1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Interno Serre

Le giocate che si vogliono effettuare alle Serre che NON coinvolgono la prof.ssa Vilvarin devono essere concordate direttamente con questa o attraverso gli Admin poiché la PG vi è quasi sempre all'interno ed è necessario che sia lei a dare un orario in cui non sarebbe presente

Messaggioda Vergil » 06/02/2012, 23:52

Mi ha rovinato una serata bollente con Typhon una volta, ma non è quello il punto.
E' saccente, arrogante e borioso, mi da' sui nervi in un modo che non puoi capire!


E così era quello il nome del fidanzato di Arianna, Typhon.
Era sicuro di conoscerlo già, ed infatti, facendo un po' di mente locale si ricordò di lui, dato che si trattava esattamente del prefetto dei draghi, quindi il collega più stretto della bella bionda.
Seal era uno dei ragazzi più fortunati del mondo, quello era indubbio, dato che accalappiare una femmina come l'italiana Ricciardi non doveva essere un'impresa da poco.
Così, una delle loro bollenti serate era stata interrotta proprio dalla presenza dello spasimante di Alexis Parker, Ferdy Stone, il professore di volo.
Vergil pose un'attenta riflessione sulla figura del prefetto dei corvi, identificandolo come una persona che sicuramente, al cento per cento poteva rappresentare un problema nel momento stesso in cui Alexis si fosse interessata molto ai ragazzi con un fisico scolpito e non naturalmente robusto e prestante, ma da quello che aveva potuto vedere, l'angioletta era tutto fuor ché una tip a del genere.

Fisicamente preferiresti me o il corvo guasta serate?
No lo chiedo perché dopo il tuo ragazzo ci tengo ad essere il tuo oggetto di desiderio maggiormente ambito!


Una battutina come un'altra che in realtà dietro nascondeva una domanda ben precisa o forse volta semplicemente a far comprendere ad Ary che uno dei quesiti che si stava ponendo era se fisicamente Alexis potesse essere attratta sia da lui che dall'altro nel medesimo modo, quasi come se il giudizio della bionda fosse per lui un metro estremamente importante e veritiero per basare le proprie certezze e strategie.
Tuttavia quel piccolo momento e forse ultimo dei successivi minuti, si concluse lasciando spazio ad un argomento molto più serio, il punto di vista di Arianna sulle relazioni, sull'amore e sui rapporti seri fra esseri umani.

Capisco ciò che dici, e credo anch'io che se due persone sono destinate a stare insieme prima o poi ci finiscono, ma... cavolo, anche il tempismo è importante!
Insomma, mettiamo caso che tu scopri che Alexis è la persona giusta per te, o comunque capisci di provare qualcosa per lei, ma nel frattempo si è messa con quel Corvo... d'accordo, se siete destinati a stare insieme alla fine verrà da te, ma quanto dovrai aspettare?


Avevano due modi di vedere le cose abbastanza diversi, opposti in certi punti ma era anche giusto visto che il cervello non lo tenevano in comune.
Vergil, con le braccia incrociate annuì tranquillamente a quell'idea di Arianna, cercando di coglierne gli spunti sui quali poteva trovarsi in completo accordo, visto che degli elementi in comune per migliorare la sua esperienza c'erano e si sentivano. Alla fine mica poteva essere il detentore universale della conoscenza.
Il tempismo, il modo in cui velocemente una persona si avvicina ad un'altra e rende la possibilità che scatti qualcosa di concreto, di magico forse o magari anche di sbagliato ma comunque tutto da vivere.
Aspettare per avere ciò che si desidera è fondamentalmente stancante, almeno per chi ha poca pazienza. In quel momento Cartwright si chiese se obiettivamente lui nell'amore o nei sentimenti in generale fosse un tipo paziente o meno.

Sai che ti dico, oh massima espressione dell'eccitamento maschile... Credo che sarà meglio darti un po' di ascolto, alla fine le mie carte le ho pronte e mi serve soltanto individuare il giorno esatto in cui Lex dovrebbe dare aiuto alla Vice Vireau con i provini per il club musicale e potrò muovermi per tempo e abbastanza celere da non perdere l'attimo che mi dici tu... Sai, avevo pensato che esserle accanto proprio nel campo grazie al quale è stata scelta per far parte dei delfini possa essere un'ottima idea, il resto è tutto nella mia testa, è un piano infallibile, però forse, visto che mi hai spezzato il cuore e quindi ti dovresti far perdonare in qualche modo...

Sciolse le braccia avvicinandosi maggiormente a lei, quasi come se avesse strane intenzioni, posandole una mano sulla gamba mentre con l'altra le faceva una carezza maliziosa con due dita sulla guancia, fissandola quasi come se da un momento all'altro la volesse baciare.

