Ingresso Foresta

[Sandyon]

La luna alta nel cielo, piena e pallida, illumina i corpi delle tre persone che adesso vicine stanno conversando, chi più animatamente, chi meno.
Per alcuni istanti però, quella stessa luce che rendeva i loro corpi così visibili sembra oscurarsi come se qualcosa di molto grande si fosse interposto tra Monique, Simon e Anne e la stessa luna.
In effetti c'è da dire che fu proprio così, difatti se ognuno dei tre avesse alzato gli occhi al cielo avrebbe osservato con chiarezza due gigantesche ali girare intorno sopra di loro, due gigantesche ali appartenenti ad una figura avvolta nel buio dei chiaroscuri della notte ma identificabile come possedente un corpo femminile ma molto massiccio, alto, con due occhi scintillanti rossi carichi di ira e potere.
Appena un attimo, un solo secondo e una sfiammata incredibilmente calda e lineare, precisa, creò un cerchio di fuoco intorno a loro per impedire di scappare, mentre dalla mano sinistra della creatura si notava sfoggiare una lunga bacchetta d'osso che scagliava un incanto sul terreno interno al cerchio di fuoco creando una fattura anti-smaterializzazione.
Le fiamme erano alte almeno 4-5 metri, la studentessa e i due docenti erano in trappola.
Dopo aver volteggiato per circa una decina di secondi, infine, la creatura mostruosa fermò il suo dinamismo rimanendo distanziato da loro di qualche metro da terra, continuando a sbattere le ali per rimanere in aria, fissandoli mentre il polso della mano con la bacchetta si muoveva lentamente, come se fosse ben pronta a contrattaccare qualsiasi tentativo di folle offensiva.
Era un predatore, e quelli erano i topi nella sua trappola.

[Monique]

Vi chiedo perdono, professoressa Vireau. Avete ragione, la mia è stata una deplorevole imprudenza. A mia parziale discolpa posso solo dirvi che non mi ero punto accorta che fosse un'ora così tarda, il mio orologio deve essersi guastato. Sono stati i rintocchi dell'orologio della torre a farmi rendere conto di che ora sia. Stavo giusto rientrando in tutta fretta.

Fosse stato un altro studente, probabilmente Monique avrebbe pensato che le sue erano semplici scuse per coprire un atto totalmente scriteriato: la donna però credeva di conoscere almeno un poco la bambina, e che quindi le sue non fossero banali giustificazioni vuote ma un racconto sincero di quanto fosse accaduto.
Ciò nonostante, non poteva certo non punirla: avrebbe potuto chiedere, sapendo bene di doversi addentrare nella Foresta, ad un professore o ad un prefetto di accompagnarla, così si sarebbe subito accorta dell'orario tardo; aveva punito Kayleen e Jorge per essersi avvicinati troppo all Foresta poco dopo l'ora di pranzo, figuriamoci se avrebbe potuto fare un'eccezione per Anne che, comunque, si sarebbe potuta accorgere di come fosse fin troppo scuro il cielo per essere solo tardo pomeriggio, come forse lei aveva immaginato.

Per quanto le possa credere, signorina Brontë, resta il fatto che ha preferito uscire da sola per addentrarsi in un luogo pericoloso, anche che fosse stato pieno pomeriggio, senza preoccuparsi di avvisare quantomeno i Prefetti della sua Casata.
Mi dispiace molto, davvero, ma sarò costretta a punirla severamente per questo.

Le dispiaceva seriamente di dover punire una studentessa brillante come lei, ma il gesto istintivo e privo di qualsiasi buon senso non poteva passare inosservato, ancor di più poi se proveniva da una bambina giudiziosa e matura per la sua età come Monique aveva pensato che Anne fosse.
Un rumore di passi dietro di loro fece voltare la Vice Preside, che riconobbe la figura del professor McDullan: a quanto ne sapeva sarebbe dovuta essere Tisifone ad effettuare quel giro di pattugliamento con lei, ma forse per l'eccessiva stanchezza dovuta ancora alle ferite durante lo scontro col Mezzo-Drago aveva chiesto a Simon di fare cambio di turno.
L'uomo le sembrava più serio del solito, forse anche più arrabbiato, e la francese non faceva fatica ad immaginarne il motivo: lui, come la professoressa Vilvarin, era molto più legato di qualunque altro professore o studente alla Foresta Proibita; molte delle creature magiche che lui accudiva, infatti, vivevano proprio all'interno di essa, così come molte piante curate da Lindë erano cresciute nell'oscurità dei suoi alberi.
Sì, per loro forse la perdita era stata incalcolabile.

ehm...buona sera...

