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Ufficio VicePreside

Messaggioda Alya » 24/04/2012, 15:41

Da essere solo un semplice foglio bianco solitario sulla scrivania, passò tra le mani della vicepreside.
Per un attimo sembrò esitare. Alya cominciò a temere che Monique non fosse disposta a farle da "spalla" in quel momento. Ma ciò era naturalmente impossibile: Monique era una persona altruista e sempre disponibile per i suoi studenti.
Alya era orgogliosa di essere una Delfinazzurro e così di essere sotto la tutela di una grande donna come lei.
Monique cominciò a leggere. Alya, ansiosa, cominciò a battere nervosamente un piede sul pavimento.
Temendo che la vicepreside potesse avvertire la tua tensione, prese a guardarsi attorno, fingendosi incuriosita dal suo ufficio, come se non avesse mai avuto modo di osservarlo.
In realtà Alya conosceva a memoria la posizione di ogni singolo oggetto. Era solita prestare attenzione a tali particolari ogni qualvolta metteva piede in un ambiente diverso. Le piaceva conoscere ogni singolo posto, e magari avere qualcosa da ricordarsi.

Monique alzò finalmente lo sguardo su di lei.
Non seppe dire se la sua fosse un'espressione positiva o no. Improvvisamente, riprese a battere il piedi sul pavimento.

Una riprova del perchè ti ho scelta nel coro, senza dubbio.
Sono molto colpita Alya, davvero.


Ed in quel momento avrebbe voluto mettersi in piedi e saltare più che poteva, urlare parole gioiose e ridere fino quasi a svenire.
Ovviamente mantenne un certo contegno.
Si lasciò andare solo ad un ampio sorriso, mentre batteva le mani, entusiasta. Un piccolo movimento, e poi tornò a mettersi composta sulla poltrona.

Davvero ti piace?!
Insomma, so che non è granchè.. ma ci tenevo a cantare qualcosa di mio alla prima prova generale.


Disse solo, non sapendo cos'altro aggiungere, ancora del tutto troppo felice per poter parlare.
Aveva solo una domanda da porgerle. Speranzosa, aggiunse:

Me lo permetterai?

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Messaggioda Monique » 25/04/2012, 15:12

Lo stupore sul volto di Alya dopo le parole di Monique fu talmente visibile e forte che la donna non riuscì a reprimere un sorriso divertito dalla reazione di lei: era normale in fondo che una bambina reagisse in quel modo, ma a volte Moni faceva fatica a ricordare la giovane età di chi aveva davanti.

Davvero ti piace?!
Insomma, so che non è granchè.. ma ci tenevo a cantare qualcosa di mio alla prima prova generale.


Sorvolò sull'uso di quel "tu" fin troppo familiare che la bambina avrebbe dovuto riservare ai suoi compagni e non agli insegnanti, ma solo perchè era consapevole che probabilmente la Delfina di fronte a lei era fin troppo eccitata per potersi ricordare certi formalismi; allo stesso modo sapeva anche che avrebbe dovuto essere imparziale e quantomeno richiamarla, ma non ne ebbe il cuore perchè, essendo umana come tutti, anche la Vice Preside aveva una lista di studenti prediletti ed ogni tanto quella predilezione si faceva sentire e veniva a galla.

Me lo permetterai?

Non vedo perchè non dovrei.
Tutti i tuoi compagni avranno la possibilità di cantare qualcosa che sentono come loro, perciò anche tu potrai esibirti con la canzone che preferisci.


Rispose la francese con un piccolo sorriso: aveva intenzione di far esibire tutti alla prima riunione ufficiale del coro, perciò Alya come qualsiasi altro componente di quel gruppo avrebbe avuto la possibilità di mostrare le proprie capacità con la canzone che più sentiva sua e nelle sue corde.

Volevi parlarmi di qualcos'altro?

Domandò poi con un sorriso gentile alla bambina.
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Messaggioda Alya » 28/04/2012, 16:33

Non vedo perchè non dovrei.
Tutti i tuoi compagni avranno la possibilità di cantare qualcosa che sentono come loro, perciò anche tu potrai esibirti con la canzone che preferisci.


Quindi.. anche Estelle canterà. E sicuramente qualcosa di suo.

Un sorriso spiccò sul suo volto, ripensando alla sorella e alle canzoni che le aveva fatto ascoltare quando si incontravano nel week-end. Ricordava come Estelle si impegnasse di scrivere una nuova canzone per ogni settimana, e come si sentisse giù di corda quando, causa studio o altri impegni, non ce la faceva.
Alya, comunque, si sentiva eccitata, in quel momento, al solo pensiero che presto si sarebbe ritrovata a doversi confrontare con i suoi compagni, e magari anche a dover notare le loro doti canore.

Volevi parlarmi di qualcos'altro?

No, per ora nient'altro.
Scusi se l'ho disturbata.. e grazie di tutto. Buona giornata, signorina Vireau.


Disse così la ragazzina, alzandosi dalla poltroncina e avviandosi all'uscita, dopo aver sorriso alla vicepreside.

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Messaggioda Dylan » 17/05/2012, 22:36

UFFICIO DELLA SIG.NA MONIQUE VIREAU - VICEPRESIDE DI HOGWARTS - 18:20


Dopo aver sistemato tutti i propri affetti personali dentro l'armadio della sua camera di professore, Dylan Connor, nuovo insegnante di alchimia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts si diresse verso l'ufficio della Vice Preside, incaricata di accoglierlo a dovere e dargli tutte le direttive sul proprio ruolo e sugli orari da seguire, oltre ad una panoramica indicativa sugli studenti, sui caratteri dei soggetti più in vista e il modo con il quale doversi relazionare con loro oltre che con il restante corpo docente che avrebbe conosciuto entro poche ore.
Per l'occasione aveva deciso di indossare un abito elegante quanto bastava per far capire che per lui quello era un incontro importante con una persona importante.
Talmente tanto da decidere di portare con se la sua valigetta in pelle nera dove erano custoditi due piccoli "regali" appositamente per lei.
Dunque, stavamo dicendo, per lui una camicia bianca, un gilet di color marrone scuro "legno" e pantaloni dello stesso colore.
Capelli sistemati a dovere cercando di contenere e limitare quell'aspetto sbarazzino che solitamente grazie al vento e ai vari vortici sulla testa si palesava senza risparmio e una barba curata quel tanto da farlo sembrare un po' più grande di quei 23 anni così acerbi e giovani che lo contraddistinguevano da molti altri professori suoi futuri colleghi.