... Le cose sono due: o mi concedi una notte di ardente passione sfrenata facendo poi finta il giorno dopo che non sia successo niente, oppure...

Ritornò quindi sulla sua posizione, riprendendo ad avere il solito tono scherzoso, divertito e un po' burlone.

... Oppure potresti informarti, maga del gossip, sul giorno in cui Parker aiuterà nei provini e farmelo sapere il prima possibile!
Allora, che ne dici sexy cacciatrice, ti ho convinto oppure hai bisogno di un altro dolce babbano per cedere ai miei ricatti degni del Signore Oscuro?
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Messaggioda Aryanne » 07/02/2012, 0:26

Fisicamente preferiresti me o il corvo guasta serate?
No lo chiedo perché dopo il tuo ragazzo ci tengo ad essere il tuo oggetto di desiderio maggiormente ambito!


Vuoi sapere chi preferirei io... o chi preferirebbe lei? - domandò Arianna sagacemente, in risposta alla domanda di Vergil - Per quanto mi riguarda, penso che mi piaceresti più tu... ma per quanto riguarda la nostra faccina d'angelo, potrebbe anche piacerle uno col fisico come Stone, muscoloso e possente: potrebbe piacerle l'idea di sentirsi protetta.

Rispose alla fine con una leggera alzata di spalle: Arianna capiva subito le domande intrinseche e nascoste che si celavano dietro ad altre apparentemente innocenti, ed era altrettanto brava nel dare risposte che potevano sì, magari mettere in allarme, ma che sicuramente facevano intendere al proprio interlocutore quale fosse la situazione; Alexis era una ragazza dolce ed ingenua, e non era escluso che con un tipo come il Corvo, dal fisico prestante, si sentisse quasi una piccola bambolina che col ragazzo poteva ricevere protezione continua.
Dopo quella risposta, Arianna si lasciò andare a quella che era la sua visione dell'amore, ed anche se non l'avrebbe mai detto subito dopo Vergil sembrò aver non solo compreso le sue parole, ma averle accolte con uno spirito di accordo.

Sai che ti dico, oh massima espressione dell'eccitamento maschile... Credo che sarà meglio darti un po' di ascolto, alla fine le mie carte le ho pronte e mi serve soltanto individuare il giorno esatto in cui Lex dovrebbe dare aiuto alla Vice Vireau con i provini per il club musicale e potrò muovermi per tempo e abbastanza celere da non perdere l'attimo che mi dici tu... Sai, avevo pensato che esserle accanto proprio nel campo grazie al quale è stata scelta per far parte dei delfini possa essere un'ottima idea, il resto è tutto nella mia testa, è un piano infallibile, però forse, visto che mi hai spezzato il cuore e quindi ti dovresti far perdonare in qualche modo...

Non è per niente male come idea, avvicinarla nel suo ambiente potrebbe metterti in mostra ai suoi occhi... uhm?
Che dovrei fare?


Domandò Arianna curiosa, mentre Vergil gli si avvicinava fingendo quasi di volerla sedurre: la ragazza non si preoccupò per nulla, aveva compreso che stesse scherzando soprattutto perchè finalmente stavano parlando di cose importanti, come fare in modo che Vergil riuscisse a strappare Alexis dalle mani di Ferdy Stone.

... Le cose sono due: o mi concedi una notte di ardente passione sfrenata facendo poi finta il giorno dopo che non sia successo niente, oppure...

Oppure?

... Oppure potresti informarti, maga del gossip, sul giorno in cui Parker aiuterà nei provini e farmelo sapere il prima possibile!
Allora, che ne dici sexy cacciatrice, ti ho convinto oppure hai bisogno di un altro dolce babbano per cedere ai miei ricatti degni del Signore Oscuro?


Il dolce babbano lo voglio sicuro... - rispose Arianna con un sorriso divertito, aprendo il palmo della mano ed avvicinandolo a Vergil come a volergli chiedere la sua "ricompensa" - Ma non è una cosa così difficile da effettuare, per niente. Consideralo fatto!

Esclamò sorridente e soddisfatta, visto che per lei era una semplice passeggiata venire a sapere una cosa del genere: subito dopo, ecco che nella sua mente si formò un'idea a dir poco geniale, che forse avrebbe potuto cambiare le carte in tavola a favore del Tassorosso.

Ehi, senti questa... e se facessimo un'uscita a quattro?
Io, te, Typhon e Alexis... la delfina conosce tutti, quindi non si sentirebbe a disagio, e potrebbe essere un modo per stringere il vostro rapporto! Che ne dici, non è una trovata pazzesca?
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Messaggioda Vergil » 15/02/2012, 13:08

Vuoi sapere chi preferirei io... o chi preferirebbe lei? Per quanto mi riguarda, penso che mi piaceresti più tu... ma per quanto riguarda la nostra faccina d'angelo, potrebbe anche piacerle uno col fisico come Stone, muscoloso e possente: potrebbe piacerle l'idea di sentirsi protetta.

