L’aula di lezione non era mutata di una virgola dall’ultima volta che vi ero entrata, seguita dal resto della classe: una Foresta rigogliosa e splendida, ecco come si presentava ogni giorno a tutti gli studenti che vi mettevano piede; e nonostante mi sentissi un fascio di nervi per la competizione, che ormai aveva preso piede, con le due altre scuole magiche del mondo, non potevo certo permettermi di abbassare gli standard accademici con delle lezioni mediocri.
Per questo, puntuale come sempre, anche quella mattina feci il mio ingresso nell’aula di Incantesimi, attraversando il manipolo di studenti che si era raccolto di fronte alla porta d’ingresso in attesa che arrivassi: lanciai un paio di occhiate ad alcune persone che facevano parte del coro, come Artemisia, Brianna od Elisabeth, come a far intendere loro che dovevano stare tranquille e concentrarsi soltanto sulla lezione, per la prossima ora; per quanto tenessi al coro, infatti, non avrei mai permesso che questo venisse prima dello svolgimento dei compiti e degli ottimi voti che pretendevo di poter dare loro… in fondo, i M.A.G.O. si superavano proprio con l’impegno nello studio, e il Diploma si otteneva superando gli esami, non esibendosi in una performance canora perfetta.
Come sempre, presi posto in mezzo alla Foresta magica, seduta su una poltrona fatta d’erba, nell’attesa che tutti gli studenti si accomodassero dove preferivano, sulle rocce, contro i tronchi degli alberi o, semplicemente, a gambe incrociate per terra; ero silente, perché chi frequentava le mie lezioni conosceva le regole… silenzio, concentrazione, possibilità di parlare solo alzando la mano e chiedendo il permesso. Richieste semplici, quelle che imponevo ai miei studenti, ma utili per apprendere al meglio ciò che potevo insegnare loro mantenendo il rispetto verso me stessa ed i loro colleghi.
Ci vollero all’incirca dieci minuti, prima che nella Foresta calasse il silenzio più totale: dal fitto di essa, una figura bianca e slanciata, forte ma elegante, fece il suo ingresso, posando gli occhi prima su di me e poi sulla classe; la maggior parte di loro lo conosceva bene ormai, aveva imparato ad abituarsi alla sua presenza durante le lezioni.
Fire, il mio cucciolo di lupo che ormai stava crescendo a vista d’occhio, si avvicinò a me e si fermò al mio fianco, senza però accucciarsi: forse immaginava che, per lui, quella sarebbe stata una lezione molto particolare, diversa da ogni altra; e quella consapevolezza pareva renderlo euforico, adrenalinico quasi, al punto da spingerlo a rimanere eretto sulle zampe forti ben allenate, così diverse da quelle piccole e goffe che per anni gli avevo visto addosso, come parte di lui.
Buon pomeriggio, ragazzi.
La mia voce risuonava ferma, decisa, posata.
Dentro di me mille e più pensieri ribollivano come gli ingredienti di una Pozione dentro un calderone acceso, ma all’esterno tutto pareva fermo, immobile. Merlino, che brava attrice riuscivo ancora ad essere, all’occorrenza.
Quest’oggi ho intenzione di presentarvi un Incantesimo difensivo e di supporto di cui sicuramente tutti avrete sentito parlare: l’Expecto Patronum.
Rimasi silente per qualche istante, dopo quelle parole, giusto per cogliere negli occhi dei ragazzi la consapevolezza dell’argomento che avremmo trattato a lezione quel pomeriggio; solo in pochi casi, come per i Nati Babbani dei primi anni, l’espressione saputa lasciava il posto a quella confusa e sconcertata di chi non aveva la minima idea di cosa stessi parlando, ma ci sarebbe stato modo e tempo, nel corso della lezione, per fugare ogni dubbio.
Partiamo con le basi: l’Incanto Patronus è un Incantesimo che serve per evocare un “animale di protezione”, un esemplare incorporeo di aiutante magico che possa venire in nostro soccorso quando serve.
