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Le giocate che si vogliono effettuare alle Serre che NON coinvolgono la prof.ssa Vilvarin devono essere concordate direttamente con questa o attraverso gli Admin poiché la PG vi è quasi sempre all'interno ed è necessario che sia lei a dare un orario in cui non sarebbe presente
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da Yamato » 29/11/2012, 23:53
[tahoma]A volte l'Equilibrio sceglie i propri rappresentanti per ragioni che noi non comprendiamo, è vero, ma è nostro dovere fare sì che si mantenga sempre forte e stabile. La nuova Sempreverde forse non capisce quanto ciò sia importante, ed è nostro compito aiutarla in questo difficile cammino di comprensione.
Aiutarla, loro dovevano aiutare una persona adulta e vaccinata, ben conscia dell'importanza di quell'incarico, a dire di si ad un posto di così alto rilievo nel campo della Gilda magica definitiva "la Prima". Più proseguiva ad ascoltare le parole dell'Oceano e più si chiedeva se fosse davvero lui necessario ed importante per quella operazione. Secondo il suo giudizio avrebbero dovuto attaccarla al muro e convincerla con le maniere forti, visto che il tempo stringeva ogni secondo di più, ma se l'altro Capo era davvero così intenzionato a pregare ed esortare la docente di Hogwarts ad accettare i suoi incarichi, allora la cosa migliore era che se ne andasse e proseguisse i suoi intenti, altrimenti sarebbe risultato solo di intralcio. Furono però le successive informazioni dategli da Eibhlin a farlo desistere dall'andarsene subito.
Lindë Vilvarin è il suo nome. Un'eccellente Erbologa a quanto ho scoperto, ma temo che... qualcuno abbia agito contro il Conflux prima ancora ch'ella potesse prenderne attivamente parte. Non ricorda nulla del periodo in cui ha fatto parte della Gilda Terran, delle persone che ha conosciuto e dell'importanza ch'essa ha avuto per lei, per la sua formazione. Temo che la cosa più difficile sarà proprio aiutarla ad abbracciare quel passato che ora non ricorda in funzione di una promessa fatta tempo addietro.
Ora si spiegano molte cose. Mh, vorrà dire che il Fuoco le darà una possibilità prima di scatenare le sue folgori.
Questa sua risposta voleva significare che stando in quella maniera le cose, forse poteva accettare che ella avesse rifiutato in un primo momento di abbracciare la fede dei Terran e per di più divenirne il Capo. La distanza dalle serre andava via via restringendosi fino a quando i due non si trovarono a pochissimi metri da esse. Oceano sfoderò la sua lama, la quale luminescenza non diede poco fastidio a Yamato, che si limitò a fissarla mentre effettuava le proprie preghiere in richiamo alla possibile Sempreverde di sicuro all'interno di quella zona, viste le vibrazioni che poteva percepire nell'aria, quel vento che seppur debole sferzava alimentando l'energia delle sue fiamme. Due elementi affini, almeno quei due, e dovette ringraziare quel piccolo sollievo visto che abituarsi in pochi minuti a quella forte energia acquatica scaturita dal corpo dell'altro Capo non era affatto cosa da poco. Senza pensarci ulteriormente, il Sole estrasse dal fodero deposto dietro la schiena e sotto il giaccone la propria daga, Rayearth, con quel suo intenso e forte colore rosso acceso, piantandola al terreno e mettendosi lui stesso in ginocchio concentrandosi per evocare le fiamme interiori e spingerle a richiamare i tralci, le radure e le foglie alberganti nello spirito della signorina Vilvarin.
Terran Verdigris, Colei che è stata scelta dal Conflux per proteggerlo e preservarlo, è l'Acuan Diluvium, signora dell'Acqua e del Ghiaccio a chiederVi di comunicare con lei. Vi prego, mostrate la Vostra presenza al Capo Acuan, permettetele di conoscerVi e di agire insieme per il bene dell'Equilibrio.
Terran Verdigris, Colei che è stata scelta dal Conflux per proteggerlo e preservarlo, è l'Ignis Elios, padrone del Fuoco e del Tuono ad imporVi udienza. Abbiate onore e coraggio a palesare la Vostra presenza al Capo Ignis, permettetegli di conoscerVi e di agire insieme per il bene dell'Equilibrio.[/tahoma]
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da Lindë » 30/11/2012, 16:20
[Martedì - ore 13.01]
Era dal colloquio con la Gilda Terran che non si sentiva a posto. Curava le sue piante nel modo migliore, come sempre. Parlava loro, come sempre. Metteva il loro benessere al primo posto, come sempre. Eppure sembrava che la Natura ce l'avesse con lei. Che i suoi tesori più preziosi fossero arrabbiati per qualcosa che lei non comprendeva. O forse che non voleva comprendere. Lindë era quasi sicura che c'entrasse il suo rifiuto di divenire la nuova Terran Verdigris. Le faceva male pensare che la Terra fosse adirata con lei per questo. Non avrebbe potuto cambiare idea. Era la persona meno adatta per guidare un gruppo di persone. Era la persona meno adatta per prendere decisioni da cui dipendesse il destino degli altri. Era la persona meno adatta per abbracciare una carica che per lei, ora, non significava nulla. Eppure non poteva fare a meno di sentirsi in colpa. Le sue piante, i suoi fiori, sembravano delusi da lei. E non sapeva come rimediare.
Ferirvi è l'ultima cosa che vorrei.
Mormorò l'Erbologa, chiusa come sempre nella sua Serra. Typhon Seal era a pranzo, e poi avrebbe avuto lezione. Sarebbe arrivato più tardi, per continuare la creazione della tisana rilassante da Lindë commissionatagli il giorno stesso del suo rifiuto ai Terran. Era giunto il momento per il ragazzo di mettersi alla prova davvero. Lei avrebbe fatto in modo che accadesse. Aveva fiducia in lui, anche se mai gliel'avrebbe detto così esplicitamente. Era sicura che sarebbe potuto diventare un Erbologo fuori dal comune, se l'avesse voluto. La scelta non spettava a lei. E mentre rifletteva su questo, ecco una voce rimbombare davanti a lei. Dietro di lei. Interno a lei. ... dentro di lei.