Concentrazione e tranquillità, oramai sono preso, finalmente...
Non ho più nulla da temere!


Già, quello che mi sono dimenticato di dire è che Dylan Connor stava facendo domanda di supplenza o cattedra fissa ad Hogwarts da almeno tre anni, poco dopo aver finito la scuola insomma.
In due anni erano accadute molte cose nella sua esistenza e adesso che aveva davvero trovato tranquillità e calma, aveva compreso anche che per avere denaro sufficiente ad intraprendere una carriera indipendente ed avventurosa c'era bisogno di un posto fisso e di un lavoro ottimamente retribuito.
L'alchimia era una materia ancora molto poco gettonata dal punto di vista accademico e didattico, allora perché non tentare?
I suoi profondi occhi tra il blu scuro e il nero della palude imperversavano su quella superficie prima di poggiarvi sopra la mano chiusa a pugno e battere qualche volta per far presente la sua figura alla Vice Preside Monique dentro la stanza.

Vice Preside, sono Connor, si ricorda?
Alchimia, posso entrare o ha ancora qualcosa da sistemare?
In tal caso posso attendere fuori!


Un tono particolarmente allegro, gentile, da ragazzo giovane e molto inesperto, quello che ha chiesto forse ai nonni o ai genitori quale fosse la maniera migliore per rivolgersi ad un superiore.
Totalmente ancora immaturo nel campo della professione e del lavoro, non gli pareva ancora vero di essere riuscito a farsi concedere dalla preside Bergman l'onore di essere lì, così piccolo e con tante cose interessanti da poter insegnare agli studenti, oltre a possedere un posto di riguardo nella sua ex casata di appartenenza quando era allievo.
Qualora la signorina avesse acconsentito al suo arrivo per disturbarla dalle proprie faccende, la mano del ragazzo si sarebbe posata sul pomello argentato della porta girando di qualche grado per far scattare la molla e così entrare facendosi finalmente vedere alla superiore di chiare e rinomate origini francesi.


Immagine


E' davvero un piacere conoscerla signorina Vireau, ho sentito così tanto parlare di lei, non so davvero come ringraziarla per aver acconsentito alla mia nomina dopo svariate richieste.
So che sono giovane, ma stia tranquilla che saprò dimostrare il mio valore giorno per giorno a difesa delle accuse sulla mia presumibile poca esperienza di lavoro, per quanto lo ammetto, questo è il mio primo impiego serio!


La sua espressione pareva quasi imbalsamata all'inizio, tanta era l'emozione per essere lì.
Un colloquio, un colloquio vero di lavoro e per di più con una donna così bella, potente, rinomata, era mai vero tutto ciò che gli stava succedendo?
Prese un bel respiro al termine del suo monologo spiccicato così velocemente proprio per non infastidire troppo e lasciare immediatamente a lei la parola, mentre nel frattempo spostava gli occhi sull'arredamento della camera, sul vestito indossato dalla vice e su alcuni quadri presenti dentro l'ufficio.
L'attenzione su questi ultimi poi, fu molto più forte che per il resto dei dettagli, forse proprio per questo per Monique non dovette essere così complesso intuire la naturale inclinazione artistica del ragazzo e la motivazione della provenienza dalla casata della quale era lei il Capo indiscusso e più ammirato.

Scommetto qualsiasi cosa che ho parlato troppo e sono andato subito antipatico!
Avanti, mi dica qualcosa, non mi fissi con quello sguardo analitico, comincio a sudare freddo...
Speriamo di esser riusciti a stirare bene la camicia, sai che figura se è zeppa di pieghe!
... E mi sto nuovamente facendo monologhi infiniti in testa, quando imparerò che un uomo adulto ha pochi pensieri, secchi e decisi?
Ultima modifica di Dylan il 21/05/2012, 14:22, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Monique » 17/05/2012, 23:45

Un altro giorno...

Già, un altro giorno era passato.
Un altro giorno senza alcun risultato, almeno così sembrava: Monique continuava ad esercitarsi costantemente col violino, ma sembrava che quella dannata melodia proprio non riuscisse ad impararla; doveva saperla suonare alla perfezione per attivarne il potere, se ne rendeva conto, ma niente. Non ci riusciva e basta.
E dire che ci aveva provato tutto il pomeriggio, ininterrottamente, fino a ritrovarsi seduta a terra, a guardare fuori dalla finestra del proprio ufficio con sguardo perso nel vuoto.

Immagine


Avrebbe voluto poter continuare col suo allenamento, ma c'era un impegno che doveva portare a termine, un'incombenza prettamente amministrativa visto che si trattava di effettuare un piccolo colloquio col nuovo professore di Alchimia Jaden Connor: in realtà non capiva l'utilità di quella conversazione visto che, a tutti gli effetti, l'uomo era già stato assunto ad Hogwarts... una delle tante stranezze della Bergman, insomma; ed ormai Moni aveva smesso di provare a capire come ragionasse quella donna, prendeva per buono ciò che le veniva detto senza discutere e fine.
Un colpo alla porta la fece sobbalzare, lo sguardo che sfrecciò su di essa mentre dall'esterno una voce forte, chiara e forse emozionata la raggiungeva.

Vice Preside, sono Connor, si ricorda?
Alchimia, posso entrare o ha ancora qualcosa da sistemare?
In tal caso posso attendere fuori!


