No, io non sento freddo… ma forse se ci spostiamo un po' al sole puoi stare meglio! Che dici, ci spostiamo in quello spiazzo verde baciato dal sole?
Mark pensò che era una buona idea allora con un filo di voce rispose
Oh si andiamo!
Così s'incamminarono verso lo spiazzo baciato dal sole. Una volta arrivati il bambino si sedette subito e appoggiò la schiena all'erba.
Oh qui si che si sta bene!
Poi si guardò intorno. A destra c'erano due ragazzi del primo anno che si stavano scambiando le figurine delle cioccorane... A sinistra un ragazzo e una ragazza del quinto anno si stavano raccontando qualcosa che il Grifo non riuscì a sentire. Poi guardò l'orologio e con grande sorpresa si accorse che era passata quasi un'ora da quando si erano incontrati lui e Brianna ma non disse niente. Cominciò a pensare. Passarono cinque minuti... poi dieci.... alla fine, ai tredici minuti di silenzio il piccolo Mago disse
Beh si è fatto un po' tardi, che ne dici se rientriamo?
Sperava di non offenderla perché la ragazza per lui aveva anche cambiato posto. Ma ormai era quasi ora di cena...
Scusami se ti ho fatto cambiare pure posto ma fra poco dovremmo andare a cenare... quindi è meglio se rientriamo prima del coprifuoco, spero che capisci!
Quindi si alzò sperando che la sua compagna facesse lo stesso. Infine disse
E' stato davvero bello parlare con te... che ne dici se entriamo dentro insieme?!?
Se Brianna avesse accettato si sarebbero incamminati verso il portico, se invece la ragazza avesse espresso una risposta negativa Mark se ne sarebbe andato solo anche se un po' dispiaciuto.
La bambina sorrise verso il piccolo grifo… voltò per un istante il viso verso il sole, chiudendo gli occhi e assaporando il tiepido calore dei raggi sul suo viso… forse Mark avrebbe pensato che era strana, ma Brianna adorava il contatto con la natura, sentire il vento fresco o il sole tiepido sulla pelle era una cosa naturale per lei, amava farlo e si sentiva bene con se stessa… dunque perché non farlo?
Non si era accorta del tempo che era passato, quando si chiacchiera e si sta bene il tempo vola e le ore che passano sembrano minuti, ma di questo si era accorto il suo compagno di chiacchierata
Beh si è fatto un po' tardi, che ne dici se rientriamo?
Oh Merlino! Hai ragione Mark! Non mi ero nemmeno resa conto del tempo che passava
Un leggero sorriso, come a chiedere scusa per quella sua leggerezza accompagnò le parole di Brianna
Scusami se ti ho fatto cambiare pure posto ma fra poco dovremmo andare a cenare... quindi è meglio se rientriamo prima del coprifuoco, spero che capisci!
E di cosa dovresti scusarti? – gli chiese la piccola – non vorrei mai farmi trovare fuori oltre il coprifuoco…
E' stato davvero bello parlare con te... che ne dici se entriamo dentro insieme?!?
Anche per me è stato bello conoscerti! Spero che parleremo ancora!
Replicò sincera la bambina, mentre si alzava e, insieme a Mark, si dirigeva verso l’entrata del castello.
Artemisia aveva finito da poco la sua prima lezione al castello di Hogwarts. Era ancora un pochino frastornata dal nuovo luogo in cui si trovava. Decise di uscire a fare una solitaria passeggiata all'ingresso del giardino. Indossava solamente la sua divisa scolastica estiva,così si trovava a tremare dal freddo, ma questo non le importava; le importava solo di rilassarsi alcune ore prima della cena. Arrivò in un piccolo spazio del giardino dove c'erano alcune confortanti panchine.
La giovane si sedette su una di esse, ignorando il fatto che fosse di buon costume poggiare i piedi a terra anzichè sotto il proprio sedere come lei stava facendo. Inoltre buttò la sua tracolla nera ai piedi della panca, estraendone il libro di incantesimi. Durante quella giornata non aveva conosciuto nessuno, forse gli studentelli della sua età non l'avevano avvicinata perchè la reputavano una potenzialmente pericolosa alla società magica e non.