Terran Verdigris, Colei che è stata scelta dal Conflux per proteggerlo e preservarlo, è l'Acuan Diluvium, signora dell'Acqua e del Ghiaccio a chiederVi di comunicare con lei. Vi prego, mostrate la Vostra presenza al Capo Acuan, permettetele di conoscerVi e di agire insieme per il bene dell'Equilibrio.
E dopo di essa, che prese così alla provvista Lindë da farle cedere le gambe, un'altra voce rimbombò nel suo animo. Maschile questa volta, una forza così dirompente che la fece cadere in ginocchio.
Terran Verdigris, Colei che è stata scelta dal Conflux per proteggerlo e preservarlo, è l'Ignis Elios, padrone del Fuoco e del Tuono ad imporVi udienza. Abbiate onore e coraggio a palesare la Vostra presenza al Capo Ignis, permettetegli di conoscerVi e di agire insieme per il bene dell'Equilibrio.
Si ritrovò senza fiato, a terra. Si portò una mano al cuore, e l'altra tra i capelli per scostarli dal viso. Quelle forze che aveva sentito dentro di lei... le percepiva ancora, mischiarsi in modo alquanto assurdo. L'Acqua, da una parte, calma ed avvolgente. Il Fuoco, dall'altra, impetuoso e fiammeggiante. Ed in mezzo, lei. La Terra dentro di sé. La percepiva ora, per la prima volta. Un cuore pulsante all'interno dell'organo principale. Un soffio di Vento e sinonimo di vita in ogni fibra del suo essere. Le piante, ora, sembravano parlarle. Sembravano chiederle di ascoltare ciò che loro, fuori dalla Serra, avevano da dire. Era l'Equilibrio a chiamarla. E Lindë non poteva esimersi dal rispondere. Lentamente, tremante, si avvicinò alla porta della Serra. Posò la mano sulla maniglia. L'abbassò. Il Sole le accarezzò il viso, scaldò le sue membra. Mosse qualche passo verso l'esterno. Di fronte a lei, un uomo ed una donna sembravano aspettarla.
... rispondo al vostro appello.
Mormorò Lindë dopo qualche istante di silenzio. Non seppe nemmeno lei perché. Come se quelle parole fossero uscite autonomamente dalle sue labbra senza passare dal cervello prima. Quel cuore pulsante batteva più forte ora. La Terra dentro di sé fremeva. Il Vento sferzava impetuoso. Il Conflux era ora riunito.
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da Eibhlin » 30/11/2012, 17:42
Ora si spiegano molte cose. Mh, vorrà dire che il Fuoco le darà una possibilità prima di scatenare le sue folgori.
Non commentò le parole di lui, Eibhlin, perché sapeva bene che da un Ignis non si sarebbe potuta aspettare altro: era l'Acqua quella placida, calma e pacata che sapeva mostrare la sua forza solo all'occorrenza... mentre il Fuoco ardeva fin da subito, istintivo ed impulsivo a volte, spesso anzi, anche quando non serviva. Per questo l'andare entrambi a conoscere la nuova Sempreverde era stata la scelta più giusta: c'era bisogno della presenza dei due Elementi per mantenere vivo quell'Equilibrio che solo la presenza della Terran Verdigris avrebbe potuto rendere perfetto. L'Acuan Diluvium fu la prima a richiamare l'attenzione di Lindë, utilizzando la propria Daga, Ceres, come prolungamento del proprio Elemento verso il terreno, così da richiamare la Terra che albergava nell'animo della donna; subito dopo di lei, anche Yamato fece lo stesso, e la presenza della Rayearth, la spada del Fuoco, mise a dura prova l'autocontrollo dell'Oceano che strinse più saldamente le dita intorno alla propria Daga per alimentare la sua volontà di non reagire alla presenza dell'Elemento ostile.
Terran Verdigris, Colei che è stata scelta dal Conflux per proteggerlo e preservarlo, è l'Ignis Elios, padrone del Fuoco e del Tuono ad imporVi udienza. Abbiate onore e coraggio a palesare la Vostra presenza al Capo Ignis, permettetegli di conoscerVi e di agire insieme per il bene dell'Equilibrio.
Una richiesta, un ordine, per alcuni punti uguale a quello di Eibhlin e per altri invece molto diverso: d'altronde, con due Elementi così diversi dentro di loro, non si poteva pretendere che parlassero allo stesso modo; entrambe le Daghe erano ora sul terreno, facevano pulsare la Terra esterna e, si sperava, dentro la Sempreverde che non si sarebbe potuta sottrarre dal sentire quel richiamo. Vi avrebbe risposto? L'Oceano pregò Ceres che ciò avvenisse, e quando la porta della Serra si aprì, rivelando la presenza della donna, lo sguardo di Eibhlin s'illuminò appena di gioia: la Terra aveva accettato quell'incontro.
... rispondo al vostro appello.
E l'Acqua abbraccia la Vostra risposta.
Rispose subito la giovane donna, spostando la Daga dal terreno per riporla nel fodero nascosto all'interno del vestito leggero che indossava: come poco prima, il suo saluto per la neo Terran Verdigris fu una riverenza e il movimento della mano destra all'altezza del cuore a mimare un'onda.
L'Acuan Diluvium, portavoce suprema della Gilda Acuan, saluta la nuova Sempreverde. Spero ci concederete l'onore di parlarVi, Terran Verdigris. Conflux è in pericolo e Voi avete la facoltà di proteggerlo. Vi chiedo solo di ascoltare ciò che abbiamo da dirVi.
Aggiunse Eibhlin, non spingendosi troppo nei particolari poiché primo, era giusto che anche Yamato esprimesse il suo pensiero e si presentasse a lei nel modo corretto, e secondo, non era prudente secondo l'Oceano mettersi a discutere di questioni così delicate in quel luogo, totalmente all'aperto. Attese quindi, rimettendosi in posizione eretta, che anche il Sole parlasse e che la Sempreverde permettesse ad entrambi di ripararsi in un luogo più chiuso e discreto, sicuramente più adatto e consono alla situazione.
