvicinò alla giovane donna, avvertendo con maggior chiarezza quella strana energia elementale di cui era pervaso il suo spirito.

Adesso credo di capire tutto quanto...- le disse in tono serio ma conciliante -Capisco cosa devi aver provato, come devi esserti sentita...
Io non so perchè secondo Jaya e secondo quell'uomo tu abbia tradito l'Equilibrio
- non possedeva ancora il concetto di Equilibrio che era tipico dei gildati, ma lo avrebbe compreso molto presto -ma se hai bisogno di me, se posso darti una mano a compiere la tua scelta sappi che hai il mio pieno consenso.
Se adesso mi trovo qui significa che posso aiutarti, dico bene?
Allora che cosa devo fare? Come posso restituirti la libertà?


Aveva ragione il Muramasa: l'irlandese possedeva un animo troppo buono, se riusciva a fidarsi completamente persino di uno sconosciuto. Ciò che però Shuyun non aveva visto in lei era la profonda empatia che spesso la portava a sentirsi legata con il resto dell'umanità. Aveva sentito una connessione con l'investigatore e aveva scelto di fidarsi di lui. Ora sentiva di possedere un legame con Irina e non l'avrebbe abbandonata al suo destino.
Non sarebbe mai stata tanto crudele da farlo.
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Messaggioda Shuyun » 14/06/2015, 21:42

E quando sei arrivata qui non hai potuto scoprire dove era finito tuo padre?
... E il mio? Sai se è andato avanti oppure...


Hai idea di quante porte ci siano in questa dimensione?
Potresti camminare per un'eternità e non arriveresti alla fine.
Tuo padre, come anche il mio, saranno passati da una di esse in chissà quale punto del corridoio.
Sono consapevolezze che nessuno di noi ha il diritto o la possibilità di avere.


A differenza di Caroline Priscilla, Irina sembrava molto più incline ad aver accettato placidamente la morte del proprio genitore.
Forse il vero motivo era che ormai non aveva più vita neanche lei, quindi certe sofferenze passavano inevitabilmente in secondo piano.
Senza contare che, se fosse riuscita a passare "oltre", forse avrebbe anche potuto incontrarlo, sempre che non avesse deciso di reincarnarsi.
Tralasciando questo, il discorso tra le due proseguì ancora e tutte le spiegazioni che l'irlandese cercava costantemente da quando aveva avuto quel sogno, stavano trovando via via sempre più luce, trasformando il buio in verità.

Adesso credo di capire tutto quanto...
Capisco cosa devi aver provato, come devi esserti sentita...


No tu non puoi capirlo... Ma credimi, è meglio così.

Io non so perché secondo Jaya e secondo quell'uomo tu abbia tradito l'Equilibrio...
... ma se hai bisogno di me, se posso darti una mano a compiere la tua scelta sappi che hai il mio pieno consenso.


Irina cercò il suo sguardo, fissandola con serietà e gli occhi ancora lucidi.

Ho tradito l'Equilibrio perché mi sono intromessa, perché ho corrotto il tuo sogno, il tuo destino.
Anche se in un modo o nell'altro il Conflux ha fatto sì che tutto potesse sistemarsi, ciò non toglie che ti ho esposta ad un grande rischio.
La mia spada avrebbe potuto spingerti a fare cose indicibili, dettate dal male, dettate da un desiderio di vendetta non tuo.
Devo ringraziare colui che ti ha risvegliata, altrimenti sarebbero stati grossi guai.


Si era macchiata di un reato non indifferente, ma se non altro aveva la certezza che nessuno l'avrebbe più potuta punire.

Se adesso mi trovo qui significa che posso aiutarti, dico bene?

Sì, in teoria sì.

Allora che cosa devo fare?
Come posso restituirti la libertà?


La bionda concentrò maggiormente l'attenzione su Caroline Priscilla, sorridendo infine quasi divertita.

... Tu sei davvero ancora intenzionata a darmi una mano?!
Questa è bella... Certo che noi Tassorosso siamo fatti proprio con lo stampino, eh?!


Scosse il capo, richiudendo la porta di vetro opaco per appoggiarcisi poi con la schiena, incrociando le braccia al petto.

L'unica maniera per aiutarmi, però, non è poi così tanto semplice.
In pratica, attraverso la tua anima e il tuo spirito, io potrò avere una seconda chance.
Unendomi a te, ti permetterò di assorbire il frammento di anima contenuto nella wakizashi.
Il mio è uno spirito corrotto, non completo, perciò potrebbe dar luogo ad effetti largamente positivi, ma anche al contrario.
Probabilmente ti renderò più forte, l'elemento dentro di te non solo sboccerà ma si incrementerà fin da subito...
... Ma non escludo che qualcosa in te possa subire dei mutamenti...


