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Sala Grande

Messaggioda Melia » 01/03/2013, 12:48

[Giovedì - ore 20.11]


C'era un che di sublime, nel dover aspettare qualcosa: sapere di avere innescato una bomba e dover semplicemente attendere che esplodesse di fronte ai suoi occhi era qualcosa di meraviglioso, di eccitante quasi.
Melia Herbert non provava dispiacere alcuno per ciò che aveva fatto, d'altronde stava solo eseguendo gli ordini che le erano stati dati... e quello era solo l'inizio. Ma sapeva che ogni cosa doveva esser fatta a suo tempo, doveva essere ponderata e realizzata senza alcuna fretta, per ottenerne il massimo profitto.
Ed era proprio quello che la Serpeverde intendeva ottenere quella sera, mentre si dirigeva verso la Sala Grande, con un bel vestito rosso sangue, i capelli raccolti parzialmente alla nuca, le labbra rosse e carnose e, come sempre, quegli occhi dorati dal taglio verticale che più di ogni altra cosa la rendevano unica.
Non percepiva freddo - e come avrebbe potuto? - ma al contrario si sentiva pervasa da un grande calore, quello di colui che le stava accanto, Zephyr e col quale stava scendendo a cena: non le serviva nemmeno sfiorarlo per percepirlo, quel caldo che lui le trasmetteva, ma bisognava ammettere che a vederli insieme - così belli, angelici e dannati al tempo stesso - facevano il loro effetto.
Non si parlavano troppo spesso, entrambi avevano i loro impegni da Prefetti e i loro loschi piani da mettere in atto, ma la ragazza doveva riconoscere che in più di un'occasione lui era stato fondamentale per la riuscita dei suoi piani, e voleva ricambiare il favore evitando di fargli perdere la cena migliore che esistesse ad Hogwarts da quando vi avevano messo piede.

Mi ringrazierai...

Soffiò in sua direzione, spostando appena gli occhi su di lui prima di tornare a guardare di fronte a sé, verso l'entrata della Sala Grande: anche la voce di Melia pareva più calda, quando si trovava vicino al Corvonero, e non aveva dubbi che per entrambi fosse difficile trattenersi dal toccarsi, baciarsi e andare molto, molto più in là.
Ma dovevano portare pazienza, essere forti e semplicemente godersi quei momenti... perché Melia Herbert avrebbe presto portato il caos dentro la scuola, e voleva che Zephyr Kenway fosse partecipe di tutto ciò.
Entrò con lui dentro la Sala Grande, quindi, conscia di avere almeno tre paia di occhi su di sé: quelli del piccolo Delfino, il suo Jorge, quelli del suo fidanzato segreto Dylan... e quelli della sua ultima pedina, Ferdy; e fu proprio a lui che rivolse la sua occhiata più intensa, quasi a ricordargli in quel modo quali fossero i suoi doveri, come dovesse innescare non solo un litigio con McDullan, ma anche la gelosia più profonda di Connor - ricambiata, visto che grazie all'ipnosi anche Stone aveva perso la testa per lei.

Immagine


Durò due, tre secondi quello sguardo intenso e silenzioso verso il professore di Volo, occhi che poi si spostarono sul Delfino, su Cappie e su tutti coloro che conosceva, compresi i suoi compagni di Casata, che salutò col solito sorriso dolce, tranquillo, di chi pare più un angelo sceso in Terra che non una Serpeverde.
E tuttavia non si sedette con loro, bensì al tavolo dei Corvonero con Zephyr, i quali, comunque, non sembravano essere affatto dispiaciuta dalla presenza di Melia... al contrario.

Lo spettacolo sta per cominciare...

Mormorò ancora una volta in direzione di Zephyr, accavallando le gambe e spostando poi lo sguardo su Dylan per salutarlo così, semplicemente con gli occhi, conscia che a lui tutto ciò sarebbe comunque bastato.

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Messaggioda Paul » 01/03/2013, 15:54

Paul era appena giunto al tavolo di Grifondoro, dove scorse in lontananza Mark e una alunna del secondo anno. Il primo a rispondere al suo saluto fu Mark.

Ciao Paul! Tutto bene? E' da un po' che non ti vedo in Sala Comune, immagino per i compiti!

Beh in effetti è da un pezzo che resto a studiare in dormitorio, e a te come va?

Chiese il Gifondoro, poco prima di salutare la ragazza affianco a lui, Kayleense non ricordava male.


Esatto! E tu sei Paul, giusto?
Ti ho visto qualche volta in sala comune, ma non abbiamo mai parlato. Dai siediti!


Si, mi chiamo Paul! Oh grazie!

Esclamò Paul sedendosi in parte alla ragazza, ma non ebbe il tempo di parlargli che al tavolo di Grifondoro giunsero altri tre studenti: Jorge, Caroline Priscilla e Elisabeth.

Buona sera ragazzi.

Parlò quindi la Serpeverde.

Ciao Elisabeth! Come stai?

Chiese il ragazzo, poco prima di lanciarsi sullo sformato che stava andando a ruba e prenderne una fetta. Quando poi alzò il viso però, incrociò lo sguardo del Delfino Jorge, che lo fissava stranamente.

Ehi Grifino… tutto a posto?

Disse il portoghese con fare sospettoso, accennando con un gesto della tesa quasi impercettibile la ragazza accanto a lui, Elbeth

Ehm... si tutto a posto...

Disse fissandolo Paul, cercando di far notare a Jorgela sua mano sinistra che gli segnava di riprendere l'argomento più tardi.
Subito dopo aver infilato in bocca un pezzo di sformato poi, Cappie, che si trovava accanto al deflino cominciò a parlare come sapeva fare solo lei, cioè con la sua rapida parlantina ed esuberante allegria.

Paul anche tu qui! Ho saputo che la Bennet ti ha messo in punizione...è davvero un mostro! Comunque ti sei fatto onore, sei un vero Grifo!

A sentire quella frase a Paul andò di traverso lo sformato che deglutì a forza, per poi rispondere

Già, ma non è poi la fine del mondo, comunque grazie!

esclamò contento per il complimento il Grifondoro, dopodichè giunse al tavolo una voce inaspettata

Se solo ti sentisse Caroline non la passeresti liscia... Non vorrai mica far perdere punti a Tassorosso quando è sul punto di rimontare i Corvonero!


Era la voce di Ferdy Stone, il professore di Volo.

Come state ragazzi?

Buonasera professor Stone, io sto bene grazie, e lei?

