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Ingresso Foresta

Messaggioda Jorge » 17/06/2012, 15:58

L’accenno al tofu e alla soia aveva aperto un dibattito culinario socio morale di enormi proporzioni che però non sfociò in nessuna rissa visto che entrambi i bambini “combattevano” prendendo a prestito ideali di altri. O almeno così faceva Jorge. Lui non aveva mai sprecato troppo tempo a pensare se era giusto o meno mangiare carne, a casa sua ne girava davvero poca e quindi si era limitato a prendere per buono quello che gli avevano insegnato i suoi genitori. La carne era un cibo prelibato e lussuoso, che conteneva un sacco di proteine e bisognava mangiarne sempre tanto ogni volta che si poteva perché non si sapeva quando ne avrebbero avuta altra in tavola. E anche se a Hogwarts di problemi di carenza di cibo non ce n’erano, Jorge aveva continuato a comportarsi in quel modo.

Se al posto della carne avessi messo nel tuo panino una cotoletta di soia, sono certa che non te ne saresti neppure accorto!

Storse il naso a quella affermazione di Kayleen, meglio non metterci nulla dentro al panino che dover mangiare un qualche surrogato dal sapore incerto. Ma si guardò bene dal farlo notare ad alta voce, non aveva voglia di litigare su quell’argomento, non quando ce n’erano di molto più interessanti per un undicenne: l’incendio della Foresta Proibita e il toto insegnanti feriti.

Mmm.. Mi pare di sì.. Però, adesso che mi ci fai pensare, ho sentito un ragazzo del quinto anno che si lamentava perchè la lezione di volo era saltata e al suo posto era stato infilata pozioni. Forse il quarto professore coinvolto è Stone!

Nooooo…! - esclamò quasi sconvolto Jorge - il Professore di Volo no… Speriamo che si rimetta in tempo per la lezione di dopodomani…

E mica si preoccupava della salute del professore che, per quanto gli potesse stare simpatico, in fin dei conti era pur sempre un insegnante, solo non voleva perdere l’opportunità di volare con la sua scopa e imparare qualche trucchetto nuovo prima dell’estate.
Giusto per evitare ulteriori discussioni sul suo pranzo improvvisato, Jorge con tre morsi ben assestati terminò il suo panino e infilò la carta sporta nella sua cartella, non tanto per spirito ecologista ma perché era sicuro che qualsiasi altra scelta avrebbe fatto arrabbiare la Grifa e lui negli incantesimi di evanescenza ancora non era proprio una cima. Intanto la zona intorno a loro sembrava essersi svuotata e così Jorge fece quella proposta così avventata alla ragazzina, addentrarsi ancora un po’ all’interno di quella landa desolata che un tempo era stata la Foresta Proibita.

Ci sto. Magari troviamo pure qualche indizio per capire cosa l'abbia provocato!

E vai….

Esultò mentalmente il Delfino, che non era del tutto sicuro che l’altra avrebbe accettato la sua folle proposta, rivolgendo alla compagna di scuola un sorriso enorme e furbetto.

Basta che poi non ti spaventi troppo e ti tiri indietro! Andiamo..

Non ti preoccupare, non ti darò l’occasione di difendermi… Ho una reputazione io…

Le rispose con fare canzonatorio, infilando le mani in tasca, in una delle quali era nascosta la sua bacchetta, e iniziando a camminare all’interno della Foresta in cenere. I due ragazzini non riuscirono a fare più di un paio di passi che all’improvviso nell’aria risuonarono dei rumori strani provenienti non molto lontano da loro all’interno della Foresta.

Figlia dei fiori hai sentito? – le chiese il Delfino rallentando il passo ma senza fermarsi del tutto - Sembrava quasi… - iniziò a dire, gli occhietti ridotti in due fessure come a indicare lo sforzo di concentrazione che stava facendo. Battito d’ali… un ruggito… - Un Grifone… c’è un Grifone ferito lì da qualche parte…

Concluse alla fine, puntando il ditino davanti a sé. Lui la lezione di Cure l’aveva avuta con i Serpeverde quindi non sapeva se Kayleen aveva già studiato quella materia o meno. Certo il Professor McDullen aveva spiegato loro che bisognava prestare molta attenzione nel soccorrere un Grifone ma con che cuore lasciarlo là solo e ferito?

Dobbiamo assolutamente….

Jorge però non riuscì a proporre di andare a salvare l’animale ferito perché una voce scocciata e stizzita gli fece morire in gola le parole.

Ehi voi due!

Si girò lentamente per vedere chi, oltre a loro due, aveva deciso di saltare il pranzo e quello che vide non gli piacque per nulla. Ad avanzare verso di loro come se fosse la padrona del mondo era “ciglia epilettiche” Ricciardi, la brutta Prefetta dei Draghi.

Mi spiegate dove diavolo pensate di andare?!
La Foresta è off limits per tutti, o non avete notato in che condizioni è ridotta?