Si alzò in piedi di scatto, ravviandosi i capelli e lisciandosi le pieghe del vestito - molto babbano e poco formale in realtà - che indossava, prima di prender posto dietro alla propria scrivania: Fire, accucciato accanto ad essa, la guardò curiosa e lei gli rivolse un'occhiata eloquente prima di schiarirsi la voce e dare il permesso all'altro di entrare; voleva che il suo lupo se ne stesse tranquillo e fortunatamente ora che stava crescendo Fire stava imparando anche le buone maniere.

E' davvero un piacere conoscerla signorina Vireau, ho sentito così tanto parlare di lei, non so davvero come ringraziarla per aver acconsentito alla mia nomina dopo svariate richieste.
So che sono giovane, ma stia tranquilla che saprò dimostrare il mio valore giorno per giorno a difesa delle accuse sulla mia presumibile poca esperienza di lavoro, per quanto lo ammetto, questo è il mio primo impiego serio!


I chiacchieroni capitano tutti a me...

In effetti il monologo veloce ed emozionato del giovane uomo ricordò molto a Monique uno studente Tassorosso un po' scalmanato col quale aveva avuto una conversazione alquanto surreale mesi prima... auspicava, però, che Jaden riuscisse ad essere più posato e maturo del 15enne, o si sarebbe dovuta strappare i capelli per lo stress.

Si accomodi, professor Connor. Piacere di conoscerla, ma ci tengo a precisare che è stata la Preside Bergman a volerla nel corpo docenti.

Ovviamente non era sua intenzione sminuire la sua gioia o freddarlo in qualche modo, semplicemente ci teneva a fargli sapere che era Madeline a prendere certe decisioni, non lei: insomma, non voleva che le venisse attribuito più potere di quanto non ne avesse in realtà.

Sono sicura che la sua giovane età non risulterà un handicap, comunque - aggiunse poco dopo con un lieve sorriso, mentre prendeva la cartella con tutte le informazioni sull'uomo di fronte a sé - La professoressa di Babbanologia, Estelle Moreau, e la professoressa di Erbologia, Lindë Vilvarin, sono entrambe più giovani di lei.

Aprì la cartella ed iniziò a sfogliarla lentamente visto che, a conti fatti, non si era preparata prima sull'argomento.

Leggo che è stato un Delfinazzurro da giovane, gli studenti della mia Casata saranno felici di saperlo.
Ammetto di non ricordarmi di lei, ma in fondo al mio ultimo anno lei era appena al terzo, e per giunta appartenevamo a due Casate diverse... e le Serpi, perlomeno allora, non avevano molti contatti coi Delfini.


Commentò la donna con voce tranquilla ed anche abbastanza amichevole, insomma, niente espressioni gelide: l'unica cosa fredda era il colore ghiacciato dei suoi occhi, ma su quello ci si poteva fare ben poco; le ultime parole pronunciate la fecero sorridere visto che, a conti fatti, ora le Serpi di contatti coi Delfini ne avevano eccome... o perlomeno una Serpe in particolare li aveva.
Una Serpe dai capelli scuri, sguardo misterioso, fisico possente, con un fratello scapestrato... si riscosse da quei pensieri deleteri per la sua concentrazione e fece un piccolo sorriso a Jaden, nell'attesa che lui dicesse qualcosa o le ponesse qualche domanda per capire meglio che tipo fosse.
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Messaggioda Dylan » 18/05/2012, 0:48

Quanta meraviglia e quanto stupore si mostrò dal viso del ragazzo quando la sua vista incontrò gli occhi e la figura sinuosa della VicePreside.
Le guance di Dylan si colorarono di un rosso gentile e imbarazzato, forse per la chiara ed ovvia dimostrazione di quanto il tempo e l'età adulta potessero giovare su alcune ragazze già estremamente belle da giovani.
Per favore, non ridete, era timido, cosa poteva farci? Povero, probabilmente non si aspettava un modo di vestire così bello e casual.
Bene per la sua scioltezza, male per i suoi ormoni, quelli di un ragazzo, quelli di una persona con poca esperienza, anzi, quasi nulla in campo femminile.

Si accomodi, professor Connor. Piacere di conoscerla, ma ci tengo a precisare che è stata la Preside Bergman a volerla nel corpo docenti.

Oh, capisco... Eh?! Si, subito!

La leggera nota di dispiacere per quella frase della donna era osservabile fin da subito.
Non sapeva nascondere le proprie emozioni esattamente come l'arrossamento delle guance di poco fa. Era un tenerone il nostro D.C.
Poi quello scatto improvviso, sedendosi e maledicendosi dentro di se per esser rimasto troppo a lungo nei suoi pensieri prima di recepire che doveva sedersi e mettersi comodo per continuare la conversazione.
Connor per diversi secondi rimase in completo silenzio in contemplazione di Monique, facendo poi scintillare gli occhi quando si rese conto che c'erano altri professori giovani come lui in quella scuola, anzi, addirittura meno.
Il suo primo pensiero credo ipotizzerete tutti che fu abbastanza palese...

Santo cielo, devono essere dei ragazzi prodigio per essere qui come professori di ruolo ed ancor più giovani di me!
Moreau e Vilvarin, devo ricordare bene questi nomi e cercare di fare amicizia con loro al più presto, sarà bello avere delle conoscenze di pari realtà e condizioni, sperando accettino l'amicizia di un pittore con la testa fra le nuvole quale son io!


Leggo che è stato un Delfinazzurro da giovane, gli studenti della mia Casata saranno felici di saperlo.
Ammetto di non ricordarmi di lei, ma in fondo al mio ultimo anno lei era appena al terzo, e per giunta appartenevamo a due Casate diverse... e le Serpi, perlomeno allora, non avevano molti contatti coi Delfini.