Rispose Paul alzandosi in piedi davanti al professore per mostrare rispetto.

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Messaggioda Jorge » 01/03/2013, 23:25

[Tavolo Grifondoro]


Si era recato al tavolo dei Grifondoro con la scusa di presentare a Caroline Priscilla la sua Menina, mentre in realtà quello che voleva fare era passare un po’ di tempo con Elbeth, conoscerla un po’ di più e godersi le strane ma stupende sensazioni che la vicinanza con la primina gli davano. Il suo umore però si incrinò un pochino quando vide il gesto che la ragazzina fece verso il tavolo dei DelfiniAzzurri, qualcosa di pressocchè innocente, certo, ma che non gli piacque per nulla.

Dovrò scoprire con chi ce l’aveva…

Si disse, aggrottando le sopracciglia e spostando i suoi occhi indagatori da Brianna a Steve a ogni altro delfino presente al momento al tavolo della sua Casata, per poi salutare la primina e presentarle la sua sorellina.

Mi stai prendendo in giro? Chiunque tu sia, io sono Elbeth! Ma non mi raccontate frottole: non potete essere fratelli!

Il modo in cui la ragazzina gli si era rivolto lo aveva preso completamente alla sprovvista, scalfendo leggermente la dura corazza che indossava solitamente e che gli impediva di offendersi realmente per tutte le cattiverie che le Serpi erano solite dirgli in faccia. Ci rimase così male che non solo rimase in silenzio per una manciata di secondi ma in più non riuscì neanche a gioire per aver finalmente saputo il suo vero nome. Per fortuna la sua sorellina era con lui e gli venne in soccorso, seppellendo il suo silenzio sotto un mare di parole facendo in modo che nessuno potesse accorgersi del suo momento di imbarazzo.

Quindi è questo il tuo vero nome! Jorge ha la pessima abitudine di dare nomignoli strani alla gente. Pensa che il mio è Tornando Parlante! Ma mi ci vedi? Io, un tornando parlante...assurdo!
Comunque io sono Cappie O'Neill, molto piacere. In realtà sarebbe Caroline Priscilla O'Neill, ma gli amici mi chiamano Cappie. Odio il mio nome. Il tuo invece è molto carino!
Ah si, hai ragione, non mi sono ancora spiegata! E' vero non siamo fratelli di sangue, ma io e lui talmente uniti che ci chiamiamo fra di noi fratellino e sorellina. E in fondo per me lo è! Pensa, devo sempre stare attenta che non si cacci nei guai...in compenso lui mi salva la vita durante le ore di Pozioni...Ragazzi ho una fame! Speriamo che si sbrighino! Potrei mangiarmi un Gatto Prismatico per quanto sono affamata!


Io non mento mai sulle cose futili Menina… - aggiunse non appena si fu ripreso e riuscì a inserirsi nel lungo monologo della Tassetta – E non è per nulla gentile da parte tua pensare certe cose di me.

... che ti ho salvato dai quadri, ti ho impedito di finire in punizione con la Vireau, ti ho portato in tempo a lezione di Alchimia...

Ovviamente tutte quelle altre cose le elencò solo nella sua mente, per dimostrare alla ragazzina che sapeva essere gentile e delicato e che non l'avrebbe mai messa in imbarazzo davanti a tutti, anche se il tono che aveva usato lo lasciava intendere.

Jorge? Ciao!
Come mai sei al tavolo dei Grifi?


Giusto per cambiare prospettiva da cui guardare la Sala Grande – rispose quindi a Kayleen, mettendo nel piatto un paio di polpette al sugo – e per fare quattro chiacchiere visto che non ci si incontra mai.

Non era prettamente una bugia, gli piaceva la compagnia di figlia dei fiori anche se, a quanto sembrava, si portava dietro anche Elisabethe poi non poteva mica dire così a tutti che era lì solo per stare un po’ vicino a Elbeth.

Buona sera anche a te Lingua Argentata. Sicura che i tuoi compagni di Casata ti rivolgeranno ancora la parola se ti vedono seduti al tavolo qui con i Grifi?

Salutò così la Serpina, annuendo con un boccone bello grosso di polpette al sugo al gesto che gli fece Paul, per poi scoccare un’occhiata indifferente a Mark.

Io sono Jorge – si presentò, lasciando alla sorellina decidere se voleva presentarsi a sua volta o meno, per poi rivolgersi a figlia dei fiori - Allora Kayleen tu che hai comprato a Hogsmeade? Qualcosa di…

Non riuscì a terminare la frase perchè l’eresia che aveva appena detto la sua sorellina lo fece trasalire.

Paul anche tu qui! Ho saputo che la Bennet ti ha messo in punizione...è davvero un mostro! Comunque ti sei fatto onore, sei un vero Grifo!

La Bennet non è un mostro e se ha messo in punizione il Grifino avrà avuto le sue buone ragioni anzi…Paul… cosa hai combinato per far arrabbiare quel genio?

Domandò leggermente irritato, un’espressione sul volto pericolosa che l’altro avrebbe dovuto conoscere molto bene. Non potè però aggiungere molto altro vista la ramanzina che giunse alle loro spalle da uno dei loro Professori.

Se solo ti sentisse Caroline non la passeresti liscia... Non vorrai mica far perdere punti a Tassorosso quando è sul punto di rimontare i Corvonero! Come state ragazzi?

Ferdy.. ehmm cioè Professor Stone vuole provare l’ebbrezza di cenare con i suoi alunni? Sono certo che siamo molto più divertenti di loro…

Disse a bassa voce facendo un cenno con il capo verso il tavolo dei Professori e accorgendosi in quel modo dell’arrivo della sua Ninfa, Melia, in compagnia del Prefetto dei Corvi, Zephyr, a cui riservò un'occhiataccia giusto perchè stava in compagnia della sua Ninfa.

Comunque ha ragione, i Corvi con l’anno nuovo sembrano essersi svegliati dal letargo e iniziano a farsi minacciosi. Questo vuol forse dire che sarà troppo impegnato a studiare per darmi qualche lezione extra di Volo?

Chiese subito dopo con la sua solita aria strafottente e un sorriso sincero, spostandosi un po’ verso Cappie per far posto al docente nel caso avesse avuto intenzione di sedersi con loro. Non aveva pensato ad alzarsi in piedi non perché non rispettasse il Corvo ma perché pensava che a lui avrebbe fatto più piacere essere trattato come un amico che come un professore.
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Messaggioda Elbeth » 03/03/2013, 23:51

Improvvisamente un fiume di parole la investì come un tram babbano a Londra nell’ora di punta!