Buonasera a lei professor McDullan - lo salutò brevemente la donna con un cenno della testa - Io e la signorina Brontë stavamo giusto rientrando al Castello, non c'è nessun altro per fortuna qui nei dintorni. Vuole venire con noi?

Non sapeva perché, ma aveva come la netta sensazione che non fosse prudente, per nessuno, rimanere così vicino alla Foresta Proibita, e che la cosa più saggia per tutti fosse di rientrare tra le più sicure mura del Castello: non sapeva effettivamente quanto il suo sesto senso fosse vigile ed affidabile, ma quando un'ombra si stagliò a terra nella controluce della Luna, Monique si rese conto che per sua immensa sfortuna ci aveva preso persin troppo.
Si volse con uno scatto, la bacchetta già stretta nella sua mano, sentendo un brivido freddo quando i suoi sospetti divennero realtà: eccolo lì, di fronte a lei, quel maledetto Mezzo-Drago pronto a giocare con loro; Monique non fece in tempo ad ordinare a Simon ed Anne di scappare, che l'essere li intrappolò con una sfiammata in un cerchio di fuoco, usando poi la bacchetta per, probabilmente, impedire ai tre di smaterializzarsi fuori di esso.

Merda!!!!

Un urlo di rabbia esplose nella Vice Preside, che dovette ricorrere a tutto il suo sangue freddo (Concentrazione = 25) per studiare velocemente una strategia (Elaborazione = 19) con la quale portare in salvo quantomeno la piccola Anne. Fece qualche passo indietro, come fosse spaventata, per potersi avvicinare a Simon e parlargli a bassa voce.

Ecco cosa farai - sì, decisamente in quel momento dargli del "lei" era superfluo - Utilizza l'incanto Olfid, rendi il fuoco freddo e corri al Castello con Anne, mettila al sicuro. Dopodiché corri a chiedere aiuto, sveglia Vastnor e la Preside e falli venire qui. Mi hai capita bene Simon?

Detta così si sarebbe potuto pensare che Monique volesse dare degli ordini al professor McDullan come se si sentisse superiore, ma non erano così: c'erano diversi fattori a spingerla a ragionare in quel modo.
Il primo, era che la priorità per lei in quel momento era mettere in salvo la bambina, che di certo non poteva conoscere l'incanto Olfid - s'imparava al terzo anno scolastico - e che comunque non poteva rientrare al Castello da sola, senza la protezione di nessuno.
Il secondo, era che per quanto non andasse in giro a vantarsene, la bacchetta che Monique stringeva tra le mani era nata grazie alla corda di cuore di un Drago Bianco - il Drago di Cristallo Islandese - che la donna aveva sconfitto anni prima, quindi un minimo d'esperienza in più del collega, senza nulla togliere alle sue capacità combattive, la possedeva e poteva fare la differenza.
E terzo, il Mezzo-Drago aveva un conto in sospeso con lei e se ciò che aveva ipotizzato con Sandyon era esatto, e cioè che fosse senziente, se lo ricordava molto bene: a quel punto, poteva provocare la creatura e sperare che si concentrasse solo su di lei.
Se Simon avesse fatto come Monique gli aveva detto, non appena lui e la bambina si fossero mossi le avrebbe sfruttato la velocità dei suoi riflessi (Riflessi = 25 + 10/d20 => 35) per scagliare un Incantesimo contro il Mezzo-Drago (Tiro per Colpire = Capacità Magica = 18 + 4 (Bacchetta Rose) + 13/d20 => 35), sperando di aver scelto quello più giusto da usare contro di lui.

Glacius

Difficoltà: 6
Tipo: Incantesimo di Evocazione
Descrizione: Emana un gelido raggio in grado di congelare cose, animali e/o persone
Genere: Offensivo
Danno: 12

Chi non muore si rivede, stronza!
Come va la tua spina dorsale?

Pazza ed incosciente, di sicuro, ma doveva provocarla e convincerla a concentrarsi su di lei dando modo a Simon ed Anne di scappare: il conto in sospeso era tra loro, e l'avrebbero risolto faccia a faccia.

[Simon]

Un piccolo sorriso verso le due, con le mani dietro la schiena, un cenno di saluto verso la professoressa in modo piuttosto tranquillo, almeno lo sembrava, si morse il labbro inferiore ascoltando le altre parole della Vireau, annuendo mesto...