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da Yamato » 02/12/2012, 18:02
[tahoma]Lasciò che il potere e l'energia della sua daga Rayearth si impossessasse di lui e di quella porzione di terra, risvegliando il suo lato più selvaggio e costringendola a richiamare a gran voce la presenza della possibile Terran Verdigris al di lui cospetto. Dovette poi quasi subito rinfoderare l'arma per evitare che essa entrasse in risonanza conflittuale con quella dell'Oceano, posandola dietro la propria schiena, silenziosamente, volendo attendere qualora la persona che erano andati ad incontrare lì si fosse fatta viva per rispondere a quel richiamo naturale proveniente da due grandi forze potenti come quelle del fuoco e dell'acqua nel loro istinto più puro. Incrociò le braccia al petto, respirando con calcolata lentezza per controllare il fuoco che si stava spandendo in lui, come anche i fulmini che poteva quasi percepire nell'anima rombare imbestialiti per tutto quel tempo di attesa. Lui non era fatto per attendere, lui era fatto per agire, la sua anima era fatta per agire e i momenti di meditazione servivano esclusivamente per controllare e convogliare tutto il potere distruttivo del suo essere in un'unica aura immensa e pericolosa. Per sua fortuna però, non dovette attendere troppo, difatti circa un paio di minuti dopo, una donna dall'aspetto molto giovane e fascinoso si presentò alla porta delle serre, concedendo il proprio sguardo sia su di lui che su Eibhlin, parlando e rivolgendosi a loro con tono di assoluta tranquillità, degna del più neutrale dei tre Capi.
... rispondo al vostro appello.
E l'Acqua abbraccia la Vostra risposta.
Le Fiamme si placano momentaneamente.
Lo sguardo dell'uomo era penetrante tanto quanto potevano essere le spire del fuoco all'interno di un legno cavo. Non lasciava spazio a sorrisi, per il momento, concentrandosi non solo sulla solennità della casistica attuale, ma anche sul fatto che di fronte a loro vi era una ragazza dall'aspetto giovanile che poco tempo prima aveva osato rifiutare il proprio posto come Capo Gilda Terran. La rabbia di Yamato saliva esponenzialmente nel momento stesso in cui ricordava quanto aveva dovuto attendere lui prima di ricevere un simile titolo, lavorando ed allenandosi duramente per sette anni, fin dai suoi 23, e mai e poi mai avrebbe pensato che una ragazza che rappresentava più o meno quella età potesse essere mai presa in considerazione come già pronta a ricoprire un ruolo simile. Cristopher Pryce era un uomo saggio, intelligente e molto capace, e di sicuro il Sole gli dava il beneficio del dubbio, per quanto di suo non fosse certo sulla giustizia di quella scelta così importante.
L'Acuan Diluvium, portavoce suprema della Gilda Acuan, saluta la nuova Sempreverde. Spero ci concederete l'onore di parlarVi, Terran Verdigris. Conflux è in pericolo e Voi avete la facoltà di proteggerlo. Vi chiedo solo di ascoltare ciò che abbiamo da dirVi.
Chiedo scusa, Diluvium, ma a tutti gli effetti lei al momento non è la nuova Sempreverde.
Disse inizialmente, lanciando uno sguardo veloce, intenso e di intesa nei confronti della Regina delle maree, per poi tornare a posare attenzione sulla ragazza insegnante di Erbologia della scuola, per poter proseguire con il suo discorso. Purtroppo Yamato era un uomo molto diretto e preciso nell'esporre i propri pensieri. Sperò davvero che la ragazza islandese non facesse altro che chiudere in un cassetto questa nuova informazione sul carattere del Sole, senza rimanere infastidita o colpita negativamente dal suo parlare.
Abbiamo avuto notizia del suo rifiuto a prendere le redini della Gilda Prima, i Terran. Come detto dalla mia controparte naturale però, l'Equilibrio del mondo è in pericolo e quindi perdere la possibilità di avere come guida per una Gilda la persona teoricamente più adatta a svolgere quel compito è l'ultima cosa da prendere in considerazione. L'Acuan Diluvium vuole poter conferire con lei, io desidero solo sapere le motivazione del suo rifiuto.
Era chiaro che i due Capi avessero un approccio totalmente diverso nei confronti di Lindë, la prima di certo molto più calma, tranquilla, volta a non voler spaventare la ragazza presente, mentre il secondo pur controllando il proprio fuoco, emetteva con chiarezza assoluta tutta la situazione palesando perfettamente il suo minore rispetto verso la docente di Hogwarts, a differenza di quello che poteva mantenere con l'Oceano, questo perché a tutti gli effetti lei non era ancora divenuta un Capo e stando così i fatti, un "lei" anziché il "voi" andava più che bene. Tuttavia nel suo tono non c'era disprezzo, o antipatia, nessun elemento che potesse far pensare a dei sentimenti negativi. Semplicemente Yamato lasciava parlare il suo fuoco interiore, faceva prender voce alla sua anima più pura, l'unica che si potesse ritenere utile e giusta per comunicare con una persona ancora benedetta dalla Madre Terra. Gli occhi dell'uomo erano fermi, seri ma molto caldi, appena appena lucidi, mentre il sole splendeva sopra di loro e riscaldava tutto il circondario. Non molto lontano, qualche studente stava iniziando a prendersi la sua meritata ora d'aria post lezioni mattutine.