Forse è meglio così...almeno mi lasceranno lavorare in pace..
Lesse alcune pagine del suo manuale e poi si trovò un nuovo pensiero per la mente.
Eppure mi piacerebbe conoscere qualcuno con cui discutere della vita qui a Hogwarts...
La giovane Tassorosso uscì mesta dalla Guferia della scuola, sprimacciandosi per bene la divisa per togliere eventuali tracce di pagliericcio, caccole e, nel peggiore dei casi, rimasugli di topi morti. Era andata a trovare il suo gufo Gilbert, che dopo essere stato curato dal professor McDullan aveva fatto ritorno nello stesso identico luogo dove si era ferito. Cappie era andata lì, dopo la fine delle lezioni, per sincerarsi che lo scontroso Gil stesse bene e non avesse combinato altri guai. Per l'occasione gli aveva portato un paio di biscotti gufici della sua marca preferita, fissandolo contenta della voracità che dimostrava nel mangiarli. Tuttavia, altri pensieri le affollavano la mente durante quella visita solitaria: erano passate due settimane, due settimane nel quale il suo migliore amico si rifiutava di rivolgerle parola. La tredicenne aveva ricevuto da parte sua solo un bigliettino, nel quale fissava data, luogo e orario di un loro prossimo appuntamento. Veder consegnare quel foglietto spiegazzato da uno dei suoi compagni di Casata non le aveva fatto piacere. Ma la tassetta sperava almeno che in quel modo il fratellino le avrebbe confidato cosa lo tenesse lontano da lei. Mentre rifletteva sulla piega che il suo rapporto con Jorge aveva preso, la giovane strega decise di fare una passeggiata per il Giardino, prima di rientrare al Castello, sperando di incontrare lì qualcuno del suo gruppo di amici. Forse faceva ancora troppo freddo per studiare all'aperto, con la neve che ancora non si decideva a sciogliersi, eppure Cappie era convinta che sia Elisabeth, che Miyabi che Kayleen sarebbero state ben felici di passare un pomeriggio in mezzo alla neve, invece che sui libri a studiare. O almeno, per lei sarebbe stato così. Decisa quindi a stare quanto più possibile all'aria aperta, prima di essere costretta a rientrare a causa del Coprifuoco, la Tassorosso si diresse verso la serie di panchine vuote che si stagliavano lungo il sentiero nel Giardino. Nessuna delle sue amiche sopra citate era lì presente. Eppure Cappie vide qualcosa di veramente curioso: una testa di un blu accattivante sostava seduta su una delle panchine, intenta a farsi beatamente i fatti suoi. Cappie cercò di ricordare se l'avesse mai vista in Sala Grande, durante i pasti che si svolgevano insieme alle altre Case. Tuttavia, non riuscì a ricollegare quel volto e soprattutto quei capelli a una persona conosciuta. Artemisia era una primina e, come ormai lei e Jorge avevano appurato, i primini erano al di là dei loro interessi principali. Tranne una certa Elbeth, ma lei era un caso speciale. O almeno così sosteneva il suo fratellino. Questo, in ogni caso, non impediva alla giovane strega di essere gentile con loro e di sincerarsi che rispettassero le regole imposte per la loro sicurezza. Era proibito gironzolare fuori dal Castello dopo le 19:00 e Cappie, lanciando uno sguardo al proprio orologio da polso, si rese conto di quanto quell'orario fosse pericolosamente vicino. Ciao!- salutò allegramente, rivolgendo all'undicenne uno dei suoi migliori sorrisi -Io sono Cappie, Cappie O'Neill!- si presentò col suo soprannome, sbirciando lo stemma cucito sopra la divisa dell'altra: una Corvonero, un'altra vittima della Regina di Ghiaccio Bennet. -Posso sedermi qui?- chiese poi, aspettando educatamente la risposta dell'altra prima di prendere posto accanto a lei. Solitamente la Tassorosso sarebbe stata felice di sommergerla di domande, ma quel giorno il pensiero che fra lei e il suo migliore amico le cose non andassero bene la rese meno espansiva del solito. -Sei qui da molto? Devi essere del primo anno giusto?
