|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1664 punti |
1267 punti |
1021 punti |
1415 punti |
1750 punti |
1032 punti |
| |
|
|
|
|
|
|
|
da Jorge » 07/03/2012, 21:49
Allora Lucas aveva ragione!
Pensò Jorge fallendo miseramente nel tentativo di dissimulare il suo stupore e apparendo probabilmente agli occhi di Kayleen come un pesce stupido perdendo molto del suo fascino. Quella reazione l'aveva provocata l'espressione soddisfatta e il mezzo sorriso che la Grifa aveva fatto dopo la sua performance silenziosa, riportandogli alla mente le parole del cugino.
Per far felice una ragazza basta farle credere di avere ragione.
Da quello che poteva vedere quella massima era vera e per questo si sentiva un pò deluso, credeva che la ragazza fosse fatta di un'altra pasta.
Esatto, sono nata anche io babbana. Uhm.. E come pensi di poterci difendere? Io so fare a botte.
E hai anche una lingua veloce e tagliente.
Rispose Jorge, con un tono di voce ammirato, ribaltando il giudizio che aveva formulato pochi secondi prima.
Comunque possiamo difenderci con tutto quello che abbiamo. Lingua tagliente, pugni di ferro e bacchetta alla mano. Noi impariamo le loro armi ma difficilmente uno di quei damerini saprà mai fare a pugni come si deve.
Spiegò il suo piano semplice quanto perfetto, almeno secondo l'opinione del Delfino. Quello che l'aveva sempre bloccato era il dover affrontare tutto da solo il peso degli scherzi.
Vediamo.. Il tuo taglio di capelli sembra quello di un soldato. Troppo corto, troppo ordinato. Sembri già vecchio.
Istintivamente si portò una mano sulla testa, sconsigliandosi quei pochi capelli che aveva, sorridendo imbarazzato, un leggero rossore sulle guance che lo rendeva adorabile.
È stata mia madre, voleva che fossi perfettamente in ordine per questa Scuola. Sai per fare buona impressione, ma voglio farmeli ricrescere.
Confessò candidamente non trovandoci nulla di male nel mostrare a Kayleen quel piccolo pezzettino della sua vita.
Mi sembra un pò fiacca come cattiveria, però sono sicuro che sai fare di meglio.
Aggiunse convinto, facendole un occhiolino di incoraggiamento.
Ma certo che vola! Lo so, sembra impossibile da credere, ma è così! Noi siamo abituati alla Befana o alle streghe con le verruche sul naso, ma quelle cose volano davvero! Quindi rassegnati, anche tu farai la fine della vecchia strega rugosa!
Mi costringeranno ad andare in giro una volta l'anno a distribuire dolci a tutti?- chiese ridacchiando - Se è così ti conviene stare attenta, se mi fai arrabbiare a te porterò solo carbone.
La minacciò bonariamente agitandole l'indice sotto il naso, cercando di assumere una posa di superiorità.
Uhm.. Ho giocato per anni a pallanuoto e facevo il portiere. Indovina per che ruolo mi proporrei?
A quella risposta Jorge sollevò gli occhi al cielo, sbuffando rumorosamente. Quello del portiere era l'unico ruolo che aveva compreso anche se non gli era chiaro esattamente cosa si dovesse parare.
Sono capace eccome di fare battute. Sono anche in grado di fare battute divertenti.
Sarà la mia presenza a inibire la tua vena divertente.
Quella piccola battuta non era riuscito a trattenerla, nonostante l'espressione del viso della Grifa diceva a chiare lettere che rischiava grosso. Ma alla fine che gusto c'era a vivere senza avvertire il brivido del pericolo almeno una volta? Il loro accordo sembrò salvarlo da qualsiasi ritorsione, dato che la ragazza si diresse verso la Bibliotecaria e lui la seguì nascondendosi dietro a uno scaffale per poter ascoltare senza essere visto.
Buonasera Signorina...Avrei bisogno del suo aiuto. Potrebbe indicarmi la sezione sul Quidditch? C'è un mio amico, in dormitorio, che si è slogato una caviglia cadendo dalle scale e vorrebbe tanto qualcosa da leggere per passare il tempo in infermeria. Ma se non trovo la sezione in fretta, la biblioteca chiuderà e non farò in tempo a portargli nulla..
Quello sguardo innocente, quel sospiro fatto ad arte,come se le pesasse davvero fare quella richiesta, l’idea dell’amico malato che inteneriva sempre, ci mancava solo che le facesse gli occhi dolci.
E’ dannatamente brava… e la Bibliotecaria sembra anche averci creduto…
Pensò il Delfino, notando come la postura della donna si stava ammorbidendo. Dalla sua posizione non poteva sentire quello che stava dicendo, parlava troppo a voce bassa, come era consono fare in una Biblioteca, ma dai gesti che faceva era sicuro che stesse dando a Kayleen qualche indicazione. Ora non gli restava altro che aspettare il ritorno vittorioso della Grifa.
