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Interno Serre

Le giocate che si vogliono effettuare alle Serre che NON coinvolgono la prof.ssa Vilvarin devono essere concordate direttamente con questa o attraverso gli Admin poiché la PG vi è quasi sempre all'interno ed è necessario che sia lei a dare un orario in cui non sarebbe presente

Messaggioda Typhon » 24/04/2014, 11:50

Si prenda pure tutto il tempo di cui ha bisogno.
Non c'é una scadenza precisa anche se mi piacerebbe poter risolvere la questione prima dell'estate.


Così sta decisamente sottovalutando le mie capacità...
Da qui all'Estate gliene potrei fare una cinquantina di composti.


Rispose subito il ragazzo, alzando un momento la testa dal foglio di appunti sul quale stava scrivendo tutte le informazioni che gli servivano per la preparazione della crema naturale utile nel periodo successivo all'applicazione di un tatuaggio magico.
Era ironico, non se l'era presa davvero, figurarsi, in fondo nessuno conosceva le sue abilità, nessuno lo aveva davvero visto in azione fino ad allora, era dunque giustificato che la donna gli facesse presente il termine ultimo di attesa, anche se questo si trovava diversi mesi avanti.
Non essendoci una scadenza precisa, Typhon fissò arbitrariamente il termine del lavoro per il mese successivo, stesso numero e stesso orario.
Il fatto che quello fosse il suo primo lavoro non sembrava spaventarlo moltissimo, al contrario, affrontava ogni passaggio con molta calma, raziocinio e professionalità. Da una parte perché era cresciuto, sostanzialmente, da un'altra perché la Terra in lui lo stava aiutando molto, ed infine c'era un'ultima parte ancora che lo spingeva a comportarsi a quel modo perché sperava che la professoressa Samyliak parlasse con la Vilvarin e le esponesse la sua impressione e il suo giudizio positivo. Nella vita non aveva mai cercato l'approvazione di nessuno, nessuno, nemmeno da Aryanne per dire la più importante, o Alexis così differente da lui sotto ogni aspetto; ma con Lindë era diverso, forse anche per la posizione mistica che ricopriva, non avrebbe saputo dirlo, ma desiderava che fosse fiera di lui, orgogliosa del suo operato, specie perché c'era una cosa in particolare che non gli era andata affatto giù: il non aver ricevuto la nomina come Consigliere del Capo.
Vero, verissimo, Typhon Seal come aspirante diplomatico era credibile quasi quanto la Parker come aspirante mercenaria, ma lui in realtà non voleva essere un diplomatico, solo il suo Consigliere, la persona che affiancava la Sempreverde durante le sue decisioni più difficili.
C'era da ammettere inoltre che quella per lui era l'ennesima sfida, dannato Drago che albergava nel suo spirito, una sfida che voleva vincere ad ogni costo, anche quello di rimanere di fronte ad un Druido pomposo e impettito e resistere alla voglia di fargli ingoiare i denti uno ad uno.
Tralasciando quella faccenda, forse era decisamente meglio intanto concentrarsi su come svolgere esattamente il lavoro per la divinante.

Purtroppo mi coglie impreparata.
Quelli che mi ha chiesto sono dettagli su cui non mi sono ancora soffermata.
L'unico dato certo é l'età, trentotto anni, per il resto sarà di piccole dimensioni in modo da poter essere applicato all'interno del polso, sulla caviglia o dietro l'orecchio. Per il resto sarebbe troppo chiederle di preparare due composti, uno per ogni tipo di tatuaggio?


Trentotto anni, uhm... tatuaggio dai cinquanta ai duecentocinquanta millimetri.
Nessun problema, il tempo a disposizione è sufficiente e poi la variazione e di appena un paio di ingredienti e dosaggi.
Le scriverò comunque tutto quanto su una pergamena così che non si possa sbagliare.
Tra l'altro se lo desidera, posso pensarci direttamente io all'applicazione, conosco la procedura, ormai sono aiuto infermiere da anni.
Mi dica lei, così nel caso controllerò sul calendario le giornate più sgombre di impegni.


Aggiunse con tono fermo e pacato, terminando di aggiungere dettagli alla sua sfilza di appunti. La mente intanto era orientata sul composto e su come prepararlo svolgendo il minor numero di passaggi. Quanto ci avrebbe messo la Mentore al suo posto? Un terzo del tempo? Un quarto?
Non voleva nemmeno pensarci: ultimamente le sue capacità erano cresciute esponenzialmente, merito probabilmente di Raiden Lambert, il quale adesso che era tornata attivamente presente in Gilda dopo gli anni di lontananza aveva più tempo da dedicarle, donandole consigli e facendole leggere appunti anche risalenti al vecchio Capo Gilda, Pryce. Passavano più tempo insieme loro al covo che lui ed Aryanne a casa la sera.

Raiden oggi mi ha insegnato questo, Raiden ieri mi ha spiegato l'altro...
Lo sapevi che Raiden è in grado di preparare quel composto in soli dieci minuti?
Lo sapevi che Raiden ha intagliato un fallo con un ramo di quercia e se l'è infilato su per il...


Preferisce che le dia un acconto o le saldi subito il lavoro in modo da potersi rifornire degli ingredienti che le servono?

... Mi basta avere soltanto il denaro per le spese, niente di più, non ci saranno altri importi da aggiungere.
Le farò avere il conto nel suo ufficio entro domani mattina alle 10:30.


Questo stava significare che non l'avrebbe fatta pagare per il servizio, più che altro perché in quel momento al Prefetto Seal più che i soldi, comunque in parte percepiva con il lavoro al negozio di musica, servivano firme di fiducia e buone parole. L'odioso iter per farsi conoscere in quell'ambiente e di conseguenza valorizzare maggiormente la propria posizione nel campo erbologico rispetto ad altri colleghi.
Si alzò dunque in piedi, dopo aver riposto il blocco e la penna nel cassetto del mobile, intenzionato ad allungare il braccio e dare la mano alla donna in segno di accordo verbale, anche perché ormai conosceva Tisifone Samyliak da così tanto tempo che, per quanto eccentrica nel vestire, gli era da sempre risultata una persona corretta e non bisognosa di contratti scritti per fare il suo dovere.

Quello che le chiederò, al termine del lavoro, sarà di scrivere su un modulo che le consegnerò un suo personale parere di come ho svolto la professione, se ho deluso o meno le sue aspettative e se la qualità del prodotto l'ha soddisfatta, visto che un unguento non vale l'altro: in base allo studio avvenuto dietro può risultare fastidioso, appiccicoso, oleoso oppure gradevole, fresco e facile da assorbire sulla pelle.
Una sua testimonianza oggettiva vale per me più di cento Galeoni, glielo assicuro... Allora, affare fatto?
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Messaggioda Sandyon » 25/04/2014, 22:14

Qualora Tisifone decidesse di stringere la mano a Typhon per sancire il contratto verbale di lavoro, ecco la visione che improvvisamente pervaderebbe la sua mente in trance divinatoria:

Ospedale San Mungo, stanza n° 644.
Sulla porta c'è una targhetta che riporta il nome Aryanne Vastnor.
All'interno della saletta con lettino privato, Typhon Seal sta tenendo la mano alla ragazza in condizioni critiche, distesa e ad occhi chiusi.
Il viso è deturpato, in alcuni punti pieno di bolle e come se non bastasse la giovane è priva della gamba sinistra.
L'espressione del ragazzo è tra il preoccupato e il rabbioso, con una lacrima che gli cola lungo la guancia destra.
Ad un tratto, entra il MediMago Brightless con delle analisi in una cartella datata 21/07/2108.

Il padre non c'è?

La moglie lo ha convinto a dormire, erano 48 ore di fila che stava sveglio.

Capisco.

Può dire a me.
Non sono il marito ma è comunque la mia fidanzata.


Le regole me lo impedirebbero... tuttavia...

Mi dica cosa l'ha ridotta così, dottore.
Per favore.


... L'esplosione che l'ha investita è stata provocata da benzina di alchilazione allo stato gassoso e alimentata da una fiamma magica di elevata potenza; si pensa in questo caso all'ardemonio.
Abbiamo il modo per arginare il problema dell'ustione in superficie ma non sarà possibile in alcun modo fare qualcosa per la gamba.
Le cellule necrotiche non si possono in alcun modo far ricrescere per via di un ingrediente alchemico mischiato alla benzina che si chiama "Kikijiji".
Questo composto non fa altro che duplicare all'infinito un effetto negativo di una magia o di una sostanza a contatto con il corpo, quindi anche se fossimo riusciti a ricreare l'arto, esso sarebbe tornato necrotico nell'arco di nemmeno trenta giorni.
Mi dispiace...


Typhon torna a guardare la propria fidanzata, tenendole ancora la mano, deglutendo saliva e lacrime, tirando su col naso.