Una serpe, lei in passato era stata una serpe.
Possibile che un faccino così delicato, armonioso e a tratti, si perché no, anche angelico fosse vissuto tra le fila verdi-argentate?
Dylan si stava facendo quella domanda ininterrottamente da diversi secondi, sorprendendosi ancor di più di quanto fosse assurda la vita e di quanto possibilmente quel viso così tranquillo in realtà nascondesse un carattere molto diverso: forte, sprezzante, graffiante e forse anche selvaggio.
Ciò nonostante, nel sentire che lei aveva fatto parte delle serpi e focalizzandosi tanto sugli occhi della donna, Connor si sentiva strano dentro, come se qualcosa volesse affiorare dalla mente e imperversare sulla memoria degli anni passati della scuola.

Che sia lei sul serio... No, non è possibile, davvero non mi è mai saltato in testa di chiedere chi fosse?
...Però effettivamente


Aspetti un momento...

Le parole uscirono dalla sua bocca come trasportate da un vento di istinto ed impulsività, quelli caratteristici di un artista.
Pose le dita delle mani a formare una cornice e socchiudendo l'occhio sinistro iniziò ad inquadrare il volto della donna impunemente con un fare rapito, assorto nell'arte e nella vena di follia di ogni pittore che si rispetti.
Quel comportamento vi sembrerà assurdo, lo so, in effetti anche per me lo sarebbe, ma per lui non lo era affatto, bisognava vedere però l'opinione che avrebbe avuto Monique a quel gesto così improvvisamente poco formale, e non era finita lì!

La prego, lo so che potrei sembrare sfacciato ma per favore, volti in viso all'indietro verso la sua destra facendo ondeggiare i capelli, glielo chiedo per favore... E' importante... Per me.

Si era davvero permesso tanto il nostro Dylan?
Oh si, ebbene si, un tentativo assurdo di voler dimostrare qualcosa a se stesso e possibilmente anche a Monique Vireau stessa.
Sperava in cuor suo che ella accettasse, più per curiosità che per gentilezza a dirla tutta, ma se ciò fosse davvero avvenuto, allora si che lo sguardo del giovane ex delfinazzurro si sarebbe davvero accumulato di una scintillante emozione.

Oh per tutti i maghi più potenti mai esistiti, era davvero lei?

Una domanda retorica seguita da un veloce frugare nella propria valigetta nera, estraendo da essa una cornice di legno chiaro contenente un disegno, o forse per essere più precisi un ritratto che faceva vedere una ragazza dai capelli lunghi e scuri sulle rive di un lago, a piedi nudi, con un lungo vestito arancio scuro, di profilo, lontana.
Le mani del ragazzo tremavano mentre lo teneva stretto tra di esse e senza esitazione lo mostrò subito alla vicepreside guardandola con viso timido ma sincero, seriamente gioioso di quella così improbabile scoperta.


Immagine


Disegnai questa ragazza nel Maggio del mio terzo anno ad Hogwarts, mi presi una cotta per lei esattamente quel giorno e ricorro distintamente che quando la vidi camminare sulla riva del lago, così grande e sinuosa, non persi un attimo di tempo e afferrai il pennello iniziando a ritrarla velocemente cercando di non perdere nemmeno un dettaglio.
Da allora, ad ogni occasione importante porto con me questo disegno come un portafortuna. Lei era la ragazza dei miei sogni ai tempi scolastici, ed oggi, sempre a Maggio, la reincontro proprio ad un colloquio importante come questo.
Non posso crederci davvero, avevo una cotta terribile per lei signorina Vireau, ma ero troppo fra le nuvole per accorgermene, sempre tra tinte, tempere e tele...


Abbozzò un sorriso impacciato, rendendosi conto che allora si nascondeva molto dietro l'arte, incapace di sapersi relazionare troppo bene con le ragazze, relazionarsi con il gentil sesso, per quanto per lui dal terzo anno in poi, c'era solo una ragazza degna di così tante attenzioni ed importanza, la stessa che ora gli stava facendo un colloquio formale di lavoro, assolutamente da non credere possibile.
Dopo averglielo semplicemente mostrato, Connor decise di porgerglielo per darle modo di ammirarlo meglio e con maggiore attenzione.
Ci teneva tantissimo, forse uno dei tesori più preziosi e adesso stava anche per spiegarle il motivo.

Ecco qui, guardi, si ricorda di questo vestito?
Era meraviglioso e ondeggiava come le onde leggiadre del lago, penso che siate stata il mio primo amore giovanile e sono così felice di aver incontrato quella ragazza misteriosa che invase il mio cuore per così tanto tempo.
Poi lo stesso anno lei si diplomò ed io rimasi solo con questo ed altri pochi disegni di lei nella camera; è stata la mia musa ispiratrice per tutto il resto dei mesi passati ad Hogwarts e...


Stava proseguendo ancora, pronto ad andare ancora avanti con i ricordi, andare avanti con le emozioni da descrivere non solo di quegli attimi ma anche di molti episodi di tanti anni prima, proprio come un vecchio nostalgico e sognatore.
Per fortuna la ragione gli venne incontro dandogli a capire che non poteva di sicuro andare avanti a quella maniera, era un importante colloquio, suvvia!

... Ma che sto dicendo, non posso certo continuare ad ammorbarla con questi racconti da bambino infatuato.
Sarò di certo stato uno dei tanti milioni ad aver perso la testa per lei, non faccia caso alle mie uscite sognatrici, immagino che debba dirmi qualcosa di molto più serio e professionale, non è così?


Le ali che stava aprendo a dismisura, decise di tarparle e tornare quindi a volare così basso da toccare con i piedi il terreno.
D.C. doveva ancora imparare a capire quando smettere di vaneggiare e riprendere a vivere la realtà, peccato che la realtà è sempre un lato fin troppo piccolo, stretto e scomodo per gli artisti, e la sua realtà spesso e volentieri era alla pari di uno scantinato al buio dal quale usciva spesso grazie alla fantasia facendosi condurre verso un mondo tutto diverso e pieno di colori, temperature, acquerelli e matite, un mondo dove vivere solo nella meraviglia e che molte volte nel corso del suo tempo di vita lo avevano reso difficilmente reperibile sulla terra ferma.