Per quanto le possa credere, signorina Brontë, resta il fatto che ha preferito uscire da sola per addentrarsi in un luogo pericoloso, anche che fosse stato pieno pomeriggio, senza preoccuparsi di avvisare quantomeno i Prefetti della sua Casata.
Mi dispiace molto, davvero, ma sarò costretta a punirla severamente per questo.

In effetti...se posso permettermi...è stata sbadata...signorina...

Riuscì a dire solo questo...mentre si umettava le labbra...certo non era stata una scelta oculata e questo lo sapeva bene, fece un respiro profondo prima di vedere quelle fiamme intorno a loro...

"Ma che diavolo...non mi dire...che è lui!"

Pensò infine guardando ora quella figura volante, osservò le ali, le scaglie, e quella bacchetta...era quello il mostro...che aveva ferito i suoi amici, la sua famiglia...La persona che adesso riteneva sua amica...si morse il labbro inferiore, cercò di calmarsi ma in vano...tirò fuori la bacchetta dalla tasca, la sua Hesna...dotata di quel suo bianco brillante...

Ecco cosa farai - Utilizza l'incanto Olfid, rendi il fuoco freddo e corri al Castello con Anne, mettila al sicuro. Dopodiché corri a chiedere aiuto, sveglia Vastnor e la Preside e falli venire qui. Mi hai capita bene Simon?

Le parole della Superiore arrivarono nella testa del professore di cura delle Creature magiche...chiuse per un attimo gli occhi, le tempie che pulsavano sangue, il caldo spaventoso di quelle fiamme, quel maledetto davanti a lui...

No...

Secco il suo dire, categorico, non la guarda in volto, ma si limita ad osservare le movenze di quella creatura davanti a lui...un cenno di diniego con la testa...

Non la lascio qui Vicepreside, certamente non da sola con quel bastardo!

cominciò a dire verso di lei, deciso, sicuro...senza balbettare, un lungo respiro profondo come per calmarsi, ma invano...

Lei è molto più importante di me, non tutti posso fare il vicepreside di una scuola come questa...ed io sono una pedina sacrificabile, quindi non posso permettermi di lasciarla qui da sola con lui...

Serio e preciso...nel frattempo cercava di creare qualche strategia che gli permettesse di mettere in salvo almeno la bambina...

"Dannazione, proprio qui doveva accadere una cosa del genere?"


Pensò il Professore guardandosi intorno, ci stava pensando, ma la figura di quella creatura non si allontanava dalla sua vista...

"Bene bene...ha una bacchetta, il che comporta che ha bisogno di un catalizzatore...certo potrebbe anche carbonizzarmi con il soffio, ma almeno sarebbe indifeso dai miei attacchi, quanto gli vorrei fare del male, almeno quanto ne ha provocato lui!"

La mente volava veloce verso quei processi di pensiero, infine annuì pesantemente come se avesse trovato una soluzione...

Eccoti finalmente...bastardo...come hai potuto fare del male a tutti quei poveri animali, ti cercavo lo sai? Oh ti cercavo così disperatamente! Ma adesso che sei qui...ho un po di amaro in bocca!

Cercò di dire verso il mostro, con voce alta...arrabbiata...disgustata dalla figura dinanzi a lui...Lentamente si mise davanti alle ragazze, come a difenderle da un possibile attacco...

Adesso è lei che ascolta me, al mio cenno, lei coprirà gli occhi della signorina ed i suoi...poi farò portare in salvo almeno la piccola...purtroppo Leo è ferito e non può portare entrambe...mi dispiace! Ci siamo capiti Signorina Monique?

Un piccolo sorriso davvero dispiaciuto verso di lei e poi si girò di nuovo verso la creatura facendo un passo in avanti...

Siamo solo io e te Stupida creatura! Questa è la Mia foresta...come ti permetti di entrare qui e di fare i tuoi porci comodi! Sentirai la furia degli animali che adesso stanno male per colpa tua! Io sono il loro portavoce...io sono la loro vendetta!


Un poco teatrale sembrava lo Scozzese, che invece ci credeva veramente, così intensamente che il suo sguardo, da docile e tenero professore era diventato duro e spietato, non smetteva di fissare quella creatura...non smetteva di fissare la causa del suo dolore...la bacchetta puntò lentamente verso il cielo, fissando sempre il Mezzo-drago, attento ad ogni suo movimento, in modo da poter fare da scudo alle due ragazze e lanciando l'incantesimo [tiro per colpire = Capacità magica + Dado = 9+12= 21]

Credo che a questo punto, avrai la tua illuminazione!
ORA!