La Foresta è off limits di sera e infatti il coprifuoco è stato spostato alle cinque, e adesso vieta a tutti gli studenti di recarsi in giardino dopo quell’ora - recitò a memoria Jorge, riportando paro paro il discorso che aveva sentito dire tra alcuni ragazzi del sesto e del settimo anno, offesi a morte con la Preside perché li considerava così inetti da non saper badare a loro stessi - Adesso è mattina quindi non c’è pericolo a dare un’occhiata in giro, a meno che la Preside non abbia cambiato idea nelle ultime ore.

Aggiunse con un tono di voce sereno, non supponente o altro, aperto per così dire a ogni opinione. La Preside aveva tutto il diritto di cambiare le regole di sicurezza della scuola quando voleva ma non poteva pretendere che gli studenti, ignari, le rispettassero.

Ma perché sono così sfigato? Se davvero le regole sono cambiate non potevo essere beccato dalla mia Prefetta Perfetta?

Pensò il ragazzino, sospirando mentalmente, mentre cercava di fare una faccia il più innocente possibile, ben sapendo però che i suoi occhietti sprizzavano elettricità da tutti i pori.

Ditemi i vostri nomi e a che Casata appartenete, avanti!
I vostri Capiscuola saranno felici di essere messi al corrente delle vostre scampagnate da "piccoli investigatori".


La Professoressa Vireau sarebbe orgoglioso di me se sapesse che volevo solo andare in soccorso di un povero Grifone ferito - ribattè con una sicurezza data dai suoi undici anni, mentendo spudoratamente perché di certo la sua CapoCasa se avesse saputo cosa gli passava per la testa lo avrebbe sigillato nella sua camera – Non ha sentito le urla e le ali che sbattevano? - rincarò la dose, nel caso in cui Arianna fosse giunta sul posto dopo - Dobbiamo assolutamente fare qualcosa.

E su questo il Delfino era davvero irremovibile come solo un bimbo poteva esserlo.

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Messaggioda Kayleen » 18/06/2012, 14:18

Il discorso sul cibo, sull’essere vegetariano o carnivoro e sull’utilizzo della soia o del tofu si era ormai esaurito.
Era chiaro che i due bambini non erano degli attivisti convinti e che ancora quelle idee le ripetevano per convenzione famigliare più che per convinzione.
In più, ignorando il fatto che il Delfino avesse storto il naso quando lei gli aveva consigliato la cotoletta surrogata, lei aveva dato per scontato di aver vinto. Del tipo, nessuna contro risposta vuol dire che la ragione l’ho avuta io.
Volontariamente o meno, il Delfino aveva capito come trattare con le donne.

Nooooo…! il Professore di Volo no… Speriamo che si rimetta in tempo per la lezione di dopodomani…
Quell’esclamazione così accorata la lasciò perplessa qualche istante. Da quando Ferdy Stone e Jorge erano amici? Anche perché, per preoccuparsi così, il bambino doveva avere sicuramente un rapporto particolare con il Prefetto Corvonero.
Perché ti interessa tanto? –non potè fare a meno di chiederglielo, con un sopracciglio inarcato ed un’espressione incuriosita dipinta in volto.

Espressione che rimase tale fino al momento in cui non iniziarono ad incamminarsi in direzione della Foresta.
“Andiamo” era stata l’ultima parola ad essere uscita dalla sua bocca prima che le sue orecchie potessero udire quegli improvvisi rumori.
Prima un ruggito, poi uno sbattere concitato di ali, veloce e potente.
Si fermò di colpo, aveva fatto in tempo a fare, al massimo, cinque passi in direzione della profondità della Foresta Proibita.

Che cavolo è stato? –guardandosi concitatamente intorno, prima di soffermare il suo sguardo su Jorge.
Figlia dei fiori hai sentito?
L’hai sentito anche tu, vero? –Quella domanda, se la posero a vicenda quasi nello stesso momento.
Prima di agitarsi, doveva essere sicura che anche il suo compagno di avventura avesse udito quei rumori e che non se li era immaginati.
Sembrava quasi… Un Grifone… c’è un Grifone ferito lì da qualche parte…
Un Grifone? Tu dici? Non sono sicura.. li avevano appena studiati, i Grifoni, eppure c'era qualcosa che non quadrava, che non coincideva con quello che aveva visto a lezione di Cura delle Creature Magiche.
La mano sinistra, che poco prima era andata a sfiorare la tasca della giacca che custodiva la bacchetta, ora andava a stringere il catalizzatore dall’esterno, comunque pronta ad estrarlo in caso di bisogno.
Non che, con il suo livello di conoscenze, sarebbe stata in grado di fare qualcosa di utile, ma era comunque utile tenerlo a disposizione.

Ehi voi due! –questa volta, la voce improvvisa arrivava dalle sue spalle. Era una voce femminile, di una ragazza sicuramente più grande di lei e aveva tutto il tono di un rimprovero.
Si voltò lentamente, dimenticandosi per un attimo il ruggito “animalesco” che aveva attirato la loro attenzione poco prima.
Si trovò davanti una ragazza che conosceva giusto di vista, e solo perché era una Prefetta: la Prefetta dei Dragargento, Arianna Ricciardi. Non ci aveva mai scambiato nemmeno una parola, nemmeno un saluto se per questo, ma l’aveva semplicemente incrociata nei corridoi durante l’anno scolastico.
Inutile sottolineare che i ragazzi grandi i primini manco li consideravano, se non quando dovevano punirli o coglierli sul fatto. Quella sembrava proprio una di quelle occasioni.