-
Jorge
- Apprendista Tatuatore Magico
-
- Grado: 10
-
- Messaggi: 735
- Iscritto il: 28/11/2011, 13:20
- Località: Roma
|
|
da Kayleen » 13/03/2012, 14:57
Stava aspettando delucidazioni riguardo a quella alleanza che ancora, in realtà, non si era formata. Attendeva guardando il ragazzino con aria incuriosita, mentre dentro di sè avrebbe valutato ogni singola parola da lui pronunciata, manco si fosse trattato di un contratto da sancire con tutti i sacri crismi.
E hai anche una lingua veloce e tagliente.
Anche.. -rispose, con tono pensieroso- Ma sono decisamente più brava a fare a botte. -In realtà, la sua era una valutazione del tutto arbitraria. Non sapeva realmente quanto fosse brava a tirar pugni, sapeva solo che, una volta, a Nevern aveva litigato con Jason Marveling e gli aveva fatto saltare un dente, da latte. Da quel giorno, era stata convinta che fosse un'abile tiratrice di boxe. Sulla sua arte oratoria, al contrario, non aveva mai ragionato.
Comunque possiamo difenderci con tutto quello che abbiamo. Lingua tagliente, pugni di ferro e bacchetta alla mano. Noi impariamo le loro armi ma difficilmente uno di quei damerini saprà mai fare a pugni come si deve.
Penso anche io.. -commentò di nuovo, il tono ancora tipico di chi riflette attentamente su ciò che sente e su ciò che dice.- Forza babbana unita a forza magica, verrà fuori qualcosa di imbattibile!! -finalmente, un filo di entusiasmo, anche se assolutamente ingiustificato. Insomma, si stava prendendo bene per qualcosa che ancora non si era formata, nè che aveva avuto vere ripercussioni sulla sua vita reale. Stava progettando di far rissa contro soggetti indefiniti, purosangue, che però ancora non le avevano fatto assolutamente nulla.
È stata mia madre, voleva che fossi perfettamente in ordine per questa Scuola. Sai per fare buona impressione, ma voglio farmeli ricrescere.
La madre di Jorge era esattamente l'opposto di sua madre, visto che a lei non era mai stato imposto neppure di pettinarsi. Forse era per questo che era sempre in giro con i capelli biondi arruffati e strane collanine di perline attorno alla fronte. Da lei, non ci si poteva aspettare di certo una bambina linda, pinta e profumata a dovere. Anzi, spesso emanava uno strano odore di incenso.
Mi sembra un pò fiacca come cattiveria, però sono sicuro che sai fare di meglio.
Bhe, sì, non era molto cattiva -dovette ammetterlo, lei stessa, prima di andare a grattarsi con la mano sinistra la nuca- ma solo perchè non.. Volevo farti piangere, ecco. -concluse con sicurezza ritrovata. Figuriamoci se poteva darla vinta al Delfino, ammettendo che era stata troppo buona. Ricevette poi il suo occhiolino ma ovviamente non lo ricambiò, rimanendo del tutto impassibile. Non aveva mai capito come si potesse usare un tale linguaggio facciale, lei non trovava mai occasione adatta a sfoggiare occhiolini.
Mi costringeranno ad andare in giro una volta l'anno a distribuire dolci a tutti? Se è così ti conviene stare attenta, se mi fai arrabbiare a te porterò solo carbone.
Se ti costringeranno a far la parte della Befana, io che farei? Rimane solo Babbo Natale e in quel caso, se tu mi vorrai portare il carbone, io ti anticiperò e non ti porterò alcun regalo! Anche se il carbone fondamentalmente mi piace. -era vero, ci passava le ore a mordicchiare quello scuro dolcetto per ammorbidirlo. Era un lavoro certosino, ma decisamente divertente, oltre che soddisfacente per le papille gustative.
Sarà la mia presenza a inibire la tua vena divertente.
Io sono sempre divertente! -esclamò di nuovo, con convinzione- E avrai un sacco di occasioni per rendertene conto -una promessa a rivedersi quindi, o forse una minaccia? E poi la tua presenza non è così carismatica da impedirmi di essere divertente. -ci tenne a precisare anche questo, giusto per mettere ogni volta i puntini sulle i.
Il discorso sul quidditch nel frattempo si era perso e lei si era avvicinata alla bibliotecaria con la scusa dell'amico in infermeria. Si era inventata una buona scusa dopotutto, soprattutto perchè aveva avuto poco tempo per farlo, ma si era data credibilità grazie all'espressione del suo viso. Quello che aveva detto era vero: le nonne la adoravano, anche se non era una bambina convenzionale. La stessa bibliotecaria parve infatti sciogliersi e perdere quell'espressione arcigna, sembrava pure avere meno rughe, in quel momento. Con un sorriso affabile le indicò una direzione precisa, quarto scaffale a sinistra.
La ringrazio molto Signorina, farò in frettissima. -concluse in sua direzione, ricambiando il sorriso in modo smagliante, con il buco in mezzo ai suoi denti ben visibile. Era quel tipo di sorriso che lei mostrava pochissime volte e spesso fingeva, come in questo caso. Si voltò, si allontanò dal banco e riprese a camminare in direzione di Jorge. Solo quando gli fu a pochi passi si rivolse a lui direttamente.