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Jackqueline Visto che ti avevo detto che ero impegnata per poter iniziare un'altra role, se vuoi puoi inserirti in questa, almeno conoscerai Cappie ^.^ Spero che per te Artemisia vada bene! Purtroppo sono sommersa di giocate e se non ne faccio in contemporanea con più persone non ne esco viva T_____T
Artemisia era totalmente immersa nel suo libro di incantesimi. Ormai non sapeva più da quanto tempo stesse seduta e tremante su quella panchina. L'incantesimo Glacius la stava appassionando e pensava che l'insegnante di incantesimi avesse reso veramente entusiasmante l'argomento. Ad un tratto sentì una voce di ragazza che le parlava -Io sono Cappie, Cappie O'Neill!- -Posso sedermi qui?- -Sei qui da molto? Devi essere del primo anno giusto?-
a queste parole rimase interdetta per un attimo. Davvero era convinta che con questo gelo e con questa neve gli studenti sarebbe tutti all'interno del castello a godersi quattro chiacchere in sala comune accarezzando e coccolando i propri animali domestici e non che qualcuno sarebbe uscito a godersi della sana aria fresca. Ad ogni modo questa ragazza era qui, seduta di fianco a lei. Artemisia la studiò per un attimo;le guardò lo stemma alla divisa, una tasorosso ok.....forse l'ho vista a lezione di incantesimi insieme a qualcuno del terzo anno di delfinazzurro Sì l'aria le era famigliare. Decise di presentarsi a lei riavviando una ciocca di capelli blu Io sono Artemisia Keller....una giovane corvonero e si non sbagli...sono al primo anno...e anche se non sembra sono arrivata a settembre insieme a tutti gli altri... ma diciamo che questi capelli blu e il mio aspetto non mi hanno aiutato molto a socializzare fece una risatina. Veramente come aveva fatto a passare inosservata con quel colore di capelli e con quel piercing che si era fatta durante la fuga alla stazione di King's cross? ovvio che i ragazzini della mia età non mi considerano...sembro decisamente una tredicenne in confronto conciata in questo modo....solo io potevo fare questo disastro ai capelli seguì per un attimo la linea dei suoi pensieri scoppiando in una mesta risata Poco importava quello che avrebbe pensato Cappie sentendola ridere; decise che per il momento era bene non fare uscire la sua vena più scontrosa con lei e rimanere socievole, forse poteva trovare qualcuno che l'avrebbe considerata una volta tanto. sfoderò verso la tassorosso il miglior sorriso che potesse fare
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Caroline Priscilla chiedo scusa se magari non sono molto brava a ruolare
Artemisia sembrava una ragazzina fuori dal normale fin dalla prima occhiata: i suoi capelli, di un blu elettrico, saltavano anche all'occhio di un osservatore poco attento; inoltre, guardandola bene da vicino, la Tassorosso si rese conto che la bambina portava un piercing al labbro inferiore. Un'undicenne davvero insolita quella che aveva davanti!
Chissà come sarà stata felice la Bennet di avere un tipo simile fra i Corvi!
Pensò fra sè, ridacchiando divertita al pensiero che la docente di Pozioni avrebbe dato in escandescenze per quell'abbigliamento poco consono e per l'aria per nulla elegante della ragazzina. Un motivo in più per starle simpatica, insomma! Cappie si era seduta al suo fianco, pentendosi all'istante del suo gesto: le assi di legno della panchina erano gelide e umide, tanto che gli strati di stoffa che le coprivano il fondoschiena sembrarono non servire a nulla. Un sorriso tirato si disegnò sul volto della tassetta, mentre cercava di non urlare per il gelo che provava in quel momento.
Maledette...Panchine!