Lumos Maxima

Difficoltà: 2
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Stesso effetto dell'incanto "Lumos", ma l'area illuminata è circa il doppio
Genere: Supporto
Danno: //

Tutto questo sarebbe accaduto se la vicepreside avesse fatto tutto quello che gli aveva detto Simon nel piccolo frangente...Quell'incanto non serviva solo a richiamare il suo grifone, bensì ad accecare quella creatura in modo da avere più tempo per il suo piano, che per lui sembrava perfetto, infatti se fosse riuscito a fare tutto questo in velocità poi si sarebbe concentrato sul Mezzo-drago in modo da non disturbare Leo nella sua missione di salvataggio...

Leo! Prendi la ragazza e portala al castello!

Bene...io direi che Quella non ti serve più!

Direbbe infine puntando la bacchetta verso il mezzo drago e lanciando il suo secondo intanto, cercando di essere preciso e diretto verso il suo catalizzatore...[tiro per colpire= Capacità Magica+ dado= 9 + 9= 18]

Expelliarmus

Difficoltà: 1
Tipo: Incantesimo di Disarmo
Descrizione: Fa volare via la bacchetta del mago avversario
Genere: Difensivo
Danno: //

[Sandyon]

La situazione era a dir poco disastrosa.
Soltanto due professori questa volta contro la furia del Mezzo - Drago che sembrava molto felice di vederli, difatti un ghigno piuttosto sadico si mostrò sulle labbra della creatura quando Simon iniziò ad inveirle contro con molta rabbia, molta frustrazione per non essere riuscito a salvare le sue adorabili creature, quelle creature che invece il mostro ricordava beatamente tutte carbonizzate e altre agonizzanti di dolore.
Il breve battibecco tra i due docenti si svolse abbastanza svelto e nel frattempo la bimba si spostava da un lato all'altro del cerchio di fuoco cercando riparo.
Il professore di cura alzava la propria bacchetta al cielo evocando una gigantesca luce che da lontano richiamò uno dei suoi alleati più fidati, un Grifone, lo stesso presentato agli studenti durante una delle sue lezioni.
La creatura si presentò al cospetto dell'amico nell'arco di pochissimi secondi, chiedendogli dunque cosa fare e quando Simon gli disse di portare Anne al castello in un posto sicuro, l'essere alato non perse un secondo e con i grandi artigli afferrò la piccola librandosi in volo scattando in avanti.
Allo stesso momento, la Vice Preside di Hogwarts alzava anch'ella la bacchetta scagliando verso il nemico un incantesimo freddo che lo colpì alla gamba.
Si trasformò in ghiaccio per qualche debole secondo, ma a distanza di altrettanti pochi secondi lo stesso ghiaccio si sciolse rovinosamente, indicando che probabilmente la creatura non era così debole al freddo, cosa molto strana visto che ipoteticamente doveva essere un incrocio tra un essere umano e un drago rosso, giudicando dalle fiamme che aveva prodotto... Eppure, evidentemente c'era ancora qualcosa da sapere.
Tuttavia quell'attacco non passò inosservato, e dopo che Monique inveì contro di lei con rabbia e repulsione mista anche ad un lieve cenno di sarcasmo, il Mezzo - Drago la fissò con aria a dir poco omicida, stringendo il pugno e lanciando un urlo scatenato di ira e collera assoluta.
Nel frattempo quindi, che la francese avesse accettato o meno quelle condizioni da lui controbattute, l'ex tassorosso avrebbe scagliato in direzione del Mezzo - Drago un incantesimo di disarmo che contro ogni previsione andò a segno facendo roteare via la bacchetta dalla mano del mostro, ricadendo proprio in mezzo a quel cerchio di fuoco, tra McDullan e Vireau.
Una mossa decisamente interessante proprio perché difficile da prevedere, che fece andare ancora di più sulle furie la bestia che iniziò ad incanalare energia al centro del petto, cominciando a vorticare velocemente sullo stesso perimetro del cerchio, così da far risultare difficile lanciare altri incantesimi.
Dopo più o meno una decina di secondi, ecco che dalla bocca della creatura si protese in avanti un getto di fuoco incredibilmente largo, come se fosse una colonna... E la cosa più sorprendente era che intorno a questa colonna vi era anche attorcigliata una rete di fulmini azzurri minacciosi e carichi all'ennesima potenza dal punto di vista statico.
Ad una stima indicativa (d20 + Elaborazione => 22) quei fulmini potevano essere almeno da 5000 volt, quindi abbastanza potenti da lasciare fuori gioco per diversi giorni se colpiti in maniera adeguata.
[Tiro per colpire: d20 = 10 + Capacità Magica 14 = 24]