Andiamo Delfino, ti mostro la sezione Quidditch. Spero tu abbia imparato.
E senza fermarsi, continuò a camminare attraverso il corridoio principale della biblioteca.
-
Kayleen
- Studente
-
- Anno: 4
-
- Messaggi: 380
- Iscritto il: 14/02/2012, 18:39
|
|
da Jorge » 15/03/2012, 22:00
Anche… Ma sono decisamente più brava a fare a botte.
La ammirava per la tranquillità con cui aveva detto quella cosa. Dalle sue parti i bimbi si dividevano in due mondi distinti e separati: i maschi che giocavano a pallone e facevano a botte e le femmine, tutte treccine e vestitini, che piangevano per un’ape che si avvicinava troppo.
Penso anche io… Forza babbana unita a forza magica, verrà fuori qualcosa di imbattibile!!
Sorrise di fronte al suo entusiasmo, congratulandosi con se stesso per la sua di arte oratoria che sembrava essere riuscita a penetrare nella corazza di diffidenza di Kayleen e farsela se non proprio amica almeno alleata.
Bhe, sì, non era molto cattiva ma solo perchè non.. Volevo farti piangere, ecco.
Come scusa quella era la più assurda che avesse mai sentito, tanto che nascose il viso nell’incavo del gomito per soffocare la risata che gli stava sgorgando dal petto. Piangere, lui, per una cosa così stupida come una battuta sui suoi capelli? Ma se era riuscito a trattenere le lacrime anche quando si era chiuso il dito nello sportello dell’auto!
Se ti costringeranno a far la parte della Befana, io che farei? Rimane solo Babbo Natale e in quel caso, se tu mi vorrai portare il carbone, io ti anticiperò e non ti porterò alcun regalo! Anche se il carbone fondamentalmente mi piace.
L’accenno al Natale stroncò immediatamente la sua risata, quella non era propria la sua festa preferita visto che a casa non avevano molti soldi e quindi della sua pur sempre corta lista di regali a Babbo Natale, ne trovava sotto l’albero uno e quasi mai quello che desiderava. L’apprezzamento per il carbone dolce da parte della Grifa invece era una chicca da appuntarsi perché gli sarebbe potuto tornare utile prima o poi per addolcirle qualche brutta notizia o per provare a corromperla,
Io sono sempre divertente! E avrai un sacco di occasioni per rendertene conto. E poi la tua presenza non è così carismatica da impedirmi di essere divertente.
Stava per ribattere che sembrava quasi che gli stesse dando un appuntamento, una sorta di promessa che quella non sarebbe stata la prima e ultima volta che si vedevano, ma ebbe un’altra di quelle illuminazioni che sono solite salvare il sederino del genere maschile in generale e quindi rimase in silenzio anche quando lei sminuì la sua presenza. Soprattutto perché non voleva interrompere in alcun modo la sua performance con la Bibliotecaria. Più le due parlavano, più lui diventava nervoso, le mani che passavano dalle tasche dei pantaloni al mantello per lisciare pieghe inesistenti. Si sentiva fremere per l’idea che finalmente avrebbe avuto la possibilità di colmare quella lacuna e poter ribattere a tono alle prese in giro dei compagni.
La ringrazio molto Signorina, farò in frettissima.
Appena Kayleen si congedò dalla donna, lui si mise quasi sull’attenti, uscendo dal suo nascondiglio dietro a uno scaffale per andarle incontro: del sorriso che rivolse alla Bibliotecaria purtroppo riuscì a vedere poco o nulla.
Andiamo Delfino, ti mostro la sezione Quidditch.
Si Signora, Signora.
Rispose ironico, facendo finta di mettersi sull’attenti, per poi affrettare il passo per non perderla o meglio per non rimanere troppo indietro.
Spero tu abbia imparato.
Ho imparato che tu hai un sacco di fantasia e che i tuoi occhioni dolci sarebbero capaci di perforare qualunque cosa – ribattè sarcastico - Non credo che quella bella scenetta a me sarebbe riuscita così bene.
Aggiunse sincero e un pochino ammirato.
Così dopo ti mostro dov’è la sezione di Trasfigurazione. Ma stai cercando qualcosa in particolare?
Si informò. Dopotutto quella era la sua materia preferita e si sentiva abbastanza in debito da darle un aiuto, se necessitava.
-
Jorge
- Apprendista Tatuatore Magico
-
- Grado: 10
-
- Messaggi: 735
- Iscritto il: 28/11/2011, 13:20
- Località: Roma
|
|
da Monique » 21/03/2012, 19:09
[Venerdì - ore 14.23]
Che silenzio.
