Non mi era per nulla dispiaciuto ricevere dalla Preside la richiesta di supplenza di Aritmanzia: mi piaceva quella materia fin da quando la studiavo come semplice allievo di Hogwarts, e l’idea di poterla insegnare ora mi faceva molto piacere.
Sapevo che gli studenti sarebbero stati molto sorpresi, visto che il vecchio Professore aveva lasciato la cattedra da qualche giorno e nessuno si aspettava che fosse sostituito tanto presto: non che la cosa mi spaventasse, anzi, ero quasi ansioso di vedere le loro facce quando sarei entrato nell’aula di lezione.
Mi avvicinai quindi alla porta e feci un unico, piccolo sospiro, prima di posare la mano sulla maniglia e spingere l’uscio in avanti, così da palesarmi alla classe.
Buon pomeriggio, ragazzi.
Ma lei è…
Sì, signorina Jones, sono proprio il vostro insegnante di Trasfigurazione, da oggi supplente di Aritmanzia.
Spero che la cosa non vi dispiaccia troppo.
A me no di sicuro…
Finsi di non sentire il commento di Amelia Rydinfer, una Tassorosso che faceva parte, a quanto avevo sentito, del mio “fan club”: non dissi nulla, limitandomi a esibire un piccolo sorriso divertito; non mi dava fastidio che le ragazze passassero il loro tempo con quel genere di cose, come istituire un fan club in mio onore, purché questo non interferisse con la mia vita privata.
Mi avvicinai dunque alla scrivania e mi appoggiai col bacino ad essa, così da trovarmi di fronte alla classe alla quale sorrisi cordialmente.
Bene signori, pronti ad iniziare la lezione?
Allora, se non sbaglio col professor Blackwhood siete arrivati alla parte introduttiva dell’Aritmanzia… che ne dite di ripassare un po’ insieme?
Proposi, di modo che tutti gli studenti potessero rinfrescarsi la memoria con l’ultima lezione a cui avevano partecipato.
Vediamo… chi sa dirmi cos’è l’Aritmanzia?
Subito una mano si levò per aria, facendo spostare il mio sguardo sulla Corvonero che voleva rispondere e alla quale diedi la parola con un piccolo cenno della testa.
È una parte della Numerologia che si occupa di eseguire delle pratiche di Divinazione basata sullo studio dei numeri: nella fattispecie, ad ogni numero vengono associate delle lettere dell’alfabeto latino. Il suo nome, Aritmanzia, deriva dal greco “arithmós” che significa “numero”, e “mantéia”, che significa “divinazione”.
Molto bene signorina Starr, cinque punti a Corvonero.
Commentai io, con un gran sorriso soddisfatto per la risposta della studentessa che sorrise a sua volta, orgogliosa per aver portato dei punti alla propria Casata.
E adesso vediamo chi si ricorda quali metodi esistono nell’Aritmanzia… forza, stupitemi!
Attesi qualche istante, passando lo sguardo da uno studente all’altro con espressione fiduciosa sul viso, fino a che un Delfinazzurro alzò timidamente la mano.
Sì, signor St.James?
Ne… ne esistono due, professore.
Il metodo di Agrippa o di Pitagora e quello caldeo.
Esatto, signor St.James.
Vuole essere così gentile da esporre il primo metodo venendo qui alla lavagna, per favore?
Domandai con gentilezza al Delfino, che in tutta onestà si sarebbe anche potuto rifiutare di rispondere: per mia fortuna, il ragazzo sembrava ben contento di poter contribuire attivamente al ripasso, alzandosi così dal suo posto per avvicinarsi alla lavagna e, preso un gessetto, iniziare a scrivere e spiegare al tempo stesso.
Il Metodo di Agrippa o di Pitagora si basa sull’associazione dei numeri dall’1 al 9 con le lettere dell’alfabeto latino: poiché però Pitagora era greco e Agrippa è vissuto prima che fossero attuate le distinzioni di questo metodo tra le lettere I e J e le lettere U e V, possiamo capire che in realtà il nome dato a questo metodo è più che altro un tributo ai due esoteristi poiché non ha nulla a che fare con loro.
È il metodo attualmente più conosciuto, e possiamo schematizzarlo in questo modo:
Annuii per tutto il tempo mentre il Delfino parlava, con espressione chiaramente compiaciuta: era evidente che il professore li aveva preparati davvero bene, e che i concetti da lui spiegati nelle lezioni precedenti erano stati perfettamente assimilati dai ragazzi che, quindi, riuscivano a ricordare tutto a menadito anche a distanza di tempo.