Sinceramente non seppe dare una risposta precisa a se stesso quando Arianna gli pose quella domanda iniziale.
Era più rivolta a lei o alla delfina? Per un momento Vergil fu quasi certo di poter dare la risposta giusta ma quando i suoi occhi incontrarono di nuovo quelli della bionda draghessa, molte di quelle sicurezze sfumarono con una velocità a dir poco impressionante, come fosse stata stata sabbia stretta in un pugno mossa dal vento e fatta volare via, impossibilitata ad essere ripresa.
Era quello l'effetto che quella ragazza faceva in lui: semplicemente, ogni sua certezza la faceva cadere come una castello di carte perennemente in bilico.
Certe sensazioni per lui erano ancora così difficili da interpretare, così complesse da poterci ragionare su, troppo giovane ancora per rendersi conto di quanto il suo cuore fosse diviso a metà tra una bionda ed una mora così entrambe con un fascino da scoprire ma diverso e immensamente magnetico.
Si limitò quindi per il momento ad ascoltare quelle parole dell'italiana, sentendo una leggera scossa all'altezza dello stomaco quando sentì che avrebbe preferito lui fisicamente o comunque esteticamente, ma un'altrettanta scossa quando la ragazza affermò con quasi certezza che forse ad Alexis sarebbe potuto piacere più un tipo come il professore di Volo.

Ah la protezione non la danno mica i muscoli! Più son grossi e più fanno rumore quando cadono, è una cosa risaputa!

Una delle sue solite risposte che buttano tutto quanto sullo scherzo e sulla simpatia.
L'interiorità del Cartwright era già difficile da analizzare per lui, figurarsi riuscire a metterla in gioco davanti a qualcun altro, ma la sincera nota di gelosia nelle sue parole era palpabile come l'aria umida di quella serra.
La conversazione progredì lentamente ma con passo di seguito sempre più accelerato, con varie battute da parte sue e altrettante occhiate profonde e penetranti da parte di Arianna, ogni cosa detta con il suo peso anche se non sembrava proprio a dir la verità, e al termine della speigazione riguardo le tecniche di rimorchio da parte dell'americano, la prefetta viola non ebbe alcun problema ad assecondare l'ipotetica follia di lui, e come se non bastasse, si fece anche venire in mente un'idea che faceva ipotizzare una cosa così assurda come addirittura...

...e se facessimo un'uscita a quattro?
Io, te, Typhon e Alexis... la delfina conosce tutti, quindi non si sentirebbe a disagio, e potrebbe essere un modo per stringere il vostro rapporto! Che ne dici, non è una trovata pazzesca?


Vergil che stava per tornare a parlare, dopo aver schioccato le dita in tipico segno di delusione per non aver visto nessuna traccia di folle desiderio negli occhi di Arianna alla sua prima parte della penitenza, si bloccò con la bocca leggermente aperta, fissandola ed inarcando il sopracciglio destro, in chiara manifestazione di enigma puro nel cervello.
Dalla boccà uscì anche qualche suono ma sembrava più il verso di un babbuino nella stagione degli amori fatto di morfina.
Sbattè più volte le palpebre leccandosi le labbra, prendendo un bel respiro, cominciando ad immaginare lentamente nella sua testa le persone che effettivamente avrebbero partecipato a quellìimprovvisato appuntamento strategico.

Ok ok ok, roflettiamo attentamente... dunque vediamo...

Immagine

Io

Immagine

LUI

Immagine

... Oohhh... Lei...

Immagine

... OOHHH... LEI...

Immagine

Tutti insieme... Nello stesso posto... Allo stesso tavolo...

Fece finta di tossire con nonchalance, dopo aver effettuato quelle assolutamente eloquenti riflessioni su tutta la situazione che si sarebbe potuta venire a creare, osservando ancora negli occhi Arianna che sembrava largamente entusiasta di quell'idea così spontanea, ben costruita, utilissima, di aiuto e per Vergil Cartwright... Da incubo.

Ma certo che hai avuto un'idea magnifica!
Porca miseria nemmeno io ci avrei potuto pensare, che genio che sei, sexy cacciatrice, lo sai, quasi quasi potrei pensare di prenderti sotto la mia ala protettiva e discepola, mi chiameresti maestro, potresti apprendere molte cose e fare lunghe esperienze di vita.
Certo, capisco bene che essendo molto giovane ti sarebbe difficile ripagare cotanta abbondanza di lezioni e cultura, ma non preoccuparti che una maniera la troviamo di sicuro...