Era strano sentire la biblioteca così silenziosa: per quanto infatti fosse proibito fare troppo rumore, solitamente essa era caratterizzata da quel piccolo brusio segno della presenza di molti studenti; ora invece, il silenzio regnava sovrano nella biblioteca deserta. Comprensibile visto che gli studenti erano praticamente tutti a lezione, il che rendeva quello l'orario perfetto, per Monique, per farsi un giro nel salone pieno di libri: in realtà stava cercando un po' di materiale aggiuntivo per la sua prossima lezione, ed aveva deciso di spulciare un po' nei tomi antichi contenuti nella biblioteca; in fondo i suoi studenti avrebbero dovuto studiare su quegli stessi tomi, quindi avrebbe reso loro il compito meno gravoso in qualche modo.
Vediamo un po' cos'abbiamo qui...
Mormorò la donna, vagando per le varie sezioni della biblioteca, passando da uno scaffale all'altro con aria indecisa: non c'era molto con la testa in realtà, perlomeno da un paio di giorni a quella parte; sua madre infatti le aveva finalmente risposto mandandole una foto di lei da giovane con altre due donne, ed era una di queste che aveva fatto suonare dentro la testa della francese un campanello d'allarme come se le ricordasse qualcosa... inutile dire però che non le era venuto in mente nulla di significativo o pericoloso, quindi aveva lasciato perdere. Quella foto ora si trovava in una delle tasche interne del suo mantello, e sempre senza comprenderne il motivo Moni la sentiva come un enorme macigno che le pesava addosso.
E' come se... ci fosse qualcosa di sbagliato. Qualcosa che non riesco a comprendere.
Si disse la Vice Preside, facendosi scivolare quella foto in mano per poi abbassare lo sguardo e studiarla attentamente, come alla ricerca di una sorta d'illuminazione che però sembrava non voler arrivare.
Dovrei consegnarla alla professoressa Samyliak.
Si ricordò Monique in un sussurro, rimettendosi la foto in tasca: per un motivo o per un altro in quei due giorni era stata troppo impegnata per potersi incontrare con la collega; ma avrebbe rimediato, si disse, magari passando nel suo ufficio quello stesso pomeriggio. Scosse la testa con un leggero sospiro e, decisa a concentrarsi, riprese la sua ricerca tra i libri.
-
Monique
- Vice Preside
-
- Grado: 14+
-
- Messaggi: 1877
- Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
- Località: Cittadina del mondo
-
|
|
da Tisifone » 21/03/2012, 22:30
[Venerdì - ore 14.23] Merlino sia lodato per questo pomeriggio libero.Mormorò Tisifone, addentrandosi in una sezione in cui, in tanti anni sia da studentessa che da Insegnante, non aveva mai messo piede prima. Si trattava, infatti, di una sorta di sezione auto celebrativa della scuola in cui venivano conservati e messi a disposizione di tutti gli studenti gli annuari scolastici dalla fondazione di Hogwarts ad oggi, divisi per concetti. Anche se provare a comprendere la logica con cui tutto quel materiale era stato catalogato, aveva messo a dura prova la sua pazienza, per non parlare delle sue capacità deduttive. E questo era il motivo per cui ringraziava Merlino per la possibilità di frugare tra scaffali polverosi in assenza di studenti che bisbigliavano alle sue spalle facendo mille congetture sbagliate sul perché si interessava a quel tipo di letture. Anche se, in realtà, quella che avrebbe dovuto ringraziare era Monique, dato che l'idea di controllare nella Biblioteca di Hogwarts era stata sua. Eccolo… “I migliori duelli legali e illegali di Hogwarts”.Esclamò, soddisfatta, spostando il dito da un tomo a un altro fino a prendere quello “dagli anni 2040 agli anni 2070” e a impilarlo sugli altri due che già teneva in braccio. Facendo attenzione a non urtare nulla e a non far cadere nessuno dei libri che aveva, si diresse al tavolino più vicino pronta a dedicarsi a una lunga e si sperava fruttuosa ricerca. Meglio iniziare dalla fine, i miei genitori non erano così vecchi…Si disse, capovolgendo il libro sui duelli e soffermandosi più sulle foto che sui resoconti dei duelli. Mamma…Sussurrò tra sè con un tono di voce dolce dopo una manciata di minuti, la mano destra che sfiorava con reverenza una vecchia foto che ritraeva una ragazzina di Grifondoro con la bacchetta puntata contro un Corvonero steso a terra. Rivedere la madre così giovane, con quella luce determinata negli occhi, la stessa che aveva lei quando si metteva in testa di ottenere qualcosa, le fece stringere il cuore e tremare le mani. Se fosse stata un po’ meno figlia di suo padre probabilmente si sarebbe messa a piangere, invece, si mise febbrilmente a cercare la didascalia inerente a quella foto, senza successo. Maledizione!Imprecò quindi, con un tono di voce più sostenuto del solito, cosa rara per una persona riservata e discreta come lei, guadagnandosi un’occhiataccia da parte della Bibliotecaria. Fortunatamente la Biblioteca era vuota, perché era impossibile per gli altri astanti non aver udito quella imprecazione.
-
Tisifone
- Capo Scuola Grifondoro
-
- Grado: 10
-
- Messaggi: 1037
- Iscritto il: 12/10/2011, 12:11
- Località: Ovunque e in nessun luogo
|
|
da Monique » 21/03/2012, 22:52
Maledizione!