Sono davvero colpito, signor St.James, una spiegazione davvero perfetta.
Può tornare al posto, e dieci punti a Delfinazzurro.
Il ragazzo gonfiò il petto con aria orgogliosa mentre tornava al posto, consapevole di aver fatto un ottima figura.
Lo seguii per tutto il percorso dalla lavagna al suo banco, facendogli un ultimo sorriso prima di tornare a guardare la classe.
E adesso vediamo… chi vuole venire a spiegare il secondo metodo, quello caldeo?
La mano di un Serpeverde si alzò nell’aria, sorprendendomi per qualche istante: non accadeva spesso che uno studente della Casata verde-argento volesse spontaneamente intervenire durante le mie lezioni, ma era inutile sottolineare quanto in quel momento fossi felice di sorridere alla studentessa che aveva alzato la mano, invitandola ad avvicinarsi alla lavagna per esporre la sua risposta.
Prego signorina Wilkinson, la scena è tutta sua.
La studentessa mi sorrise con sicurezza, evidentemente la materia le piaceva e per questo si sentiva sicura nell’esporla: mi feci da parte, incrociando le braccia al petto così da darle modo di parlare e muoversi in tutta libertà.
Il secondo metodo da prendere in considerazione per chi studia l’Aritmanzia, per quanto meno conosciuto del primo, è quello detto “caldeo”, così chiamato perché attribuito ad una popolazione, i Caldei appunto, di origine aramaica e che quindi utilizzavano l’alfabeto ebraico.
Il principio è il medesimo del metodo di Agrippa o Pitagora, quindi quello di associare ad ogni lettera un valore numerico, con le differenze che, in quello caldeo, i numeri vanno dall’1 all’8, e come lettere vengono utilizzate quelle dell’alfabeto ebraico.
Dovendo schematizzare, potremmo creare una tabella di questo tipo:
Ancora una volta mi ritrovai ad essere completamente soddisfatto della spiegazione data, che fece sorgere un sorriso di sincera e positiva sorpresa sulle mie labbra: mi sarebbe tanto piaciuto stringere la mano al vecchio professore, visto l’eccellente lavoro che aveva svolto prima di me coi suoi studenti.
Molto bene signorina Wilkinson, dieci punti a Serpeverde.
E dovevo ammettere che era un piacere poter premiare la classe con quei punti che sarebbero finiti direttamente nelle clessidre per la Coppa delle Case, perché significava che i concetti erano stati più che assimilati.
Dunque ragazzi, per quanto non ci resti molto tempo a disposizione, vorrei introdurvi ciò che andremo a studiare nelle prossime lezioni: come abbiamo detto l’Aritmanzia si fonda sullo studio dei numeri, ma come possiamo metterla in pratica se prima non conosciamo nel dettaglio ciascuno di essi? Perciò, nelle prossime lezioni, ciò che faremo è analizzare in modo approfondito i 9 numeri che compongono il metodo di Agrippa o Pitagora… e visto che ci rimane un po’ di tempo, direi di cominciare almeno con l’analisi del primo numero.
Andai alla lavagna e scrissi il numero 1 bello grande, invitando gli studenti a focalizzarsi su quel singolo segno così importante nell’Aritmanzia.
L’uno è il numero a cui viene riconosciuto un potere ed un potenziale enorme, poiché esso è il primo che viene usato per contare e, di conseguenza, se non esistesse il sistema numerico che usiamo ogni giorno sarebbe totalmente diverso.
Possiamo quindi dire che l’uno è una sorta di punto di partenza, di origine di tutto quello che esiste, ed è spesso collegato alla perfezione, all’assoluto e nelle religioni monoteiste all’unica, e quindi una, divinità.
In molte culture, da un punto di vista mistico, viene associato ad un qualcosa a cui l’uomo consapevole si aggrappa per ritornare all’Origine.
È un numero maschile, e viene anche definito come “motore primo”.
Parlai molto lentamente, così da permettere agli studenti di prendere tutti gli appunti che volevano poiché quelle nozioni che stavo dando loro erano nuove quasi per tutti: solo una persona mi sembrava già ben preparata sull’argomento, una certa Delfina di cui però, essendo considerata quasi da tutti la studentessa migliore della scuola, non mi stupii troppo.