Il tipo di animale è personale per ciascuna persona, quindi non vi è una forma fissa nel quale il Patronus si presenta, ma è bene sottolineare che solo gli animali “normali” possono essere evocati tramite questo Incanto.
La mano di una studentessa del primo anno di Corvonero si levò in aria, per quanto appena tremante come se fosse un po’ timida, facendomi voltare lo sguardo verso colei che l’aveva alzata prima di permetterle di parlare con un cenno del capo.
Per “normali”, intende animali non magici, professoressa?
Esattamente, signorina Keller - confermai con un breve cenno di assenso in sua direzione, prima di rivolgermi all’intera classe - Col Patronus potrete evocare un animale qualsiasi, è vero, da quelli più classici a quelli più ricercati, ma non quelli che appartengono al mondo magico.
Per capirci, potete evocare un Tapiro, se è quello l’animale connesso alla vostra persona, ma non potrete evocare un Ippogrifo.
Un’altra mano si agitò verso l’alto, questa volta appartenente ad uno studente di Tassorosso, al quale diedi parola subito dopo.
Scusi professoressa, ma non capisco cosa voglia dire che l’animale è connesso a noi… da cosa dipende la scelta di una specie rispetto ad un’altra? Non è qualcosa che scegliamo noi arbitrariamente?
Domanda interessante, signorino Da Vinci.
È bene sottolineare che non esiste una teoria ufficialmente comprovata che possa rispondere in modo universalmente riconosciuto come esatto alla sua domanda: possiamo però ipotizzare che la scelta dell’animale avvenga non secondo la nostra volontà, ma quella della nostra anima - mi fermai un momento, accavallando le gambe per stare più comoda visto che quello che stavo per fare non era esattamente il discorso più semplice del mondo - se consideriamo, infatti, che la magia è parte di noi ed è dunque presente nel nostro spirito, possiamo altresì ipotizzare che quando evochiamo il Patronus, la magia prenda forma e sostanza proprio dalla nostra anima, che si rispecchia in qualche modo all’esterno donando all’Incanto la forma che più considera congeniale a sé; possiamo quindi supporre che il Patronus rappresenti, come animale, le caratteristiche di noi stessi come persone, e questo spiega perché, ad esempio, il Patronus può cambiare la sua forma nel corso della vita di un mago.
Quelle parole fecero aggrottare la fronte a ben più di uno studente, tanto che alla fine una Grifondoro alzò la mano quasi esagitata, così da attirare la mia attenzione.
Chieda pure, signorina Queen.
Professoressa, in che senso può cambiare forma?
Credevo che il Patronus fosse diverso per ciascun mago, ma per questo sempre identico!
Normalmente è così, infatti, non è detto che il Patronus debba cambiare forma per forza.
Può capitare, però, che nel corso della vita di una persona avvengano determinati fatti che ne sconvolgono l’anima al punto da mutarla: e con essa, tenendo per buono quanto ipotizzato prima, muta anche il Patronus ad essa collegato.
Lasciai che la mia voce si spegnesse per qualche istante, piuttosto indecisa sul da farsi: sapevo bene che, in casi come quello, un esempio pratico era probabilmente la strada migliore per far comprendere ai miei studenti cosa volessi dire; al contempo, però, non ero troppo entusiasta di sbandierare alcuni miei fatti personali di fronte alla classe.
Alla fine, tuttavia, optai per la scelta che, per quanto mi fosse meno gradita a livello personale, avrebbe probabilmente reso chiaro ciò che volevo dire a tutti i ragazzi.
Quand’ero una studentessa, il mio Patronus era un husky siberiano dal pelo rosso: dopo la morte della madre di Fire, però - raccontai, indicando il mio lupo con un movimento veloce degli occhi - il mio Patronus si modificò, prendendo proprio la forma della lupa che mi aveva accompagnato per la maggior parte della mia vita.