Ecco, che gran fortuna.. –Pensò, tra sé e sé, alzando per un attimo gli occhi al cielo.
Rimase immobile, mentre lei li raggiungeva e li superava.
Mi spiegate dove diavolo pensate di andare?!
La Foresta è off limits per tutti, o non avete notato in che condizioni è ridotta?


Sì, aveva visto benissimo com’era ridotta la foresta; era stato proprio quello a stuzzicare la sua curiosità.
Tuttavia, nel sentire quelle parole, non sapeva davvero come spiegare una cosa che, dentro di sé, le era sembrata tanto ovvia.
Ehm.. Noi.. –Aveva iniziato a biascicare qualche parola, ma Jorge l’aveva anticipata.

La Foresta è off limits di sera e infatti il coprifuoco è stato spostato alle cinque, e adesso vieta a tutti gli studenti di recarsi in giardino dopo quell’ora.
Adesso è mattina quindi non c’è pericolo a dare un’occhiata in giro, a meno che la Preside non abbia cambiato idea nelle ultime ore.

Lui era decisamente più preparato.. E aveva anche avuto una risposta più pronta della sua.
Mise un po’ a posto le idee, quindi aggiunse.
Abbiamo fatto solo qualche passo, volevamo solo vedere meglio, ma non pensavamo ovviamente di andare troppo avanti –mentiva, ma di certo non poteva dire ad un’Autorità che avrebbero voluto investigare per capire cosa avesse provocato l’incendio! Come se poi ci sarebbero potuti riuscire!

Ditemi i vostri nomi e a che Casata appartenete, avanti!
I vostri Capiscuola saranno felici di essere messi al corrente delle vostre scampagnate da "piccoli investigatori".


La Professoressa Vireau sarebbe orgoglioso di me se sapesse che volevo solo andare in soccorso di un povero Grifone ferito
I rumori!!! Come aveva fatto a dimenticarseli? L’arrivo di Arianna l’aveva completamente scombussolata e le aveva fatto scordare quegli strani rumori.
Non ha sentito le urla e le ali che sbattevano? Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!

Jorge ha ragione! Sono arrivati degli strani rumori, dalla Foresta! Forse qualche animale è ferito! –si unì al coro preoccupato del ragazzino. Dopotutto, la Ricciardi era del sesto, forse del settimo anno, lei sicuramente sapeva cosa fare, in quelle occasioni.
Per favore, dobbiamo vedere che succede! –aggiunse infine, con tono implorante ed espressione preoccupata.

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Messaggioda Aryanne » 18/06/2012, 21:49

Per un momento sperò di vedere un po' di sano timore nei confronti di una figura più grande, così da convincerla a fare loro una ramanzina semplice e a riportarli all'interno del Castello... sfortunatamente per lei così non fu, visto che uno dei due bambini, il maschietto, si fece avanti con aria saccente.

La Foresta è off limits di sera e infatti il coprifuoco è stato spostato alle cinque, e adesso vieta a tutti gli studenti di recarsi in giardino dopo quell’ora.
Adesso è mattina quindi non c’è pericolo a dare un’occhiata in giro, a meno che la Preside non abbia cambiato idea nelle ultime ore.


Il fatto che il coprifuoco sia stato anticipato non significa che il pericolo non esista, mio caro.
Semplicemente la Preside sperava nel vostro buon senso di non andare a cacciarvi nei guai... dovrò informarla che il buon senso purtroppo non è presente nei suoi amati studenti.


Replicò gelida Arianna, chiedendosi cosa diavolo passasse nella testa di quei ragazzini: quattro professori in Infermeria, quattro tra qui la Vice Preside, una Foresta totalmente incenerita... e loro pensavano davvero di poter andarsene in giro come nulla fosse? Erano davvero degli incoscienti.

Abbiamo fatto solo qualche passo, volevamo solo vedere meglio, ma non pensavamo ovviamente di andare troppo avanti.

Non c'è niente da vedere, forse non vi è chiaro il concetto: questa zona è pericolosa, ve ne rendete conto o pensate che sia un gioco?

Disse ancora, scuotendo la testa con aria adirata: nemmeno lei, lei che di cose assurde e fuori controllo ne aveva fatte, sarebbe stata così pazza da andarsene in giro per la Foresta come nulla fosse dopo un fatto del genere.
Chiese i nomi dei due bambini per sapere chi fossero, ma con suo enorme sbigottimento nessuno dei due rispose adeguatamente: ma il rispetto dov'era finito?

La Professoressa Vireau sarebbe orgoglioso di me se sapesse che volevo solo andare in soccorso di un povero Grifone ferito.
Non ha sentito le urla e le ali che sbattevano? Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!


Jorge ha ragione! Sono arrivati degli strani rumori, dalla Foresta! Forse qualche animale è ferito!
Per favore, dobbiamo vedere che succede!