Occhiolino di intesa molto (poco) sensuale.

In sostanza allora, quando, dove, come e sopratutto...

Dovrò consultare o no un cardiologo?

...Che potrei indossare?
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Messaggioda Aryanne » 15/02/2012, 13:30

Ah la protezione non la danno mica i muscoli! Più son grossi e più fanno rumore quando cadono, è una cosa risaputa!

Sai, non si nota per niente che ti brucia da morire la cosa...

Arianna fece un sorrisetto divertito alle parole di Vergil, la cui capacità di gestire e modulare la gelosia era pressocché... nulla: in realtà lo capiva, anche lei al posto suo si sarebbe sentita offesa nell'essere paragonata - e possibilmente nel perdere - contro Stone, ma forse si sbagliava e faccina d'angelo, come la Dragargenteo, avrebbe puntato sempre e comunque sulla simpatica che non sui muscoli.
In ogni caso alla Prefetta venne poco dopo un'idea assolutamente geniale che subito condivise col Tasso, un'idea che lo lasciò a bocca aperta per diversi istanti.

Beh, ma perchè adesso fa quell'espressione da Troll con la paralisi facciale? Che ho detto?

Si chiese Arianna aggrottando leggermente la fronte come se non riuscisse a comprendere la reazione dell'altro: solo dopo un bel po', Vergil diede segni di ripresa aprendo le labbra in un sorriso che sembrava piuttosto entusiasta.

Ma certo che hai avuto un'idea magnifica!
Porca miseria nemmeno io ci avrei potuto pensare, che genio che sei, sexy cacciatrice, lo sai, quasi quasi potrei pensare di prenderti sotto la mia ala protettiva e discepola, mi chiameresti maestro, potresti apprendere molte cose e fare lunghe esperienze di vita.
Certo, capisco bene che essendo molto giovane ti sarebbe difficile ripagare cotanta abbondanza di lezioni e cultura, ma non preoccuparti che una maniera la troviamo di sicuro...


Ovvio che fosse un'idea magnifica, l'ho partorita io.
In ogni caso, al massimo io faccio il maestro e tu il discepolo, ti ricordo che sei più piccolo di un anno, ragazzino... e che quella con le esperienze di vita, qui, sono io.


D'accordo, l'aveva leggermente stroncato sul nascere, ma l'aveva fatto senza cattiveria e soprattutto sorridendo al Tassorosso che aveva di fronte a cui poco dopo fece un'occhiolino d'intesa: era simpatico, forse un po' troppo per i suoi gusti, ma probabilmente per Alexis sarebbe stato perfetto.

In sostanza allora, quando, dove, come e sopratutto...
...Che potrei indossare?


Devo prima parlarne con Typhon, ti mando un gufo e ti faccio sapere.
Ovviamente dovrai invitare tu faccina d'angelo in prima persona, e per quanto riguarda i vestiti, beh... vestiti naturale, no? Alla fine ti devi sentire a tuo agio, e poi è solo un'uscita tra amici tanto per rompere il ghiaccio.


Rispose Arianna, decisa a parlare della questione col fidanzato quanto prima, così da realizzare presto quell'assurda uscita a quattro: se non altro la Vireau sarebbe stata contenta, una cooperazione tra le Casate più intensa di così non l'avrebbe mai potuta immaginare.

Sarà meglio che vada ora, il mio dovere di Prefetta mi chiama... ti ricorda niente questa parola?

Aggiunse poi, alzandosi in piedi e lanciando un'occhiata significativa a Vergil come a volergli ricordare che era un Prefetto anche lui: si scosse i capelli, si diede una pulita veloce ai vestiti, ed infine fece l'occhiolino al ragazzo mandandogli un bacio con la mano prima di allontanarsi dalle serre.

Ci si vede in giro, Cartwright...
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Messaggioda Vergil » 25/02/2012, 19:59

Ovvio che fosse un'idea magnifica, l'ho partorita io.
In ogni caso, al massimo io faccio il maestro e tu il discepolo, ti ricordo che sei più piccolo di un anno, ragazzino... e che quella con le esperienze di vita, qui, sono io.


Un giorno striscerai per una mia perla di saggezza, Ricciardi, ricordalo!

Affermò come se fosse realmente sicuro e certo delle sue parole, ma in fondo amava come sempre fare delle battute e quello probabilmente era una delle tante.
Un'uscita in quattro era un rischio grosso per lui, visto che non gli era ancora così semplice saper gestire la vicinanza con le due ragazze che reputava più belle di tutta la scuola (adulte escluse, si intende), e il fatto che potesse essere presente il fidanzato di una delle due lo metteva in soggezione.
Forse l'angioletta avrebbe dosato la possibilità di stare con lui anche da un'uscita del genere e se si fosse dimostrato inferiore a Typhon o magari non con quella stessa complicità?
O forse la cosa più probabile e peggiore poteva essere ritrovarsi ad avere piccoli scatti di gelosia per via dei due colombi e quindi allontanare la Parker dal suo cerchio di vicinanze e possibili amicizie intime e molto strette.
Oramai però aveva in un certo senso accettato e non poteva rifiutarsi di gettarsi in quell'impresa, in fondo non poteva essere un incubo così grande come lo dipingeva... o si?