Ma ce la farà a riprendersi?

Fisicamente si, psicologicamente non le saprei dire...

Era inevitabile, giusto?
... Forse se le avessi fornito qualcosa per proteggersi...


No, signor Seal, le posso assicurare che lei non le avrebbe potuto preparare nulla per evitare l'esplosione.
Soltanto una tipologia di pozione avrebbe evitato una catastrofe simile: L'Elisir dell'Immunità.
Tuttavia soltanto i più grandi luminari nel campo Pozionistico/Erbologico/Alchemico sono in grado di prepararla e non è nemmeno un procedimento molto semplice, quindi per favore non si conferisca colpe che non ha, Aryanne non lo vorrebbe.


... D'accordo, d'accordo.
Adesso può lasciarci soli per qualche minuto?


Si, credo che andrò ad informare il signor Vastnor.
Sia forte, lei ne ha bisogno per risvegliarsi.


Dopo aver salutato con un cenno rispettoso del capo il ragazzo, Asher si allontana.
Typhon guarda il viso della Mercenaria e si avvicina, dandole un bacio sulle labbra ustionate.

Non credere nemmeno per un secondo che ti abbandonerò.
... Per me sei e rimani ugualmente la più bella ragazza del creato, anche in queste condizioni.
Ti amo Ary, ti prego rispondimi, apri gli occhi... ti prego...


Fine della visione.

Grazie infinite a Typhon per le indicazioni concessemi riguardo le reazioni del suo personaggio nella situazione descritta.
Tisifone se qualcosa del comportamento o delle parole di Asher non dovesse andare bene, informami pure così modifico.
Potete riprendere il gioco.
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Messaggioda Tisifone » 26/04/2014, 0:28

Dopo alcuni convenevoli, la maggior parte dei quali rivolti al suo familio, Tisifone illustrò al giovane Erbologo il motivo che l’aveva spinta ad avventurarsi fino alle Serre e cioè la necessità di procurarsi un preparato erbologico da applicare sopra un tatuaggio magico per evitare reazioni indesiderate. Quella di Seal, invece, di reazione fu immediata e professionale almeno a giudicare dall’espressione seria e concentrata del suo viso mentre prendeva chissà quale tipo di appunto e dalle domande che le stava ponendo e a cui lei, purtroppo, non era preparata a rispondere. Aver incontrato Julie, anche se fortunatamente di sfuggita, al matrimonio di Monique l’aveva fatta sentire stranamente vulnerabile ed esposta e l’unica cosa su cui era riuscita a concentrarsi era far sparire quella terribile sensazione il più presto possibile. Travolta dal suo lato Grifondoro che le sussurrava incessantemente all’orecchio devi agire, devi farlo in fretta, devi agire era già tanto che avesse avuto la lucidità di informarsi sulle precauzioni da prendere e sulle conseguenze che doveva aspettarsi. In realtà c’era un motivo ben preciso ed estremamente importante per cui Tisifone non si era ancora fiondata in un negozio di magitatuaggi e cioè che prima di modificare in qualsiasi modo il proprio corpo e le sue prestazioni avrebbe dovuto mandare con il culo al tappeto Pellegrino, traguardo quello che sperava di riuscire a raggiungere al più presto in un paio di mesi, motivo per cui il termine ultimo di consegna del preparato avrebbe dovuto essere prima dell’estate.

Così sta decisamente sottovalutando le mie capacità... – inarcò un sopracciglio e inclinò impercettibilmente il capo verso destra, concentrandosi sulla postura dell’altro per cercare di comprendere se lo avesse in qualche modo inavvertitamente offeso e cosa dire per non peggiorare la situazione. Tutta quella accortezza era frutto non della volontà opportunistica di non indispettire qualcuno di cui aveva bisogno, quanto degli insegnamenti di Noah sul non farsi traviare dalle apparenze e dare possibilmente sempre all’altro il beneficio del dubbio. In pratica anche la Divinante stava, in un certo qual senso, maturando - Da qui all'Estate gliene potrei fare una cinquantina di composti.

Davvero? Credevo che la Vilvarin la tenesse molto più occupato…

Commentò con un tono divertito non appena fu certa [Intuito/S=37] che il ragazzo fosse ironico, lasciando intendere che gli aveva dato un lasso di tempo così ampio perché pensava fosse occupato con il lavoro alle Serre e non per mettere in dubbio doti di cui lei non sapeva assolutamente nulla. Quella sul tempo di consegna, insieme all’età della persona che avrebbe fatto il tatuaggio, fu praticamente l’unica domanda a cui Tisifone rispose in maniera precisa anche se l’ex Dragargento non glielo fece pesare in alcun modo, confermando una volta di più la validità del consiglio che aveva ricevuto.

Trentotto anni, uhm... tatuaggio dai cinquanta ai duecentocinquanta millimetri.
Nessun problema, il tempo a disposizione è sufficiente e poi la variazione e di appena un paio di ingredienti e dosaggi.
Le scriverò comunque tutto quanto su una pergamena così che non si possa sbagliare.


La ringrazio. Non vorrei vanificare tutto il suo lavoro per una banale incomprensione.

Tra l'altro se lo desidera, posso pensarci direttamente io all'applicazione, conosco la procedura, ormai sono aiuto infermiere da anni.
Mi dica lei, così nel caso controllerò sul calendario le giornate più sgombre di impegni.


Circondata da uomini più o meno ferrati nel campo medico – erbologico, Tisifone non avrebbe avuto grossi problemi a trovare qualcuno disposto e soprattutto capace di applicarle l’unguento sul tatuaggio ma nonostante questo preferì non rifiutare l’offerta del ragazzo. Dalla conversazione avuta con la Vilvarin aveva avuto la sensazione [Intuito/P=27] che l’Erbologa volesse mettere in qualche modo alla prova il suo Assistente e quindi tanto valeva testare non solo le sue capacità pratiche ma anche relazionali con un paziente.

Mi farebbe un enorme favore – acconsentì quindi e anche se la risposta era frutto di una attenta riflessione faticava lo stesso a credere alle sue orecchie - Non appena avrò sistemato alcuni dettagli – e le labbra si incresparono in un sorriso innamorato – potremo stabilire insieme il giorno in cui fare il tatuaggio così da trovarsi libero per le applicazioni.

Risolte le questioni pratiche mancava ancora un punto da chiarire, il più semplice all’apparenza ma anche il più spinoso e cioè quello del compenso.

... Mi basta avere soltanto il denaro per le spese, niente di più, non ci saranno altri importi da aggiungere.
Le farò avere il conto nel suo ufficio entro domani mattina alle 10:30.


Perfetto.

Confermò, facendosi un appunto mentale di fare un salto alla Gringott all’ora di pranzo per ritirare i galeoni che le sarebbero servite per saldare il conto, con la speranza di poter strappare Pellegrino alla mensa del Ministero per un pranzo veloce.
Si alzò a sua volta, lisciando le pieghe del vestito, e facendo un paio di passi in avanti verso il ragazzo per congedarsi mentre Idra stava già strisciando fuori dal suo cantuccio per far ritorno insieme alla padrona al Castello.

Quello che le chiederò, al termine del lavoro, sarà di scrivere su un modulo che le consegnerò un suo personale parere di come ho svolto la professione, se ho deluso o meno le sue aspettative e se la qualità del prodotto l'ha soddisfatta, visto che un unguento non vale l'altro: in base allo studio avvenuto dietro può risultare fastidioso, appiccicoso, oleoso oppure gradevole, fresco e facile da assorbire sulla pelle.

Si vuole vendicare dei compiti che le ho dato negli passati, vero?

Lo prese bonariamente in giro perché lei odiava profondamente dover compilare moduli e dare giudizi non strettamente attinenti alla sua materia.

Una sua testimonianza oggettiva vale per me più di cento Galeoni, glielo assicuro...

Non si preoccupi, risponderò in maniera puntuale a tutte le sue domande e sarò lieta di fare da testimonial per i suoi lavori futuri.

Perchè non aveva alcun dubbio sulla bontà del prodotto che avrebbe ricevuto.

Allora, affare fatto?

Abbassò lo sguardo verso quella mano tesa, insidiosa e pericolosa più di quando impugnava la bacchetta, e poi sulla propria che lentamente si sollevava per andare a stringerla. Era un gesto normale, quello, comune, segno di educazione e di civiltà a cui non poteva in alcun modo sottrarsi, non in quella circostanza in cui sigillava il contratto verbale che avevano appena stipulato. Così ignorando il fastidioso formicolio alla base della nuca che le intimava di non farlo, Tisifone strinse la mano di Seal.