La cosa sicura è che non si può dire che la Terra e l'Acqua non curino bene l'aspetto di chi le deve rappresentare...[/tahoma]
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Yamato
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da Lindë » 02/12/2012, 21:34
Due figure, di fronte a lei. Un uomo e una donna. Lui più vecchio, almeno a prima vista. Non anziano, ma sicuramente meno giovane dell'altra. E anche di se stessa, probabilmente. Due Daghe, una blu ed una rossa, vennero riposte nei loro foderi. Forse era stata chiamata da loro proprio con quelle. Lindë si portò le braccia all'altezza del petto, incrociandole. Li fissò entrambi, chiedendosi se fossero davvero loro. Il Capo della Gilda Acuan e quello della Gilda Ignis. Avrebbero dovuto esistere solo una Gilda, secondo quanto le aveva detto Irvyne. I Terran. Era tutto sbagliato. Le leggende si erano perse nel corso dei millenni. Non abbracciavano totalmente la verità delle cose: non una, bensì tre. Tre Gilde a sostenere l'Equilibrio. Tre Capi a proteggerle e guidarle. Due di loro le si trovavano davanti. La terza sarebbe dovuta essere lei.
E l'Acqua abbraccia la Vostra risposta.
Le Fiamme si placano momentaneamente.
Lindë passò lo sguardo dalla donna all'uomo, annuendo lentamente. La prima si era inchinata di fronte a lei. Il secondo no. Era evidente che fossero due persone del tutto diverse. E che vedessero lei in modo del tutto diverso.
L'Acuan Diluvium, portavoce suprema della Gilda Acuan, saluta la nuova Sempreverde. Spero ci concederete l'onore di parlarVi, Terran Verdigris. Conflux è in pericolo e Voi avete la facoltà di proteggerlo. Vi chiedo solo di ascoltare ciò che abbiamo da dirVi.
Chiedo scusa, Diluvium, ma a tutti gli effetti lei al momento non è la nuova Sempreverde.
No, infatti. Lei non lo era. Aveva deciso di non esserlo. L'aveva detto chiaramente ai Terran. Forse non era bastato.
Abbiamo avuto notizia del suo rifiuto a prendere le redini della Gilda Prima, i Terran. Come detto dalla mia controparte naturale però, l'Equilibrio del mondo è in pericolo e quindi perdere la possibilità di avere come guida per una Gilda la persona teoricamente più adatta a svolgere quel compito è l'ultima cosa da prendere in considerazione. L'Acuan Diluvium vuole poter conferire con lei, io desidero solo sapere le motivazione del suo rifiuto.
Non sono adatta.
Tre parole. Bastavano, per Lindë, a riassumere il suo pensiero. Scosse il capo, gli occhi posati su Yamato. Parlava con lui, intanto. Era stato diretto con lei. L'Erbologa avrebbe fatto altrettanto.
So di averne fatto parte.
Lo sapeva perché i Terran gliel'avevano detto. E poi aveva l'anello a testimoniarlo.
Ma non sono più quella persona. Non condivido i loro ideali, non li conosco nemmeno. I Terran hanno bisogno di una guida capace, che li comprenda, che sappia proteggerli. Io non ne sono in grado.
Spostò lo sguardo su Eibhlin, fissandola un secondo sugli occhi chiari.
Mi dispiace deluderVi. Troveranno sicuramente qualcuno di più adatto per questo compito. Non avreste dovuto scomodarVi per me.
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da Eibhlin » 03/12/2012, 0:07
Chiedo scusa, Diluvium, ma a tutti gli effetti lei al momento non è la nuova Sempreverde.
Non replicò nulla a quelle parole, poiché sapeva che erano l'espressione della verità: fino a che Lindë non avesse deciso di accettare la carica di Terran Verdigris, di Capo della Gilda Terran dunque, la donna di fronte a loro non era altro che un'Erbologa ed una brillante docente di Hogwarts... nulla di più. Tuttavia, Eibhlin sperava in cuor suo che la professoressa potesse cambiare idea, poiché Conflux esigeva la presenza della donna, la richiamava a sé per poter essere protetto, preservato; non avrebbe comunque tentato di denigrare in qualche modo le parole di Yamato, poiché erano reali e come tale meritevoli di tutto il rispetto. Volse il viso in sua direzione ed abbassò il capo in un gesto di accettazione silenziosa del suo commento, lasciando poi che il Sole continuasse a parlare in direzione della Vilvarin.
Abbiamo avuto notizia del suo rifiuto a prendere le redini della Gilda Prima, i Terran. Come detto dalla mia controparte naturale però, l'Equilibrio del mondo è in pericolo e quindi perdere la possibilità di avere come guida per una Gilda la persona teoricamente più adatta a svolgere quel compito è l'ultima cosa da prendere in considerazione. L'Acuan Diluvium vuole poter conferire con lei, io desidero solo sapere le motivazione del suo rifiuto.
Non sono adatta.
L'Ignis Elios non fece nemmeno in tempo a pronunciare l'ultima sillaba, che subito Lindë rispose alle sue parole: non sembrava temere di esprimere le sue considerazioni, in modo pacato ma fermo. Come la Terra che animava il suo animo, d'altronde. Lo percepiva, Eibhlin, quell'Elemento dentro la docente della scuola, e sperava tanto che fosse proprio quella Terra a permetterle di cambiare idea, di comprendere quanto l'Equilibrio avesse bisogno di lei.
So di averne fatto parte. Ma non sono più quella persona. Non condivido i loro ideali, non li conosco nemmeno. I Terran hanno bisogno di una guida capace, che li comprenda, che sappia proteggerli. Io non ne sono in grado.
Era d'accordo sul fatto che la Gilda avesse bisogno di una Guida, di una persona saggia che prendesse le decisioni migliori per tutti i suoi membri; era per questo che il Capo di essa non veniva mai scelto con leggerezza, che la sua nomina era una decisione ponderata, frutto di un'intensa e lunga riflessione. Non disse nulla per quanto riguardava il resto, benché non fosse affatto d'accordo con quanto detto dalla donna: quando gli occhi di lei si posarono sul suo viso, Eibhlin li sostenne con la placida calma dell'Acqua che lambiva dolcemente il suo animo.
Mi dispiace deluderVi. Troveranno sicuramente qualcuno di più adatto per questo compito. Non avreste dovuto scomodarVi per me.
Io non credo sia vero, Sempreverde.
No, si ostinava a chiamarla in quel modo perché se Pryce l'aveva scelta, allora non ci sarebbe stato nessun altro più degno di lei per prenderne il posto.