Quindi è questo il tuo vero nome! Jorge ha la pessima abitudine di dare nomignoli strani alla gente. Pensa che il mio è Tornando Parlante! Ma mi ci vedi? Io, un tornando parlante...assurdo!

Elbeth le lanciò un’occhiata eloquente.

Già, proprio assurdo...

Riuscì appena a mormorare senza che questo interrompesse minimamente il discorso della Tassorosso. Il fiume di parole continuò imperterrito ad avanzare!

Comunque io sono Cappie O'Neill, molto piacere. In realtà sarebbe Caroline Priscilla O'Neill, ma gli amici mi chiamano Cappie. Odio il mio nome. Il tuo invece è molto carino!

Aprì la bocca per dire che era la fissazione di suo padre per tutto ciò che era medievale ad aver generato il suo nome, ma non fu abbastanza veloce. Il fiume continuava ad avanzare.. Quindi, con una leggera punta di rassegnazione richiuse la bocca.

Ah si, hai ragione, non mi sono ancora spiegata! E' vero non siamo fratelli di sangue, ma io e lui siamo talmente uniti che ci chiamiamo fra di noi fratellino e sorellina. E in fondo per me lo è! Pensa, devo sempre stare attenta che non si cacci nei guai...in compenso lui mi salva la vita durante le ore di Pozioni...

Si trovò ad annuire compita ad ogni frase della ragazzina di Tassorosso. In fondo era simpatica, anche se, sì, ora capiva perchè Alvares la chiamasse “Tornado parlante” e per gli standard di Elbeth aveva usato un eufemismo per descriverla! Si portò quasi svogliatamente un boccone alle labbra, mentre continuava ad annuire alle parole di Cappie.

Ragazzi ho una fame! Speriamo che si sbrighino! Potrei mangiarmi un Gatto Prismatico per quanto sono affamata!

Elbeth non potè fare a meno di sorridere alla battuta! La strana lezione del professor McDullan aveva sollevato non pochi commenti nei dormitori.

Oh cielo! C’è un’invasione al nostro tavolo?

La voce lamentosa di Nick-quasi-senza-testa attirò la sua attenzione, mentre svolazzando sopra le teste di Kayleen e Mark intenti a gustare le loro pietanze, guardava con disappunto la mole di ragazzini di altre casate che in effetti sembrava aver invaso la loro tavolata. Non succedeva spesso, ma ogni tanto accadeva di mischiarsi tra loro..
Il fantasma scoccò un’ultima occhiata infastidita a Jorge prima di scuotere la sua testa, che si staccò un poco da resto del corpo prima di continuare a svolazzare sopra il tavolo.

Elbeth lasciando vagare gli occhi, guardò con una punta di rammarico il sorriso di Steve, lontano da lei. Sembrava non avere alcuna voglia di unirsi al suo tavolo. Sapeva che non amava le grandi masse e l’affollamento che ora regnava al tavolo dei Grifondoro non era certo un incentivo per lui! Ma aveva sperato che lo stare insieme, gli avrebbe fatto vincere quella sua piccola ritrosia. Steve, invece, era sempre imprevedibile e pur facendole capire con un gesto di diniego che non si sarebbe avvicinato, allo stesso tempo la stava invogliando a fare il contrario ed avvicinarsi lei al tavolo dei Delfini!
Ascoltò distrattamente lo scambio di battute tra Jorge, Kayleen, Mark ed Elisabeth, mentre rifletteva sul da farsi.
Nel frattempo, Cappie si accomodò accanto a lei e Jorge al suo fianco.
Si mordicchiò il labbro inferiore, con fare imbarazzato: non poteva alzarsi ed andarsene!
Il suo sguardo istintivamente andò ancora una volta al tavolo dei Delfini, a guardare Steve con dolcezza: gli fece spallucce ed in cuor suo sperò che il ragazzino vincesse il suo apparente riserbo e si unisse anche lui al gruppo...
L’improvviso arrivo del professor Ferdy Stone distrasse i suoi occhi da quelli azzurri del Delfino.

Come state ragazzi?

Il professore di Volo era simpatico alla maggior parte di loro, forse perchè era uno dei pochi - professor Connor escluso - che fosse più vicino a loro per età. Ascoltò lo scambio di battute con alcuni dei commensali e l’invito di Jorge a sedersi con loro. Non aveva mai visto finora un professore cenare al tavolo con gli studenti!

Ehi Grifino… tutto a posto?

Il saluto di Jorge era per Paul e anche lei salutò con un cenno del capo il piccolo Grifo.

Io non mento mai sulle cose futili Menina… E non è per nulla gentile da parte tua pensare certe cose di me.

Elbeth si sporse un pò oltre Cappie per fissare il Delfino. Il commento le fece inarcare un sopracciglio. Sbagliava o aveva sentito una nota di disappunto nel commento del ragazzino? Puntò i suoi penetranti occhi scuri su di lui.

Infatti hai detto di avere una sorella, Jorge - sottolineò il suo nome pronunciandolo per la prima volta da quando si erano incontrati e facendogli capire che non aveva specificato bene neanche quello - ed io c’ho creduto!

Lo fissò negli occhi con aria di sfida. Non era lei ad aver sbagliato!

Poi notò che curiosamente gli sguardi di tanti seduti al tavolo erano stati attratto da altro... Rimase per qualche attimo interdetta, prima di seguire le loro traiettorie fino ad arrivare ad una giovane Serpe. Osservò l’incedere suadente della ragazza in mezzo alla Sala Grande. Era veramente molto bella ed affascinante, tanto che non poche teste di erano voltate nella sua direzione, Alvares incluso!

Chi è? - chiese incuriosita.

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Melia, Brianna...e spero di non aver scordato nessuno!!!
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Messaggioda Zephyr » 06/03/2013, 17:10

[newsgoth]
Giovedì - 20:08


Incontratosi con Melia all'ingresso della scalinata del secondo piano, non seppe nascondere una leggera curiosità nel vederla così sorridente.
Lei non sorrideva spesso, anzi, quasi mai, se non per mentire a qualcuno e fargli credere che fosse felice.
In realtà però, la sua felicità come quella di Zephyr, viaggiava sempre su un filo troppo sottile per essere colta a pieno.
A dire il vero però, ultimamente il giocattolo di lei aveva acquisito una importanza che faceva pensare al semi-vampiro che c'era molto altro dietro un'amicizia a favore dei voti scolastici.
Lui la faceva infiammare, quello era vero, ma il professore le scaldava il cuore.
Corpo in fiamme o cuore avvolto dal tepore della dolcezza e del ristoro?
La risposta non la voleva, non gli interessava, non del tutto almeno, poiché sapeva bene che se anche avesse chiesto, non avrebbe ricevuto una risposta tanto valida da considerarsi tale.