Si, affar…

Non ebbe il tempo di concludere la frase che i suoi occhi vennero bombardati da dei flash di luce violentissimi in veloce sequenza che la resero cieca al mondo circostante per quelli che nella realtà furono solo una manciata di secondi ma che il suo essere percepì come dei lunghissimi minuti. Mentre dalle sue labbra si levava un gemito sofferente e strozzato e il suo corpo vacillava all’indietro, come in preda a un principio di svenimento – e se Typhon non l’avesse in qualche modo soccorsa facendola poggiare nuovamente sulla sedia alle sue spalle le gambe le avrebbero ceduto facendo cadere a terra – il suo spirito veniva avvinto dalle spirali del tempo e la sua mente bombardata di immagini vivide in sequenza che le fecero accapponare la pelle.

Aryanne, o meglio quello che restava del suo bellissimo corpo, stesa in un letto di ospedale.

Typhon al suo fianco che parlava con Asher.

Il viso del padrino che parlava in maniera professionale e asettica quasi ma era evidente per lei che lo conosceva da quando aveva dodici anni che non erano buone notizie quelle che stava portando. C’era dolore sul suo viso, e rabbia, gli stessi sentimenti che sembravano trasparire dal viso di Typhon ma soprattutto vi era frustrazione perché qualsiasi cosa fosse accaduta lui non aveva una soluzione, nessuno l’aveva.

Le voci le arrivavano distorte, come attraverso uno di quei marchingegni babbani che aveva visto in alcuni dei film di cui il compagno e il padrino andavano matti, ma le poche parole che riuscì a comprendere bastarono per farle gelare il sangue nelle vene – e un tremolio diffuso per tutto il suo corpo reale fu una diretta conseguenza .

Benzina di alchilazione allo stato gassoso … ardemonio… non sarà possibile in alcun modo fare qualcosa per la gamba… un ingrediente alchemico mischiato alla benzina che si chiama "Kikijiji". .. non le avrebbe potuto preparare nulla per evitare l'esplosione… L'Elisir dell'Immunità… soltanto i più grandi luminari nel campo Pozionistico/Erbologico/Alchemico sono in grado di prepararla…

E in ognuno di quei fotogrammi che sembravano ripetersi all’infinito impresso in caratteri rosso sangue lampeggianti una data 21/07/2108.

Poco meno di sei mesi e Aryanne finirà al San Mungo in fin di vita e sfigurata per l’eternità.

Quel pensiero strillato con forza e angoscia dalla sua coscienza la strappò dalla trance in cui era inavvertitamente caduta, lasciandola boccheggiante e con un retrogusto di bile in bocca così forte che dovette inghiottire a vuoto più volte per impedirsi di vomitare. Quello però fu tutto il controllo che potè applicare al suo corpo che, nonostante gli allenamenti a cui Noah la sottoponeva, non era abbastanza forte [Talento/F=13] da poter assorbire senza conseguenze il contraccolpo dovuto al dispendio di energie che la visione le aveva sottratto.

Mi… dispiace… - balbettò con la gola secca e la voce tremolante riferendosi non tanto al malore che aveva avuto quanto al dolore puro che aveva visto trasfigurare i suoi lineamenti pochi secondi prima – Un malore improvviso... Troppo stress… e poco… cibo…

Aggiunse sbattendo le palpebre più volte nell’inutile tentativo di mettere a fuoco il viso del ragazzo e in fondo non se ne dispiaceva più di tanto perché dubitava di essere in grado di reggerne lo sguardo. A tentoni cercò tra le pieghe della veste un fazzoletto di lino bianco e con gesti lenti e tremanti lo usò per detergersi la fronte.

Avrebbe dello zucchero o qualcosa capace di tirarmi un po’ su? - chiese e dopo aver preso qualsiasi cosa l’altro le avesse dato, aggiunse - Le spiace se mi trattengo altri dieci minuti? Non credo che le mie gambe siano in grado di riportarmi da sole al Castello.

E dal tremolio della stoffa all’altezza delle ginocchia era abbastanza evidente che se avesse tentato di alzarsi in piedi da sola sarebbe caduta a terra.

Non è che sarebbe in grado di preparare anche un qualche decotto ricostituente, no?

Tentò di fare una piccola battuta anche se, in effetti, l’idea di assumere qualche vitamina per renderla fisicamente un po’ più resistente non era poi così peregrina. Si abbandonò sullo schienale della sedia, la testa reclinata all’indietro e gli occhi chiusi, il respiro che tornava via via regolare e la mente in subbuglio più di quanto non era mai stata prima. Per certi versi la visione che aveva avuto con Lucas era stata più devastante, perché aveva costretto a ritornare a galla eventi molto vecchi, ma allo stesso tempo più semplice perché sapeva esattamente cosa fare delle informazioni che aveva raccolto. Ma ora? Informare Seal di quello che aveva visto equivaleva a rivelargli il suo segreto e lei non era certa che il ragazzo fosse in grado di mantenerlo né che lo avrebbe voluto fare. D’altro canto però non poteva tenere per sé una informazione del genere condannato la figliastra di Monique a un destino peggiore della morte. Già, ma con chi parlarne?

Sa, mi sono stupita molto nel vederla accanto ad Aryanne… - esordì a un certo punto senza cambiare posizione, stanca del silenzio che era calato nelle Serre, stanca dello scricchiolio delle sue rotelle che giravano a vuoto, sperando che l’altro considerasse quello un suo futile tentativo di fare una conversazione civile in attesa di poter lasciare le Serre – Guardandovi a scuola tutto sembrava fuorchè i vostri caratteri fossero compatibili … La ama molto, vero?

Ok, forse non era esattamente un argomento neutro da affrontare con il suo ex studente, ma se fosse stata fortunata il ragazzo avrebbe considerato il suo solo un farneticare, agevolato dal tono dolce e caldo che mai l’altro l’aveva sentita usare.
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Messaggioda Typhon » 01/05/2014, 14:58

Mi farebbe un enorme favore.
Non appena avrò sistemato alcuni dettagli potremo stabilire insieme il giorno in cui fare il tatuaggio così da trovarsi libero per le applicazioni.


In linea di massima posso già informarla che la mattina sono quasi sempre occupato ed il pomeriggio riesco a togliermi dagli impicci solo a partire dalle 16:30. Da dopo quell'orario in pratica posso agire indisturbato fino alle 23:00.

Naturalmente aveva tagliato via una grossa fetta di tempo alla giornata ma aveva fatto bene intendere che a causa di quelle difficoltà avrebbe anche acconsentito a lavorare oltre l'orario di cena, recuperando in quella maniera le ore perdute precedentemente.
Typhon non si faceva molti problemi a gestire il giorno e la notte come meglio credeva: attraverso gli insegnamenti della Vilvarin aveva scoperto piante che erano attive esclusivamente dopo il tramonto e che dunque andavano trattate solo durante l'assenza di luce solare.
Per quel motivo, spesso capitava che riposava il pomeriggio e si metteva all'opera a mezzanotte o poco dopo, finendo per osservare l'alba assieme alla Mentore davanti ad una bella tazza di tè calda preparata ovviamente da lui.
La questione compensi e pagamenti venne risolta piuttosto in fretta, complice il fatto che Seal non voleva nulla in cambio se non i Galeoni necessari alle spese degli ingredienti. Niente manodopera o extra aggiuntivi insomma, ma d'altronde non era ancora un professionista ed inizialmente i metodi per farsi strada in quel mondo lavorativo erano ben altri, ovvero far compilare questionari ai clienti che attestassero la qualità del suo operato, anche se naturalmente poteva risultare un poco noioso e meno sbrigativo rispetto che un bonifico sul suo conto corrente.

Si vuole vendicare dei compiti che le ho dato negli passati, vero?

Un semplice questionario come valida vendetta per i compiti nella sua materia?
Vorrà scherzare professoressa?! Non se la caverebbe certo con così poco...


Accennò ad un altro mezzo sorriso divertito, scuotendo il capo. Gli occhi fissi e luminosi mentre terminava di scrivere gli appunti e immaginava già dentro di sé tutto il processo da portare avanti, dalla piccola foglia all'estratto del fiore o della pianta più grande.
Scherzi a parte, Tisifone acconsentì a fargli quel piccolo favore e a giudicare dalla sua espressione, la donna avrebbe potuto comprendere quanto il Prefetto dei draghi gli fosse largamente riconoscente. Si alzarono entrambi in piedi e ormai stavano per stipulare verbalmente e con una stretta di mano quel contratto a breve termine, che avrebbe rivisto la divinante di nuovo da quelle parti nel mese successivo per ritirare l'unguento e organizzarsi per la data e l'orario della somministrazione sul soggetto tatuato, quando ad un tratto Typhon comprese che qualcosa decisamente non andava, infatti la Samyliak era decisamente in procinto di cadere all'indietro per chissà quale motivo. Con un movimento fluido e una presa salda e forte, l'erbologo afferrò con una mano la schiena della donna mentre l'altra corse dietro le ginocchia per prenderla immediatamente in braccio e farla sistemare nuovamente seduta, attento che barcollasse da una parte o dall'altra.