E questo spiegava appieno, probabilmente, cosa volessi dire: Flame era stata talmente importante per me, nella mia vita, che quand’era morta la mia anima aveva subito un colpo così forte da legarsi al ricordo della lupa, quello che aveva dato vita al Patronus che ora ero in grado di evocare.
Attesi qualche istante, per essere sicura che non ci fossero altre domande, e proseguii nella mia spiegazione, visto che eravamo solo all’inizio e di cosa da dire ve n’erano diverse.
Solitamente l’Incanto Patronus viene utilizzato per uno scopo ben preciso: difendersi dai Dissennatori, creature oscure e molto, molto pericolose; per maggiori approfondimenti, vi invito a domandare al vostro docente di Difesa Contro le Arti Oscure… - e mi bloccai un secondo, immaginandomi gli studenti, soprattutto i primini, mentre bussavano alla porta dell’ufficio di Sandyon. Una scena raccapricciante - … o in alternativa, a fare qualche ricerca in biblioteca.
Ecco, quello forse era il metodo migliore per ottenere informazioni senza rimanere sconvolti: non che Sandyon non fosse migliorato da quando aveva messo piede ad Hogwarts per la prima volta, ma quel suo aspetto inquietante e severo, no, quello non era affatto cambiato.
In ogni caso, il Patronus si può evocare soltanto pensando ad un evento particolarmente felice che è stato parte della vostra vita: una volta che il ricordo è ben fisso nella vostra mente, dovete pronunciare a chiare lettere la formula “Expecto Patronum”, muovendo il polso della mano nella quale impugnate la bacchetta di mezzo giro in senso antiorario e di un giro e un quarto in senso orario.
Se eseguirete ogni movimento con precisione, il risultato sarà questo.
Mi alzai in piedi, richiamando alla memoria quello che per me era un momento di pura felicità: quello in cui Sandyon mi aveva chiesto di sposarlo; mi lasciai pervadere dalla sensazione di felicità che mi aveva invaso allora, e quando la sentii avvolgermi tutta, allora mossi il polso come descritto prima, schiudendo le labbra per pronunciare ad alta voce la formula:
Expecto Patronum!
Dalla punta della mia bacchetta scaturì un fumo delicato, quasi trasparente, che poco dopo prese una forma ben precisa, quella della mia lupa, della mia fedele compagna di avventure… Flame.
Era incorporea, com’era giusto che fosse, ma era lei, senza ombra di dubbio: Fire agitò la coda, entusiasta, e tuttavia non si mosse, sapendo bene che se anche l’avesse fatto, se anche le fosse andato vicino, il Patronus sarebbe stato come una forma precisa, sì, ma fatto di puro e semplice fumo che infatti, poco dopo, scomparve.
Quello che vi ho appena mostrato è l’Incanto Patronus è in forma semplice; esiste un secondo Incanto Patronus, questa volta in forma complessa che, a differenza del primo, assume un aspetto corporeo e tangibile.
La differenza sostanziale qual è? Che il Patronus corporeo non ha più un solo nemico, i Dissennatori, ma una serie di nemici che dipendono molto dal mago che lo evoca - presi un attimo di fiato, prima di riprendere a parlare - se il mago che evoca il Patronus è sostanzialmente una persona buona, quindi positiva, o tutt’al più neutra, l’animale richiamato potrà attaccare e colpire creature magiche di tipo negativo, indipendentemente che siano Dissennatori o altre; viceversa, se il mago che evoca il Patronus ha un allineamento, per così dire, negativo allora il suo animale attaccherà e colpirà creature magiche di tipo positivo. Infine, se l’incantatore è sostanzialmente neutro, allora il Patronus potrà attaccare e colpire creature magiche di qualsiasi tipo di allineamento.
Mi fermai nuovamente, stringendo tra le dita la bacchetta che non avevo risposto dopo aver evocato per la prima volta la Flame incorporea, e, voltandomi lateralmente rispetto agli studenti, la puntai dritta di fronte a me.
La formula e il movimento del polso non cambiano dall’Incanto precedente, né è diverso ciò che dovete visualizzare nella mente, quindi sempre un ricordo estremamente positivo, per voi.