Spoiler:

Per limitare i danni dell'attacco: d20 + Resistenza Magica => 24

[Monique]

Le era sembrato di essere stata perfettamente chiara: prendi la bambina, scappa e chiama aiuto; insomma, più semplice di così...
E forse fu proprio per questa apparente semplicità che Monique rimase di stucco quando sentì la voce del professor McDullan rivolgersi a lei con una sola sillaba opposta a quella richiesta dalla donna.

No...

No? No?!

Per un momento pensò di non aver capito bene.
Anzi, pregò di non aver capito bene, di essere momentaneamente diventata sorda.
Spostò in modo fulmineo lo sguardo su di lui, proprio mentre Simon scuoteva la testa in un chiaro - e non fraintendibile - cenno di diniego.

Non la lascio qui Vicepreside, certamente non da sola con quel bastardo!

Tu non... cosa?!
Ti farò licenziare razza di pazzo scriteriato!!

Pensò Monique, troppo sconvolta per riuscire a parlare ad alta voce: stava davvero rinunciando a salvare Anne per... per cosa, per non lasciarla da sola? Ma perché, perché doveva essere così stupido?!

Lei è molto più importante di me, non tutti posso fare il vicepreside di una scuola come questa...ed io sono una pedina sacrificabile, quindi non posso permettermi di lasciarla qui da sola con lui...

Una pedina sacrificabile... ma come poteva parlare di sé in quel modo?!
E come poteva parlare di lei in quel modo, come se fosse... superiore, non per gerarchia scolastica ma per... cosa, merito?
Monique Vireau, per la prima volta nella sua vita era totalmente senza parole, incapace di reagire: aveva sempre creduto che la sua "superiorità" ad Hogwarts fosse puramente lavorativa, e che gli altri professori la vedessero una loro pari.
E invece Simon sembrava pensarla diversamente: "non tutti possono fare il Vice Preside" ... e invece, per lei, lui, Sandyon, Tisifone, Estelle, Irvyne, Lindë... chiunque di loro avrebbe saputo affiancare Madeline nella direzione di Hogwarts, ed era qualcosa su cui aveva sempre creduto fortemente.
Possibile che fosse lei quella che si era sbagliata, alla fine?

Adesso è lei che ascolta me, al mio cenno, lei coprirà gli occhi della signorina ed i suoi...poi farò portare in salvo almeno la piccola...purtroppo Leo è ferito e non può portare entrambe...mi dispiace! Ci siamo capiti Signorina Monique?

Stava parlando del Grifone: Moni ci mise qualche istante a capirlo, ma non seppe come replicare; d'altronde il suo obiettivo principale era proprio quello di mettere in salvo, Anne, e Simon le stava offrendo la possibilità di farlo.
Non rispose, facendo semplicemente qualche passo indietro per abbracciare la Dragargenteo e, al segnale di lui, coprire i suoi occhi ed i propri: il piano di McDullan funzionò perfettamente, perché la bambina venne messa in salvo lontano dal Mezzo-Drago che, ora più infuriato che mai, se la sarebbe dovuta prendere coi due insegnanti rimasti.
Un Glacius di lei, un Expelliarmus di lui: entrambi gli incantesimi servirono, anche se in modi diversi; quello di Monique per scoprire qualcosa in più sulla creatura, evidentemente non troppo sensibile al freddo, quello di lui per liberare la bacchetta del Mezzo-Drago dalla presa delle sue dita, bacchetta che Monique fece volare subito nella sua mano grazie ad un'ottima prontezza di riflessi (Riflessi: 25 + 14/d20 = 39) e ad un Accio ben calibrato.

Questa la prendo io.