Che cosa le succede mh?
... Professoressa?
Mi sente?
Tutto bene?


Mi… dispiace… Un malore improvviso... Troppo stress… e poco… cibo…

Eh, me ne sono accorto...

Avrebbe dello zucchero o qualcosa capace di tirarmi un po’ su?
Le spiace se mi trattengo altri dieci minuti? Non credo che le mie gambe siano in grado di riportarmi da sole al Castello.
Non è che sarebbe in grado di preparare anche un qualche decotto ricostituente, no?


Resti pure quanto vuole, adesso va meglio o devo rimanerle accanto?
Adesso mi occupo di preparare qualcosa al volo, attenda...


Senza troppo indugio, Typhon Seal si avvicinò alla credenza di acciaio appoggiata da una parete solida in legno della serra, estraendo dei semi, delle bacche di color prugna, una polvere dall'aspetto sabbioso marroncino scuro e delle foglie che per forma e profumo ricordavano alcune la menta ed altre invece l'eucalipto.
Dopo di che si allungò verso un "Rosmarinus Officinalis" immerso in un grosso vaso di terracotta e al seguito di qualche piccola carezza sul fusto, prese un paio di foglie, sussurrando un ringraziamento con tono calmo nei confronti della pianta.
Mortaio, guanti sterili, coltello a mannaia da cucina, acqua calda e pentolino per scolare le verdure. Il procedimento non durò più di cinque minuti scarsi, dopo di che davanti alla donna venne posata una tazza da colazione bianca in ceramica contenente una specie di tisana che dall'odore ricordava quasi quei pasticcini di cioccolato fondente ripiena di crema alla menta. Normalmente la polvere di cacao non serviva ma l'erbologo l'aveva aggiunta in quanto non solo migliorava drasticamente il sapore della bevanda ma in più conteneva zuccheri naturali, quelli in teoria più efficaci contro i giramenti di testa e la debolezza mentale. Il rosmarino invece era da sempre considerato un ottimo espediente per alzare la pressione, pressione che evidentemente in quel momento Tisifone aveva sotto le scarpe.

A piccoli sorsi e soffi, adesso è bollente.
Cerchi di parlare e non concentrarsi sul malessere, passerà presto.


Sa, mi sono stupita molto nel vederla accanto ad Aryanne…
Guardandovi a scuola tutto sembrava fuorché i vostri caratteri fossero compatibili… La ama molto, vero?


Il Terran inarcò il sopracciglio. Va bene parlare ma adesso perché quell'argomento?
Di certo non gli aveva chiesto se avessero in programma di fare dei bambini o sposarsi nell'immediato, quindi forse poteva anche risponderle.

Avevamo caratteri molto contrapposti è troppo simili fino a qualche anno fa.
Poi ognuno ha fatto la sua strada, è cambiato e quindi è diventato paradossalmente più compatibile per l'altro.
Indubbiamente si, ne sono molto innamorato, mentre lei invece è riuscita a ristabilire un buon rapporto col professor Turner?


Visto che lei si permise di impicciarsi delle questioni sentimentali dell'ex Drago, perché non fare anche lui lo stesso?
Tanto, al tempo, le voci riguardo la rottura tra i due docenti avevano fatto più velocemente strada che l'espresso per Hogwarts a inizio anno.

Come si sente ora?
Posso fare qualcos'altro?


Spoiler:
Tisifone, per me puoi anche chiudere tu per entrambi.
Scusa per il ritardo sulla risposta!
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Messaggioda Tisifone » 01/05/2014, 18:28

In linea di massima posso già informarla che la mattina sono quasi sempre occupato ed il pomeriggio riesco a togliermi dagli impicci solo a partire dalle 16:30. Da dopo quell'orario in pratica posso agire indisturbato fino alle 23:00.

Benissimo, allora non dovremo avere problemi di alcun tipo.

Annuì la donna meditabonda, iniziando a riflettere sui quei dettagli organizzativi che fino a quel momento aveva un po’ trascurato in favore della ricerca di minimizzare i rischi per la sua salute. Adesso che aveva il composto erbologico – perché Typhon aveva accetto di crearlo per lei – e quello alchemico per isolare non sapeva esattamente quali tossine – ok tecnicamente non l’aveva ancora ma era certa che Demetri non si sarebbe mai tirato indietro – però il pensiero su come gestire la convalescenza era affiorato in maniera anche abbastanza prepotente. Avrebbe dovuto passare una settimana a risposo forzato sotto controllo medico e se venire ospitata nell’Infermeria della scuola avrebbe reso più agevole il compito di Seal Tisifone non aveva alcuna intenzione di chiedere alla Preside quel tipo di favore per una serie infinita di motivi che spaziavano dal desiderio di nascondere ai più il tatuaggio al non voler passare neanche un secondo sotto le cure amorevoli della Moreau. Più agevole chiedere ad Asher di ricoverarla al San Mungo anche se forse il padrino non sarebbe stato d’accordo con lei visto che avrebbe dovuto far accedere un estraneo – l’ex Drago per la precisione – e permettergli di applicarle l’unguento. Ma quello agli occhi della Divinante era un dettaglio trascurabile visto che non avrebbe permesso a nessun altro di svolgere quello che per lei, profana della medicina, era un compito delicato da cui dipendeva la sua salute, non ora che aveva trovato in Seal una persona degna di fiducia. Presi gli accordi sul compenso, ridotto al solo rimborso degli ingredienti e alla compilazione di un questionario che attestasse la validità – perché un’altra opzione non era contemplata dalla donna – del trattamento ricevuto, e dopo uno scambio di battute ironiche che suscitò in entrambi un piccolo sorriso divertito – segno che a essere maturato non era solo l’Erbologo – giunse il momento di suggellare quell’accordo come si faceva un tempo tra i gentiluomini babbani e cioè con una stretta di mano. Titubante ma decisa a non offendere in alcun modo l’altro – e non stringergli la mano sarebbe di certo stato percepito come un’offesa considerato che non avrebbe potuto spiegare il motivo del rifiuto – Tisifone tese la propria verso l’altro e nel momento in cui le loro dita si sfiorarono la sua mente venne bombardata da immagini raccapriccianti sul corpo martoriato di Aryanne sdraiata in un letto di ospedale. Le informazioni su come impedire che quel tragico futuro potesse davvero realizzarsi si impressero a fuoco nella sua anima, privando il suo corpo di quasi tutte le energie tanto che se non fosse stato per la prontezza di riflessi del ragazzo sarebbe di certo caduta a terra svenuta.

Che cosa le succede mh?
... Professoressa?
Mi sente?
Tutto bene?


La voce preoccupata di Seal la costrinse a recuperare un minimo di forze e di contegno per tranquillizzarlo, minimizzando l’accaduto come un semplice malore dovuto a un non adeguato apporto calorico rispetto allo stile di vita che conduceva. Nonostante la visione che aveva avuto lo interessasse intimamente e nel corso dell’ultima ora lo aveva rivalutato come persona degna di fiducia, non poteva rivelargli nulla perché una sola piccola indiscrezione su quello che era in grado di fare e avrebbe avuto gli occhi del Ministero puntati addosso di nuovo. Se avesse saputo che Typhon era già custode di un segreto di enorme importanza e che era riuscito a tenerlo nascosto persino alla donna che amava forse non avrebbe esitato a raccontargli ogni dettaglio della visione avuta. Purtroppo lei non sapeva nulla e Hogwarts pullulava ancora di Auror a casa di ciò che era accaduto durante la partita di Quidditch di fine anno quindi l’unica cosa che potè fare fu scusarsi, forse un po’ troppo veemente per un semplice malore, farsi accompagnare fino a una sedia e chiedere al ragazzo se fosse possibile avere qualcosa per recuperare un minimo di forze per poter tornare al Castello sulle proprie gambe al momento decisamente instabili.

Adesso mi occupo di preparare qualcosa al volo, attenda...

Va bene…

Mormorò, reclinando la testa all’indietro e chiudendo gli occhi, lasciandosi cullare dai rumori di Seal che sicuro si muoveva per la Serra per prepararle un qualche decotto erbologico. Un sorriso malinconico le increspò le labbra mentre una sorta di senso di colpa misto a impotenza le invadeva l’animo, corrodendola dall’interno. Ogni tintinnio, ogni goccia d’acqua che riempiva il recipiente, ogni crepitio della fiamma erano come una stilettata per lei, un gesto colmo di premura che lei non sapeva se sarebbe stata in grado di ricambiare. Come avrebbe potuto continuare a guardarlo in volto sapendo ciò che sarebbe accaduto alla sua ragazza? E dopo, quando il dolore e la frustrazione avrebbero ingobbito le sue giovani spalle nel vedere la giovane Vastnor in un letto di ospedale?