Nell’alfabeto latino sono presenti diverse lettere che sono considerate, secondo il metodo di Agrippa o Pitagora, l’equivalente numerico di 1: la prima di queste è, com’è facilmente intuibile, la A.
Questa lettera è connessa alla fiducia che abbiamo in noi stessi per poter raggiungere i nostri obiettivi; si pensa inoltre, che le persone il cui nome inizia per A siano tipi svegli e audaci. Guardando al suo lato negativo, A può essere considerato troppo critico nei confronti degli sforzi degli altri.
Si ritiene inoltre che il suono prodotto da questa vocale abbia un significato ancestrale, che può essere richiamato nell’idea della calma e del buon sonno attraverso lo sbadiglio.
Ancora una volta mi fermai ed attesi circa un minuto e mezzo, per dare a tutti il tempo per scrivere e, qualora l’avessero voluto, farmi anche delle domande.
Quando fui sicuro che nessuno mi avrebbe fatto altre domande, feci un piccolo sorriso e proseguii nella mia spiegazione.
La seconda lettera considerata l’equivalente numerico di 1 è la J: questa rappresenta le nostre aspirazioni, ed è considerata intelligente, benevola e portatrice di verità.
Chi ha un nome che inizia per J è solitamente una persona che tende ad intestardirsi sulle cose in modo positivo, provando quindi il desiderio di non mollare mai, di insistere e resistere fino a che non riesce ad ottenere la cosa o l’opportunità più giuste per sé.
Nel suo senso negativo, la J può essere considerata come pigra e smarrita.
E questa volta furono i miei pensieri a spingermi al silenzio riflessivo dopo quelle parole, visto che mi venne spontaneo dopo quella spiegazione pensare a Julie: era vero, si era sempre dimostrata una persona testarda e decisa ad ottenere ciò che voleva… ma dubitavo le si potesse attribuire un qualsiasi senso positivo.
Scossi appena il capo e sospirai, tornando con lo sguardo sui miei studenti che attendevano il proseguo della mia spiegazione.
Sì, dunque… dicevamo.
L’ultima lettera strettamente connessa all’1 è la S, che rappresenta l’inizio; si pensa inoltre che questa lettera possieda un istinto di ricchezza ed abbondanza, ed abbia degli attribuiti attrattivi. Nella sua accezione negativa, S è ciò che agisce mediante l’impulso, senza riflettere, e può creare effetti sconvolgenti anche importanti nelle persone.
Conclusi, incrociando le braccia al petto con aria soddisfatta: ero contento di come si fosse svolta la lezione, poiché per quanto non avessimo inserito molti contenuti nuovi all’interno di essa, avevo avuto comunque la dimostrazione tangibile che quelli vecchi erano stati perfettamente assimilati; ed anche quello, in fondo, era mio compito.
Molto bene ragazzi, mi avete davvero sorpreso nel dimostrarvi così preparati.
Sfortunatamente questo non vi esimerà dal fare i compiti – ed un coro di “Noooo” si levò a quelle parole, coro che finsi di non sentire – che dovrete consegnare entro il 16 di Dicembre alle ore 23.59, non un minuto più tardi!
Valgono le stesse regole che uso per Trasfigurazione, il che significa che se provate a copiare parola per parola ciò che ho detto a lezione, il Troll è assicurato! Detto questo… - ed agitando la bacchetta feci comparire le domande da svolgere sulla lavagna che presero il posto delle precedenti – non mi resta che augurarvi buona giornata!
Sapevo che gli studenti sarebbero stati molto sorpresi, visto che il vecchio Professore aveva lasciato la cattedra da qualche giorno e nessuno si aspettava che fosse sostituito tanto presto: non che la cosa mi spaventasse, anzi, ero quasi ansioso di vedere le loro facce quando sarei entrato nell’aula di lezione.
Mi avvicinai quindi alla porta e feci un unico, piccolo sospiro, prima di posare la mano sulla maniglia e spingere l’uscio in avanti, così da palesarmi alla classe.
Buon pomeriggio, ragazzi.
Ma lei è…
Sì, signorina Jones, sono proprio il vostro insegnante di Trasfigurazione, da oggi supplente di Aritmanzia.
Spero che la cosa non vi dispiaccia troppo.