È tutta una questione di concentrazione e di capacità magica, quella che, crescendo, si formerà in voi… e alla fine, il risultato potrà essere questo.
Expecto Patronum!!
Per la seconda volta, dalla punta della mia bacchetta uscì un cono di fumo: a differenza del precedente, però, questo era molto più consistente e spesso, e diede poco dopo vita ad una lupa in carne ed ossa, almeno così sembrava, dall’aspetto luminescente, che rimase ai margini della Foresta, nel punto nel quale era stata evocata.
Ancora una volta, Fire agitò la coda come in un gesto di saluto, ma rimase fermo al proprio posto, limitandosi a fissare il Patronus della madre intensamente.
La fissai anch’io per diversi istanti, lasciando che tutta la classe facesse lo stesso, prima di smuovere la bacchetta e lasciare che scomparisse lentamente.
Vorrei che fosse chiara una cosa: il fatto che il Patronus sia corporeo, non significa che sia senziente… una volta evocato, infatti, esso si scaglierà contro il nemico che avrà davanti, senza che voi possiate impartire un ordine preciso, proprio perché non è provvisto di volontà come un animale normale, e non potrete di conseguenza interagire con lui al di fuori della battaglia e delle azioni che lui farà contro i vostri nemici.
A quelle parole, l’ennesima mano si librò verso l’altro, agitandosi appena per farsi notare: nonostante la lezione fosse quasi finita, feci un cenno in direzione della Delfinazzurro che aveva vinto la timidezza per porre una domanda, dandole così il permesso di parlare.
Professoressa, mi scusi per la domanda, ma… esiste per caso un Incantesimo che permetta di evocare una sorta di alleato senziente, come il Patronus?
Non risposi subito alla domanda di Brianna, limitandomi a fissarla più intensamente per qualche istante, quasi a volerle trapassare l’anima con lo sguardo; poi, in un movimento lento, annuii.
Sì, signorina Wollis, esiste.
Ma non è questa la sede né il momento più adatto per parlarne.
Proprio in quel momento, la campana della torre di Hogwarts prese a risuonare per il Castello, annunciando la fine della lezione: sorrisi ai ragazzi, agitando ancora una volta la bacchetta così da far comparire di fronte a loro le pergamene coi compiti da svolgere per la volta successiva.
Conoscete le regole, signori.
Niente copiature, rielaborate ogni informazione e rispondete usando il vostro adorabile cervellino. Voglio i compiti sulla mia scrivania entro il 5 Giugno alle 18, dopo tale scadenza non scomodatemi a mandarmi più alcun compito.
Mi sono spiegata?
Li osservai annuire, chi con più decisione, chi sbuffando appena, ma in fondo ormai tutti si erano bene o male abituati al mio modo di fare, e se gli studenti dei primi anni avessero avuto delle difficoltà, beh, potevano sempre chiedere ai compagni più grandi di dare loro una mano.
E adesso fuori di qui, forza!
Non credo che al professor Armstrong farà piacere aspettare i vostri comodi.
Li ripresi quasi, quasi, scherzosamente, lasciandoli uscire dalla classe per dirigersi verso l’aula di Storia della Magia; quando anche l’ultimo studente fu uscito, chiudendosi la porta alle spalle, mi voltai per osservare Fire, che mi fissava con aria speranzosa negli occhi.
Vuoi vederla, vero?
Gli domandai, la voce ora morbida come il sorriso che mi era comparso sulle labbra: sospirai appena ed annuii, alzando nuovamente il braccio che sosteneva la bacchetta; avevo detto a Brianna che non era quello il momento più adatto per parlare di un Incanto diverso dai precedenti, più difficile e raro… la verità era che per usarlo, non volevo nessun altro con me a parte Fire.
Expecto Familium!!