Vastnor…

Quel cognome la colpì il petto con la forza di una Bombarda, facendola gemere leggermente e spalancare gli occhi sul soffitto di vetro opaco. Era stata così concentrata sul ragazzo lì con lei che aveva dimenticato quel particolare non proprio trascurabile. Non si parlava solo della ragazza di Seal ma anche della figliastra di Sandyon e di Monique. Avrebbe dovuto avere sulla coscienza anche il loro di dolore e la distruzione che il Mercenario avrebbe portato nel Mondo Magico e non nel tentativo di scoprire e punire chi aveva ridotto in quelle condizioni la sua figliastra? Il peso della responsabilità della visione si abbattè in un colpo sulle sue già provate spalle e una lacrima le scivolò lungo la guancia, subito asciugata da una mano tremante. Non sarebbe accaduto nulla. Nessuno avrebbe sofferto, nessuno sarebbe morto, nessuno sarebbe stato mutilato. Avrebbe trovato un modo per far avere a Aryanne quel dannato Elisir a ogni costo anche se in quel momento non aveva la più pallida idea di quale sarebbe stato questo costo.

A piccoli sorsi e soffi, adesso è bollente.

Non lo aveva sentito arrivare, sprofondata com’era nelle sue riflessione, così quello che gli rivolse fu uno sguardo vacuo, assente mentre si rimetteva dritta e prendeva la tazza di ceramica che l’altro le stava porgendo. Soffiò diligentemente come le aveva consigliato per poi sorbire un piccolo sorso, le labbra che si increspavano in un sorriso goloso: cioccolata e menta, l’ideale per riprendere le forse e il colorito e anche per mascherare qualsiasi altro effetto le piante presenti nel decotto avessero avuto.

Cerchi di parlare e non concentrarsi sul malessere, passerà presto.

Un altro consiglio “medico” che Tisifone accolse immediatamente, come se fosse una prescrizione, peccato che essendo la sua mente totalmente concentrata su Aryanne e la sua visione l’unico argomento di conversazione che riuscì a tirare fuori fu proprio la bella Mercenaria e il rapporto che esisteva tra loro. Il tempo per le parole di uscire fuori dalle sue labbra che già si era pentita di averle pronunciate ma non aveva abbastanza prontezza di spirito per scusarsi o ritrattarle.

Avevamo caratteri molto contrapposti è troppo simili fino a qualche anno fa.
Poi ognuno ha fatto la sua strada, è cambiato e quindi è diventato paradossalmente più compatibile per l'altro.
Indubbiamente si, ne sono molto innamorato, mentre lei invece è riuscita a ristabilire un buon rapporto col professor Turner?


Ridacchiò per quella domanda che sapeva tanto di ripicca mentre un po’ di colorito le risaliva sulle guance grazie al decotto che l’Erbologo le aveva preparato.

Si, il Fato è stato così magnanimo da restituirci ciò che ci aveva tolto. In forma diversa certo ma più salda e questo ci permetterà di essere nuovamente felici.

Non insieme ma quello non aveva bisogno di specificarlo considerato che Typhon l’aveva vista raggiante di felicità in compagnia di Noah al matrimonio di Monique un mese prima.

Come si sente ora?
Posso fare qualcos'altro?


Darmi una mano ad alzarmi così la possiamo lasciare al suo lavoro.

Non gli chiese di tenere per sé quello che era accaduto perché qualcosa le diceva che poteva contare sulla sua discrezione e poi non voleva attirare su di esso più attenzione del dovuto. Dopotutto non ci sarebbe stato alcun motivo di tener nascosto un evento banale come un semplice giramento di testa. Una volta che Typhon avesse preso la tazza dalle sue mani e l’avesse aiutata ad alzarsi, Tisifone avrebbe fatto un passo di prova in avanti e, assicuratasi che le gambe non l’avrebbero abbandonata durante il tragitto, si sarebbe avviata verso la porta.

Grazie di tutto Typhon. Aspetto il tuo gufo domani mattina. Buona serata.

Disse con voce già più ferma prima di aprire la porta e uscire all’aperto subito seguita da Idra che strisciava preoccupata al suo fianco. Lentamente Tisifone si avviò verso il Castello concentrandosi su un unico pensiero: chiamare Noah via camino e chiedergli di andarla a prendere al cancello di Hogwarts il prima possibile. Non aveva la forza di Smaterializzarsi fino a Londra o di prendere la MetroPolvere ma aveva un enorme bisogno delle cure, dell’affetto e dei consigli del suo uomo per riuscire a mettere in moto in maniera efficiente la macchina che avrebbe salvato Aryanne da un futuro quasi peggiore della morte.

Exit per due
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Messaggioda Irvyne » 03/05/2014, 23:18

22 Aprile 2108
Ore 12:28
Serra n°6
Temperatura: 23°
Soleggiato e poco ventoso


Conosceva molto bene le abitudini della moglie.
Alle 11:10 usciva dal proprio ufficio dopo aver finito di correggere i compiti, poi via verso la Serra n°2 ad osservare i progressi dell'Apprendista Typhon Seal, in seguito un salto al Giardino per parlare e accordarsi con il botanico Alistair Hyrule sulla consegna dei semi e del terriccio per poi concludere il giro all'interno della Foresta Proibita, per la raccolta di bacche di stagione ed altri fiori del periodo.
Secondo i piani dunque, intorno alle 12:30 Lindë, la professoressa di Erbologia nonché sua consorte, sarebbe dovuta apparire proprio all'interno del luogo ove adesso Irvyne la stava aspettando.
Solitamente pranzavano separati perché l'Astronomo consumava il pasto in ufficio leggendo aggiornamenti scientifici e correggendo a sua volta gli elaborati dei ragazzi e la donna invece osservava i progressi delle piante e degli arbusti, facendo compagnia anche agli animali che passavano a trovarla e speravano di essere nutriti dalla mano della dolce e amorevole Sempreverde.
Quel giorno però, il professore aveva fatto di tutto per liberarsi da ogni impegno possibile e immaginabile solo per passare qualche minuto con lei, con la persona più importante della sua vita, ed in effetti un motivo ben specifico c'era eccome.
La attendeva con impazienza quasi, e dire che lui si che era un uomo paziente, un uomo tutto d'un pezzo, capace di aspettare quanto era necessario perché il tempo e le mansioni altrui erano altrettanto importanti quanto le proprie, ma in quel frangente girava i pollici guardandosi a destra e sinistra, volendo soltanto sentire il bel suono di quando la porta vetrata della Serra si apriva, mostrando immediatamente la figura della sua amata, la donna più bella del mondo.
A terra, vicino al corpo del docente, c'era un cestino di vimini con dentro alcune pietanze che egli aveva preparato appositamente per loro, per il loro pranzo insieme, sperando vivamente che la consorte non avesse altro di urgente da fare.
Irvyne quel giorno indossava degli abiti casual, perché una volta finito di mangiare sarebbe potuto tornare a casa, essendo quello il suo giorno libero, infatti si era cambiato poco prima di dirigersi lì.
Una maglietta comoda firmata di color melanzana e un jeans classico celeste, mentre ai piedi come sempre delle scarpe eleganti da passeggio in cuoio nero con cinturino e fibbia in argento, tutto rigorosamente di fattura italiana.

Immagine

La vegetazione all'interno del luogo era davvero fitta ma disposta in modo da non risultare fastidiosa.
La panca di pietra al centro del sentiero di ghiaia era disposta appositamente per fungere sia da appoggio che da piedistallo per i vasi.
Il Sole rischiarava con i suoi raggi meravigliosi ogni dettaglio di quell'insieme di verde, tranquillità, pace e cura per il mondo naturale.
Gli capitava poco di ammirare l'operato della compagna di vita in quel contesto scolastico, era molto più semplice che la andasse a trovare nella Serra della casa per portarle un tè freddo (rigorosamente al limone, in polvere e non da infuso) e così complimentarsi con lei dei progressi delle piante e dei fiori, ma lì era decisamente tutto un altro spettacolo, perché era tutto più grande, più spazioso, pareva quasi di vivere dentro un bosco.
Già, Lindë era davvero brava, la migliore, l'unica, l'insuperabile e l'inimitabile... la sua Driade.
Non appena sentì finalmente l'ingresso delle Serre aprirsi, il volto dell'uomo si illuminò di un sorriso sinceramente contento e innamorato.
Si alzò in piedi, andando immediatamente incontro alla propria moglie, guardandola negli occhi come se la stesse mirando per la prima volta.
Forse la Vilvarin sarebbe rimasta sorpresa da quella visita inaspettata, alla fine con la vita frenetica che facevano entrambi era plausibile che perdesse di vista le ricorrenze, o magari vedendolo lì avrebbe fatto immediatamente il collegamento; beh, in fondo non rimaneva altro che scoprirlo, ma prima, un bacio, un bacio dolce, poi un poco più appassionato, un bacio bello e soprattutto... conquistato e rapito.