Immagine
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Messaggioda Monique » 18/05/2012, 12:11

Non le fu difficile cogliere quel velo di dispiacere che adombrò i suoi occhi, ma Monique sentiva di non poter fare nulla per rimediare: era un ragazzo giovane ed era per questo normale che reagisse ancora in modo molto emotivo a volte - lei in fondo lo faceva ancora adesso; tuttavia tirarlo su di morale con qualche parolina dolce avrebbe significato prendersene cura, e per Moni uno che era stato scelto come insegnante di Hogwarts doveva almeno saper camminare con le proprie gambe. Ciò che la donna si poteva augurare, al massimo, era che Jaden comprendesse il perchè di quella precisazione su chi si fosse occupato della sua assunzione.

Aspetti un momento...

Aveva finito da qualche minuto di rivangare il passato quando l'uomo sembrò come colto da una folgorazione improvvisa: iniziò a prendere l'inquadratura del suo viso con le dita, creando una cornice con pollice ed indice e fissandola come se fosse giunto ad un'illuminazione spirituale inaspettata.

La prego, lo so che potrei sembrare sfacciato ma per favore, volti in viso all'indietro verso la sua destra facendo ondeggiare i capelli, glielo chiedo per favore... E' importante... Per me.

Forse la richiesta più assurda che qualcuno avesse mai fatto a Monique, ma come rifiutarsi di assecondare quello sguardo speranzoso? Un lieve sospiro quello della donna, che però poco dopo fece come richiesto, voltando leggermente il capo e smuovendo i capelli scuri nell'attesa di capire che diavolo passasse nella testa del nuovo docente.

Oh per tutti i maghi più potenti mai esistiti, era davvero lei?

Uhm?

Con sguardo confuso la Vice Preside tornò a fissare il giovane uomo senza comprendere il senso delle sue parole, ma tutto le fu più chiaro quando lui, dalla valigetta che si era portato appresso, estrasse un quadro, un ritratto più che altro, che mostrò all'altra con sguardo emozionato.

Disegnai questa ragazza nel Maggio del mio terzo anno ad Hogwarts, mi presi una cotta per lei esattamente quel giorno e ricorro distintamente che quando la vidi camminare sulla riva del lago, così grande e sinuosa, non persi un attimo di tempo e afferrai il pennello iniziando a ritrarla velocemente cercando di non perdere nemmeno un dettaglio.
Da allora, ad ogni occasione importante porto con me questo disegno come un portafortuna. Lei era la ragazza dei miei sogni ai tempi scolastici, ed oggi, sempre a Maggio, la reincontro proprio ad un colloquio importante come questo.
Non posso crederci davvero, avevo una cotta terribile per lei signorina Vireau, ma ero troppo fra le nuvole per accorgermene, sempre tra tinte, tempere e tele...


Uno sguardo incredulo ed un paio di occhi spalancati furono la miglior reazione che Monique potese avere di fronte a quella rivelazione, più che altro perchè davvero non si ricordava minimamente di lui durante i suoi anni ad Hogwarts né pensava di poter mai essere la musa di qualcuno o cose del genere.

Quell'abito... sì, me lo ricordo... me l'aveva mandato Rose come regalo di portafortuna per il mio ultimo anno ad Hogwarts...

Ecco qui, guardi, si ricorda di questo vestito?
Era meraviglioso e ondeggiava come le onde leggiadre del lago, penso che siate stata il mio primo amore giovanile e sono così felice di aver incontrato quella ragazza misteriosa che invase il mio cuore per così tanto tempo.
Poi lo stesso anno lei si diplomò ed io rimasi solo con questo ed altri pochi disegni di lei nella camera; è stata la mia musa ispiratrice per tutto il resto dei mesi passati ad Hogwarts e...


Jaden sembrava essere partito a ruota libera nel mare dei ricordi, e per quanto quello non fosse sicuramente il luogo più adatto per certi discorsi, sulle labbra di Monique comparve un piccolo sorriso: il fatto che l'uomo l'avesse voluta dipingere dopo averla vista una sola volta, che si fosse addirittura preso una cotta per lei, era una cosa davvero tenera.
Da quel momento era diventato un professore, certo, ma nonostante la sua posizione importante ed adulta Jaden possedeva in sé ancora quel candore giovanile che la donna si augurava portasse avanti il più a lungo possibile.

... Ma che sto dicendo, non posso certo continuare ad ammorbarla con questi racconti da bambino infatuato.
Sarò di certo stato uno dei tanti milioni ad aver perso la testa per lei, non faccia caso alle mie uscite sognatrici, immagino che debba dirmi qualcosa di molto più serio e professionale, non è così?


Non si preoccupi, è piacevole a volte parlare di qualcosa di diverso dal lavoro - lo rassicurò lei, cercando di non farlo sentire troppo a disagio per essersi lasciato andare in quel modo di fronte a lei - Sarò ben lieta di parlare ancora con lei di arte, per quanto devo ammettere che solo la musica riesce a catturarmi davvero l'anima... credo però che troverà molto interessante conoscere Alexis Parker, la Prefetta di Delfinazzurro: una ragazza solare ed affidabile che mi da' grandi soddisfazioni, anche lei amante dell'arte in ogni sua forma.

Aggiunse la donna, indirizzando - o almeno provando a farlo - Jaden verso la conoscenza di una persona che potesse avere degli interessi a lui comuni, ed in fondo 8 anni di differenza non erano poi molti. Inoltre erano entrambi studenti della stessa Casata, o perlomeno l'uomo lo era stato, e la cosa di certo non poteva esser negativa.

Comunque sì, in effetti vorrei parlarle delle sue mansioni.
Come professore è tenuto ad essere sempre disponibile per i suoi studenti, anche coloro che la faranno impazzire con le domande più assurde... inoltre dovrà partecipare ai turni di ronda notturna, generalmente da effettuare con un altro professore, ma non si preoccupi perché le farò avere quanto prima uno schema con tutti gli orari. Inoltre...