Devo prima parlarne con Typhon, ti mando un gufo e ti faccio sapere.
Ovviamente dovrai invitare tu faccina d'angelo in prima persona, e per quanto riguarda i vestiti, beh... vestiti naturale, no? Alla fine ti devi sentire a tuo agio, e poi è solo un'uscita tra amici tanto per rompere il ghiaccio.


Per quanto riguarda Lex non temere, guarda che non è mica la prima volta che invito una ragazza ad uscire!

... Sono bravo a mentire... anche con me stesso!

Naturale, certo, mi sembra chiaro, mica devo fare colpo su qualcuno! ... Cioè, si, devo, o meglio... si insomma, va beh mi rotolerò nell'armadio e quello che si attacca sarà la mia mise della giornata!

Sarà meglio che vada ora, il mio dovere di Prefetta mi chiama... ti ricorda niente questa parola?
Ci si vede in giro, Cartwright...


E così, dopo aver ascoltato un altro po' delle sue solite idiozie, Arianna gli fece un gesto sensuale e sexy di saluto, prima di alzare i tacchi ed andarsene facendo ondeggiare il bacino mentre con lentezza prendeva ad allontanarsi dalle serre lasciandolo da solo con i suoi pensieri ed i suoi ormoni in subbuglio scatenati ovviamente da lei, e Vergil fu certo che la prefetta dei draghi fosse perfettamente al corrente di quello che avrebbe suscitato in lui. Probabilmente ci godeva a farlo morire, e probabilmente quella era un'altra delle cose che lo facevano impazzire di lei.

Quale delle due, "Prefetta" o "Dovere", perché la prima mi suggerisce un vago ricordo ma la seconda è nebbia fitta e totale............................

Attese che se ne fosse andata rimanendo come uno stoccafisso ad osservarle le natiche fino a quando non fu completamente scomparsa dalla circolazione e così, arrotolando la lingua e chiudendo la bocca con la sinistra, tirò un lungo sospiro.

.......... e mamma mia cosa non ti farei sexy cacciatrice!
Uff... Non dovrei smetterla forse di spasimare per quella bionda/mora una volta per tutte? E' fidanzata, Cartwright e tu in teoria, per lei, e forse anche per te, hai un'altro obiettivo e se non lo persegui con attenzione e devozione ti sfuggirà dalle mani ancor prima di essersi solo avvicinato!


Osservò lo stesso posto dove era seduta Arianna, non molto distante dalla pianta carnivora. Prese l'ultima fettina di carne e sedendosi nello stesso posto la avvicinò alla pianta che gradì come al solito.
Chinò il campo mentre faceva ciondolare le gambe, grattandosi il retro della nuca quasi per una volta davvero in difficoltà e concentrazione attenta e riflessiva. Non faceva caldo lì dentro e l'aria era pulita, sicuramente un posto sicuro dove poter riflettere in santa pace visto che l'unica persona che pensava potesse passare di lì, ormai se n'era andata lasciandogli solo un vago dolce ricordo del suo corpo meravigliosamente attraente.

Forza... conquistami Cartwright, vediamo se riesci a portarmi via dal mio ragazzo. Io credo in te, avanti... vienimi a rapire...

Lei ha già il suo cavaliere, sono io che sono sola e non so ancora per quanto. Lasciala stare, posso essere molto meglio di lei se solo mi scoprissi un po' di più... Vergil... vieni a scoprirmi... Vergil... Scoprimi tutta!

Oooohhh basta basta basta basta basta!!!!
Allora, avanti, un po' di contegno e calma, su, non entriamo nel pallone, adesso non posso rapire o scoprire nessuna, non così almeno, non con questa confusione!
Devo prendere una decisione e non voltarmi indietro, altrimenti per rincorrere due sogni potrei non realizzarne uno, ed io sono capace di fare l'idiota, ci si può scommettere...


Veloce sguardo alla pianta carnivora che un movimento oscillatorio sembrava quasi annuire le sue parole.

Grazie bella, come sei gentile. La prossima volta niente carne!

Sigh... Sob...

Va bene, va bene, scherzavo. Tu che c'entri?
Va bene pollo per il pasto della settimana prossima?