Mi ringrazierai...


Si sedette al suo fianco, al tavolo dei Corvonero. Non era vietato e nessuno lì le avrebbe di certo impedito di farlo.
Era la più bella e la più acclamata, sopratutto da quando l'unica degna rivale, la prefetta Ricciardi, si era diplomata ed era uscita da scuola.
Per Melia quello era soltanto un elemento in più che le garantiva il maggiore controllo sulle menti volubili degli studenti, nonché su qualcos'altro.
Ma erano ancora le otto di sera, fascia protetta, anche per i suoi pensieri, sopratutto perché altrimenti gli sarebbe venuta voglia di dimostrare a tutta la Sala Grande chi fosse realmente l'unico a farle provare davvero il desiderio, la voglia fisica e carnale.
Assottigliò lo sguardo su uno dei tanti compagni che la ammiravano estasiati e privi di parole per descriverla, lei bevve un sorso d'acqua e poi si leccò le labbra con calcolata lentezza, guardandolo intensamente.
Il ragazzo assunse una colorazione delle guance simile al bordeaux antico, patetico.
Inspirò, Zephyr, non commentando la frase della ragazzo sul fatto che la dovrà ringraziare.
Ce ne voleva per divertirlo, anche se Melia conosceva molto bene i gusti di entrambi e probabilmente non lo avrebbe deluso, non del tutto.
La cena stava entrando nel vivo e tutte quante le persone ormai prendevano posto, ignare di tutto, di qualunque cosa.
Tra queste anche Jorge, studente che lo fissò a lungo con una mal celata gelosia in volto.
Zephyr soffermò la sua attenzione su di lui quel tanto che bastasse per fargli capire che non gli importava nemmeno della sua esistenza, poi, per accentuare ancor di più quelle sensazioni negative del tredicenne, posò la mano su quella della Herbert, in un movimento del tutto casuale, stringendola appena, voltandosi e fissandola, con un sorriso forzato ma quanto mai naturale, di assoluta intesa.

E' divertente farli arrabbiare.
Da lui cosa ti fai fare?
Pulire le scarpe dal fango o lucidarti la bacchetta?


Un sussurro espresso con tono mellifluo, graffiante e serio, mentre le iridi rosse scintillavano alla luce delle tante candele, avidi di lei.
Di seguito, lasciò quella mano, tornando a comportarsi normalmente, con alcuni dei compagni che lo guardavano invidiando di gran lunga le concessioni che ella gli donava. Avevano sempre mostrato soltanto una forte e ferrea amicizia, non di più.
Questo bastava, questo volevano, almeno in pubblico.
Entrò anche il professore di Alchimia, verso il quale Melia rivolse solo un'occhiata abbastanza eloquente ed esemplare, mentre con voce calma, gentile, quasi dolce ed innocente, espresse altrettanto in sussurro a Zephyr la sua convinzione che le danze sarebbero state aperte in breve.

Lo spettacolo sta per cominciare...

Se non mi divertirò abbastanza, sarai tu a dover rimediare...
[/newsgoth]
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Messaggioda Elisabeth » 07/03/2013, 16:39

Elisabeth aveva attraversato parte della Sala Grande salutando questo e quell’amico, ma, soprattutto aveva organizzato in meno di cinque minuti come trascorrere e soprattutto in compagnia di chi la restante settimana.
La Serpeverde si guardò in giro notando che gran parte dei suoi amico e diciamolo pure, conoscenti, si trovassero tutti radunati al tavolo rosso-oro, così incuriosita ci andò anche lei, con l’intento di salutare gli amici e sparire poco dopo, ma, il visino triste di Kayleen le fece cambiare idee e la ragazzina si sedette accanto all’amica chiedendole il motivo di quel faccino.

Ciao Ellie!
Avevo una gran fame.. Per fortuna la cena è stata servita!.
Tutto bene?


Per fortuna Kayleen non aveva niente di preoccupante sono una gran fame.

Si grazie e tu?

Chiese la ragazzina di rimando mentre Kay le faceva una seconda domanda.

Che mangi?

Scelta ardua, con tutte quelle gustose pietanze davanti agli occhi.

Prenderò un po’ di sformato di patate.

Rispose la Serpeverde, tagliando una piccola porzione della pietanza, adagiandola sul piatto e tagliando con la forchetta un piccolo boccone che portò alla bocca mangiandolo.
Intanto la vocetta di Mark si fece largo in mezzo a tutta quella confusione.

C-ciao Elisabeth! Come va?

Elisabeth fissò leggermente sconcerta il piccolo Mark, possibile che le facesse così paura o che fosse tanto intimidito da lei da balbettare.

Ciao Mark, bene grazie e tu come stai?

Chiese la Serpeverde sorridendo, cercando di apparire tranquilla e per nulla irritata come lo era stato quando si erano incontrati al Platano Picchiatore ed evitando accuratamente di accennare a quell’episodio.
Dopo Mark fu il turno di Paul di salutare la Serpeverde.

Ciao Elisabeth! Come stai?

Bene grazie Paul e tu come stai?

Rispose la Serpeverde, mentre Caroline Priscilla giungeva al tavolo dei Grifondoro.

Kayleen! Come stai? Ti sono arrivati gli acquisti che abbiamo fatto a Hogsmeade? A me si! La mia chitarra elettrica è il vanto di tutti i Tassorosso in Sala Comune.

Non mi è ancora arrivato nulla!
Forse dovrei mandare un gufo al negozio per confermare il mio ordine..
Un giorno me la fai vedere? Veglio sentire come suoni!


Elisabeth ascoltò la conversazione tra le amiche e quando sentì parlare della chitarra elettrica.

Anch’io sono curiosa di sentirti suonare. – disse la ragazzina sorridendo all’amica – Ciao Cappie, mi stavo preoccupando non vedendoti al tavolo dei Tassi.

Disse la bambina sorridendo mentre l’amica riprendeva a parlare.

Ma allora sei qui Ellie! Ti ho cercata al tavolo di Serpeverde, ma non riuscivo a vederti. Sono felice che anche tu ti unirai a noi stasera! Ehehe, siamo un tripudio di colori, sembra quasi una festa.