E qui si bloccò un momento, come a voler riflettere su ciò che stava per dire.

... pensavo di prenderla in considerazione per il ruolo di Prefetto della Casata, se le interessa. La signorina Parker svolge un lavoro eccellente ma è anche molto impegnata con attività extra scolastiche e nell'aiutarmi col coro, e temo possa stancarsi troppo.
Non vorrei mai che i troppi impegni pregiudicassero il suo risultato ai G.U.F.O. di quest'anno, e forse a lei farebbe piacere potersi occupare di quella che un tempo è stata la sua Casata... che ne dice?
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Messaggioda Dylan » 18/05/2012, 16:44

Forse qualcuno di voi avrebbe scommesso chissà quanto sull'espressione che la vice preside avrebbe mostrato nel sapere un particolare così profondo e intimo del nostro Dylan, presumendo un'occhiata di sufficienza o al massimo divertita non poco da quella confessione così genuina ma infantile.
Eppure contrariamente a tutti i pensieri possibili, Monique si dimostrò invece molto colpita, sorpresa e quanto mai lusingata dall'esser stata in passato un pezzo dell'anima del nuovo professore in carica.
A dar maggiore forza e vigore a quella sua lusinga e quel piacere così sereno, la donna si preoccupò anche di tranquillizzarlo sul fatto che determinati tipi di conversazione non erano affatto aborriti da lei, anzi, magari in futuro avrebbero potuto anche parlare ancora di arte, forse davanti ad una tazza di tea oppure un aperitivo.
Non potete davvero immaginare quanto fosse contento il ragazzo in quel preciso istante. Ammirava quella sua prima fiamma ogni secondo di più.

Non si preoccupi, è piacevole a volte parlare di qualcosa di diverso dal lavoro.
Sarò ben lieta di parlare ancora con lei di arte, per quanto devo ammettere che solo la musica riesce a catturarmi davvero l'anima... credo però che troverà molto interessante conoscere Alexis Parker, la Prefetta di Delfinazzurro: una ragazza solare ed affidabile che mi da' grandi soddisfazioni, anche lei amante dell'arte in ogni sua forma.


Alexis Parker, va bene, credo che seguirò il suo consiglio!
Un'altra persona che adora l'arte nelle sue forme più poetiche, non potrebbe essere che un acquisto di amicizia prezioso come l'oro...


La musica signorina?
Davvero per lei è così importante?
Ammiro le persone che sanno catturarne la profondità e il connubio di intensità e leggerezza che regala una simile forma d'arte!
Suona qualche strumento? Sarebbe un onore un giorno ascoltarla, se così fosse!


La sua aggiunta, le sue richieste, sempre espresse con occhi sognanti e sinceri, erano volte a mostrarle l'unico lato disponibile mostrabile dal ragazzo, quel lato incredibilmente genuino quanto impossibile da non inquadrare subito.
Non sarebbe mai riuscito nell'intento di celare una propria emozione, nemmeno sforzandocisi in ogni modo; che quella fosse una pecca o un pregio, Connor junior non se l'era mai chiesto concretamente, troppo fra le nuvole per porci attenzione adeguata.
Il suo viso vagava ancora per tutta la stanza, concedendosi anche qualche piccola occhiata ancora al viso della donna con maggiore stupore e imbarazzo.
Era pur sempre stata il suo primo amore, come poteva smettere di improvviso di contemplarla? Fortunatamente in suo soccorso arrivò anche un'altra visione molto bella che non aveva subito notato appena arrivato, rappresentata da un esemplare di lupo bianco davvero calmo per la sua razza.
Le labbra del giovane si schiusero per lo stupore nell'ammirare un animale così ben addestrato e dagli occhi così senzienti.

Sei davvero splendido...

Eh già, inutile che cerchiate di fermarlo, se l'era proprio lasciato scappare così, senza alcuna remora, fissandolo e avanzando anche una mano per cercare un contatto con lui in qualche modo.
Forse di primo istinto avrebbe voluto prendere pennello e carta e fargli subito un disegno, ma la voce della donna si aggiunse veloce e con una gran tempistica limitando l'estro artistico troppo selvaggio del professore.
Nel sentirla parlare infatti, Dylan tornò immediatamente a guardarla negli occhi, deglutendo con impaccio e sospirando prendendo in considerazione l'idea di acquistare nuovamente serietà e professionalità, proprio come gli avevano insegnato i suoi prima dell'arrivo ad Hogwarts.

E' così difficile contenersi, come faranno tutti gli altri non lo so proprio!

Comunque sì, in effetti vorrei parlarle delle sue mansioni.
Come professore è tenuto ad essere sempre disponibile per i suoi studenti, anche coloro che la faranno impazzire con le domande più assurde...


Sempre disponibile, rispondere alle cose più elementari se necessario, può starne certa!
Tutto chiaro!


inoltre dovrà partecipare ai turni di ronda notturna, generalmente da effettuare con un altro professore, ma non si preoccupi perché le farò avere quanto prima uno schema con tutti gli orari.

Un cappuccino e rimango sveglio come un grillo, aspetterò i turni e non vedo l'ora di fare amicizia con i colleghi!
... Come si chia-


Inoltre...

Oh! Mi scusi...

... pensavo di prenderla in considerazione per il ruolo di Prefetto della Casata, se le interessa. La signorina Parker svolge un lavoro eccellente ma è anche molto impegnata con attività extra scolastiche e nell'aiutarmi col coro, e temo possa stancarsi troppo.
Non vorrei mai che i troppi impegni pregiudicassero il suo risultato ai G.U.F.O. di quest'anno, e forse a lei farebbe piacere potersi occupare di quella che un tempo è stata la sua Casata... che ne dice?