Felice Anniversario di Nozze Tesoro Mio.
Ti amo con tutto me stesso...
... Sei libera per pranzare insieme?
Ho portato tutto io, ho pensato a tutto io.
... Ah ma, lo sai che sei più bella dello sbocciare di un intero campo di rose e della volta celeste durante una pioggia di stelle cadenti?
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Messaggioda Lindë » 04/05/2014, 19:19

[22 Aprile 2108 - ore 12.30 - Serra n°6]


Niente fuori programmi, per quella giornata.
Aveva compiti da correggere, Typhon da osservare, Alistair da incontrare e bacche e fiori da raccogliere.
Le piaceva quella routine, le dava un senso di stabilità non indifferente.
E poi c'era sempre qualcosa di nuovo, ad attenderla.
Qualche studente particolarmente propenso per l'Erbologia, ad esempio.
Un miglioramento del suo preferito - nonchè unico - apprendista.
Novità interessanti su semi e terricci dal botanico della scuola.
Nuovi fiori o bacche da raccogliere.
In qualche modo, dunque, tutto ciò che appariva esternamente sempre uguale, in realtà non lo era mai.
Erano i gesti a ripetersi, non il contenuto di essi.
Sorrise tra sé, l'Erbologa, mentre rientrava nelle Serre.
Era il giorno del suo anniversario di matrimonio.
Se lo ricordava benissimo come, l'anno prima, proprio il 22 Aprile, aveva detto "Sì, lo voglio" al suo attuale marito.
Da allora, ogni giorno era stato migliore del precedente.
Irvyne era sempre perfetto, un marito ed un compagno adorabile.
Non mancava mai di farle un complimento, o d'interessarsi a ciò che per lei era importante.
Ormai anche gli animali avevano imparato a non temerlo, capendo quanto la Sempreverde lo amasse.
Non gli aveva comprato alcun regalo, ma era sicura che tra loro non ce ne fosse bisogno.
Almeno, sperava che fosse così.
Quella sera, comunque, avrebbe cercato di rientrare prima nella propria abitazione, per preparargli la cena.
Certo, non era chissà quale genio in cucina, ma ci poteva provare.
Piatti semplici, che all'altro potevano piacere, preparati per lui con amore e devozione.
Era questo il regalo di Lindë per lui.
Era quasi arrivata alla Serra n°6, dove avrebbe consumato il proprio pranzo.
Niente di pesante o complicato, al contrario, un semplice tramezzino e dell'acqua naturale.
Anche perché, a dirla tutta, la maggior parte del tempo libero la passava a dar da mangiare agli animali che si affollavano intorno a lei.
Chiaro che volessero approfittarne per farsi nutrire direttamente da lei.
E all'Erbologa non dispiaceva, anzi. Lo trovava molto dolce.
Come ogni giorno, l'abbligliamento della donna era pratico e comodo.
Un pantalone verde, di cotone. Scarpe da ginnastica nere. Una felpa leggera di colore nero e sopra un maglioncino bianco.
Niente trucco, niente gioielli.
Solo lei, in tutta la sua semplicità.
Si avvicinò alla porta della Serra, pronta a condividere il suo pasto con quello degli altri animali: già alcuni uccellini le svolazzavano intorno. E un paio di scoiattoli le si erano avvicinati, furbetti.
Sorrise, e spinse la maniglia in avanti, facendo per abbassarsi il cappuccio della felpa che la proteggeva dal Sole... e rimanendo per un secondo immobile, in tale gesto.

Immagine


Irvyne...

Non capitava mai che lui l'andasse a trovare a quell'ora.
Anche perché poi s'incrociavano per il Castello, e la sera stavano insieme.
Ed invece lui era lì, in tutta la sua bellezza virile.
Quel sorriso che amava, quegli occhi che le trasmettevano tanto, quel corpo che la proteggeva e la scaldava... era lì, solo per lei.
Il cappuccio cadde, rivelando i capelli ormai quasi nuovamente alle spalle.
E gli animali entrarono, chi appoggiandosi qua e là su panche e tavoli, chi rimanendo per terra, a poca distanza da lei.
Vicino al marito, invece... era allestito un picnic.
Tovaglia e cestino tradivano l'idea che l'uomo volesse pranzare con lei, e non nella propria stanza immerso dai compiti da correggere.
Sorrise sorpresa, mentre lui le si avvicinava, capendo quasi subito perché fosse lì proprio quel giorno.
Il loro anniversario.
Non l'aveva dimenticato.
Fece un passo verso di lui e chiuse gli occhi, accogliendo quel bacio innamorato e ricambiandolo con altrettanto sentimento.
Mosse la bocca sulla sua, dolcemente, posandogli le mani sul viso.
Il cuore batteva forte, come fosse la prima volta.
Ma per loro era sempre un po' così.

Felice Anniversario di Nozze Tesoro Mio.
Ti amo con tutto me stesso...


Auguri amore... ti amo.

Rispose la donna, abbracciandolo forte.
Era commossa da tutto ciò che l'uomo aveva organizzato per lei.
Si sentiva amata, ogni giorno di più, proprio da quei piccoli gesti fondamentalmente importanti per farla stare bene.
Alzò il viso su di lui e gli sorrise.
Gli occhi erano lucidi per la felicità.
Una felicità che solo lui era in grado di darle.

... Sei libera per pranzare insieme?
Ho portato tutto io, ho pensato a tutto io.


Ho notato...

Commentò lei divertita.

Certo che posso pranzare con te, ma... non ti dispiace se insieme a noi mangiano anche loro?

Gli domandò, indicando gli uccellini e gli altri animali - scoiattoli, lepri, papere e opossum - che nel frattempo erano entrati nella Serra.

Sai, di solito ci facciamo compagnia a vicenda.
Io mangio il mio tramezzino, e intanto dò da mangiare anche a loro... come una famiglia.


E per lei, come Terran Verdigris, loro lo erano davvero.

Hai cucinato tu?
Di sicuro sarai stato più bravo di quanto potrò esserlo io stasera, nel caso... avevo deciso di prepararti una cenetta romantica per festeggiare, ma tu mi hai battuta sul tempo!


Esclamò, esibendo un broncio delicato per qualche istante prima di sorridergli di nuovo, con dolcezza.
Lo prese per mano e lo invitò a sedersi a terra, con lei, sulla tovaglia.
Gli animali si sistemarono tutti intorno, senza dare loro fastidio.
Forse avevano capito che quello era un momento speciale.

... Ah ma, lo sai che sei più bella dello sbocciare di un intero campo di rose e della volta celeste durante una pioggia di stelle cadenti?

E tu lo sai che sei sempre talmente galante da farmi sentire la donna più speciale del mondo?

Gli domandò lei di rimando, accarezzandogli il viso prima di baciarlo ancora, con dolcezza.

Sono contenta che tu abbia deciso di farmi questa sorpresa.
Ricordi un anno fa, a quest'ora? Stavo diventando la tua legittima sposa...
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Messaggioda Irvyne » 21/05/2014, 21:03

Auguri amore... ti amo.

Si abbracciarono, si diedero un bacio e si guardarono intensamente, con amore, come avveniva da quella sera presso il Lago Nero.
Da allora nessuno dei due era riuscito a guardare qualcun altro in quel modo, nessuno dei due aveva percepito il cuore battere tanto forte con altri.
Legati indissolubilmente da una promessa reciproca, solenne ed eterna, i coniugi vivevano ogni giorno come se fosse il primo dopo le nozze, ovvero con un entusiasmo genuino e una voglia sempiterna di rinnovare continuamente la loro affinità e il loro amore.
Per quel primo anniversario, sapendo molto bene che Lindë non amava gli eventi troppo lussuosi e sfarzosi, Irvyne aveva organizzato un pranzo in intimità, ritagliandosi un paio d'ore correggendo più compiti al mattino presto, arrivando in anticipo rispetto al solito orario di lavoro.
Grazie a quei piccoli sforzi, ora poteva starsene con quel cestino di vimini di fronte a lei offrendole di condividere il pasto come due infatuati al loro primo appuntamento.

Certo che posso pranzare con te, ma... non ti dispiace se insieme a noi mangiano anche loro?
Sai, di solito ci facciamo compagnia a vicenda.
Io mangio il mio tramezzino, e intanto dò da mangiare anche a loro... come una famiglia.