La mia voce risuonò come un eco nella Foresta ora vuota, e dalla mia bacchetta scaturì un cono di luce, questa volta bianco puro, che subito dopo prese le sembianze della lupa che tanto avevo amato in passato: niente luminescenze questa volta, niente bagliori strani, solo Flame in carne ed ossa, che si avvicinò lentamente a me, strusciando il muso contro la mia mano.
Ma pétite… mi sei mancata.
Le sussurrai con le lacrime agli occhi, perché per quanto tempo fosse passato, non riuscivo a smettere di pensarla o di piangere quando me la ritrovavo davanti; le accarezzai il muso e vi posi sopra un delicato bacio, indicandole poi Fire che adesso si muoveva appena sul posto, quasi infervorato.
Va da lui, che aspetti?
Le domandai con un sorriso, facendo un paio di passi indietro per andarmi a sedere sulla poltrona d’erba ed osservare la scena: e Flame, la mia bellissima e dolce Flame, alzò il capo verso l’alto, ululando alla Foresta come fosse un inno di vita.
Fire le corse incontro, felice come non mai, e i due cominciarono a giocare sotto il mio sguardo tenero e malinconico al tempo stesso: magra consolazione, quella di poterla evocare tramite un Incantesimo, ma dentro di me sapevo che era meglio che niente; scossi il capo e mi asciugai le lacrime, mandando al diavolo l’autocontrollo per correre loro incontro e tuffarmi in mezzo all’erba, giocando coi due lupi della mia vita e lasciandomi letteralmente lavare dai loro baci affettuosi.
Ogni tanto anche io, la Vice Preside di Hogwarts, avevo bisogno di staccare la spina.
Risposta corretta, completa e ben argomentata.
Brava!
10
La risposta mi è piaciuta davvero moltissimo: al di là della scelta del Patronus, che essendo soggettiva non può essere giudicabile, è stato molto piacevole leggere le somiglianze tra animale e PG, e sei stata molto esaustiva nello spiegare come sia avvenuta la tua prima conoscenza con questo panda così simile a Kayleen.
Molto bene!
8
Ho solo un commento da fare: povera Chelsea!!
Sul serio sai, io non ti rivolgerei più la parola se mi avessi mollata in quel modo dopo aver scoperto il tuo Patronus!
Scherzi a parte, un GdR ben strutturato, piacevole da leggere, completo di tutto ciò che avevo richiesto.
Molto bene signorina Ward, ma la prossima volta un po' di educazione in più credo sarà ben accetta!
12
Quasi spero che, prima del Diploma, tu mi ponga la domanda sull'aula di lezione a cui non si può accedere, sai? Sarebbe interessante vedere se la risposta arriverebbe o meno...
A parte questo, bel GdR, belle le considerazioni personali alle mie parole, molto bello tutto, semplicemente.
Ottimo lavoro... e Flame ti ringrazia per averla trovata bella!
8
Mi è piaciuta la tua risposta perché hai seguito un percorso molto logico per spiegare il tuo punto di vista, non cercando per forza la motivazione che giustificasse il fatto di volere una Creatura Magica come Patronus a tutti i costi... molto, molto, molto bene.
Un compito perfetto, direi, sono davvero soddisfatta!
2
punti 40 per Kayleen
Risposta corretta e ben argomentata, brava!
10
Risposta forse scritta un po' velocemente, però mi è piaciuto come hai accomunato il Patronus di Brianna alla PG - la cui scelta tra l'altro, visti gli ultimi sviluppi, farebbe molto piacere alla professoressa Vilvarin.
Brava comunque, una buona risposta!
6
Mi sento onorata di essere stata in qualche modo parte del ricordo felice di Brianna per il suo primo Expecto Patronum!
A parte questo, bella risposta, bel GdR direi: ben scritto, ben argomentato, è bello leggere il rapporto che la PG ha col suo animale. Sei stata molto brava, complimenti!
12
Un GdR molto bello: le uniche critiche che ti posso fare sono di fare attenzione ai punti alla fine dei periodi - spesso li perdi per strada - e alle maiuscole, anche questo ogni tanto mancano; a parte queste piccole imprecisioni, è una risposta svolta molto bene.