Quell'imprecazione fece sobbalzare Monique che spostò lo sguardo sulla sezione dalla quale la voce era provenuta: le sembrava di conoscerla, quella voce, ed anche piuttosto bene.
... Tisifone?
Si domandò la donna con un filo di voce, corrugando la fronte: lasciò perdere il libro che stava sfogliando e lo posò al suo posto, muovendosi poi velocemente verso la sezione da cui secondo lei proveniva la voce della professoressa Samyliak, docente di Divinazione; camminò a passo svelto ma leggero, ed una volta svoltato l'angolo gli occhi della francese incontrarono la figura dell'altra donna, con un libro tra le mani e l'aria alquanto incazzata.
... che sia il libro coi nomi dei Duellanti migliori di Hogwarts?
Si chiese silenziosa, schiarendosi la voce prima di avvicinarsi a passo più lento verso la donna: ovviamente schiarendosi la voce aveva dato modo all'altra di notarla, palesando così la sua presenza; così facendo procedette fino ad affiancare la docente, stirando le labbra in un piccolo ma sincero sorriso.
Tisifone... - la salutò sperando che all'altra non dispiacesse sentirsi dare del "tu" visto che l'ultima volta avevano instaurato un rapporto di confidenza - Non pensavo di trovarti qui. Stavi... cercando indizi?
Perchè fingere di non aver capito? In fondo quell'idea le era probabilmente venuta discutendone insieme nell'ufficio della professoressa di Incantesimi, quindi non si sentiva certo in colpa per voler sapere qualcosa che, per quanto non sapesse spiegarsene il motivo, sentiva riguardasse anche lei.
A proposito, ho una cosa per te...
Aggiunse poi la donna, facendo scivolare nuovamente la foto dalla tasca del mantello alle proprie dita: la fissò ancora qualche istante in silenzio, come se non sapesse bene che fare, prima di scuotersi e porgerla all'altra.
Questa è una foto del 2059... quella a sinistra è mia madre, quella al centro un'amica di famiglia, e quella più a destra è sua sorella... mia zia Catherine.
Spiegò, puntando gli occhi su Tisifone: forse, come quella volta nell'ufficio di lei, avrebbe avuto una sorta di segno dal suo Occhio Interiore; così rimase in silenzio dopo averle dato la foto, studiandone silenziosamente le reazioni.
-
Monique
- Vice Preside
-
- Grado: 14+
-
- Messaggi: 1877
- Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
- Località: Cittadina del mondo
-
|
|
da Tisifone » 22/03/2012, 22:51
Incurante della reazione della Bibliotecaria e dei pochi astanti, Tisifone aprì con foga gli altri due libri cercando tra le squadre di Quidditch e i migliori alunni di Difesa qualche altra foto della madre, possibilmente con tanto di didascalia. Essere così vicina a scoprire la verità sul proprio passato e non riuscire a concludere nulla era davvero frustante. Di qualsiasi cosa tu ti voglia lamentare è più salutare per te tenerti l'offesa e tornare indietro sui tuoi passi.Sentenziò lapidaria, senza spostare lo sguardo dal libro, sicura che la persona in piedi alle sue spalle che si stava schiarendo la voce fosse la Bibliotecaria o qualche studente temerario. Non aveva alcuna intenzione di ascoltare stupidi discorsi su quale fosse il comportamento più consono da tenere in una Biblioteca soprattutto perché era così nervosa che avrebbe potuto incenerire chiunque avesse solo osato avvicinarla. A giudicare dall'ombra proiettata sul tavolo, però, la sua uscita di prima non era bastata a far desistere l'inopportuno disturbatore. Così, posate con mala grazia entrambe le mani sul libro, producendo anche un sonoro stump, Tisifone si voltò di scatto pronta a ridurre in cenere chiunque si trovasse alla sue spalle. Tisifone... La voce della VicePreside, l'uso del tu e il piccolo sorriso sincero che vide sul volto dell'altra spensero il fuoco dell'ira che divampava nelle vene della Grifa, dandole un aspetto più umano di quello che stava per mostrare. Monique- rispose quindi, cercando di modulare il tono della sua voce su normale se non proprio cordiale - Scusa per le parole brusche di prima ma non è un buon momento questo.Si scusò, sentendo uno strano dolore al petto al pensiero che l'altra potesse essersi sentita offesa. Se si fosse trattato di chiunque altro, si sarebbe interrogata sul perché di quella strana sensazione, ma ormai si era rassegnata al fatto che quando c’era di mezzo la Professoressa di Incantesimi, il suo corpo reagiva in maniera imprevedibile. Non pensavo di trovarti qui. Stavi... cercando indizi?Un piccolo sorriso comparve suo malgrado sul viso di Tisifone: perspicace la donna, o forse semplicemente era lei a essere troppo prevedibile, con quei libri sul tavolo. Nonostante però