A me no di sicuro…
Finsi di non sentire il commento di Amelia Rydinfer, una Tassorosso che faceva parte, a quanto avevo sentito, del mio “fan club”: non dissi nulla, limitandomi a esibire un piccolo sorriso divertito; non mi dava fastidio che le ragazze passassero il loro tempo con quel genere di cose, come istituire un fan club in mio onore, purché questo non interferisse con la mia vita privata.
Mi avvicinai dunque alla scrivania e mi appoggiai col bacino ad essa, così da trovarmi di fronte alla classe alla quale sorrisi cordialmente.
Bene signori, pronti ad iniziare la lezione?
Allora, se non sbaglio col professor Blackwhood siete arrivati alla parte introduttiva dell’Aritmanzia… che ne dite di ripassare un po’ insieme?
Proposi, di modo che tutti gli studenti potessero rinfrescarsi la memoria con l’ultima lezione a cui avevano partecipato.
Vediamo… chi sa dirmi cos’è l’Aritmanzia?
Subito una mano si levò per aria, facendo spostare il mio sguardo sulla Corvonero che voleva rispondere e alla quale diedi la parola con un piccolo cenno della testa.
È una parte della Numerologia che si occupa di eseguire delle pratiche di Divinazione basata sullo studio dei numeri: nella fattispecie, ad ogni numero vengono associate delle lettere dell’alfabeto latino. Il suo nome, Aritmanzia, deriva dal greco “arithmós” che significa “numero”, e “mantéia”, che significa “divinazione”.
Molto bene signorina Starr, cinque punti a Corvonero.
Commentai io, con un gran sorriso soddisfatto per la risposta della studentessa che sorrise a sua volta, orgogliosa per aver portato dei punti alla propria Casata.
E adesso vediamo chi si ricorda quali metodi esistono nell’Aritmanzia… forza, stupitemi!
Attesi qualche istante, passando lo sguardo da uno studente all’altro con espressione fiduciosa sul viso, fino a che un Delfinazzurro alzò timidamente la mano.
Sì, signor St.James?
Ne… ne esistono due, professore.
Il metodo di Agrippa o di Pitagora e quello caldeo.
Esatto, signor St.James.
Vuole essere così gentile da esporre il primo metodo venendo qui alla lavagna, per favore?
Domandai con gentilezza al Delfino, che in tutta onestà si sarebbe anche potuto rifiutare di rispondere: per mia fortuna, il ragazzo sembrava ben contento di poter contribuire attivamente al ripasso, alzandosi così dal suo posto per avvicinarsi alla lavagna e, preso un gessetto, iniziare a scrivere e spiegare al tempo stesso.
Il Metodo di Agrippa o di Pitagora si basa sull’associazione dei numeri dall’1 al 9 con le lettere dell’alfabeto latino: poiché però Pitagora era greco e Agrippa è vissuto prima che fossero attuate le distinzioni di questo metodo tra le lettere I e J e le lettere U e V, possiamo capire che in realtà il nome dato a questo metodo è più che altro un tributo ai due esoteristi poiché non ha nulla a che fare con loro.
È il metodo attualmente più conosciuto, e possiamo schematizzarlo in questo modo:
Annuii per tutto il tempo mentre il Delfino parlava, con espressione chiaramente compiaciuta: era evidente che il professore li aveva preparati davvero bene, e che i concetti da lui spiegati nelle lezioni precedenti erano stati perfettamente assimilati dai ragazzi che, quindi, riuscivano a ricordare tutto a menadito anche a distanza di tempo.
Sono davvero colpito, signor St.James, una spiegazione davvero perfetta.
Può tornare al posto, e dieci punti a Delfinazzurro.
Il ragazzo gonfiò il petto con aria orgogliosa mentre tornava al posto, consapevole di aver fatto un ottima figura.
Lo seguii per tutto il percorso dalla lavagna al suo banco, facendogli un ultimo sorriso prima di tornare a guardare la classe.
E adesso vediamo… chi vuole venire a spiegare il secondo metodo, quello caldeo?
La mano di un Serpeverde si alzò nell’aria, sorprendendomi per qualche istante: non accadeva spesso che uno studente della Casata verde-argento volesse spontaneamente intervenire durante le mie lezioni, ma era inutile sottolineare quanto in quel momento fossi felice di sorridere alla studentessa che aveva alzato la mano, invitandola ad avvicinarsi alla lavagna per esporre la sua risposta.
Prego signorina Wilkinson, la scena è tutta sua.