Io sono Artemisia Keller....una giovane corvonero e si non sbagli...sono al primo anno...e anche se non sembra sono arrivata a settembre insieme a tutti gli altri... ma diciamo che questi capelli blu e il mio aspetto non mi hanno aiutato molto a socializzare
Ahahaha in effetti non sei passata inosservata! Ricordo ancora i commenti dei miei compagni di Casata...tranquilla, niente di cattivo o malvagio, semplicemente...non sei una persona come tutti gli altri, ecco!- Disse la ragazzina, dando una sbirciatina al libro che la bambina teneva aperto in grembo -Non sei riuscita a farti degli amici neanche fra i tuoi compagni di Casata? Mhh...strano, però forse non posso darti torto...c'è un Corvo del mio stesso anno, Peter. Una volta abbiamo...diciamo passato una bella avventura tutti quanti insieme. C'eravamo io, lui, Ethan, Ellie, Jorge...- nel pronunciare quel nome, gli occhi della Tassorosso si adombrarono per un attimo -Insomma, è stata un'esperienza unica! Meravigliosa! E dopo? Dopo sparito! Puff! Come se gli avessero fatto un Evanesco...cerco ancora di salutarlo quando lo incrocio, ma lui sta sempre chiuso sui libri, non parla mai con nessuno...forse è troppo timido...insomma, i Corvi sono un po' chiusi! Bisogna prenderli nel verso giusto!
Cappie aveva ripreso a parlare a macchinetta, raccontando, senza rivelare troppo, della sua avventura nel Labirinto durante il suo primo anno ad Hogwarts. Avventura che aveva visto partecipe non solo lei, ma altri quattro bambini che erano poi diventati suoi grandi amici. Tranne il giovane Corvonero, naturalmente.
Insomma, non preoccuparti e pensa positivo! Quello è il libro di Incantesimi? Ah, stai studiando anche tu per i compiti della Vireau, vero? io non li ho ancora completati! Sono davvero indietro...è terribile, mi riduco sempre all'ultimo momento! E poi la Vicepreside è così dura! Nonostante le prove del Coro, continua a darci compiti su compiti...non è giusto! Ma non dirlo davanti a lei o mi espelle a vita!
Cercava di non pensare a tutte le preoccupazioni che in quel momento passavano per la testa di una tredicenne: i compiti, le amicizie in pericolo, gli amori non corrisposti, il gelo sotto il sedere...tutte cose che rendevano la vita della tassetta meno felice ma non invivibile. E poi era lì ormai per consolare quella ragazza che forse si sentiva molto più sola di lei. Cappie sapeva cosa si provava a non avere accanto il tuo migliore amico: ma come ci si sentiva a non avere affatto amici?
Peccato che non si possa cambiare Casa...una volta che il Cappello Parlante ha scelto, la decisione rimane quella!
Osservò amaramente la ragazzina, accompagnando le parole con un'alzata di spalle e aspettando eventualmente un commento della Corvonero.
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Ma figurati! L'importante è saper giocare il proprio pg, poi con la pratica si impara tutto ^.^ Piuttosto scusami se ci ho messo tanto a rispondere, purtroppo sono mezza sepolta dagli esami e quindi vado più a rilento T__T
Ahahaha in effetti non sei passata inosservata! a queste parole la giovane corvonero arrossì. Detestava che qualcuno gli facesse notare la stranezza dei suoi capelli, ma d'altronde se l'era cercata; se non altro poteva togliersi l'anellino che portava al labbro ogni volta che voleva, era finto. Così continuando ad ascoltare le parole della ragazzina si voltò togliendosi il finto piercing ora sembrerò meno stupida e più normale, magari