Forse non ricordate un dato periodo della Vostra vita, ma Voi siete ancora quella persona. Dentro di Voi risiede la Terra, so che potete sentirla perché anche noi la percepiamo.
Aggiunse, indicando se stessa ma anche il Sole accanto a sé con un rispettoso cenno del capo.
Non rinunciate a questa parte di Voi che con così tanta forza Vi anima, non permettete alle ombre di oscurare qualcosa in cui avete così fermamente creduto; nessuno Vi chiede di tornare ad essere quella di un tempo, non fino a che non Vi sentirete pronta per farlo. Ma sono certa che dentro di Voi lo sentite, il richiamo del Vostro Elemento che Vi prega di ascoltarlo, di essere colei che con noi preserverà il Conflux. Non voltate le spalle a ciò che risiede in Voi, più forte di qualsiasi altro sentimento potrete mai provare in tutta la Vostra vita.
Un appello sentito, quello di Eibhlin, deciso come l'Acqua che si abbatte sulla Terra quando piove, o che sconfigge il Fuoco durante un incendio: era quella la sua caratteristica, a dispetto di ciò che il Sole al proprio fianco avrebbe potuto pensare; non erano i soli dunque, gli Ignis, a saper essere accalorati quando serviva, con tutto che l'animo dell'Oceano era avvolto dall'Acqua e dal Ghiaccio. Aveva parlato senza seguire i dettami dell'etichetta, ma lasciando che fosse l'istinto ed il suo Elemento primario a guidarla pur mantenendo la pacatezza e l'educazione che la contraddistinguevano: non pretendeva che Lindë l'ascoltasse... ma che perlomeno lo facesse con la Terra dentro di lei che aspettava solo di poterla guidare come il destino aveva voluto fin dalla sua nascita.
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da Yamato » 11/12/2012, 0:05
[tahoma]Non sopportava di essere lì per il voler spingere qualcuno a seguire il proprio destino ed ancor meno si sarebbe trovato d'accordo con l'ascoltare delle simili assurdità, quelle esposte dalla docente di Hogwarts riguardo la sua inettezza al prendere il posto come Terran Verdigris. Dura la sua vita, duri i suoi insegnamenti, duro il suo modo di essere e pensare, supportati tutti quanti da un fuoco incandescente che scaldava la sua anima come se fose un rogo per le streghe del 1300, quindi sempre acceso e sempre letale. La ragazza al suo fianco, o forse sarebbe stato meglio dire donna, aveva un approccio ben diverso dal suo, essendo lei governatrice delle acque che placide tentavano di sovrastare tutto con delicatezza pur affermando il loro immenso potere soffocante. Ecco, soffocare, era quello il termine, Eibhlin voleva soffocare con le proprie parole le paure e i timori della ragazza avanti a loro, colei che con un tono sottile, apparentemente calmo quale era il suo elemento, si era appena rifiutata categoricamente di voler sentire ragioni.
Mi dispiace deluderVi. Troveranno sicuramente qualcuno di più adatto per questo compito. Non avreste dovuto scomodarVi per me.
Io non credo sia vero, Sempreverde. Forse non ricordate un dato periodo della Vostra vita, ma Voi siete ancora quella persona. Dentro di Voi risiede la Terra, so che potete sentirla perché anche noi la percepiamo. Non rinunciate a questa parte di Voi che con così tanta forza Vi anima, non permettete alle ombre di oscurare qualcosa in cui avete così fermamente creduto; nessuno Vi chiede di tornare ad essere quella di un tempo, non fino a che non Vi sentirete pronta per farlo. Ma sono certa che dentro di Voi lo sentite, il richiamo del Vostro Elemento che Vi prega di ascoltarlo, di essere colei che con noi preserverà il Conflux. Non voltate le spalle a ciò che risiede in Voi, più forte di qualsiasi altro sentimento potrete mai provare in tutta la Vostra vita.
Se non altro quello sul quale dava ragione a Lindë era che si stavano decisamente scomodando per lei. Osservava la ragazza negli occhi con molta attenzione, pur risultando un tipo di poca pazienza e grande menefreghismo apparente. In realtà se era lì era sopratutto perché il Conflux gli stava a cuore e con esso anche il rapporto generico tra dei Capi come loro. La Vilvarin avrebbe potuto ingannare tutti, chiunque, ma non loro due, e se la reggente dell'Acqua aveva mostrato questa realtà con delle parole tranquille e quanto mai placide come le onde che comandava, Yamato Kusanagi trovò che la giusta via da seguire ora era parlare seguendo il proprio istinto e il proprio elemento, forse per dare due versioni differenti nel tono ma uguali nella sostanza alla donna, la quale percependo l'attacco dei due grandi elementi opposti, avrebbe dovuto accettare l'aiuto della Terra per poter di nuovo parlare con loro.
Con tutto il dovuto rispetto, signorina, ma la smetta di rinnegare ciò che è. Osservando cosa c'è intorno a lei deduco che le piante sono la sua passione, il suo punto di riferimento, la sue muse. Sa bene che dentro di lei scorre la stessa energia che scorre in loro e farebbe un affronto a non comprendere che, esattamente come l'alloro, o il tulipano, o la bocca di leone che possiedono proprietà curative, anche lei ha qualcosa che possiede solamente lei. Dubito che uno dei tre fiori citati si rifiuterebbe di curarla, se lei glielo chiedesse, allora perché lei si rifiuta di rappresentare loro, loro che sono stati i primi a volere LEI a difenderli? Questa è la massima posizione di difesa verso la natura, verso le foglie, verso la terra ed il vento. Io sono il Fuoco, la mia controparte l'Acqua, mentre lei... La Terra.