La pianta emise un verso che sembrava vagamente essere quello di un animale felice e latrante, oscillando più veloce il capo ed aprendo la bocca che faceva cadere piccole gocce di bavetta, evidentemente per la stimolazione dei succhi gastrici ad opera del pensiero della carne di pollo.
Vergil sorrise divertito, già, non riusciva ad esser triste o turbato per troppo tempo e così con la mano diede qualche pacca morbida sulla testona della pianta che accolse quella strana coccola senza obiettare.

Hai dei denti che fanno paura, però sei simpatica!
Uff, va bene, sarà meglio andare e riprendere lo studio, altrimenti per pensare a quelle due tentatrici finisco che non consegno i compiti e la Morker mi da' in pasto a te, e sono certo che ti piacerei molto di più del pollo, non ho dubbi!


Detto questo quindi, fece uno scatto con le gambe in avanti, tornando a terra coi piedi e afferrando le sue cose, mettendo il blocco di appunti nello zainetto, si diresse anch'egli verso l'uscita delle serre, con molti dubbi nella testa, ma altrettanti molti compiti da fare.
Arrivò fino all'uscita e percepì nell'aria ancora il profumo di Arianna, sentendolo e annusandolo come se fosse un ossigeno più buono, poi scosse il capo, si volse facendo un cenno di saluto con la mano verso la pianta e tornò a guardare a vanti a se.

"Scoprimi tutta"... Ma come diavolo mi è venuto in mente Lex che si mette a dire una cosa del genere? Ahahah...

Scosse il capo, dandosi uno schiaffo morale sulla fronte per quella follia che il suo cervello aveva partorito e alla quale anche lui faceva fatica a crederci e poi, con gli occhi brillanti e il sorriso sulle labbra, celando ogni sua sensazione al resto del mondo, il Cartwright riprese la via verso il castello, attualmente con un unico obiettivo: scrivere una relazione sulle piante carnivore e recuperare dalle cucine dell'ottima carne di pollo per la settimana successiva.

- END -
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Messaggioda Tisifone » 03/03/2012, 14:48

[Mercoledì ore 22 - Serra Numero 2]


Era da quando i rintocchi della Torre dell'Orologio avevano suonato la fine della sua ultima lezione della giornata che Tisifone aveva pensato di andare nella Foresta Proibita e dedicare un pò di tempo alla sua piccola serra magica. O scherzo del destino come la chiamava Demetri. Quando era a scuola, infatti, Erbologia era una delle poche materie che non sopportava e in cui non riusciva ad eccellere e ora si trovava nella necessità di dover curare una serra tutta sua visto che le piante divinatorie crescevano in periodi dell'anno non consoni per le sue esigenze da Insegnante. Purtroppo la giornata era volata via senza permetterle di ritagliarsi neanche cinque minuti liberi e a cena si era trattenuta un pò più a lungo per parlare con la VicePreside di una delle sue Grife, così era arrivata a poter uscire solo dopo il coprifuoco.

Almeno non sono di ronda stasera.

Pensò, attraversando con passo spedito il Giardino avvolta nel suo lungo mantello blu notte pesante. Anche se la neve era ormai disciolta del tutto e ci si avvicinava lentamente alla Primavera, il clima, soprattutto la sera, non era poi così mite.

Merlino che testa! Ho dimenticato la terra e gli attrezzi.

Esclamò a mezza bocca, arrabbiata con se stessa per dover fare una deviazione verso le serre e allungare così i tempi. La stanchezza che si portava addosso le stava rendendo quel compito più pesante di quanto fosse in realtà.
Giunta fuori dalla serra, si mise a trafficare con gli oggetti che le servivano, raggruppandoli per poi rimpicciolirli e trasportarli in maniera più agevole.

Per Salazar, qualcosa mi dice che questa non è la serata giusta per dedicarsi alle piante.

Mormorò rassegnata, notando una figura aggirarsi all'interno della serra.

Potrebbe sempre essere la Professoressa Morker.

Si disse per darsi un pochino di speranza mentre, con il cappuccio ancora tirato sul capo a nascondere i lineamenti del viso oltre ai lunghi capelli neri, entrava nella serra in maniera furtiva per non mettere in allarme l'ospite indesiderato.
Già dalla prima occhiata però le era chiaro che quella persona che le dava le spalle non era Calypso. Non che conoscesse bene la Professoressa di Erbologia ma da quello che aveva potuto appurare durante l'incontro dalla VicePreside e in quelli sporadici nei corridoi, ma le due avevano una corporatura decisamente diversa.

Si può sapere chi è lei e cosa ci sta facendo a quest'ora fuori dal suo Dormitorio?

Disse quindi con il tono repentorio e serio che i suoi studenti avevano imparato a conoscere e temere.

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Messaggioda Lindë » 03/03/2012, 16:49

C'è troppo spazio vuoto, qui.