Prima che ella potesse pensare al peggio però, Irina incalzò all'istante.

No no no, non sto parlando del carattere, della mentalità o dei ricordi.
Ogni cosa che fa parte di te resterà intatta e invariata, d'altronde te l'ho detto, la mia struttura è ormai imperfetta.
Non potrei mai essere così tanto invasiva... Ma non escludo che possa essere ad esempio il tuo corpo a modificarsi.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 15/06/2015, 21:17

Hai idea di quante porte ci siano in questa dimensione?

No, non ne aveva idea. Ipotizzava tante, tantissime, quasi infinite, ma Irina aveva passato molto tempo là dentro e forse (forse) aveva avuto l'occasione (una su un'infinità lo sapeva) di poter scorgere suo padre e sapere dove si era diretto Nathaniel O'Neill.

Potresti camminare per un'eternità e non arriveresti alla fine.
Tuo padre, come anche il mio, saranno passati da una di esse in chissà quale punto del corridoio.
Sono consapevolezze che nessuno di noi ha il diritto o la possibilità di avere.


Già, eppure lei continuava a ricascarci. Ogni volta che credeva di aver messo la propria anima in pace, accadeva qualcosa di soprannaturale nella sua vita che la spingeva a sperare ancora di poter rivedere suo padre. La verità -difficile e dura da accettare- era che Cappie non sarebbe mai andata avanti fino a quando non fosse riuscita a mettere definitivamente la parola fine a quella storia. Ed aveva solo due modi per riuscire a farlo: o incontrando suo padre -sotto forma di spirito- per dirgli per sempre addio oppure dare un senso alla sua morte scoprendo chi lo avesse ucciso e per quale motivo. E possibilmente sbattere quel bastardo ad Azkaban per il resto dei suoi giorni.

Io non riesco ad arrendermi.- disse infine allo spirito, fissandola in volto con gli occhi lucidi -Non riesco ad accettare l'idea che non avrò mai più la possibilità di vederlo, nemmeno un'ultima volta.
Insomma, guarda dove sono finita per seguire il mio destino!
- volse il capo intorno, indicandolo anche ad Irina -E credi che dopo aver visto tutto questo, mi arrenderò all'evidenza che non c'è più nulla da fare?
Sarei folle a farlo.


Ma era ancora più folle credere di poter varcare i limiti della Vita e della Morte solo per poter giungere fra le braccia di una persona morta. Non era semplicemente possibile, non rimanendo ancorati alla vita, ovviamente. La O'Neill parlava perchè spinta dal proprio desiderio di riabbracciare suo padre e, probabilmente, anche dal suo carattere testardo e caparbio nei modi di fare, quanto buono ed altruista in tanti altri. Non aveva idea di cosa fossero realmente la Trama e il Mana, non aveva idea di quanto fosse importante l'Equilibrio per ogni gildato. Lo avrebbe compreso, certo, ma non in quel momento, non quando il suo risveglio non si era ancora concluso.

Ho tradito l'Equilibrio perché mi sono intromessa, perché ho corrotto il tuo sogno, il tuo destino.
Anche se in un modo o nell'altro il Conflux ha fatto sì che tutto potesse sistemarsi, ciò non toglie che ti ho esposta ad un grande rischio.
La mia spada avrebbe potuto spingerti a fare cose indicibili, dettate dal male, dettate da un desiderio di vendetta non tuo.
Devo ringraziare colui che ti ha risvegliata, altrimenti sarebbero stati grossi guai.


Ma adesso tutto si è risolto per il meglio, dico bene?
Adesso sono qui, sono viva e non ho compiuto azioni nefaste che avrebbero appesantito ancora di più la tua colpa.
Smettila di sentirti così: tutti facciamo degli errori.


Quella frase diede una lieve scossa alla ragazzina, facendola trasalire nel pensare ad un'altra persona in un'altra situazione: non avrebbe forse dovuto rivolgere le stesse identiche parole ad un certo delfino, invece che incolparlo di quanto accaduto all'interno dell'Ottavo Piano?
Il suo buonsenso, ancora una volta, venne in aiuto della ex-Tassorosso, ponendola di fronte ad un confronto obbligatorio: Irina lo aveva fatto per sè stessa, ma nel farlo aveva donato anche una parte di sè alla ragazzina che l'avrebbe influenzata nel male, certo, ma anche nel bene; in più Irina aveva agito spinta da un desiderio di vendetta in un momento nel quale non aveva nulla da perdere. Jorge invece aveva agito egoisticamente per i propri interessi; ma lo aveva fatto, e di questo Cappie ne era certa, inconsapevolmente di quale fosse la sua natura.