Dopo la tremenda figura di imbarazzo nell'esser stato fermato alla domanda legata al nome del piacevole animale da compagnia della vice, l'espressione di Dylan cambiò ancora, trasformandosi in un misto tra lo stupore e l'incredulo.
Per un istante o forse un suo piccolo frammento, stava per alzarsi quasi per abbracciarla tanto era contento ma trattenne il sedere incollato alla sedia poco dopo essersi alzato di forse due o tre centimetri in uno scatto istintivo, quella volta sedato in tempo.
Prendeva aria e sbatteva le palpebre più sbalordito che mai, poi, sorridendo appena, timido e sinceramente felice, chinò il capo rialzandolo con gli occhi... Lucidi, fissandola.

Signorina Vireau io, non so davvero cosa dire!
Non solo il lavoro come professore ma anche un incarico di onorificenza come il prefetto, per di più della mia ex casata di appartenenza...
Ammetto che sono spaventato dal dover prendere una responsabilità così forte, io che sono sempre stato molto tra le nuvole con i pensieri, insomma, dovrò avere mille occhi, ma se pensa che la mia collega, la signorina Parker possa essere così gentile e paziente da aiutarmi ad imparare il mestiere, allora dico che accetto molto volentieri la sua proposta e la ringrazio ancora, davvero, grazie mille, i miei genitori saranno al settimo cielo quando lo sapranno, anzi credo si dovrà aspettare qualche regalo culinario da parte di mia madre, lei è una pasticciera nata, anzi, se c'è qualche dolce che preferisce in particolar modo glielo farò sapere appena la sento!


Per quanto sentisse dentro di se che abbracciarla fosse troppo, Dylan non si risparmiò però di tendere la mano cercando di prendere quella di Monique e stringerla con immensa gratitudine e riconoscenza per quello che stava facendo per lui.
Forse per la signorina di origini parigine era una cosa da poco o all'ordine del giorno, ma in realtà doveva capire che gli stava donando un futuro, un mestiere in più, una ragione ulteriore per convincersi di avere un posto nella società, un posto importante e valido per avere la certezza di possedere un guadagno e permettersi allo stesso tempo di poter andare avanti nel praticare la sua passione più grande: la pittura e il disegno artistico in generale.
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Messaggioda Monique » 19/05/2012, 20:16

Era strano che l'argomento centrale legato alla sua persona fosse, per una volta, la musica: di solito veniva guardata con ammirazione per l'aspetto esteriore, per il suo cognome, al massimo per la sua voce... ma tutto si fermava lì, quando si parlava di Monique Vireau; il professore di Alchimia, invece, sembrava aver colto un dettaglio sottile ma rilevante, e cioè che la musica non doveva esser intesa solo come una canzone o una bella voce in generale, ma come melodia in quanto tale.

La musica signorina?
Davvero per lei è così importante?
Ammiro le persone che sanno catturarne la profondità e il connubio di intensità e leggerezza che regala una simile forma d'arte!
Suona qualche strumento? Sarebbe un onore un giorno ascoltarla, se così fosse!


Uno Stradivari.
Un dono di mia madre per la mia passione sfrenata per questo strumento - rispose Monique con un sorriso orgoglioso ma non arrogante visto che per lei, comunque, la perfezione quando teneva in mano il violino non era ancora stata raggiunta - Sarò lieta di suonarle qualcosa, quando avrà tempo e modo di starmi ad ascoltare.


Una promessa quasi, insomma, a suonare una volta per lui, magari in un momento più consono a quello: l'attenzione di Jaden venne poi colta da Fire che, pur stando fermo e buono, aveva catturato l'attenzione del giovane uomo il quale, dopo essersi lasciato sfuggire un complimento nei suoi confronti, provò ad allungare la mano per accarezzarlo; il lupo però sapeva bene come comportarsi, perciò alzò gli occhi sulla padrona come aspettasse un suo cenno.

Avanti, hai il mio permesso di farti coccolare.

Mormorò Moni verso di lui, lasciando così libero Fire di alzarsi dalla sua posizione, aggirare la cattedra della donna ed avvicinarsi alla mano del professor Connor che prima venne annusata per bene, ed in un secondo momento venne a contatto col pelo del capo del lupo, che richiedeva così formalmente le coccole del neo docente.

Lo coccoli pure senza timori, Fire è pericoloso solo verso chi mi fa del male.

Disse la Vice Preside verso l'uomo nel caso questo avesse avuto qualche timore a volergli fare troppe carezze: a seguito, la donna prese a spiegare all'altro quali sarebbero stati i suoi doveri come nuovo professore tra lezioni, ronda e colloqui con gli studenti, ed alla fine propose a Jaden la possibilità di diventare Prefetto di Delfinazzurro, proposta questa che venne accolta con entusiasmo e stupore da parte di lui.

Signorina Vireau io, non so davvero cosa dire!
Non solo il lavoro come professore ma anche un incarico di onorificenza come il prefetto, per di più della mia ex casata di appartenenza...
Ammetto che sono spaventato dal dover prendere una responsabilità così forte, io che sono sempre stato molto tra le nuvole con i pensieri, insomma, dovrò avere mille occhi, ma se pensa che la mia collega, la signorina Parker possa essere così gentile e paziente da aiutarmi ad imparare il mestiere, allora dico che accetto molto volentieri la sua proposta e la ringrazio ancora, davvero, grazie mille, i miei genitori saranno al settimo cielo quando lo sapranno, anzi credo si dovrà aspettare qualche regalo culinario da parte di mia madre, lei è una pasticciera nata, anzi, se c'è qualche dolce che preferisce in particolar modo glielo farò sapere appena la sento!


In realtà non ho un dolce preferito... mi piacciono molto i mignon però, quelli con le creme miste - rispose Monique dopo qualche istante di riflessione, un piccolo sorriso compiaciuto sulle labbra nel vedere la felicità negli occhi dell'altro: in fondo si trattava di amministrare la propria Casata, e dare incarichi importanti come quello a qualcuno di apparentemente affidabile era sempre una soddisfazione - In ogni caso, la signorina Parker non avrà alcun problema ad istruirla in merito. Anzi...