Inspirò molta aria in quel frangente, quasi che dalle narici uscisse fuori letteralmente del fuoco, come un drago o una salamadra antica. Leccò le labbra, per idratarle appena dopo quel monologo veloce, spontaneo, vero e limpido. Non era di per se un pensiero che poteva e doveva essere condiviso a forza, ma era il suo e come tale si era sentito di esporlo esattamente come aveva tentato di fare l'islandese al suo fianco poco prima. Fissava l'ex Giungla con aria estremamente seria ma sincera, mentre il suo corpo ribolliva di grande calore, nei suoi 38 gradi perenni a prescindere dal benessere o malessere della sua condizione di salute. Il vento spirava leggero e attraversava i capelli di tutti e tre i rappresentanti degli elementi, volenti o nolenti. I fili d'erba sembravano produrre un profumo impercettibile ma sincero, che forse sarebbe giunto alle narici della ragazza come un richiamo, come un ulteriore accompagnamento a quella richiesta di ripensare alle proprie decisioni. Sbatté le palpebre lentamente, un paio di volte, poi, parlò un'ultima volta, si, quella sarebbe stata la sua ultima.
Lei è sempre "quella" persona, e ci saranno in futuro emozioni, momenti, fatti che mi daranno ragione. La Natura che noi difendiamo è composta di un ciclo, di qualcosa che nasce, cresce, muore e poi risorge, come una foglia che cade al terreno morta e farà da concime al prossimo albero che ne sorgerà. La sua chiamata fa parte di questo ciclo. Era morta, adesso ha la possibilità di rinascere e per quanto mi scocci proporlo, se ripenserà e rifletterà sulle sue idee iniziali, avrà supporto da entrambi per ritornare in sintonia non tanto con noi, con il fuoco o con l'acqua... Ma con se stessa.[/tahoma]
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da Lindë » 16/12/2012, 16:56
Io non credo sia vero, Sempreverde. Forse non ricordate un dato periodo della Vostra vita, ma Voi siete ancora quella persona. Dentro di Voi risiede la Terra, so che potete sentirla perché anche noi la percepiamo.
Lindë abbassò appena gli occhi a quelle parole. Sentire la Terra. Percepirla. Certo che la percepiva. Batteva nel suo cuore, batteva con lei, ogni secondo di ogni giorno. Era per quello che la amava con tutta se stessa, da sempre. Le parole di Eibhlin la costringevano a riflettere. A ricordare qualcosa che la sua mente non poteva ricordare. A pensare a quei momenti che considerava ancora bui dentro di sé. No, non era più quella persona. Ma forse c'era ancora qualcosa nel suo animo di quella persona. Non rialzò lo sguardo, né disse altro. Aveva la sensazione che non avesse ancora finito.
Non rinunciate a questa parte di Voi che con così tanta forza Vi anima, non permettete alle ombre di oscurare qualcosa in cui avete così fermamente creduto; nessuno Vi chiede di tornare ad essere quella di un tempo, non fino a che non Vi sentirete pronta per farlo. Ma sono certa che dentro di Voi lo sentite, il richiamo del Vostro Elemento che Vi prega di ascoltarlo, di essere colei che con noi preserverà il Conflux. Non voltate le spalle a ciò che risiede in Voi, più forte di qualsiasi altro sentimento potrete mai provare in tutta la Vostra vita.
Il tono della donna era pacato, ma deciso. Sembrava sicura di ciò di cui stava parlando. Come se sapesse benissimo cosa Lindë provasse dentro. Forse perché sentiva le stesse cose per un altro Elemento? Erano dunque tutti e tre accomunati da quella fusione con la Natura? E questo Conflux, questo Equilibrio... la sua salvezza poteva davvero dipendere da lei? Lei, che non ricordava il suo passato? Lei, che viveva quasi esclusivamente solo per le sue piante? Lei, che era incapace di avvicinarsi agli esseri umani, Irvyne a parte? Come poteva una persona così essere parte di qualcosa di così grande? Non sapeva darsi risposte. Non sapeva a chi domandarle. Alzò lentamente lo sguardo. Incontrò prima quello di lei e poi quello di lui. Yamato. Non aveva ancora parlato. Lindë sentiva che l'avrebbe fatto presto. Così fu.
Con tutto il dovuto rispetto, signorina, ma la smetta di rinnegare ciò che è.
Quelle parole furono come uno schiaffo in volto. Fece un passo indietro, gli occhi appena scintillanti di rabbia. Rinnegarsi. Cosa glielo faceva insinuare? Strinse appena i pugni, ma rimase impassibile. Ferma, come la Terra.
Osservando cosa c'è intorno a lei deduco che le piante sono la sua passione, il suo punto di riferimento, la sue muse. Sa bene che dentro di lei scorre la stessa energia che scorre in loro e farebbe un affronto a non comprendere che, esattamente come l'alloro, o il tulipano, o la bocca di leone che possiedono proprietà curative, anche lei ha qualcosa che possiede solamente lei. Dubito che uno dei tre fiori citati si rifiuterebbe di curarla, se lei glielo chiedesse, allora perché lei si rifiuta di rappresentare loro, loro che sono stati i primi a volere LEI a difenderli?
Rifiutarsi di rappresentarli. Era una prospettiva a cui Lindë non aveva pensato. Lo stava facendo davvero? Stava offendendo le sue piante con quel rifiuto? Si sarebbero sentite... tradite da lei, che si fidava solo di loro?
Questa è la massima posizione di difesa verso la natura, verso le foglie, verso la terra ed il vento. Io sono il Fuoco, la mia controparte l'Acqua, mentre lei... La Terra.
La Terra. Lindë era la Terra. Poteva davvero essere paragonata, fusa con una forza del genere? Ma non aveva forse scelto la Terra stessa di fondersi con lei? E se invece di peccare di presunzione, lei stesse peccando di arroganza nel pensare di non essere all'altezza? Qual'era il confine da non superare per rientrare nel giusto? Per non essere in torto?
Lei è sempre "quella" persona, e ci saranno in futuro emozioni, momenti, fatti che mi daranno ragione. La Natura che noi difendiamo è composta di un ciclo, di qualcosa che nasce, cresce, muore e poi risorge, come una foglia che cade al terreno morta e farà da concime al prossimo albero che ne sorgerà. La sua chiamata fa parte di questo ciclo. Era morta, adesso ha la possibilità di rinascere e per quanto mi scocci proporlo, se ripenserà e rifletterà sulle sue idee iniziali, avrà supporto da entrambi per ritornare in sintonia non tanto con noi, con il fuoco o con l'acqua... Ma con se stessa.