Ricordo ancora i commenti dei miei compagni di Casata...tranquilla, niente di cattivo o malvagio, semplicemente...non sei una persona come tutti gli altri, ecco!-Non sei riuscita a farti degli amici neanche fra i tuoi compagni di Casata? Mhh...strano, però forse non posso darti torto...c'è un Corvo del mio stesso anno, Peter. Una volta abbiamo...diciamo passato una bella avventura tutti quanti insieme. C'eravamo io, lui, Ethan, Ellie, Jorge...Insomma, è stata un'esperienza unica! Meravigliosa! E dopo? Dopo sparito! Puff! Come se gli avessero fatto un Evanesco...cerco ancora di salutarlo quando lo incrocio, ma lui sta sempre chiuso sui libri, non parla mai con nessuno...forse è troppo timido...insomma, i Corvi sono un po' chiusi! Bisogna prenderli nel verso giusto! La giovane tassorosso le raccontò alcuni aneddoti passati duranti il suo permanere ad Hogwarts. Mano a mano che lei parlava, Artemisia sentiva che forse, un pochino, poteva lasciarsi andare conCaroline Priscilla. Mentre le raccontava di un'avventura avuta con altri ragazzi Artemisia vagò con la mente sperando di trovare amici a cui legarsi e con cui poter vivere certe avventure. Quando la sua interlocutrice smise di parlare la piccola le sorrise e le rispose più rilassata e sorridente Temo che non è che i corvi siano troppo chiusi, il fatto è che io ho molta paura a lasciarmi andare e ho sempre un po' di timore di come gli altri bambini della mia età possano prendere il colore dei miei capelli. Sai volevo giocare a fare la strega grande, un giorno mentre mia mamma non guardava, così mischiai delle pozioni e finì per avere permanentemente questo colore di capelli le parole le uscivano lente,anche se la corvetta guardava il pavimento sconsolata e molto imbarazzata a parlare di quell'incidente. Non sapeva nemmeno perchè glielo stava raccontando,ma qualcuno doveva pur saperlo no? quindi è ovvio che i bambini non mi vogliono avvicinare e i ragazzi più grandi mi prendano in giro, credo. Pero' certo alcuni miei compagni di casata li conosco di vista eccome e con alcuni ci ho scambiato due parole, ma nulla di più. Ho molta vergogna dei miei capelli fece usa pausa alzando lo sguardo, sperando che la ragazza non la prendesse come una lagna Insomma, non preoccuparti e pensa positivo! Quello è il libro di Incantesimi? Ah, stai studiando anche tu per i compiti della Vireau, vero? io non li ho ancora completati! Sono davvero indietro...è terribile, mi riduco sempre all'ultimo momento! E poi la Vicepreside è così dura! Nonostante le prove del Coro, continua a darci compiti su compiti...non è giusto! Ma non dirlo davanti a lei o mi espelle a vita!
continuò Caroline Priscilla. c'è un coro della scuola e io non lo sapevo? voglio assolutamente iscrivermi pensò sentendo la ragazza parlarle della vicepreside Vireau
Sai, quando ero in Germania ho seguito alcune lezione di canto, piacerebbe anche a me entrare nel coro scolastico, dici che potrei fare un'audizione per entrare? poi guardò il libro che aveva sulle ginocchia e sorridente aggiunse eh si, sto finendo i compiti di incantesimi, non mi piace rimanere indietro con le lezioni...adoro leggere e studiare, forse è per questo che il cappello parlante mi ha collocato qui, chissà
La piccola Artemisia non sembrava affatto una bambina cattiva: quando Cappie la vide togliersi il piercing dal labbro rimase sorpresa, ma non troppo. In sua presenza, sembrava dimostrare la timidezza propria di un undicenne e gli stessi problemi a farsi degli amici che chiunque ad Hogwarts avrebbe potuto avere. Non era facile allontanarsi dai propri genitori e riuscire a cavarsela quando non si aveva nessuno accanto a sostenerti. Eppure la Tassorosso era convinta che quella ragazzina aveva molto da dimostrare agli altri. Bastava solo che qualcuno fosse pronto ad ascoltarla. E lei era lì per quello.
Temo che non è che i corvi siano troppo chiusi, il fatto è che io ho molta paura a lasciarmi andare e ho sempre un po' di timore di come gli altri bambini della mia età possano prendere il colore dei miei capelli. Sai volevo giocare a fare la strega grande, un giorno mentre mia mamma non guardava, così mischiai delle pozioni e finì per avere permanentemente questo colore di capelli
La strega annuì a quelle parole, rimanendo in religioso silenzio e invitando la Corvonero e continuare il proprio discorso.