Sono sicura che vedendo quasi tutte le casate di Hogwarts a questo tavolo la Preside Bergman, sarà molto felice.

Rispose Elisabeth, osservando i volti dei presenti e notando ancora una volta Brianna da sola al tavolo dei Delfini, mentre Cappie si rivolgeva a Paul.

Paul anche tu qui! Ho saputo che la Bennet ti ha messo in punizione...è davvero un mostro! Comunque ti sei fatto onore, sei un vero Grifo!

Dai Cappie la Prof.ssa Bennet non è il mostro che descrivi.

Rispose la Serpeverde alla Tassetta, mentre fissava il Grifondoro.

In cosa consiste la punizione Paul?

Chiese la ragazzina incuriosita, mentre una voce più irritante del normale si faceva largo tra le altre.

Buona sera anche a te Lingua Argentata. Sicura che i tuoi compagni di Casata ti rivolgeranno ancora la parola se ti vedono seduti al tavolo qui con i Grifi?

Che razza di domanda era quella, certo che i suoi compagni le avrebbero parlato

Perché non dovrebbero parlarmi? Visto che continuano a farlo nonostante mi vedano parlare con te.

Rispose la Serpeverde al ragazzino, mentre il Prof. Ferdy Stone, faceva la sua apparizione.

Se solo ti sentisse Caroline non la passeresti liscia... Non vorrai mica far perdere punti a Tassorosso quando è sul punto di rimontare i Corvonero!
Come state ragazzi?


Elisbeth si voltò verso colui che aveva parlato.

Buonasera Prof. Stone - salutò la Serpeverde rispondendo poco dopo alla domandata del ragazzo - Io sto bene grazie e lei come sta?

Chiese la Serpeverde, mentre Paul si apprestava a rispondere al docente.

Buonasera professor Stone, io sto bene grazie, e lei?

Seguito subito dopo da Jorge.

Ferdy.. ehmm cioè Professor Stone vuole provare l’ebbrezza di cenare con i suoi alunni? Sono certo che siamo molto più divertenti di loro…

E Cappie veniva trascinata in disparte da Jorge.

Quindi è questo il tuo vero nome! Jorge ha la pessima abitudine di dare nomignoli strani alla gente. Pensa che il mio è Tornando Parlante! Ma mi ci vedi? Io, un tornando parlante...assurdo!
Comunque io sono Cappie O'Neill, molto piacere. In realtà sarebbe Caroline Priscilla O'Neill, ma gli amici mi chiamano Cappie. Odio il mio nome. Il tuo invece è molto carino!
Ah si, hai ragione, non mi sono ancora spiegata! E' vero non siamo fratelli di sangue, ma io e lui siamo talmente uniti che ci chiamiamo fra di noi fratellino e sorellina. E in fondo per me lo è! Pensa, devo sempre stare attenta che non si cacci nei guai...in compenso lui mi salva la vita durante le ore di Pozioni...Ragazzi ho una fame! Speriamo che si sbrighino! Potrei mangiarmi un Gatto Prismatico per quanto sono affamata!


Elisabeth quasi scoppiò a ridere ascoltando l’ultima affermazione della Tassetta e conoscendola sarebbe stata capacissima di mangiarsi un Gatto Prismatico.
Intanto il fantasma della Casa rosso-oro faceva la sua apparizione svolazzando sulle teste dei ragazzi.

Sir Nicholas.

Disse la Serpeverde, che ormai salutava il fantasma della casa rosso-oro sempre allo stesso modo, da tre anni a questa parte.
Gran parte dei presenti si voltò in direzione dell’ingresso della Sala, cosa che lasciò del tutto indifferente la Serpeverde, visto che sapeva perfettamente chi poteva aver fatto la sua apparizione, ormai era una routine che si ripeteva ad ogni pasto ed ormai ad Elisabeth interessava poco osservare Melia ed i ragazzi che le sbavavano dietro, ma, nonostante tutto si voltò comunque, notando che questa volta la Prefetta non era sola, ma, con lei c’era il Prefetto Corvonero Zephyr .

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Messaggioda Caroline Priscilla » 10/03/2013, 16:25

Il tavolo dei Grifondoro era diventato un tripudio di colori, grazie anche alle amicizie che si erano instaurate nel corso degli anni fra i vari studenti: Delfinazzurro, Serpeverde e Tassorosso erano sicuramente i colori predominanti in mezzo a quel mare rosso-oro; gli unici a tenersi fuori da quel convivio erano solo gli studenti di Corvonero e Dragargenteo. Dei primi Cappie guardò in direzione di Peter, chino sul suo piatto a mangiare e senza alcuna intenzione di volersi unire a loro; sembrava quasi gli desse fastidio la compagnia altrui. Gli altri erano i Dragargenteo, con i quali la tassetta non era mai riuscita ad instaurare un rapporto.

Altro che Serpeverde, sono loro quelli con la puzza sotto il naso!

pensò la giovane strega, memore degli anni in cui erano presenti Typhon Seal e soprattutto Arianna Ricciardi, la ormai ex-ragazza di Vergil. Pensando alla Casata verde-argenteo, la tredicenne lanciò uno sguardo ad Elisabeth che li aveva raggiunti a quel tavolo per unirsi in conversazione con Kayleen.

Un giorno me la fai vedere? Veglio sentire come suoni!

Anch’io sono curiosa di sentirti suonare.

Con calma ragazze, con calma: non appena imparerò a suonarla, vi dedicherò una canzone, promesso!

Rispose la strega, guardando avidamente tutte le magnifiche pietanze che finalmente stavano apparendo sulla tavola imbandita. Senza attendere oltre, Cappie si gettò sui primi piatti che aveva a portata di mano: roast beef caldo, purè di patate aromatizzato al timo e con una salsina dolciastra, uova strapazzate, e salsicce adagiate su un letto di insalata e di pomodori.

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Stava per addentare il primo pezzo di salsiccia, quando una voce sconosciuta richiamò la sua attenzione

Ehm... ciao! Io sono Mark e voi?

La Tassorosso rivolse lo sguardo verso il grifino che aveva parlato, sorridendogli contenta prima di infilarsi in bocca la gustosa pietanza.