Non rispose. Abbassò ancora una volta lo sguardo. Inspirò profondamente. Si riempì il naso del profumo della Terra. Delle piante. Della sua ragione di vita. Il "no" iniziale e deciso era quasi tremolante, ora. Ragione e torto si confondevano nel suo animo incerto. Non poteva decidere. Non ora.
... ho bisogno di tempo per riflettere. Lasciatemi sola... ve lo chiedo per favore.
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da Typhon » 20/12/2012, 19:20
INTERNO SERRE - DURANTE CONVERSAZIONE TRA LA PROFESSORESSA E I DUE SCONOSCIUTI Eh si, la fa facile lei, basta una leggera aggiunta di polline di ninfea... Ma aggiunta di quanto? Come al solito vorrà che ci arrivi da solo, il problema è che sono quaranta minuti che sto qui seduto e non ho cavato fuori un beneamato c***o!
Se ne stava seduto alla sua scrivania, si perché adesso aveva anche un luogo dove sedersi per condurre delle ricerche per conto proprio. Certo, le dimensioni facevano ridere ed in più il fatto stesso che la sedia fosse in metallo come il tavolino e risultasse quindi bella scomoda non aiutavano nell'entusiasmo, ma di certe cose Typhon Seal non si lamentava per nulla. Aveva passato troppo tempo in piedi a rompersi le gambe, ben 16 lunghi mesi, ed ora che poteva almeno concedersi un posto a sedere, si guardava bene dal lamentarsi, sopratutto con una persona come la Vilvarin che di concessioni non ne faceva molte, anzi, quasi nessuna. La cosa certa però, era che tra loro l'affinità era aumentata, diventata più stretta e questo lo faceva sentire molto più capace di esporsi, fare domande azzardate, a volte più personali ed intime dei soliti consulti erbologici su qualunque materia di competenza organica. La seconda cosa certa infine, era che in quel frangente però, Ty non necessitava di confidenze private come il gusto preferito di gelato o aroma preferito di té freddo, bensì aveva bisogna di una mano per uscire fuori da quella situazione, per quanto dentro di se ardeva dal desiderio di riuscire a cavarsela da solo.
Il polline della ninfea ha proprietà che contrastano la paralisi muscolare, ma perché allora inserirle in un composto contro il veleno dei serpenti? Decisamente qualcosa non quadra, qui dovremmo sfruttare le proprietà del giglio, non della ninf-... Porca p*****a ecco dove voleva arrivare! Mi ha dato apposta un'informazione errata, maledetta... Voglio proprio vedere che faccia fa questa volta, dopo le ultime cinque prese in giro andate a segno, ma sta volta Typhon Seal non si è fatto prendere per il... Uhm?
Si alzò dalla sedia con uno scatto così veloce da sembrare quasi euforico. Il suo intento era raggiungere la professoressa che gli aveva chiesto di attendere dentro e proseguire le ricerche perché lei aveva qualcosa da fare fuori dalle serre; soltanto adesso il giovane dai capelli ancora tinti si accorse qual era l'impegno che la ragazza e sua insegnante aveva. Rimanendo confuso tra qualche ramo di arbusto e qualche foglia, il giovane quasi diplomato posò gli occhi sull'esterno, oltre il vetro delle serre, individuando non solo Lindë ma anche altre due persone che apparivano intente ed interessate ad effettuare con lei un discorso. Nello stesso momento, Seal poté quasi giurare di aver percepito qualche pianta vicino a lui sussultare come tremolante, ma era chiaro che doveva trattarsi di un'impressione, vero?
... ho bisogno di tempo per riflettere. Lasciatemi sola... ve lo chiedo per favore.
Ancora gente che chiede qualcosa, ancora sconosciuti al castello, meno rispetto all'ultima folla, ma comunque, sembrano molto interessati alla professoressa. Odio non comprendere cosa mi accade quando avviene così tanto vicino a me, dannazione!
La finestrella di piccole dimensioni tenuta aperta per far filtrare aria pulita aveva permesso a Ty di ascoltare le ultime parole, lontane, della sua maestra, che nel tono gli era apparsa sconvolta, colpita, non infastidita ma di certo lievemente spaventata. In primis odiava che alle persone alle quali teneva, perché si, ormai a quella donna teneva, venisse fatto loro del male, anche se solo psicologico, mentre in secondo luogo, la curiosità di capire cosa si nascondeva dietro a quelle frequenti visite di persone presso le serre lo stava spingendo a voler sapere di più, capirci qualcosa, anche a costo di risultare, come era sempre stato per la sua natura, sfacciato e irriverente. Si morse appena il labbro superiore, sbuffando scocciato, dirigendosi poi presso il proprio tavolino dove scrisse due righe sopra il foglio che aveva di fronte dai famosi quaranta minuti. Una volta finito, si diresse verso la porta di servizio del luogo, per uscire dal retro. Il suo intento? Intercettare quelle due persone sconosciute non appena si fossero allontanate dalle serre per chiedere loro direttamente qual era la verità, si, decisamente era un tipo al quale piaceva rischiare, uno spirito libero... Come il vento. Si strinse maggiormente nel bomber pesante di pelle nera, sotto al quale portava un maglione attillato verde scuro a collo alto, jeans neri e anfibi di spessore con larga suola di gomma, aprendo la porta con lentezza e attenzione a non fare il minimo rumore, per poi uscire, diretto verso il limitare della Foresta Proibita, dato che fu quella la meta dell'ultima folla di persone quando se ne andarono qualche giorno prima.
Voi fate agitare la Vilvarin, ergo, fate "agitare" il sottoscritto.
Quanto le piace scherzare? Serviva giglio, non ninfea. E' finita l'acqua per le piante, vado a riprenderla, a tra poco. Non si preoccupi, sarò in tempo per preparare il té.