State scherzando, vero?! - ribatté Arianna, chiedendosi di nuovo perché dovessero capitare tutte a lei - Credete davvero che quello che avete sentito sia un Grifone? Non vi viene in mente che forse la "cosa" che ha mandato quattro professori quasi all'altro mondo e distrutto la Foresta è ancora nei dintorni, e che è per questo che la zona è inaccessibile?

La voce si fece più seria, mentre lo sguardo passava da Kayleen ad Jorge.

In quanto a te, furbetto, pensi davvero che dopo averci quasi rimesso la vita nella Foresta la tua Caposcuola sarebbe felice di sapere che ti ci sei avventurato come se nulla fosse?

Gli domandò, senza nemmeno bisogno di rispondersi mentalmente.
Incrociò le braccia al petto e li fissò ancora entrambi.

Ve lo richiedo per la seconda volta, sperando non ci sia bisogno di una terza: voglio i vostri nomi e le Casate di appartenenza, anche se una ormai l'ho intuita. Dopodiché mi farete il piacere di seguirmi dalla Vice Preside, dove spiegheremo cosa avete sentito.
Sono stata abbastanza chiara?
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Messaggioda Jorge » 18/06/2012, 22:18

Il fatto che il coprifuoco sia stato anticipato non significa che il pericolo non esista, mio caro.
Semplicemente la Preside sperava nel vostro buon senso di non andare a cacciarvi nei guai... dovrò informarla che il buon senso purtroppo non è presente nei suoi amati studenti.


Buon senso? In un ragazzino di undici anni? Che appena aveva sentito che la Foresta Proibita era andata a fuoco non aveva fatto altro che pensare a come poter dare un’occhiata senza essere beccato? Di sicuro quella del buon senso era una utopia della Ricciardi, perché la Preside era troppo saggia e furba per pensare una cosa del genere. Soprattutto perché se davvero credeva che gli studenti sarebbero rimasti a distanza di sicurezza dalla zona incendiata solo perché il coprifuoco era stata anticipato alle 17 allora non avrebbe mandato i Prefetti a vigilare all’ora di pranzo.
Il tentativo di Jorge quindi di mettere una pezza al loro operato era fallito miseramente, per fortuna che Kayleen venne in suo soccorso mentendo spudoratamente ma riuscendo anche a minimizzare la loro violazione.

Abbiamo fatto solo qualche passo, volevamo solo vedere meglio, ma non pensavamo ovviamente di andare troppo avanti.

Scosse la testa per annuire e dare il suo supporto alle parole della Grifa, cercando di assumere la sua migliore espressione di bambino innocente e indifeso.

Non c'è niente da vedere, forse non vi è chiaro il concetto: questa zona è pericolosa, ve ne rendete conto o pensate che sia un gioco?

Gioco? Ma li aveva presi per stupidi? Forse quel suo sbattere in continuazione le ciglia per motivi che a lui sfuggivano aveva avuto un effetto devastante sui neuroni della Prefetta dei Draghi.

Devo assolutamente avvertire visino di pesca e figlia dei fiori a non farlo mai, per nessun motivo al mondo.

Si appuntò mentalmente il Delfino, decidendo saggiamente di non replicare nulla. Se la tipa considerava un gioco voler prestare delle cure a un Grifone allora era lei a essere una bambina piccola e stupida.

Jorge ha ragione! Sono arrivati degli strani rumori, dalla Foresta! Forse qualche animale è ferito!
Per favore, dobbiamo vedere che succede!


State scherzando, vero?! Credete davvero che quello che avete sentito sia un Grifone? Non vi viene in mente che forse la "cosa" che ha mandato quattro professori quasi all'altro mondo e distrutto la Foresta è ancora nei dintorni, e che è per questo che la zona è inaccessibile?

Ok, forse non era proprio stupida e il suo essere a uno degli ultimi anni le dava accesso a informazioni che loro non avevano. Jorge assottigliò gli occhietti come a voler riflettere sulle informazioni appena ricevute, ignorando bellamente la ramanzina ad hoc che Arianna gli stava facendo, limitandosi a annuire con aria seria mentre in realtà il suo cervello era da un’altra parte. Se quello non era un Grifone allora cos’era? Ma soprattutto per essere la cosa che aveva incendiato tutto si trovava maledettamente troppo vicino alla scuola. Quando quel pensiero gli si formulò in testa, Jorge spalancò gli occhi: adesso si che era spaventato.

Si si ha ragione lei Prefetta. – iniziò a dire a velocità della luce, non spaventato ma sovraeccitato - Non dovremmo essere qui… sisi…mi chiamo Jorge Alvares e sono un Delfino – continuò cercando di prendere Kayleen per un polso, in maniera istintiva e protettiva, e spostandosi verso il Castello – Ha ragione… sisi… meglio andare dalla VicePreside… subito però…

E con quel repentino cambio di umore Jorge sperò vivamente che la Ricciardi iniziasse a fare meno parole e più fatti e li scortasse dalla Vireau. Oddio, se fosse stato per lui l’avrebbe mollata lì e sarebbe corso direttamente dalla sua CapoCasa ma qualcosa gli diceva che non sarebbe stata una mossa molto saggia.
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Messaggioda Kayleen » 19/06/2012, 15:05

Non era tanto questione di timore nei confronti di una persona più grande. Per lei la questione preminente era:
qualcuno o qualcosa mugugna e sbatte ali nella foresta, forse c'è una creatura magica in pericolo di vita, ferita dall'incendio. Bisogna salvarla.
E chi potrebbe salvarla se non una Prefetta? Dopo i Professori, i Prefetti sono i più "importanti" della scuola, no?
Questo era il modo in cui lei vedeva la gerarchia scolastica.