l’idea sostanzialmente era stata di Monique, la Grifa non si sentiva ancora pronta a dirle tutto o, in quel caso, a mostrarle la foto che aveva trovato, motivo per cui continuava a tenerla coperta con la manica ampia del suo vestito ottocentesco. Ricevere sguardi curiosi e sbalorditi fuori dall’orario di lezione non è tra le mie priorità – rispose quindi, ironica, facendo cenno ai titoli non proprio ortodossi dei libri sul tavolo – E poi certe ricerche preferisco farli in un ambiente realmente silenzioso.Con quelle enigmatiche frasi, Tisifone non fece altro che confermare l’ipotesi della collega: non si azzardò però ad aggiungere altro, temendo che potesse trasparire più di quanto non avesse già fatto, la sua impazienza e il suo nervosismo. A proposito, ho una cosa per te...Perplessa Tisifone osservò Monique infilare la mano in una tasca e farne scivolare fuori una foto. Non riusciva proprio a comprendere cosa mai potesse volerle dare la ragazza, quando si ricordò di quello che si erano dette sere addietro nel suo Ufficio. Sbuffò mentalmente, non sentendosi proprio nelle condizioni di sfogliare inutili vecchie foto di famiglia, ma per non offendere la sensibilità della VicePreside allungò la mano a prendere la foto che le stava porgendo. Questa è una foto del 2059... quella a sinistra è mia madre, quella al centro un'amica di famiglia, e quella più a destra è sua sorella... mia zia Catherine.Non appena lo sguardo della Grifa si posò su quel trio di donne, il suo cuore perso un battito, un ronzio assordante le riempì le orecchie tanto da impedirle di comprendere bene quello che l’altra le stava dicendo. Catherine… Cassiopea… Cassiopea… Catherine…Queste due parole iniziarono a rimbombarle nella testa mentre, con la foto stretta in una mano, si girava di nuovo verso il tavolo e iniziava a sfogliare febbrilmente il libro sui duelli alla pagina con la foto di sua madre da giovane, incurante del fatto che Monique potesse vedere tutto. … Benchè di giovane età, la Grifondoro Catherine Townley si distingue per la destrezza con cui usa la bacchetta non solo all’interno del Club dei duelli ma anche per i corridoi dove difende con coraggio il proprio onore e quello dei suoi compagni…
Catherine TownleyRipetè, sentendosi come uno di quei vecchi nastri di Asher che, una volta rotto, ripeteva all’infinito sempre lo stesso brano. Con un dito sfiorò il nome della madre, quello completo, chiedendosi come e soprattutto perché Catherine Townley aveva deciso di diventare all’improvviso Cassiopea Samyliak. Perché di una cosa era certa, se sua madre aveva cambiato nome trasferendosi in Russia, lo stesso doveva aver fatto suo padre. In quel momento avrebbe tanto desiderato trovarsi da sola nei suoi alloggi, per poter dar sfogo liberamente alle mille emozioni che le ribollivano dentro, senza dover renderne conto a nessuno, neanche a… Monique…Quel nome le scoppiò all’improvviso nella mente, insieme con il resto del discorso che la ragazza le aveva fatto. Mia zia Catherine… questo aveva detto e questo voleva dire solo una cosa. Di scatto chiuse il libro e se lo portò al petto, sollevò la testa e, facendo un enorme sforzo di volontà per non tremare né nulla, si alzò in piedi, fronteggiando la cugina. No no no non può essere… la famiglia è il male, la fonte di ogni dolore e pericolo…Pensieri incoerenti le vorticavano nella testa, mentre la solita maschera di freddezza le calava sul viso, lo sguardo totalmente spento, nel tentativo di proteggere quella piccola scoperta dalla ragazza che aveva di fronte. Mi scusi… io… mi sono appena ricordata di avere una cosa urgente da fare…Disse, facendo un passo in avanti per superare la VicePreside. Voleva fare un’uscita pulita, anonima, ma la voce le tremò, facendola balbettare, e non riuscì a sostenere lo sguardo dell’altra. Sperava che Monique non se ne fosse accorta e le permettesse di andare via, ma qualcosa dentro di lei le diceva che non sarebbe stato così semplice.
-
Tisifone
- Capo Scuola Grifondoro
-
- Grado: 10
-
- Messaggi: 1037
- Iscritto il: 12/10/2011, 12:11
- Località: Ovunque e in nessun luogo
|
|
da Kayleen » 22/03/2012, 23:14
Quando lei aveva affermato di non volerlo far piangere, era stata piuttosto convinta. Aveva risposto prontamente ed anche in modo piuttosto sensato, seppur di fondo divertente. Jorge la prese proprio in quel modo, come se la sua fosse una battuta, tanto che fece fatica a trattenere la risata che stava per nascere sulle sue labbra.
Che hai da ridere?? E’ la verità! –aggiunse lei, di nuovo con tono convinto ed annuendo per sottolineare la sua affermazione precedente.