Ciao Mark! Sei nuovo vero? Ti ho visto ogni tanto in giro! Io sono Cappie, tanto piacere. Vuoi un po' di patate?

chiese tranquilla, porgendogli, nel caso il Grifondoro avesse accettato, il recipiente pieno di purè. Un'altra Grifonodoro però aveva attirato la sua attenzione, per la precisione Elbeth, la nuova amica di Jorge. In effetti, fu proprio a causa sua che il suo fratellino l'aveva spinta ad andare al tavolo dei Grifi: voleva fargliela "conoscere" secondo la versione del delfino; per sua fortuna, la tassetta era troppo impegnata d ingozzarsi per far caso alle occhiate che l'amico lanciava alla piccola Grifondoro o al suo vivo interesse nel veder passare proprio in quel momento Melia, prefetta di Serpeverde nonchè sua adorata "Ninfa". Cappie aveva attaccato bottone solo con Elbeth, travolgendola con la sua solita parlantina tanto che per un bel po' di tempo la ragazzina non emise un fiato. Forse stava cercando di riprendersi da quell'attacco di pura allegria che era la Tassorosso; in ogni caso, fu proprio il fantasma dei Grifondoro, Sir Nicholas-Quasi-Senza-Testa a dire la sua prima degli altri.

Oh cielo! C’è un’invasione al nostro tavolo?

Salve caro Sir Nicholas! Su su, non faccia il burbero! Il Frate Grasso mi ha parlato così bene di lei...vabbè, in realtà il Frate Grasso parla bene un po' di tutti...ehm...vorrei prendere un po' di succo di zucca, può spostarsi...grazie!

Evidentemente però il fantasma sembrò infastidito dal gesto della tredicenne, tanto che dopo essersi spostato iniziò a svolazzare da una parte all'altra del tavolo, evitando accuratamente la zona dove erano seduti tutti i ragazzi. Cappie fece un'alzata di spalle, riempiendo il boccale di succo e iniziando a bere. Mentre riprendeva ad attaccare affamata il roast beef che era rimasto nel suo piatto, salutò entusiasta Paul, complimentandosi con lui del coraggio che aveva dimostrato nell'affrontare la Bennet. Naturalmente questo aveva sollevato le proteste del suo fratellino, interrotte però dall'arrivo di una persona inaspettata.

La Bennet non è un mostro e se ha messo in punizione il Grifino avrà avuto le sue buone ragioni anzi…Paul… cosa hai combinato per far arrabbiare quel genio?

Se solo ti sentisse Caroline non la passeresti liscia... Non vorrai mica far perdere punti a Tassorosso quando è sul punto di rimontare i Corvonero! Come state ragazzi?

La giovane Tassorosso incassò la testa fra le spalle, per un attimo sul volto un'espressione spaventata. Ingoiò a fatica l'ultimo pezzo di roast beef, prima di girarsi lentamente e assumendo sul volto uno dei suoi sorrisi più disarmanti, quelli che utilizzava sempre col padre per rabbonirlo quando ne aveva combinato una delle sue.

Professor Stone! E' un piacere averla...qui! Ma lei non andrà a riferirlo alla Benn...cioè alla professoressa Bennet vero? Ho sentito dire che appende gli studenti per i pollici lasciandoli penzolare a testa in giù per punizione...e sinceramente la trovo una posizione molto scomoda!- rispose seria e convinta, rabbrividendo solo all'idea di quello che avrebbe potuto fare. Evitò accuratamente di guardare il suo fratellino, che probabilmente in quel momento le avrebbe lanciato un'occhiata omicidia, concentrandosi invece sulla conversazione con Ferdy -Comunque io sto alla grande! Questo purè di patate è buonissimo! Mhh...però non ho ancora assaggiato il soufflè di carne...oh, scusa Kay!- disse, vergognandosi un po': non era abituata a mangiare allo stesso tavolo di una vegetariana e non sapeva se vederla mangiare con tanto gusto la carne potesse darle fastidio oppure no.

Comunque ha ragione, i Corvi con l’anno nuovo sembrano essersi svegliati dal letargo e iniziano a farsi minacciosi. Questo vuol forse dire che sarà troppo impegnato a studiare per darmi qualche lezione extra di Volo?

Vero? E una volta che avrà finito con lui, dovrà assolutamente allenare anche me! Voglio diventare un Battitore!
Ma quella non è Melia? Ed è insieme al...prefetto Kenway?


chiese ad un tratto sbalordita notando finalmente la figura della Serpeverde in compagnia di Zephyr, tutte e due al tavolo dei Corvonero.

Chissà cos'hanno in mente...sembrano davvero intimi...


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Messaggioda Tisifone » 04/04/2013, 19:54

[Giovedì ore 20.10 – Tavolo dei Professori]


Non le era mai piaciuto consumare i pasti in Sala Grande, neanche quando era studentessa, fatta eccezione forse per la colazione in quanto riusciva a sedersi al tavolo dei Draghi a orari antelucani. Abituata alla frugalità e alla serietà di Durmstrang e al silenzio del Manor, ritrovarsi in una sala enorme piena di ragazzi urlanti, incantesimi vaganti e schiamazzi di ogni tipo era qualcosa che si avvicinava il più possibile al suo concetto di Inferno. Se da ragazza aveva dovuto abbozzare e piegarsi a quell’usanza britannica barbara, una volta diventata Insegnante si era tenuta il più possibile alla larga da quel luogo, preferendo il silenzio della cucina riservata agli Insegnanti o la privacy della sua camera da letto quelle volte che riusciva a convincere Lucas a cenare da soli. Il suo compagno, invece, da buon Tassorosso sembrava trovarsi decisamente a proprio agio in mezzo agli studenti e non mancava mai di dispensare sorrisi e occhiate divertite ogni volta che qualcuno combinava qualcosa che secondo i canoni della Divinante era inappropriato.
Il piacere di condividere con il proprio uomo quei piccoli gesti quotidiani, però, non era il solo motivo che aveva spinto Tisifone a tenere compagnia a Lucas durante la cena di quel giovedì sera. Secondo gli accordi che aveva preso con la Bennet, infatti, le due donne avrebbero dovuto iniziare a farsi vedere insieme più spesso in modo da far passare il più possibile inosservati le lezioni di Occlumanzia che, gioco forza, dovevano avvenire in posti affollati. Volevano dare quindi l’illusione alla scuola che tra loro stesse nascendo una certa simpatia, cosa che però la Divinante non escludeva potesse accadere davvero. In realtà la cosa che più le pesava di quella situazione era il non poter confidare al Prefetto dei Tassi cosa l’avesse davvero spinta ad avvicinarsi a Martha Bennet. Del loro accordo infatti la donna aveva confessato solo la parte che la interessava direttamente e cioè l’aver chiesto e ottenuto dalla Pozionista una fiala di Polisucco. Il resto era qualcosa che riguardava direttamente la CapoCasa dei Corvi e quindi non stava a lei confidarlo a terzi, anche se il terzo in questione era l’uomo della sua vita e il nascondergli qualcosa la faceva sentire terribilmente in colpa.