Colei che l'aveva preceduta non aveva fatto bene il suo lavoro.
Avrebbe dovuto rimediare lei, o comunque ci avrebbe provato.
Nel frattempo si godeva la solitudine delle serre, di sera più vuote che mai: era l'ambiente migliore per parlare con le piante, per sentire cos'avevano da raccontarle, per apprezzarle.
Molti pensavano che Erbologia fosse una materia da sottovalutare, ma per lei non era affatto così. Non avrebbe accettato la cattedra lì ad Hogwarts, se fosse stato altrimenti.
Un tipo strano la Preside, ma Lindë era pronta a scommettere che eccentricità e genio andassero di pari passo, nella donna.
All'improvviso, una voce a turbare il suo regno: una voce imperiosa e gelida, fastidiosa di primo acchito.
Si volse appena col capo, irritata, giusto per capire chi avesse davanti: una professoressa, sicuramente, anche se non sapeva minimamente dire cosa insegnasse. La Preside non li aveva ancora formalmente presentati al corpo docenti, aveva solo parlato con la Vice Preside Vireau fino a quel momento e tanto le era bastato.

Immagine


Professoressa Vilvarin, per lei, docente di Erbologia.
Suppongo di trovarmi di fronte ad una mia collega.


Non si volse col corpo verso di lei, non tentò di presentarsi allungandole la mano.
Semplicemente, tornò ad occuparsi delle piante, delle sue piante, studiandole tanto con lo sguardo quanto con il tatto.
L'altra donna poteva fare ciò che preferiva.

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Messaggioda Tisifone » 04/03/2012, 23:12

Non appena le fu possibile vedere il viso di quella misteriosa figura, Tisifone si rese conto di aver commesso un piccolo errore di valutazione. La donna che stava trafficando Merlino solo sapeva cosa nella serra, per quanto giovane non poteva essere assolutamente una studentessa. Doveva avere intorno ai venti anni, e il modo sicuro con cui si muoveva da un vaso all'altro denotava una certa dimestichezza con le piante. Queste considerazioni però invece di tranquillizzarla la misero sul chi vive, la mano che lentamente scivolava verso la bacchetta: un'estranea a Hogwarts era una rarità e non necessariamente positiva.

Professoressa Vilvarin, per lei, docente di Erbologia.

Quella presentazione fredda e lapidaria sciolse in parte l'enigma, la mano della Grifa che finiva con il lisciare le pieghe del mantello con un gesto del tutto naturale in modo che nessuno potesse comprendere quali fossero state le sue intenzioni fino a un secondo prima.

Suppongo di trovarmi di fronte ad una mia collega.

Professoressa Samyliak, Insegnante di Divinazione.

Rispose in maniera altrettanto formale e lapidaria, abbassando il cappuccio e liberando i suoi lunghi capelli mesi che le scendevano liberi sulle spalle nude. Quella sera infatti Idra non si trovava li adagiata come una sciarpa ma l'aveva preceduta nella Foresta Proibita, desiderosa di sgranchirsi le scaglie.

L'ultima volta che ho controllato l'Insegnante di Erbologia era la Morker...

Disse, rompendo il silenzio che era calato tra loro praticamente subito. Lindë dopo aver pronunciato quelle poche parole aveva ripreso a dedicarsi alle piante, dandole le spalle e ignorandola platealmente, comportamento quello che per Tisifone equivaleva a un vero e proprio suicidio.

O è tremendamente sicura di sè stessa oppure è cresciuta tra piume di zucchero.

Pensò, indecisa su cosa fosse peggio.

...e questa mi sembra un'ora un pò tarda per dedicarsi alle piante.

Aggiunse con il suo solito tono atono, come se avesse commentato il tempo e non sindacato su ciò che l'altra donna stava facendo in quella che sembrava essere il suo territorio. Perché il problema era proprio quello, diffidente e paranoica di natura Tisifone non era persuasa che quella fosse la nuova Insegnante di Erbologia.
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Messaggioda Lindë » 04/03/2012, 23:44

Divinazione.
Onestamente, come materia proprio non la capiva: affannarsi alla ricerca dei segni, intestardirsi nello scoprire il futuro... tutte cose che non le interessavano. Ma era piuttosto ovvio che non l'avrebbe detto alla donna, perchè era sicura che non avrebbe gradito.
Non fece nessun commento a quella presentazione, né si volse ancora verso di lei. In pratica era come se non avesse nemmeno parlato.

L'ultima volta che ho controllato l'Insegnante di Erbologia era la Morker...
...e questa mi sembra un'ora un pò tarda per dedicarsi alle piante.


Sentì il suo corpo irrigidirsi, ma non si volse verso Tisifone.
Evidentemente nessuno aveva ancora informato il corpo docenti, fantastico.