La studentessa mi sorrise con sicurezza, evidentemente la materia le piaceva e per questo si sentiva sicura nell’esporla: mi feci da parte, incrociando le braccia al petto così da darle modo di parlare e muoversi in tutta libertà.
Il secondo metodo da prendere in considerazione per chi studia l’Aritmanzia, per quanto meno conosciuto del primo, è quello detto “caldeo”, così chiamato perché attribuito ad una popolazione, i Caldei appunto, di origine aramaica e che quindi utilizzavano l’alfabeto ebraico.
Il principio è il medesimo del metodo di Agrippa o Pitagora, quindi quello di associare ad ogni lettera un valore numerico, con le differenze che, in quello caldeo, i numeri vanno dall’1 all’8, e come lettere vengono utilizzate quelle dell’alfabeto ebraico.
Dovendo schematizzare, potremmo creare una tabella di questo tipo:
Ancora una volta mi ritrovai ad essere completamente soddisfatto della spiegazione data, che fece sorgere un sorriso di sincera e positiva sorpresa sulle mie labbra: mi sarebbe tanto piaciuto stringere la mano al vecchio professore, visto l’eccellente lavoro che aveva svolto prima di me coi suoi studenti.
Molto bene signorina Wilkinson, dieci punti a Serpeverde.
E dovevo ammettere che era un piacere poter premiare la classe con quei punti che sarebbero finiti direttamente nelle clessidre per la Coppa delle Case, perché significava che i concetti erano stati più che assimilati.
Dunque ragazzi, per quanto non ci resti molto tempo a disposizione, vorrei introdurvi ciò che andremo a studiare nelle prossime lezioni: come abbiamo detto l’Aritmanzia si fonda sullo studio dei numeri, ma come possiamo metterla in pratica se prima non conosciamo nel dettaglio ciascuno di essi? Perciò, nelle prossime lezioni, ciò che faremo è analizzare in modo approfondito i 9 numeri che compongono il metodo di Agrippa o Pitagora… e visto che ci rimane un po’ di tempo, direi di cominciare almeno con l’analisi del primo numero.
Andai alla lavagna e scrissi il numero 1 bello grande, invitando gli studenti a focalizzarsi su quel singolo segno così importante nell’Aritmanzia.
L’uno è il numero a cui viene riconosciuto un potere ed un potenziale enorme, poiché esso è il primo che viene usato per contare e, di conseguenza, se non esistesse il sistema numerico che usiamo ogni giorno sarebbe totalmente diverso.
Possiamo quindi dire che l’uno è una sorta di punto di partenza, di origine di tutto quello che esiste, ed è spesso collegato alla perfezione, all’assoluto e nelle religioni monoteiste all’unica, e quindi una, divinità.
In molte culture, da un punto di vista mistico, viene associato ad un qualcosa a cui l’uomo consapevole si aggrappa per ritornare all’Origine.
È un numero maschile, e viene anche definito come “motore primo”.
Parlai molto lentamente, così da permettere agli studenti di prendere tutti gli appunti che volevano poiché quelle nozioni che stavo dando loro erano nuove quasi per tutti: solo una persona mi sembrava già ben preparata sull’argomento, una certa Delfina di cui però, essendo considerata quasi da tutti la studentessa migliore della scuola, non mi stupii troppo.
Nell’alfabeto latino sono presenti diverse lettere che sono considerate, secondo il metodo di Agrippa o Pitagora, l’equivalente numerico di 1: la prima di queste è, com’è facilmente intuibile, la A.
Questa lettera è connessa alla fiducia che abbiamo in noi stessi per poter raggiungere i nostri obiettivi; si pensa inoltre, che le persone il cui nome inizia per A siano tipi svegli e audaci. Guardando al suo lato negativo, A può essere considerato troppo critico nei confronti degli sforzi degli altri.
Si ritiene inoltre che il suono prodotto da questa vocale abbia un significato ancestrale, che può essere richiamato nell’idea della calma e del buon sonno attraverso lo sbadiglio.
Ancora una volta mi fermai ed attesi circa un minuto e mezzo, per dare a tutti il tempo per scrivere e, qualora l’avessero voluto, farmi anche delle domande.
Quando fui sicuro che nessuno mi avrebbe fatto altre domande, feci un piccolo sorriso e proseguii nella mia spiegazione.