Quindi è ovvio che i bambini non mi vogliono avvicinare e i ragazzi più grandi mi prendano in giro, credo. Pero' certo alcuni miei compagni di casata li conosco di vista eccome e con alcuni ci ho scambiato due parole, ma nulla di più. Ho molta vergogna dei miei capelli
Ma che cosa dici? Sono fighissimi!- rispose entusiasta Cappie, gli occhi che le brillavano -Non dovresti abbatterti: i tuoi capelli possono diventare il tuo punto di forza! Di sicuro saprai distinguerti dagli altri già solo col tuo aspetto. Non appena imparerai a cacciare fuori il tuo carattere, poi, dimostrerai a tutti quanto sei speciale! Non sai che fatica sto facendo io per distinguermi: è per questo che sono entrata nel Coro della scuola...- E per stare vicino a Vergil. Ma quel pensiero la ragazza se lo tenne per sè -Insomma parti avantaggiata! In ogni caso se davvero hai tanti problemi a fare amicizia, ti farò conoscere tutti i miei amici! C'è Elisabeth, una Serpeverde dolcissima; Miyabi, è una Grifondoro ancora più timida di te! Poi Kayleen, Ethan, Paul...insomma avrai l'imbarazzo della scelta! E poi c'è il mio fratelli...cioè, volevo dire Jorge! Anche lui ti troverà simpatica ne sono certa!- Cappie si costrinse a sorriderle per tirarla su di morale. Di sicuro le avrebbe fatto conoscere realmente tutte queste persone, ma prima avrebbe dovuto risolvere i problemi che aveva col Delfino.
Sai, quando ero in Germania ho seguito alcune lezione di canto, piacerebbe anche a me entrare nel coro scolastico, dici che potrei fare un'audizione per entrare?
Mia cara ragazza...- esordì la tassetta, mimando il tono di voce e le parole del professore di Cura -Se la Vireau ha preso me nel Coro, sicuramente prenderà anche te! In ogni caso ti consiglio di affrettarti! A breve ci sarà la sfida con le altre scuole di Magia, la Cyprus e la Musashi! Non vedo l'ora!
Rispose con tono di voce eccitato, per poi passare a guardare il libro che la corvetta teneva aperto in grembo.
eh si, sto finendo i compiti di incantesimi, non mi piace rimanere indietro con le lezioni...adoro leggere e studiare, forse è per questo che il cappello parlante mi ha collocato qui, chissà
Già, chissà! L'amore per lo studio è una cosa, l'essere intelligenti un'altra- rispose saggiamente la tassetta, sorridendo divertita -Io ero sicura che sarei finita a Tassorosso: mio padre lo è stato prima di lui e anche il padre di mio padre e il padre del padre di mio padre...insomma, hai capito il senso! Nella mia famiglia sono sempre stati quasi tutti Tassi. Ogni tanto è spuntatao fuori qualche Grifondoro e in effetti sarebbe potuto succedere lo stesso anche a me. Il Cappello Parlante era indeciso se mandarmi fra i terribili Grifi - spiegò con tono fintamente spaventato -Ma per fortuna sono finita fra i Tassi! Non sarei potuta essere più felice! Mia madre invece è una babbana...è una fioraia! Quando mio padre le ha rivelato di essere un mago quasi le venne un colpo! Per fortuna però è rimasto insieme a lui...- Cappie aveva iniziato a parlare di sè come se niente fosse. La sua parlantina scattante e veloce era ciò che la distingueva di più in mezzo al suo gruppo di amici. Le mancavano i suoi genitori, anche se la nostalgia di casa non superava quasi mai quella che aveva per Hogwarts quando si trovava lontana. O quella per Jorge.
Tu invece? I tuoi genitori sono entrambi maghi?