E per rispondere alla domanda di Brianna, cosicché la tua PG sappia come regolarsi in futuro, sappi che Monique le avrà risposto che "per il terzo tipo di Patronus il discorso è ancora più complesso delle illusioni", senza però approfondire l'argomento.
Per qualsiasi altro chiarimento, comunque, sai come contattarmi!
7
Pur non essendo forse totalmente in accordo con la risposta non ne giudico il contenuto, limitandomi a commentare la forma e la sostanza generale: una risposta pertinente, forse avrei preferito ti dilungassi un po' di più sul tuo pensiero ma è comunque una risposta buona.
Alla prossima lezione, brava, continua così!
1
punti 36 per Brianna
Risposta corretta e ben elaborata, brava!
10
Una risposta quasi ovvia vista la tua condizione "particolare", ma comunque ben argomentata e spiegata: mi è piaciuto l'excursus che hai fatto sul passato del tuo personaggio e l'introspezione, così insolita per me, che hai fatto su Melia.
Molto bene!
8
Il primo Patronus in forma complessa che leggo nella correzione di questi compiti, e tra l'altro presentato molto bene: chissà perché, tra l'altro, mi è sembrato che Melia fosse un po' meno fredda del solito, possibile?
Occhio agli errori di battitura che ogni tanto ti scappano, ma mi è piaciuto molto il GdR, ben strutturato con tutto che la PG è rimasta da sola per tutto il tempo.
Bene!
11
Quasi mi dispiace che la tua PG risulti sempre così silenziosa a lezione, viste le domande che pone tra sé durante le mie spiegazioni: farla parlare un po' di più no, eh?
In ogni caso, come per la risposta precedente, anche questo è un GdR ben svolto, preciso non solo nel riprendere le mie parole ma anche nell'argomentarle con considerazioni personali.
E per rispondere alla tua domanda, anche se solo mentale, no, Melia non potrebbe mai ipnotizzare un Patronus senziente... mi dispiace - non è vero, perché tu mi fai paura!
8
Una risposta molto interessante, non ti avevo mai sentita così decisa nell'esprimere la tua opinione, né credo tu sia mai stata così personale nel dare la tua opinione.
Una piacevole sorprese per un'ottima risposta, complimenti!
2
punti 39 per Melia
Risposta corretta e ben argomentata, molto molto bene!
10
Una scelta molto particolare, un animale che effettivamente rispecchia molto il modo di fare della tua PG, quindi la considero una scelta molto azzeccata.
Particolare anche il modo in cui Cappie ha "conosciuto", per così dire, l'animale che è diventato il suo Patronus, ma è stata una risposta che mi ha fatto sorridere molto: bravissima!
8
Una O'Neill insolitamente dolce, riflessiva, più intensa del solito, ma visto cosa le sia successo, il cambiamento ci sta tutto.
GdR ben fatto, forse meno lungo e complesso del solito, ma ci sta anche questo perché credo sia una conseguenza diretta di ciò che Cappie ha vissuto.
Bene!
12
Un GdR molto ben scritto, devo dire: mi sono piaciute le considerazioni personali che Cappie ha fatto durante la mia lezione, anche se la PG dovrebbe cercare di prendere più appunti e di divagare meno con la mente, mh?
A parte questo, hai fatto davvero un buon lavoro, ne sono soddisfatta!
8
Una presa di posizione piuttosto che una risposta, oserei dire!
In ogni caso, trovo tu l'abbia esposta molto bene, quindi non posso che farti i miei complimenti: un ottimo compito, e brava O'Neill!
2
punti 40 per Caroline Priscilla
Risposta corretta e ben argomentata, molto approfondita!
10
Posso confessare che non mi sarei mai aspettata una Patronus del genere per Zephyr? E' stata dunque una sorpresa leggere quale fosse l'animale a lui collegato, ma sei stato molto bravo nello spiegare le motivazioni che ti hanno orientato verso questa scelta. Bene!