Ho accettato di incontrarti per riuscire a capire come posso darti una mano.
Stavi per causarmi tanti guai, certo, ma in fondo ti devo anche un favore dico bene?


Disse ironica, provando a scherzare con la giovane donna.

... Tu sei davvero ancora intenzionata a darmi una mano?!

Be'... sì!
Anche se non so ancora in che modo, vorrei provare a fare tutto il possibile...


Questa è bella... Certo che noi Tassorosso siamo fatti proprio con lo stampino, eh?!

Rise insieme a lei, perchè quella era una verità assodata ormai: chi più chi meno, i Tassorosso erano conosciuti per il loro altruismo e la piccola O'Neill, in quanto ad altruismo, era la più altruista di tutti i tassi. O meglio era, visto che dopo il diploma, in teoria, non faceva più parte di quella casata. Ma nell'animo sapeva che lo sarebbe rimasta per sempre.

L'unica maniera per aiutarmi, però, non è poi così tanto semplice.
In pratica, attraverso la tua anima e il tuo spirito, io potrò avere una seconda chance.


Spiegati meglio.

Unendomi a te, ti permetterò di assorbire il frammento di anima contenuto nella wakizashi.
Il mio è uno spirito corrotto, non completo, perciò potrebbe dar luogo ad effetti largamente positivi, ma anche al contrario.
Probabilmente ti renderò più forte, l'elemento dentro di te non solo sboccerà ma si incrementerà fin da subito...


Ok...

... Ma non escludo che qualcosa in te possa subire dei mutamenti...

L'espressione del suo viso dovette esprimere per forza di cose ciò che stava pensando in quel momento l'irlandese: la paura di perdere sè stessa e il proprio libero arbitrio era un ostacolo molto grosso che si frapponeva fra lei e Irina, nel caso di un possibile congiungimento delle due ragazze.

No no no, non sto parlando del carattere, della mentalità o dei ricordi.
Ogni cosa che fa parte di te resterà intatta e invariata, d'altronde te l'ho detto, la mia struttura è ormai imperfetta.
Non potrei mai essere così tanto invasiva... Ma non escludo che possa essere ad esempio il tuo corpo a modificarsi.


Il mio corpo?- esattamente come era avvenuto a Victoria.

Come anche il tuo rapporto con il Fulmine.

E cioè?
Non ho ancora capito cosa significa rapportarmi al... Fulmine
- le faceva strano dire una cosa del genere -Quindi che cosa intendi dire tu?
E il mio corpo... cambierà subito, all'istante?


Se fosse stato così, avrebbe dovuto dire addio a tante persone: come avrebbe potuto spiegare a sua madre, ai suoi amici, al suo fidanzato che lei era Cappie, la stessa di sempre, ma con un corpo completamente diverso? Non poteva dire la verità -che lei sapesse nessuno di loro era un gildato- e non poteva inventarsi nessuna scusa, perchè se fosse successo sarebbe accaduto in quel momento, quando lei quindi era in giro per scuola a fare la ronda.
Nessuno le avrebbe creduto e così, l'unica soluzione, almeno per il momento, sarebbe stata sparire per sempre dalle loro vite. Quel pensiero ovviamente le faceva malissimo, nè nascose i suoi timori ad Irina: non ne sarebbe stata capace.

Non mi hai ancora detto in che cosa consiste la tua seconda chance.
Che cosa mi stai chiedendo di fare, in cambio di questa unione?


Meglio mettere i puntini sulle i, tanto per rendere felice la Vireau di aver preso una decisione in piena coscienza di tutte le sue conseguenze.

E che cosa ti accadrebbe se mi rifiutassi di unirmi a te?

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Ignis Fulmen
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Messaggioda Shuyun » 16/06/2015, 21:14

Io non riesco ad arrendermi.
Non riesco ad accettare l'idea che non avrò mai più la possibilità di vederlo, nemmeno un'ultima volta.
Insomma, guarda dove sono finita per seguire il mio destino!
E credi che dopo aver visto tutto questo, mi arrenderò all'evidenza che non c'è più nulla da fare?
Sarei folle a farlo.


No, saresti folle nel credere di poter arrivare a qualcosa.
Io... E dico "io", da qui dentro, non ho potuto quasi combinare niente... E sono comunque connessa all'altra dimensione.
Tu sei viva e vegeta, mortale, facente parte della partizione dei vivi... Levati dalla testa di affrontare una crociata inutile.