La seconda lettera considerata l’equivalente numerico di 1 è la J: questa rappresenta le nostre aspirazioni, ed è considerata intelligente, benevola e portatrice di verità.
Chi ha un nome che inizia per J è solitamente una persona che tende ad intestardirsi sulle cose in modo positivo, provando quindi il desiderio di non mollare mai, di insistere e resistere fino a che non riesce ad ottenere la cosa o l’opportunità più giuste per sé.
Nel suo senso negativo, la J può essere considerata come pigra e smarrita.
E questa volta furono i miei pensieri a spingermi al silenzio riflessivo dopo quelle parole, visto che mi venne spontaneo dopo quella spiegazione pensare a Julie: era vero, si era sempre dimostrata una persona testarda e decisa ad ottenere ciò che voleva… ma dubitavo le si potesse attribuire un qualsiasi senso positivo.
Scossi appena il capo e sospirai, tornando con lo sguardo sui miei studenti che attendevano il proseguo della mia spiegazione.
Sì, dunque… dicevamo.
L’ultima lettera strettamente connessa all’1 è la S, che rappresenta l’inizio; si pensa inoltre che questa lettera possieda un istinto di ricchezza ed abbondanza, ed abbia degli attribuiti attrattivi. Nella sua accezione negativa, S è ciò che agisce mediante l’impulso, senza riflettere, e può creare effetti sconvolgenti anche importanti nelle persone.
Conclusi, incrociando le braccia al petto con aria soddisfatta: ero contento di come si fosse svolta la lezione, poiché per quanto non avessimo inserito molti contenuti nuovi all’interno di essa, avevo avuto comunque la dimostrazione tangibile che quelli vecchi erano stati perfettamente assimilati; ed anche quello, in fondo, era mio compito.
Molto bene ragazzi, mi avete davvero sorpreso nel dimostrarvi così preparati.
Sfortunatamente questo non vi esimerà dal fare i compiti – ed un coro di “Noooo” si levò a quelle parole, coro che finsi di non sentire – che dovrete consegnare entro il 16 di Dicembre alle ore 23.59, non un minuto più tardi!
Valgono le stesse regole che uso per Trasfigurazione, il che significa che se provate a copiare parola per parola ciò che ho detto a lezione, il Troll è assicurato! Detto questo… - ed agitando la bacchetta feci comparire le domande da svolgere sulla lavagna che presero il posto delle precedenti – non mi resta che augurarvi buona giornata!
La risposta è fondamentalmente corretta, ma molto scarsa.
Si poteva ampliare un po' di più!
4
Stessa cosa della domanda precedente, le informazioni sono corrette ma sono davvero molto scarne.
La prossima volta cerca di ampliarla un po'!
4
Anche in questo caso, come nelle precedenti, le informazioni che hai elencato sono giuste e per questo prendi più della metà del punteggio... tuttavia devi cercare di ampliare il discorso, di renderlo più fluido, più pieno.
Ci vuole solo un po' di pratica, quindi datti da fare e vedrai che migliorerai sicuramente!
7
Mi dispiace non poter dare nemmeno un punto a questa tua domanda, ma è anche vero che avresti potuto chiedere ai tuoi compagni di Corvonero o ai tuoi Prefetti di aiutarti con questa domanda... insomma, esiste un topic di aiuto compiti in ogni Casata proprio per questo!
La prossima volta pensaci, e chiedi aiuto... vedrai che troverai persone pronte a darti una mano!
0
Sicuramente la migliore risposta di tutto il compito: non hai però mantenuto un Equilibrio tra la spiegazione e le informazioni del numero 6 e quelle del numero 9.
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
In generale un compito che presenta ampi margini di miglioramento, devi solo forse fare tutto con più calma e soprattutto chiedere aiuto alla tua Casata in caso di bisogno, ricordartelo!
4
punti 19 per Leonard
Risposta completa, hai fornito tutte le informazioni e le hai rielaborate in modo personale.
Brava!
7
Come per la risposta precedente hai fatto un buon lavoro, soprattutto perché hai spiegato con parole tue come richiesto tutte le informazioni date in classe.
7
Una buona risposta, forse un po' superficiale nel senso che hai toccato molti punti senza spiegarli in modo approfondito... la fretta di finire, forse? Bene comunque!
8
Anche in questo caso la risposta è buona, per quanto alcune informazioni riferite al ruolo dell'1 sono sviluppate in modo approfondito ed esauriente mentre altre vengono solo citate senza ulteriori spiegazioni.