8
Qui ti sei un po' perso: la prima parte del GdR è stata scritta anche bene in realtà, mentre la seconda, quella dove provi l'incanto e poi fai le tue considerazioni personali, l'ho trovata un po'... frettolosa.
Come se ti fossi sbrigato a concludere la risposta, e questo si è notato nelle diverse sviste ed errori di battitura che ho riscontrato nel corso della risposta. Un vero peccato, perché la prima parte era davvero perfetta!
7
Questo GdR è andato un po' meglio, ti sei ripreso rispetto al precedente: ben argomentato, qualche svista di tanto in tanto che ti penalizza un po', ma devo dire che nel complesso sono soddisfatta.
L'hai argomentato bene, e ti sei relazionato in modo alquanto singolare - ma del tutto coerente col tuo PG - a ciò che è stato spiegato a lezione, quindi non posso che reputarmi soddisfatta così.
Brava!
6
Una risposta interessante, espressa in modo pacato ma comunque deciso: credo tu sia la persona che si è dilungata di più, ma ho apprezzato ogni riga letta, dall'inizio alla fine.
Bravissimo!
2
punti 33 per Zephyr
Risposta corretta e ben argomentata, molto bene!
10
Dove ho già visto questo Patronus... ?
Scherzi a parte, nonostante la risposta fosse facilmente intuibile per chi conosce almeno un po' la storia del tuo PG mi è piaciuto molto come l'hai sviluppata, soprattutto la parte personale che ripercorre i primi approcci di Ariel all'incanto.
Molto bene!
8
Era dai tempi di Alexis Parker - ovvero dall'anno scorso, che non vedevo un GdR così ben strutturato, al punto che se si potesse dare un extra per il miglior racconto sicuramente lo darei a te: ben scritto, ben argomentato, introspezione al massimo, egregio utilizzo dell'ambiente che ti circonda.
Davvero bravissima!
12
Un altro GdR svolto davvero benissimo, su cui ho pochi commenti da fare: unica nota negativa, per così dire, è che nell'ultima parte, forse per una svista o per la foga di scrivere, hai usato la prima persona invece che la terza, e questo ti ha svantaggiata un po' nel punteggio finale.
Molto bene comunque!
7
Anche questa risposta è stata molto più argomentata di quanto mi sarei mai potuta immaginare: ben scritta, ben concepita non tanto nel contenuto, che non è giudicabile, quanto nella forma.
Molto bene, soprattutto mi sono piaciute le domande che ti sei rivolta e a cui hai provato a dare risposta: bravissima, spero di vederti alla prossima lezione!
2
punti 39 per Ariel
Risposta corretta e ben elaborata, bene!
10
Che animale dolce e particolare, complimenti!
La risposta mi è piaciuta molto, e mi sono piaciute le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere proprio quell'animale per Ethan! Complimenti, sono molto soddisfatta della risposta!
8
Un ottimo GdR, ben organizzato e ben strutturato, si comincia a vedere un primo sviluppo di Ethan e come si stia facendo più adulto, più maturo rispetto al passato.
Ottima l'interazione coi personaggi e come sempre Ethan non si smentisce mai, Hermione è sempre nel suo cuore!
Occhio agli errori di battitura però, sono fastidiosi!
Buona risposta anche in questo caso, bene!
11
Anche in questo caso il GdR è stato ottimo, mi è piaciuto molto il modo in cui hai interagito anche solo con lo sguardo o coi pensieri alla lezione, i pensieri di Ethan sono molto più profondi di quanto ci si aspetterebbe da lui!
Molto bene, nessun errore in questa risposta, sempre così sarebbe il massimo sai?
8
Una risposta particolare, una risposta che non avevo ancora letto prima ma che trovo logica, sensata, o forse semplicemente l'hai spiegata bene tu: è stato un piacere leggerla, esulando dal contenuto che non è giudicabile.
Un buon compito, quasi perfetto.
Devi soltanto stare più attento, e la prossima volta il miglior compito non te lo toglie nessuno!
2
punti 39 per Ethan Travis