L'avrebbe fatta esaminare da qualcuno di competente, e avrebbe deciso cosa farne in un secondo momento.
Ora la cosa importante era che la simpatica creatura era senza bacchetta e che Anne era stata messa in salvo: erano rimasti solo loro ed il Mezzo-Drago sembrava alquanto incazzato... tanto da sputare loro addosso una colonna di fuoco con... scariche elettriche da almeno (Elaborazione: 19 + 20/d20 = 39) 5000 volt? Possibile?!
Non ebbe tempo di farsi altre domande la donna, visto che dovette fronteggiare quella scarica di fuoco e fulmini (Resistenza Magica: 17 + 10/d20 = 27) come meglio poteva.
A prescindere che fosse stata colpita o meno - le bastava essere ancora abbastanza lucida da reagire - la Vice Preside di Hogwarts alzò la bacchetta, puntandola contro il Mezzo-Drago: una parte di lei, quella più impulsiva - e soprattutto più incazzata - le urlava di combattere fino alla morte, di provare ad ucciderlo con tutte le sue forze; l'altra, quella più razionale, si rendeva conto che doveva cercare di essere più ragionevole, di dare la precedenza alla priorità vera... sopravvivere.
E per quanto potessero essere forti, per quanta rabbia potessero avere in corpo, per quanto fossero animati da buone intenzioni... lei e Simon non erano in grado di fronteggiare quella creatura da soli.
Per questo, ancora una volta non Verbalmente, dal catalizzatore della donna partì un incantesimo (Capacità Magica: 18 + 4 (Bacchetta Rose) + 19/d20 = 41) che avrebbe protetto - o almeno avrebbe cercato di farlo - sia lei che il collega.

Repello Inimicum

Difficoltà: 9
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Respinge qualunque avversario
Genere: Difensivo
Danno: //

Non mi manderai di nuovo in Infermeria bella, spiacente!

[Simon]

Ottima mossa quella di chiedere aiuto a Leo, si sentiva soddisfatto della sua scelta, e soddisfatto lo fu anche per l'incantesimo di disarmo perfettamente riuscito...lo sguardo tornò verso il mezzo drago, non si preoccupò di chi prese la bacchetta, il suo obbiettivo era stato quello di toglierla alla creatura...in modo da essere più inoffensivo di prima...ma non si era scordato del fatto che il Mezzo aveva anche doti naturali da mostrare ai due spettatori...

Eccolo che arriva!

Disse poi ad alta voce verso la collega, cercando di schivare quella fiammata elettrice che poteva arrivare circa a (elaborazione + d20 = 12 + 17 = 29) cinquemila volt...

Fuoco ed elettricità...devo fare delle ricerche...e capire come colpirlo dove più fa male!

una vera scarica...nessuno sarebbe sopravvissuto a quel colpo, men che meno Simon, che di resistenza ne aveva ben poca...ma non potè fare a meno di schivare, almeno cercare di farlo (Resistenza magica + d20 = 12 + 13 = 25) per non morire carbonizzato...e per farlo, decise che fosse meglio una capriola verso destra, magari sperando di schivare le fiamme...
E così successe, Simon più che agile era perdutamente fortunato, forse anche troppo, si rialzò in piedi guardando prima la sua collega sperando che non fosse stata colpita dal soffio del mostro e, fortunatamente, anche lei sembrava essersi rialzata indenne dall'attacco.

Meno male! Forza, non è il momento di stare fermi come un Troll davanti ad un compito di matematica! Fai qualcosa!

La sua testa impose di fare qualcosa, ed infatti doveva agire, adesso e non stare fermo, non se lo poteva permettere, osservò per un attimo i movimenti della Professoressa di Incantesimi, e notò subito l'incanto Repello Inimicum...

ottima scelta!

Pensò ancora, mentre i suoi occhi verdi come i prati Scozzesi scorsero la figura davanti a se...doveva soffrire, per tutto quello che ha fatto alla foresta. Aveva un solo incanto in testa e, anche se non era molto bravo con gli incantesimi offensivi, mosse la bacchetta indicando il Mezzo drago...(tiro per colpire= capacità magica + d20 = 9 + 4 = 13 )

Sectumsempra

Difficoltà: 6
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Lacera o taglia parti del corpo causando ferite estremamente gravi. L'ha inventato il Principe Mezzosangue
Genere: Offensivo
Danno: 17

Questo è per Leo e Jennifer!

Urlò infine Sperando di colpire quel mostro...i suoi pensieri erano vacui in quel preciso istante...il suo unico desiderio era fare del male, eh si...so potrebbe dire che per la prima volta in vita sua Simon sperimentò l'odio verso qualcuno, o verso qualcosa per dirla tutta. voleva provocare tanto dolore quanto ne causò lui, o lei, sentendo il dire di Monique sul suo presunto sesso...