Non si accorse però che il motivo per cui la risata del ragazzino si era spenta era proprio il suo accenno al Natale, che per inciso neanche per lei era mai stato un momento troppo entusiasmante. Non tanto perché avevano scarse possibilità economiche, ma per il fatto che lei non riceveva mai regali “normali”: niente Barbie, niente bambole e niente pentole e pentolini, nonostante i suoi genitori possedessero un ristorante vegetariano. Quelli erano oggetti troppo femminili! Lei in compenso per l’ultima festività aveva ricevuto dei mini-attrezzi per coltivare un pezzettino di terra dietro casa, una decina di libri di ogni tipo e grandezza e un poncho fatto a maglia, che stava ancora chiuso nel suo armadio a Nevern; quello era troppo anche per lei. Dopo la piccola recita improvvisata a cui il Delfino aveva assistito, aveva dunque ripreso a camminare lungo la navata centrale della biblioteca. L’aveva inizialmente perso di vista, ma subito riapparve, da uno scaffale.
Si Signora, Signora.
Non capì subito se in quelle parole era celata dell’ironia, ma le bastò guardarlo mentre assumeva la posa militare, sull’attenti, per capire che la stava prendendo in giro. Decise di ignorarlo, ma solo perché la biblioteca stava per chiudere e non avevano molto altro tempo per battibeccare. Tuttavia, quella cosa se la segnò mentalmente, per riutilizzarla per un’altra frecciatina. Si limitò a tirargli un’occhiataccia, senza fermare il suo incedere, mentre lui si rimetteva al suo fianco.
Ho imparato che tu hai un sacco di fantasia e che i tuoi occhioni dolci sarebbero capaci di perforare qualunque cosa. Non credo che quella bella scenetta a me sarebbe riuscita così bene.
Certo, chi potrebbe non amare un bel visino come il mio? Tu non sei certo carino quanto me! In realtà, in molti avrebbero potuto non apprezzare un tipo come lei, visto il modo in cui era solita conciarsi, ma lei era ancora troppo piccola per capire che l’eleganza non era una delle sue prerogative. Anzi, a lei sembrava pure di avere un gran gusto, nel vestire!
Così dopo ti mostro dov’è la sezione di Trasfigurazione. Ma stai cercando qualcosa in particolare?
Sì, me la devi proprio mostrare! No.. In realtà, voglio provare a fare qualche incantesimo piuttosto semplice.. Ho sentito parlare di “Pullus”, vorrei vedere cosa mi esce fuori! -Questa era la sua spiegazione, anche se forse poteva risultare un pochino bizzarra.
Un paio di istanti e sulla loro destra si aprì una zona meno “polverosa”. Sulla parete della biblioteca era appeso un poster animato che rappresentava proprio una partita di quidditch.
Direi che siamo arrivati.. -Disse infine, lasciando che Jorge cercasse quello che gli interessava.
-
Kayleen
- Studente
-
- Anno: 4
-
- Messaggi: 380
- Iscritto il: 14/02/2012, 18:39
|
|
da Monique » 23/03/2012, 0:09
Ricevere sguardi curiosi e sbalorditi fuori dall’orario di lezione non è tra le mie priorità. E poi certe ricerche preferisco farli in un ambiente realmente silenzioso.
Aveva ricevuto la conferma che la donna stava proprio cercando indizi che le fornissero qualche informazione in più rispetto a quelle - poche - che aveva di sua madre, ed a giudicare dal libro aperto che vi era sul tavolo e dalle foto presenti nelle pagine che la docente stava sfogliando, Monique poteva ipotizzare che Tisifone avesse sì trovato qualcosa, senza però arrivare fino in fondo alla questione. Tutto però cambiò nell'arco di pochi istanti, quando la professoressa di Divinazione ebbe tra le mani la fotografia che la Vice Preside aveva reperito tramite la madre: Moni si era aspettata qualche segno da parte dell'Occhio Interiore dell'altra, ma più che un segno sembrava che dentro di lei fosse appena scoppiata una bomba atomica in piena regola.
Tisifone, cosa...
Provò a dire Monique, ma era chiaro che l'altra non la stesse più ascoltando, riprendendo in mano il libro che stava sfogliando poco prima per confrontare una foto presente su di esso con la foto che teneva stretta tra le dita: senza capire, la francese fece un passo avanti, così da poter leggere a sua volta cosa ci fosse scritto.… Benchè di giovane età, la Grifondoro Catherine Townley si distingue per la destrezza con cui usa la bacchetta non solo all’interno del Club dei duelli ma anche per i corridoi dove difende con coraggio il proprio onore e quello dei suoi compagni…
Catherine Townley
Quelle due parole, il nome ed il cognome di sua zia, fecero sussultare Monique: si, si chiamava in quel modo, ma cosa c'entrava? Solo due secondi dopo, tutto iniziò a divenire più chiaro come tanti piccoli pezzi di un puzzle che finalmente si componeva nella sua mente, sotto ai suoi occhi.
Stava cercando informazioni su sua madre ed ha trovato una sua foto in quel libro, ma il nome non corrisponde a quello con cui lei era solita chiamarla... perchè il nome della figura riportato sulla didascalia della foto, la stessa figura presente anche nella mia foto è...
... Catherine Townley... è tua...