E perché mai dovrebbe dispiacermi?
Ho portato qualcosa per tutti, conosco le loro abitudini, le tue abitudini...


Infatti, aprendo il cestino e rivelandone l'interno, il docente di Astronomia presentò alla consorte non solo il loro cibo, ma anche quello comperato appositamente per tutte le tipologie di creature in arrivo nella Serra: c'era mangime per uccellini, semi per roditori, uova selvatiche per rettili e bocconcini di carne secca per tutti gli altri animali. In pratica non si era lasciato sfuggire un singolo dettaglio per rendere felice la sua "Melodia".
Sperava davvero che tutto ciò che ci fosse bastasse, per questo guardò con aria curiosa ed interrogativa la ragazza, così che ella gli potesse dare una indicazione precisa su quanto fosse stato efficiente. Per la coppia invece, Irvyne aveva preparato due menù differenti, considerando i gusti diversi: per sé aveva un piccolo sformato di patate con del prosciutto cotto e della mozzarella di bufala, uno dei suoi piatti preferiti. Per l'Erbologa invece, una insalata mista davvero generosa e ricca di tutti i possibili condimenti a lei più graditi, infatti c'erano noci, funghi, scaglie di parmigiano, pomodorini, lattuga rossa, lattuga verde, aceto balsamico, limone e mais. Assieme a tutto ciò ovviamente le posate e dei bicchieri, tanto l'acqua fresca la possedeva lei in quella sede e non c'era bisogno di portarla dietro.

Hai cucinato tu?
Di sicuro sarai stato più bravo di quanto potrò esserlo io stasera, nel caso... avevo deciso di prepararti una cenetta romantica per festeggiare, ma tu mi hai battuta sul tempo!


Si si, ho fatto tutto quanto io...
Ad ogni modo sarei felice di farmi viziare da te stasera, almeno abbiamo fatto un po' per uno, no?


Si sporse in avanti e le rubò un bacio, che poi si trasformò in un gesto molto più passionale e sentito, forse perché una volta sfiorate le sue labbra, Irvyne faceva una fatica tremenda a staccarsene: troppo buone, troppo dolci, troppo brave a muoversi sulle proprie per far finire tutto in pochi secondi. Oltre a questo, poco dopo concluso quell'atto di dolcezza e amore, come sempre l'uomo non si risparmiò dei complimenti sinceri e romantici nei confronti di sua moglie, dandole nel frattempo la ciotola con l'insalata e la forchetta, lasciando però che si occupasse lei di nutrire gli animali, non essendo lui molto pratico e non volendo quindi creare troppi danni.

E tu lo sai che sei sempre talmente galante da farmi sentire la donna più speciale del mondo?

Non ti ci dovresti solo sentire, tu lo sei e basta, Lin...

Sono contenta che tu abbia deciso di farmi questa sorpresa.
Ricordi un anno fa, a quest'ora? Stavo diventando la tua legittima sposa...


Confesso che ho riposto in un pensatoio quell'immagine la sera stessa.
Non solo non lo dimenticherò mai, ma inoltre quando vorremo potremo riviverlo, anche centinaia di volte.


Entrare con lei in quel turbinio magico che li avrebbe ricondotti a quel giorno meraviglioso: cosa poteva desiderare di più?
Forse solo dei bambini, ma adesso non era ancora il tempo, il momento giusto: erano tanto giovani e volevano godersi quel periodo da novelli sposini per ancora un lungo periodo. Inoltre, Irvyne conosceva fin troppo bene gli onori e gli oneri di una Sempreverde e comprendeva alla perfezione che, essendo diventata da poco la Guida di un insieme così vasto di persone, una gravidanza era l'ultima cosa che si poteva concedere.
A questo poi andavano aggiunti gli incarichi come professoressa, il ruolo di Mentore per Typhon Seal e, ultimo non ultimo, quello di moglie.
Iniziarono a mangiare e l'uomo attese che la consorte esprimesse un giudizio qualunque riguardo il suo operato come cuoco, dopo di che decise che era meglio cominciare a chiacchierare del più e del meno, allietando in maniera spensierata quel paio d'ore da trascorrere insieme.

Come sta il dottor Lambert?
E' un po' di tempo che non lo vedo da queste parti.
Ah, a proposito di persone che si vedono e non si vedono, forse avremo di nuovo Logan a cena il prossimo fine settimana... è un problema?


Purtroppo, da quando Logan aveva iniziato ad affrontare un lunghissimo periodo come single, passava spesso le serate a casa del migliore amico ed inevitabilmente di sua moglie. Non rappresentava una noia, affatto, anzi, con Sykes la risata ci scappava sempre, che fosse per una battuta o per un gioco di società, ma il rapporto che intercorreva tra l'Astronomo e il Dragoniere non era lo stesso che aveva l'Erbologa e in alcuni casi Irvyne si era trovato a chiedersi se a lei davvero andasse bene che l'Auror passasse tutto quel tempo con loro, temendo che in alcune sere i sorrisi della ragazza fossero stati serviti soltanto come una maschera e non come un vero e proprio divertimento.
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Messaggioda Lindë » 21/05/2014, 22:44

Pranzare insieme.
Festeggiare il loro anniversario di matrimonio.
Il primo di una lunga serie, naturalmente.
Lindë aveva deciso di aspettare la cena.
Voleva preparare qualcosa di speciale per il marito, sorprenderlo.
Ma come spesso accadeva, lui l'aveva battuta sul tempo.
E ne era felice.
Irvyne sapeva come farle delle sorprese tanto gradite quanto delicate.
Niente gioielli costosi o dispendiose cene fuori.
Un pranzo insieme alle Serre, invece.
Solo loro due, e gli animali.
Di quelli, anche volendo, non si potevano liberare, volevano stare con lei.
Con la Sempreverde.
Con Madre Natura, come la chiamava a volte Raiden, per farla imbarazzare.
Ma alla Terran Verdigris non dispiaceva affatto la loro compagnia, nemmeno in quel momento.
E per fortuna era lo stesso anche per Irvyne.

E perché mai dovrebbe dispiacermi?
Ho portato qualcosa per tutti, conosco le loro abitudini, le tue abitudini…


Sbirciò all'interno del cestino, e sorrise con aria soddisfatta.
Sì, aveva pensato davvero a tutti gli animali, oltre che a loro.
Ma era anche per quello che lo amava da morire.
Il cibo che aveva portato per loro, poi, aveva un aspetto sano, genuino, ed invitante.
Un po' più pesante per lui, forse, ma era un uomo ben più grosso della moglie, era normale.
E poi Lindë non aveva di certo qualcosa di cui lamentarsi, vista la ricca insalata che le aveva preparato usando tutto ciò che le piaceva.
Gli sorrise, con amore, adoperandosi per prendere l'acqua che teneva al fresco in bottiglie incantate magicamente e metterla in mezzo a loro.
Ora era tutto perfetto, e il pranzo poteva cominciare.
Ammirata, la donna non poté non ammettere di essere stata piacevolmente presa in contropiede.
Dopotutto avevano avuto più o meno la stessa idea.
Solo che Irvyne l'aveva sviluppata prima.

Si si, ho fatto tutto quanto io...
Ad ogni modo sarei felice di farmi viziare da te stasera, almeno abbiamo fatto un po' per uno, no?


Vorrà dire che ti vizierò comunque, stasera… perciò cerca di non fare spuntini nel pomeriggio, ti voglio bello vuoto e con una gran fame, pronto a rendermi giustizia!

Esclamò la donna, ridendo.
Non le faceva più strano farlo, come all'inizio.
In effetti, forse, più che ridere avrebbe dovuto piangere, essendo un mezzo disastro in cucina.
Ma non aveva importanza.
Era sicura che, impegnandosi, sarebbe riuscita a creare qualcosa di buono.
O perlomeno ci avrebbe provato.
Lo baciò, prima con dolcezza, poi con ardore.
Era stupendo baciarlo, le sembrava sempre come fosse la prima volta.
Solo che almeno adesso sapeva come farlo.
Gli sorrise, tornando a guardarlo, prendendo qualche manciata di cibo per gli animali.
Sfamava sempre prima loro e poi se stessa, era un'abitudine ormai.
Solo quando si sentì parzialmente soddisfatta, si permise di assaggiare la propria insalata.
Era fresca, ricca, ben condita.
Perfetta, quanto la persona che l'aveva preparata.
Quella stessa persona che, proprio un anno prima, la stava legando a sé, facendola diventare sua moglie di fronte all'intera Hogwarts.

Confesso che ho riposto in un pensatoio quell'immagine la sera stessa.
Non solo non lo dimenticherò mai, ma inoltre quando vorremo potremo riviverlo, anche centinaia di volte.