L'arrivo di Arianna l'aveva sicuramente spaventata, la paura di una punizione era sempre ben presente in lei e probabilmente in ogni bambino di quell'età, ma al contempo le aveva fatto sperare in un provvidenziale aiuto.
Speranza che non ci aveva messo troppo a svanire.

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Ok, forse lei e Jorge non erano stati troppo prudenti, ma del resto, cosa ci si poteva aspettare da due undicenni? Mettere un divieto equivaleva un po' ad invitarli a trasgredirlo.
E poi perchè non si poteva entrare in Foresta? Se l'incendio ormai era stato domato, qual era il pericolo?
All'appunto della ragazza comunque non rispose, limitandosi a guardarsi le punte dei piedi con aria colpevole.

Non c'è niente da vedere, forse non vi è chiaro il concetto: questa zona è pericolosa, ve ne rendete conto o pensate che sia un gioco?
E' che.. Noi pensavamo di non aver fatto nulla di male. Volevamo solo guardare, davvero.. -provò a ripetere, con voce leggermente tremolante.
Solo che poi abbiamo sentito quei rumori e.. Non potevamo fare finta di nulla!
Dopotutto, chi nell'udire certi suoni sarebbe rimasto impassibile?
Possibile che ad Arianna non importasse nulla di tutto questo?
Non potè che provare un minimo di delusione. Sperava davvero che anche la ragazza si sarebbe preoccupata, almeno un po'.

State scherzando, vero?!
Credete davvero che quello che avete sentito sia un Grifone? Non vi viene in mente che forse la "cosa" che ha mandato quattro professori quasi all'altro mondo e distrutto la Foresta è ancora nei dintorni, e che è per questo che la zona è inaccessibile?


Ecco che improvvisamente un altro piccolo tassello del puzzle si aggiunse nella sua testa.
Ormai si era capito che non c'era nessun Grifone, perchè altrimenti la Prefetta non sarebbe stata così categorica.
In compenso, c'era qualcos'altro, un'altra "cosa" che non solo aveva incendiato mezza foresta, ma che aveva fatto fuori quattro professori.
Dunque l'incendio non era avvenuto per cause naturali, ma era stato provocato.
Ah... -fu solo questo il suono che riuscì ad emettere, alla luce di tutte quelle rivelazioni. Pian piano stavano ricostruendo l'accaduto, ma le informazioni ricevute e le loro conoscenze accademiche erano troppo scarse per sviluppare qualcosa di concreto.

Ve lo richiedo per la seconda volta, sperando non ci sia bisogno di una terza: voglio i vostri nomi e le Casate di appartenenza, anche se una ormai l'ho intuita. Dopodiché mi farete il piacere di seguirmi dalla Vice Preside, dove spiegheremo cosa avete sentito. Sono stata abbastanza chiara?

Si si ha ragione lei Prefetta.
Non dovremmo essere qui… sisi…mi chiamo Jorge Alvares e sono un Delfino.
Ha ragione… sisi… meglio andare dalla VicePreside… subito però…


Ecco, quel cambiamento repentino, da parte di Jorge, proprio non lo capì. Che gli era preso? Ci teneva così tanto a prendersi una punizione da parte della Vice Preside? Certo volte quel bambino proprio non lo capiva.
Strabuzzò gli occhi, cercò di implorargli mentalmente di non confessare, forse ci sarebbe stato un altro modo ma.. Ormai era andata. Se lui si era fatto identificare, lei doveva fare per forza lo stesso.
Kayllen Ward, Grifondoro -rispose, con tono ed espressione imbronciata.
Fu in quel momento che sentì il Delfino prenderle il polso, per spingerla in direzione del castello.

A questo punto, non restava altro che aspettare l'ultima parola da parte della Prefetta.
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Messaggioda Aryanne » 19/06/2012, 20:11

D'accordo, forse non sarebbe dovuta andare a dire a degli 11enni, a dei crimini, che c'era una creatura potenzialmente molto pericolosa nei dintorni: in fondo persino la Preside aveva evitato di dirlo per non mettere in allarme l'intera scolaresca, dicendo a tutti di non avvicinarsi alla Foresta semplicemente a causa dell'incendio; ma davvero Kayleen ed Jorge credevano che si fosse sviluppato da solo? Ed anche se così fosse stato, come si spiegavano che quattro professori adulti, vaccinati e competenti erano finiti in Infermeria quando sarebbe bastato - come in effetti era successo a quanto aveva capito - un incantesimo per far piovere a sedare il tutto?

O eravamo più svegli una volta o sono più tonti oggi.

Pensò Arianna mentre osservava le reazioni dei due bambini che adesso stavano lentamente prendendo consapevolezza di quanto la loro idea di addentrarsi lì dentro fosse assurda: dei due, la bambina si zittì semplicemente, mentre l'altro, il Delfino, sembrava quasi euforico.