Ty
Peccato che si era bellamente dimenticato lì l'innaffiatoio da riempire. Istintiva gioventù e sentimento.
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da Eibhlin » 20/12/2012, 21:48
Con tutto il dovuto rispetto, signorina, ma la smetta di rinnegare ciò che è.
Due modi quasi opposti di fare, il suo e quello di Yamato, ma con un unico obbiettivo comune: far comprendere a Lindë che c'era un motivo se il Conflux aveva scelto lei, suggerendo a Pryce chi dovesse essere il suo successore; era loro dovere provarci come protettori dell'Equilibrio, o almeno così credeva Eibhlin. Sapeva che il Sole avrebbe usato un modo del tutto diverso di porsi nei confronti della Sempreverde, ma non aveva importanza: in quel caso era la meta la cosa importante, e non la diplomazia usata o meno per arrivare ad essa. Le braccia, lasciate ferme lungo i fianchi, vennero posate dietro la schiena, con le dita delle mani incrociate, e lo sguardo fiero era dritto e fisso di fronte a sé, su quella donna che sembrava appena essere stata colpita con forza dall'affermazione dell'Ignis Elios.
Osservando cosa c'è intorno a lei deduco che le piante sono la sua passione, il suo punto di riferimento, la sue muse. Sa bene che dentro di lei scorre la stessa energia che scorre in loro e farebbe un affronto a non comprendere che, esattamente come l'alloro, o il tulipano, o la bocca di leone che possiedono proprietà curative, anche lei ha qualcosa che possiede solamente lei. Dubito che uno dei tre fiori citati si rifiuterebbe di curarla, se lei glielo chiedesse, allora perché lei si rifiuta di rappresentare loro, loro che sono stati i primi a volere LEI a difenderli?
Doveva riconoscerglielo, nella sua foga, nell'istintività delle sue parole, il Sole sapeva quali tasti sfiorare: lei era stata più diplomatica, lui più accalorato, eppure per una volta non se la sentiva di bollare come migliore e più adatto il suo modo di fare rispetto all'altro; entrambi i discorsi e il loro argomento comune erano andati a toccare qualcosa dentro Lindë, Eibhlin con la dolcezza di una carezza e Yamato con l'impetuosità di uno schiaffo.
Questa è la massima posizione di difesa verso la natura, verso le foglie, verso la terra ed il vento. Io sono il Fuoco, la mia controparte l'Acqua, mentre lei... La Terra.
A quelle parole, l'Acqua dentro l'Oceano si smosse, come se avesse sentito di esser stata presa in causa dal Sole: Eibhlin annuì appena in risposta, quasi spingendo quell'Acqua ad avvicinarsi alla Terra della Sempreverde per accarezzarla, per aiutarla ad emergere e ad avvolgere l'animo dell'Erbologa come doveva essere già da tempo; non si azzardò ad avvicinarsi al Fuoco dell'Ignis Elios perché sapeva che lui non avrebbe gradito, ma il rapido sguardo complice e rispettoso che la giovane islandese lanciò al Capo degli Ignis fu piuttosto eloquente.
Lei è sempre "quella" persona, e ci saranno in futuro emozioni, momenti, fatti che mi daranno ragione. La Natura che noi difendiamo è composta di un ciclo, di qualcosa che nasce, cresce, muore e poi risorge, come una foglia che cade al terreno morta e farà da concime al prossimo albero che ne sorgerà. La sua chiamata fa parte di questo ciclo. Era morta, adesso ha la possibilità di rinascere e per quanto mi scocci proporlo, se ripenserà e rifletterà sulle sue idee iniziali, avrà supporto da entrambi per ritornare in sintonia non tanto con noi, con il fuoco o con l'acqua... Ma con se stessa.
Sole ha ragione. Io e tutti gli Acuan saremo sempre pronti a supportare la Terran Verdigris, qualora le servisse un aiuto da parte nostra - confermò Eibhlin, facendo anche un piccolo cenno di assenso col capo - Il Conflux è il nostro principale scopo di vita comune, ma nessuno di noi ha dimenticato che siamo sempre e comunque esseri umani, prima che Capi Gilda; e come tale, è anche umano sbagliare, dubitare, cedere. Non crediate mai di essere sola, perché non è così.
Aggiunse, stirando anche le labbra in un leggero sorriso che voleva essere non di amicizia ma di comprensione, di allenza: potevano avere idee diverse, visioni diverse del mondo e degli Elementi... ma l'Oceano sapeva bene che, se uno di loro si fosse mai trovato in difficoltà - e così la Gilda - gli altri sarebbero stati pronti ad aiutarlo. Perché il Conflux, quasi senza farsi sentire, univa.
... ho bisogno di tempo per riflettere. Lasciatemi sola... ve lo chiedo per favore.
L'Acuan Diluvium annuì leggermente a quelle parole, sentiva che era inutile insistere e che probabilmente quello era già un gran risultato: entrambi avevano dato alla Sempreverde qualcosa su cui riflettere, ora stava a lei scegliere quale strada prendere.
Non c'è bisogno che decidiate adesso, né tantomeno che comunichiate la Vostra decisione a noi. Se mai doveste decidere di unirVi a noi nella battaglia per preservare il Conflux, è giusto che sia la Vostra Gilda a saperlo, non di certo noi. Possiamo solo augurarci che prendiate la decisione più giusta per Voi, qualunque essa sia.
Concluse Eibhlin accennando una piccola riverenza nei confronti di Lindë, il suo modo di congedarsi a lei: non c'erano altri motivi, per lei, per rimanere lì ulteriormente, perciò per quanto la riguardava era il momento di tornare a casa.
Vi auguro una buona giornata, Sempreverde. L'Acqua e il Ghiaccio Vi abbracciano.
Aggiunse semplicemente, facendo qualche passo indietro così da lasciare che anche Yamato potesse congedarsi da lei: quando ciò fosse successo, l'Oceano avrebbe così seguito Sole lontano da quelle Serre e al di fuori dei confini di Hogwarts, per congedarsi anche da lui e ritornare nel freddo confortevole e sicuro della propria Gilda.
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