Spoiler:

Sandyon

[Sandyon]

Il grifone era riuscito nel suo intento e la bambina veniva portata via fulmineamente.
Inoltre la bacchetta le era stata tolta con uno stupido e banale incantesimo di disarmi, forse era quello che l'aveva fatta disorientare e perdere la concentrazione necessaria a schivare il colpo, fatto stava che con una veloce intesa di riflessi e idee, Monique si era appropriata del catalizzatore magico del mostro che mai come allora poteva reputarsi più furioso.
La donna successivamente alzò la propria di bacchetta al cielo scagliando un incantesimo che veloce ed energetico si abbatté sul Mezzo colpendolo in pieno (Riflessi 17 + [d20 = 6] = 23), visto che era troppo deconcentrato da tutta la faccenda per accorgersi del tipo di magia che la donna stava usando.
Tuttavia per vantaggio della creatura, le fiamme avevano comunque colpito appena i corpi degli avversari, anche se bisognava dire che non avevano sortito l'effetto sperato, entrambi con un'ottima prontezza di riflessi avevano diminuito al minimo i danni provocati da un simile attacco.
Le vene delle tempie dell'aberrazione in volo stavano pulsando a velocità folle, desiderava ucciderli con tutta se stessa, e fu proprio quell'intento così lucido e pulito a fare in modo che se non altro, almeno l'incanto scagliato da Simon riuscisse ad evitarlo (Riflessi 17 + [d20 = 6] = 23), data anche la maggiore distanza per essere stata spinta via con tanta violenza da Monique poco prima.
Ci voleva comunque ben altro per fermarlo in maniera seria, ci voleva davvero molto di più, era anche vero però che in quella condizione e situazione non si poteva sperare di avere un risvolto positivo, se davvero la bambina oramai era giunta al castello, presto sarebbero arrivati dei rinforzi e questo poteva significare soltanto la sua sconfitta in toto.
Spalancò ancor di più le ali, inspirando profondamente per poi rilasciare una scia di fiamme che, abbattutasi sul terreno non molto distante da loro, creò la scritta perfetta e precisa che faceva leggere: "NON E' FINITA QUI".
Fatto ciò, in un veloce movimento planare, scattò in direzione della Foresta, nascondendosi nella zona più fitta non colpita l'ultima volta del tutto dalle fiamme.

Spoiler:

Potete proseguire normalmente.

[Monique]

Bam.
Colpito in pieno.
Un sorriso soddisfatto si dipinse sul volto di Monique quando il Mezzo-Drago venne scagliato all'indietro, ora più furioso che mai e, oltretutto, senza bacchetta.
Anche Simon tentò di scagliargli addosso un incantesimo, che però non sortì l'effetto desiderato: con la bacchetta puntata verso la creatura, la Vice Preside di Hogwarts era pronta all'ennesimo contrattacco... lo stesso non si poteva dire del mezzo, che invece sembrava aver quasi perso la testa.

In guardia Monique, stai in guardia!

Si ripeté la donna nella mente, soprattutto quando una sfiammata partì dalla bocca del Mezzo-Drago: invece di colpire loro, però, il fuoco finì a terra, formando una scritta che simboleggiava con tutta probabilità il pensiero della creatura.

Non potrei essere più d'accordo...

Ringhiò Monique, alzando gli occhi su di lei con aria di sfida: aveva avuto la riprova di quanto il Mezzo-Drago fosse senziente, visto che parlava la lingua degli essere umani e soprattutto era stato abbastanza furbo da comprendere che presto sarebbe stato da solo contro l'intero corpo docenti, una situazione di svantaggio troppo netto per permettersi di rimanere lì.
Lo osservò volare via, con un sospiro tremulo, l'adrenalina accumulata che ora abbandonava il suo corpo: aveva la sua bacchetta, l'aveva visto all'attacco - ed aveva quindi raccolto informazioni ulteriori su di lui - sia lei che McDullan erano interi ed Anne era al sicuro al Castello; no, quella volta non si poteva proprio lamentare.
Non appena il Mezzo-Drago fu totalmente scomparso dalla sua vita, la donna prese subito a spegnere il cerchio di fuoco dentro il quale erano intrappolati, aiutata nel caso anche da Simon al quale si rivolse poco dopo.

... grazie.
E' stato molto bravo.

Mormorò solamente, concedendogli un piccolo sorriso mentre riponeva la bacchetta al sicuro nella tasca interna del mantello: no, forse non l'avrebbe fatto licenziare... non quella volta almeno.

Credo sia meglio tornare al Castello.
Devo parlare con la Preside ed ho una Dragargenteo da punire.