Magari per i nostri 25 anni di matrimonio potremmo riviverlo dal vivo… che ne dici?
Sarebbe bello fare una seconda cerimonia, magari più intima della prima, con le persone a noi più care e i nostri figli…


Commentò la donna, con un sospiro leggero.
Figli.
Sapeva che Irvyne era pronto per essere padre.
Lei, invece, era ancora molto giovane.
Forse troppo.
Voleva essere una mamma, ma non ancora.
Si sentiva ancora immatura per occuparsi di crescere un'altra vita da zero.
Non era come con le piante, né come i Terran che sì, vedevano in lei una Guida, ma erano ragazzi o persone già adulte.
Per sua fortuna, l'Astronomo non le metteva alcuna fretta.
Ed un giorno, forse nemmeno troppo lontano, gli avrebbe dato la famiglia che entrambi sognavano.

Questa insalata… è strepitosa.

Gli disse dopo il secondo boccone.
Sapeva che lui ci teneva, e non aveva motivi di tenere quel pensiero per sé.

Ormai sei diventato esperto nel preparare le cose che mi piacciono… stasera eguagliarti sarà una bella impresa!

E probabilmente nemmeno ce l'avrebbe fatta.

In più hai fatto felici anche loro… guarda come mangiano!

Esclamò con un sorriso radioso, amorevole.
Tutti gli animali presenti erano infatti impegnati a saziarsi, e questo le faceva davvero piacere.
Soddisfare i figli della natura era un po' come soddisfare se stessa.

Come sta il dottor Lambert?
E' un po' di tempo che non lo vedo da queste parti.


Sta benissimo, sempre molto impegnato ma al tempo stesso disponibile a darmi una mano quando ne ho bisogno, in Gilda.
Sono sempre più convinta che non avrei potuto trovare un Consigliere migliore di lui… forse solo Typhon, con diversi anni di esperienza in più sulle spalle.


Che era poi il motivo per cui non l'aveva scelto.
Essendo molto giovane come Sempreverde, Lindë aveva capito di aver bisogno di una persona saggia, come Consigliere.
E Raiden Lambert era sicuramente la persona giusta, per quanto al proprio Apprendista potesse dispiacere.

Ah, a proposito di persone che si vedono e non si vedono, forse avremo di nuovo Logan a cena il prossimo fine settimana... è un problema?

Un problema?
Ma no, perché mai? Mi fa piacere!


Rispose sinceramente Lindë, con un sorriso sulle labbra.

Sono contenta di averlo a cena, è tanto simpatico e mi fa sempre morire di risate!
Piuttosto mi preoccupa il fatto che sia sempre solo… non sarebbe il caso che si trovasse una compagna? Ormai è passato tanto tempo dall'ultima relazione, no?


Domandò titubante la Sempreverde.
Non voleva certo impedirgli di stare spesso a cena da loro, ma era in pensiero per la sua vita sociale.
Era evidente che l'uomo non stesse bene, e forse solo un nuovo amore avrebbe potuto aiutarlo.
D'altronde, con lei aveva fatto miracoli…
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Messaggioda Irvyne » 24/05/2014, 22:00

Sarebbe bello fare una seconda cerimonia, magari più intima della prima, con le persone a noi più care e i nostri figli…

Le prese le mani tra le sue, guardandola intensamente.
Che occhi meravigliosi che aveva, così luminosi, splendenti.
Spesso durante la notte, quando si svegliava per andare al bagno o a bere, tornando vi posava un bacio sopra, uno lì e uno sulle labbra.
Lei istintivamente nel sonno sorrideva e si accoccolava meglio a lui.
Quanto la amava...

Non avere quegli occhi tristi, li avremo quando ci sarà tempo e tu sarai più tranquilla.
Conosco quella espressione, hai paura di deludermi, farmi del male, ma non è così.
L'unico modo che hai per farmi del male è allontanarti da me, chiaro?


Mai l'avrebbe forzata, mai le avrebbe imposto qualcosa sapendo che le pesava, mai l'avrebbe fatta sentire sbagliata.
Non era avvenuto ai tempi che era chiusa in sé e senza ricordi, figurarsi adesso che invece sprizzava amore e dolcezza da tutti i pori.
Sapeva che un giorno sarebbero stati felici con dei piccoli a gattoni che giravano per la casa e questo gli bastava, adesso voleva soltanto godersi quei bellissimi momenti spensierati da condividere con sua moglie, l'unica persona in grado di fargli battere il cuore.
Le chiese di mettersi un poco più vicino a lui, così da non permettere che alcuni animali si sistemassero in mezzo a loro, poi la abbracciò, circondandole il fianco con il braccio libero.

Questa insalata… è strepitosa.
Ormai sei diventato esperto nel preparare le cose che mi piacciono… stasera eguagliarti sarà una bella impresa!
In più hai fatto felici anche loro… guarda come mangiano!


Emozionerai le mie papille gustative come mai prima d'ora, ne sono sicuro!
So che facendo felici loro rendo felice te... e lo sai che la tua felicità è al primo posto tra le mie priorità.


Aveva imparato ad amare esponenzialmente tutte le creature della natura, indiscriminatamente.
Giocava con loro, accarezzava anche le iguane o i serpenti che erano naturalmente più docili stando affianco alla moglie, senza mai mostrare fastidio od orrore, perché sapeva che erano cari alla sua amata e di riflesso anche lui riusciva a coglierne il lato bello ed affascinante.
Quando loro mangiavano era contento, quando facevano dei versi festosi si commuoveva, quando poi si avvicinavano anche a lui perché comprendevano che era un essere umano non ostile poi, spesso gli cadeva anche una lacrima di gioia.
La conversazione poi si mosse verso il Mentore della Mentore di Typhon Seal, ovvero Raiden Lambert, e il migliore amico di Irvyne, Logan Sykes, ormai già da troppo tempo single ed incline a frequentare spesso la casa del docente di Astronomia e consorte.

Sta benissimo, sempre molto impegnato ma al tempo stesso disponibile a darmi una mano quando ne ho bisogno, in Gilda.
Sono sempre più convinta che non avrei potuto trovare un Consigliere migliore di lui… forse solo Typhon, con diversi anni di esperienza in più sulle spalle.


Spero che il ragazzo superi presto la sua pseudo-gelosia nei tuoi confronti.
Gli piacerebbe essere un punto di riferimento per te quanto lo sei tu per lui, ma indubbiamente Raiden occupa un posto speciale nella tua vita.
Ah, a proposito di persone che si vedono e non si vedono, forse avremo di nuovo Logan a cena il prossimo fine settimana... è un problema?


Un problema?
Ma no, perché mai? Mi fa piacere!
Sono contenta di averlo a cena, è tanto simpatico e mi fa sempre morire di risate!
Piuttosto mi preoccupa il fatto che sia sempre solo… non sarebbe il caso che si trovasse una compagna?
Ormai è passato tanto tempo dall'ultima relazione, no?


Ne parli quasi come se fosse un animale, lo sai vero, tesoro?
Ahahah... purtroppo per Logan non è semplice trovare l'anima gemella, non perché sia esigente, ma perché il suo senso dell'umorismo e la sua eterna giovinezza non piacciono esattamente a tutte le ragazze del mondo, anzi...
Magari ogni tanto fagli qualche complimento, fallo sentire apprezzato, in fondo per quanto mia moglie, sei sempre una femmina e quindi riusciresti comunque a tirarlo su di morale, ne sono sicuro, basta trovare la maniera.
E' un uomo estremamente professionale ed affidabile, ma nel tempo libero è allegro e burlone, bisognerebbe trovare una ragazza che sappia apprezzare distintamente questi due valori e nel mio cerchio di conoscenze non esiste una persona che risponda a questi parametri...
Al massimo dovresti pensarci tu, considerando che hai sotto di te decine di migliaia di ragazze e donne di ogni parte del mondo!


Ma comunque ne avevano già parlato spesso ed era normale che Lindë si sentisse a disagio nel pubblicizzare un amico in mezzo alla Gilda.
Lei ne era il Capo, appariva piuttosto sconveniente comportarsi da agenzia matrimoniale, proprio per quello Irvyne mostrava sempre un sorriso divertito e scherzoso quando la rimproverava di non mettersi in moto per il povero Logan.
Quel pranzo stava andando nel migliore dei modi e sarebbe andato avanti in quella maniera per tutta l'ora successiva, fino al momento del saluto, perché entrambi sarebbero dovuti tornare ai propri affari, ma non prima di essersi detti "ti amo" sull'uscio della porta delle Serre.
La sera comunque, nella loro bellissima casa, avrebbero condiviso di nuovo non solo il tempo, ma anche le risate, gli sguardi languidi e tanti, tantissimi baci a fior di labbra e passionali, magari terminando quel giorno di anniversario con del fantastico sesso nella vasca idromassaggio...

DOPPIA CHIUSURA - FINE
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