Non completò la frase, alzando lo sguardo su Tisifone con aria sconvolta: era tutto uno scherzo, vero? Doveva esserlo, perchè se così non fosse stato allora la motivazione per la quale le due si sentivano sempre strane quand'erano vicine, se si sentivano come legate da una sorta di filo invisibile, era perchè erano...
... cugine...
Mi scusi… io… mi sono appena ricordata di avere una cosa urgente da fare…
Aspetta.
La fermò per un braccio, incurante in quel momento di apparire molto poco educata o accondiscendente dei bisogni altrui: alzò a fatica lo sguardo sulla donna, penetrandola col proprio ghiacciato.
... è lei tua madre? Ho il diritto... di saperlo.
-
Monique
- Vice Preside
-
- Grado: 14+
-
- Messaggi: 1877
- Iscritto il: 05/09/2011, 11:51
- Località: Cittadina del mondo
-
|
|
da Tisifone » 26/03/2012, 21:48
Aveva urgente bisogno di allontanarsi il più velocemente possibile da quel luogo e da Monique, della solitudine della sua stanza al Manor per poter riflettere a mente fredda su quello che aveva scoperto e soprattutto sul perché la sensazione che provava in presenza della VicePreside non era di diffidenza o pericolo ma qualcosa che assomigliava a della tenerezza, quasi della simpatia, pericolosamente vicino a una sorta di istinto di protezione.
Demetri saprà darmi una spiegazione. Dopotutto è lui che mi ha sempre detto che le serpi in seno sono quelle più pericolose. Si si devo parlarne con lui, al più presto.
Pensieri simili vorticavano con chiarezza nella mente di Tisifone mentre tutto, nei suoi gesti e nel suo balbettare, mostrava una chiara agitazione nella donna. Una volta alzatasi dal tavolo, credeva di essersi messa in salvo, creando il minor scalpore possibile, congedandosi con garbo. Ma Monique era una donna sveglia e non ci aveva impiegato più di tanto a comprendere la realtà.
Aspetta.
Non fu tanto il tono usato quanto il tocco di quella mano estranea sul suo braccio a farla irrigidire. Odiava essere toccata all'improvviso da qualcuno che conosceva appena, e la cicatrice che, nonostante gli strati di stoffa, sembrava pulsare sotto le dita della donna le ricordava il perché. Dimentica di tutto, del luogo in cui erano e dei ruoli che ricoprivano, Tisifone si voltò di scatto e liberò in malo modo il braccio dalla presa dell'altra.
Non provi mai più a fermarmi in questo modo.
Sibilò, fulminandola con lo sguardo, la bacchetta che faceva capolino dalla manica del vestito quasi in maniera autonoma. Con quel gesto Tisifone si era sentita attaccata e quindi era pronta a difendersi.
... è lei tua madre?
Non credo che questi siano affari che la riguardino.
Rispose quindi, pensando di troncare il discorso in quel modo o almeno sperando che l'altra comprendesse che lei non era nella condizione ideale per intrattenere una conversazione civile nè di parlare dei fatti propri con un'estranea.
Eppure a questa estranea poche settimane fa hai raccontato cose che in pochi sanno.
Le rammentò la sua coscienza, aumentando la sua confusione interiore.
Ho il diritto... di saperlo.
Pessima scelta di parole, quella della VicePreside, capace di far evaporare i dubbi di Tisifone in un colpo solo.
Diritto? Crede che l'avere alcuni cromosomi in comune le dia il diritto di insinuarsi nella mia vita?
Disse adirata, dandole implicitamente la risposta che voleva.
Mi trovavo più a mio agio quando pensavo fosse una sconosciuta.
Mormorò in aggiunta più a se stessa che all'altra. Se Monique non l'avesse fermata, Tisifone sarebbe uscita dalla Biblioteca in un batter d'occhio.
-
Tisifone
- Capo Scuola Grifondoro
-
- Grado: 10
-
- Messaggi: 1037
- Iscritto il: 12/10/2011, 12:11
- Località: Ovunque e in nessun luogo
|
|
|
|
|
|
Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
|
2014-06-03 13:02:48 |
Jorge |
d20 |
8 |
|
2014-06-03 13:02:16 |
Jorge |
d20 |
18 |
|
2014-06-02 17:27:22 |
Jorge |
d100 |
26 |
|
2014-05-25 18:47:16 |
Jorge |
d20 |
19 |
|
2014-05-25 18:46:37 |
Jorge |
d20 |
17 |
|
2013-09-11 16:36:44 |
Caroline Priscilla |
d20 |
19 |
|
2013-07-24 23:33:48 |
Dylan |
d20 |
18 |
|
2013-07-24 23:33:19 |
Dylan |
d30 |
2 |
|
2013-07-13 01:29:40 |
Dylan |
d100 |
3 |
|
2012-12-16 00:58:04 |
Steve |
d12 |
9 |
|
2012-12-16 00:42:15 |
Steve |
d20 |
6 |
|
2012-11-10 22:05:20 |
Jorge |
d20 |
14 |
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite
| |
|
|
|
|
|
|