Spoiler:
Allora, visto che ti avevo promesso di darti tutte le info per entrare nel Coro, te lo spiego qui. Prima di tutto devi sistemarti le Predisposizioni, in quanto bisogna avere un punteggio minimo a Talento(Arte). In ogni caso, ti consiglio di leggere questo topic ^^ se non riesci a raccapezzarti, chiedi pure alla sottoscritta u.u Una volta sistemato tutto, basta mandare un mp a Monique e chiederle di farti fare un'audizione. Lei ti sottoporrà a questa prova, sviluppata come una normale role in Auditorium e lì, in base a come giochi, ai motivi che ti spingono a voler entrare nel Coro e alla tua capacità musicale, Monique deciderà se farti entrare o meno ^^ se vuoi farti un'idea di come funziona esattamente un provino, basta andare in Auditorium e leggerti tutte le role passate (quelle che riguardano ovviamente l'entrata nel coro XD)
Ma che cosa dici? Sono fighissimi!- rispose entusiasta Cappie, gli occhi che le brillavano -Non dovresti abbatterti: i tuoi capelli possono diventare il tuo punto di forza! Di sicuro saprai distinguerti dagli altri già solo col tuo aspetto
A quella parole la bambina fu in leggero imbarazzo. Non aveva mai sentito nessuno lodare i suoi capelli blu. Prese una ciocca tra le dita e si mise a giocarci. Era veramente entusiasta delle parole di Caroline Priscilla. Se piacevano a lei, sarebbe potuti piacere a molti altri Ti piacciono sul serio??? era veramente incredula di tutto questo. Sul suo volto un'espressione di completo stupore
ti farò conoscere tutti i miei amici! C'è Elisabeth, una Serpeverde dolcissima; Miyabi, è una Grifondoro ancora più timida di te! Poi Kayleen, Ethan, Paul...insomma avrai l'imbarazzo della scelta! E poi c'è il mio fratelli...cioè, volevo dire Jorge! Anche lui ti troverà simpatica ne sono certa!-
alla proposta di conoscere i suoi amici la corvetta era felicissima. Gia' si immaginava merende insieme ad altri ragazzi e un sorriso le si dipinse in volto. A sentire il nome Jorge si sentì in lieve imbarazzo. Le era capitato di incrociarlo per i corridoi e gli era sembrato un ragazzo tutto pepe, proprio come lei inoltre è proprio carino pensò tra sè e sè senza proferire una parola. Al nome di Elisabeth sorrise ancora di più
si si Elisabeth la conosco e gli altri li ho intravisti per i corridoi o a lezione...
In ogni caso ti consiglio di affrettarti! A breve ci sarà la sfida con le altre scuole di Magia, la Cyprus e la Musashi! Non vedo l'ora!
Elisabeth le aveva accennato la cosa e lei si sentiva pronta ad accogliere la sfida. Non vedeva l'ora di far vedere di che pasta era fatta si ho saputo...e non vedo l'ora di fare il provino...E>lisabeth si è offerta a farmi una mano...e dimmi un po' come posso far richiesta ad entrare? chiese mentre si stava già infervorando la pensiero della sfida che l'attendeva. Si immaginava già a fianco dei ragazzi musicanti a fare una prova sublime e a portare a casa il trofeo della sfida canora Intanto ascoltava le Parole di Cappie sulla storia dei suoi genitori; ma la sua fantasia ormai era al galoppo piu sfrenato. Si interruppe solo a queste parole Tu invece? I tuoi genitori sono entrambi maghi? annuì un po' incupita al ricordo dei genitori. Chissà che stavano facendo in quel momento? mentre lei si godeva la brezza sera ad Hogwarts Infine decise di rispondere si i miei genitori sono entrambi maghi...mia mamma lavora all'ospedale magico di Stoccarda e mio padre lavora al ministero, ma non mi è dato sapere nulla sul suo lavoro
Cappi aveva sempre avuto uno strano senso del giudizio: da buona Tassa qual era, non giudicava mai nessuno in base al suo aspetto fisico o al modo in cui appariva, ma solo dal buon carattere. E anche lì, la tassetta era sempre convinta che tutti avessero del buono e fossero pochi i "cattivi" di cui aveva tanto sentito parlare. Per questo aveva fin da subito apprezzato il colore bluastro dei capelli di Artemisia, che ai suoi occhi apparivano qualcosa di straordinario e da imitare. Se la madre non l'avesse minacciata col suo cipiglio severo e il padre non l'avesse guardata sconsolato, rimpiangendo i bei capelli della sua "principessa", probabilmente la giovane strega si sarebbe tinta anche lei i capelli di qualche colore strano.
Ha coraggio da vendere!