Cerca di trovare un equilibrio e vedrai che prenderai il punteggio pieno!
8
Ottime le informazioni che hai trovato, hai presentato tutto in modo esaustivo e anche con un tocco di personalità che di sicuro non guasta.
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
Un compito davvero ben fatto, ti basta poco e vedrai che riuscirai a prendere il massimo!
6
punti 36 per Arianna
Risposta esaustiva e perfettamente rielaborata, bravissima!
7
Idem come sempre, sono colpito!
7
L'originalità è una dote che apprezzo sempre, soprattutto se si presenta in risposte che non la prevedono: hai presentato tutte le informazioni in modo nient'affatto banale, e hai reso interessante una risposta di cui in teoria conosco tutte le sfumature!
Ottimo!
10
Ma allora è proprio vero che sei la Regina delle ricerche!
Davvero un'ottima ricerca, e apprezzo come tu abbia spaziato da una mitologia all'altra collegando tutto in modo molto discorsivo.
10
Una sola domanda... ma dove le prendi certe informazioni??
Sono quasi esterrefatto, e non capita spesso!
Ottima presentazione, bello l'uso delle metafore per collegare ogni informazione a quella dopo creando quasi un racconto.
Naturalmente corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
Un compito perfetto, c'è poco da fare!
6
punti 40 per Alexis
Una buona risposta, hai presentato tutto in modo schematico ma comunque esaustivo e soprattutto con parole tue. Molto bene!
7
Anche in questo caso più che effettuare un discorso sei stata molto schematica nella risposta, ma di certo non posso penalizzarti per questo visto che hai spiegato tutto in modo molto preciso.
Bene così!
7
Una buona risposta, hai ripreso tutte le informazioni della lezione e le hai presentato in modo tuo, personale... peccato però tu non abbia cercato di ampliare la risposta aggiungendone altre.
8
Questa forse è la risposta meno brillante di tutto il compito, nel senso che sì, hai presentato comunque una ricerca conforme alla domanda posta, e che quindi ha ripreso eventi nella mitologia... però l'hai sviluppata in modo molto superficiale, veloce, quasi avessi paura di addentrarti nel discorso.
Osando di più sono sicuro che, la prossima volta, sarai perfetta!
7
Corretto il calcolo del nome secondo il metodo di Agrippa, peccato che ti sia dimenticata di trascrivere quello secondo il metodo caldeo nonostante poi tu abbia fatto la ricerca sul numero!
Una svista che ti penalizza davvero pochissimo comunque, tranquilla!
5
punti 34 per Melia
Buona la risposta, com'è che riesci a rendere spiritosa un semplice riassunto come questo?
7
Bravo anche in questo caso, hai fornito tutte le informazioni richieste rielaborandole a modo tuo.
Ottimo lavoro!
7
Buona risposta, quasi perfetta a parte qualche errorino di battitura che credo sia stato causato dalla foga della scrittura che comunque ti penalizza in modo davvero impercettibile.
Per il resto, la risposta è davvero ben eseguita, le informazioni riportate sono moltissime e ben esplicate, sono soddisfatto!
9
Una buona ricerca che spazia dalla mitologia greca a quella norrena: occhio però all'equilibrio tra le due parti della risposta, poiché la prima - quella sulla mitologia greca - è molto approfondita, mentre la seconda - sulla mitologia norrena - è molto velocizzata, superficiale quasi.
Mi raccomando, occhio a queste cose così potrò darti il punteggio pieno!
8
Al di là delle varie informazioni presentate perfettamente, in modo chiaro ed esaustivo, mi è piaciuto il modo in cui hai dato un tocco personale alla tua risposta... attenzione però a non esagerare o la prossima volta sarò costretto a penalizzarti, mh?
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
6
punti 37 per Vergil
Risposta corretta, hai presentato in modo molto esaustivo tutte le informazioni.
Bravo!
7
Anche in questo caso le informazioni riportate sono esaustive e spiegate in modo rielaborato e personale.
Molto molto bene!
7
Una risposta che posso tranquillamente definire completa: hai presentato in modo esaustivo sia il numero Uno in sé, sia le lettere che ad esso sono connesse.
Complimenti!
10
Davvero molto, molto bene.
Mi è piaciuta la ricerca che hai fatto, e mi è piaciuta soprattutto la sua prefazione, mi ha aiutato a compredere come tu sia arrivato alla risposta nel suo complesso.