Posò gli occhi su Fire che alzò subito lo sguardo verso di lei, attendendo un suo ordine nemmeno l'avesse chiamato mentalmente - cosa che per quanto ne sapeva Jaden poteva pure essere avvenuta.

Fire, potresti andare a chiamare la signorina Parker e portarla qui?
Ho bisogno di parlarle.


Con quelle parole, dopo aver visto uscire il lupo dalla porta del proprio studio, la donna tornò a guardare negli occhi del docente con un sorriso più amichevole ed affabile sulle labbra.

Ha qualche domanda da pormi?
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Messaggioda Dylan » 19/05/2012, 22:04

Inutile menzionare l'ennesimo stupore e assoluto sorriso sorpreso che eseguì il piccolo Connor quando Monique parlò addirittura del possedimento di un esemplare unico di violino come lo "Stradivari", ricordando bene alcuni articoli di cultura babbana dove era menzionato e riconosciuto come uno dei migliori pezzi di fattura musicale che fossero mai stati creati.
Pensare che una persona avesse una tale dote e preziosità d'animo dal saper suonare un simile strumento faceva capire sempre di più a Jaden l'importanza e la grinta artistica che facesse parte integrante dell'anima di quella donna.

Ero certo che tenesse sorprese come queste in serbo, una luce simile nello sguardo è indice di doti meravigliose!
Sarò sempre libero per ascoltare dell'ottima musica, e sono certo che lei ne sa creare davvero tanta!


Annuì sorridente convinto di ogni lettera pronunciata, incapace di mentire o di esprimere giudizi falsi.
Fire, così si chiamava il lupo bianco al fianco della vice preside, ebbe il permesso dalla padrona per avvicinarsi a D.C. e dunque non perse un secondo il nuovo prefetto dei delfini per coccolare a dovere l'animale probabilmente felice di quell'attenzione.
La solarità nello sguardo del ragazzo mentre guardava il cucciolo era quasi alla pari di quella espressa nel guardare negli occhi Monique, un chiaro segno per indicare il suo apprezzamento nei confronti di tutti i possibili tipi di bellezza, umana e animale.

Lo coccoli pure senza timori, Fire è pericoloso solo verso chi mi fa del male.

Allora potrei mettere una mano sul fuoco sul fatto che questo bellissimo lupo non riconoscerà mai in me una minaccia!
Allora informerò mia madre per quanto riguarda i mignon, vedrà che rimarrà soddisfatta dell'abilità culinaria della nostra famiglia, è tramandata da diverse generazioni...


In vero non avrei mai potuto immaginare che Dylan si trovasse così in sintonia e simpatia con la signorina Vireau, ma stava accadendo davvero quello.
Il ragazzo sentiva dentro di se che la vice preside era una persona speciale, fonte di ispirazione per l'essere umano, per l'uomo che ancora doveva crescere e germogliare in lui.
Aver avuto una cotta per lei ai tempi della scuola, forse era la cosa più normale che potesse pensare a quel punto, continuando a parlare con lei e a vederla mentre si muoveva e sapeva muovere il corpo come il viso creando espressioni degne di migliaia di opere d'arte.

Chiunque abbia l'onore di stringerla la sera è più fortunato della stessa Dea bendata!

Lasciò la sottile presa sul pelo bianco dell'animale quando questo venne richiamato dalla sua padrone per inviarlo in direzione della sua futura collega prefetta Alexis Parker, con l'intento possibile di farli conoscere prima di tutti gli altri in maniera da far presente immediatamente alla ragazza che avrebbe dovuto seguirlo ed aiutarlo nell'apprendere al meglio la carriera e il lavoro che presto Dylan sarebbe andato a svolgere e ricoprire per la scuola di Hogwarts.
Magari al termine di quella breve conversazione con Alexis, Monique li avrebbe congedati assieme per lasciare che la prefetta lo accompagnasse verso la sala comune e la propria stanza, dunque per Connor forse quelli erano gli ultimi momenti per approfittare dell'intimità tra lui e la vice e darle qualcosa di molto speciale.

Ha qualche domanda da pormi?

In verità avrei qualcosa da regalarle, signorina Vireau...

Si, le sorprese per Monique non erano affatto concluse, no perché Connor junior si era portato dietro, in quella valigetta nera, due pensieri che aveva creato appositamente per lei.
Non posso nemmeno riuscire a spiegarvi l'emozione che stava provando lui nel prendere quelle due cornici da dentro la valigia, due cornici delle quali una di medie dimensioni mentre l'altra più piccole.

Ammetto che inizialmente decisi di effettuare questi due lavori proprio per ringraziarla di aver deciso per la mia ammissione qui.
E' anche vero però, che dopo che mi disse che non aveva assolutamente contato in quella decisione ero ugualmente intenzionato a farle questi due presenti per semplice apprezzamento della splendida persona quale lei è...
Adesso semplicemente mi trovo a dirle che questi due... Ritratti che ho fatto di lei, uno più serio e l'altro più simpatico e stravagante sempre con lo stesso soggetto visivo, sono per commemorare una simile bellezza di persona ed anche a questo punto per ringraziarla della possibilità di essere il nuovo prefetto della mia casata del passato... Grazie ancora Monique, quindi ecco, questo è il primo...


Immagine


E questo è il secondo!


Immagine


E così dicendo, il nostro D.C. consegnò alla donna di fronte a lui le due cornici contenenti due disegni di lei, nella stessa identica posa ma con due tratti e stili di arte completamente diversi, uno più serio e l'altro più cartonato.
Il primo inoltre con pura matita e chiaroscuri mentre il secondo con carboncino e tempera, ma sempre e comunque rappresentati di una grazia e di una meraviglia di Monique come poche altre potevano permettersi di credere di esporre.

Spero tanto ti piacciano, almeno nei miei pensieri voglio darti del "tu"!
Ultima modifica di Dylan il 21/05/2012, 14:26, modificato 1 volta in totale.
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