La durezza delle sue parole era la durezza di una ragazza dal carattere e dall'animo forti, indomabili ma allo stesso tempo posati e risoluti.
Non lo stava dicendo per farle del male, al contrario, l'intento era proprio evitare alla O'Neill sofferenze all'interno di una ricerca che mai e poi mai avrebbe dato i suoi frutti, perché non si poteva controllare la morte o il suo regno con il proprio ordine. Essa avveniva e il destino non era possibile da fermare o interrompere. La Divinazione era un mezzo per avere dei sentori da parte delle Forze dell'Essere, ma dei sentori non significavano in alcun modo un legame completo, un legame reale, bensì una richiesta, un interrogatorio volontario o involontario.
C'era solo da sperare che Caroline Priscilla quel discorso lo capisse, che fosse stato in quell'istante oppure nel corso del tempo.
Proseguirono a parlare e l'argomento successivo riguardò l'eventuale fusione tra lei e l'attuale Prefetta di Tassorosso.

Il mio corpo?
E cioè?
Non ho ancora capito cosa significa rapportarmi al... Fulmine.
Quindi che cosa intendi dire tu?
E il mio corpo... cambierà subito, all'istante?


Andiamo per gradi, che ne pensi mh?!
Il tuo corpo subirà una modifica, in pratica le tue fattezze cambieranno.
Avverrà un vero e proprio incrocio tra me e te, direi 45% io e 55% tu, su per giù.
Comunque non temere, sarà un'evoluzione a carattere transitorio e lento, non immediato.
Giorno dopo giorno si noteranno delle piccole differenze, apparirà come una normale crescita.
Sì certo, una crescita anomale, sia per le tette che per l'altezza, probabilmente, ma niente di così assurdo.
I caratteri che hai ora e che ti distinguono rimarranno, quindi non diventerai un'altra persona, te lo posso assicurare.


In effetti, se Caroline Priscilla avesse osservato meglio il davanzale di Irina, avrebbe notato che la bionda portava all'incirca una terza soda e leggermente abbondante, a differenza della sua prima/seconda. I glutei erano abbastanza grossi, seppur effettivamente sodi e tosti, la differenza di altezza tra loro si aggirava intorno ai 15 centimetri buoni ed anche la muscolatura, beh, su quella il paragone proprio non sussisteva.

Non mi hai ancora detto in che cosa consiste la tua seconda chance.
Che cosa mi stai chiedendo di fare, in cambio di questa unione?


... Quello che avrei voluto fare io col tuo corpo, ma in modo molto più soft.
Non credo tu incontrerai mai la stessa persona, anzi, la stessa creatura che mi ha ucciso però...
... Se la dovessi mai incontrare, e ti ricorderai del suo volto perché sarà un dettaglio che ti lascerò in memoria... Allora voglio che tu lo uccida.
Come vedi è estremamente più soft: a questo mondo, anzi, quello tuo, siete circa dieci miliardi di persone.
La possibilità di beccarlo è praticamente nulla, anzi, per la precisione una su dieci miliardi.
Non posso costringerti a farlo, ormai ho capito che è ingiusto, ma posso sperare che accada, che la mia vendetta venga compiuta.
Da morta non avrei avuto nemmeno quella possibilità su dieci miliardi, quindi mi accontento e in cambio... In cambio avrai più forza...


... E che cosa ti accadrebbe se mi rifiutassi di unirmi a te?

Pf, molto semplice cara mia... Rimarrò qui, per l'eternità.
Il mio Horcrux non può essere distrutto, sarei vincolata a questa dimensione di stallo fino a chissà quando.


Con una alzata di spalle liquidò la questione, ipotizzando che non ci fosse molto altro da aggiungere.
Il suo fato era quello, altrimenti perché tentare in tutti i modi di modificarlo, anche andando contro il Conflux?
Quella poteva essere definita una buona ragione? Alla Trama e al Mana l'ardua sentenza.

... Comunque, tornando al discorso sul Fulmine...
Il tuo rapporto con l'elemento potrebbe subire delle variazioni, nell'unirti a me, in quanto anche io lo posseggo ancora.
Le nostre due scintille si fonderebbero, creandone una sola, ma non è detto che l'unione possa essere completamente stabile e perfetta.
C'è il rischio che... Che tu non possa mai essere una Gildata come tutte le altre, ecco.


Anche se non avrebbe saputo dire esattamente né perché né in che modo.

Come vedi ci sono parecchie motivazioni per non aiutarmi e credimi, nel caso le capirei tutte.
Questa porta ti può riportare nel tuo mondo, lì ad Hogwarts, basta solo che l'attraversi...
... Dai, lasciami stare qui, fa' come se non ti avessi detto nulla, anzi, scusami per tutti i guai che ho combinato, d'accordo?


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