Aggiunse, voltandosi appena verso di lui: se l'uomo l'avesse seguita quindi sarebbero potuti rientrare insieme ad Hogwarts, altrimenti avrebbe preso passo per il Castello da sola, la bacchetta del Mezzo-Drago che le pulsava nella tasca del mantello come un trofeo di vittoria.

[Simon]

Era finita, il Mezzo drago non poteva competere con i due professori, e forse con tutto il corpo docenti, almeno non senza bacchetta...Lo sguardo verso di lei, fisso, serio, determinato, non poteva non provare ancora odio per lei, odio profondo, lesse la frase per terra, un cenno di diniego con la testa, le fiamme che entrarono nei suoi ricordi, carbonizzando ogni sentimento di vittoria, no non era finita qui.

No...ti ricordo che è la Mia foresta...è l'ora di darti la caccia!

Pensò lo Scozzese mentre aiutò la Vicepreside a spegnere quelle fiamme, per un attimo rimase in silenzio, neanche una parola...

.. grazie.
E' stato molto bravo.

Le parole di Monique Arrivarono come un fulmine a ciel sereno...ma non voleva licenziarlo? Annuì mesto facendo un mezzo sorriso...

Oh...non...si preoccupi...è stata lei a salvare...entrambi...io non ho fatto...niente...

Era tornato il Vecchio Simon di sempre, almeno sembrava, lo sguardo basso verso il terreno bruciato, un attimo di silenzio, prima di ascoltare le parole della stessa Vicepreside

Credo sia meglio tornare al Castello.
Devo parlare con la Preside ed ho una Dragargenteo da punire.


Chiuse per un attimo gli occhi, mordendosi il labbro inferiore, gli sarebbe piaciuto andare a bere una bella tazza di thè, ma aveva dei doveri, per questo fece un cenno di diniego verso Monique

Mi spiace...ma no posso...tornare...ho ancora la...ronda...si...da terminare...sa...La professoressa Tisifone ha scambiato il suo turno con il mio...e quindi questa sera...tocca a me...

Le spiegò lentamente mentre salutò la Donna che lesta tornò al castello...

Arrivederci!

Dopo averla salutata spostò la testa verso l'interno della foresta, si morse il labbro inferiore, doveva trovarla, Adesso la preda era lui, camminò lento all'interno della foresta, sfiorando ogni albero, osservando ogni anfratto, ogni segno di quella dannata Creatura, per cercare almeno un indizio sul suo nido...

L'incantesimo non l'ha preso...la prossima volta mirerò meglio!


Pensò lucido continuando a camminare, sperando che Anne fosse l'unica ad avere voglia di entrare nella foresta a quell'ora, inoltrandosi ancora di più nella foresta, sua dimora, adesso completamente distrutta da quella creatura...

Spoiler:

Monique Sandyon

[Melia]

[Giovedì - ore 17.20]

A dirla tutta non sperava più di essere contattata da Dylan: dopo quel bacio tra loro, bacio che la ragazza si era presa a tradimento incolpando lui grazie alle sue capacità, il docente era scomparso dalla circolazione e Melia aveva avuto modo di vederlo soltanto a lezione.
Per questo era rimasta piacevolmente sorpresa quando, la sera prima, aveva ricevuto quel gufo inaspettato dal professore di Alchimia, al quale lei aveva prontamente risposto con un invito a reincontrarsi per parlare e spiegare l'accaduto.
Ed era lì che la Herbert lo stava aspettando, bella e pericolosa in un modo che solo Zephyr avrebbe potuto comprendere: il Sole pronto a tramontare baciava la sua pelle delicata e nivea, gli occhi dorati scrutavano l'orizzonte in attesa del suo arrivo e i capelli le ricadevano dolcemente sulle spalle, accarezzando quelle guance di rosa che ben si armonizzavano con un corpo tanto giovane quanto perfetto.

Attendeva l'arrivo del giovane uomo la bella Serpeverde, intimorita quasi e nascosta dietro ad un albero per celare la propria presenza a chiunque non fosse lui: temeva infatti che qualcuno potesse scoprirli, per quanto dall'estate prima - a quanto aveva sentito - quello fosse un luogo che era sconsigliato frequentare.
Non sarebbe dovuto mancare molto all'appuntamento, una decina di minuti se Dylan fosse stato puntuale: era curiosa di scoprire come lui si sarebbe posto nei suoi confronti, cos'avrebbe detto e come avrebbe agito.

Tanto, se qualcosa non dovesse piacermi... so perfettamente come farti cambiare opinione...