Si si ha ragione lei Prefetta.
Non dovremmo essere qui… sisi…mi chiamo Jorge Alvares e sono un Delfino.
Ha ragione… sisi… meglio andare dalla VicePreside… subito però…


Kayleen Ward, Grifondoro...

Grazie mille per il riconoscimento, signorino Alvares - commentò sarcastica la Prefetta, scuotendo appena il capo e trattenendosi dall'alzare gli occhi al cielo - Molto bene, muoviamoci. Ah, e per la cronaca... 10 punti in meno ad entrambe le Casate per l'assoluta mancanza di buon senso!

Aggiunse la ragazza, lanciando uno sguardo severo ad entrambi: ne avrebbe tolti anche di più al Delfinazzurro - ed avrebbe potuto tranquillamente farlo, non solo era in suo potere ma nessuno avrebbe potuto considerarlo un modo per scalzare la Casata dalla prima posizione visto il vantaggio che avevano sui Grifoni - per la sua palese sfacciataggine, ma si trattenne lasciando che fosse la Vireau a scegliere la punizione migliore per lui.
Così, i tre insieme si sarebbero allontanati dalla Foresta, dirigendosi verso l'ufficio della Vice Preside dove la donna avrebbe fatto una bella lavata di capo ad entrambi - punendo Jorge con una serie di compiti extra e lasciando la scelta della punizione per Kayleen a Tisifone che ne era la Caposcuola - intimando loro di non azzardarsi mai più a fare una cosa del genere.


[FINE]


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Ho già parlato con la player Monique che mi ha detto cos'avrebbe fatto la sua PG una volta arrivati nel suo ufficio, se però volete giocarvela ha detto di mandarle un mp per mettervi d'accordo sulla ruolata.
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Messaggioda Anne » 22/06/2012, 21:04

[Venerdì 22 giugno - ore 18 e 50
Dormitorio femminile Dragargenteo]


Anne aveva passato l'ultima mezz'ora a cercare per tutto il Dormitorio il suo libro 'Northanger Abbey'. Solo dopo l'infruttuosa ricerca, si rese conto che, con ogni probabilità, doveva esserle caduto durante la passeggiata pomeridiana con Freyr. Era certa di averlo con sè, nella sua borsa, quando era uscita. Evidentemente lo aveva inavvertitamente smarrito quando, inseguendo la sua volpe che si era addentrata nella Foresta Proibita, era inciampata su uno dei numerosi tronchi che l'incendio della domenica precedente aveva abbattuto, cadendo malamente a terra.
La bambina si affacciò guardando fuori dalla finestra della sua camera. Il cielo plumbeo, promessa di imminente temporale, aveva oscurato la sfolgorante luminosità del pomeriggio d'inizio estate, anticipando di parecchie ore il tramonto. Se avesse cominciato a piovere, il libro si sarebbe danneggiato irreparabilmente. Alla streghetta dispiaceva tremendamente poichè quel volume, oltre ad essere un dono di suo padre, era anche uno dei suoi romanzi preferiti. Guardò il piccolo orologio che portava al polso: mancava poco più di mezz'ora alle cinque. Se si fosse sbrigata, sarebbe riuscita a recuperare il libro e rientrare giusto in tempo prima del coprifuoco serale. Purtroppo per lei, però, non si era accorta che l'ora era ben più tarda di quanto indicava il quadrante. Nella caduta l'orologio aveva subito un forte urto che lo aveva bloccato.

[Foresta Proibita - ore 19]


Senza pensarci troppo, rassicurata dall'illusione che se fosse rientrata prima del divieto non avrebbe corso alcun pericolo, Anne ripercorse rapidamente la strada fatta durante la precedente passeggiata. Mentre scendeva a passo lesto il declivio che dal castello conduceva in direzione della Foresta, un lampo illuminò il cielo, seguito subito dopo da un cupo brontolio. Seppur fosse ancora distante, il tuono fece sussultare la bambina, che in quel momento si sentiva inspiegabilmente nervosa. Almeno avesse avuto Freyr a tenerle compagnia... Ma aveva deciso di lasciarlo ad attendere in camera sua temendo che, se si fosse allontanato nuovamente, avrebbe ritardato notevolmente il suo rientro. Non aveva con sè nemmeno la sua bacchetta. Agli studenti era proibito fare magie al di fuori delle lezioni e comunque lei era solo un'allieva del primo anno, con troppa poca esperienza per sperare di riuscire a difendersi validamente con degli incantesimi. Eppure la bambina sentiva che, in quel momento, anche la sola presenza di quel 'bastoncino' di legno avrebbe potuto, in parte, rassicurarla soprattutto in virtù del legame che la univa a sua madre tramite quel catalizzatore magico.
Già al limitare della foresta erano visibili i terribili segni del fuoco devastatore. Dei maestosi alberi che dominavano la zona ora non restavano che dei miseri tronchi carbonizzati. Quella desolante vista ispirava profonda tristezza alla giovane studentessa.
Aveva quasi raggiunto il luogo dov'era caduta, quando, in lontananza, sentì riecheggiare l'orologio della torre battere l'ora. Anne rimase interdetta: non potevano essere già le cinque, era impossibile che avesse impiegato mezz'ora per giungere fin lì... turbata contò mentalmente i rintocchi.
Uno, due, tre, quattro, cinque...sei... sette!
Era assurdo.. Doveva esserci un errore, era inconcepibile fossero addirittura le sette! Ma se ciò fosse vero, voleva dire che lei era fuori dalla scuola ben due ore oltre il coprifuoco, in un luogo che era appena stato teatro di eventi pericolosi...
Le bastò guardare nuovamente il suo orologio per comprendere quanto era accaduto: segnava esattamente la stessa ora di quando lo aveva osservato prima, in camera sua.
Senza porre tempo in mezzo, del tutto dimentica del libro che era venuta a cercare, si voltò immediatamente per tornare di corsa al castello. Ma, inatteso, riecheggiò un forte rumore, questa volta molto più vicino a lei e che pareva avere poco in comune con il temporale. La fece nuovamente sussultare strappandole un gridolino di spavento; il cuore della bambina accellerò notevolmente i suoi battiti e l'apprensione di un attimo prima si evolse in vero e proprio panico, che la paralizzò nel punto in cui si trovava.