Spero che lei si renda conto di quanto mi costi mantenere il silenzio.

Pensò, considerando una beffa troppo grande l’ipotesi che, nonostante i suoi sforzi, la collega pensasse che lei avesse tradito la sua fiducia con il compagno.
Con indosso una delle sue solite vesti ampie, colorate, tintinnati e stranamente con un ampio scollo a barca – dovuto esclusivamente alla presenza di Lucas alla sua sinistra - che esaltava l’incavo dei seni e il ciondolo di drago appoggiato tra di loro e i capelli raccolti in una sbarazzina, per i suoi canoni, coda di cavallo, Tisifone spaziava con lo sguardo per la Sala Grande, inarcando leggermente un sopraciglio notando l’assembramento non proprio convenzionale che si era concentrato intorno al tavolo dei suoi Grifi.

Immagine


A quanto sembra la Signorina O’Neill e il Signorino Alvares riesco a sovvertire l’ordine naturale delle cose anche semplicemente andando a cena.

Commentò con un tono leggermente sarcastico, sfiorando con una mano quella del compagno posata sul tavolo accanto alla propria.

Dice che Stone riporterà l’ordine oppure si unirà a quei due piccoli combinaguai?

Aggiunse subito dopo, rivolgendosi questa volta direttamente alla Bennet che sedeva alla sua destra, cercando di dare alla propria voce un tono colloquiale e leggermente più colorito. Non aveva detto nulla di sconveniente e il suo non poteva neanche essere considerato un pettegolezzo visto che era di conoscenza comune non solo che la tassetta e il delfino erano soliti sguazzavano nei guai peggio di uno Snaso in una miniera d’oro e che Ferdy si trovasse molto più a suo agio con gli studenti che con i colleghi, forse in virtù della sua giovane età.
Si versò un po’ di succo di zucca nel bicchiere, dopo averne offerto un po’ sia a Martha che a Lucas, e portando il bicchiere alle labbra scoccò un’occhiata al tavolo delle Serpi dove la Herbet aveva appena fatto la sua comparsa in compagnia dell’unico studente capace di strapparle un’ombra di sorriso, Zephyr Kenway, il suo apprendista. Con le labbra nascoste dietro al vetro, Tisifone fece un breve cenno al Corvo, per poi riportare la propria attenzione sui colleghi, la mano libera che ancora accarezzava amorevolmente quella del compagno.
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Messaggioda Lucas » 04/04/2013, 20:35

[Giovedì ore 20.15 – Tavolo dei Professori]


Non accadeva spesso che Tisifone acconsentisse a cenare in Sala Grande, insieme ai professori e agli studenti: ma, ultimamente, sembrava che la sua compagna e la docente di Pozioni, Martha Bennet, avessero stretto un rapporto che andava oltre il superficiale legame lavorativo tra due colleghe. Non che si potessero definire amiche, Lucas dubitava che la sua bella Divinante sarebbe arrivata a tanto, ma era qualcuno da considerare più di un semplice collega, e gli faceva molto piacere che Tisifone avesse trovato qualcuno con cui essere in sintonia oltre alla cugina Monique e a lui stesso, ovviamente.
Per questo aveva acconsentito senza alcun problema a cenare con lei al tavolo dei professori, sedendosi accanto alla compagna, sulla sua sinistra, cosicché Martha le si potesse accomodare sulla destra: la docente di Divinazione sembrava non approvare molto l'assemblamento al tavolo dei Grifi, fissando in particolare un paio di studenti che, con la loro indole, erano diventati famosi all'interno del Castello fin dal loro primo anno ad Hogwarts.

A quanto sembra la Signorina O’Neill e il Signorino Alvares riesco a sovvertire l’ordine naturale delle cose anche semplicemente andando a cena.

Sono due tipetti esplosivi, però è una bella cosa che studenti di Casate diverse siano seduti tutti insieme, come se appartenessero ad un'unica, grande famiglia. No?

Domandò di rimando Lucas, solare ed ottimista come al solito, l'unico forse in grado di vedere sempre il lato positivo per ogni cosa, accarezzando di rimando la mano della compagna ed accettando poi un po' di succo di zucca che la donna le offriva e salutando con un cenno del capo proprio Caroline Priscilla, la sua Tassetta tutto pepe, ed Jorge, il Delfino con cui aveva avuto una bella conversazione nel proprio ufficio: poi, lo sguardo del giovane docente abbracciò l'intera tavolata come a volerla salutare con gli occhi, e ancora la Sala Grande per esteso, comprese le ragazze di quel Fanclub che la compagna mal sopportava.
Infine, mentre la compagna parlava con la collega, i suoi occhi si posarono sulla Serpeverde che era appena entrata, facendo voltare le teste dell'intera popolazione maschile o quasi, e quell'ingresso catturò l'attenzione di Lucas, che spostò lo sguardo su Melia e Zephyr con aria piuttosto pensierosa.


Immagine


Quella ragazza ha un bel po' di fascino, non trovate? - domandò alle due donne, curioso di capire cosa loro, come femmine, pensassero oggettivamente della bella Prefetta - Ha fatto voltare praticamente l'intera scuola solo entrando in Sala Grande... non è da tutti.

Aggunse, tornando a guardare prima Tisifone e poi Martha, curioso ma cordiale e morbido nel tono, come se non volesse costringere loro a parlare dell'argomento se non ne avessero avuto voglia.

In ogni caso, ammetto che a volte mi lascia interdetto, soprattutto per le domande che fa a lezione.