E ne era convinta. Tuttavia, la piccola Corvonero aveva dei problemi a socializzare con gli altri proprio a causa dei suoi capelli, che per lei erano più motivo di imbarazzo che di orgoglio. Quando quindi prese ad elencare tutta una serie di persone che le avrebbe fatto conoscere, rimase un po' sorpresa nel sentire che aveva già avuto a che fare con Elisabeth, la sua amica Serpeverde. Amica sua, non di Jorge: quei due non potevano vedersi, ma Cappie era convinta che un giorno sarebbe riuscita a far si che i due andassero d'amore e d'accordo.
si si Elisabeth la conosco e gli altri li ho intravisti per i corridoi o a lezione...
Ellie è sempre buona e cara, non si smentisce mai!
Detto questo, le due ragazzine passarono a parlare dell'imminente gara che avrebbe coinvolto il Coro della scuola, contro la Cyprus e la Musashi. Cappie esortò la Corvonero ad entrare immediatamente nel Coro, visto quanto ormai era vicina la data della sfida. In più una nuova voce avrebbe potuto risollevare non solo le sorti di Hogwarts, ma anche il morale della squadra. La tassetta ne era sicura.
si ho saputo...e non vedo l'ora di fare il provino...Elisabeth si è offerta a farmi una mano...e dimmi un po' come posso far richiesta ad entrare?
Allora ti darò una mano anche io! Non c'è due senza tre! Per entrare nel Coro, basta andare dalla professoressa Vireau e chiederle di fare un provino. E' lei la nostra direttrice artistica. E' molto brava ma severa: pretende la puntualità più assoluta, però sa apprezzare la passione che si ha nel canto o nella musica...inoltre ripeto, se ha preso me, vuol dire ch prenderà chiunque!
Concluse la strega, iniziando poi a parlare di sè e della sua famiglia; delle generazioni e generazioni di Tassorosso che si sono succeduti in casa O'Neill; dell'appartenenza di sua madre al mondo dei babbani; di come lei stessa era fiera di essere nella Casata giallo-nera. Infine, rivolse alcune domande sui genitori ad Artemisia, che solo allora sembrò svegliarsi da qualche sogno ad occhi aperti per poterle rispondere.
si i miei genitori sono entrambi maghi...mia mamma lavora all'ospedale magico di Stoccarda e mio padre lavora al ministero, ma non mi è dato sapere nulla sul suo lavoro
Ma dai! Cos'è? Un'indicibile?- chiese la ragazzina, provando ad indovinare -Mio padre ne conosce uno! E' un suo amico, un certo Jeoffrey...Fraser! Ah, mio padre non lavora al Ministero, anche se spesso ha molte cose a che fare con esso. No, lui si occupa di mantenere l'igiene e la pulizia dei draghi d'allevamento! Eh si, è un lavoro molto duro e si studia anche tanto per poterlo fare. Sai com'è, bisogna sapere le abitudini dei draghi, come approcciarsi ad essi, anche combatterli se necessario...non sai quante volte gli ho chiesto di portarmi a vederne uno, ma forse quest'estate riuscirò a convincerlo...
Mentre parlava, la Tassorosso diede un'occhiata al suo orologio da polso, notando come nel buio della sera le lancette si erano colorate di un bell'arancione fosforescente, risaltando anche senza luce. Erano le 18:55.
Oh cavolo! E' tardissimo! Fra un po' scatta il coprifuoco, non possiamo stare qui. Vieni Arte, dobbiamo fare ritorno al Castello!- si alzò di scatto, sistemandosi il mantello e aspettando che anche la corvetta seguisse il suo esempio, mentre continuava a spiegarle la situazione -Sai qualche anno fa c'è stato l'attacco di un Mezzo-drago nella Foresta Proibita. Da quel momento la Preside ha imposto a tutti gli studenti il coprifuco, che scatta alle sette e ci impedisce di aggirarci furi dal Castello dopo quell'orario. Quindi, se non vogliamo finire in punizione, è meglio sbrigarci!
Se Artemisia avesse accettato di seguirla, la Tassorosso si sarebbe diretta insieme a lei verso il Castello, proteggendosi dal freddo invernale della sera e ridendo e scherzando con la sua nuova amica.