Nello stesso istante, in camera di Anne, Freyr, quasi presentisse un possibile pericolo per la sua padrona, aveva preso a uggiolare disperatamente grattando con insistenza la porta, facendo un tale baccano che, con ogni probabilità avrebbe attirato l'attenzione dell'intero Dormitorio Dragargenteo.
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Messaggioda Monique » 23/06/2012, 18:21

[Nei pressi della Foresta Proibita - Venerdì - ore 19.10]


Onestamente le sembrava assurdo dover essere lei in prima persona ad effettuare dei controlli intorno alla Foresta Proibita: e non perché temesse di sporcarsi le mani - se l'era sporcate parecchio dopo quell'incontro col Mezzo-Drago - ma perché vista la conferenza svoltasi il giorno prima era convinta che gli studenti avessero capito l'antifona e che nessuno più si sarebbe azzardato ad addentrarsi in quelle zone oltre il coprifuoco.

Bah, la prudenza non è mai troppa...

Si disse Monique con una lieve alzata di spalle, camminando lentamente e gettando ogni tanto qualche occhiata qua e là: tutto tranquillo, nessun rumore, uno studente non troppo distante...
... uno studente?!

Ma porca... !!!

La Vice Preside imprecò mentalmente, accelerando di molto il passo per raggiungere la figura non molto lontana da lei e capire chi diavolo fosse quell'incosciente che era uscito dal Castello nonostante l'ora del coprifuoco fosse scattata da un pezzo: quando vi arrivò vicino, un'espressione di palese delusione comparve sul suo viso.

Signorina Brontë, che diavolo ci fa fuori a quest'ora? Non lo sa che ore sono?!

Le domandò Monique, seriamente arrabbiata: forse, da quando era diventata Vice Preside, era la prima volta che la si vedeva così furiosa; possibile che non fosse servita a nulla la conferenza del giorno prima? Scosse il capo con aria di rimprovero, stringendosi intanto la bacchetta tra le dita vista l'area per nulla sicura in cui si trovavano.

Ha già dimenticato di cosa si è parlato ieri alla conferenza sui Draghi, signorina Brontë? Ammetto di essere onestamente delusa, non mi sarei mai aspettata una così palese mancanza di buon senso da lei. Forza, ritorniamo subito al Castello, alla sua punizione penseremo dopo.

Aggiunse la donna, dispiaciuta di dover punire proprio colei che, in verità, le era sembrata una bambina molto coscienziosa: evidentemente si era sbagliata.

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Messaggioda Anne » 24/06/2012, 17:44

Anne non si era ancora riuscita a riprendere dallo spavento, quando un nuovo rumore attirò la sua attenzione: dei passi che si avvicinavano. La bambina si volse nella direzione da cui provenivano e, riconoscendo la professoressa Vireau, le si avvicinò a sua volta rapidamente annullando così la distanza restante, mentre lacrime di sollievo pungevo per uscire.
Però impallidì non appena notò lo sguardo severo e furioso della docente. Le sue successive, lapidarie parole tolsero ogni traccia di colore al volto della studentessa.

Signorina Brontë, che diavolo ci fa fuori a quest'ora? Non lo sa che ore sono?!
Ha già dimenticato di cosa si è parlato ieri alla conferenza sui Draghi, signorina Brontë? Ammetto di essere onestamente delusa, non mi sarei mai aspettata una così palese mancanza di buon senso da lei. Forza, ritorniamo subito al Castello, alla sua punizione penseremo dopo.


Anne non poteva certo biasimarla: agli occhi dell'insegnante lei era un'allieva che si trovava fuori dal castello, in palese violazione del coprifuoco, per giunta in prossimità di uno dei luoghi ritenuti maggiormente pericolosi. Nulla poteva sapere la docente della fatalità che aveva portato la giovane draghessa a compiere quell'infrazione.
La bambina aveva chinato il capo, contrita. Deglutì per ricacciare indietro le lacrime, non più di sollievo ma di dispiacere. Dopo qualche attimo di silenzio, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla punta delle sue scarpe, si rivolse all'insegnante con il suo solito tono sommesso, ma con voce stranamente fredda, priva di ogni inflessione emotiva.