Ammise con una leggera alzata di spalle, prendendo un sorso del suo succo di zucca.
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Messaggioda Martha » 05/04/2013, 23:05

[Giovedì - Ore 20:10 - Sala Grande]


La Sala Grande era diventata un ottimo luogo di esercitazione per la pozionista, ancora alle prime armi con le lezioni di Occlumanzia. Il vivace schiamazzare degli studenti le dava quel brusio di sottofondo che serviva alla donna per esercitarsi nel rimanere perfettamente concentrata. Non era passato molto dal suo incontro con Tisifone, la docente di Divinazione che sedeva alla sua sinistra conversando amabilmente col proprio compagno, Lucas. Era stato deciso di comune accordo che le due donne avrebbero cercato di frequentarsi più spesso, in maniera da giustificare in un prossimo futuro una gita insieme ad Hogsmeade. I pasti abbondanti che si consumavano ad Hogwarts erano il loro alibi perfetto: nessuno infatti avrebbe trovato così strano vedere due insegnanti conversare mentre erano intenti a consumare il proprio pasto. E quella era proprio l'intenzione della donna.
Martha aveva osservato con occhio attento la Sala Grande, una volta entrata lì dentro: non era abituata a cenare insieme ai suoi studenti, specie quando li considerava rozzi, ignoranti e privi di educazione. Vide la signorina O'Neill e il signorino Alvares andare di filato verso il tavolo dei Grifondoro, sicuramente intenti a combinare qualche guaio come loro solito. Storse il naso a quella vista: non aveva nulla in contrario sulla mescolanza delle Casate, ma detestava vedere tanto disordine e confusione, specie se queste erano provocate dai comportamenti indisciplinati di due ragazzini. La pozionista scosse lievemente il capo, alzando un sopracciglio nel notare che anche la signorina Walker si era unita a quella baraonda. Ne rimase sorpresa: Elisabeth era sempre stata una ragazza compita ed educata; chissà che cosa quindi l'aveva spinta ad unirsi a quello strano gruppo. Di sfuggita, la donna lanciò un'occhiata al tavolo dei Corvonero. Un sorriso compiaciuto si disegnò appena sul suo volto, notando come i suoi studenti invece dimostrassero compostezza e buona educazione anche a tavola. Dopo questa riflessione, dunque, la strega tornò a rivolgere la propria attenzione al proprio piatto, lasciato pieno per metà di una gustosa fetta di carne al sangue.
Teneva le mani strette intorno alle posate, sebbene non le accennasse minimamente a muovere. Da quando era entrata in Sala Grande, sapeva che avrebbe dovuto per lo meno esercitarsi ad escludere ogni rumore. Aveva mangiato qualche boccone, convinta che il cervello difficilmente avrebbe lavorato a stomaco vuoto. Dopo aver fatto un bel respiro, la donna fissò lo sguardo proprio sul gruppetto di ragazzini ammassato al tavolo rosso-oro, cercando di visualizzare la propria mente e di concentrarsi solo su quello che stava al suo interno, escludendo il mondo esteriore [d20:19 + Concentrazione:9 => 28]. Gli occhi verde acqua della docente vedevano gruppi di studenti mangiare e discutere fra loro; le sue orecchie udivano pezzi di conversazione ovunque; eppure Martha riuscì a escludere tutto questo all'esterno della gabbia chiusa che era diventata la sua mente. La pozionista continuava a stringere forchetta e coltello senza fare nulla. Tuttavia, quella sua immobilità divenne sempre più pesante, fino a farla cadere in una sorta di trance: lo sguardo divenne vacuo e fisso, come se la più grande delle Bennet fosse stata incantata da qualcuno. La donna non si rese conto di nulla, mentre dall'esterno qualcuno avrebbe potuto trovare molto strano l'espressione che le era sorta sul viso.

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A quanto sembra la Signorina O’Neill e il Signorino Alvares riesco a sovvertire l’ordine naturale delle cose anche semplicemente andando a cena.

Sono due tipetti esplosivi, però è una bella cosa che studenti di Casate diverse siano seduti tutti insieme, come se appartenessero ad un'unica, grande famiglia. No?

Le parole di Tisifone e Lucas la riscossero dal suo torpore. La donna si guardò intorno, disorientata, sbattendo ripetutamente le palpebre per abituare nuovamente la vista a quel tripudio di colori. Per un attimo le era sembrato che qualcuno avesse portato via tutta la luce, lasciandola in un'oscurità piacevole e confortante.

Dice che Stone riporterà l’ordine oppure si unirà a quei due piccoli combinaguai?

Martha rivolse la propria attenzione nuovamente verso il Delfinazzurro e la Tassorosso, notando solo ora che accanto a loro era comparso Ferdy Stone, il professore di Volo.

Il professor Stone, nonostante la giovane età, ha sempre dimostrato di essere un valido insegnante e un buon educatore.
Sono convinta che saprà riportare l'ordine e apparire amabile allo stesso tempo.


Rispose con educazione voltandosi verso la divinante e rivolgendo a lei e al compagno un sorriso educato. Ferdy era pur sempre un prefetto di Corvonero, era suo compito e dovere mantenere alto l'onore della Casata di appartenenza. Proprio pensando al ruolo svolto dal ragazzo, Martha lanciò un'occhiata all'interno della Sala, alla ricerca dell'altro prefetto, Zephyr Kenway. La mascella si serrò in una linea dura nel vedere il ragazzo in questione seduto al tavolo dei Serpeverde insieme alla sua collega. La pozionista non aveva nulla in contrario che i due si frequentassero, dato che a prima vista potevano sembrare una coppia. Ma mal celava la propria disapprovazione nel vedere che proprio un prefetto stesse seguendo le orme di due tredicenni, contribuendo a creare confusione all'interno della Sala.

Almeno si dimostra più educato

Si consolò la donna, tornando a concentrarsi sul proprio piatto.

Quella ragazza ha un bel po' di fascino, non trovate? Ha fatto voltare praticamente l'intera scuola solo entrando in Sala Grande... non è da tutti.

Melia Herbert era una bella ragazza a tutti gli effetti. Sinuosa, delicata, sembrava entrare nel cuore della popolazione maschile della scuola e non uscirne più. Aveva notato [Intuito (P):30] che la stessa cosa accadeva con Zephyr per la popolazione femminile: non era raro vedere studentesse di ogni età voltarsi a guardarlo estasiate. Eppure lui sapeva rimanere freddo e distaccato. Un comportamento raro e, soprattutto, insolito.

La signorina Herbert è una creatura davvero affascinante.- rispose al commento del collega, bevendo un sorso di succo di zucca dal calice che Tisifone le aveva gentilmente riempito.

In ogni caso, ammetto che a volte mi lascia interdetto, soprattutto per le domande che fa a lezione.

Ha una mente acuta, quasi quanto le pupille dei suoi occhi.
Non è una cosa da tutti dimostrarsi tanto attenti ai particolari.


Concluse, lasciando che fossero i colleghi a decidere se continuare il discorso o lasciarlo cadere in quel modo, mentre tagliava con cura un pezzo di carne.

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