La professoressa Morker si è dovuta allontanare da Hogwarts per delle ricerche in Australia. Può chiedere conferma alla Preside Bergman, comunque.

La voce le uscì gelida dalle labbra, ma non scocciata. In realtà era atona, senza nessuna inflessione particolare nel tono. Sperava che la donna capisse l'antifona e la lasciasse in pace. Ma aveva fatto un'altra considerazione, e l'educazione di rispondere spesso esulava dalla seria volontà di farlo.

Non credevo ci fosse un orario consono per dedicarsi a degli esseri così speciali come quelli forniti dalla Madre Terra. D'altronde, è un orario un po' tardo anche per importunare il lavoro altrui.

Lapidaria. Implacabile.
Non era stata abituata a parlare con gli altri, non le andava, non le piaceva.
Non sapeva nemmeno perchè avesse accettato il lavoro in Infermeria che l'avrebbe costretta a parlare con tutti: forse perchè era l'unica in quella scuola ad avere un minimo di esperienza nel campo dei decotti e degli unguenti.
La cosa non la rendeva felice, ma l'avrebbe fatto comunque.
Per la scuola.
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Lindë
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Messaggioda Tisifone » 06/03/2012, 22:35

Tisifone osservò Lindë, il modo in cui si muoveva sicura di se stessa nella serra e incurante della sua presenza, e non riuscì a sentirsi offesa per l’essere praticamente ignorata. In qualsiasi altra circostanza, la Grifa avrebbe lanciato una delle sue frecciatine avvelenate e se ne sarebbe andata con uno svolazzo del mantello, dimenticandosi dell’accaduto praticamente due secondi dopo, non essendo il tipo che manteneva rancore senza un ottimo motivo. Quel comportamento scostante, invece, la incuriosiva, perché le ricordava un po’ se stessa quando era arrivata a Scuola, il suo desiderio di mantenere tutti gli altri il più possibile lontano da lei, cosa che le era riuscita così bene che ancora non poteva dire di aver legato con qualcuno. Da quando poi Nadal era dovuto lasciare il Castello all’improvviso era rimasta praticamente da sola. E poi non riusciva a non ammirare la dedizione che il Drago stava donando alle piante: sembrava che si trovasse completamente a suo agio con loro, come se fosse nata sotto il proverbiale cavolo babbano o un'altra verdura simile.
La stava osservando così intensamente che percepì esattamente il momento in cui la donna recepì il suo commento, irrigidendo tutto il corpo e interrompendo in quel modo la fluidità dei suoi gesti.

Peccato!

Pensò Tisifone, rammaricandosi quasi di aver parlato poco prima. Quando era piccola passava le ore nascosta a osservare estasiata il padre, prima, Demetri dopo, lavorare intorno al calderone con la stessa devozione che rivedeva nei gesti di Lindë e da allora aveva sempre trovato piacevole guardare qualcuno lavorare nel proprio ambiente, anche se era diventato sempre più raro ritrovare negli altri quella passione.

La professoressa Morker si è dovuta allontanare da Hogwarts per delle ricerche in Australia. Può chiedere conferma alla Preside Bergman, comunque.

Mi basta quello che vedo.

Si limitò a rispondere, con il suo solito tono atono, l’espressione di fredda cortesia sul viso. Sembrava quasi che in quella serra ci fossero due automi babbani invece che due valenti streghe.

Non credevo ci fosse un orario consono per dedicarsi a degli esseri così speciali come quelli forniti dalla Madre Terra.

E alcuni esseri sono così speciali da dettare loro stessi gli orari consoni…

Commentò, lanciando un’occhiata alle proprie spalle in un punto indefinito fuori dalla serra, nella Foresta Proibita, dove la aspettava il suo piccolo paradiso floreale personale.

D'altronde, è un orario un po' tardo anche per importunare il lavoro altrui.

Non ci sono orari per cogliere uno studente in violazione delle regole, è una cosa che imparerai molto presto.

O almeno lei lo aveva imparato subito, fin dalla prima ronda che aveva dovuto fare. A differenza di quello che pensavano gli alunni, lei odiava quell’aspetto del suo lavoro, visto che la costringeva a interagire con gli studenti anche oltre l’orario scolastico, molto più dei ricevimenti, perchè era costretta a sorbirsi ogni volta le bugie più fantasiose e lei odiava i bugiardi.
Anche se il tono usato dalla collega poteva essere considerato di commiato, Tisifone no se ne andò e non perché volesse fare necessariamente conversazione ma perché fuori non aveva trovato quel che le serviva: un vaso abbastanza grande per travasare i suoi fiori e il concime. E fu per questo motivo che iniziò a girovagare per la serra, in silenzio, ignorando l’altra donna.
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