Vi chiedo perdono, professoressa Vireau. Avete ragione, la mia è stata una deplorevole imprudenza. A mia parziale discolpa posso solo dirvi che non mi ero punto accorta che fosse un'ora così tarda, il mio orologio deve essersi guastato. Sono stati i rintocchi dell'orologio della torre a farmi rendere conto di che ora sia. Stavo giusto rientrando in tutta fretta.

Ripensandoci, Anne si era resa conto di quanto la sua decisione di uscire dal castello per recuperare il libro fosse stata avventata. Indipendentemente dal fatto della svista sull'orario, consapevole di quanto in quei giorni la Foresta fosse ancor più pericolosa (tutti gli studenti erano stati ampiamente redarguiti in merito a ciò), avrebbe fatto meglio a chiedere a un prefetto di accompagnarla. In tal caso anche l'errore di orario si sarebbe risolto in quanto sarebbe sto lui stesso ad avvisarla che il coprifuoco era già cominciato. Non c'era che dire: era stata davvero incoscente. Nonostante la violazione non fosse assolutamente voluta, Anne avrebbe accettato senza replicare qualsiasi punizione l'insegnante avesse deciso di comminarle, pensando di essersela comunque meritata. Eppure, in quel momento, sentiva che nessuna punizione sarebbe stata così severa come la consapevolezza di aver deluso qualcuno. Il suo cuore pareva essersi mutato in una massa di piombo che le opprimeva il petto.

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Messaggioda Simon » 25/06/2012, 3:16

[Dall'interno verso l'esterno della Foresta Proibita - Venerdì Ore 19:20]


Era tranquillo il professore di Cura mentre pattugliava quello che rimaneva della sua adorata foresta, camminava lento osservando sia a destra sia a sinistra...aveva addosso una maglia grigia, giusto per il fatto che per lui faceva freddo ed un paio di jeans scuri...non aveva portato con se la sua scimmietta, che si trovava tranquilla a sonnecchiare nella sue stanze. Il suo turno di guarda era il giovedì da come descritto sulla tabella di marcia, ma quella sera aveva fatto uno scambio con la professoressa di Divinazione a proposito dei turni, tanto a lui non cambiava molto...di tanto in tanto toccava la sua bacchetta, Hesna, posizionata nella tasca sinistra dei Jeans. Gli occhi verdi si muovevano lenti controllando ogni minimo anfratto, troppo serio per il momento, troppo serio per essere il Simon di sempre...si fermò proprio davanti ad un albero bruciato vicino all'entrata della foresta, si chinò e raccolse una radice carbonizzata che subito si sgretolò nel suo palmo....

Chi diavolo...quante vite stroncate...

Pensò Lo scozzese, e non si riferiva soltanto agli alberi, ma anche a tutte quelle creature che ha dovuto curare da ustioni, e di quelle che non ce l'hanno fatta, per fortuna Leo, il suo amico Grifone, e Jennifer, il pegaso, stavano bene, dovevano stare soltanto a riposo per una settimana, ma altri non ce l'avevano fatta...Gli occhi del professore si fecero per un attimo lucidi...Si sentiva inerme, inutile, non era al castello quel giorno, e non era potuto arrivare in tempo per aiutare...

Gliela farò pagare...chiunque sia stato!

Sibilò nella sua mente mentre si rialzava da quella posizione, ancora uno sguardo intorno, una mano sul tronco bruciato per poter continuare a camminare, ma alla fine si bloccò, le sue orecchie, ormai rapide nel sentire rumori nella foresta, ascoltarono una voce familiare...

<Ha già dimenticato di cosa si è parlato ieri alla conferenza sui Draghi, signorina Brontë? Ammetto di essere onestamente delusa, non mi sarei mai aspettata una così palese mancanza di buon senso da lei. Forza, ritorniamo subito al Castello, alla sua punizione penseremo dopo.>

Era la voce della vicepreside...inarcò un sopracciglio e si avvicinò lentamente verso l'entrata della foresta, comunque sempre circospetto sul da farsi, annuì a qualche suo strano pensiero, e si palesò presso il sentiero che portava fuori da quel che rimane del grande bosco...

<Vi chiedo perdono, professoressa Vireau. Avete ragione, la mia è stata una deplorevole imprudenza. A mia parziale discolpa posso solo dirvi che non mi ero punto accorta che fosse un'ora così tarda, il mio orologio deve essersi guastato. Sono stati i rintocchi dell'orologio della torre a farmi rendere conto di che ora sia. Stavo giusto rientrando in tutta fretta.>

Erano in due, lei ed una studentessa del primo anno, abbozzò un sorriso, sicuramente aveva trasgredito il coprifuoco...fece un respiro profondo e si avvicinò tranquillamente nella direzione di Monique e di Anne...

ehm...buona sera...

Disse solamente verso le due, chinando la testa in segno di saluto, attendendo magari una risposta dalle ragazze, e sperando di non averle spaventate...
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