Ottimo lavoro!
10
Mi è piaciuta molto questa risposta, sai essere personale quando svolgi i compiti e riesci anche a farmi sorridere coi commenti che sono strettamente collegati al tuo PG.
Davvero un ottimo compito, perfetto direi, e tranquillo che non lo dirò in giro, promesso!
6
punti 40 per Jorge
Una buona risposta, formulata in modo rielaborato e contente tutte le informazioni richieste.
Brava!
7
Una buona risposta anche se forse troppo striminzita... avresti potuto ampliarla un po' di più, ma hai fatto comunque un buon lavoro!
5
La risposta è giusta, nel senso che hai risposto correttamente alla domanda che ti ho posto... ma anche in questo caso, sei stata davvero molto superficiale, hai approfondito poco ogni lettera presentata, come se volessi toglierti in fretta il pensiero.
E' un peccato, so che potresti fare di più!
6
Una risposta corretta, come quella sopra, ma davvero molto molto corta.
Forse impegnandoti avresti potuto trovare altri spunti, magari chiedendo aiuto anche ai tuoi compagni di Casata... ma è un buon punto di partenza, credimi!
5
Questa è un'ottima risposta invece, sei stata precisa ed esaustiva nel presentare i due numeri, molto bene!
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
Hai ampi margini di miglioramento e non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo compito!
6
punti 29 per Brianna
Risposta quasi totalmente copiata da Wikipedia.
E' un peccato.
1
Risposta totalmente copiata da Wikipedia.
Mi dispiace, ma non posso darti nemmeno un punto.
0
Una risposta essenzialmente corretta, ma molto molto striminzita.
E' un peccato, perché ampliandola avresti potuto ottenere molto di più!
5
Come per la risposta precedente, l'informazione inserita è giusta, ma è davvero troppo superficiale, presentata quasi per riuscire a scrivere qualcosa.
4
Risposta, come le precedenti, troppo troppo corta: non c'è approfondimento e questo è un vero peccato perché, prendendoti del tempo per rispondere ed approfondire, avresti potuto ottenere molto di più.
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
3
punti 13 per Maximilian
Una buona risposta, sintetica certo ma comunque contenente tutte le informazioni richieste.
7
Risposta corretta come quella sopra, peccato però che sia un po' striminzita, e si sarebbe potuta approfondire di più.
Bene comunque!
5
Risposta corretta, forse come quella sopra avresti potuto dilungarti di più ma sicuramente hai riportato le giuste informazioni quindi puoi esserne soddisfatta!
7
E' vero che la risposta è molto corta, ma mi hai presentato un mito così originale che voglio premiarti per questo: ciò dimostra che, impegnandosi, i risultati si ottengono.
Bravissima!
10
Intanto complimenti per il secondo nome che è molto bello; poi, molto buone le informazioni sui due numeri, mi è piaciuto il tuo presentarli sia nella loro accezione negativa che in quella positiva.
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
6
punti 35 per Elisabeth
Buona risposta e giuste le informazioni, forse leggermente troppo sintetica ma è anche il tuo primo compito se non sbaglio, quindi puoi essere orgogliosa di te!
6
Inutile ripetermi quindi diciamo che vale lo stesso discorso della domanda precedente!
6
Una buona ricerca, anche in questo caso forse la si poteva ampliare di più ma sicuramente i contenuti ci sono e sono buoni, quindi bene!
7
Mi è piaciuta l'idea della mitologia ebraica perché sicuramente è originale e per questo ho deciso di premiarti con la metà del punteggio anche se in effetti la risposta conta quattro righe di numero e risulta quindi davvero striminzita.
Un consiglio? Per domande come questa, che magari ti sembrano più difficoltose, affidati al topic presente nella tua sala comune chiamato "Aiuto Compiti OFF" e chiedi al/i tuo/i Caposcuola/Prefetti di darti una mano... vedrai che grazie a loro migliorerai molto!
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Anche in questo caso la risposta è molto poco approfondita, quindi purtroppo non posso darti di più!
Corretto il calcolo del nome secondo i due metodi.
In ogni caso, per essere il tuo primo compito sei andata piuttosto bene, ricordati che puoi sempre migliorare... basta un po' di pratica, pazienza e tanta buona volontà!
Ti aspetto alla prossima lezione!
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punti 27 per Crystal